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I confini del regno di DioLa Torre di Guardia 1974 | 1° gennaio
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presso cui non è ingiustizia; egli è giusto e retto”. La sua sovranità, specialmente collegata al suo regno retto da Cristo, che diede la vita come riscatto, esalta in modo meraviglioso l’amore e la dirittura di Dio. — Riv. 16:14; Deut. 32:4; si veda anche Malachia 3:6.
16. (a) È possibile modellare la nostra vita secondo la norma di Dio, e in che modo? (b) Quale eccellente provvedimento ha preso Dio per aiutarci a rimanere entro i giusti limiti?
16 Più lo apprezziamo, più il nostro cuore si riempie di profonda gratitudine, che ci sprona a modellare la nostra vita secondo la stessa norma. Come disse Paolo: “[Siate] rinnovati nella forza che fa operare la vostra mente, e [rivestite] la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà”. Specialmente riguardo all’amore, ricordate che ci è imposto come legge e comando, non come un semplice invito. (Efes. 4:23, 24; si vedano anche Matteo 22:36-40; Giovanni 13:34; Giacomo 2:8; I Giovanni 4:7-12). Per aiutarvi e guidarvi in questo, Geova ha radunato il suo popolo in stretta unità, come se dimorasse in una città dei tempi biblici, cinta per protezione da robuste mura. Questo è mirabilmente descritto in Isaia 26:1-4, 7: “Abbiamo una città forte. Egli pone la stessa salvezza per mura e bastione. Aprite le porte, affinché entri la nazione giusta che osserva la condotta fedele. . . . Confidate in Geova, in ogni tempo, poiché in Iah Geova è la Roccia dei tempi indefiniti. Il sentiero del giusto è rettitudine. Essendo retto, livellerai il medesimo corso del giusto”. — Si veda anche Rivelazione 22:15-21.
17. Se pensiamo che la norma sia troppo alta, come la Parola di Dio provvede aiuto e incoraggiamento?
17 Forse vi sentite alquanto scoraggiati, pensando che la norma sia per voi personalmente troppo alta. Direte di conoscervi anche troppo bene. In tal caso, non dimenticate che Geova vi conosce molto meglio di voi. “Come il padre mostra misericordia ai suoi figli, Geova ha mostrato misericordia a quelli che lo temono. Poiché egli stesso conosce bene come siamo formati, ricordando che siamo polvere”. Le difficoltà, anche la malvagità, sono dovute per la maggior parte soprattutto all’ignoranza intorno al proposito e ai benevoli provvedimenti di Dio. Rammentate le parole che disse Paolo a questo riguardo alla Corte dell’Areopago? “Dio non ha tenuto conto dei tempi di tale ignoranza, ma ora dice al genere umano che tutti, in ogni luogo, si pentano”. Questa non è una dichiarazione senza senso. Il tempo dell’ignoranza è passato; è giunto il tempo di pentirsi. Le Scritture mostrano ripetutamente che in ultima analisi c’è non solo il fatto della responsabilità individuale, ma anche la possibilità di fare una scelta individuale. La vostra passata condotta e personalità possono rivelare debolezze innate, o anche cose peggiori, che pensate non si possano vincere. Comunque, il fatto che molte volte Dio si sia rivolto anche ai malvagi mostra che nessun caso è disperato, a meno che la persona non si sia volontariamente opposta a Dio e alle sue norme, senza la scusa dell’ignoranza o l’evidenza del pentimento. L’avvertimento e l’invito che Dio rivolse a Caino mostrano che a quel tempo poteva riprendersi, specialmente se chiedeva aiuto. — Sal. 103:13, 14; Atti 17:30; Gen. 4:6, 7.
18. Oltre a dare risalto alla responsabilità individuale, quali inviti sono rivolti ai malvagi nella profezia di Ezechiele?
