Capitolo XVII
Un “Giardino di Eden” per amore del Suo nome
1, 2. Nel ventesimo secolo a.E.V. quale parte del paese di Palestina fu simile al “giardino di Geova”, e come il paese del Regno di Giuda divenne simile a una giungla?
NEL ventesimo secolo avanti la nostra Èra Volgare, almeno una parte del paese di Palestina era simile al giardino di Eden in cui il Creatore pose il primo uomo, Adamo.
2 Genesi 13:10 ci narra: “Lot alzò dunque gli occhi e vide l’intero Distretto del Giordano, che . . . era tutta una regione ben irrigata, come il giardino di Geova . . . prima che Geova riducesse in rovina Sodoma e Gomorra”. (Genesi 2:7-15) Quattrocento anni dopo la Terra Promessa di Palestina era ancora bella, come un “adornamento” sulla nostra terra. Geova ne parlò come di “un paese che avevo esplorato per loro [gli Israeliti], un paese dove scorre latte e miele. Era l’adornamento di tutti i paesi”. (Ezechiele 20:5, 6) Questo includeva ciò che divenne il territorio del Regno di Giuda, di cui Gerusalemme fu la capitale. La conquista babilonese del paese di Giuda nel 607 a.E.V. fece rimanere il paese desolato, senza abitante umano e senza animale domestico. Divenne come una giungla. (Michea 3:12; Geremia 26:17, 18) Sarebbe stato mai più trasformato in un paese simile al giardino di Eden?
3, 4. Dopo la distruzione di Gerusalemme, quale rincorante messaggio relativo al paese Geova diede a Ezechiele, e quando i nemici parlarono della condizione spirituale del Suo unto rimanente, come in Ezechiele 36:1, 2?
3 Poco tempo dopo che gli esiliati Giudei a Babilonia avevano direttamente appreso da un fuggitivo che Gerusalemme era stata abbattuta dai Babilonesi, Geova diede la rincorante assicurazione che il paese di Giuda ora desolato non sarebbe sempre stato così senza uomo o animale domestico. Egli avrebbe tolto il biasimo dal suo nome e avrebbe magnificato il suo nome con ciò che avrebbe miracolosamente fatto per quel paese. Al suo fedele profeta Ezechiele egli disse: “E in quanto a te, o figlio d’uomo, profetizza riguardo ai monti d’Israele, e devi dire: ‘O monti d’Israele, udite la parola di Geova. Il Signore Geova ha detto questo: “Per la ragione che il nemico ha detto contro di te: ‘Aha! Pure gli alti luoghi dei tempi antichi, come possessione son divenuti nostri!’”’” — Ezechiele 36:1, 2.
4 In questo modo i nemici mondani parlavano contro la proprietà spirituale dell’unto rimanente dell’Israele spirituale dopo che questa proprietà era stata desolata dalla persecuzione religiosa e dalla soppressione durante la prima guerra mondiale. La cristianità era allora pronta a invadere l’intero campo religioso nel periodo del dopoguerra, a esclusione del calpestato rimanente degli Israeliti spirituali. Ma Geova aveva altri pensieri e profeticamente disse per mezzo di Ezechiele:
5. A quale condizione eran pervenuti i vari aspetti del paese d’Israele, e qual era l’attitudine delle rimanenti nazioni verso il paese?
5 “Perciò profetizza, e devi dire: ‘Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: “Per la ragione, pure per la ragione che siete stati resi desolati e divorati da ogni parte, acciocché diveniste un possesso dei rimanenti delle nazioni e si continua a parlare di voi con la lingua e fra voi c’è una cattiva notizia, perciò, o monti d’Israele, udite la parola del Sovrano Signore Geova! Questo è ciò che il Sovrano Signore Geova ha detto ai monti e ai colli, ai letti dei corsi d’acqua e alle valli e ai luoghi devastati che furono resi desolati e alle città abbandonate che son divenute per la preda e per la derisione ai rimanenti delle nazioni che sono all’intorno; perciò questo è ciò che il Sovrano Signore Geova ha detto:
6. Come disse Geova che si sarebbe rivolto a tali nazioni?
6 “‘“‘Per certo dovrò parlare nel fuoco del mio zelo contro i rimanenti delle nazioni e contro Edom, tutto quanto, quelli che si son dati il mio paese come possesso con l’allegrezza di tutto il cuore, col disprezzo nell’animo, per amore del suo pascolo e per la preda’”’”. — Ezechiele 36:3-5, NW.
