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EsaùAusiliario per capire la Bibbia
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fedeli elencati in Ebrei capitolo 11, dove Paolo dice: “Per fede Abraamo . . . dimorò in tende con Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa”. — Mal. 1:2, 3; Ebr. 11:8, 9; 12:1.
Scegliendo Giacobbe invece di Esaù Geova Dio ha indicato che la sua scelta non dipende da precetti umani. L’apostolo Paolo menziona questo episodio per illustrare il fatto che i veri figli di Abraamo non sono necessariamente i suoi discendenti carnali, né coloro che confidano nelle proprie opere, ma quelli che hanno la stessa fede di Abraamo. — Rom. 9:6-12.
Quello del materialista Esaù è un esempio ammonitore per i cristiani affinché non si rendano colpevoli come lui di mancanza di apprezzamento per le cose spirituali o sacre. — Ebr. 12:16; vedi EDOM, EDOMITI.
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EsbaalAusiliario per capire la Bibbia
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Esbaal
Vedi IS-BOSET.
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EsbonAusiliario per capire la Bibbia
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Esbon
(Èsbon) [intelligenza; roccaforte].
Località identificata con la moderna Hesban, 25 km circa a E del Giordano, più o meno all’altezza della costa N del Mar Morto e a metà strada fra i fiumi Arnon e Iabboc. (Gios. 12:2) Le rovine di Esbon, visibili su due colline, risalgono principalmente all’epoca romana. Resti di una grande cisterna si trovano poco più a E di Esbon, e circa 185 m al di sotto della città una fonte ha formato una serie di piscine. — Confronta Cantico di Salomone 7:4.
Sihon re degli amorrei conquistò Esbon dai moabiti e ne fece la sua residenza reale. La sconfitta moabita diede pure origine a un’espressione proverbiale di scherno di provenienza amorrea o israelita. Se il detto era di provenienza amorrea, scherniva i moabiti e celebrava la vittoria del re Sihon. Se invece aveva avuto origine dagli israeliti, voleva dire che come Sihon aveva sottratto Esbon ai moabiti, così Israele avrebbe preso questa e altre città agli amorrei. La beffa consisteva quindi nel fatto che la vittoria di Sihon aveva preparato la strada alla conquista di territorio al quale altrimenti gli israeliti non avrebbero avuto diritto. — Num. 21:26-30; Deut. 2:9.
Quando il re Sihon rifiutò di permettere agli israeliti al comando di Mosè di attraversare in pace il paese e si preparò a combattere contro di loro, Geova concesse al Suo popolo la vittoria. Città amorree, fra cui senza dubbio Esbon, furono destinate alla distruzione. (Deut. 2:26-36; 3:6; 29:7; Giud. 11:19-22) In seguito i rubeniti ricostruirono Esbon (Num. 32:37), una delle città date loro da Mosè. (Gios. 13:15-17) Poiché si trovava al confine fra Ruben e Gad, Esbon fu poi inclusa nel territorio di Gad ed è menzionata fra le quattro città di Gad attribuite ai leviti. — Gios. 21:38, 39; I Cron. 6:77, 80, 81.
Più tardi Esbon cadde evidentemente sotto la dominazione moabita, com’è indicato dal fatto che sia Isaia che Geremia la menzionano nei loro messaggi di sventura contro Moab. (Isa. 15:4; 16:7-9; Ger. 48:2, 34, 45) Geremia menziona questa città anche in un messaggio contro Ammon. (Ger. 49:1, 3) Secondo alcuni commentatori questo indicherebbe che Esbon si trovava allora in mani ammonite. Altri sono del parere che potesse significare che Esbon di Moab avrebbe subito la stessa sorte di Ai oppure che si trattasse di un’altra Esbon nel territorio di Ammon.
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Esclusiva devozioneAusiliario per capire la Bibbia
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Esclusiva devozione
[ebr. qannàʼ (usato solo a proposito di Dio), geloso, che richiede servizio esclusivo; qin’àh, zelo, gelosia, ardore].
