Il diletto di Geova riuscirà
“Nella sua mano riuscirà ciò che è il diletto di Geova”. — Isa. 53:10.
1. Che cosa può causare scoraggiamento e delusione, e a quale conclusione condurrebbe?
AVETE mai detto: “Oh! sarebbe dilettevole, se solo ne potessi esser sicuro”? Senza dubbio l’avete detto molte volte. Può essersi trattato di qualche ambìto sogno della fanciullezza. Forse era qualche cosa di più serio e meritorio, l’ambizione e la più profonda speranza della vostra vita, solo che realizzarla era troppo costosa e al di là dei vostri mezzi, così che diede luogo a molto scoraggiamento e brama insoddisfatta. Pur riconoscendo l’esistenza di un Creatore, forse concludeste che egli fosse troppo remoto per occuparsi di voi come individuo. È questa una conclusione corretta? Potrebbero esserci buone ragioni per pensare altrimenti, che vi darebbero una nuova prospettiva e una ravvivata speranza?
2. Quali sforzi sono stati compiuti per risolvere i problemi della vita? Con quali risultati?
2 Molti e vari sono stati gli sforzi per risolvere i problemi della vita. Non c’è stata nessuna mancanza di rimedi che promettessero una soluzione, proposta da individui, e da organizzazioni di ogni specie. Per lo più, comunque, quali sono stati i risultati? Alcuni hanno asserito di aver trovato il segreto del successo, ma in base a che cosa? Di sicuro è stato sovente conseguito, in senso letterale o figurato, con l’esclusione delle cose sgradevoli della vita, che hanno dato luogo a un’attitudine egocentrica. Pensate che questo rechi vera soddisfazione? Altri cercano una soluzione rifiutandosi di preoccuparsi di tali cose. Si risentono a qualsiasi tentativo che si faccia presso di loro, ritenendo che si cerchi di turbare il loro modo di vivere. Pensate che questa sia un’attitudine saggia e buona da adottare?
3. Dove troviamo un contrasto con i problemi dell’uomo, che induce a fare quali domande?
3 In contrasto, sia se guardiamo i cieli di sopra che se guardiamo la terra di sotto, ci meravigliamo dell’armonia che vi è fra le cose, animate e inanimate. L’intera disposizione, si consideri attraverso un telescopio o un microscopio, o solo a occhio nudo, suscita in noi grande ammirazione per tutta la sua efficienza e bellezza. È sia un diletto che una riuscita, e siamo indotti ad ammettere, con stringente logica, che di sicuro ci dev’essere un grande Ideatore e Creatore. Il Libro della Creazione Visibile ci insegna questo, ma non va abbastanza oltre. Ci induce alla meraviglia e a chiederci se c’è qualche altro libro che non soltanto dia una promessa di soddisfacente spiegazione delle cose che influiscono sul genere umano, ma dia pure una soluzione di cui possiamo individualmente valerci, portando questo a una dilettevole e permanente soluzione. È questo chiedere troppo?
4. Come si considera oggi in genere la Bibbia, e chi ne è responsabile?
4 Certi libri, patrocinati da organizzazioni religiose, son ritenuti ispirati, e hanno la pretesa di indicare un modo di vivere che soddisferebbe tutto ciò che c’è da desiderare. Ma c’è un solo libro, o, più letteralmente, una sola collezione di libri, che in realtà afferma di dare, e in effetti dà, risposte complete e soddisfacenti alle vostre domande. Questo libro è la Sacra Bibbia. Non dite di conoscerla, o di conoscerne almeno certe parti, ma che tutt’al più è stata solo di temporaneo beneficio, dandovi una certa pace mentale e gioia. E non vi scoraggiate dell’uso che fanno della Bibbia le chiese della cristianità, uso che può solo descriversi come una formalità per la maggior parte vuota. In particolar modo dalla seconda guerra mondiale, la Bibbia ha riscosso sempre meno attenzione, rispetto e credito. Questo può dirsi di quelli che dovrebbero esserne i migliori amici, i componenti delle chiese della cristianità. La stessa cosa può dirsi di molti libri, come i dizionari e i commentari biblici, che dicono di essere buoni amici della Bibbia. La tendenza moderna è quella di appoggiarsi sempre più sulla critica della Bibbia, e di accettare i ragionamenti e le opinioni umane, anziché accettare la Bibbia stessa come autorità conclusiva.
