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ArgentoAusiliario per capire la Bibbia
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Eso. 11:2; 12:35) Argento servì per fare le due trombe d’Israele (Num. 10:2), per la costruzione del tabernacolo (Eso. 26:19, 21, 25, 32; 27:10, 11, 17) e del tempio di Salomone. (I Cron. 28:15-17) Era usato anche per fare oggetti idolatrici. (Eso. 20:23; Osea 13:2; Abac. 2:19; Atti 19:24) In contrasto col valore transitorio dell’argento, e di gran lunga più preziosi, sono la sapienza, la disciplina e l’intendimento che provengono da Geova. (Prov. 3:13, 14; 8:10, 19; 16:16) L’argento è usato nelle Scritture anche con diversi significati simbolici. — Eccl. 12:6; Isa. 60:17; Dan. 2:32; I Cor. 3:12.
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ArgillaAusiliario per capire la Bibbia
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Argilla
Materiale terroso a grana molto fine, plastico quando è bagnato ma che si indurisce con l’essiccamento, specie quello a fuoco; quando è composto di idrosilicati di alluminio è detto caolino. L’argilla abbonda nelle pianure della Palestina, e in tempi biblici serviva per fare vasi e mattoni. (Ger. 18:4, 6; Eso. 1:14; Naum 3:14) (Vedi VASAIO). Per la capacità di ricevere un’impronta quando è umida e di conservarla inalterata una volta essiccata, era usata per fare tavolette d’argilla e sigilli su documenti e lettere. L’argilla serviva a suggellare recipienti per il vino o in cui venivano conservati documenti di valore, come l’atto d’acquisto della proprietà di Geremia. (Ger. 32:14) La preservazione dei Rotoli del Mar Morto si deve in gran parte alle giare d’argilla in cui sono stati ritrovati.
Le espressioni ‘l’argilla delle strade’, ‘l’uomo è fatto d’argilla’, o ‘è fatto scendere nell’argilla’, alludono alla natura stessa dell’argilla. (Giob. 10:9; 30:19; 33:6; Isa. 10:6) Un’altra espressione metaforica è quella secondo cui l’uomo è argilla e Geova è il Vasaio. (Isa. 29:16; 45:9; 64:8; Rom. 9:21) L’argilla, anche quando è indurita con la cottura, è un materiale fragile, e non serve a nulla mescolare ferro e argilla. (Dan. 2:33-35, 41-43, 45) L’argilla offre ben poca o nessuna protezione. (Giob. 4:19; 13:12; Isa. 41:25) Essendo molto comune, il suo valore commerciale è piuttosto trascurabile. — Giob. 27:16.
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ArieteAusiliario per capire la Bibbia
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Ariete
Vedi ARMI, ARMATURA.
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ArimateaAusiliario per capire la Bibbia
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Arimatea
(Arimatèa) [forma gr. dell’ebr. Ramàh, altura].
“Città dei Giudei” dell’epoca di Gesù, e città natale di Giuseppe, il discepolo segreto che si fece consegnare il corpo di Gesù per seppellirlo. (Luca 23:50-53; Matt. 27:57-60; Mar. 15:43-46; Giov. 19:38-42) Il luogo dove sorgeva Arimatea è generalmente identificato con la moderna Rentis, una trentina di chilometri a NO di Gerusalemme e 26 circa a E di Ioppe (la moderna Giaffa).
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ArmaghedonAusiliario per capire la Bibbia
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Armaghedon
Vedi HAR-MAGHEDON.
