Capitolo VI
Il principale Agente di Dio nel Governo Mondiale
1. Come il 1914 E.V. fu un anno sia benedetto che maledetto?
QUELL’ANNO 1914 fu un anno maledetto e benedetto insieme. Fu “maledetto”, in quanto allora scoppiò la prima guerra mondiale, introducendo un’Èra di Violenza che è andata sempre più peggiorando fino ai nostri stessi giorni. Fu “benedetto”, in quanto, invisibile agli occhi umani, lassù nei santi cieli un potente governo fu generato dal Creatore del cielo e della terra per la pace eterna dell’umanità.
2. Che cosa attende il principale Agente di Dio per il governo mondiale?
2 Come da decenni era stato preannunciato a tutte le nazioni dagli “ambasciatori” di Dio, finirono i “tempi dei Gentili” durante i quali le potenze mondiali gentili avevano dominato il mondo senza interferenza da parte del regno di Dio. (2 Corinti 5:20; Efesini 6:20) Le nazioni gentili si rifiutarono di riconoscere questo fatto e scatenarono la guerra mondiale per mantenere il dominio politico del mondo. Tuttavia, proprio al tempo stabilito, nel 1914 E.V., al termine di quei “sette tempi” (2.520 anni) di dominio gentile del mondo, Dio generò il suo governo celeste, per porre presto completa fine a quelle guerrafondaie nazioni gentili che ora sono solo occupanti abusive della terra, lo “sgabello dei piedi” di Dio. (Daniele 2:44; 4:16, 23, 25, 32; Luca 21:24; Salmo 2:1-9) Il principale Agente di Dio per il governo mondiale regna in quel regno celeste, attendendo il tempo stabilito da Dio perché tutte queste nazioni gentili nemiche gli siano poste sotto i piedi nell’eterna rovina. (Salmo 110:1-6; Ebrei 10:12, 13) Quindi la pace permanente abbellirà la terra, come un arcobaleno.
3. Nel 1914 o più tardi si rese qualche uomo idoneo come Governatore del mondo?
3 Nel 1914 non c’era sulla terra nessun uomo che fosse idoneo come principale agente di Dio per portare la pace mediante un governo mondiale. No, nessuno, nemmeno nella terrestre Gerusalemme del Medio Oriente, né a Betleem. Quell’anno cruciale quelle famose città erano nelle mani dei Turchi islamici, come parte dell’Impero Turco, che fu coinvolto nella prima guerra mondiale il 30 ottobre 1914. Nel dicembre del 1917 il possedimento di Gerusalemme cambiò mano, quando le truppe britanniche al comando del maresciallo di campo Allenby catturarono la città. In quei giorni un suddito britannico, il noto chimico ebreo chiamato Chaim Weizmann, apportò un essenziale contributo allo sforzo bellico britannico. Questo servì di stimolo alla emanazione della Dichiarazione Balfour, in cui il governo britannico favoriva l’istituzione in Palestina di una patria ebraica. Anni più tardi, nel maggio 1948, dopo la guerra fra gli Arabi e gli Ebrei, fu stabilita la Repubblica d’Israele. Il noto Chaim Weizmann ne divenne il primo presidente, ma non il re davidico. Egli non fu idoneo come principale Agente di Dio.
4. Perché nel 1914 E.V. non nacque a Gerusalemme nessun nuovo regno?
4 Come risultato della prima guerra mondiale furono distrutti dei regni. Conforme a questa tendenza distruttiva, nel 1914 non nacque sulla terra nessun nuovo regno, alla fine dei “fissati tempi delle nazioni” o “tempi dei Gentili”. Più tardi, la Lega delle Nazioni assegnò alla Gran Bretagna il mandato su Gerusalemme e sui territori del Medio Oriente catturati dalle truppe britanniche. Questo mandato scadde il 15 maggio 1948. Ne seguì la Repubblica d’Israele. Tuttavia, non era stato stabilito sulla terra nessun regno visibile di Dio affinché servisse come strumento della sovranità universale di Geova verso la nostra terra. Non era stato trovato nessun uomo di razza ebraica idoneo come Suo principale Agente nel Suo promesso governo mondiale. Non c’era nessun circonciso Giudeo che potesse mostrare credenziali valide per provare d’essere un reale discendente del re Davide, con un diritto naturale o legale al trono del re Davide a Gerusalemme.