5. Dove e come troviamo un contrasto con la tendenza generale, che conduce a quale attesa?
5 C’è comunque un gruppo di persone cristiane che si nota per il netto contrasto con questa tendenza generale. I testimoni di Geova, sia con la loro attitudine che con la loro condotta, nonché mediante le loro pubblicazioni, sostengono con vigore che la Bibbia è la Parola di Dio. Essi dicono con convinzione, come disse Cristo Gesù, loro Capo: “La tua parola è verità”. Dicono e credono come l’apostolo Paolo, che “tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, . . . per ogni opera buona”, per soddisfare ogni necessità. I testimoni di Geova non sono persone deluse, frustrate, e sinceramente vi invitiamo a considerare, insieme a loro, le buone ragioni di perseguire e conseguire ciò che vi darà la massima felicità e soddisfazione certa. — Giov. 17:17; 2 Tim. 3:16, 17; si veda anche II Pietro 1:21.
6. (a) In base a che cosa si possono edificare buone prospettive? (b) Significa questo un corso facile, e qual è il segreto della riuscita?
6 Prima, guarderemo il proposito del Creatore come è esposto nella sua Parola. Vedremo come è concepito, perché si adempirà con sicura riuscita, e perché si può correttamente chiamare il suo diletto. A sua volta, ciò contribuirà a edificare nel tuo proprio cuore e nella tua propria mente i più eccellenti desideri e mire possibili, insieme alla guida e all’assistenza necessarie per renderne sicura l’attuazione. Contrariamente alla vostra attuale esperienza, queste ambite speranze non finiranno nell’angustia e nell’irritazione. Questo non significa che da ora in poi il vostro corso nella vita sia facile e agevole. Piuttosto, sarete simile all’uomo che, prima di iniziare una grande impresa, anzitutto si mette a sedere e attentamente ‘calcola la spesa’, quindi decide d’essere disposto a pagarne il prezzo. Sarete simile all’uomo che, dopo anni di sofferenza come cristiano, disse: “Non veniamo meno . . . Poiché sebbene la tribolazione sia momentanea e leggera, opera per noi una gloria che è sempre più di maggior peso ed eterna”. Lo scopo della vostra vita, essendo posto in piena armonia con il grande proposito del Creatore, questo è per voi personalmente il segreto della riuscita. — Luca 14:28; 2 Cor. 4:16-18.
INFALLIBILE PROPOSITO DI DIO
7. (a) Ha avuto Dio un proposito creando l’uomo, e come è egli creato a immagine di Dio? (b) In che modo ne potete trarre beneficio, e quali condizioni bisogna soddisfare?
7 Geova è il Creatore dei cieli e della terra, e di tutte le cose che sono in essi, compreso l’uomo. Più che semplicemente dar loro un inizio, comunque, e lasciarli andare avanti da sé, egli ha per la loro creazione un proposito durevole. Questo è confermato da ciò che Giovanni, in visione, udì dire da quelli che erano in cielo: “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l’onore e la potenza, perché tu creasti tutte le cose, e a causa della tua volontà esse esisterono e furon create”. (Riv. 4:11) Non siamo creature casuali, tanto meno il prodotto di qualche processo di evoluzione, cieco e impersonale. Piuttosto, come dice la Bibbia, l’uomo fu creato “a immagine di Dio”. (Gen. 1:27) L’uomo possiede una mente e un cuore non controllati in maniera automatica dall’istinto, ma in grado di pensare e ragionare indipendentemente, in modo da fare piani e prendere decisioni, esercitare il libero arbitrio, concepire forti desideri e motivi. Ecco perché siete in grado di esercitare le eccellenti qualità di amore e lealtà, di devozione e integrità. Ecco perché siete anche in grado di capire ciò che Dio ha rivelato nella sua Parola rispetto alla sua volontà e al suo proposito, e il modo in cui potete conseguire risultati e provare contentezza mettendo la vostra vita in completa armonia con essa. È vero che non potete acquistare tale comprensione semplicemente con una lettura superficiale della Bibbia. Come disse Gesù, queste cose sono state nascoste “ai saggi e agli intellettuali”, ma sono state “rivelate ai bambini”, a quelli che avevano come bambini il sincero, umile desiderio di ‘afferrarne il significato col cuore’. Egli li incoraggiò, dicendo: “Continuate a chiedere, e vi sarà dato; continuate a cercare, e troverete; continuate a bussare, e vi sarà aperto”. — Matt. 11:25; 13:11-15; Luca 11:9-13; si veda anche I Corinti 1:21; 2:11-16.
