La bontà si deve manifestare
“Il vero Dio stesso porterà ogni sorta di opera in giudizio relativamente a ogni cosa nascosta, in quanto a se è buona o cattiva”. — Eccl. 12:14.
1. (a) Quale norma di condotta si deve soddisfare, secondo Deuteronomio 12:28, e com’è questo in armonia con Ecclesiaste 12:14 citato sopra? (b) Che cosa richiede questo affinché si manifesti bontà? (c) Come lo conferma Filippesi 4:9?
FRA i comandamenti che Geova Dio comunicò al suo popolo nei giorni dell’antichità ci sono queste parole: “Osserva e ascolta tutte queste prescrizioni che io ti comando, affinché sempre ne venga del bene a te e ai tuoi figli dopo di te, per aver fatto ciò che è buono e retto agli occhi del Signore [Geova], Iddio tuo”. (Deut. 12:28, Na) Richiede questo che si facciano effettivamente le cose che piacciono a Dio? Ovviamente, non significa solo parlare di ciò che è giusto ma piuttosto fare ciò che è giusto. Dal punto di vista dell’applicazione dei princìpi menzionati nel precedente articolo, significa effettivamente produrre il frutto della bontà. Un servitore cristiano di Dio espresse lo stesso punto in questo modo: “Le cose che avete imparate e accettate e udite e viste riguardo a me, praticatele; e l’Iddio della pace sarà con voi”. (Filip. 4:9) Praticando queste cose, applicandole in modo specifico, si manifesta effettivamente bontà. Altrimenti, la bontà non è manifestata, è nascosta.
2. Quali problemi e contrasti si considereranno in seguito?
2 In armonia con quanto precede consideriamo qui alcuni problemi della vita che si presentano a tutte le persone in vari modi e in vario grado. Poiché la bontà è in contrasto con la malizia, in ciascuno dei seguenti problemi c’è contrasto fra due condotte. La condotta buona onora Geova, promuove gli interessi del suo Regno, opera per il benessere di altre persone e stabilisce più fermamente la nostra buona relazione con Geova.
I CRISTIANI DICONO LA VERITÀ
3. Qual è un’evidenza che la persona è cristiana?
3 Qui il contrasto è fra la verità e la falsità. I veri cristiani dicono la verità. La veracità è un’evidenza che la persona è cristiana.
4. (a) Dichiarate varie vedute delle menzogne e del mentire. (b) Qual è la veduta di Geova e della Bibbia? (c) È necessaria l’onestà?
4 Si deve ammettere che fra gli uomini in generale la menzogna non è considerata particolarmente biasimevole e qualcosa da evitare. Alcuni dicono persino che sia necessario mentire per avere successo e rendere più piacevoli o anche sopportabili le loro relazioni con altri. Alcuni dicono menzogne per proteggersi dalla punizione avendo fatto cose cattive o per evitare difficoltà, disturbo o biasimo. La menzogna va in compagnia del compromesso e della mancanza di integrità. La menzogna distingue il codardo e chi è privo di amorevole benignità. Bugie e bugiardi sono odiati da Geova Dio. (Prov. 6:16-19) La Bibbia insegna che la persona retta e onesta teme Geova e che i disonesti bugiardi disprezzano l’Onnipotente Dio. (Prov. 14:2) L’onestà è necessaria per produrre il buon frutto dello spirito e inoltre, come abbiamo visto prima, “il frutto della luce consiste d’ogni sorta di bontà e giustizia e verità”. — Efes. 5:9.