5. Dove si doveva quindi cercare il principale Agente di Dio?
5 Quindi, nel tempo cruciale, dove si doveva trovare il vero erede del re Davide, colui che doveva essere insediato da Geova come principale Agente nel preannunciato governo mondiale? Nelle presenti circostanze, in quale altro luogo potremmo guardare se non lassù nell’invisibile reame spirituale, nei cieli dove regna lo stesso Sovrano Universale? Quello è il luogo dove, come indicò l’antico profeta Daniele, si sarebbe presentato il principale Agente di Geova. È lì che si deve cercare la persona divinamente approvata e qualificata. Inoltre, lì il galileo Giovanni figlio di Zebedeo, nell’ultimo libro della Bibbia, Rivelazione, rivelò che si sarebbe fatta una ricerca per trovare chi era degno di assolvere i compiti del principale Agente di Geova. — Rivelazione 5:3-12.
6, 7. Quali tre bestie Daniele vide dapprima in una visione?
6 Con gli occhi della profezia, guardiamo ora verso il cielo con il profeta Daniele e osserviamo la sua rappresentazione del principale Agente tanto desiderato. Daniele mostra che era verso la fine del lungo esilio dei Giudei in Babilonia quando Dio lo favorì con la visione del Suo principale Agente. Daniele data la visione quando scrive: “Nel primo anno di Baldassarre [nipote di Nabucodonosor] il re di Babilonia, Daniele stesso vide un sogno e visioni della sua testa sul suo letto. In quel tempo scrisse il sogno stesso. Narrò il completo racconto delle cose. Daniele parlava e diceva:
7 “‘Guardavo nelle mie visioni durante la notte, ed ecco, i quattro venti dei cieli agitavano il vasto mare. E quattro grosse bestie salivano dal mare, essendo ciascuna diversa dalle altre. La prima era simile a un leone, e aveva le ali di un’aquila. Continuai a guardare finché le sue ali furono strappate, e fu sollevata da terra, e fu fatta stare su due piedi proprio come un uomo, e le fu dato un cuore d’uomo. Ed ecco, un’altra bestia, una seconda, che era simile a un orso. E si levava su un lato, e aveva tre costole in bocca fra i suoi denti; e le dicevano questo: “Levati, mangia molta carne”. Dopo questo continuai a guardare, ed ecco, un’altra bestia, una simile a un leopardo, ma aveva quattro ali di creatura volatile sul dorso. E la bestia aveva quattro teste, e le fu dato in realtà il dominio’”. — Daniele 7:1-6.
8. Che cosa simboleggiarono quelle tre bestie, per quanto tempo?
8 Quelle tre grosse bestie che uscirono dal mare spazzato dal vento raffigurarono tre domini. Raffigurarono gli stessi domini rappresentati dalla testa d’oro, dal petto e dalle braccia d’argento, dal ventre e dalle cosce di rame dell’immagine del sogno di Nabucodonosor, cioè la Potenza Mondiale Babilonese, la Potenza Mondiale Medo-Persiana e la Potenza Mondiale Greca. Queste potenze mondiali occuparono quel periodo dei “tempi dei Gentili” che va dalla desolazione di Gerusalemme e del paese di Giuda nel 607 a.E.V. al 30 a.E.V. Quell’anno l’ultimo dei quattro regni ellenici che derivarono dall’Impero Greco di Alessandro Magno subì la sconfitta decisiva per opera delle forze navali dell’antica Roma pagana.
9. Quale quarta bestia munita di corna Daniele vide in questa visione?
9 A questo punto, comunque, Daniele non ha finito di dirci il suo sogno profetico. Egli aggiunge: “Dopo ciò continuai a guardare nelle visioni della notte, ed ecco, una quarta bestia, spaventevole e terribile e insolitamente forte. E aveva denti di ferro, grossi. Essa divorava e stritolava, e calpestava ciò che restava con i piedi. Ed era qualche cosa di diverso da tutte le altre bestie che erano state prima d’essa, e aveva dieci corna. Continuai a considerare le corna, ed ecco, un altro corno, piccolo, spuntò fra loro, e tre delle prime corna furono divelte d’innanzi ad esso. Ed ecco, c’erano in questo corno occhi simili agli occhi d’un uomo, e c’era una bocca che pronunciava cose grandiose”. — Daniele 7:7, 8.
