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Dichiariamo la parola di Geova con baldanzaLa Torre di Guardia 1980 | 15 marzo
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20. In che modo il Diavolo ha mostrato la sua opposizione a quelli che portano la Parola di Dio, e i suoi rappresentanti possono fermare l’opera?
20 Come predetto nella Parola di Dio, il Diavolo è adirato, sapendo di avere un breve tempo. Egli continua a opporsi all’opera di testimonianza. (Riv. 12:12, 17) Il Diavolo e i suoi rappresentanti odiano i testimoni di Geova, perché questi cristiani ‘non fanno parte del mondo’. Molti di loro sono stati costretti dalla persecuzione ad abbandonare la propria casa. Centinaia sono andati incontro a morte violenta, come Stefano nel primo secolo della nostra èra. (Riv. 17:6; 20:4) Ma è chiaro che l’opera è di Dio. Gli uomini non sono stati capaci di rovesciarla, perché i veri schiavi di Dio continuano a dichiarare la sua parola con baldanza. In questo modo hanno sormontato, anzi sventato, le macchinazioni del Diavolo. — Confronta Efesini 6:11, 12; Giacomo 4:7; I Pietro 5:8, 9.
21. (a) Quale opera Geova vuole che sia compiuta ora? (b) Perché vogliamo portare a termine l’opera assegnataci, e come possiamo continuare a dichiarare la parola con baldanza?
21 Oggi l’opera del Regno, la ‘pesca’, prosegue nonostante la crescente opposizione, e la benedizione di Geova su di essa continua a essere evidente. Nel solo anno di servizio trascorso, i testimoni di Geova sono stati lieti di vedere 113.672 nuovi battezzati. Come sono felici anche questi di dichiarare la parola di Geova! Questa è l’opera che Dio ha affidato a noi oggi, e tutti quelli che sono dedicati a Geova dovrebbero averla a cuore ed essere occupati in essa: è il loro incarico. (I Cor. 9:16) Il vostro cuore vi spinge a dichiarare la parola di Geova con baldanza? Mentre le condizioni del mondo continuano a peggiorare, la nostra determinazione dovrebbe essere quella di continuare a proclamare la buona notizia del Regno finché l’opera non sia compiuta. Quando sorge l’opposizione, non ne siamo sconvolti. Ricordiamo che Gesù non si limitò a iniziare ma portò anche a termine l’opera affidatagli da Geova. (Giov. 17:4) Ci preparò ad affrontare l’odio del mondo. Ci sia consentito d’essere sempre come lui e come gli apostoli e gli altri cristiani del primo secolo, mentre con piena fede invochiamo l’aiuto di Geova per compiere la sua volontà. La nostra preghiera congiunta sia sempre: “E ora, Geova, . . . concedi ai tuoi schiavi di continuare a dichiarare la tua parola con ogni baldanza”. — Atti 4:29.
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Ricordate?La Torre di Guardia 1980 | 15 marzo
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Ricordate?
Avete letto attentamente i recenti numeri della “Torre di Guardia”? In tal caso ricorderete senz’altro i seguenti punti:
● Come dobbiamo capire le parole dell’apostolo Paolo in Atti 20:18-21?
Dal “primo giorno” che mise piede in Asia, Paolo ‘rese completa testimonianza’. Lo fece “pubblicamente e di casa in casa”, alla ricerca di persone dall’inclinazione spirituale, per poi insegnare loro con regolarità e fare in seguito visite pastorali secondo il bisogno. Tutto ciò costituisce un ottimo modello per l’opera che i testimoni di Geova compiono oggi — 1/1 pp. 11-13.
● Cosa intende Salmo 72:16 quando dice che “in cima ai monti ci sarà sovrabbondanza”?
Con la benedizione di Dio, il suolo avrebbe prodotto in abbondanza. Generalmente, la cima dei monti non è un luogo adatto alla coltivazione del grano. Si tratta perciò di un’efficace descrizione dell’abbondanza che vi sarebbe stata dapprima sotto il regno di Salomone e infine sotto il dominio di Gesù Cristo. — 1/2 p. 7.
● Perché Geremia chiamò Geova “Re delle nazioni”? — Ger. 10:7.
Geova è il Re per eccellenza, il Supremo, Colui che domina su tutti gli altri re. L’Altissimo ha dimostrato la superiorità della sua regalità agendo contro i governanti delle nazioni, come quando diede agli israeliti la vittoria sui re Sihon e Og. — 1/2 pp. 19, 20.
● Perché Geremia disse: “Tu mi hai ingannato, o Geova”? — Ger. 20:7.
Geremia fu ingannato in senso positivo. La parola di Dio esercitò su di lui un’influenza persuasiva. Geova si dimostrò più forte della debolezza di Geremia, consentendo al profeta di perseverare sino alla fine nel servizio di Dio. — 15/2 p. 31.
● Da quale albero provenivano i fichi “buoni” e i fichi “cattivi” menzionati in Geremia 24:1, 2, e cosa rappresentavano?
I simbolici fichi venivano dalla nazione di Israele. I ‘fichi buoni’ rappresentavano il rimanente pentito della nazione, mentre i ‘fichi cattivi’ rappresentavano gli israeliti infedeli. L’adempimento moderno riguarda il contrasto fra i veri cristiani e l’impenitente cristianità. — 1/3 p. 18.
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