8. (a) Come la Preghiera del Signore riassume il proposito di Dio? (b) Che cosa ci insegna questo, e come si può illustrare?
8 Si può riassumere in poche parole il proposito di Dio inerente all’uomo e alla sua dimora? Gesù, il Figlio di Dio, fece questo quando ci diede una preghiera modello con queste parole: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Matt. 6:9, 10) Da ciò apprendiamo che il proposito di Dio si accentra nel suo regno, che porterà l’adempimento della sua volontà, o del suo proposito, circa l’uomo e la sua dimora, e così il Suo buon nome sarà santificato. Una cosa condurrà naturalmente e logicamente all’altra, che alla fine darà luogo a una gloriosa riuscita. Per illustrarlo, un uomo o una donna potrebbe avere il grande desiderio di avere ed edificare una casa eccellente e una famiglia felice. Questo richiede molti sforzi e preparativi. Se riescono, si fanno un buon nome, che recherà loro indicibile gioia e pace mentale. Essi ritengono che valga qualsiasi sacrificio e costo, anche sofferenze, che possano comportare. Sono lieti d’aver deciso di seguire tale condotta. Similmente per Geova, solo in proporzioni assai più alte e più grandi, e senza alcuna possibilità di fallimento o di mancanza, come per i progetti e per gli sforzi dell’uomo. Dio non deve fare preparativi in anticipo, per vedere se ha la sapienza e la forza di adempiere i propri desideri. Qualunque cosa Dio decida sarà completamente adempiuta senza difficoltà.
9. Come la Bibbia rafforza la fede in Dio e nel suo proposito, e nel suo “principale Agente”?
9 Vi è implicato un altro fattore. Nelle attività umane, un buon progetto può non riuscire, o venir meno, a causa di errori, o forse per la condotta perversa dell’agente impiegato, da cui dipenda in gran parte. In contrasto, Dio impiega un agente preminente che si mostra degno fino al limite. Notate come questo, e i punti precedenti, sono messi in risalto nella Parola di Dio. “Geova, il Creatore delle estremità della terra, è Dio a tempo indefinito. Egli non s’affatica né si stanca. Non c’è scrutare del suo intendimento”. “Io sono il Divino . . . Colui che annuncio dal principio il termine . . . Colui che dico: ‘Il mio proprio consiglio avrà effetto, e farò tutto ciò che è il mio diletto’”. E riguardo al “principale Agente” di Dio, Paolo scrisse: “[Dio] ci fece conoscere il sacro segreto della sua volontà. Esso è secondo il suo beneplacito, che egli propose in se stesso per l’amministrazione al pieno limite dei tempi fissati, cioè per radunare di nuovo tutte le cose nel Cristo, le cose che sono nei cieli e le cose che sono sulla terra . . . secondo il proposito di colui che opera tutte le cose secondo il modo che la sua volontà consiglia”. — Isa. 40:28; 46:9, 10; Efes. 1:9-11; Ebr. 2:10.
10. Quali cose buone ne deriveranno?
10 Apprendiamo così che Dio affida l’amministrazione del suo regno a Cristo Gesù. “Il dominio principesco sarà sulle sue spalle”. Sotto la sua direttiva, tutti quelli che vogliono conformarvisi saranno radunati e ristabiliti in piena armonia con Dio e con il suo diletto Figlio. Geova edificherà così una famiglia unita e felice. Darà loro un’eccellente dimora non per alcuni anni, ma su una terra paradisiaca che starà “a tempo indefinito”, allorché “la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena”. — Isa. 9:6; Eccl. 1:4; Riv. 21:4.