10. Questa bestia a cosa corrisponde nell’“immagine” del sogno?
10 Qui abbiamo ciò che corrisponde alle gambe di ferro dell’“immagine” delle potenze mondiali vista nel sogno di Nabucodonosor. La quarta bestia rappresentò più che il solo Impero Romano o Sesta Potenza Mondiale della profezia biblica. Lo apprendiamo dalla conversazione che Daniele fece con l’interprete angelico, il quale disse a Daniele: “In quanto a queste grosse bestie, siccome sono quattro, ci sono quattro re che sorgeranno dalla terra. Ma i santi del Supremo riceveranno il regno, e prenderanno possesso del regno a tempo indefinito, perfino a tempo indefinito di tempi indefiniti”. (Daniele 7:17, 18) Nonostante queste informazioni, per Daniele rimaneva ancora un mistero riguardo alla quarta bestia.
11. Di quale caratteristica d’essa Daniele volle la spiegazione?
11 “Quindi desiderai accertarmi riguardo alla quarta bestia, . . . e riguardo alle dieci corna che erano sulla sua testa, e all’altro corno che spuntò e dinanzi a cui tre caddero, pure quel corno che aveva occhi e bocca che pronunciava cose grandiose e il cui aspetto era più grosso di quello dei suoi compagni. Continuai a guardare quando quel medesimo corno fece guerra ai santi, e prevaleva contro di loro, finché venne l’Antico dei Giorni e lo stesso giudizio fu dato a favore dei santi del Supremo, e arrivò il tempo definito in cui i santi presero possesso dello stesso regno”. — Daniele 7:19-22.
12, 13. Come l’angelo spiegò per noi il piccolo corno?
12 Come Daniele, oggi noi vorremmo conoscere cosa raffigurò quel piccolo corno che aveva occhi e bocca. Sotto la guida dello spirito santo di Dio dovremmo pervenire al suo significato, specie per il fatto che siamo vissuti fino a vedere l’adempimento del sogno profetico di Daniele. Conformemente, ora facciamo bene ad ascoltare ciò che l’interprete angelico disse a Daniele nella spiegazione:
13 “Egli disse questo: ‘In quanto alla quarta bestia, c’è un quarto regno che sarà sulla terra, che sarà diverso da tutti gli altri regni; ed esso divorerà tutta la terra e la calpesterà e la stritolerà. E in quanto alle dieci corna, da quel [quarto] regno sorgeranno dieci re; e ancora un altro sorgerà dopo di loro, ed egli stesso sarà diverso dai primi, e umilierà tre re. E pronuncerà parole perfino contro l’Altissimo, e osteggerà di continuo gli stessi santi del Supremo. E intenderà cambiare i tempi e la legge, ed essi gli saranno dati in mano per un tempo, e dei tempi e la metà di un tempo. E la Corte stessa si sedeva, e infine gli tolsero il suo proprio dominio per annientarlo e distruggerlo totalmente”. — Daniele 7:23-26.
14. Quanto sono lunghi “un tempo, e dei tempi e la metà di un tempo”?
14 Nel versetto venticinque dove compare l’espressione “un tempo, e dei tempi e la metà di un tempo”, The New American Bible (cattolica romana) dice: “Essi [i santi] gli saranno consegnati per un anno, due anni e mezzo anno”. La traduzione di Moffatt dice: “E i santi gli saranno consegnati per tre anni e mezzo”. In maniera simile, The Complete Bible—An American Translation dice: “E gli saranno consegnati per un anno, due anni e mezzo anno”. Storicamente, quali anni furono questi?