7, 8. Quale fu la volontà di Geova circa il paese, come avrebbe dovuto parlare per arrestare gli avidi sforzi delle nazioni contro la sua volontà, e che cosa sarebbe dunque divenuto il paese di Edom?
7 Con ripetuti riferimenti a se stesso Geova non lascia nessun dubbio in quanto a chi parla. Le nazioni nemiche tutto intorno al desolato paese di Giuda avevano il loro proprio scopo egoistico riguardo al territorio vacante, ma Egli, Geova, aveva un altro e diverso proposito. Quelle nazioni mostravano verso Geova il loro odio bramando il desolato paese del Suo popolo esiliato, ma egli aveva decretato che il paese osservasse un sabato non essendo occupato né lavorato per settant’anni. (2 Cronache 36:19-21; Daniele 9:2) Quelle nazioni egoistiche dovevano essere arrestate perché non compissero i loro avidi sforzi contro la volontà di Geova. Questo obbligò Geova a parlare non solo con le parole, ma ancor più con le opere, “contro i rimanenti delle nazioni e contro Edom, tutto quanto”, nel fuoco del suo zelo per il suo nome e per la sua causa. Ciò avrebbe avverato, per esempio, ciò che egli aveva detto nel precedente capitolo contro Edom e la sua regione montagnosa di Seir:
8 “Farò di te distese desolate di durata indefinita, e le tue proprie città non saranno abitate; e dovrete conoscere che io sono Geova. . . . Diverrai una distesa desolata, o regione montagnosa di Seir, pure tutto Edom, tutto quanto; e dovranno conoscere che io sono Geova”. — Ezechiele 35:9, 15.
9. Doveva il paese di Israele restare desolato tanto a lungo quanto il paese di Edom, e che cosa ha portato il paese d’Israele che obbliga Geova a parlare?
9 Il paese dell’esiliato popolo di Geova doveva restare desolato senza nessun Edomita e nessun’altra nazione nemica che ne saccheggiassero le città abbandonate usandone i pascoli. Sì, il paese doveva restare “desolato”, ma non per sempre come era stato decretato che restasse il paese di Edom. “Perciò”, Geova disse al suo profeta Ezechiele, “profetizza riguardo al suolo d’Israele, e devi dire ai monti e ai colli, ai letti dei corsi d’acqua e alle valli: ‘Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: “Ecco, io stesso nel mio zelo e nel mio furore devo parlare, per la ragione che avete portato l’umiliazione dalle nazioni”’”. — Ezechiele 36:6, NW.
10. Alla fine della prima guerra mondiale, perché dispiacque a Geova il modo in cui i nemici religionisti (in particolare quelli della cristianità) avevano agito, e perché la proprietà spirituale del suo Israele spirituale avrebbe dovuto essere rispettata?
10 Geova provava furore al modo in cui le nazioni nemiche umiliavano il “suolo d’Israele” perché ne aveva permesso la desolazione per punire gli Israeliti del loro spargimento di sangue e della loro idolatria. In grado non inferiore a Geova dispiacque alla fine della prima guerra mondiale nel 1918 E.V. il modo in cui i nemici religionisti, particolarmente quelli della cristianità, parlavano della proprietà religiosa del dedicato popolo di Geova (l’Israele spirituale). Essi avevano desolato tale proprietà con la persecuzione e con l’azione tirannica negli isterici giorni della prima guerra mondiale del genere umano. È vero che il suo rimanente di Israeliti spirituali aveva fatto qualche mancanza, ma la loro proprietà religiosa doveva ciò nondimeno essere rispettata. Perché? Perché aveva relazione col suo santo nome e il suo nome doveva essere rispettato, non rappresentato erratamente. In che modo, dunque, avrebbe egli espresso il suo zelo e il suo furore nei tempi del dopoguerra? Ci sarebbe stato di nuovo alcun abbellimento della proprietà spirituale degli Israeliti spirituali che eran devoti al Suo nome? Ascoltate:
