Disarmo universale attuato dal regno dei cieli
“Non impareranno più la guerra”. — Isa. 2:4, VR.
1. Perché il disarmo universale sta ora per essere attuato, e chi ne godrà?
IL DISARMO universale sta per essere attuato. Molto prima del ventesimo secolo se ne ebbe una visione. Fu predetto più di venticinque secoli fa con parole che sono state scritte e preservate fino ad oggi. Noi siamo oggi la privilegiata generazione dell’umanità che vivrà per vederlo realizzato. Noi, a cui è stato imposto il maggiore e più costoso onere di armamenti nella storia delle nazioni, siamo anche quelli che godremo la più grande liberazione. Noi, ora torturati dal timore dei più terrificanti mezzi di distruzione totale, saremo anche consolati dall’attuazione di una pace imperitura. Noi, che siamo minacciati dalla più grande perdita di vite umane e dalla più vasta desolazione della nostra dimora terrena, vedremo anche il tempo in cui la morte cederà il posto alla vita in perfetta salute e bellezza su una terra fertile, bella come il primo paradiso dell’uomo. In modo sorprendente il disarmo universale sarà attuato ai nostri giorni. Le irresistibili forze che disarmeranno tutte le nazioni sono a portata di mano, e nel nostro tempo stabiliranno un disarmo veramente duraturo.
2. A chi gli uomini attribuiscono l’onore di attuarlo, e quale promessa è racchiusa nelle parole profetiche incise nel marmo?
2 Chi avrà l’onore di far sì che il disarmo universale divenga una realtà? Gli uomini di questo mondo sperano negli uomini e darebbero quest’onore ad uomini o a uno strumento umano. Per esempio hanno fatto incidere sulla parete di marmo che fiancheggia la Piazza delle Nazioni Unite, nel cuore di New York, le profetiche parole: “Ed essi delle loro spade fabbricheranno vomeri d’aratro, e delle loro lance, roncole; una nazione non leverà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra”.a Queste parole contengono la promessa di disarmo internazionale, seguito da un’èra di pace e fratellanza umana, nella fruttifera coltivazione della terra.
3. Per dare tale onore alle Nazioni Unite, quale Commissione fu istituita, e con quali risultati?
3 Chiunque o qualunque mezzo potesse adempiere tali rianimanti parole godrebbe senza dubbio grande onore e giustamente meriterebbe la riconoscenza di tutti coloro che amano la vita in pace e fratellanza internazionale. Nella determinazione di attribuire tale onore all’organizzazione delle Nazioni Unite, e in armonia con i termini della sua Carta, le Nazioni Unite istituirono una Commissione per il Disarmo. Per dodici anni questa ha operato, ma senza produrre nulla. Infine, per la pressione di un potente membro del Consiglio di Sicurezza, le trattative per l’effettivo disarmo furono trasferite dalla Commissione per il Disarmo delle Nazioni Unite ad una commissione di dieci nazioni fuori dell’organizzazione internazionale.
4. Quando vi fu una giornata eccezionale all’ONU, e quali recenti conquiste aveva fatto l’uomo fino ad allora?
4 Si ebbe poi una giornata eccezionale alle Nazioni Unite, il venerdì 18 settembre 1959. Nel frattempo i missili balistici intercontinentali, capaci di portare nella loro ogiva bombe atomiche e all’idrogeno fino ad una nazione nemica d’oltre oceano, erano divenuti una triste realtà. Non solo si parlava e ci si preparava per una guerra nucleare, ma veniva anche provveduto per una guerra chimica e batteriologica. Alte nello spazio ruotavano intorno alla terra lune di fabbricazione umana, poste in orbita da razzi dotati di potentissima forza di propulsione. Pianeti di fabbricazione umana ruotavano anche intorno al sole; e proprio la domenica precedente una sfera del peso di circa 390 chili, lanciata da territorio sovietico, aveva raggiunto la luna in prossimità dei Mari della Serenità e della Tranquillità.
5. Che cosa avvenne all’ONU quel venerdì pomeriggio, e quali dovevano essere i risultati del piano proposto?
5 Quindi fu un elettrico venerdì pomeriggio quello in cui, per la prima volta nella storia, il capo dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche salì sulla tribuna del palazzo dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per parlare ai rappresentanti di quell’organizzazione di ottantadue nazioni. Il suo discorso toccò molti problemi d’importanza mondiale prima che egli rivelasse il suo nuovo piano sulla scottante questione del giorno. La sua proposta, nuova per lui, fu per il “generale e completo disarmo” di tutte le nazioni di questo mondo. Entro quattro anni tutte le nazioni dovrebbero eliminare armi e forze armate e dedicarsi alla concorrenza amichevole nei prodotti di pace. Il solo possesso delle armi moderne costituisce un pericolo. Una “sola scintilla” basterebbe dunque a far scoppiare una guerra nucleare. Tuttavia, col “generale e completo disarmo” ora proposto “non rimarrebbe alcuna possibilità materiale che gli stati perseguano una politica che non sia pacifica”. Così sarebbero mantenute solo le forze necessarie a tutelare la sicurezza interna.
6. Perché la recentissima proposta russa non giunse inaspettata all’Assemblea, e che cosa suggerì in seguito l’Unione Sovietica all’Assemblea?
6 Questa recentissima proposta russa, fatta dal primo ministro sovietico in persona, non giunse all’Assemblea Generale dell’ONU come un colpo di fulmine. Proprio il giorno prima il testo del discorso del primo ministro era stato mitigato, quando il segretario di stato americano e il ministro degli esteri britannico avevano presentato all’Assemblea Generale il piano occidentale. Questo prevedeva un equilibrato disarmo da effettuarsi in tre fasi, fino a giungere al disarmo totale proposto in seguito dal primo ministro sovietico. Inoltre ogni passo verso tale mèta doveva essere sottoposto ad effettivo controllo. Affrontando lo spinoso problema dell’ispezione e del controllo, anche il primo ministro sovietico propose che per essere certi “che nessuno violi i propri obblighi proponiamo d’istituire una commissione internazionale di controllo che comprenda tutti gli stati”. Questa improvvisa proposta di “generale e completo disarmo” fu accolta con molta perplessità da alcuni. Mentre vi furono altri che raccomandarono che si prendesse in seria considerazione la proposta sovietica e la si studiasse attentamente per quel che valeva, per vedere se fosse pratica e attuabile. Poco dopo, l’Unione Sovietica chiese all’Assemblea Generale dell’ONU di considerare la proposta del suo primo ministro per un “generale e completo disarmo” come una “questione importante e urgente”.
7, 8.(a) Dato l’insuccesso di dodici anni, quale domanda dobbiamo ora farci? (b) Quali precedenti insuccessi rendono molto improbabile il suo adempimento anche oggi?
7 Fino ad allora la questione del disarmo era rimasta per dodici anni lettera morta e la Commissione per il Disarmo dell’ONU non era approdata a nulla. Dobbiamo aspettarci che ora, sotto lo sprone della proposta del primo ministro sovietico, gli ottantadue membri dell’ONU vorranno sinceramente venire ad una conclusione? Considereranno ora gli interessi di tutta l’umanità e definiranno finalmente la questione, prima che quella temuta “scintilla” si accenda per dare il via a una mondiale guerra nucleare? Anche di fronte alle proposte del primo ministro, anche realizzando quanto sia pressante il bisogno, le nazioni stesse credono ora sinceramente nel disarmo generale e completo?
