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Giudici, libro deiAusiliario per capire la Bibbia
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e cadono sotto la dominazione di filistei e ammoniti; il giudice Iefte usato per liberarli (10:6–12:7)
1. Iefte prende il comando contro ammoniti, è benedetto con la vittoria e adempie voto rispetto alla figlia (11:1-40)
2. Efraimiti si sentono trascurati, accusano erroneamente Iefte di non aver chiesto loro aiuto; si combatte e gli efraimiti sono sconfitti (12:1-6)
3. Iefte giudica Israele per sei anni (12:7)
I. Ibzan, Elon e Adbon prestano servizio come giudici complessivamente per venticinque anni (12:8-15)
L. Israele assoggettato ai filistei per quarant’anni; salvato da Sansone (13:1–16:31)
1. Geova designa quale salvatore Sansone, figlio che il danita Manoa avrebbe avuto dalla propria moglie (13:2-25)
2. Sansone, grazie al potere dello spirito di Geova, compie grandi imprese nei vent’anni in cui è giudice; tradito da Dalila, oggetto del suo amore, Sansone è imprigionato dai filistei ma alla fine uccide più filistei alla sua stessa morte che durante l’intera vita (14:1–16:31)
III Ulteriori informazioni storiche sulle condizioni esistenti all’epoca dei giudici (17:1–21:25)
A. Mica di Efraim diventa idolatra e prende al suo servizio giovane levita, “Gionatan figlio di Ghersom” (17:1-13; 18:30)
B. Alcuni daniti trafugano idoli di Mica e portano levita a Lais; conquistano Lais e il levita diventa loro sacerdote (18:1-31)
C. Perversione sessuale degli uomini di Ghibea di Beniamino provoca guerra civile perché beniaminiti rifiutano di consegnare colpevoli; tribù di Beniamino quasi sterminata (19:1–21:25)
Vedi il libro “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, pp. 46-50.
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GiudiziAusiliario per capire la Bibbia
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Giudizi
Vedi DECISIONI GIUDIZIARIE.
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GiuncoAusiliario per capire la Bibbia
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Giunco
[ebr. ’aghmòn].
Nome di svariate erbe palustri. Il giunco vero e proprio ha fusto cilindrico, spesso cavo, con foglie simili a fili d’erba e fiorellini bruni o verdognoli. Il termine ’aghmòn poteva includere vari tipi di giunchi e anche altre erbe palustri. Nell’antichità i giunchi servivano per accendere il fuoco nelle fornaci. — Giob. 41:20.
In Giobbe 41:2 il termine “giunco” può riferirsi a una corda di giunchi intrecciati o fatta con fibre di giunco attorcigliate. Negli altri riferimenti scritturali ’aghmòn ha significato illustrativo. Geova non si compiaceva affatto del digiuno, di cui gli israeliti infedeli facevano ostentazione chinando la testa come un giunco. (Isa. 58:5) In Isaia 9:14, “giunco” sembra riferirsi ai falsi profeti (la “coda”) che si limitavano a dire quello che i capi della nazione d’Israele (la “testa” o il “germoglio”) volevano udire. — Isa. 9:15; vedi anche Isaia 19:15, dove “giunco” sembra indicare gli egiziani in genere.
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GiuramentoAusiliario per capire la Bibbia
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Giuramento
Nelle Scritture Ebraiche due termini sono usati col significato che viene comunemente attribuito a un giuramento. Shevu‘àh, “giuramento”, si pensa derivi dalla parola shèva‘, “sette” (da una radice che significa “giurare”), numero usato nella Bibbia per indicare completezza; questo confermerebbe che ciò che si giura è sicuro e sacro. Nel concludere un patto presso il pozzo di Beer-Seba, che significa “pozzo del giuramento”, Abraamo e Abimelec giurarono su sette agnelle. (Gen. 21:27-32; vedi anche Genesi 26:28-33). Shevu‘àh si riferisce a una dichiarazione giurata da parte di qualcuno che si impegna a fare o a non fare una certa cosa. La parola stessa non dà affatto l’idea che una maledizione ricada su chi giura se non mantiene il giuramento. Perciò questo è il termine usato a proposito della dichiarazione giurata o giuramento fatto ad Abraamo da Geova, che non manca mai di parola e su cui non può ricadere alcuna maledizione. — Gen. 26:3.