5. Quale mancanza dei sistemi educativi è portata alla nostra attenzione?
5 Nel vostro paese, il sistema educativo insegna a dire la verità? Questa domanda è giustificata se si considera il seguente commento pubblicato riguardo alle università negli Stati Uniti: “Parte del problema [dei dipendenti disonesti] ha origine dal fatto che le nostre università non hanno inculcato negli studenti sicure norme etiche e appropriati valori morali. Troppi diplomati entrano nell’industria con l’obiettivo di ottenere prestigio e istantaneo successo finanziario, con poco o nessun riguardo per considerazioni morali ed etiche. Queste persone partecipano alla maggioranza degli affari concernenti conflitti d’interesse, irregolarità d’inventario, furti di segreti della ditta, trattenute ingiustificate, determinazione dei prezzi e falsificazione di registrazioni e resoconti finanziari”. — Advance del luglio–agosto 1963.
6. Quale incoraggiamento è dato alla persona che ama la verità?
6 Se aborrite le menzogne e il mentire potete essere sicuri che avete il giusto punto di vista. Non è necessario mentire. I cristiani comprendono che è necessario dire la verità. Sebbene uno abbia praticato la menzogna, può cambiare. Gli è possibile espiare il fatto che è stato bugiardo, perché nel suo grande amore Geova ci informa: “Mediante l’amorevole benignità e la verità è espiato l’errore, e nel timore di Geova ci si diparte dal male”. (Prov. 16:6) Siete dunque completamente incoraggiati a dire la verità indipendentemente dalla condotta seguìta dagli altri. La veracità è la via giusta, la via che conduce alla vita e a benedizioni, la via amorevole e utile. È la via cristiana che la Bibbia insegna, e richiede, per ricordare il nostro grande Creatore.
I CRISTIANI NON RUBANO
7-9. Ripetete i punti presentati nel commento pubblicato sul furto.
7 Il furto va di pari passo con la menzogna. Nella stessa pubblicazione da cui è stata presa la suddetta citazione riguardo alla mancanza delle istituzioni educative c’è questo commento: “Le statistiche di società commerciali indicano che il 25 per cento di tutti i dipendenti rubano in una certa misura ogni volta che ritengono di poter rimanere impuniti. Un altro 50 per cento è influenzato dai buoni e dai cattivi esempi messigli dinanzi. . . . [dipendenti con mansioni] di sorveglianza e direttive rubano ai loro datori di lavoro più di quattro milioni di dollari in contanti e beni ogni giorno lavorativo. Quest’anno tali furti raggiungeranno la cifra astronomica di oltre un miliardo di dollari. . . .
8 “Il furto di merce è sette volte superiore a quello di contante. Le frodi inducono ogni anno più di 250 ditte ad abbandonare gli affari. . . . Trattenute ingiustificate, conflitti d’interesse, e furti di segreti della ditta sono diffusi. L’inganno nella predisposizione degli incentivi per aumentare i guadagni è cosa comune.
9 “Oltre alle perdite appena descritte, somme anche maggiori vanno in fumo per simulazione di malattia onde astenersi dal lavoro, falsificazione di ricevute di lavoro, inadeguata eliminazione di materiale di scarto e danneggiato, norme per gli orari di lavoro con inscindibili e ingiustificati fattori che causano ritardo, e per la mancata osservanza di norme stabilite. Queste perdite sono nascoste nel costo degli affari. Sono perdite che non risultano dai libri”.
10. (a) Che cosa onora Geova? (b) In che modo Romani 2:19-21 presenta la questione a chiunque si professa onesto?
10 Il furto o l’acquisto di beni che si sanno rubati non onora Geova, ma il riconoscimento degli altrui diritti di proprietà è la buona condotta che il cristiano deve seguire. La Bibbia presenta al cristiano la cosa in questo modo: “E sei persuaso d’essere guida dei ciechi, luce per quelli che sono nelle tenebre, correttore degli irragionevoli, maestro dei bambini, e hai l’ossatura della conoscenza e della verità della Legge, tu, dunque, che insegni a qualche altro, non insegni a te stesso? Tu, che predichi di ‘non rubare’, rubi?” — Rom. 2:19-21.
