Il frutto dello spirito rinnovi la vostra personalità
“Producete dunque frutto degno di pentimento. [Poiché] . . . ogni albero, dunque, che non produce frutto eccellente sarà tagliato e gettato nel fuoco”. — Matt. 3:8, 10.
1. Nel Sermone del Monte, come disse Gesù che potevamo stabilire la differenza tra gli alberi buoni e quelli cattivi?
“LI RICONOSCERETE dai loro frutti”. Questa proverbiale verità è citata spesso, ma non tutti quelli che la ripetono sanno che citano il famoso Sermone del Monte di Gesù. In tale sermone, il grande Maestro spiegò questo principio di verità con un’illustrazione, dicendo: “Non si coglie uva dalle spine né fichi dai cardi, non vi pare? Similmente ogni albero buono produce frutti eccellenti, ma ogni albero marcio produce frutti spregevoli; l’albero buono non può fare frutti spregevoli, né l’albero marcio può produrre frutti eccellenti. Ogni albero che non produce frutti eccellenti è tagliato e gettato nel fuoco. Realmente, quindi, riconoscerete quegli uomini dai loro frutti”. “L’uomo buono trae il bene dal buon tesoro del suo cuore, ma l’uomo malvagio trae ciò che è malvagio dal suo tesoro malvagio; poiché dall’abbondanza del cuore la sua bocca parla”. — Matt. 7:16-20; Luca 6:45.
2. Che specie di frutto disse Paolo che avrebbe contrassegnato coloro che andranno alla distruzione eterna?
2 Nella sua lettera ai Galati anche Paolo disse che si poteva facilmente riconoscere l’albero marcio dai frutti spregevoli che produce. Perciò se vedete qualcuno che pratica la fornicazione o l’impurità o si abbandona a una condotta dissoluta, se vedete un idolatra o qualcuno che pratica lo spiritismo, se vedete qualcuno che esprime odio, contesa o gelosia, o che è preso da eccessi d’ira, se vedete qualcuno che suscita contenzioni, divisioni, sette o invidie, se vedete qualcuno che si abbandona ad ubriachezze o gozzoviglie, o se vedete qualcuno che pratica cose come queste, sapete che state osservando un albero marcio che sarà tagliato e gettato nel fuoco della distruzione eterna. “Circa queste cose”, continua Paolo, “vi preavverto, come vi preavvertii, che quelli che praticano tali cose non erediteranno il regno di Dio”. — Gal. 5:19-21.
3. In base a queste scritture, a quali conclusioni giungiamo?
3 Non si possono dunque evitare queste conclusioni: gli alberi marci devono divenire alberi buoni prima di poter produrre buon frutto; il cuore dell’uomo deve divenire buono prima che la sua bocca possa dire cose buone; gli incorreggibili che resistono e rifiutano di cambiare saranno sommariamente bruciati, annientati. Inoltre, se tali cambiamenti della personalità e della condotta non fossero possibili, l’avvertimento di Paolo ai Galati sarebbe stato senza significato, senza scopo.
4. Come sono resi possibili oggi drastici cambiamenti della personalità?
4 Ma come si possono cambiare e mutare l’attitudine mentale, le abitudini di vita, il modo in cui si parla e si agisce verso gli altri fino al punto di avere una personalità completamente nuova? Ebbene, come furono possibili questi drastici cambiamenti nel caso dei cristiani corinti che una volta erano stati fornicatori, adulteri, ladri, ubriaconi, oltraggiatori, ricattatori, ecc.? Le ispirate Scritture rispondono: “Ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati dichiarati giusti nel nome del nostro Signore Gesù Cristo e con lo spirito del nostro Dio”. Perciò, mediante lo stesso strumento divino, la forza attiva di Geova, lo spirito santo del nostro Dio, oggi si possono operare gli stessi cambiamenti nei veri seguaci del nostro Signore Gesù Cristo. — 1 Cor. 6:11.
5. (a) Descrivete il “frutto dello spirito”. (b) Chi è in grado di manifestarlo?
5 Per assicurarci ulteriormente che è la forza attiva o lo spirito santo di Geova a produrre l’eccellente frutto manifestato dai veri cristiani, Galati 5:22-25 dichiara: “Il frutto dello spirito è amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé. . . . Inoltre, quelli che appartengono a Cristo Gesù hanno messo al palo la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se viviamo mediante lo spirito, continuiamo a camminare ordinatamente pure mediante lo spirito”. Finché si ha “lo spirito del mondo” non si può mai sperare di produrre questa specie di frutto, poiché possono produrlo solo quelli che ricevono “lo spirito che è da Dio”. — 1 Cor. 2:12.