8 L’organizzazione delle Nazioni Unite fu istituita come continuatrice ed erede della Lega delle Nazioni, istituita dopo la prima guerra mondiale. Nel 1927, dinanzi alla Conferenza per il Disarmo della Lega, il rappresentante della Russia comunista aveva proposto il disarmo totale delle nazioni. A quel tempo l’Unione Sovietica era un giovane governo rivoluzionario che lottava per affermarsi e per riaversi dagli effetti della prima guerra mondiale. I critici furono convinti che il rappresentante comunista avesse avanzato la proposta del disarmo totale per indebolire le nazioni più potenti, dato che lo stesso governo comunista sovietico era debole. Passarono circa cinque anni, e il 2 febbraio 1932 la Conferenza per il Disarmo si riunì di nuovo sotto gli auspici della Lega delle Nazioni a Ginevra, in Svizzera, alla presenza di delegati di sessantaquattro nazioni. Di nuovo Maxim Litvinov, rappresentante della Russia sovietica, presentò la proposta per il disarmo universale. Questa fu respinta dalle nazioni della lega, e la Conferenza si concluse senza alcun vero risultato a nostro beneficio.
9. (a) Perché non si può avanzare ora la stessa critica assurda che venne fatta nel 1927? (b) Quale annuncio fatto nel 1928 rende ora sospettose le nazioni in quanto al disarmo?
9 Nel discorso pronunciato nel 1959 all’Assemblea Generale dell’ONU il primo ministro sovietico ricordò questo fatto al suo uditorio visibile e invisibile. Ma data l’attuale potenza bellica della Russia comunista sarebbe stato “assurdo” che i critici attribuissero la proposta per il “generale e completo disarmo” all’inferiorità militare, politica ed economica del Paese. Nondimeno coloro che misero in dubbio l’onestà dei moventi che si celavano nella proposta del primo ministro ricordarono che il vero scopo della proposta di disarmo avanzata nel 1927 da Litvinov fu rivelato l’anno successivo dal Congresso dell’Internazionale Comunista. Qui fu annunciato che le proposte per il disarmo di Litvinov non furono avanzate perché i Sovietici vi credessero, ma soltanto per mettere allo scoperto i cosiddetti capitalisti, che sarebbero stati costretti a respingere tali proposte. Questo fa sospettare di tutte le nazioni, capitalistiche e comunistiche, ora in quest’èra di missili spaziali: Credono esse veramente nel disarmo totale?
OSTACOLI INSORMONTABILI
10, 11. (a) Indipendentemente dall’opinione delle nazioni, quale ostacolo al disarmo rimane? (b) Perché torna a nostro vantaggio non considerare questo fatto come pura immaginazione?
10 Nell’ignoranza di certi fatti determinanti, vogliamo forse affidarci ad una falsa speranza andando incontro a delusione e alle sue conseguenze? No! Affrontiamo dunque con coraggio la realtà e decidiamo cosa sia meglio fare. Sia che le nazioni, sotto l’attuale enorme pressione, credano o no nel disarmo totale, vi sono alcuni ostacoli sovrumani a tale disarmo. Un tale ostacolo, che è fuori del controllo di tutte le nazioni del mondo, è l’invisibile potenza dietro tutte le nazioni, che domina tutte le nazioni. Che cos’è? È l’invisibile autorità del principale nemico dell’umanità, dell’assassino di tutta l’umanità, Satana il Diavolo.
11 Non siamo come le nazioni infedeli e non consideriamo questo fatto pura immaginazione, suggestione troppo infantile per quest’èra moderna e scientifica. L’universale Dio del cielo non lo considera una leggenda fantastica. Suo Figlio sceso dal cielo, Gesù Cristo, non lo considerò un’invenzione religiosa diciannove secoli fa. Sia l’Onnipotente Dio del cielo che suo Figlio Gesù Cristo lo considerano una realtà. Perciò ne avvertono tutta l’umanità nel libro da cui fu presa la citazione incisa sulla parete della Piazza delle Nazioni Unite, cioè dai sacri scritti della Sacra Bibbia.b Sia che siamo cristiani, ebrei o no, essere preavvertiti dall’Onnipotente Dio e dal suo celeste Figlio significa essere armati in anticipo.
12. Che cosa non esiterebbe a fare l’invisibile nemico dell’umanità, e quale ragione abbiamo per crederlo?
12 L’invisibile nemico che divenne l’assassino di tutta l’umanità è lo stesso che provocò la morte del Salvatore di tutta l’umanità, Gesù Cristo, diciannove secoli fa. Quindi egli non esiterebbe a provocare l’effettiva distruzione di tutta l’umanità nella guerra universale che segnerà la nostra epoca. Egli non vuole che alcuno sulla terra si salvi per la grandiosa èra in cui la morte cederà il posto alla vita eterna su una terra paradisiaca.
13. Come avvertì Gesù che questi era governante del mondo, e in che modo lo stigmatizzò come un mendace omicida?
13 Il nostro Salvatore avvertì che Satana il Diavolo era l’empio governante invisibile di questo mondo. La notte prima di essere assassinato fuori della città di Gerusalemme, Gesù Cristo disse a undici dei suoi fedeli seguaci: “Non parlerò più molto con voi, perché viene il governante del mondo. Eppure egli non ha influenza su di me”. “Il governante di questo mondo è stato giudicato”. (Giov. 14:30; 16:11) In un’occasione precedente Gesù aveva detto a coloro che minacciavano la sua vita in Gerusalemme: “Se siete figli di Abramo fate le opere di Abramo. Ma intanto cercate di uccider me, ché v’ho detto la verità da me udita da Dio: Abramo non fece così. Voi fate le opere del padre vostro. . . . Voi avete per padre il diavolo e volete soddisfare i desideri del padre vostro; esso fu omicida fin da principio, e non perseverò nella verità, perché in lui non c’è verità; quando mentisce parla da suo pari, perché è bugiardo e padre della menzogna”. (Giov. 8:39-44, Ti) Con queste parole Gesù stigmatizzò Satana il Diavolo come omicida o assassino le cui menzogne provocarono la condizione mortale di tutta l’umanità.
14, 15. (a) Che cosa provocò pure Satana, e quali passi fece inizialmente in tale direzione? (b) In che modo costui divenne effettivamente l’assassino dell’umanità?
14 Satana provocò anche la prima uccisione violenta sulla terra. In che modo? Circa seimila anni fa l’uomo iniziò la sua esistenza sulla terra. Non aveva bisogno di armi, neanche per difendersi dagli animali di ogni specie che lo circondavano nella sua bella dimora all’aria aperta, il giardino di Eden. Dio, il Creatore, aveva detto al primo uomo, Adamo, che avrebbe potuto evitare per sempre la morte con la perfetta ubbidienza al comandamento del suo Padre celeste, Dio. Tutti gli animali inferiori si riproducevano secondo la propria specie. Quindi perché il primo uomo, Adamo, potesse riempire la terra di creature umane a immagine e somiglianza di Dio, Dio creò la donna e la diede come moglie ad Adamo. Essi condussero insieme una vita pacifica, coltivando la propria dimora paradisiaca e avendone cura. Poi comparì sulla scena, invisibile, un oppositore e calunniatore del loro divino Padre celeste, per dar inizio ad una guerra contro Dio, il Creatore, e soggiogare l’umanità. Per rendere l’umanità sua schiava, disse che Dio era un mentitore e indusse la moglie di Adamo, Eva, a credergli e a trasgredire la legge di Dio relativa al giardino di Eden.
