-
AcorAusiliario per capire la Bibbia
-
-
In Osea 2:15 Geova ricorda la giovinezza di Israele al tempo dell’esodo e, in una profezia sul ritorno dalla futura cattività, promette che il “bassopiano di Acor”, un tempo luogo di ostracismo e afflizione, diventerà un “ingresso alla speranza”. E benché la zona sia desertica, in una profezia simile Dio predice che il bassopiano di Acor diventerà “un luogo di riposo per i bovini”. — Isa. 65:10
-
-
AcquaAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Acqua
Geova è il Creatore di questo elemento (Riv. 14:7) così importante per la vita dell’uomo, degli animali e della vegetazione della terra. (Eso. 17:2, 3; Giob. 8:11; 14:7-9; Sal. 105:29; Isa. 1:30) Dio provvede l’acqua e la può controllare. (Eso. 14:21-29; Giob. 5:10; 26:8; 28:25; 37:10; Sal. 107:35) Diede l’acqua agli israeliti, anche miracolosamente se necessario (Eso. 17:1-7; Nee. 9:15, 20; Sal. 78:16, 20; Isa. 35:6, 7; 43:20; 48:21), diede loro un paese in cui l’acqua abbondava (Deut. 8:7) e promise che, finché gli ubbidivano, avrebbe benedetto la loro riserva idrica. — Eso. 23:25.
Geova in origine faceva bagnare il terreno da un vapore che saliva dalla terra, e stabilì le leggi che regolano l’evaporazione dell’acqua e le precipitazioni atmosferiche. (Gen. 2:5, 6; Giob. 36:27; Amos 5:8) Nel secondo giorno creativo Dio formò una distesa lasciando parte dell’acqua sulla terra, ma alzandone una gran quantità come una volta al di sopra del globo, volta che senza dubbio fornì l’acqua che in seguito distrusse i malvagi nel diluvio noetico. — Gen. 1:6-8; 7:11, 17-24; Isa. 54:9.
USO ILLUSTRATIVO E SIMBOLICO
Nelle Scritture l’acqua viene menzionata molte volte in senso illustrativo e simbolico. L’umanità, e specialmente le masse irrequiete alienate da Dio, sono simboleggiate da acque. Di Babilonia la Grande, in quanto domina la terra, si dice che siede “su molte acque”. Nella visione che Giovanni ebbe della grande meretrice, viene spiegato che queste acque “significano popoli e folle e nazioni e lingue”. — Riv. 17:1, 15; confronta Isaia 57:20.
A motivo della sua potenza distruttiva (che può provocare alluvioni, inondazioni, ecc.), l’acqua è spesso simbolo di forza distruttiva. (Sal. 69:1, 2, 14, 15; 144:7, 8) In Geremia 47:2 rappresenta un esercito che avanza.
Acqua vivificante
Geova è la “fonte d’acqua viva”. Solo da Lui e per mezzo di suo Figlio, Gesù Cristo, il principale Agente della vita, gli uomini possono ricevere la vita eterna. (Ger. 2:13; Giov. 17:1, 3) Presso un pozzo nelle vicinanze di Sichar Gesù disse a una samaritana che l’acqua che avrebbe dato lui sarebbe diventata in chi la prendeva “una fonte d’acqua zampillante per impartire vita eterna”. — Giov. 4:7-15.
L’apostolo Giovanni descrive la visione di “un nuovo cielo e una nuova terra” in cui vide uscire dal trono di Dio “un fiume d’acqua di vita”. Su entrambe le rive del fiume c’erano alberi fruttiferi, le cui foglie servivano per la guarigione delle nazioni. (Riv. 21:1; 22:1, 2) Una volta completato quest’aspetto della visione, Gesù disse a Giovanni per quale scopo aveva mandato un angelo a portare la visione. Poi Giovanni sentì proclamare: “E lo spirito e la sposa continuano a dire: ‘Vieni!’ E chi ode dica: ‘Vieni!’ E chi ha sete venga; chi lo desidera prenda l’acqua della vita gratuitamente”. Evidentemente quest’invito sarebbe stato esteso dai servitori di Dio affinché coloro che hanno sete comincino a bere l’acqua dei provvedimenti di Dio per avere vita eterna mediante l’Agnello di Dio. (Giov. 1:29) Avrebbero potuto prendere l’acqua di vita ora disponibile. L’invito dev’essere esteso a tutti quelli che si possono raggiungere, non per vendere acqua a scopo di guadagno, ma per darla gratuitamente a chiunque la desidera. — Riv. 22:17.