LA DUPLICE POTENZA MONDIALE ANGLO-AMERICANA
15. Come venne all’esistenza il “piccolo” corno con occhi e bocca?
15 Il “quarto regno”, l’Impero Romano, si divise in un certo numero di nazioni, e uno sviluppo notevole che derivò dall’impero fu la Gran Bretagna. Per affermarsi come padrona dei sette mari, la Gran Bretagna con le sue colonie dovette mostrarsi superiore alle potenze navali di Spagna, Olanda e Francia. Questo si realizzò nell’anno 1763 E.V., così che l’Impero Britannico divenne quindi la predetta Settima Potenza Mondiale della profezia biblica. Il 4 luglio 1776, le ex colonie britanniche dell’America Settentrionale dichiararono la propria indipendenza e divennero gli Stati Uniti d’America. Con la successiva cooperazione in vari campi di importanza internazionale, l’Impero Britannico e gli Stati Uniti d’America divennero in effetti la duplice Potenza Mondiale Anglo-Americana. Fino al 1914 E.V. questa Settima Potenza Mondiale controllava più di un quarto della superficie e della popolazione della terra. È il “piccolo” corno che divelse tre altri corni (le potenze navali spagnola, olandese e francese) e che ebbe gli occhi di un uomo e una bocca che pronunciava cose grandiose. — Daniele 7:8.
16, 17. Come quei tre anni e mezzo giunsero al culmine nel 1918?
16 Fu durante la prima guerra mondiale, dal 28 luglio 1914 all’11 novembre 1918, che i “santi” furono consegnati a questa Settima Potenza Mondiale perché ne facesse ciò che voleva. Il 6 aprile 1917, gli Stati Uniti d’America furono coinvolti in quel conflitto mondiale a fianco dell’Impero Britannico. La profezia di Daniele parla particolarmente di tre anni lunari e mezzo durante questa prima guerra mondiale come del tempo in cui la Settima Potenza Mondiale, il simbolico “piccolo” corno, stritolò i “santi” dell’Iddio Altissimo, Geova. Questo giunse al culmine quando sette uomini cristiani, preminentemente impegnati nel proclamare in tutto il mondo la buona notizia dell’istituito regno di Dio, sia oralmente che per mezzo della stampa, furono condannati dietro falsa accusa a molti anni di prigionia nel penitenziario di Atlanta (Georgia).
17 Questa condanna fu emessa il 21 giugno 1918, e il 4 luglio 1918 questi sette principali promotori dello studio biblico furono portati in treno da Brooklyn (New York) ad Atlanta (Georgia). Questo fu come uno stritolante colpo spirituale per gli Studenti Biblici Internazionali allora perseguitati, i quali dall’anno 1931 sono conosciuti come Testimoni di Geova.
18. Viene mostrato che i “santi” siano spazzati via dal “piccolo” corno?
18 La profezia di Daniele non mostra che gli “stessi santi del Supremo” fossero spazzati via dalle angherie del simbolico “piccolo” corno, la duplice Potenza Mondiale Anglo-Americana. L’Iddio Altissimo, la cui sovranità universale essi rispettano e proclamano, è dalla loro parte. Egli farà in modo che si esegua per loro la giustizia divina. (Luca 18:7, 8) Comunque, la Settima Potenza Mondiale e tutte le altre nazioni della terra, non prendono seriamente la notifica data loro dai Testimoni di Geova. Questa notifica mostra che, dalla fine dei Tempi dei Gentili nel 1914, sono state in giudizio dinanzi all’Altissimo. Il sogno di Daniele delle quattro bestie e del “piccolo” corno raffigura profeticamente questo grave fatto.
LA CORTE DIVINA TIENE SEDUTA
19. Come la Corte Celeste trattò le quattro “bestie”?
19 Riferendosi a un tempo dopo che il “piccolo” corno è venuto all’esistenza e ha dichiarato cose grandiose, Daniele continua a descrivere il suo sogno profetico: “Continuai a guardare finché furono posti dei troni e l’Antico dei Giorni si sedette. Il suo vestimento era bianco proprio come la neve, e i capelli della sua testa erano come lana pura. Il suo trono era fiamme di fuoco; le sue ruote erano un fuoco ardente. Un corso di fuoco scorreva e usciva d’innanzi a lui. C’erano mille migliaia che lo servivano, e diecimila volte diecimila stavano proprio dinanzi a lui. La Corte si sedette, e furono aperti dei libri. Continuai a guardare allora, a causa del suono delle parole grandiose che il corno pronunciava; continuai a guardare finché la [quarta] bestia fu uccisa e il suo corpo fu distrutto e fu dato al fuoco ardente. Ma in quanto al resto delle bestie, i loro domini furono tolti, e fu dato loro un prolungamento della vita per un tempo e una stagione”. — Daniele 7:9-12.
