Dio mostra amorevole benignità facendo rispettare la giustizia
UN PROFETA di Dio, ricevuta una visione della divina esecuzione del giudizio contro corrotti, malvagi oppressori e adoratori di idoli, supplicò Dio: “Durante l’agitazione, possa tu ricordare di mostrar misericordia”. (Abac. 3:2) Un altro profeta, osservando in una visione profetica la distruzione della malvagità compiuta da Dio fra Israele, il professante popolo di Dio, gridò: “Ohimè, o Signore Geova! Ridurrai in rovina tutti i rimanenti d’Israele mentre versi il tuo furore su Gerusalemme?” — Ezec. 9:8.
Entrambi questi profeti si espressero in questo modo perché sapevano che Geova è un Dio di amore e di misericordia, proprio come Abraamo, l’amico di Dio, si era precedentemente rivolto a Geova parlando del giudizio che stava per essere eseguito su Sodoma: “È impensabile da parte tua che tu agisca in questa maniera per mettere a morte il giusto col malvagio così che debba avvenire al giusto come al malvagio! È impensabile da parte tua”. Sì, Abraamo sapeva che distruggere il giusto era del tutto contrario ai princìpi di Geova. — Gen. 18:25.
Ad Abraamo fu data la risposta, come fu data a Ezechiele, che Dio avrebbe eseguito un giudizio selettivo, e che quelli che non meritavano la distruzione sarebbero stati risparmiati. Questo fu l’esito.
Queste occasioni ci fanno capire a fondo la personalità di Dio. Egli dichiarò a Mosè: “Geova, Geova, Iddio misericordioso e clemente, lento all’ira e abbondante in amorevole benignità e verità, che serba l’amorevole benignità a migliaia, perdonando l’errore e la trasgressione e il peccato, ma non esenterà affatto dalla punizione”. (Eso. 34:6, 7) Nella sua maestà e dignità di supremo Sovrano, Geova deve mantenere la legge e l’ordine nell’universo. Non può scusare la trasgressione della legge. Tuttavia mostra misericordia e dà la liberazione a quelli che vogliono fare ciò che è giusto.
Gesù Cristo consigliò ai suoi discepoli: “Continuate ad amare i vostri nemici e a pregare per quelli che vi perseguitano; per mostrare d’esser figli del Padre vostro che è nei cieli, poiché egli fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti”. (Matt. 5:44, 45) Dio dà a tutti la piena opportunità di mostrare ciò che desiderano realmente nel loro cuore. Lascia respirare a tutti la stessa aria, mangiare lo stesso cibo, osservare la sua bella creazione e scegliere la via che vogliono prendere.
CIASCUNO È RESPONSABILE DELLA CONDOTTA CHE SCEGLIE
È solo giusto e appropriato che, pur potendo scegliere il bene o il male, ciascuno debba ‘mangiare del frutto della sua via’. (Prov. 1:31) Nessuno può giustamente accusare Dio di ingiustizia quando si trova nella calamità a causa della sua propria volontaria trasgressione. Dio dà un benigno avvertimento affinché si possa evitare il disastro. Egli dice al giovane: “Rallegrati, giovane, nella tua adolescenza, e ti faccia bene il tuo cuore nei giorni della tua gioventù, e cammina nelle vie del tuo cuore e nelle cose viste dai tuoi occhi”. Sì, il giovane è libero di far questo; Dio non glielo impedirà. “Ma”, Dio aggiunge, “sappi che a motivo di tutti questi il vero Dio ti porterà in giudizio. Rimuovi dunque la vessazione dal tuo cuore, e allontana la calamità dalla tua carne; poiché l’adolescenza e il rigoglio della vita sono vanità”. — Eccl. 11:9, 10.
Dio non costringerà nessuno a servirlo. Ma se la persona intraprende una malvagia condotta, o si conforma a un sistema di cose corrotto, essa stessa partecipa al male. O se rimane associata a un’organizzazione, religiosa, politica o commerciale, che biasima Dio e con ciò rende i suoi membri taciti partecipi di disonestà o immoralità, deve aspettarsi di rendere conto a Dio della sua condotta.