Qannàʼ viene tradotto “geloso”, Di, VR, CEI, NM; o “che esige esclusiva devozione”, NM. Anche qin’àh è tradotto con gli stessi termini italiani. Senza dubbio alla radice della gelosia c’è l’idea di calore, ardore, poiché esprime il sentimento di un marito che ha diritto esclusivo sulla propria moglie. Riferito a Dio questo termine significa che egli non tollera rivalità, cioè l’adorazione di altri dèi. Egli non cederà a nessuno l’onore che gli è dovuto. (Isa. 42:8) Allontanandosi dall’esclusiva devozione a lui si incorrerebbe nell’ardore della sua ira. (Eso. 20:5; Deut. 4:24; 5:9; 6:15) Israele era paragonato a una moglie, la moglie di Geova. Come marito Geova esigeva da Israele esclusiva devozione, lealtà, fedeltà. Sarebbe stato pieno di zelo e ardore a favore di Israele, in sua difesa. (Ezec. 36:5) Viceversa la disubbidienza, il seguire altri dèi, sarebbe stato considerato adulterio, e quindi avrebbe provocato la giusta ira e la gelosia di Geova per il suo proprio nome. — Deut. 32:16, 21; Ezec. 16:38, 42.
GEOVA DIO NON TOLLERA RIVALITÀ
L’esclusiva devozione è richiesta da Geova nella seconda delle “Dieci Parole” o dieci comandamenti scritti dal suo dito: “Io sono Geova tuo Dio . . . Non devi mai avere altri dèi contro la mia faccia [o “altri dèi nel mio cospetto”, VR]. . . . perché io, Geova tuo Dio, sono un Dio che esigo esclusiva devozione”. (Deut. 5:6-9) In Esodo 34:14 la versione francese dell’abate Drioux, del 1884, dice: “Dio vuole essere amato in modo unico”, cioè in una categoria a sé, fuori dell’ordinario. Gesù espresse la stessa idea nel parlare con un ebreo che aveva cercato di metterlo alla prova. — Matt. 22:37.
RELAZIONE FRA PADRONE E SCHIAVO
L’esclusiva devozione fa pensare anche alla relazione fra padrone e schiavo. Geova quale Creatore è Proprietario e Padrone. È Dio a motivo della sua creazione, poiché ha diritto all’esclusiva devozione dei suoi sudditi che ha creati, i quali devono fare la sua volontà. Chi è ben disposto, quando impara a conoscere Geova e apprezza la propria relazione con Dio, volontariamente gli renderà esclusiva devozione di tutto cuore, come Geova desidera, mentre odierà la semplice devozione o adorazione formale. — Matt. 15:8, 9.
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EsdraAusiliario per capire la Bibbia
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Esdra
[aiuto].
Sacerdote aaronnico, discendente di Eleazaro e Fineas, studioso, esperto copista e insegnante della Legge, conosceva bene sia l’ebraico che l’aramaico. Esdra aveva sincero zelo per la pura adorazione e “aveva preparato il suo cuore per consultare la legge di Geova e per metterla in pratica e per insegnare in Israele regolamento e giustizia”. (Esd. 7:1-6, 10) Oltre a scrivere il libro che porta il suo nome, Esdra molto probabilmente scrisse i due libri di Cronache e, secondo la tradizione ebraica, cominciò a raccogliere e catalogare i libri delle Scritture Ebraiche. Inoltre fece notevoli ricerche, infatti nei due libri di Cronache cita almeno quattordici fonti di informazioni. Ai giorni di Esdra molti ebrei erano dispersi in paesi lontani, perciò era necessario fare molte copie delle Scritture Ebraiche, lavoro in cui probabilmente egli fu un pioniere.
Se, come alcuni ritengono, per essere uno scriba si doveva avere almeno trent’anni, Esdra poteva avere più di trent’anni nel 468 a.E.V., quando si recò a Gerusalemme. Questo significherebbe che era già in vita durante il regno di Assuero, all’epoca di Mardocheo ed Ester, e poteva avere vent’anni
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