20. Perché “l’Antico dei Giorni” non ha bisogno di consultare nessun libro?
20 È solo qui in questa visione data a Daniele che l’Iddio immortale, senza principio, viene chiamato “l’Antico dei Giorni”. Egli ha la priorità su ogni altra persona o cosa, essendone il Creatore. (Salmo 90:2) Quale Onnisapiente, del tutto giusto, che precedette tutte le sue creazioni, egli siede giustamente come Giudice di ogni cosa, inclusa la nostra terra. Poiché i suoi giorni si estendono al remoto passato, egli conosce tutta la passata storia umana come se fosse scritta in un libro. Così ha osservato tutt’e quattro quelle potenze mondiali simili a bestie nel corso delle loro azioni. Egli emana il giudizio su di loro non in base a ciò che attestano altri, ma secondo ciò che ne sa direttamente. Non deve consultare una documentazione scritta, contenente racconti scritti da angeli. Nelle corti umane sulla terra, si dovrebbero consultare codici legali e altri libri. Ma non è così per Geova, “l’Antico dei Giorni”.
21. Come fu prolungata la vita del “resto delle bestie”?
21 Come mostrano i libri di storia, le quattro “bestie” imperiali scomparvero dalla scena del mondo una dopo l’altra, nell’ordine dei quattro metalli visti da Nabucodonosor nel sogno dell’immagine delle potenze mondiali. Prima scomparve dalla scena la Potenza Mondiale Babilonese, dopo di essa la Potenza Mondiale Medo-Persiana, quindi la Potenza Mondiale Greca e infine la Potenza Mondiale Romana. Per quanto quelle potenze mondiali perdessero il loro dominio l’una dopo l’altra, i territori dei loro imperi e i rispettivi abitanti continuarono ad esistere, e ce ne sono resti fino a questo giorno. Perciò Daniele 7:12 dice: “Ma in quanto al resto delle bestie, i loro domini furono tolti, e fu dato loro un prolungamento della vita per un tempo e una stagione”.
22. Perché la quarta bestia è distrutta con il suo “piccolo” corno?
22 La quarta “bestia” simbolica, con il suo aggressivo “piccolo” corno, subisce la distruzione a causa della sua oppressiva condotta violenta sulla terra, a causa delle sue parole blasfeme contro l’Iddio Altissimo e a causa delle sue continue angherie contro i “santi” di Dio. Tali empietà sono state compiute più recentemente dal corno anglo-americano che è sulla testa di questa quarta bestia.
23. Che cosa accade ai domini non raffigurati dalle quattro bestie?
23 Quindi, è raffigurato che la simbolica quarta bestia è distrutta insieme con il “piccolo” corno. Comunque, nella realtà storica la simbolica quarta bestia, cioè la Potenza Mondiale Romana, è privata della sua potenza imperiale, per far posto alla duplice Potenza Mondiale Anglo-Americana. I vari “re”, o simboliche “corna”, che erano stati inclusi nella Potenza Mondiale Romana, continuarono a regnare come “corna” inferiori, dominate dall’astuto “piccolo” corno che aveva occhi d’uomo e bocca loquace. Quando la duplice Potenza Mondiale Anglo-Americana scende dunque nella distruzione sotto gli infuocati giudizi dell’Antico dei Giorni, quei “re” paragonati a corna, come resti della Potenza Mondiale Romana, periscono con essa. (Daniele 7:23-26) Ma che dire di quegli imperi, regni, repubbliche e organizzazioni politiche che non furono mai parte dell’Impero Romano o della duplice Potenza Mondiale Anglo-Americana, incluso il “Commonwealth” Britannico? Anche tutti questi dovranno essere distrutti quando l’Antico dei Giorni eseguirà su questo mondo un giudizio infuocato. — Rivelazione da 16:13 a 19:21.