L’altro termine ebraico è ʼalàh, “giuramento, esecrazione, imprecazione, maledizione”. Si può tradurre anche “giuramento di obbligo”. (Gen. 26:28) Il lessico ebraico e aramaico di Koehler e Baumgartner (p. 49) definisce questo termine “maledizione (minaccia di calamità in caso di trasgressione), imposta a qualcuno da se stesso o da altri”. Nell’antichità per gli ebrei fare un giuramento era una cosa molto seria. Si doveva mantenere un giuramento, anche a danno di chi l’aveva fatto. (Sal. 15:4; Matt. 5:33) Chi parlava sconsideratamente in una dichiarazione giurata era ritenuto colpevole di fronte a Geova. (Lev. 5:4) La violazione di un giuramento comportava la più severa punizione da parte di Dio. Presso le nazioni più antiche e particolarmente presso gli ebrei il giuramento era in un certo senso un atto religioso, che riguardava Dio. L’uso che facevano gli ebrei del termine ʼalàh rendeva implicitamente Dio parte in causa nel giuramento ed equivaleva a dichiararsi pronti a incorrere in qualsiasi giudizio egli si compiacesse di infliggere in caso di spergiuro. Questo termine non è mai usato da Dio in riferimento ai suoi giuramenti.
Spesso il giuramento era fatto per Dio o in nome di Dio. (Gen. 14:22; 31:53; Deut. 6:13; Giud. 21:7; Ger. 12:16) Geova giurava per se stesso o per la sua stessa vita. (Gen. 22:16; Ezec. 17:16; Sof. 2:9) A volte gli uomini usavano espressioni di carattere formale come “Geova mi [o, ti] faccia così e vi aggiunga se . . .” non farò [o, non farai] come giurato. (Rut 1:17; I Sam. 13:17; II Sam. 19:13) La dichiarazione poteva essere resa più enfatica pronunciando il proprio nome. — I Sam. 20:13; 25:22; II Sam. 3:9.
Sembra che il gesto usato più spesso per accompagnare un giuramento fosse quello di alzare la mano destra verso il cielo. Simbolicamente Geova stesso è menzionato nell’atto di giurare in questo modo. (Gen. 14:22; Eso. 6:8; Deut. 32:40; Isa. 62:8; Ezec. 20:5) L’angelo della visione di Daniele alzò ai cieli entrambe le mani nel pronunciare un giuramento. (Dan. 12:7) Degli spergiuri è detto che la loro “destra è una destra di falsità”. — Sal. 144:8.
Chi chiedeva a un altro di fare un giuramento poteva invitarlo a mettere la mano sotto la sua coscia o il suo fianco. Quando mandò il suo servitore a cercar moglie per Isacco, Abraamo gli disse: “Metti la tua mano, ti prego, sotto la mia coscia”, dopo di che il servitore giurò che avrebbe cercato la ragazza fra i parenti di Abraamo. (Gen. 24:2-4, 9) Nello stesso modo Giacobbe fece giurare a Giuseppe di non seppellirlo in Egitto. (Gen. 47:29-31) A proposito del significato di questa consuetudine, vedi ATTEGGIAMENTI E GESTI, pp. 127, 128.
SOTTO LA LEGGE
I casi nei quali la legge mosaica richiedeva un giuramento riguardavano: la moglie in un processo per gelosia (Num. 5:21, 22); chi aveva ricevuto qualche cosa in custodia quando la proprietà affidatagli
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