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Armi, armaturaAusiliario per capire la Bibbia
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Armi, armatura
Armi offensive e difensive sono spesso menzionate nella Bibbia anche se questa, non essendo un prontuario bellico, non fornisce ampi particolari sulla loro fabbricazione e utilizzazione. Le Scritture Ebraiche in particolare parlano ripetutamente dell’impiego di spade, lance, scudi e altre armi letterali, ma mettono costantemente in risalto la necessità e il vantaggio di confidare in Geova. (Gen. 15:1; Sal. 76:1-3; 115:9-11; 119:114; 144:2) La fiducia in Dio fu evidente nelle parole di Davide a Golia: “Tu vieni a me con la spada e con la lancia e con il giavellotto, ma io vengo a te nel nome di Geova degli eserciti, l’Iddio delle linee di battaglia d’Israele, che tu hai biasimato. In questo giorno Geova ti cederà in mia mano . . . E tutta questa congregazione conoscerà che né con la spada né con la lancia Geova salva, perché la battaglia appartiene a Geova”. (I Sam. 17:45-47) È dimostrato che la cosa essenziale ed efficace è confidare nello spirito di Geova e non nella forza militare. (Zacc. 4:6) E nel confermare il suo amore per la moglie simbolica, Sion, Geova ha assicurato: “Qualsiasi arma formata contro di te non avrà nessun successo”. — Isa. 54:17.
ARCO E FRECCE
Fin dall’antichità l’arco era usato per la caccia e in guerra. (Gen. 21:20; 27:3; 48:22) Era un’arma comune presso gli israeliti (II Cron. 26:14, 15), presso quelli che combattevano per l’Egitto (Ger. 46:8, 9), gli assiri (Isa. 7:24; 37:33) e i medo-persiani. — Ger. 50:14; 51:11; vedi anche ARCIERE.
In Mesopotamia l’arco poteva essere di legno, corno od osso. Presso gli israeliti in genere era di legno stagionato e a volte di corno, anche se viene menzionato un “arco di rame”. (II Sam. 22:35) Archi egiziani trovati a Tebe sono lunghi m 1,5 circa e sono bastoni di legno quasi diritti, ma a punta da entrambe le estremità. Altri, raffigurati in dipinti tombali, sono curvi in dentro nel centro. I guerrieri assiri portavano due archi: uno lungo e leggermente curvo, l’altro corto e quasi angolare.
L’espressione ‘tendere l’arco’ (letteralmente, ‘mettere il piede sull’arco’; Sal. 7:12; 37:14; Ger. 50:14, 29) può riferirsi al fatto che l’arco veniva teso appoggiando con forza il piede a metà dell’arco; oppure un’estremità dell’arco con attaccata la corda poteva essere trattenuta a terra col piede mentre l’altra estremità veniva piegata per attaccarci l’altro capo della corda.
L’asta delle frecce era generalmente di canna o di legno leggero. Alcune frecce egiziane erano munite di penne, come le frecce moderne, per permettere alla freccia di seguire una traiettoria diritta e costante. Gli egiziani facevano largo uso di frecce con punta di metallo o di selce. Persiani e altri popoli orientali a volte usavano in battaglia frecce con semplici punte di pietra. Qualche volta le frecce erano uncinate, immerse nel veleno (Giob. 6:4), o rivestite di materiale combustibile. (Sal. 7:13) Nel caso di frecce incendiarie, uno stoppino imbevuto d’olio era infilato in fori all’estremità della punta metallica, per essere acceso quando veniva usata la freccia.
ARIETE
Strumento bellico usato dagli assedianti per aprire brecce o abbattere porte e mura di una città o fortezza. Nella forma più semplice era una pesante trave di legno con una punta di ferro simile alla testa di un ariete. Forse per questo o perché veniva usato per cozzare, anche in ebraico era designato con lo stesso nome dell’animale (kar).
Gli assedianti innalzavano un terrapieno o rampa d’assedio contro le mura della città e lo usavano come piano inclinato su cui far salire contro di esse gli arieti e altre macchine da guerra. Torri alte come le mura della città potevano essere spinte su per la rampa, ponendo così gli attaccanti allo stesso livello dei difensori. I soldati della difesa cercavano di mettere fuori combattimento gli arieti facendoci cadere sopra tizzoni ardenti o trattenendoli con catene e ramponi.
Una scena di un bassorilievo del palazzo del re assiro Assurnasirpal II a Nimrud raffigura il suo attacco contro una città, in cui compare un ariete montato su una pesante testuggine a sei ruote. Si tratta di un cassone “prefabbricato” formato da molti scudi rettangolari di vimini e da una torretta a cupola, sotto la quale sporge la trave dell’ariete
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