15 Per mezzo di Eva Satana costrinse Adamo a ribellarsi a Dio e a disubbidirgli. Immediatamente Adamo ed Eva sentirono di avere la coscienza sporca e cominciarono ad aver paura. Essi avevano perso la pace con Dio, e l’invisibile Satana il Diavolo ne era stato la causa. Dio pose dunque in giudizio Adamo ed Eva, insieme a Satana il Diavolo. Dio condannò alla distruzione quell’oppositore e calunniatore appena apparso, ma l’esecuzione non doveva aver luogo che molto tempo dopo. Inoltre Dio condannò a morte i progenitori dell’umanità. Poiché Satana il Diavolo aveva provocato la condanna dell’umanità, egli divenne il primo omicida, l’omicida di tutta l’umanità. — Gen. 2:7–3:24.
16. Che cosa predisse ancora Dio nello stesso tempo relativamente a Satana?
16 Allo stesso tempo il Signore Iddio predisse che vi sarebbe stata guerra con Satana il Diavolo e indicò chi avrebbe liberato la razza umana dall’invisibile autorità di Satana. Come se Satana fosse stato soltanto un serpente sulla terra Dio gli disse: “Io porrò inimicizia fra te e la donna e fra la tua progenie e la progenie di lei. Questa ti ferirà la testa e tu le ferirai il calcagno”. (Gen. 3:15) Secondo questo la progenie della “donna” di Dio avrebbe sofferto qualche cosa di simile ad una ferita al calcagno ma si sarebbe rimessa e avrebbe distrutto Satana il Diavolo, come un serpente a cui si schiacci la testa.
17. In che modo uno scrittore biblico dice che sarà Gesù Cristo a schiacciare il Serpente?
17 Gesù Cristo, il Figlio di Dio che fu uomo sulla terra per trentatré anni e mezzo, avrebbe compiuto questo, come dice lo scrittore biblico con queste parole: “Vediamo Gesù, che è stato fatto un poco inferiore agli angeli, coronato di gloria e di onore a motivo della morte subìta, affinché per immeritata benignità di Dio egli gustasse la morte per ognuno. Poiché dunque i ‘figli’ partecipano al sangue e alla carne, egli pure ha partecipato alle stesse cose, affinché mediante la propria morte distruggesse colui che ha i mezzi per causare la morte, cioè il Diavolo, e affrancasse tutti coloro che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la loro vita”. (Ebr. 2:9, 14, 15) Così Satana il Diavolo, che oggi ha i mezzi di causare la morte dell’umanità con la guerra nucleare e la venefica guerra chimica e batteriologica, sarà distrutto da qualcuno superiore alle Nazioni Unite, dalla Progenie della donna, Gesù Cristo.
18, 19. (a) Chi fu il primo violento omicida sulla terra, e perché? (b) Di chi si mostrò così figlio, come spiega Giovanni?
18 Per aver infranto la legge di Dio ed essersi uniti a Satana il Diavolo, i nostri progenitori Adamo ed Eva dalla loro dimora paradisiaca furono scacciati nella terra incolta, per morirvi come condannati peccatori. Il loro primo figlio, nato sotto la condanna di morte, fu chiamato Caino. Il secondogenito fu chiamato Abele. Caino crebbe, evidentemente con la convinzione che come primogenito era la progenie della donna che avrebbe schiacciato la testa del grande Serpente. Egli cercò di distinguersi come promesso figlio di Dio praticando una forma d’adorazione verso Dio. Ma Dio favorì la forma d’adorazione del figlio minore, Abele. Dio disse a Caino che avrebbe dovuto ritornare sulla retta via; avrebbe dovuto vincere il peccato. Ma Caino non ubbidì all’istruzione di Dio. Per odio e gelosia Caino trattò Abele come se questi fosse la progenie del Serpente e lo uccise, divenendo così il primo omicida violento sulla terra. (Gen. 4:1-12) Nel far questo Caino dimostrò di non essere figlio di Dio, ma figlio del Diavolo, poiché il Diavolo l’aveva istigato. Considerando questo fatto, Giovanni, discepolo di Gesù Cristo, scrive:
19 “I figli di Dio e i figli del Diavolo sono manifesti da questo fatto . . . Poiché questo è il messaggio che avete udito dal principio, che dovremmo aver amore l’uno per l’altro; non come Caino, il quale ebbe origine dal malvagio e uccise suo fratello. E per quale motivo lo uccise? Perché le sue opere erano malvage, ma quelle di suo fratello erano giuste”. — 1 Giov. 3:10-12.
20. Quale spirito violento espresse Lamec, e quale spirito ebbe Noè, e con quali conseguenze per ognuno di loro?
20 Lamec, quinto discendente del sanguinario Caino, espresse lo stesso spirito violento del suo bisnonno, dicendo queste parole alle sue due mogli: “Io ho ucciso un uomo perché m’ha ferito, e un giovane perché m’ha contuso. Se Caino sarà vendicato sette volte, Lamec lo sarà settantasette volte”. (Gen. 4:17-24, VR) Non è meraviglia che col tempo “la terra divenne piena di violenza”. Per questa ragione Dio pensò bene di riversare un diluvio universale su quella generazione violenta e senza fede. Noè e la sua famiglia, che non erano discendenti di Caino, non presero parte alla distruzione e violenza sulla terra. Il racconto biblico dice: “Noè camminò col Dio”. Questa condotta pacifica ebbe una ricompensa. Noè e la sua famiglia furono preavvertiti del disastroso diluvio e fu detto loro come sopravvivere. Tutti i discendenti dell’assassino Caino furono sterminati. (Gen. 6:9 fino a 9:2) Tuttavia oggi vivono in gran numero uomini che hanno lo spirito di Caino. Per questo la terra è piena di violenza.
IL POTENTE CACCIATORE NIMROD
21. Non molto tempo dopo il Diluvio, chi sorse come “figlio del Diavolo”, e perché l’Assiria divenne la sua terra?
21 Dopo il grande diluvio Satana il Diavolo non tardò a suscitare un altro “figlio del Diavolo”, nella persona di Nimrod, re di Babele o Babilonia. Nimrod ricorse alle armi, non solo contro gli animali del deserto, ma anche contro gli altri uomini. Non è senza ragione che oggi cacciatori vengono chiamati amici di Nimrod. Questo Nimrod era pronipote di Noè. Della sua ambizione e aggressività il racconto biblico dice: “Egli cominciò ad esser potente sulla terra. Si mostrò come potente cacciatore in opposizione a Geova [Dio]. Per questo vi è il detto: ‘Come Nimrod potente cacciatore in opposizione a Geova’. E il principio del suo regno fu Babele, Erec, Accad e Calne, nel paese di Scinear. Da quel paese andò in Assiria e si mise ad edificare Ninive”. (Gen. 10:8-11) La terra d’Assiria divenne nota come “la terra di Nimrod”. Fu una nazione molto bellicosa e divenne la seconda potenza mondiale della storia biblica, togliendo il predominio all’Egitto. (Mich. 5:5, 6, VR) L’Assiria minacciò persino la città santa di Gerusalemme ai giorni del fedele re Ezechia e del profeta Isaia. Per questa ragione la potenza mondiale assira subì in modo miracoloso una sconfitta militare per mano di Geova, l’Iddio di Ezechia e di Isaia. — Isa. 36:1 fino a 37:38.
