Il tempo giusto per una sentinella come Ezechiele
1. (a) Da quando Dio ha fatto risuonare l’avvertimento per mezzo della classe della “sentinella”, e a quale scopo? (b) Anziché dare l’avvertimento, cos’ha fatto la cristianità?
Oltre trent’anni prima dell’esplosione delle bombe atomiche nell’Estremo Oriente, Geova aveva misericordiosamente messo di vedetta la sua sentinella per far risuonare l’avvertimento di qualcosa che ora è evidentemente prossimo, che deve verificarsi entro questa generazione. Ancor prima che scoppiasse nel 1914 la prima guerra mondiale Egli aveva messo di vedetta la classe della “sentinella” per far risuonare l’avvertimento: non solo per avvertire quelli che volevano sapere cosa fare per sopravvivere, ma anche per mettere sull’avviso i nemici volontari di Geova. Così tali nemici sapranno da che fonte viene la distruzione. Nessuno avrà alcuna ragione di lamentarsi di non esser stato avvertito in tempo. La cristianità, che ha la Sacra Bibbia in oltre mille lingue, avrebbe dovuto preoccuparsi di dare l’avvertimento, a motivo di ciò che pretende di essere. Ma non l’ha dato. Invece ha partecipato alle due guerre mondiali e alle altre guerre di questo secolo, che hanno notevolmente rovinato la terra. Chi è dunque la “sentinella” composita?
2, 3. (a) Chi scelse Dio per dare l’avvertimento dell’imminente diluvio universale, e di chi si è servito oggi per dare un avvertimento simile? (b) Perché Geova non potrà essere incolpato della perdita di vite umane?
2 Ai suoi giorni non solo Noè predicò ma costruì anche un’enorme arca a conferma del suo messaggio verbale. Perciò Noè fu allora in modo preminente sentinella e testimone di Geova. I sette componenti della sua famiglia si affiancarono a Noè nel servire come sentinella. Ebrei 11:1-7 ci dice che Noè ebbe testimonianza che Dio si compiaceva di lui. Fu un approvato testimone di Geova Dio, “un predicatore di giustizia”. (II Piet. 2:5) Oggi ci troviamo di fronte a un “atto di Dio” universale come il diluvio dei giorni di Noè. In base ai fatti, di chi si serve Dio per darne l’avvertimento al mondo intero? Di devoti cristiani noti ovunque come “testimoni di Geova”. Quindi Geova è a posto. Non ha mancato di far dare il divino avvertimento da milioni di suoi testimoni!
3 Geova non sarà responsabile della perdita di vite umane durante la prossima fine del sistema di cose mondiale. La responsabilità ricadrà giustamente su tutti coloro che non avranno agito in base al divino avvertimento. La cristianità stessa non ha prestato ascolto all’avvertimento dato dai testimoni di Geova. Che sarebbe accaduto se si fosse unita ai testimoni di Geova nel far risuonare l’avvertimento dato da Dio? La situazione dell’umanità sarebbe stata ben diversa!
SENTINELLA PER L’ANTICO ISRAELE
4. (a) Chi suscitò Geova come profeta per il suo stesso popolo, Israele, e questo profeta chi prefigurò? (b) Quale incarico ricevette Ezechiele?
4 Grazie ai suoi poteri divini Geova sapeva in anticipo che anche la cristianità avrebbe avuto bisogno di ricevere il suo finale avvertimento. Sapeva quello che indicava o prefigurava la storia del suo popolo eletto in epoca precristiana. Nel 613 a.E.V. Dio aveva suscitato un ebreo di nome Ezechiele come profeta per il suo stesso popolo. E benché si trovasse allora in esilio nel paese di Babilonia, Ezechiele fu la sentinella di Geova per Israele. Le sue profezie furono portate al sud fino a Gerusalemme nel paese di Giuda. Quello che Geova disse allora a Ezechiele interessa anche noi, perché egli raffigurava gli unti testimoni di Geova attuali. Questa classe unta ha agito in base a quello che Geova disse a Ezechiele con queste parole: “Figlio d’uomo, ti ho reso sentinella alla casa d’Israele, e devi udire dalla mia bocca la parola e li devi avvertire da parte mia. Quando io dico a qualcuno malvagio: ‘Positivamente morrai’, e tu in effetti non l’avverti e non parli per avvertire il malvagio della sua malvagia via per conservarlo in vita, essendo egli malvagio, morirà nel suo errore, ma richiederò il suo sangue dalla tua propria mano”. — Ezec. 3:17, 18.