PRESENTATO IL PRINCIPALE AGENTE DI DIO
24. La distruzione del dominio umano lascia la terra senza governo?
24 La distruzione di tutti i governi e i domini umani della terra lascerà forse le attività umane in uno stato caotico, soggetto ad anarchia, illegalità e ingovernabilità? Facciamo in modo di non spaventarci dell’infuocata distruzione di questo sistema di cose mondano che si avvicina rapidamente. Il Giudice Supremo, l’Antico dei Giorni, ha la sorveglianza della nostra terra. Egli deve eliminare i governi politici istituiti dagli uomini che amministrano male e opprimono per far posto al governo più eccellente che il genere umano abbia mai potuto avere. Sarà un’espressione della sua propria Sovranità Universale verso la dimora terrestre del genere umano. Sarà un Governo Mondiale indivisibile che eserciterà il proprio potere e la propria autorità dal cielo, luogo superiore a Londra, Washington, Mosca, Pechino, Tokyo o qualsiasi altra capitale nazionale della terra. Geova ci presenta colui che in tale Governo Mondiale è il suo principale Agente, nel sogno profetico che diede a Daniele sotto ispirazione. Daniele indica il cielo mentre ora scrive:
25. Com’è presentato il principale Agente di Dio in Daniele 7:13, 14?
25 “Continuai a guardare nelle visioni della notte, ed ecco, con le nuvole dei cieli veniva qualcuno simile a un figlio d’uomo; e ottenne accesso all’Antico dei Giorni, e lo fecero accostare proprio dinanzi a Lui. E gli furono dati dominio e dignità e regno, affinché tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui. Il suo dominio è un dominio di durata indefinita che non passerà, e il suo regno un regno che non sarà ridotto in rovina”. — Daniele 7:13, 14.
26. Chi pensano alcuni che quel “qualcuno simile a un figlio d’uomo” raffiguri?
26 Chi è quel “qualcuno simile a un figlio d’uomo” che viene non dalla terra, ma dai cieli “con le nuvole” e che ottiene accesso presso l’antico dei Giorni seduto sul trono nella corte giudiziaria? Alcuni pensano che, siccome questo “qualcuno simile a un figlio d’uomo” non è menzionato in seguito nella profezia ma si dice che i “santi del Supremo” ottengono il dominio del regno, si riferisca a una persona composita, alla “nazione santa” di Dio come organizzazione. Ma c’è un’autorità degna di fede che indica chi sia realmente quel “qualcuno simile a un figlio d’uomo”. In che modo?
27, 28. (a) Un’autorità come fu costretta a riconoscere chi fosse quel “qualcuno simile a un figlio d’uomo”? (b) Quindi, come fu trattato?
27 Più di millenovecento anni fa, la notte di Pasqua (14 Nisan) dell’anno 33 E.V., un discendente naturale del re Davide fu processato dinanzi al Sinedrio giudiziario di Gerusalemme che decise della sua vita. Dopo che quest’uomo s’era rifiutato di rispondere alle accuse dei testimoni prodotti contro di lui, il sommo sacerdote che presiedeva gli disse: “Per l’Iddio vivente ti pongo sotto giuramento di dirci se sei il Cristo, il Figlio di Dio!” Riconobbe ora l’accusato d’essere sotto giuramento dinanzi all’Iddio vivente per dire la verità su di sé? Sì! Egli riconobbe l’autorità giudiziaria del sommo sacerdote di porlo sotto giuramento affinché dichiarasse i fatti, pur sapendo che la sua verace dichiarazione l’avrebbe fatto apparire al supremo Sinedrio come un disgustoso bestemmiatore.
28 Il racconto del processo ci narra: “Gesù gli disse: ‘Tu stesso lo hai detto. E io vi dico: Da ora in poi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della potenza e venire sulle nuvole del cielo’. Allora il sommo sacerdote si strappò gli abiti, dicendo: ‘Egli ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia. Qual è la vostra opinione?’ Essi rispondendo dissero: ‘Egli è reo di morte’. Quindi gli sputarono in faccia e lo percossero coi pugni. Altri lo schiaffeggiarono, dicendo: ‘Profetizzaci, Cristo. Chi ti ha colpito?’” — Matteo 26:63-68.