22. Chi hanno copiato finora le nazioni del mondo, e da chi risulta che sono dominate?
22 Fino a quest’anno le nazioni, e specialmente le potenze mondiali succedute all’Assiria, hanno seguito l’esempio di Nimrod; sono ricorse alla forza delle armi, accumulando armamenti. Questo dimostra che sono state influenzate e dominate da quell’invisibile che Gesù Cristo chiamò “governante di questo mondo”. Quando Gesù, il Figlio di Dio, era qui sulla terra millenovecento anni fa, gli venne offerta l’opportunità d’impadronirsi della sesta potenza mondiale della storia biblica, del militaristico Impero Romano, e di tutte le altre nazioni e regni di questo mondo.
23. In che modo fu offerta a Gesù l’opportunità di assumere il dominio mondiale, ma quale scelta fece egli?
23 Chi offrì a Gesù quest’opportunità di dominio mondiale? L’invisibile “governante del mondo”, Satana il Diavolo, durante la tentazione di Gesù nel deserto prima dell’inizio della sua opera di predicazione e guarigione. Dopo avergli mostrato “in un attimo di tempo tutti i regni della terra abitata”, Satana disse a Gesù: “Ti darò tutta questa autorità e la loro gloria, perché m’è stata data e io la do a chi voglio. Se dunque farai un atto di adorazione davanti a me, sarà tutta tua”. Gesù non negò che Satana potesse dargli tale autorità mondiale e gloria, ma ordinò a Satana di andarsene perché egli preferiva continuare ad adorare e servire Geova Dio. (Luca 4:5-8) Gesù rifiutò di avere a che fare con una qualsiasi delle potenze mondiali di Satana.
24, 25. (a) Come fu chiaramente indicato fino alla fine del primo secolo che Satana dominava ancora le nazioni? (b) A prova di ciò che cosa viene dichiarato nel descrivere la guerra in cielo e il suo esito?
24 Da quando Gesù era sulla terra fino ad ora Satana il Diavolo non ha smesso di esercitare l’invisibile forza dietro le nazioni del mondo, rendendole cieche. Più di vent’anni dopo la tentazione di Gesù, l’apostolo cristiano Paolo scrisse: “Se ora la buona notizia che noi dichiariamo è realmente velata, è velata per quelli che periscono, fra i quali l’iddio di questo sistema di cose ha accecato la mente degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia riguardo al Cristo, che è l’immagine di Dio, non risplenda loro”. (2 Cor. 4:3, 4) In seguito, cioè verso la fine del primo secolo, circa nel 96 d.C., Giovanni disse che Satana il Diavolo ancora dominava le nazioni: “Colui che è nato da Dio lo custodisce, e il malvagio non l’afferra. Noi sappiamo di avere origine da Dio, ma il mondo intero giace nella potenza del malvagio”. (1 Giov. 5:18, 19) Circa nello stesso tempo Giovanni ebbe anche una visione del nostro ventesimo secolo, in cui sarebbe stata combattuta una battaglia in cielo fra “l’iddio di questo sistema di cose” e la promessa Progenie della donna di Dio. Descrivendo quest’invisibile battaglia del ventesimo secolo e il suo esito, Giovanni scrive:
25 “Quindi fu gettato giù il gran dragone, l’originale serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana, che sta traviando l’intera terra abitata; egli fu gettato sulla terra, e i suoi angeli furono gettati giù con lui. E udii nel cielo una gran voce che diceva: ‘Ora è venuta la salvezza e la potenza e il regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, . . . Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è disceso a voi con gran furore, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. — Apoc. 12:7-12.
26. Qual è dunque l’ostacolo sovrumano che impedisce il completo disarmo delle nazioni?
26 Non abbiamo forse avuto guai sulla terra e sul mare, sin dalla fine della prima guerra mondiale nel 1918? La Bibbia ci indica chi ne sia il responsabile. Poiché l’infuriato governante del mondo sa di non avere che un breve tempo prima che il suo Conquistatore gli schiacci la testa, abbiamo forse ragione di credere che egli permetterà il disarmo universale per la salvezza, la pace e la prosperità degli uomini? No; neanche se le nazioni cercano di dare ascolto all’invito di un uomo di stato americano per “raggiungere l’infallibile mèta del disarmo universale”. (Times di New York del 23 settembre 1959) Nessuna Commissione per il Disarmo delle Nazioni Unite sarà in grado di rimuovere quest’ostacolo sovrumano che impedisce il generale e completo disarmo controllato di tutte le nazioni, cioè Satana il Diavolo.
MANCA IL MOTIVO GIUSTO
27. Quale altro ostacolo vi è, e in che modo il segretario di stato americano espresse i timori per l’assenza di questa necessaria premessa?
27 Un altro ostacolo, che impedisce il successo dei tentativi internazionali per il disarmo totale, è l’errato motivo che spinge le nazioni. Il loro movente è il timore egoista, non l’amore per la giustizia. Esse non hanno il giusto apprezzamento morale. Il timore della mancanza di buona guida morale fu espresso dal segretario di stato americano ad un ricevimento quattro giorni dopo che il primo ministro sovietico aveva pronunciato il suo discorso sul disarmo all’Assemblea Generale dell’ONU. Egli disse: “La questione dei controlli esigerà uno studio molto accurato. La seconda questione che richiederà uno studio molto accurato, e che non fu menzionata affatto nel suo discorso, è questa: ammettendo che si possa raggiungere in tutte le nazioni del mondo la condizione da lui auspicata, cioè quella di avere solo quel tanto di forze e di armamento necessari per la sicurezza interna. Quale forza vi sarà allora, se vi sarà, oltre alla forza morale, per mantenere la pace fra nazioni che insisteranno nel farsi guerra anche coi coltelli?” — Times di New York del 23 settembre 1959.
28. Quale persuasione morale la cristianità stessa mostra di non avere, e a quale procedimento ricorre per indurre a violare il sesto comandamento?