11. In Ezechiele 36:7-12, cosa disse Geova ai monti d’Israele in quanto a essere di nuovo abbelliti?
11 “Perciò il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘Io stesso ho alzato la mia mano in giuramento che le nazioni che avete all’intorno, esse stesse porteranno la loro propria umiliazione. E voi stessi, o monti d’Israele, emetterete i medesimi vostri propri rami e porterete il vostro proprio frutto per il mio popolo Israele, poiché si sono avvicinati al punto d’entrare. Poiché, ecco, io sono a favore di voi, e per certo mi volgerò verso di voi, e voi sarete effettivamente coltivati e seminati con seme. E per certo moltiplicherò su di voi il genere umano, l’intera casa d’Israele, tutta quanta, e le città dovranno divenire abitate, e gli stessi luoghi devastati saranno riedificati. Sì, per certo moltiplicherò su di voi il genere umano e gli animali, e per certo si moltiplicheranno e diverranno fecondi, e io vi farò effettivamente abitare come nella vostra condizione precedente e farò più bene che nel vostro stato iniziale; e dovrete conoscere che io sono Geova. E su di voi farò per certo camminare il genere umano, pure il mio popolo Israele, e dovranno prender possesso di voi, e dovrete divenire per loro un possedimento ereditario, e non li orberete più di figli’”. — Ezechiele 36:7-12, NW.
MAGGIOR ABBELLIMENTO DELLA PROPRIETÀ SPIRITUALE
12. Che specie di garanzia è la dichiarazione solenne di Geova che espresse il suo proposito con giuramento, e quale adempimento di profezia ci fu nel 537 a.E.V., ma quale umiliazione subirono le nazioni nemiche?
12 Quando Geova alza la mano in giuramento e dichiara solennemente qualsiasi cosa che si proponga di fare, è impossibile che non si avveri. (Ebrei 6:17, 18) I solidi fatti della storia provano che le parole giurate di Geova si adempirono sul paese di Giuda dopo la sua desolazione, durante la quale era stato senza uomo e animale domestico e la quale finì nel 537 a.E.V. (Esdra da 1:1 a 3:7) Ma in quanto a Edom, prima che la desolazione del paese di Giuda finisse, si adempì su questo secolare nemico d’Israele la profezia di Geremia 25:15-21, allorché il re di Babilonia soggiogò il paese di Edom nel 602-601 a.E.V. In seguito, secondo il movimento delle maree della storia, gli Edomiti divennero un popolo dislocato e, dopo la seconda distruzione di Gerusalemme nel 70 E.V., gli Edomiti cessarono di esistere come popolo. Altre nazioni nemiche che si eran rallegrate alla desolazione di Giuda subirono la loro rispettiva umiliazione per mano del re di Babilonia. (Geremia 25:21-24) Una retribuzione divina!
13. Riguardo alle sue predizioni e alle sue speranze circa il rimanente degli Israeliti spirituali, come la cristianità subì nel 1919 E.V. una grande umiliazione?
13 Nell’attuazione moderna della profezia di Ezechiele, la cristianità con le sue centinaia di sette religiose subì una grande umiliazione nel 1919 E.V. In che modo? In quanto le cose umilianti che essa aveva predette e sperate contro il perseguitato rimanente degli Israeliti spirituali non si avverarono. La proprietà spirituale di questi Israeliti spirituali non continuò ad esser desolata, ma quell’anno cominciò ad essere ravvivata mentre essi rinnovavano intrepidamente la loro mondiale opera di testimonianza al regno di Geova. — Matteo 24:14.
14. In vista di quale minaccia salì il numero dei membri della cristianità, ma che cosa accadde al numero dei suoi membri secondo la relazione del 1969, e che cosa riferirono i cattolici romani americani nel 1970?
14 A causa dell’accresciuta minaccia del dominio mondiale del comunismo ateo, la cristianità fu raccomandata dai politicanti democratici come un potente baluardo religioso contro la minacciosa marea di comunismo internazionale. Col passar del tempo, secondo il Britannica Book of the Year del 1968 il numero dei membri delle chiese della cristianità salì al massimo di 977.383.000 membri delle chiese cattolica romana, ortodossa orientale e protestanti. Ma proprio l’anno dopo si riferisce che la cristianità subì una diminuzione, e una diminuzione notevole! Secondo il Britannica Book of the Year del 1969 (pagina 647) il numero dei membri della cristianità scese a 924.274.000. Questa è una diminuzione inferiore al totale di 933.055.000 che si era stimato per l’anno 1963.a I seguenti due anni (1970 e 1971) non si riferì nessuna ripresa della perdita, non essendo data nessuna nuova cifra. Indicando ciò che in effetti ha luogo, comunque, il Times di New York, in data 21 maggio 1970, con l’intestazione “I cattolici riferiscono una diminuzione di iscritti nelle registrazioni statunitensi, la prima in questo secolo”, dichiarò quanto segue:
La Chiesa Cattolica Romana ha subìto negli Stati Uniti la sua prima diminuzione di membri in questo secolo, secondo le cifre rilasciate nell’ultimo numero dell’Official Catholic Directory [Guida Cattolica Ufficiale].
