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SaulAusiliario per capire la Bibbia
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proprio figlio. (I Sam. 20:1-33) Da quel momento in poi Saul inseguì Davide senza posa. Saputo che il sommo sacerdote Ahimelec aveva aiutato Davide, Saul ordinò che lui e gli altri sacerdoti fossero messi a morte. (I Sam. 22:6-19) Poi decise di attaccare la città giudea di Cheila perché Davide era là, ma rinunciò all’impresa quando Davide fuggì. Saul continuò a dargli la caccia, inseguendolo nelle regioni desertiche. Tuttavia un’incursione filistea interruppe l’inseguimento e permise a Davide di rifugiarsi nel deserto di En-Ghedi. Due volte Saul venne a trovarsi in una situazione che avrebbe permesso a Davide di ucciderlo. Ma Davide rifiutò di stendere la mano contro l’unto di Geova. La seconda volta Saul, saputo che Davide si era trattenuto, promise perfino di non fargli del male. Ma non era una promessa sincera, perché solo quando seppe che Davide era fuggito nella città filistea di Gat abbandonò l’inseguimento. — I Sam. 23:10-24:22; 26:1-27:1, 4.
Saul ricorre allo spiritismo
Un anno o due dopo (I Sam. 29:3) i filistei mossero contro Saul. Privo dello spirito e della guida di Geova e abbandonato in un disapprovato stato mentale, egli ricorse allo spiritismo, trasgressione che prevedeva la condanna a morte. (Lev. 20:6) Saul, travestito, andò da una medium a En-Dor e le chiese di evocargli il defunto Samuele. Dalla descrizione che lei fece di ciò che vedeva, Saul concluse che fosse Samuele. Ma si noti che Geova non aveva risposto quando Saul lo interrogava e ovviamente non l’avrebbe fatto mediante una pratica condannata dalla Sua Legge, per la quale era prevista la pena capitale. (Lev. 20:27) Perciò quello che la donna disse doveva avere origine demonica. Il messaggio non recò alcun conforto a Saul, anzi lo riempì di timore. — I Sam. 28:4-25; vedi SPIRITISMO.
Morte di Saul
Nel successivo conflitto con i filistei, Saul venne gravemente ferito presso il monte Ghilboa e tre suoi figli rimasero uccisi. Poiché il suo scudiero rifiutò di metterlo a morte, Saul si lasciò cadere sulla propria spada. (I Sam. 31:1-7) Circa tre giorni dopo un giovane amalechita andò da Davide vantandosi di aver messo a morte il re ferito. Questa era una menzogna, intesa a procurargli il favore di Davide. Davide invece comandò che l’uomo fosse messo a morte per aver affermato di aver ucciso l’unto di Geova. — II Sam. 1:1-15.
Intanto i filistei avevano fissato i cadaveri di Saul e dei suoi tre figli alle mura di Bet-San. Coraggiosi uomini di Iabes-Galaad ricuperarono però i corpi, li bruciarono e poi seppellirono le ossa. — I Sam. 31:8-13.
Anni dopo, durante il regno di Davide, la colpa del sangue in cui erano incorsi Saul e la sua casa in relazione ai gabaoniti fu vendicata con l’uccisione di sette suoi discendenti. — II Sam. 21:1-9.
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ScalaAusiliario per capire la Bibbia
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Scala
[sullàm, scala a pioli].
Il sostantivo ebraico sullàm ricorre solo una volta nella Bibbia, in Genesi 28:12, dove si riferisce alla scala vista in sogno da Giacobbe. Il patriarca vide una scala (o forse ciò che sembrava una rampa di pietra) appoggiata per terra, la cui cima giungeva fino ai cieli. Angeli di Dio salivano e scendevano la scala e al di sopra di essa c’era una rappresentazione di Geova Dio. (Gen. 28:13) Questa scala con gli angeli sopra indica l’esistenza di comunicazioni tra la terra e il cielo e che gli angeli svolgono un ruolo importante tra Dio e coloro che hanno la sua approvazione.
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ScarafaggioAusiliario per capire la Bibbia
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Scarafaggio
[hhasìl, pare derivato da una radice che significa “finire”, “consumare”, “troncare”, “divorare”].
C’è qualche incertezza circa il particolare insetto cui si fa riferimento col termine ebraico hhasìl, che è stato reso “bruco”, “cavalletta”, “locusta” e “scarafaggio”. (Confronta Isaia 33:4 e Gioele 1:4 in CEI, Ga, NM, PIB, Ri, VR). Secondo il lessico ebraico e aramaico di Koehler e Baumgartner, l’insetto nocivo indicato dal termine ebraico hhasìl differisce dalla locusta (ʼarbèh), e probabilmente è lo scarafaggio.
Lo scarafaggio ha zampe lunghe, robuste, che gli permettono di correre con sorprendente velocità. Infatti è uno degli insetti che corrono più veloci. Ha testa tozza e appiattita davanti, munita di antenne filiformi, e dà l’idea che guardi verso il basso. Il corpo di forma affusolata gli permette di infilarsi in strette aperture. Quasi tutte le varietà sono di colore scuro, sul nero o marrone, e hanno corpo piatto, viscido, con rivestimento lucido. Poco amanti della luce, gli scarafaggi di solito escono allo scoperto solo di notte per mangiare. Visto che quest’insetto divora qualsiasi cosa, vegetazione, rifiuti, indumenti e mobili, può benissimo corrispondere all’ebraico hhasìl. — I Re 8:37; II Cron. 6:28; Sal. 78:46; Isa. 33:4; Gioe. 2:25.
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ScarlattoAusiliario per capire la Bibbia
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Scarlatto
Vedi TINGERE, TINTURA.
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ScaglieAusiliario per capire la Bibbia
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Scaglie
Diversi termini ebraici e greci sono appropriatamente tradotti col termine italiano “scaglie”, che ha diverse accezioni.
DI ANIMALI
Formazioni lamellari che rivestono il corpo di molti pesci e rettili. La Legge dichiarava cerimonialmente puro e quindi commestibile “tutto ciò che ha pinne e scaglie nelle acque”. Gli animali acquatici privi di scaglie non si potevano mangiare; erano una “cosa abominevole”. (Lev. 11:9, 10, 12; Deut. 14:9, 10) Quindi le scaglie (ebr. qasqèseth) erano un segno facilmente riconoscibile per determinare se un certo pesce si poteva mangiare. I pesci possono avere scaglie di quattro tipi, ma le più comuni sono quelle ctenoidi (con margine dentellato) e cicloidi (di forma tondeggiante). Le scaglie embricate formano una copertura sottile, leggera e flessibile. — Vedi COCCODRILLO.
DELL’ARMATURA
Alla cotta di maglia si potevano fissare scaglie (ebr. qasqèseth) consistenti in piccole piastre metalliche embricate che costituivano una corazza relativamente flessibile. — I Sam. 17:5; vedi ARMI, ARMATURA (Cotta di maglia).
SUGLI OCCHI DI PAOLO
Allorché Paolo fu sanato dalla cecità che l’aveva colpito quando gli era apparso Gesù, gli caddero dagli occhi “come delle scaglie”. (Atti 9:18) In alcune traduzioni questo versetto è reso in modo da far pensare che non sia caduto nulla dagli occhi di Paolo, ma che si tratti semplicemente di un linguaggio figurativo per dire che riacquistò la vista. Tuttavia numerose traduzioni indicano che qualche cosa cadde realmente dai suoi occhi.
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