28 Vi dev’essere una “forza morale” sostenuta dalla persuasione che ammazzare e uccidere altri uomini è male e peccato. Solo tale forza morale sarebbe abbastanza forte da mantenere la pace anche fra nazioni che abbiano rinunciato a tutte le armi nucleari, chimiche e batteriologiche e a tutte le armi consuete tranne che ai coltelli. Nessuna nazione, neanche nella cristianità, ha questa convinzione morale in armonia con la legge di Dio, il Creatore. Neanche le nazioni della cristianità osservano il sesto dei Dieci Comandamenti datici da Dio: “Non ammazzare”, o “Non uccidere”. (Eso. 20:13, Ti; VR) Anche la cristianità si è servita del procedimento descritto in un giornale di Washington: “L’uomo, per quanto ami la guerra, è riluttante ad uccidere il proprio fratello. Prima di ogni guerra è necessario raffigurare il nemico in modo disumano. Il nemico deve essere rappresentato come un essere disumano, affinché non sia peccato ucciderlo, e come un superuomo, affinché si possa ucciderlo per legittima difesa”. — I. F. Stone’s Weekly del 21 settembre 1959, pagina 4, paragrafo 2.
29. Come ne descrive il significato Paolo nel tredicesimo capitolo della lettera ai Romani?
29 Che cosa denota ciò? L’apostolo cristiano Paolo dice che denota mancanza d’amore per il prossimo come per il Datore dei Dieci Comandamenti. Ecco le parole di Paolo: “Chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Poiché il codice della legge, ‘non devi commettere adulterio, non devi uccidere, non devi rubare, non devi concupire’, e qualsiasi altro comandamento che vi sia, è riassunto in questa parola, cioè: ‘Devi amare il tuo prossimo come te stesso’. L’amore non fa male al prossimo; perciò l’amore è l’adempimento della legge”. — Rom. 13:8-10.
30. Perché è sbagliato il motivo per cui le nazioni cercano di evitare una terza guerra mondiale?
30 Oggi le nazioni del mondo cercano di evitare una terza guerra mondiale, non per amore di Dio e del prossimo, né per timore del Datore dei Dieci Comandamenti, ma per il terrore delle proprie diaboliche armi micidiali. Temono le terribili conseguenze di una mondiale guerra nucleare. La relativa pace mondiale d’oggi è una pace basata sul timore, non una pace basata sulla convinzione morale della giustizia della legge di Dio relativa al valore della vita umana. Quindi il motivo per proporre il generale e completo disarmo è sbagliato. Il motivo non è l’amore di Dio sia da parte delle nazioni religiose della cristianità che da parte delle nazioni atee del comunismo. Il motivo non è il sincero desiderio di osservare i comandamenti del grande Datore della vita, ma è il tormentoso timore delle catastrofiche conseguenze della guerra spaziale. Questa paura venne messa in risalto anche nel discorso dell’ateo primo ministro sovietico, in cui egli proponeva il generale e completo disarmo.
31. Quale sfiducia è evidente oggi da parte loro, e quindi qual è l’ostacolo al vero disarmo?
31 Inoltre è molto probabile che, proprio come ammise il Congresso dell’Internazionale Comunista nel 1928, oggi nessuna nazione, né capitalista né comunista, creda veramente nel disarmo universale. Non lo credono attuabile, possibile, pratico. Non si fidano l’una dell’altra in una questione così importante. Quindi sospettosamente propongono un sistema di controllo e ispezione. E danno ugualmente adito a piccole guerre in limitate zone della terra. Quindi la mancanza dell’essenziale motivo giusto si profila all’orizzonte come un ostacolo al vero disarmo.
32. (a) Anche se le nazioni disarmassero al punto da esclamare “Pace e sicurezza”, che cosa le minaccerebbe ugualmente? (b) Che cosa dovrebbero fare le nazioni, ma quale preghiera sarà adempiuta su di loro?
32 Supponiamo tuttavia che, a causa dell’urgenza dei tempi, le nazioni riducano i propri armamenti alla sola forza di polizia necessaria alla sicurezza interna o adottino forze di polizia internazionali, tanto che le nazioni possano esclamare: “Pace e sicurezza!” E allora? Questo non le salverebbe dal più terribile disastro di tutta la storia umana. Perché no? Perché le nazioni non avranno disarmato sotto l’aspetto più importante! Per questa ragione saranno sempre minacciate dal peggiore di tutti i disastri, non la mondiale guerra nucleare, ma la guerra universale con l’Onnipotente Dio del cielo. Ciò che le nazioni devono studiare seriamente e mettere in atto è il disarmo totale nei confronti del Dio che hanno ignorato e i cui rivelati, dichiarati propositi hanno disprezzato, soggiogate dall’accecante influenza dell’invisibile governante del mondo, Satana il Diavolo. A questo proposito sarà certamente esaudita la profetica preghiera del salmista ispirato: “Ricopri il lor volto d’ignominia onde ricerchino il tuo nome, o Jahveh! Sian confusi e sbigottiti in perpetuo, sian coperti di vergogna e periscano! E riconoscan che tu solo, che hai nome Jahveh, sei l’Altissimo sopra tutta la terra”. — Sal. 83:16-18, Lu.
33. Che cosa dovrebbero smettere di fare le nazioni, e questo in armonia a quale parere legale di Gamaliele?
33 Più che smettere di combattere fra di loro, le nazioni dovrebbero smettere di combattere contro Geova Dio e contro il suo regno celeste, che è predicato in tutta la terra abitata dai suoi moderni testimoni. Questa predicazione avviene in adempimento della profezia di Gesù relativa al “tempo della fine” di questo vecchio mondo: “E sarà predicato questo vangelo del regno in tutto il mondo, per testimonianza a tutte le nazioni e allora verrà la fine”. (Matt. 24:14, Ti) È dunque necessario che le nazioni seguano il parere legale di un giudice della corte suprema, il Fariseo ebraico di nome Gamaliele, il quale disse ai Giudei che avversavano e perseguitavano gli apostoli di Gesù Cristo: “Or adunque vi dico: non vi occupate di questi uomini, e lasciateli fare: se questo disegno e quest’opera è dagli uomini, andrà in rovina da sé; se invece è da Dio non potrete distruggerla e correte rischio di trovarvi contro Dio stesso”. — Atti 5:38, 39, Ti.
34. Che cosa Satana non permetterà alle nazioni di fare, e quindi che cosa accadrà loro?
34 Tuttavia le profezie bibliche ci avvertono che l’empio dio di questo mondo, Satana il Diavolo, non permetterà mai che le sue nazioni sulla terra adottino misure pacifiche e di disarmo verso Geova Dio. Perciò la calamità si abbatterà su questo mondo violento come ai giorni di Noè.
IL VERO MEZZO PER ATTUARE IL DISARMO
35. Perché i tentativi umani sono destinati a fallire, ma quale rallegrante informazione elimina la disperazione?
35 I più seri ostacoli al disarmo totale sono irremovibili per l’uomo. Tutti i tentativi internazionali, con o senza le Nazioni Unite, sono quindi destinati a fallire. Fortunatamente però la Parola di Dio, la Sacra Bibbia, non ci lascia senza speranza. Ci illumina, ci incoraggia e ci guida con questa informazione degna di fiducia: Il disarmo universale, a cui farà sèguito un giusto nuovo mondo senza guerre, sarà realizzato dal regno dei cieli, dal regno dell’Iddio del cielo.
36. A chi appartiene il regno dei cieli secondo le parole di Gesù, e come egli e i discepoli mostrarono ciò che avrebbe compiuto?