11. Qual è l’evidenza che siamo giunti al pieno limite dei “tempi fissati”?
11 Potete esserne sicuro. Perché? Perché il pieno limite dei “tempi fissati” giunse nel 1914 E.V., quando Dio insediò il suo Figlio come re sul celeste monte Sion. A prova di ciò, quello stesso anno, ci fu tra le nazioni la grande esplosione d’ira sulla contesa del dominio del mondo, com’era stato predetto in Salmo 2:1-6 e in Rivelazione 11:15-18. Quindi fu adempiuto il messaggio di colui che “porta buone notizie . . . a Sion: ‘Il tuo Dio è divenuto re!’ . . . Geova ricondurrà Sion”. Da allora il radunamento è avvenuto a pieno ritmo. Cominciò con quelli che Giovanni vide, in visione, stare con l’Agnello sul monte Sion, la congregazione cristiana. Infatti, il radunamento del rimanente di questi cominciò in maniera preliminare circa quarant’anni prima del 1914. Comunque, specialmente dal 1935 c’è stato il radunamento di una più grande famiglia, la “grande folla” che ha la speranza terrestre, la quale Giovanni vide dopo ch’erano stati suggellati i 144.000. — Isa. 52:7, 8; Riv. 7:4, 9; 14:1.
FORMATORE E RICOMPRATORE
12. A quale tema dà risalto l’ultima parte della profezia di Isaia?
12 Oltre alla prospettiva d’essere un componente di tale felice famiglia, potete avere il diletto e la gioia di partecipare a quest’opera di radunamento. Ciò vi darà grande conforto, e vi permetterà d’aiutare e confortare altri. Ciò fa parte del tema principale e della parte successiva della profezia di Isaia. Vi troviamo ricche informazioni circa l’opera del Regno, e apprendiamo inoltre che Geova è il Formatore e il Ricompratore del suo popolo. A cominciare da Isaia 40:1, ascoltate come Dio parla al suo servitore: “Confortate, confortate il mio popolo . . . Parlate al cuore di Gerusalemme e ditele che il suo servizio militare s’è compiuto, che il suo errore è stato scontato. Poiché dalla mano di Geova essa ha ricevuto il pieno ammontare per tutti i suoi peccati”. La profezia prosegue, narrando di una “donna che porti buone notizie per Sion . . . per Gerusalemme”. Ascoltatene il messaggio, che annuncia il radunamento e il conforto che Dio adempirà per mezzo del suo governante, Cristo Gesù: “Ecco, il Sovrano Signore Geova stesso verrà pure come un forte, e il suo braccio dominerà per lui. . . . Come un pastore pascerà il suo proprio branco. Col suo braccio radunerà gli agnelli; e li porterà nel suo seno. Quelle che allattano le menerà con cura”. — Isa. 40:1, 2, 9-11, NW.
13. (a) Com’è ulteriormente identificato il servitore di Dio? (b) Quali nomi paralleli son dati al servitore di Dio e alla città di Dio?
13 Geova identifica e incoraggia ulteriormente il suo servitore: “Ma tu, o Israele, sei il mio servitore, tu, o Giacobbe, che io ho scelto, il seme di Abraamo mio amico . . . Non aver timore, poiché io sono con te. . . . ti fortificherò. Ti dovrò realmente aiutare. Dovrò realmente sorreggerti con la mia destra di giustizia”. (Isa. 41:8-10) A proposito, notate che per rivolgercisi al popolo di Dio, o alla loro città capitale, si usano entrambi i loro nomi spesso in senso parallelo, cioè Giacobbe e Israele, e Sion e Gerusalemme, come in Isaia 41:14, 27. Ricordate che (1) il nome di Giacobbe fu cambiato in Israele (Gen. 32:28), e (2) che Sion, dov’era situato il trono, in seguito anche sede dell’Arca, divenne un termine sovente applicato all’intera città di Gerusalemme. — Sal. 2:6; Isa. 8:18.
14. (a) La profezia spesso ha quali adempimenti iniziale, secondario e finale? (b) Come si vede un adempimento spirituale, e perché questo è importante?