29. Che cos’altro mostra che Daniele 7:13 non si riferisce a un’organizzazione composita?
29 Ecco dunque sulla terra l’unico uomo che poteva attendibilmente riferirsi alla profezia di Daniele, capitolo sette, versetto tredici, e identificare in maniera corretta chi era davvero quel “qualcuno simile a un figlio d’uomo”. Sessantatré anni dopo, Gesù Cristo, risuscitato dai morti e glorificato in cielo, trasmise sulla terra al suo apostolo Giovanni una rivelazione, e Giovanni fu ispirato a scrivere riguardo a lui: “Ecco, egli viene con le nubi, e ogni occhio lo vedrà, e quelli che lo trafissero; e tutte le tribù della terra si batteranno con dolore a causa di lui. Sì, Amen”. (Rivelazione 1:7) Sia questa che altre dichiarazioni della Bibbia provano che il “qualcuno simile a un figlio d’uomo” visto nella visione di Daniele e Gesù Cristo il Discendente del re Davide. In Salmo 8:4 Davide ne parlò profeticamente come del “figlio dell’uomo”. (Ebrei 2:5-8) Ripetute volte Gesù parlò di sé come del “Figlio dell’uomo”. Non l’insieme degli “stessi santi del Supremo”, ma il reale Discendente di Davide è l’individuo raffigurato in Daniele 7:13 come colui che viene “con le nuvole dei cieli”. — Matteo 24:30.
30, 31. Daniele 7:13 si adempì, ma perché non nel 70 E.V.?
30 Quando ha luogo questa particolare venuta? Secondo i versetti che precedono Daniele 7:13 doveva aver luogo dopo lo sviluppo del “piccolo” corno che divelse tre altre corna dalla testa della quarta bestia, il che avvenne nella seconda metà del diciottesimo secolo E.V. Pertanto la venuta del Figlio dell’uomo “con le nuvole dei cieli” non avvenne prima di allora, nemmeno nel 70 E.V., quando si avverò la sua profezia: “[I ribelli giudei] cadranno sotto la spada, e saranno condotti schiavi tra tutte le nazioni, e Gerusalemme sarà calpestata dai Gentili [nazioni non giudaiche] finché i tempi dei Gentili non sian compiuti”. (Luca 21:24, Eusebio Tintori) Quei “tempi dei Gentili” erano cominciati alla desolazione di Gerusalemme per opera dei Babilonesi nel 607 a.E.V. Durante quei Tempi dei Gentili fu permesso alle nazioni non giudaiche di dominare la terra senza interferenza da parte del davidico regno di Dio.
31 Alla fine di quei Tempi dei Gentili, nel 1914 E.V., il reale Erede di Davide poté giustamente chiedere a Dio il dominio del regno.
32, 33. Perché non vedemmo venire colui che aveva il diritto legale?
32 Gli avvenimenti che dal 1914 E.V. a ora hanno adempiuto le profezie della Bibbia provano che la venuta del Figlio dell’uomo avvenne quell’anno. Naturalmente, nessuno di noi vide tale venuta con gli occhi letterali. Non avremmo potuto vederla, poiché Daniele 7:13, 14 descrive che il Figlio dell’uomo viene non sulla terra, ma all’Antico dei Giorni, al Giudice che è in cielo il quale “cambia i tempi e le stagioni, rimuove i re e stabilisce i re”. (Daniele 2:21) Egli venne su invito dell’Antico dei Giorni, com’è riportato in Salmo 2:8, 9: “Chiedimi, affinché io ti dia le nazioni come tua eredità e le estremità della terra come tuo proprio possedimento. Tu le spezzerai con uno scettro di ferro, le frantumerai come un vaso di vasaio”. Quindi senza precorrere il tempo del suo programma giudiziario l’Antico dei Giorni poté fare ciò che aveva predetto in Ezechiele 21:25-27. Qui, dopo aver comandato la rimozione del turbante e della corona del regno davidico, egli disse:
33 “Innalza pure ciò che è basso, e abbassa pure l’alto [che occupava il trono del re Davide]. Una rovina, una rovina, una rovina ne farò. Anche in quanto a questo, per certo non diverrà di nessuno finché venga colui che ha il diritto legale, e a lui lo devo dare”.