LA BELLEZZA DI UNA NUOVA PERSONALITÀ
6. In quali modi si rifletterà la nuova personalità nel proprio linguaggio?
6 Il potente spirito di Geova può certamente dare alla persona una personalità completamente nuova. Per esempio, se siete longanimi, miti ed esercitate padronanza di voi stessi, certamente le vostre parole e il vostro linguaggio miglioreranno. Se tenete a freno la lingua, eviterete osservazioni ingiuriose, sgradevoli e taglienti. Avrete una risposta mite da dare a quelli che si oppongono e vi oltraggiano. (1 Piet. 3:15) Linguaggio impuro, scherzi osceni, parlar stolto e parole corrotte non usciranno dalle vostre labbra se sarete guidati dallo spirito di Geova, perché avrete amore verso la sua sacra Parola, la Bibbia, e per i divini precetti contenuti in essa. Tale Parola comanda: “Non esca dalla vostra bocca nessuna parola corrotta . . . né parlar stolto né scherzi osceni”. “Ma ora realmente allontanatele tutte da voi, . . . parlar ingiurioso e discorso osceno, fuori della vostra bocca”. — Efes. 4:29; 5:4; Col 3:8; Giac. 3:8-12; Prov. 15:1.
7. (a) In quali altri modi lo spirito di Geova può cambiare la personalità? (b) Esercitando padronanza di sé, quali “desideri dannosi” si possono evitare, salvando la propria vita?
7 Lasciando che il potere dello spirito di Geova rinnovi la vostra personalità sarete in grado di esercitare autodisciplina e padronanza di voi stessi in questo mondo immorale, che è preso dalla mania del sesso e va in cerca di emozioni. Sarete in grado di far “morire . . . le membra del vostro corpo . . . rispetto a fornicazione, impurità, appetito sessuale, desideri dannosi”. Tali “desideri dannosi” comprendono vizi dannosi come l’uso abituale delle droghe e la schiavitù al tabacco. Si può dire la stessa cosa quando si tratta delle abitudini personali di mangiare e bere. Moderazione e padronanza di voi stessi vi impediranno di divenire ghiottoni od ubriaconi. La moderna sofisticata società arriccerà il naso all’insinuazione che essa sia piena di ubriaconi, preferendo chiamarli con un nome più ricercato, cioè “alcolizzati”. Ma indipendentemente dal nome dato loro, la Bibbia dice che se non rinnovano la loro personalità esercitando padronanza di sé non vivranno mai nel puro e sobrio nuovo ordine di giustizia di Dio. — Col 3:5; 1 Cor. 6:10; Prov. 23:20, 21.
8. Come si può manifestare il frutto dello spirito di Dio nella casa, e con quali risultati?
8 Specialmente quando vi associate ad altri dovete far risplendere la nuova personalità che solo lo spirito di Geova può sviluppare. Cominciate a far questo in casa tra i parenti, siano essi nella Verità o no, mentre trattate i numerosi problemi economici e le difficoltà sociali di questi tempi. Se esercitate padronanza di voi stessi, se mostrate mitezza, se date prova di fede, se manifestate bontà e benignità, se siete longanimi, se benedite la casa con la pace e la gioia e, soprattutto, se mostrate amore verso chiunque, ebbene, come dice anche l’apostolo Pietro, i mariti increduli che hanno lo spirito del mondo saranno “guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, essendo stati testimoni oculari della vostra condotta casta insieme a profondo rispetto”. — 1 Piet. 3:1, 2.
9. (a) Oltre che nella casa, in quale altro luogo si dovrebbe riflettere la personalità cristiana? (b) Quale scusa avranno dunque gli avversari per parlare ingiuriosamente di voi?