36 Diciannove secoli fa il suo Figlio, Gesù Cristo, disse nel Sermone sul Monte: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli! Beati i pacificatori, perché saranno chiamati figli di Dio! Beati quelli che son perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli!” (Matt. 5:3, 9, 10, Na) Dopo che Gesù ebbe respinto l’offerta di Satana dei regni del mondo e della loro gloria, allora, citiamo la Bibbia: “Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe; predicava il Vangelo del regno e guariva ogni malattia ed ogni infermità in mezzo al popolo”. Egli mandò anche i suoi dodici apostoli a predicare, dicendo loro: “Durante il viaggio predicate, dicendo: il regno dei cieli è vicino. Guarite i malati, risuscitate i morti, mondate i lebbrosi, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. (Matt. 4:23; 10:7, 8, Na) Gesù e i suoi discepoli mostrarono di compiere l’opera del regno dei cieli.
37. Perché l’antico Israele era una nazione armata, ma perché la cristianità non ha l’aiuto che ebbe un tempo l’antico Israele?
37 È vero che Gesù e i suoi discepoli appartenevano alla nazione ebraica, che nell’antichità si era servita di forze militari. Ma allora Geova Dio si era servito della eletta nazione d’Israele per eseguire la sua condanna di distruzione dei suoi nemici terreni. Per questa ragione il racconto biblico dice: “Geova, il Dio d’Israele, combatteva per Israele”. (Gios. 10:14, 42; 23:3; 2 Cron. 20:29) Ma dal tempo in cui Gesù era sulla terra, Geova Dio non ha mai combattuto per l’Israele terreno. Né Geova Dio ha mai combattuto per la cristianità, e neanche combatte oggi per la cristianità contro l’ateo comunismo. Perché no? Perché la cristianità non è la visibile organizzazione di Geova Dio, anche se essa prende il nome di suo Figlio, Gesù Cristo, e pretende di aver fatto un nuovo patto con Geova Dio. I fatti dimostrano che essa ha fatto un patto con le Nazioni Unite, che ancora stanno dibattendo la scottante questione del generale e completo disarmo. Benché la cristianità abbia contribuito alla formazione della Repubblica d’Israele, essa stessa non appartiene allo spirituale Israele di Dio. — Gal. 6:16.
38. Di quale nazione Gesù Cristo divenne Capo, e come mise egli in pratica quello che aveva detto nel Sermone sul Monte?
38 Quando morì e fu sepolto Gesù Cristo cessò di essere un Giudeo o Israelita secondo la carne. Nel terzo giorno dalla sua morte Geova Dio lo risuscitò alla vita immortale nei cieli. Allora Gesù Cristo divenne il Capo e Comandante dell’Israele spirituale. La cristianità non ha mai disarmato, ma Gesù Cristo disarmò l’Israele spirituale composto soltanto dei suoi veri seguaci. Allorché egli fu tradito ai suoi nemici, l’apostolo Pietro sguainò la spada e spiccò l’orecchio di un Giudeo; ma Gesù costrinse Pietro a rimettere la spada a posto e sanò l’orecchio dell’uomo. (Matt. 26:51-56; Giov. 18:10, 11) Gesù mise in pratica princìpi che aveva insegnati ai suoi apostoli nel Sermone sul Monte. — Matt. 5:9, 21-48; Luca 6:27-36.
39. Quale consiglio in merito scrisse in seguito Pietro?
39 Dopo di ciò, Pietro non impugnò mai più una spada. Scrisse invece dicendo che Gesù aveva sofferto ingiustamente, lasciando un esempio che i suoi seguaci dovevano imitare quando avrebbero sofferto ingiustamente. Quindi Pietro aggiunse: “Nessuno di voi soffra come omicida o ladro o malfattore o intromettendosi negli affari altrui. Ma se soffre come cristiano, non ne abbia vergogna, ma continui a glorificare Iddio in questo nome”. — 1 Piet. 2:21-25; 4:15, 16.
40. (a) Che cosa disse Paolo della guerra combattuta da lui e da Timoteo? (b) Come descrisse il combattimento e l’armatura necessaria ai cristiani di Efeso?
40 Il Fariseo ebraico, Saulo di Tarso, aveva un tempo preso parte all’uccisione dei cristiani. Ma dopo essersi emendato ed essere divenuto l’apostolo Paolo smise di uccidere. Egli disse al giovane Timoteo: “Prendi la tua parte di sofferenze da valoroso soldato di Cristo Gesù”. (2 Tim. 2:3, Na) Come buoni soldati di Gesù Cristo, Paolo e Timoteo dissero ai santi cristiani di Corinto: “Noi camminiamo bensì in carne mortale, ma non combattiamo coi mezzi umani, perché le armi delle nostre battaglie non sono carnali, ma potenti in Dio, tanto da abbattere anche le fortezze. Sì, noi smascheriamo e distruggiamo i sofismi umani, come pure ogni orgogliosa potenza che osa levarsi contro la conoscenza di Dio, e pieghiamo ogni intelletto per ridurlo all’obbedienza di Cristo”. (2 Cor. 1:1; 10:3-5, Na) Ai cristiani di Efeso Paolo descrisse il combattimento che dovevano sostenere e le armi di tale guerra, dicendo: “Rivestitevi dell’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo: perché noi non abbiamo da combattere solo contro forze puramente umane, ma contro i principati e le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro gli spiriti del male sparsi nell’aria. Rivestitevi dunque dell’armatura di Dio”. Che cosa comprende tale armatura? La cintura della verità, la “corazza della giustizia”, le scarpe per essere “pronti per annunziare il Vangelo di pace”, “lo scudo della fede”, “l’elmo che assicura la salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. Pregate in ogni tempo”. (Efes. 6:11-18, Na) Con tali armi spirituali essi poterono combattere il falso dio di questo mondo e i suoi demoni sovrumani.
41. Quale odierna carica ecclesiastica non ricoprirono mai Pietro e Paolo, e quale arma usarono essi?
41 In armonia con questo gli apostoli Pietro e Paolo non servirono mai come cappellani militari nelle forze armate di questo mondo. Mai benedissero né spruzzarono “acqua santa” sulle armi o sulle forze armate di questo mondo. Pietro e Paolo si servirono della scritta Parola di Dio, che è “più affilata di qualsiasi spada a doppio taglio”. (Ebr. 4:12) Essi sono i nostri veri esempi.
GOG DI MAGOG CONTRO IL DISARMO
42. Chi imitano oggi i veri cristiani, e in che modo quindi si attuerà il disarmo universale?
42 Oggi gli ubbidienti cristiani adempiono il comando di Gesù, indicato in Matteo 24:14, e predicano la buona notizia del regno di Dio in testimonianza a tutte le nazioni. Essi imitano Pietro e Paolo e combattono solo con armi spirituali. Come sarà dunque attuato il disarmo universale dal regno del cielo, che è il regno di Dio? Non avverrà convertendo i governi nazionali perché imitino Pietro e Paolo, bensì quando quel regno combatterà la guerra universale, la guerra contro Gog di Magog, predetta nella profezia del profeta di Geova, Ezechiele, ai capitoli trentotto e trentanove. Secondo questa profezia Gog di Magog si oppone al disarmo delle nazioni del mondo e le condurrà alla finale battaglia contro Geova Dio e il suo regno stabilito. L’Encyclopædia Britannica (XI edizione del 1910-1911, XII volume, pagina 190) dice di Gog: “Nome ebraico che ricorre in Ezechiele 38-39, e in Apocalisse 20, e indica il potere antiteocratico che si manifesterà nel mondo immediatamente prima della dispensazione finale. . . . Magog forse è la forma contratta da Mat-gog, essendo mat il comune vocabolo assiro che significa ‘terra”’.
