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Storia di un’interpolazione: 1 Giovanni 5:7, 8La Torre di Guardia 1966 | 1° febbraio
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da S. Giovanni: che furono originariamente introdotte in copie latine in Africa dal margine, dove erano state poste come una glossa pia e ortodossa al vers. 8: che dal latino si infiltrarono in due o tre codici posteriori greci, e di lì nel testo greco stampato, luogo a cui non avevano nessun legittimo diritto’’.10
La nostra fede nella Parola di Dio è grandemente rafforzata quando rivediamo la storia di questo versetto e riflettiamo sull’abbondanza dell’evidenza di tutte le fonti che attestano l’accuratezza della Bibbia che abbiamo a disposizione.
RIFERIMENTI
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Falsa religione e sacrifici umaniLa Torre di Guardia 1966 | 1° febbraio
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Falsa religione e sacrifici umani
UN ESPLORATORE che ha fatto almeno sette spedizioni nelle giungle dell’America Meridionale ha detto recentemente che c’è una tribù che brucia le sue vittime. Quindi polverizzano le ossa e ne spargono i resti su una foglia di banana e la mangiano. “Non sono realmente cannibali”, egli spiega. “È un rito religioso. Lo praticano anche sulla loro stessa gente”. (Daily News di New York del 27 marzo 1965) Questo è avvenuto in tutta la storia: La falsa religione ha ucciso decine di migliaia di vittime in sacrifici umani. Gli Indiani Aztechi, per esempio, praticavano il sacrificio umano su larga scala. Nel suo libro Daily Life of the Aztecs, Jacques Soustelle dice che gli Aztechi consideravano il sacrificio umano un sacro dovere verso il sole come dio. Descrivendo come sacerdoti aztechi vestiti di rosso e dai lunghi capelli eseguivano le loro sanguinarie funzioni religiose, egli scrive: “Nella forma più comune del rito la vittima era distesa sul dorso su un masso leggermente convesso con le braccia e le gambe tenute da quattro sacerdoti, mentre un quinto la apriva con un coltello di selce e gli strappava il cuore”. Questo, comunque, era solo una delle svariate forme del sacrificio umano. In quanto ad altri tipi, egli scrive:
“Le donne erano dedicate alle dee della terra, e mentre danzavano, fingendo di essere all’oscuro della loro sorte, veniva loro staccata la testa; i bambini erano affogati come offerta al dio della pioggia Tlaloc; le vittime del dio del fuoco, anestetizzate con yauhtli (hascisc), erano gettate nelle fiamme; e quelle che personificavano il dio Xipe Totec erano legate a una specie di telaio, colpite con frecce e quindi scorticate, e i sacerdoti indossavano la pelle. Nella maggioranza dei casi, la vittima era vestita, dipinta e ornata così da rappresentare il dio che era adorato”. — Pagg. 97, 98.
Nei tempi antichi i Cananei offrivano comunemente i loro figli come sacrifici umani ai loro falsi dèi, essendo il fuoco l’usuale metodo di sacrificio, proprio com’è avvenuto spesso in molte false religioni. Perfino il popolo del vero Dio, gli Israeliti, cominciarono a copiare i pagani in questa abominevole forma di rito religioso. La Bibbia ci dice la veduta di Geova Dio sulla cosa: “Hanno edificato gli alti luoghi di Tofet, nella valle del figliuolo di Hinnom, per bruciarvi nel fuoco i loro figliuoli e le loro figliuole: cosa che io non avevo comandata, e che non m’era mai venuta in mente”. (Ger. 7:31, VR) Questa pratica, insieme ai falsi insegnamenti religiosi che dicono che Dio stesso tormenti in eterno le anime umane in un fuoco letterale, è una delle molte ragioni per cui, come mostra la Bibbia, nessuna vestigia di falsa religione sopravvivrà nel nuovo ordine di giustizia di Dio.
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