Questo non significa che non ci sia nessun perdono per tale persona che però riconosce la propria imperfezione, le sue azioni o condotta errata. Può abbandonarla e ricevere il perdono in base al provvedimento divino del sacrificio di riscatto di Cristo. La pena per il peccato non è ingiustamente trascurata o evitata da Dio, ma in base alla perfetta vita umana del suo proprio Figlio data come sacrificio per i peccati le esigenze della giustizia sono pienamente soddisfatte. L’apostolo Pietro disse: “[Cristo] stesso portò i nostri peccati nel proprio corpo, sul legno, onde morissimo ai peccati e vivessimo alla giustizia”. Mediante questo provvedimento del riscatto Dio può essere “giusto anche quando dichiara giusto l’uomo che ha fede in Gesù”. — 1 Piet. 2:24; Rom. 3:26.
AVVERTIMENTO E PAZIENZA
Dio è dunque amorevole verso la sua creazione e desidera il meglio per essa. Egli è lento all’ira, lento a eseguire il diritto verso quelli che praticano il male, con la speranza che si pentano. (2 Piet. 3:9) Dio esercita rimarchevole pazienza con quelli che scelgono di non servirlo. L’apostolo Paolo si rivolse ad alcuni che asserivano di servire Dio ma che praticavano cose cattive, scrivendo: “Disprezzi tu le ricchezze della sua benignità, della sua sopportazione e della sua longanimità, perché non sai che la benevola qualità di Dio cerca di condurti al pentimento?” — Rom. 2:4.
Ma non si può permettere che la malvagità prosperi a tempo indefinito. Si deve eliminare a favore della pace e dell’ordine nell’universo, per recare sollievo e felicità a quelli che vogliono vivere pacificamente con il loro simile. Perciò i malvagi devono essere tolti di mezzo. “Il malvagio è un riscatto per il giusto; e chi si comporta slealmente prende il posto dei retti”, dice l’ispirato scrittore, in Proverbi 21:18.
In altre parole, il prezzo della vita pacifica e felice per le persone di mente retta della terra è l’eliminazione di quelli che non vogliono vivere onestamente e pacificamente e che fanno del male al prossimo. È come disse il profeta di Geova: “Benché al malvagio si mostri favore, egli semplicemente non imparerà la giustizia. Nel paese della dirittura agirà ingiustamente e non vedrà l’eminenza di Geova”. — Isa. 26:10.
Quando infine Dio agisce è imparziale nel far rispettare le sue leggi. La sua ira è controllata ed egli distrugge i meritevoli di morte. (Prov. 2:21, 22) La sua guerra non è come le guerre delle nazioni, che uccidono indistintamente sia i buoni che i cattivi. Possiamo essere sicuri che Dio, “il Giudice di tutta la terra”, farà ciò che è giusto, e che, quando distrugge qualcuno, questi effettivamente non vuole la giustizia. (Gen. 18:25; Prov. 21:10) Non c’è posto per essa nel suo cuore.
PADRE AMOREVOLE
Quale altra specie di Dio vorrebbe alcuno come suo Dio? Noi apprezziamo padri che disciplinano i figli per il loro bene, eppure li amano e provvedono loro tutte le buone cose necessarie. L’apostolo dice ai conservi cristiani:
“Avevamo i padri che erano della nostra carne per disciplinarci, e rendevamo loro rispetto. Non ci sottoporremo molto di più al Padre della nostra vita spirituale e vivremo? Poiché essi ci disciplinavano per pochi giorni secondo ciò che sembrava loro bene, ma egli lo fa per il nostro profitto acciocché partecipiamo alla sua santità. Veramente, nessuna disciplina sembra al presente esser gioiosa, ma dolorosa; ma a quelli che ne sono stati addestrati produce poi un pacifico frutto, cioè giustizia”. — Ebr. 12:9-11.
Conformemente, è giusto che veniamo a Dio come a un Padre amorevole, che apprendiamo intorno a lui, che siamo corretti da lui e conformiamo le nostre vie alla sua Parola scritta. Egli prepara oggi le persone a vivere in un giusto nuovo ordine che abbraccerà la terra per la felicità e il benessere di tutti. Voi, come chiunque altro, potete cogliere ora tale opportunità.