9 Non si può fare a questo riguardo un’ipocrita ostentazione. Questa nuova personalità non dev’essere un sottile rivestimento superficiale, né è un bel velo che si mette o si toglie a seconda dell’occasione. Piuttosto, se avete lo spirito di Dio invece dello spirito del mondo, questa nuova personalità dev’essere una parte inseparabile di voi. In ogni momento, sia nella congregazione locale che in un giro del mondo, sia in casa che fuori, ovunque andiate voi deve pure andare questa bella personalità cristiana. Quando visitate i vicini e gli amici nell’opera di casa in casa, quando andate al lavoro, quando andate a scuola, ovunque andiate, dovete manifestare questa stessa nuova personalità perché tutti la vedano. Amici e vicini, colleghi di lavoro, insegnanti e compagni di scuola saranno costretti a vedere che il potere dello spirito di Geova può creare nei Suoi testimoni personalità completamente nuove. Se parlano ingiuriosamente di voi, ciò avvenga perché non perdete la calma, perché non mentite, non rubate o non truffate, perché non commettete fornicazione o adulterio, perché non siete schiavi del vizio dei narcotici, compreso il tabacco, perché non vi ubriacate, “perché non continuate a correre con loro in questo corso allo stesso basso livello di dissolutezza”. — 1 Piet. 4:3, 4.
10. Quali caratteristiche della personalità distinguono i componenti della congregazione cristiana?
10 Un’altra occasione in cui la vostra amabile “nuova personalità” sarà notata, e specialmente apprezzata e ammirata, è quando vi associate alla congregazione del popolo di Geova. Sia che si tratti di una piccola congregazione con pochi componenti, che di una grande assemblea internazionale di testimoni di Geova, dovete “camminare in modo degno della chiamata con la quale foste chiamati, con completa modestia di mente e mitezza, con longanimità, sopportandovi gli uni gli altri nell’amore, cercando d’osservare premurosamente l’unità dello spirito [che è da Dio] nell’unificante vincolo della pace”. (Efes. 4:1-3) Anche Colossesi 3:12-14 si rivolge a voi che siete associati alla congregazione di Geova, quando dice: “Come eletti di Dio, santi ed amati, rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità. Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se alcuno ha causa di lamentarsi contro un altro. Come Geova vi perdonò liberalmente, così fate anche voi. Ma, oltre a tutte queste cose, rivestitevi d’amore, poiché è un perfetto vincolo d’unione”.
LA VOSTRA PROPRIA RESPONSABILITÀ
11. (a) Di chi è la responsabilità di una nuova personalità: della creatura o del Creatore? Spiegate. (b) Come Gesù mise in risalto questo punto?
11 Qual è la vostra responsabilità personale o il vostro obbligo in quanto al rinnovare la personalità? Quando dedicate la vostra vita a fare la volontà di Dio, dipende l’acquisto di una nuova personalità interamente da Geova? Quando uscite dall’acqua del battesimo come simbolo di tale dedicazione a Dio, venite forse fuori automaticamente e immediatamente adornati con una pura e nuova personalità? No, il cambiamento non avviene in questo modo né con questa rapidità. Anzitutto, Geova fa la sua parte; non v’è dubbio su questo. Egli provvede la sua forza attiva o il suo spirito santo che rende possibile il grande cambiamento. Comunque, Geova mette questo provvedimento solo a disposizione di quelli che lo desiderano, di quelli che lo cercano, di quelli che Gli chiedono o Lo supplicano di dar loro tale spirito. Gesù mise in risalto questo principio divino quando disse nel Sermone del Monte: “Continuate a chiedere, e vi sarà dato; continuate a cercare, e troverete; continuate a bussare, e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto”. Per quelli che prima chiedono, Geova può “fare più che sovrabbondantemente oltre tutte le cose che chiediamo o concepiamo”. — Matt. 7:7, 8; Efes. 3:20.
12. Come si può evitare di fare affidamento su di sé, quando si accetta la responsabilità di spogliarsi della vecchia personalità?
12 Avete dunque la responsabilità di chiedere prima a Geova il suo spirito santo e di mostrarvi degni di riceverlo dedicando la vostra vita a fare la sua volontà. E dopo aver ricevuto tale aiuto e potere divino avete l’obbligo di lasciare che il frutto di tale spirito rinnovi la vostra personalità. Avete la responsabilità di spogliarvi della vecchia personalità insieme con le sue pratiche. Non è facile farlo. È un’impresa grandiosa, e ognuno deve fare individualmente un grande sforzo. Comunque, malgrado tutti i vostri sforzi, senza la forza o lo spirito di Geova non si potrebbe mai riuscire, poiché nessuna creatura umana discendente del peccatore volontario Adamo ha in sé il potere e la forza. Non lo dimenticate mai. Non contate o non fate mai affidamento su voi stessi. Piuttosto, continuate a chiedere lo spirito di Geova, continuate a chiedere l’aiuto di Geova a questo riguardo.