I CRISTIANI OSSERVANO LA LEGGE
11. (a) A che cosa devono ubbidire prima di tutto i cristiani? (b) Quale ulteriore ubbidienza è richiesta da loro? (c) In che modo la condotta del cristiano che rispetta la legge è buona?
11 La Bibbia richiede ubbidienza da cristiani di ogni età e in ogni circostanza. I cristiani devono ubbidire prima di tutto a Geova Dio e alla sua Parola e legge, ma devono pure rendere ubbidienza nella casa, nella scuola e alle autorità governative, in contrasto con lo spirito d’illegalità che prevale fra tutti i popoli del mondo. Il rispetto per la legge produce buon frutto e onora Geova Dio. In quanto ai figli, la Bibbia dichiara: “Figli, siate ubbidienti ai vostri genitori in ogni cosa, poiché questo è grato al Signore”. A questo stesso riguardo è detto ai padri: “Padri, non esasperate i vostri figli, onde non siano scoraggiati”. (Col. 3:20, 21) I migliori cittadini ubbidiscono a Dio, mettono prima i suoi comandamenti, osservano la legge e sono autentici cristiani. Essi rifiutano di prendere parte a rivolte contro i governi, ad azioni di turbe, saccheggi, ingiuria o violenza personale in qualsiasi forma. Le loro armi sono spirituali e sono maneggiate per il bene di tutti e alla lode dell’Iddio che essi ricordano. — Efes. 6:10-18.
I CRISTIANI SONO RISPETTOSI
12. (a) Fate un contrasto fra l’attitudine rispettosa e l’insolenza. (b) Quale è necessaria per il buon frutto?
12 Il rispetto è in stretta relazione con l’ubbidienza e la lealtà. È importante che comprendiate l’atteggiamento del cristiano a questo riguardo perché nel mondo è manifesta molta insolenza. L’attitudine rispettosa è posta in contrasto con l’insolenza. L’insolente persona “saccente” è altera e sprezzante, spesso brutale nel comportamento o nel linguaggio. È arrogante e manca molto di rispetto al suo simile e, soprattutto, a Geova Dio. L’insolenza è in realtà una forma di falsa religione; adorazione demonica in contrasto con l’adorazione del grande Creatore. “Poiché la ribellione è come il peccato della divinazione, e lo spingersi presuntuosamente avanti come il far uso del potere magico e dei terafim. Giacché tu hai rigettato la parola di Geova, egli rigetta pertanto te dall’esser re”. (1 Sam. 15:23) L’insolenza è una delle cose che Geova odia, delle cose che sono “detestabili alla sua anima: gli occhi alteri”. (Prov. 6:16, 17) Il rispetto e l’attitudine rispettosa sono manifestazioni del buon frutto della luce e dello spirito di Dio e si addicono, anzi, sono necessarie ai cristiani. Com’è eccellente essere in compagnia di persone rispettose!
LA PUREZZA MANIFESTA BONTÀ
13. In quali modi la purezza manifesta bontà?
13 I cristiani manifestano purezza o pulizia in tutti i diversi modi in cui si può dimostrare questa buona qualità. Le Sacre Scritture, che guidano il cristiano, glielo richiedono. La purezza è necessaria nel parlare, nella persona, nella casa o luogo d’abitazione e, naturalmente, nella condotta. In tutti questi modi la purezza è in contrasto con l’impurità. “Non toccate nulla d’impuro . . . mantenetevi puri, voi che portate gli utensili di Geova”. (Isa. 52:11) È bene che la Bibbia renda chiara l’esigenza della purezza, perché l’impurità d’ogni sorta prevale e fa parte del segno del tempo in cui viviamo.
14. Perché il linguaggio dovrebbe essere puro?
14 Spesso il linguaggio delle persone è corrotto, impuro, profano, osceno e scurrile. I cristiani sanno che la facoltà di parlare è un dono di Dio, e la capacità di fare questa espressione vocale è una grande benedizione. Desiderano onorare Dio con le loro labbra, non disonorarlo. — Ebr. 13:15.
