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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1953 | 1° febbraio
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le 11, 30, o anche più presto. Era un giorno di grande sforzo emotivo per i seguaci di Gesù, ed essi difficilmente potevano notare con calma la relativamente trascurabile esattezza del tempo degli avvenimenti. Si ricordi pure che essi non avevano orologi comodamente legati ai loro polsi in quei giorni. Il tempo doveva essere senza dubbio generalmente calcolato osservando il sole, che poteva essere stato oscurato da nebbia o nuvole, e tutt’al più sarebbe stato solo un’approssimazione. Si dovrebbe anche ricordare che Giovanni scrisse la sua narrazione circa 65 anni dopo che questi avvenimenti ebbero luogo. Perciò tutti questi fattori lasciano molte possibilità per spiegare la discordanza del tempo nelle due narrazioni.
Un altro punto che può avere il suo peso in merito: la flagellazione o la battitura era considerata parte del processo di esecuzione al palo. Esso era così tremendamente crudele che talvolta la vittima ne moriva, e potrebbe essere stato assai grave nel caso di Gesù per dover prendere un altro uomo che aiutasse a portare il palo, dopo che Gesù partì con esso da solo. (Luca 23:26; Giov. 19:17) Se questa flagellazione fu il principio della procedura per metterlo al palo, un certo tempo doveva passare tra il suo principio e l’effettiva inchiodatura al palo. Diverse persone potrebbero indicare tempi diversi per il supplizio al palo, secondo la particolare fase della procedura nella quale essi potrebbero notare il tempo. Quindi molti fattori possono contare nella diversità dei racconti, e il fatto stesso che c’è una diversità compatibile dimostra che non v’è nessuno studiato sforzo da parte di Giovanni per far armonizzare esattamente la sua narrazione con quella precedentemente scritta da Marco, come egli avrebbe indubbiamente fatto se Giovanni avesse plagiato il racconto.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1953 | 1° febbraio
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Domande dai lettori
◆ È giusto fare celebrazioni di anniversari della nascita o intervenire a tali feste? — F. K., Nevada.
Tali feste hanno la loro origine in religioni pagane, e non hanno fondamento scritturale. Alcuni commentatori della Bibbia ritengono che le celebrazioni dei giorni natalizi possono aver avuto origine dalla “nozione dell’immortalità dell’anima”. Gli astrologi e i contemplatori delle stelle davano grande rilievo all’offerta di sacrifici agli dèi ogni anno quando le stelle e i pianeti si trovavano nella stessa posizione nella quale erano al momento della nascita della persona. Nella mitologia egiziana le “nascite degli dèi” venivano celebrate in certi giorni, e nella mitologia cinese le persone offrivano speciali sacrifici nei loro giorni natalizi a Shou Hsing, il dio della longevità. Gli antichi Anglosassoni celebravano il giorno natalizio della “Signora Luna”, di cui Isaia 65:11 (margine) parla come di Meni, facendo delle torte “dette Torte di Nur, o torte natalizie”; e anche le candele sono di origine pagana. — Si veda The Two Babylons di Hislop, pagine 95, 191-196.
Dopo averci detto che il 25 dicembre era il tradizionale anniversario della nascita di Nimrod, e non di Gesù, il nuovo libro What Has Religion Done for Mankind? dichiara: “Le Scritture ispirate non danno la data della nascita di Gesù, e questo non ha importanza, poiché né Gesù, né Dio il Padre suo, né gli ispirati apostoli ci istruirono a celebrare la natività di Gesù. Le sole celebrazioni natalizie che le Sacre Scritture menzionano sono quelle dei pagani, quelle del Faraone d’Egitto e di Erode Antipas, il quale segnò il suo giorno natalizio facendo decapitare Giovanni Battista. (Gen. 40:20; Matt. 14:6; Mar. 6:21) I discepoli di Cristo del primo secolo evitarono le celebrazioni natalizie come feste pagane, anticristiane!”
Indubbiamente molte cose praticate dai Cristiani oggi eran praticate anche dai pagani; ma quando queste pratiche sono imbevute di falsa adorazione contrariamente al principio biblico divengono biasimevoli. La celebrazione del giorno natalizio richiama l’attenzione sulla creatura ed esalta la creatura, dando ad essa e alla sua nascita una ingiusta importanza. Romani 1:25 (NW) ammonisce coloro che hanno “venerato e reso sacro servizio alla creazione invece che a Colui che creò”. Le celebrazioni del giorno natalizio potrebbero tendere a far prendere questa biasimevole attitudine. Se i Cristiani desiderano riunirsi insieme occasionalmente per profittevole associazione e svago, non devono aspettare un giorno che ricorda la religione pagana. Se desiderano fare un regalo a un fratello non è necessario che aspettino l’anniversario del giorno della sua entrata nel mondo, come se questa fosse una circostanza tanto memorabile. Se il preciso giorno della nascita di Gesù e la sua commemorazione non furono tanto notevoli, quelli di chi lo sono?
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Domande dai lettori (3)La Torre di Guardia 1953 | 1° febbraio
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Domande dai lettori
◆ Fu il fianco di Gesù trafitto con la lancia prima oppure dopo la sua morte sul palo di tortura? Le narrazioni di Matteo e Giovanni sembrano contraddirsi su questo punto. — D. L., Washington.
La forza dell’evidenza denota che fu dopo la morte che il suo fianco venne trafitto. Matteo 27:49, 50 (NW) dice: “Ma il resto di loro disse: ’Lasciatelo stare! Vediamo se Elia viene a salvarlo.’ Un altro uomo prese una lancia e trafisse il suo fianco, e ne uscirono sangue e acqua. Ancora Gesù gridò con gran voce, e cessò di respirare”. La New World Translation ha una nota in calce che dichiara che la frase relativa all’uomo che trafisse il suo fianco e al sangue e all’acqua che ne sarebbero usciti si trova in alcuni importanti manoscritti ma non è in altri. Molti credono che questa dichiarazione fosse inserita dall’evangelo di Giovanni, ma venisse mal collocata da chi la inserì. Alcune traduzioni la omettono interamente, altre la pongono fra parentesi, ed alcune ce la mettono con un’annotazione esplicativa in calce, come fece la New World Translation.
Ad ogni modo, non c’è nulla di discutibile sulla narrazione di Giovanni al riguardo: Essa dice: “I soldati vennero, dunque, e ruppero le gambe del primo uomo e dell’altro che erano stati messi al palo con lui. Ma venendo
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