13. Come cercano alcuni di sottrarsi alla responsabilità personale in quanto al rinnovare la loro personalità?
13 Avete mai udito qualcuno che cercava di sottrarsi a questa responsabilità personale dicendo: “Sono fatto così. Non posso cambiare”? Questo è il debole sostegno a cui spesso si appoggiano gli ubriaconi o alcolizzati e coloro che hanno il vizio del tabacco e degli stupefacenti. Nessuno dubita della veracità della prima dichiarazione: “Sono fatto così”. Ma quando aggiungono: “Non posso cambiare”, vogliono dire in realtà: “Non voglio cambiare”. Questo è lo stesso spirito, la stessa attitudine mentale di Caino. Anziché dare ascolto all’avvertimento di Geova di ‘far bene’, Caino si attenne ostinatamente alla falsa premessa: “Non posso mutare; non posso cambiare”, e così quest’uomo che non voleva cambiare si gettò a capofitto in una condotta di violenza e disubbidienza per la sua eterna distruzione. — Gen. 4:6-8; Giuda 11.
14. Sono le cosiddette “doppie personalità” libere di praticare periodicamente una condotta dissoluta?
14 Vi sono poi quelli che vorrebbero illudere se stessi e gli altri di avere ciò che amano chiamare un’incontrollabile “doppia personalità”. Essi pensano che ciò li esoneri dalla responsabilità personale e dia loro la libertà di abbandonarsi a un eccesso d’ira alla minima provocazione, o di praticare periodicamente una condotta dissoluta. Ma ahimè, come si sbagliano! Nella società teocratica dei cristiani testimoni di Geova non è ammesso nessun ‘Dott. Jekyll e Mr. Hydes’, poiché queste cosiddette “doppie personalità” non piacciono a Dio. Gesù dichiarò: “Chi non è dalla mia parte è contro di me”. È anche scritto: “Voi non potete bere il calice di Geova e il calice dei demoni; non potete partecipare alla ‘tavola di Geova’ e alla tavola dei demoni”. Non potete avere lo spirito del mondo e avere nello stesso tempo lo spirito di Dio. Solo lo stupido pensa di poter rimanere pulito eppure di tornare periodicamente al suo vomito e a rotolarsi nel fango. — Matt. 12:30; 1 Cor. 10:21; 2 Piet. 2:22; Prov. 26:11.
15. Come figli della luce, come dovrebbero comportarsi coloro che hanno una personalità cristiana?
15 Non si possono dividere il giorno e la notte e mischiarli per soddisfare i capricci di qualcuno. Perciò, se siamo usciti dalle tenebre e passati alla Sua meravigliosa luce, come figli di luce non possiamo comportarci come figli di tenebre. Questo è l’argomento che Paolo usa con i Romani. “La notte è inoltrata; il giorno si è avvicinato. Svestiamoci perciò delle opere che appartengono alle tenebre e indossiamo le armi della luce. Come di giorno camminiamo decentemente non in gozzoviglie e ubriachezze, non in relazioni illecite e condotta dissoluta, non in contesa e gelosia. Ma rivestite il Signore Gesù Cristo e non fate i piani in anticipo per i desideri della carne”. — Rom. 13:12-14; 1 Piet. 2:9.
CRESCIAMO VERSO LA MATURITÀ E LA PERFEZIONE
16. Dobbiamo supporre che ottenere una nuova personalità sia una cosa che avviene all’improvviso e in modo completo?
16 Alcuni potrebbero concludere dall’enfatico linguaggio dell’apostolo Paolo in Colossesi 3:9 che lo spogliarsi della vecchia personalità e il sostituirla con una nuova personalità sia una cosa che avviene all’improvviso e in modo completo. Tale conclusione, comunque, non è conforme né alle Scritture né ai fatti. La crescita verso la maturità dalla semina primaverile ai frutti del raccolto illustra il punto. Il processo è graduale e richiede grandi sforzi e duro lavoro da parte del contadino. Pietro comprese il principio della crescita e dello sviluppo graduale quando scrisse: “Aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la padronanza di voi stessi, alla padronanza di voi stessi la perseveranza, alla perseveranza la santa devozione, alla santa devozione l’affetto fraterno, all’affetto fraterno l’amore”. Paolo aggiunge: “Fin dove abbiamo fatto progresso, continuiamo a camminare ordinatamente in questa stessa condotta”. — 2 Piet. 1:5-7; Filip. 3:16.