5, 6. (a) In quale periodo di tempo visse Ezechiele? (b) Perché Dio non poteva essere accusato di imporre a Ezechiele una difficile missione?
5 Perché Geova parlò così seriamente a questo ebreo, Ezechiele? Perché nel 613 a.E.V. Ezechiele viveva negli ultimi giorni del condannato regno di Giuda con capitale a Gerusalemme. Là in quel paese il suo popolo aveva stretto un patto nazionale con Geova mediante il Suo mediatore, il profeta Mosè, e facendo parte di quel popolo Ezechiele era in obbligo verso Geova per tutta la vita. Era anche sacerdote, e avrebbe dovuto servire Geova nel tempio di Gerusalemme. Naturalmente dunque doveva qualcosa a Dio. Perciò Dio non poteva essere accusato di imporre ingiustamente una difficile missione a Ezechiele, che per nascita doveva osservare quel patto nazionale e assolvere i doveri del sacerdozio aaronnico, di cui allora Seraia era sommo sacerdote. — II Re 25:18.
6 Al popolo di Ezechiele Geova aveva detto in precedenza per bocca del profeta Isaia: “‘Voi siete i miei testimoni’, è l’espressione di Geova, ‘pure il mio servitore che io ho scelto’”. (Isa. 43:10-12) Ezechiele raffigurava quindi il corpo organizzato dei testimoni di Geova unti dallo spirito nel tempo attuale, gli israeliti spirituali. Questi unti testimoni vivono in un tempo ancor più denso di significato di quello di Ezechiele.
7. (a) Quale governo era in pericolo ai giorni di Ezechiele, ma che dire di oggi? (b) Per quanto tempo Ezechiele fece risuonare l’avvertimento prima che venisse la predetta distruzione?
7 Allora era in pericolo solo un governo, il piccolo regno di Giuda. Oggi è in pericolo ciò che quell’antico regno prefigurava, cioè la cristianità, con tutti i suoi compagni mondani. Infatti l’intero sistema di cose mondiale è in giudizio, come lo era ai giorni di Noè il mondo destinato alla distruzione. L’avvertimento di Dio dato da Ezechiele era ancor più urgente, perché Ezechiele cominciò a farlo risuonare solo quattro anni prima che l’esercito babilonese invadesse la sua terra, o sei anni prima che distruggesse l’assediata città di Gerusalemme e il suo tempio. Durante l’assedio molti abitanti di Gerusalemme morirono di fame, di pestilenza o di spada. Molti dei superstiti furono trascinati in esilio per morire nella lontana Babilonia. Quindi tale calamità minacciava la stessa generazione di Ezechiele.
8. (a) Quale incombente distruzione del primo secolo ci aiuta a stabilire il tempo della distruzione mondiale che Dio recherà? (b) Allora chi diede l’avvertimento da parte di Dio, e quanto era importante la loro opera?
8 Quanto sia breve il tempo che rimane, possiamo solo dedurlo da quanto è accaduto sulla terra secondo la profezia biblica. Nella sua profezia, riportata in Matteo, capitoli 24 e 25, Gesù avvertì i suoi discepoli, che dovevano costituire la prima parte della classe dello “schiavo fedele e discreto”, della distruzione che si sarebbe abbattuta su Gerusalemme entro la loro stessa generazione. In tal modo rese i suoi discepoli consapevoli della responsabilità che avevano nei confronti degli ebrei abitanti nella provincia della Giudea. Erano in gravissimo pericolo a motivo dell’incombente calamità nazionale. Se allora, nel momento critico, la classe dello “schiavo” cristiano non avesse avvertito ed esortato gli ebrei a uscire più in fretta che potevano dalla zona del pericolo, sarebbe stata responsabile per la perdita di vite umane e della libertà da parte degli ebrei non avvertiti.