14 Vogliamo anche ricordare la struttura generale entro cui si adempiono molte profezie. Prima, esse ebbero un adempimento letterale nel loro proprio giorno. Secondariamente, ebbero un adempimento posteriore quando Gesù fu sulla terra, come si vide in avvenimenti miracolosi quali la sua nascita miracolosa, l’opera di Giovanni Battista, e la citazione dello stesso Gesù di un brano che si riferiva al suo mandato di predicazione. (Isa. 7:14; 40:3; 61:1, 2; Matt. 1:18-23; 3:1-3; Luca 4:17-21) Per giunta, Paolo e altri mostrano che certe profezie si applicarono alla congregazione cristiana come all’Israele spirituale, il vero “seme di Abraamo mio amico”. Come Paolo disse: “I figli nella carne non sono realmente i figli di Dio, ma i figli della promessa [come Isacco] sono considerati come seme”. Inoltre disse: “Se [voi cristiani] appartenete a Cristo, siete realmente seme di Abraamo”. (Rom. 9:8; Gal. 3:29) È essenziale accettare questa ispirata guida quando si considera il finale e maggiore adempimento di queste profezie ora e nel prossimo futuro. Solo facendo ciò potete sperar di rispondere all’invito di Geova di operare con lui e con il suo Figlio. In tal modo, potete divenire “saldi, incrollabili, avendo sempre molto da fare nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana riguardo al Signore”. — 1 Cor. 15:58.
15. In quale piena capacità si rivela Geova?
15 Vedete in quale piena capacità Geova si rivela in questa successiva parte della profezia di Isaia. Nella procreazione umana, è il padre a provvedere la nuova vita. Egli le dà l’avvio, ma è la madre a provvedere il corpo a quella nuova vita e a nutrirla, una volta che si è formata nel seno di lei durante la gravidanza. Anche dopo la nascita, è lei ad assolverne principalmente la responsabilità dell’ulteriore cura e alimentazione. In quanto a Geova, comunque, egli non è solo l’iniziale Creatore del suo servitore. Parlando al suo servitore, si riferisce a se stesso con sette diversi titoli, quali “il tuo Creatore . . . il tuo Formatore . . . tuo Dio . . . tuo Salvatore . . . il vostro Ricompratore . . . Santo . . . il vostro Re”. Egli dà enfasi al suo ruolo quale Formatore, dicendo: “Questo è ciò che ha detto Geova, il tuo Fattore e il tuo Formatore, che t’aiutava fin dal ventre”. — Isa. 43:1, 3, 14, 15; 44:2; si veda anche Isaia 44:21, 24.
16. (a) Come in principio Dio formò e ricomprò il suo popolo Israele? (b) Sotto questo aspetto, quale fu la situazione nel giorno di Isaia?
16 Questo ebbe inizio con l’antico popolo di Dio. A cominciare dai dodici figli di Giacobbe, Dio principiò a formarli come popolo, e li preservò durante la loro lunga permanenza in Egitto. Quel periodo poté paragonarsi a una gravidanza, che precedesse la loro nascita come nazione al monte Sinai, con la promulgazione di un codice di leggi nazionali, incorporato nel patto della Legge. Dio fu anche il loro Ricompratore, che liberò il suo popolo con la forza quando Faraone si rifiutò di lasciarlo andar via. Infatti, Faraone dovette pagare il prezzo della morte del suo figlio primogenito, e l’Egitto della perdita del suo esercito nel mar Rosso. (Eso. 4:23; Isa. 43:3) Nel giorno di Isaia, sette secoli dopo, era sorta una nuova situazione, che dava ai titoli di Geova ulteriore significato. Entrambi i regni d’Israele e di Giuda erano colpevoli di grave idolatria e illegalità. Giuda fu portata in cattività a Babilonia, che contava di tenerli schiavi per sempre. Geova amorevolmente promise di cancellare le trasgressioni del suo popolo, dichiarando d’essere “il tuo Ricompratore e il tuo Formatore sin dal ventre”. Molto tempo in anticipo predisse pure come e da chi questo sarebbe stato fatto, essendo egli “Colui che dico di Ciro: ‘Egli è il mio pastore, e tutto ciò in cui io mi diletto adempirà completamente; perfino nel mio dire di Gerusalemme: ‘Sarà riedificata’, e del tempio: ‘Saranno gettate le tue fondamenta’”. (Isa. 44:21-28) Il rimanente che tornò a suo tempo da Babilonia prese parte a questa grande opera, e, quantunque molti fossero privi di fede, quale diletto fu per quei servitori fedeli come Zaccaria e altri aiutare a far riuscire pienamente quest’opera. — Zacc. 4:9, 10.