43. Chi è Gog di Magog secondo recenti studi, e come recherà una finale calamità sulla terra e sul mare?
43 Tuttavia recenti studi biblici hanno dimostrato che Gog di Magog è un simbolo profetico del falso dio di questo mondo, Satana il Diavolo, nell’atto di sferrare il suo attacco finale contro i testimoni cristiani del celeste regno di Dio. Questo simbolico Gog di Magog è stato scacciato dal cielo sin dalla nascita del regno di Dio nel cielo,c ed ora sta affliggendo la terra e il mare. Egli recherà l’ultima calamità sulle nazioni conducendole all’attacco totale contro il regno del cielo, il regno di Dio retto da Cristo, che le nazioni continuano a respingere sin dal 1914 d.C. Hanno fatto questo col furore e con l’ira di due guerre mondiali e con la persecuzione dei cristiani che hanno ubbidito al comando di Gesù di predicare la buona notizia del regno, per dare una testimonianza a tutte le nazioni, a quelle comuniste come a quelle non comuniste. (Apoc. 11:15-18) Questi testimoni del Regno logicamente sono presi di mira dagli adoratori delle armi carnali o del militarismo, nel loro attacco. La profezia di Daniele che si riferisce allo stesso tempo indica che i simbolici re del nord e del sud avranno una parte preminente in tale attacco. — Dan. 11:36 fino a 12:1.
44. Chi si è immedesimato col re del nord e col re del sud?
44 Recenti ricerche bibliche, alla luce della storia del ventesimo secolo, hanno indicato che la duplice potenza anglo-americana si è identificata col simbolico “re del sud”, mentre, dopo la sconfitta del capo nazista Adolfo Hitler e delle Potenze dell’Asse nel 1945, la potenza politica della Russia comunista si è immedesimata col “re del nord”. Rivali in campo politico, economico e militare, il re del nord e il re del sud potranno continuare la guerra fredda l’uno contro l’altro durante una pacifica coesistenza, ma sono uniti sotto Gog di Magog contro il regnante regno del cielo, contro il regno di Dio.
45. Secondo Daniele 11:37-39, perché le proposte di disarmo del re del nord non possono significare il disarmo totale?
45 A proposito del militarismo e del programma di armamenti del simbolico “re del nord”, Daniele 11:37-39 (VR) dice profeticamente: “Si magnificherà al disopra di tutti. Ma onorerà l’iddio delle fortezze nel suo luogo di culto; onorerà con oro, con argento, con pietre preziose e con oggetti di valore un dio che i suoi padri non conobbero. E agirà contro le fortezze ben munite, aiutato da un dio straniero”. Considerando questa descrizione del moderno “re del nord”, la sua proposta per il generale e completo disarmo di tutte le nazioni non potrebbe mai significare il totale disarmo contro Geova Dio, Gesù Cristo e l’Israele spirituale. Perciò egli si unisce all’attacco capeggiato da Gog.
46. Contro quale popolo e quale nazione è diretto l’attacco di Gog secondo la profezia di Ezechiele?
46 La profezia di Ezechiele rivela che tale attacco capeggiato da Gog di Magog sarà un attacco internazionale e concorde contro il restaurato popolo di Geova Dio. Infatti mediante il profeta Ezechiele Geova dice a Gog di Magog: “Negli ultimi anni verrai contro il paese sottratto alla spada, contro la nazione raccolta di fra molti popoli sui monti d’Israele, . . . salirai contro il mio popolo d’Israele, come una nuvola che sta per coprire il paese. Questo avverrà alla fine de’ giorni: io ti condurrò contro il mio paese affinché le nazioni mi conoscano, quand’io mi santificherò in te sotto gli occhi loro, o Gog! In quel giorno, nel giorno che Gog verrà contro la terra d’Israele, dice il Signore, l’Eterno, il mio furore mi monterà nelle narici”. (Ezech. 38:8, 16, 18; 39:1, 2, VR) Questo si riferisce forse agli Ebrei o Israeliti che sono tornati in Palestina ed hanno stabilito la repubblica democratica d’Israele? Niente affatto! Perché no?
47, 48. Perché Ezechiele non si riferisce agli Ebrei o Israeliti che hanno istituito la Repubblica d’Israele?
47 Perché il popolo della Repubblica d’Israele non è l’Israele spirituale, di cui il Figlio di Dio, Gesù Cristo, è Comandante e Re. La Repubblica d’Israele fa parte delle Nazioni Unite che non riconoscono il regno del cielo. Inoltre la descrizione che Geova Dio fa per mezzo di Ezechiele del suo popolo “alla fine de’ giorni” non s’adatta alla Repubblica d’Israele. La descrizione di Dio dice: “Tratta fuori di fra i popoli, essa abiterà tutta quanta al sicuro”. Questo fatto induce Gog a dire: “Io salirò contro questo paese di villaggi aperti; piomberò su questa gente che vive tranquilla ed abita al sicuro, che dimora tutta in luoghi senza mura, e non ha né sbarre né porte”. (Ezech. 38:8, 11, VR) Simile descrizione di tale popolo pacifico e disarmato, che ha fiducia in Geova, non corrisponde alla militaristica Repubblica d’Israele, dal 1948 ad oggi. Tutti gli uomini ben informati sanno che la Repubblica d’Israele ha combattuto con moderne armi militari per stabilirsi e resistere; che i suoi soldati hanno occupato la penisola del Sinai durante la crisi di Suez del 1956, e che fino ad oggi ha mantenuto una rigidissima vigilanza armata contro i nemici che la circondano ed ha persino stipulato un contratto con la Germania Occidentale per vendere munizioni belliche prodotte in Israele.
48 Come la cristianità, neanche la Repubblica d’Israele fa parte del nuovo patto promesso da Geova Dio e convalidato dal sangue del sacrificio di Gesù Cristo. Israele ha fatto un patto con le Nazioni Unite per ricorrere ad una forza di polizia militare. — Ger. 31:31-34; Matt. 26:26-29; Luca 22:14-20; Ebr. 8:6-13; 13:20.
LIBERAZIONE DELL’INERME ISRAELE SPIRITUALE
49. A chi si applica dunque la profezia dell’attacco di Gog, e quindi che cos’è l’attaccata “terra d’Israele”?
49 Dall’esame delle organizzazioni religiose di tutta la terra risulta che la profezia dell’attacco di Gog si applica a quei cristiani pienamente dedicati e battezzati, cioè agli Israeliti spirituali che portano il santo nome di Dio quali testimoni di Geova. Proprio come predisse Gesù Cristo in relazione al “tempo della fine” di questo vecchio mondo, questi testimoni di Geova sono odiati in tutte le nazioni e subiscono persecuzione anche fra le nazioni religiose della cristianità. Di conseguenza, ciò che la profezia di Geova chiama “monti d’Israele”, “terra d’Israele”, non è la piccola regione del Medio Oriente occupata dalla Repubblica d’Israele. È l’attuale posizione teocratica occupata dai testimoni di Geova sulla terra. In questa posizione sono stati raccolti da ogni nazione, lingua, razza e cultura. Qui essi adorano Geova secondo il suo nuovo patto e servono come sudditi e testimoni del regno del cielo, del regno di Dio retto da Cristo.