9. In che senso Ezechiele fu un ottimo esempio per l’odierno unto “schiavo” di Dio?
9 Cosa sarebbe accaduto se tanto tempo fa Ezechiele non avesse assolto il compito affidatogli di avvertire da lontano i suoi concittadini in pericolo? Non sarebbe sopravvissuto alla distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V., perché Geova l’avrebbe ritenuto responsabile del loro sangue. È chiaro che Ezechiele assolse fedelmente l’incarico affidatogli da Dio finché furono possibili le comunicazioni con la condannata Gerusalemme, perché Geova si compiacque di lasciarlo in vita. Geova si compiacque di fargli pronunciare una profezia nel ventisettesimo anno del suo esilio a Babilonia. Questo avvenne 16 anni dopo l’orribile bagno di sangue subito da Gerusalemme nel 607 a.E.V. (Ezec. 29:17; 40:1) Sotto questo aspetto Ezechiele fu un eccellente esempio per l’unta classe dello “schiavo” nei nostri tempi pericolosi. È vero, se singoli individui della classe dello “schiavo” rinunciassero a far risuonare oltre l’avvertimento e a mettere in guardia i malvagi, costoro dovrebbero fare i conti con Geova. Ma, per la maggior parte, la classe dello “schiavo” dimostrerà di essere come Ezechiele. Non le sarà imputata la colpa del sangue.
10. (a) Quanto è importante la posizione di una sentinella? (b) Come mostra Dio di preoccuparsi sia di quelli che devono essere avvertiti che della sua sentinella?
10 È ben chiaro che la sentinella ha una posizione di grande responsabilità. In tempo di guerra se un soldato si addormenta mentre è di sentinella, viene messo a morte, perché ha messo in pericolo la vita degli altri anche col rischio di una sconfitta. (Giud. 7:19) Perciò Dio si preoccupa non solo della vita di coloro che devono essere avvertiti, ma anche della vita della sua sentinella. Questo è dimostrato dalle successive parole rivolte a Ezechiele: “Ma in quanto a te, nel caso che tu abbia avvertito qualcuno malvagio ed egli in effetti non si volga dalla sua malvagità e dalla sua via malvagia, egli stesso morrà per il suo errore; ma in quanto a te, avrai liberato la tua propria anima. E quando qualcuno giusto si volge dalla sua giustizia e in effetti opera ingiustizia e io gli devo mettere davanti un sasso d’inciampo, egli stesso morrà perché tu non l’hai avvertito. Egli morrà per il suo peccato, e i suoi atti giusti che fece non saranno ricordati, ma richiederò il suo sangue dalla tua propria mano. E in quanto a te, nel caso che tu abbia avvertito qualcuno giusto affinché il giusto non pecchi, ed egli stesso in effetti non pecca, senza fallo continuerà a vivere perché era stato avvertito, e tu stesso avrai liberato la tua propria anima”. — Ezec. 3:19-21; 33:2-9.
11. In che modo l’opera dello “schiavo fedele e discreto” è simile a quella di una sentinella?
11 Il Salmo 127:1 dice: “Salvo che Geova stesso guardi la città, non serve a nulla che sia stata sveglia la guardia”. Ma la sentinella sulle mura di una città ha sempre il compito di salvaguardare la vita dei suoi abitanti. Ha l’obbligo di avvertire i cittadini di qualsiasi pericolo per la loro vita e per la loro libertà. Giustamente non vorrà che il loro sangue ricada su di lei. Se sta sveglia e vigila le sarà attribuito il merito di avere salvaguardato la vita di altre anime umane. Tale è la situazione della classe dello “schiavo fedele e discreto” in questo tempo in cui il vecchio sistema di cose sta per finire. Geova ha incaricato la classe dello “schiavo” di fare la “sentinella” per vigilare sugli interessi eterni di tutti coloro che si professano Suo popolo, come nel caso di Ezechiele.
AVVERTIMENTI DATI DALLA SENTINELLA MODERNA
12, 13. (a) Avendo fatto risuonare l’avvertimento, qual è il primo desiderio di Dio? (b) Grazie all’avvertimento dato, cosa possono fare alcuni, ma che dire di quelli che non ascoltano?