18 In tutta la profezia d’Ezechiele, capitolo 18, è messa in risalto la responsabilità individuale. “L’anima che pecca, essa stessa morrà”. È pure rivolto un ripetuto invito “riguardo a qualcuno malvagio, nel caso che si volga da tutti i suoi peccati che ha commessi ed effettivamente osservi tutti i miei statuti ed esegua diritto e giustizia, positivamente continuerà a vivere. Non morrà”. Fu rivolto un analogo invito alla nazione: “‘Tornate, sì, fate una conversione da tutte le vostre trasgressioni, . . . e fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo . . . Poiché io non provo alcun diletto nella morte di qualcuno che muore’, è l’espressione del Signore Geova. ‘Fate dunque una conversione e continuate a vivere’”. — Ezec. 18:4, 20, 21, 27, 30-32; 33:11, 14-19; si veda anche Gioele 2:12-14.
19. Quale responsabilità e possibilità ha ciascuno di noi, e come il passato stesso di Paolo ci aiuta a questo riguardo?
19 Come si è notato prima, lo stesso principio può operare in senso inverso. (Ezec. 18:26) In un modo o nell’altro, si presentano scelta e responsabilità. Potete fare una nuova scelta, la scelta giusta, e ricominciare a ‘cercare Dio, se desiderate brancolare per lui e realmente trovarlo’. Egli non è lontano. Sapevate che Paolo si fa conoscere come un rimarchevole esempio di uno che aveva avuto un passato assai cattivo per quanto riguarda la personalità e le azioni precedenti, ma al quale, com’egli dice, “fu mostrata misericordia, perché ero nell’ignoranza e agivo con mancanza di fede”? — Atti 17:27; 1 Tim. 1:12-16; Gal. 1:13.
20. Come Gesù diede risalto a questa medesima possibilità e responsabilità?
20 Lo stesso argomento della misericordia è menzionato nelle parole di Gesù in Giovanni 3:16-19: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, . . . non per giudicare [condannare] il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”. Questo non fu detto per scherno. Era una possibilità reale. Gesù era la “vera luce che illumina ogni sorta di uomo”. Ma, come disse Gesù: “Gli uomini hanno amato le tenebre piuttosto che la luce, perché le loro opere eran malvage”. Questa fu la loro scelta. Preferirono rimanere così. — Giov. 1:9.
21. In che modo la generazione di quelli che cercano Geova è descritta in Salmo 24:3-6?
21 Da parte vostra, perché non vi unite alla generazione descritta in Salmo 24:3-6? “Chi può ascendere al monte di Geova, e chi può stare nel suo luogo santo? Chiunque è innocente di mani e mondo di cuore, che non ha portato la Mia anima a ciò che è del tutto privo di valore, né ha fatto giuramento con inganno. Egli porterà via la benedizione da Geova e la giustizia dal suo Dio di salvezza. Questa è la generazione di quelli che lo cercano, di quelli che cercano la tua faccia, o Dio di Giacobbe”.
22. Quale eccellente invito è espresso in Isaia 55:6, 7?
22 Perché non rispondere all’invito espresso in Isaia 55:6, 7? “Ricercate Geova, mentre si può trovare. Invocatelo mentre mostra d’esser vicino. Lasci il malvagio la sua via, e l’uomo dannoso i suoi pensieri; e torni a Geova, che avrà misericordia di lui, e al nostro Dio, poiché egli perdonerà in larga misura”. Questa può essere la vostra esperienza e la vostra benedizione.
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La paziente perseveranza porta fruttoLa Torre di Guardia 1974 | 1° gennaio
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La paziente perseveranza porta frutto
● A La Réunion, isola dell’Oceano Indiano, un’anziana testimone di Geova cercò in un periodo di dieci anni di condividere la verità della Bibbia con la figlia e il genero. Infine il genero si irritò a tal punto con la suocera perché ‘predicava la sua religione’ che un giorno, sentendola bussare, rispose: “Entra, ma lascia fuori il tuo Geova”. Egli cominciò a parlare in modo così offensivo della vera adorazione che la suocera si mise a piangere. Con il viso rigato di lagrime, ella gli disse che poteva almeno assistere a un’adunanza dei testimoni di Geova e vedere personalmente. L’uomo fu così commosso dalle lagrime della suocera che disse: “Va bene, asciugati gli occhi. Verrò se smetti di piangere”. E vi andò effettivamente. Anzi, l’adunanza gli piacque tanto che continuò a frequentarle. Ora sia lui che sua moglie sono battezzati testimoni di Geova.
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