34. Come nel 1914 Dio manifestò dunque sovranità universale?
34 Tutte le prove esistenti mostrano che l’Antico dei Giorni diede effettivamente all’Erede davidico dotato del “diritto legale” il regno messianico, alla fine dei Tempi dei Gentili nel 1914. Come predisse Daniele 7:14: “Gli furono dati dominio e dignità e regno, affinché tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui. Il suo dominio è un dominio di durata indefinita che non passerà, e il suo regno un regno che non sarà ridotto in rovina”. Quello fu il tempo esatto per togliere i simbolici legami di ferro e di rame d’intorno al “ceppo” della divina Sovranità Universale ora che i profetici “sette tempi” di 2.520 anni erano terminati. Allora fu il tempo segnato perché la Sovranità Universale di Geova si affermasse di nuovo nei riguardi della nostra terra. In che modo? Facendo spuntare un “germoglio” da quel “ceppo” per lungo tempo inattivo, e provando così che “l’Altissimo domina sul regno del genere umano e che lo dà a chi vuole, e stabilisce su di esso perfino l’infimo del genere umano”. — Daniele 4:17, 23, 32; Isaia 11:1; Zaccaria 3:8; 6:12.
35. Quale “pietra” reale fu allora messa in moto, contro che cosa?
35 Quello fu pure il tempo di tagliare la simbolica “pietra” dal “monte” della Sovranità Universale di Dio e di scagliarla quindi contro l’“immagine” della potenza mondiale politica sulla terra. Essa è diretta in modo da colpire i “piedi” di ferro e argilla modellata. Dovrà poi ridurre l’intera immagine idolatrica in polvere. Infine, dovrà crescere fino a divenire un monte, che riempia tutta la terra. — Daniele 2:34, 45.
36. Allora quale nascita reale ebbe luogo, e inoltre quale annuncio fu fatto?
36 In maniera corrispondente, nel 1914 il regno messianico fu generato in cielo dal seno dell’organizzazione di Geova assomigliata a una moglie, e s’avverarono le parole di Rivelazione 12:5: “Ella partorì un figlio, un maschio, che deve pascere tutte le nazioni con una verga di ferro. E il figlio di lei fu rapito presso Dio e il suo trono”. Senza dubbio, fu allora che le mille migliaia di angeli che servivano l’Antico dei Giorni e le diecimila volte diecimila che stavano proprio dinanzi a lui unirono le loro voci annunciando in tutto l’universo: “Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore e del suo Cristo, ed egli regnerà per i secoli dei secoli”. — Rivelazione 11:15; Daniele 7:10.
37. Perciò chi dev’essere nel dominio il principale Agente di Dio?
37 Alla luce di tutto ciò che precede, chi è dunque il principale Agente di Dio per il nostro prossimo governo mondiale? Gesù Cristo, che è ora il glorificato Erede permanente del re Davide. Come uomo perfetto della discendenza reale di Davide, egli “offrì un solo sacrificio per i peccati in perpetuo e si mise a sedere alla destra di Dio [nel 33 E.V.], aspettando quindi che i suoi nemici fossero posti a sgabello dei suoi piedi”. — Ebrei 10:12, 13; 1:3, 4; Salmo 110:1-6.
38. Quali domande sorgono riguardo ai “santi” che partecipano al dominio?
38 Nel prossimo dominio mondiale altri parteciperanno con il principale Agente di Dio, poiché Daniele 7:27, 28 dichiara: “‘E il regno e il dominio e la grandezza dei regni sotto tutti i cieli furono dati al popolo che sono i santi del Supremo. Il loro regno è un regno di durata indefinita, e tutti i domini serviranno e ubbidiranno pure a loro’. Fino a questo punto è la fine della cosa”. Ora sorge dunque la domanda: Era il “popolo che sono i santi del Supremo” lo stesso popolo carnale del profeta Daniele, la nazione dei naturali circoncisi Giudei o Israeliti? Dovevano le dodici tribù d’Israele che erano discendenti di carne e sangue di Abraamo, Isacco e Giacobbe, divenire le persone di rango più alto durante il regno di durata indefinita del Messia (Cristo), e dovevano tutte le nazioni gentili esser loro sottoposte come a governanti del mondo? Persone di ogni razza hanno fatto questa domanda. Vogliamo considerarla insieme?