12 Tuttavia, sono solo quelli che affermano di essere cristiani ad essere minacciati di distruzione alla fine di questo sistema di cose? No, tutte le altre persone religiose lo sono, e anche quelli che rifiutano di far parte di qualsiasi religione organizzata. Il Creatore della terra, Geova Dio, lo sa. Egli preferirebbe non distruggere il mondo del genere umano. Il suo primo desiderio è che quanti più possibile siano salvati dall’eterna distruzione e si dimostrino degni di vivere nel giusto nuovo sistema di cose. Per questo ha fatto risuonare l’avvertimento per lungo e per largo.
13 Misericordiosamente egli ha avvertito prima la classe dello “schiavo” raffigurata da Ezechiele. Così questa classe è diventata la sua “sentinella” composita. Questa classe della “sentinella” ha il preciso incarico di far risuonare il divino avvertimento. Grazie al loro tempestivo avvertimento sempre più persone possono udire e quindi agire con la speranza di essere risparmiate quando il vecchio mondo finirà. In quanto a quelli che rifiutano di ascoltare l’avvertimento dato da Dio, il loro sangue ricadrà sulle loro teste!
14, 15. (a) Chi ha cercato inutilmente di mettere a tacere coloro che danno l’avvertimento, ma chi l’ha ascoltato e accolto? (b) Cosa significherà la fine del periodo di “buona volontà da parte di Geova”?
14 La classe della “sentinella” di Geova si è fatta conoscere in tutto il mondo. I nemici vorrebbero metterla a tacere. Pensano che il suo messaggio sovverta il loro sistema di cose. Ma tutto invano! L’avvertimento è rintronato nei loro orecchi specialmente dal 1919, l’anno in cui il mondo cominciava a riprendersi dalle ferite inflittegli dalla prima guerra mondiale. D’allora in poi ci siamo trovati nel periodo di tempo che in Isaia 61:2 è chiamato “l’anno di buona volontà da parte di Geova”. Questo significa che la sua ira non si è ancora riversata sul sistema di cose che si oppone a Dio. A cosa è servito questo tempo? Ha permesso che si adempisse finora la profezia di Gesù: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni”. (Matt. 24:14) Grazie a ciò, molti che oggi fanno parte del rimanente degli eredi del regno hanno accolto il messaggio del Regno. Così hanno approfittato della “buona volontà da parte di Geova”. Sono divenuti parte della classe della “sentinella”. Hanno partecipato all’opera di far risuonare il divino avvertimento.
15 Il simbolico “anno” concesso alla “buona volontà da parte di Geova” è un tempo limitato. Attualmente tutto indica che sta per finire. Al termine d’esso non inizierà un “Felice anno nuovo!” ma sarà tempo di passare dalla “buona volontà” all’ira di Geova. Sarà giunto “il giorno di vendetta da parte del nostro Dio”. (Isa. 61:1, 2) Sarà il giorno più tenebroso che questo mondo del genere umano abbia mai visto.
16. Quali risultati produce il servizio della classe della “sentinella”?
16 Pertanto è urgente che la classe della “sentinella” faccia risuonare l’avvertimento che l’“anno” della buona volontà di Geova sta per finire e sta per iniziare il “giorno di vendetta”. Il fatto che essa ha ubbidito facendo risuonare il divino avvertimento non salverà questo vecchio raffazzonato sistema di cose né i suoi devoti sostenitori dalla distruzione nella prossima “grande tribolazione”. Ma questo non scoraggia la classe della “sentinella”. Ha l’assicurazione che se converte i malvagi dalla loro via malvagia alla giustizia questi saranno salvati dall’annientamento di questo vecchio mondo. Così la classe della “sentinella” eviterà la colpa del sangue nel caso di coloro che sono stati avvertiti di allontanarsi dalla loro malvagità mortifera. La classe della “sentinella” ha anche l’assicurazione che persistendo nel dare l’avvertimento dissuaderà molti giusti dal fare il male e dall’unirsi al mondo malvagio affinché non si condannino a perire insieme a esso nella “grande tribolazione”. Questa è una grande soddisfazione per la classe della “sentinella”. Il suo servizio non sarà stato vano!