17. Come mostrano Giovanni e Giacomo che è necessario uno sforzo costante per migliorare la propria personalità?
17 Perciò, il cambiamento delle caratteristiche della personalità richiede tempo ed è una cosa mai completata nell’imperfetto genere umano. La perfezione della personalità non sarà mai ottenuta prima che venga il nuovo ordine di giustizia di Geova. Quindi c’è bisogno di un continuo sforzo per migliorare. Gli ispirati scrittori Giovanni e Giacomo esprimono la cosa in questo modo: “Se facciamo la dichiarazione: ‘Non abbiamo nessun peccato’, sviamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni ingiustizia. Se facciamo la dichiarazione: ‘Non abbiamo peccato’, lo facciamo bugiardo e la sua parola non è in noi”. “Tutti inciampiamo molte volte. Se uno non inciampa in parola, questi è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche l’intero corpo”. — 1 Giov. 1:8-10; Giac. 3:2.
18, 19. In quale lotta senza fine sono impegnati i cristiani, come indica il caso di Paolo?
18 Nemmeno l’apostolo Paolo ottenne la perfezione della personalità quando era nella carne decaduta. Altrimenti non avrebbe detto: “Trovo dunque nel mio caso questa legge: che quando desidero fare ciò che è giusto, ciò che è male è presente in me. Realmente io mi diletto nella legge di Dio secondo l’uomo che sono interiormente, ma vedo nelle mie membra un’altra legge che combatte contro la legge della mia mente e mi conduce prigioniero alla legge del peccato che è nelle mie membra”. Perciò fino al giorno della sua morte questo valente guerriero cristiano ammise che era necessario impegnare uno strenuo combattimento. “Tratto con durezza il mio corpo e lo conduco come uno schiavo, affinché, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia in qualche modo disapprovato”. — Rom. 7:21-23; 1 Cor. 9:27.
19 Come nel caso dell’apostolo Paolo, così nel nostro, se non trattiamo con durezza le tendenze peccaminose del decaduto corpo carnale e non lo conduciamo come uno schiavo ai dettami di una nuova personalità, se non manifestiamo il frutto dello spirito di Geova, anche noi saremo disapprovati da Geova, e questo sarebbe molto tragico.
20, 21. Secondo l’avvertimento di Gesù, quali conseguenze subiremo se non lasceremo che il frutto dello spirito rinnovi la nostra personalità?
20 Comprendete che cosa significa questo, cioè essere disapprovati da Geova? Poco prima d’essere preso prigioniero quell’ultima notte, Gesù avvertì i discepoli della terribile conseguenza che avrebbero subìto i suoi unti seguaci se fossero stati disapprovati perché non portavano il frutto dello spirito di Geova. “Io sono la vera vite”, disse Gesù, “e il Padre mio è il coltivatore. Ogni tralcio che in me non porta frutto egli lo toglie, e ognuno che porta frutto lo purifica, perché porti più frutto. . . . Come il tralcio non può da se stesso portar frutto se non resta nella vite, nello stesso modo neppure voi lo potete, se non restate uniti a me. . . . Se uno non rimane unito a me, è gettato via come un tralcio e si secca; e si raccolgono questi tralci e si lanciano nel fuoco e sono bruciati”. — Giov. 15:1-6.
21 Geova è un coltivatore produttivo, e farà in modo che tutti nella sua lussureggiante organizzazione teocratica producano e manifestino il piacevole frutto del Suo spirito. Non fate sbagli in merito, se non producete il frutto di una personalità cristiana non vi sarà posto per voi nella società teocratica dei cristiani testimoni di Geova! Nella sua organizzazione coltivata tutti i polloni improduttivi, selvatici e illegali sono prontamente potati, gettati via, essiccati e lanciati infine nel fuoco dell’eterna distruzione! “È pauroso cadere nelle mani dell’Iddio vivente”. — Ebr. 10:31.