Il nuovo totale dei membri della Chiesa è 47.872.089, una diminuzione di 1.149 al di sotto della cifra di un anno fa, secondo l’edizione del 1970 della compilazione statistica emessa da P. J. Keney & Sons di New York.
. . .
In quanto ai seminari, le iscrizioni totali sono scese a 17.317, diminuzione di 2.256, e ci sono stati in totale 118 seminari diocesani, 19 meno dell’anno precedente. . . .
Nel frattempo la popolazione del mondo è esplosa a oltre 3.552.000.000.
15. Quale domanda, però, viene fatta riguardo alla popolazione dei simbolici “monti” della proprietà spirituale dell’“Israele di Dio”?
15 Qual è, tuttavia, la condizione dei simbolici “monti” della proprietà spirituale dell’“Israele di Dio” sin dalla fine della prima guerra mondiale nel 1918? Dalla loro popolazione hanno ora tali “monti” ragione di conoscere che Geova è a loro favore e che Colui il quale giurò alla sua buona parola di promessa è realmente Geova? Questi simbolici “monti d’Israele” ricordino la propria storia recente.
16. In che modo fu recata la desolazione sulle attività pubbliche del rimanente dell’Israele spirituale nel 1918, ma che cosa accadde l’anno successivo?
16 Al tempo in cui il governo del Canada proibì il libro Il mistero compiuto nel febbraio del 1918 e questo commentario biblico fu quindi ritirato dalla circolazione nel marzo del 1918 a causa della censura del governo degli Stati Uniti, c’erano 7.000 membri dell’unto rimanente attivamente impegnati nella divulgazione di questo libro e di altre pubblicazioni della Società Torre di Guardia andando di casa in casa personalmente. (Si veda La Torre di Guardia [inglese] del 15 settembre 1919, pagina 281, paragrafo 3; e del 1º marzo 1918, pagina 78). Poco tempo dopo ci fu una desolazione delle attività pubbliche del rimanente dell’Israele spirituale sui “monti d’Israele”. Ma l’anno successivo (1919) si pose termine alla condizione desolata, e quei “monti” cominciarono a essere ripopolati con un coraggioso rimanente ravvivato di Israeliti spirituali.
17. Da allora in poi, che avvenne sui “monti” della proprietà spirituale dell’Israele spirituale, e in che modo gli Israeliti spirituali han mostrato che Colui che ha fatto ciò è Geova?
17 Da allora in poi ci fu un continuo aumento degli attivi Israeliti spirituali su quei monti della loro proprietà spirituale, con il ricco frutto mediante cui Geova benediceva la loro ripristinata relazione con Lui. Nell’anno 1928 ci furono 44.080 del rimanente che fecero rapporto di una parte attiva nella proclamazione della buona notizia del messianico regno di Geova. In quel tempo essi sapevano che il Divino che compiva per loro quelle cose meravigliose nonostante l’opposizione mondiale era Geova. Dopo che nel numero de La Torre di Guardia (inglese) del 1º gennaio 1926, a pagina 3, era stata posta la domanda: “Chi onorerà Geova?” essi risposero: “Noi lo onoreremo”. Questa decisione essi la sostennero con azione vigorosa. Comprendevano che era venuto il tempo in cui Geova si sarebbe fatto “un nome di durata indefinita”. (Isaia 63:12; 2 Samuele 7:23) Avendo compreso più vivamente che mai ch’egli traeva da ogni nazione “un popolo per il suo nome”, l’unto rimanente ritenne bene identificarsi dinanzi a tutto il mondo con il nome preso dalle Sacre Scritture, testimoni di Geova. — Isaia 43:10; 44:8.
18. Nel 1935 chi cominciò a essere attivo con l’unto rimanente dei simbolici “monti d’Israele”, e come oggi quei “monti” hanno più che mai ragione di “conoscere che io sono Geova”?