17. (a) Quale premio ha avuto la classe della “sentinella”? (b) Chi si è ora unito alla “sentinella” nel far risuonare l’avvertimento?
17 La classe della “sentinella” non ha ancora perso la voce a forza di gridare l’avvertimento circa il “giorno di vendetta da parte del nostro Dio”. Né ha abbassato il tono, ed è determinata a non farlo. Come premio, quale spettacolo alla gloria di Geova si presenta ai loro occhi scrutatori! Un’innumerevole “grande folla” di persone che hanno ascoltato l’avvertimento si profila davanti alla classe della “sentinella”. (Riv. 7:9) Gli occhi della “grande folla” sono stati aperti per vedere la “spada” del giustiziere di Geova che sta per abbattersi sugli empi oppositori del suo regno messianico. Quattro anni prima dello scoppio della seconda guerra mondiale questa “grande folla” cominciò a prender forma e a schierarsi con la classe della “sentinella”. Misericordiosamente la seconda guerra mondiale non culminò nel “giorno di vendetta da parte del nostro Dio”. Né la seconda guerra mondiale né le sue conseguenze fermarono o rallentarono l’afflusso della “grande folla” a fianco della classe della “sentinella” nonostante la persecuzione mondiale. In questo modo si è assunta l’obbligo di unirsi alla classe della “sentinella” nel far riecheggiare intrepidamente il divino avvertimento. Non si è sottratta a questa responsabilità. In tal modo non solo vuole esprimere amorevole ubbidienza a Geova Dio ma anche amore per il prossimo, per i suoi simili.
18, 19. (a) Di quale attività c’è ora il massimo bisogno, in armonia con le parole di Isaia 52:8? (b) Cosa dovrebbe spingerci a far risuonare il divino avvertimento?
18 In questa tarda data, negli ultimi giorni della cristianità e di tutto il resto di questo condannato sistema di cose, c’è il massimo bisogno di unità d’azione. Molto tempo fa il profeta Ezechiele e il contemporaneo profeta Geremia, pur lontani centinaia di chilometri l’uno dall’altro, unirono le proprie voci per avvertire la loro nazione sviata del “giorno di vendetta” che stava per iniziare. Ora, nel nostro secolo, dalla fine della prima guerra mondiale, le parole di Isaia 52:8 si applicano al dedicato popolo di Geova: “Ascolta! Le tue proprie sentinelle hanno alzato la voce. All’unisono continuano a gridare di gioia; poiché vedranno a faccia a faccia quando Geova ricondurrà Sion”. Tutti quelli che sono stati ricondotti sotto la ‘Sion celeste’ hanno avuto la stessa visione alla luce della profezia biblica che si stava adempiendo; insieme hanno visto la mano di Geova agire a loro favore. Hanno annunciato un unico messaggio a tutto il mondo. Oggi, più di sessant’anni dopo, devono continuare la loro testimonianza unita, solo includendo ormai l’urgente avvertimento del “giorno di vendetta” di Geova. La “grande folla” di molte nazioni e di molte lingue deve unire la sua voce a quella della “sentinella”.
19 Tutti insieme continuiamo dunque a dare l’avvertimento del “giorno di vendetta da parte del nostro Dio”! Non macchiamoci della colpa del sangue, perché vogliamo esser risparmiati durante quel “giorno di vendetta”. Molti nostri simili vorrebbero la salvezza. Il supremo amore che abbiamo per Geova e Cristo e l’umanitario amore per il prossimo, per i nostri simili, ci spingano irresistibilmente a far risuonare il vivificante avvertimento. Proveremo un’immensa gioia! Soprattutto, sarà dimostrato che Geova si interessa amorevolmente dell’umanità!
[Immagine a pagina 23]
Come Ezechiele aveva avvertito, l’esercito babilonese distrusse Gerusalemme e portò in esilio molti superstiti
[Immagine a pagina 25]
Come Ezechiele, la moderna classe della “sentinella” fa risuonare l’avvertimento, e adesso si avvale della cooperazione della “grande folla”