15. (a) Che cos’è bene rispetto alla persona? (b) alla casa?
15 I cristiani si sforzano di mantenere puro il loro corpo e, benché la Bibbia non richieda vesti sontuose, l’abito pulito accessibile a ogni persona è appropriato per il cristiano. La stessa cosa può dirsi della sua casa. Case molto umili possono essere linde, pulite e ordinate e quindi adatte non solo come abitazioni per quelli che servono Dio, ma per essere usate da gruppi di persone nel regolare studio della Bibbia. I ricchi possono essere puri o impuri nel parlare, nella mente e nella condotta. I poveri possono essere impuri o puri nella persona, nell’abitazione, nel parlare, nella mente, nella condotta e nel cuore. La Bibbia richiede che il cristiano segua la condotta della purezza. Che ciò sia conveniente e appropriato si vede presto.
CHE DIRE DELL’UBRIACHEZZA E DELLA GHIOTTONERIA?
16. (a) Chi ha provveduto cibo e bevanda? (b) Qual è il loro buon uso? (c) Quale consiglio contiene la Bibbia su questi?
16 L’ubriachezza è eccesso nel bere bevande inebrianti. La ghiottoneria è eccesso nel mangiare. C’è qualcosa nell’una o nell’altra che onori il Creatore? Sia il cibo che la bevanda sono cose provvedute dal Creatore mediante la buona terra per la dimora dell’uomo, e certo Dio ha provveduto in abbondanza dei prodotti della terra. Gli uomini dovrebbero usare questi abbondanti provvedimenti in armonia con la volontà del Provveditore. Vi interesserà sapere che la Bibbia dice: “Non essere fra gli smodati bevitori di vino, fra quelli che sono ghiotti mangiatori di carne. Poiché l’ubriacone e il ghiotto si ridurranno in povertà”. (Prov. 23:20, 21) La persona trae felicità e piacere dal moderato uso di queste cose. Non c’è felicità, piacere, contentezza né soddisfazione eccedendo nel mangiare o ubriacandosi.
17. (a) Qual è la veduta positiva dell’ubriachezza? (b) Che cosa indebolisce la fibra morale? (c) Che cosa la rafforza? (d) Quale incoraggiamento provvedono questi fatti?
17 Il cristiano non deve farsi sviare dal falso ragionamento che gli ubriaconi siano semplicemente malati nel fisico o nella mente e che l’ubriachezza sia solo una malattia, e, che perciò, non si possa biasimare. Piuttosto, gli ubriaconi sono malati moralmente. La forza morale del genere umano è molto scarsa. L’intemperanza indebolisce la fibra morale dell’individuo, e il continuo non accettare la disciplina di Geova Dio mediante la sua Parola causa il declino morale. Il fatto è che gli ubriaconi e altre persone immorali sono moralmente deboli e questo avviene perché non sono disciplinati dalla Parola di Dio. L’ubriacone non deve rimanere tale. L’ubriachezza si può superare conformandosi alle esigenze della Bibbia. È saggio far ciò. “Il vino è schernitore, la bevanda inebriante è tumultuosa, e chiunque ne è sviato non è saggio”. (Prov. 20:1) La forza morale si può acquistare ed esercitare. La persona sobria prende cibo e bevanda con moderazione rendendo grazie al Creatore per i suoi amorevoli provvedimenti e ricorda il Creatore, manifestando bontà.
I CRISTIANI SONO OPEROSI
18. (a) In quanto all’operosità, quale contrasto si vede? (b) A che cosa si estende l’operosità? (c) Che dire della bontà e del gioco d’azzardo?