50. A chi si rivolge questo popolo per aver protezione, e come dà ora esempio pratico di totale disarmo?
50 Benché vivano odiati in un mondo ostile, questi testimoni di Geova sono letteralmente disarmati e confidano nella protezione del loro Dio Geova. Non hanno atteso che un’organizzazione internazionale, le Nazioni Unite, adempissero le parole incise sulla parete della piazza di New York, citate dal profeta di Geova, Isaia, secondo capitolo, versetto quattro: “Ed essi delle loro spade fabbricheranno vomeri d’aratro, e delle loro lance, roncole; una nazione non leverà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra”. Sin dalla prima guerra mondiale i testimoni di Geova hanno messo in pratica fra loro queste parole del profeta di Geova. Si sono resi conto che l’adempimento di queste parole ispirate si applica a loro, non dopo l’attacco internazionale sferrato contro di loro da Gog di Magog, ma si applica ora, da quando il regno del cielo è stato stabilito nel 1914, sì, ora in questo “tempo della fine” di questo mondo, quando le nazioni sono armate delle armi più moderne. Perciò nel 1958, nell’assemblea internazionale di New York e in assemblee generali tenute in altre novanta città fuori degli Stati Uniti, centinaia di migliaia di testimoni di Geova hanno adottato pubblicamente una Risoluzione, impegnandosi di fronte a Dio e all’uomo a vivere in conformità alla suddetta profezia d’Isaia. Inoltre hanno distribuito in tutto il mondo più di settantadue milioni di copie di questa Risoluzione stampata in cinquantatré lingue. Essi danno ora un esempio pratico di totale disarmo!
51. Sotto questo attacco chi combatterà per l’Israele spirituale, e in che modo il regno dei cieli attuerà il disarmo universale?
51 I testimoni di Geova sono dunque avvertiti e attendono l’attacco di Gog di Magog con le sue forze demoniche e umane. Essi sanno che Geova Dio e Gesù Cristo combatteranno per l’Israele spirituale. “Io chiamerò contro di lui [Gog] la spada su tutti i miei monti, dice il Signore, l’Eterno; la spada d’ognuno si volgerà contro il suo fratello. E verrò in giudizio contro di lui, con la peste e col sangue; e farò piovere torrenti di pioggia e grandine, e fuoco e zolfo su lui, sulle sue schiere e sui popoli numerosi che saranno con lui. Così mi magnificherò e mi santificherò e mi farò conoscere agli occhi di molte nazioni, ed esse sapranno che io sono l’Eterno [Geova]”. “Butterò giù l’arco dalla tua mano sinistra, e ti farò cadere le frecce dalla destra. . . . darò a Gog un luogo che gli servirà da sepoltura in Israele”. (Ezech. 38:21-23; 39:3, 11, VR) Così il regno dei cieli attuerà il disarmo universale alla gloria di Geova.
52. Quali parole di Gesù a Pietro si avvereranno allora, e quindi chi sopravvivrà?
52 Durante quella guerra universale si avvereranno le parole rivolte da Gesù all’apostolo Pietro: “Chi impugnerà la spada, di spada perirà”. (Matt. 26:52, Ti) Ma coloro che vivranno in armonia con le parole di Isaia 2:4, che saranno attaccati da Gog di Magog, sopravvivranno alla guerra universale, come Noè e la sua famiglia sopravvissero al diluvio universale.
53. Che cosa faranno i superstiti dei resti degli armamenti militari, e che cosa indica la durata del tempo impiegato per questo?
53 Tutti i resti degli odierni armamenti militari saranno distrutti da questi Israeliti spirituali che Geova Dio preserverà oltre la guerra universale. Di queste attività postbelliche sulla terra egli dice: “Gli abitanti delle città d’Israele usciranno e faranno de’ fuochi, bruciando armi, scudi, targhe, archi, frecce, picche e lance; e ne faranno del fuoco per sette anni; non porteranno legna dai campi, e non ne taglieranno nelle foreste; giacché faran del fuoco con quelle armi; e spoglieranno quelli che li spogliavano, e prederanno quelli che li predavano, dice il Signore, l’Eterno”. (Ezech. 39:3, 9, 10, VR) Secondo il tempo necessario per bruciare tutte le armi, la quantità di armamenti militari delle nazioni capeggiate da Gog di Magog dovrebbe essere enorme. Ma le loro armi non serviranno contro l’Iddio Onnipotente, Geova degli eserciti, e contro il suo Cristo.
54. Perché non vi sarà più sulla terra il fragore della guerra internazionale, e perché sparirà anche il timore delle bestie feroci?
54 Che gioia vi sarà alla vittoria di Geova degli eserciti contro le forze armate di questo vecchio mondo! Su questa meravigliosa terra creata da Dio non vi sarà mai più fragore di guerra internazionale fra coloro che infrangono i Suoi Dieci Comandamenti. Il nuovo mondo di Geova avrà inizio soltanto con quegli abitanti della terra che hanno già intrapreso il totale disarmo nel timore di Geova e ad imitazione di Gesù Cristo. Il timore delle imbestialite nazioni sarà una cosa del passato. Non vi sarà neanche più il timore del pericolo delle letterali bestie feroci, poiché a proposito del reame terreno del regno dei cieli, Geova Dio dice per mezzo del profeta Isaia: “Non si farà né male né guasto su tutto il mio monte santo, poiché la terra sarà ripiena della conoscenza dell’Eterno, come il fondo del mare dall’acque che lo coprono”. (Isa. 11:6-11, VR) Non vi saranno più sulla terra uomini simili a Nimrod.
55. Chi perderà la propria posizione influente nei confronti degli armamenti, e quale sarà il motivo che indurrà l’umanità al perpetuo disarmo?
55 Satana il Diavolo, il Serpente e Dragone simbolico, non sarà più il falso dio che domina la terra, invisibile, fomentando le guerre. L’umanità ubbidiente camminerà nel timore dell’unico vivente e vero Dio, Geova. Suo Figlio, Gesù Cristo, sarà il loro celeste Re, la Progenie della donna di Dio che schiaccerà la testa del Serpente. L’amore di Dio e l’amore del prossimo saranno il sincero motivo che indurrà tutti quelli che avranno vita eterna sulla terra sotto il regno celeste ad attenersi al disarmo universale, vivendo assieme in pace nell’eterno paradiso terrestre.
[Note in calce]
a Citato dalla profezia di Isaia, secondo capitolo, versetto quattro, secondo la Versione Riveduta della Sacra Bibbia.
b Vedi pagina 228, paragrafo 2 e relativa nota in calce.
c Vedi pagine 234 e 235, paragrafi 24, 25.