Prima della sua morte e risurrezione Gesù parlò dei suoi seguaci, che avrebbero ricevuto spirito santo dalla Pentecoste del 33 E.V., dicendo che dalle loro parti più intime sarebbero sgorgati “torrenti d’acqua viva”. (Giov. 7:37-39) Le Scritture Greche Cristiane forniscono abbondanti prove che, spinti dalla forza attiva dello spirito di Dio, gli apostoli e i discepoli fecero meraviglie nel portare ad altri le acque vivificanti, cominciando da Gerusalemme e raggiungendo tutto il mondo allora conosciuto.
La verace parola di Dio
La verace parola di Dio è paragonata ad acqua che purifica. La congregazione cristiana è pura agli occhi di Dio, come casta sposa di Cristo, avendola egli purificata “col bagno dell’acqua per mezzo della parola”. (Efes. 5:25-27) Paolo parla in modo simile agli altri cristiani che come lui hanno la speranza di essere sottosacerdoti di Cristo nei cieli. Riferendosi all’antico tabernacolo, dove i sacerdoti dovevano lavarsi con acqua prima di entrare nel santuario per prestare servizio, egli dice: “Giacché abbiamo un grande sacerdote [Gesù Cristo] sulla casa di Dio, accostiamoci con vero cuore nella piena certezza della fede, avendo ... il corpo lavato con acqua pura”. (Ebr. 10:21, 22) Questa purificazione non richiede solo che si conosca la parola di Dio ma anche che la si metta in pratica nella vita d’ogni giorno.
L’acqua del battesimo
Gesù spiegò a Nicodemo: “A meno che uno non nasca d’acqua e di spirito, non può entrare nel regno di Dio”. (Giov. 3:5) Gesù evidentemente parlava dell’acqua del battesimo, di quando uno, pentitosi dei propri peccati e convertitosi dal suo precedente modo di vivere, si presenta a Dio nel battesimo in nome di Gesù Cristo. (Confronta Efesini 4:4, 5, dove si parla di “un solo battesimo”). In seguito l’apostolo Giovanni scrisse: “Questi è colui che venne per mezzo dell’acqua e del sangue, Gesù Cristo . . . Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza, lo spirito e l’acqua e il sangue, e i tre sono concordi”. (I Giov. 5:5-8) Quando Gesù venne “nel mondo”, cioè quando iniziò il ministero e la vita di sacrificio come Messia di Dio, andò da Giovanni il Battezzatore per essere immerso in acqua (non in segno di pentimento, ma presentandosi a Dio, per adempiere la Sua volontà). (Ebr. 10:5-7) Dopo di ciò lo spirito di Dio scese su di lui, a dimostrazione che era il Figlio di Dio e il Messia. (Luca 3:21, 22) L’acqua del suo battesimo è in armonia col sangue del suo sacrificio e con lo spirito di Dio, e tutti e tre concordano nell’attestare questa grande verità messianica.
Altri usi figurativi
A proposito dei malvagi, Davide disse: “Si dissolvano come nelle acque che se ne vanno via”. (Sal. 58:7) Davide poteva avere in mente le valli della Palestina, molte delle quali durante la stagione delle piogge sono percorse da torrenti impetuosi e minacciosi, le cui acque defluiscono rapidamente e scompaiono, lasciando il letto del torrente asciutto.
Quando gli israeliti furono respinti durante
-