18 L’operosità è posta in contrasto con la pigrizia, il contrarre non necessariamente debiti, e con il giocare d’azzardo nel tentativo di ottenere qualche cosa per niente. “Il malvagio fa salari falsi, ma chi semina giustizia, guadagni veri”. (Prov. 11:18) Il cristiano rende un’onesta giornata di lavoro in cambio del salario che ha pattuito d’accettare. La sua operosità si estende all’attività che svolge per aiutare altri ad acquistare conoscenza della verità della Parola di Dio, alla cura per i suoi cari, agli sforzi per la sua congregazione e per gli interessi del Regno. Non si lascia ingannare dalla prevalente approvazione della religione e del governo al gioco d’azzardo in varie forme ma si astiene dal gioco d’azzardo, comprendendo benissimo che, benché possa essere un mezzo per riempire le borse di qualche organizzazione religiosa, non è il mezzo per manifestare bontà onde ricordare il Creatore.
19. Che cos’è meglio dell’“innocente gioco d’azzardo sociale”?
19 Alcuni permettono che la dedizione a ciò che considerano innocente gioco d’azzardo sociale li privi della compagnia della loro famiglia e della congregazione del popolo di Dio. Con ciò fanno uno sbaglio. Come nel caso dell’ubriacone abituale, quelli che hanno il vizio del gioco possono ricevere abbondantemente la necessaria forza morale mediante la disciplina della Parola di Dio. L’onesta fatica è molto migliore del gioco d’azzardo. “Due sorte di pesi sono qualche cosa di detestabile a Geova, e la bilancia ingannatrice non è buona”. — Prov. 20:23.
MODESTIA
20. Definite la modestia e mostrate che è appropriata per il cristiano.
20 La modestia è conveniente e appropriata per i cristiani, mentre l’immodestia non lo è. La modestia significa non solo una moderata o bassa valutazione dei propri meriti, e perciò non essere vanagloriosi, ma significa pure osservare le convenienze ed essere esenti da indecenza o impudicizia. Ne consegue che la modestia include castità di pensiero e condotta e abbigliamento. Si può essere modesti nel vestire e si può essere immodesti nel vestire. I cristiani dovrebbero vestire modestamente, perché questo è conveniente e appropriato e quindi buono, evitando il biasimo che accompagnerebbe l’immodestia.
21. In quanto alla moda e al tipo di vestito, dite i fatti (a) per ciò che riguarda la Bibbia, (b) riguardo all’influenza e al continuo cambiamento, (c) alle fondamentali tendenze immodeste.
21 La Bibbia non prescrive il tipo d’abito che le persone dovrebbero indossare. Non è un libro di moda. Risulta che in alcune parti della terra il tipo d’abito usato dalle persone ha subìto nei secoli un cambiamento relativamente piccolo, mentre in altre parti della terra il cambiamento nel modo di vestire sia degli uomini che delle donne è continuo. Dai paesi in cui c’è continuo cambiamento nel modo di vestire viene esercitata grande influenza su molte altre parti del mondo, non solo nel vestire ma in altre cose. I paesi più progrediti tecnologicamente hanno combattuto le più grandi guerre, distrutto il maggior numero di vite con le loro perfezionate armi belliche, esercitano la massima influenza economica sul mondo, e insieme a queste e ad altre influenze, influiscono sul modo di vestire di molte persone. In questi paesi il sesso è innalzato per ragioni commerciali e per ragioni d’intemperanza. Con questa esagerata importanza al sesso, i cambiamenti nel modo di vestire inducono molte persone a vestirsi in maniera sempre più impudica.
22. Il mettersi in mostra di che cosa è un’evidenza?
22 Un’evidenza della perversione e dell’indebita preoccupazione per il sesso è il desiderio sia da parte degli uomini che delle donne di mettersi in mostra. Questo desiderio di mostrarsi aumenta in ogni luogo dove giunge l’influenza dei moderni capricci della moda. Sia i maschi che le femmine che hanno una sfrenata preoccupazione per il sesso provano innaturale soddisfazione portando abiti così stretti, corti e succinti che i loro corpi sono inevitabilmente sotto gli occhi di altri.