18 Nell’anno 1935 la “grande folla” delle “altre pecore” dell’eccellente Pastore cominciò ad associarsi all’unto rimanente degli Israeliti spirituali e divenne così attiva sui simbolici “monti d’Israele”. Di conseguenza il numero degli attivi che predicavano la buona notizia del regno di Dio salì nel 1938 a 59.047, e questo includeva parecchie di quelle “altre pecore”. (Giovanni 10:16; Rivelazione 7:9-17) Nemmeno le persecuzioni mondiali durante la seconda guerra mondiale privarono i simbolici “monti d’Israele” della loro popolazione o la ridusse, poiché alla fine della seconda guerra mondiale nel 1945 c’erano in tutto il mondo 127.478 che annunciavano l’istituito regno messianico di Geova. Negli anni che trascorsero da allora la crescita annuale della popolazione su quei simbolici “monti d’Israele” è stata costante, fino al febbraio di quest’anno 1971 in cui 1.502.180 hanno fatto rapporto d’aver partecipato alla testimonianza mondiale al nome e al regno di Dio. È stato veramente per volontà di Geova che il genere umano si è moltiplicato su quei “monti d’Israele”, e oggi, più che mai, han ragione di conoscere “che io sono Geova”.
19. In quanto ai simbolici “monti d’Israele” che son divenuti un “possedimento ereditario” del restaurato Israele spirituale, quale domanda sorse circa l’occuparli e anche circa il nome che li identificava?
19 Quindi dal 1919 il rimanente dell’Israele spirituale ha preso possesso di quei “monti d’Israele”, e questi sono divenuti “per loro un possedimento ereditario”. (Ezechiele 36:12) Essi han condiviso i frutti e i privilegi del Regno di questa proprietà spirituale con la crescente “grande folla” di persone simili a pecore che il dominante re, Gesù Cristo, ora separa dalle persone simili a capri di tutte le nazioni. (Matteo 25:31-46) Quando il nome, testimoni di Geova, fu dapprima abbracciato dall’unto rimanente nell’anno 1931, nella mente di molti osservatori mondani sorse la domanda: “Durerà il nome?” In modo simile, un’altra domanda richiedeva risposta: “La proprietà spirituale raffigurata dai ‘monti d’Israele’ risulterà forse per l’unto rimanente degli Israeliti spirituali una responsabilità e una difficoltà troppo difficili da assumere e da assolvere? Sarebbe stata specialmente tale nel periodo del dopoguerra con i suoi comunismo ateo, fascismo e nazismo, dittatori, ‘Azione Cattolica’ militante, nazionalismo, intellettualismo dell’Èra dei Cervelli, irreligiosità e degradate norme morali?”
20, 21. Data la pressione di tali cose mondane, quale domanda sorse circa il modo in cui i “monti” avrebbero accolto i loro occupanti, e quale assicurazione diede Geova rivolgendosi a quei “monti”?
20 La pressione di tali cose mondane in quest’èra di anarchia e violenza avrebbe fatto scomparire i ristabiliti Israeliti spirituali dalla loro proprietà spirituale da poco occupata, come se fossero divorati, inghiottiti dagli invadenti aggressori o da una carestia nel loro paese? No! Questa proprietà spirituale del periodo successivo alla restaurazione avrebbe per certo ritenuto e sostenuto un fedele rimanente di Israeliti spirituali. Di ciò il loro Dio diede assicurazione con queste parole indirizzate al paese d’Israele:
21 “Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘Per la ragione che ci sono quelli che dicono: “Tu stesso sei un divoratore del genere umano, e sei divenuto un paese che orbi le tue nazioni di figli”’, ‘perciò non divorerai più il genere umano, e non orberai di figli le tue nazioni’, è l’espressione del Sovrano Signore Geova. ‘E non farò udire più alle nazioni nessun discorso umiliante riguardo a te, e non porterai più il biasimo dei popoli, e non farai più inciampare le tue nazioni’, è l’espressione del Sovrano Signore Geova”. — Ezechiele 36:13-15, NW.
22, 23. Come il paese di Canaan aveva acquistato la cattiva reputazione di divorare i suoi abitanti, e come Geova tolse tale “biasimo” sia nel caso dell’Israele naturale che nel caso dell’Israele spirituale?