17. Che cosa accadde similmente con la primitiva congregazione cristiana?
17 Cose simili accaddero con la primitiva congregazione cristiana. A cominciare con i discepoli di Giovanni Battista, e continuando con il ministero di Gesù, Gesù preparò e formò un corpo di persone perché divenisse una “nazione santa”, un Israele spirituale. (1 Piet. 2:9; Gal. 6:16) La nascita di questa nazione avvenne alla Pentecoste del 33 E.V., quando furono portati nel nuovo patto e fu versato su di loro lo spirito santo. Scrivendo al Romani, Paolo mostrò che quei primi convertiti cristiani erano un ulteriore adempimento del “rimanente” menzionato da Isaia. Egli citò Isaia per mostrare che altri, non Giudei, si sarebbero aggiunti così che “tutto [lo spirituale] Israele sarà salvato”. — Rom. 9:27-29; 11:5, 25, 26.
18. In che modo Geova è stato il Formatore e il Ricompratore del suo popolo attuale?
18 Com’è già stato indicato, ora abbiamo il privilegio di vedere il pieno impulso e l’attività del finale adempimento di queste profezie e di prendervi parte. L’attuale “rimanente” è identificato come i membri che rimangono della congregazione cristiana. In qualità di loro Formatore, Geova cominciò un preliminare radunamento di questi molti anni prima del 1914. Egli è stato anche il loro Ricompratore. Non solo sono stati acquistati “col sangue del . . . Figlio [di Dio]”, ma furono ricomprati, o ricondotti, quando divenne necessaria un’altra liberazione nel periodo della prima guerra mondiale. Caddero prigionieri di “Babilonia la Grande”. Pur essendo per lo più usciti dalle chiese della cristianità, ritenevano certi tratti babilonici, come il timore dell’uomo e l’adorazione delle creature. Questo incorse nel dispiacere di Dio, che richiese la loro disciplina e purificazione. Quelli che erano di cuore fedele l’apprezzarono, e, quando furono liberati dal più grande Ciro, Gesù Cristo, si rallegrarono di poter esaltare il nome di Dio e proclamare intrepidamente il messaggio del Regno. La loro situazione e i loro sentimenti erano stati appropriatamente preannunciati: “Ti ringrazierò, o Geova, poiché sebbene tu ti adirassi con me, la tua ira gradualmente si stornò, e mi confortavi. Ecco, Dio è la mia salvezza. . . . Rendete grazie a Geova! Invocate il suo nome. Fate conoscere fra i popoli le sue gesta. Menzionate che il suo nome dev’essere innalzato. Elevate melodie a Geova, poiché ha fatto cose eccelse. Questo deve farsi conoscere in tutta la terra”. — Atti 20:28; Riv. 17:5; Isa. 12:1-5.
19. (a) Quale eccellente espansione ne è risultata? (b) Dove possiamo trovare diletto e successo?
19 Questo è stato fatto conoscere in tutta la terra. Come risultato, molti altri, non Israeliti spirituali, hanno risposto alla buona notizia. Tutti questi, sia il rimanente che la “grande folla”, sono stati ricomprati e formati in “un solo gregge, [sotto] un solo pastore”, Cristo Gesù. (Giov. 10:16) Questa è la felice condizione dei testimoni di Geova. Dinanzi ai nostri stessi occhi possiamo vedere il proposito del Creatore adempiersi con una completa riuscita, la quale reca a lui grande diletto, e reca diletto e conforto a quelli radunati unitamente al dominante re di Dio, Cristo Gesù. Avviene esattamente come Geova promise: “Essa [la mia parola] non tornerà a me senza risultati, ma per certo farà ciò di cui mi son dilettato, e avrà sicuro successo in ciò per cui l’ho mandata”. — Isa. 55:11.
20. Quale problema richiede la nostra attenzione?
20 Prima di considerare ulteriormente in qual modo potete identificare lo scopo della vostra vita con quello del Creatore, e condividere la stessa assicurazione di riuscita, vogliamo guardare più da vicino una certa parte della profezia di Isaia che pone un problema. Si riferisce alla sofferenza, ma nello stesso tempo se ne parla come di un diletto.