23. (a) Qual è la veduta buona riguardo a tutto ciò? (b) Qual è un pericolo del vestire in maniera immodesta? (c) In che modo Matteo 5:28 è in relazione con questa considerazione? (d) In che modo l’abito modesto contribuisce a rendere utile la presentazione dal podio?
23 In questo non c’è nulla di buono né di conveniente per il cristiano. I cristiani dovrebbero essere lindi e puliti nell’abito evitando contemporaneamente di farsi trascinare dalla tendenza a vestire in modo immodesto. Si può vestire elegantemente e tuttavia essere modesti. Non è necessario vestire in maniera eccentrica per essere presentabili e soddisfare le prevalenti norme locali di ciò che è accettevole. Gli abiti immodesti renderebbero le donne cristiane che li portassero proprio come qualsiasi femmina del vecchio sistema di cose. Le donne e le ragazze cristiane dovrebbero sapere che molti, molti uomini possono accettare il loro modo di vestire come una “promessa”. Il Journal American di New York, in un articolo che consigliava alle giovani donne di non ‘ostentare abiti corti e mostrare troppo le gambe quando si siedono’, diceva che “ci si aspetta che manteniate ciò che promettete”! Le donne e le ragazze cristiane non dovrebbero contribuire deliberatamente alla situazione considerata da Gesù in Matteo 5:28: “Io vi dico che chi continua a guardare una donna in modo da provar passione per lei ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”. Non è questo ciò che la donna cerca di destare nell’uomo? La buona via cristiana è la cosa migliore per tutti. Quando si segue, né coloro che fanno parti dal podio né i presenti nelle Sale del Regno sono messi in imbarazzo. — I Piet. 3:3, 4.
24. (a) In queste cose, come opera il principio di ricordare il nostro grande Creatore? (b) È saggio ricordare Geova in tutte le nostre vie?
24 In quanto è stato detto e in altre circostanze dove la persona che ama la giustizia può prendere una buona decisione, opera il principio di ricordare il Creatore. La buona condotta è un riflesso dell’amore mostrato da Geova verso gli uomini. “Poiché anche noi fummo una volta insensati, disubbidienti, essendo sviati, essendo schiavi di vari desideri e piaceri, vivendo con malizia e invidia, odiosi, odiandoci gli uni gli altri. Comunque, quando fu manifestata la benignità e l’amore del nostro Salvatore, Dio, verso gli uomini, non per alcuna opera di giustizia che noi avessimo compiuta, ma secondo la sua misericordia egli ci salvò per mezzo del bagno che ci portò alla vita e per mezzo del nostro rinnovamento mediante lo spirito santo. Egli versò riccamente questo spirito su di noi per mezzo di Gesù Cristo nostro Salvatore, affinché, dopo essere stati dichiarati giusti in virtù della sua immeritata benignità, divenissimo eredi secondo la speranza della vita eterna”. (Tito 3:3-7) Il principio qui esposto si applica a tutti quelli che vogliono piacere a Geova e ricevere la sua buona volontà e infine la vita nel suo giusto nuovo sistema di cose. Così vediamo che la condotta del manifestare bontà è la condotta della vera sapienza. Tali manifestazioni di bontà sono pure atti di fede in Geova ed evidenza della giusta umiltà cristiana. “Geova ha detto questo: ‘Non si vanti l’uomo sapiente a causa della sua sapienza, e non si vanti l’uomo potente a causa della sua potenza. Non si vanti l’uomo ricco a causa delle sue ricchezze. Ma chi si vanta si vanti a causa di questa medesima cosa, l’aver perspicacia e l’aver conoscenza di me, ch’io sono Geova, Colui che esercita amorevole benignità, diritto e giustizia sulla terra; poiché di queste cose in effetti io provo diletto’, è l’espressione di Geova”. — Ger. 9:23, 24.