22. Perché non dovremmo disprezzare la disciplina del nostro amorevole Padre, Geova?
22 Quanto è dunque molto meglio essere disciplinati dal nostro Padre celeste, come dal grande Coltivatore che purifica il suo popolo mediante la sua Parola e le sue gesta, affinché restiamo nella Sua fertile organizzazione e portiamo più frutto dello spirito unitamente a Cristo Gesù nostro Signore. È vero, come scrisse Paolo agli Ebrei, che tale disciplina correttiva e tale purificazione della nostra personalità sono dolorose, “ma a quelli che ne sono stati addestrati produce poi un pacifico frutto, cioè giustizia”. Quindi “non [disprezzate] la disciplina di Geova e non [venite] meno quando [siete corretti] da lui; poiché Geova disciplina colui che ama”. — Ebr. 12:5-11.
COMINCIATE A CONTARE LE VOSTRE BENEDIZIONI
23. Insieme al popolo di Geova, quali sono alcune delle meravigliose benedizioni che potete ricevere ora in grande misura?
23 Lasciando che il frutto dello spirito rinnovi la vostra personalità prima di Armaghedon avrete molte benedizioni del Regno anche in mezzo alle presenti sordide condizioni del mondo. Anche voi potrete contare le vostre benedizioni e i vostri privilegi insieme ai testimoni di Geova. Avrete libertà dal bisogno, poiché farete continuamente un banchetto di ricco cibo spirituale. Il vostro calice traboccherà di gioia e felicità. I giusti che cercano prima il Regno non devono mai elemosinare il pane. (Matt. 4:4; 6:31-33; Isa. 25:6; Sal. 37:25) Avrete libertà dal timore dell’uomo, poiché sappiamo che Geova può liberare i giusti e dar loro la vittoria anche quando i nemici li torturano fino alla morte. (Sal. 118:6; Luca 12:4; 1 Giov. 4:18) Avrete libertà dalla schiavitù di Satana e della sua organizzazione demonica, poiché la Verità vi renderà liberi di divenire i felici e volenterosi schiavi di Geova e Cristo Gesù. (Giov. 8:32; Rom. 6:6, 16; 1 Cor. 7:23; Gal. 1:10; Col. 3:23, 24; 1 Piet. 2:16) Avrete libertà di adorazione e libertà di radunarvi, con Cristo Gesù in mezzo a voi, sia apertamente, a migliaia, in grandi assemblee di testimoni di Geova, o segretamente, dietro la cortina di ferro e di bambù. (Matt. 18:20) Avrete la libertà e il privilegio mediante la preghiera di parlare direttamente al vostro Padre Geova, di supplicarlo per ricevere il suo spirito, la sua guida, la sua forza e la sua protezione. (Matt. 6:6; Giov. 14:13, 14) Avrete la libertà e l’onore di portare il nome di GEOVA che suscita timore mentre servirete come suoi dedicati pubblici rappresentanti e testimoni, proclamando l’eterna buona notizia a tutte le nazioni.
24. Qual è il più importante scopo che si adempie portando più frutto dello spirito?
24 Soprattutto, non trascurate mai la più grande benedizione e il più grande privilegio che una creatura possa avere, cioè partecipare alla rivendicazione della preziosa Parola e del sacro Nome del vostro Padre Geova. Nell’illustrazione della vite e dei tralci Gesù mise particolarmente in rilievo la principale ragione per cui portare più frutto dello spirito, dicendo: “Il Padre mio è glorificato in questo, che continuiate a portare molto frutto e vi dimostriate miei discepoli”. — Giov. 15:8.
25. Che cosa dovremmo dunque continuare a fare, e con quali risultati?
25 Perciò, continuate a lasciare che il frutto dello spirito rinnovi la vostra personalità. Continuate a portare molto frutto. Continuate a dimostrare che siete veri seguaci delle orme di Cristo Gesù e imitatori della sua amabile personalità. Quindi, anziché leggere la disgustosa storia della vecchia personalità di cui vi siete spogliati, tutti saranno felici ed entusiasti di conoscere la vostra attraente nuova personalità nel frutto che il santo spirito di Geova ha prodotto. Tutto ciò sarà all’onore, alla lode e per la santificazione di Geova, la più gloriosa personalità di tutto l’universo!
“Chi dimora nel ritiro dell’Altissimo alberga all’ombra dell’Onnipotente. Io dico all’Eterno: Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido! Poiché tu hai detto: O Eterno, tu sei il mio rifugio: tu hai preso l’Altissimo per il tuo asilo, male alcuno non ti coglierà”. — Sal. 91:1, 2, 9, 10, VR.