22 Il paese di Canaan aveva una cattiva reputazione rispetto alla distruzione dei suoi popoli come se fossero divorati dal paese. (Numeri 13:32) Quando Geova ebbe condotto gli Israeliti nel paese di Canaan nel 1473 a.E.V. ed essi distruggevano sette nazioni, fu come se il paese consumasse, divorasse quegli abitanti.
23 Nel 607 a.E.V. il re di Babilonia conquistò il paese di Giuda e deportò molte centinaia di Giudei superstiti e il paese divenne desolato senza uomo né animale domestico. Di nuovo parve che il paese avesse divorato i propri abitanti e che avesse orbato la nazione del Regno di Giuda dei propri figli proprio come in precedenza, nel 740 a.E.V., aveva orbato la nazione del Regno d’Israele dei propri figli. Ma con la speciale benedizione e protezione di Geova il paese un tempo desolato non doveva subire un’altra esperienza simile a questa riguardo al rimanente dei fedeli Israeliti ristabiliti dall’esilio di Babilonia nel 537 a.E.V. e in seguito. Così è avvenuto della proprietà spirituale in cui il rimanente fu ristabilito nell’anno del dopoguerra del 1919 E.V. Essi sono ancora qui, vivi, fruttuosi, fecondi.
COMPASSIONE PER IL SUO SANTO NOME
24, 25. Fu forse a causa del loro valore o merito che tale divina bontà venne sul rimanente di Geova, e come Egli ne dà spiegazione in Ezechiele 36:16-21?
24 Fu forse a causa del loro valore o merito che tutta tale bontà divina venne sul tipico rimanente nel 537 a.E.V. e in seguito e sull’antitipico rimanente nel 1919 E.V. e in seguito? No! Perché no? Perché avevan reso impuro con lo spargimento di sangue e con l’idolatria il precedente paese che Dio aveva dato loro. Pertanto Geova spiega:
25 “E la parola di Geova continuò ad essermi rivolta, dicendo: ‘Figlio d’uomo, la casa d’Israele dimora nel suo suolo, e continua a renderlo impuro col suo modo di procedere e con le sue opere. La loro via è divenuta dinanzi a me simile all’impurità della mestruazione. E verserò su di loro il mio furore a motivo del sangue che han versato sul paese, il quale hanno reso impuro con i loro idoli di letame. E li spargerò fra le nazioni, così che saranno dispersi fra i paesi. Li dovrò giudicare secondo il loro modo di procedere e secondo le loro opere. E verranno alle nazioni dove dovranno venire, e la gente profanerà il mio santo nome, dicendo d’essi: “Questi sono il popolo di Geova, e sono usciti dal suo paese”. E io avrò compassione del mio santo nome, che la casa d’Israele ha profanato fra le nazioni dove sono andati’”. — Ezechiele 36:16-21.
26. Che Israele se ne andasse in esilio dal suo proprio paese quale aspetto diede a Geova, che influì in tal modo sul Suo nome, e perché egli dovette mostrare rispetto di sé anche nel caso del Suo rimanente moderno?
26 Siccome gli Israeliti erano usciti dal paese di Geova come esiliati, parve che Geova, loro professato Dio, non potesse proteggerli contro i loro nemici. Questo recò biasimo sul suo santo nome. Consentì alle nazioni gentili di parlare profanamente del suo nome. In modo simile quando l’unto rimanente degli Israeliti spirituali fu portato in schiavitù a Babilonia la Grande e agli amanti politici e militari d’essa durante la prima guerra mondiale, fece sembrare come se i membri dell’Associazione degli Studenti Biblici Internazionali non fossero veri cristiani. Sembrò come se il vero Dio non fosse dalla loro parte e non li proteggesse. Questo recò biasimo sul nome dell’Iddio della Bibbia al quale erano invero dedicati come battezzati discepoli di Cristo. Per cui Geova fu obbligato a mostrare rispetto di sé mostrando compassione per il suo proprio nome. Era un nome santo e non meritava d’esser profanato dai mondani. Avendo egli un devoto rimanente che era connesso al suo nome, qualunque cosa facesse per compassione del suo nome avrebbe dunque richiesto compassione per quel rimanente.
27, 28. Per amore di chi o di che cosa Geova ricondusse gli Israeliti nel loro proprio suolo, e quale relazione esisté quindi fra Lui e loro?
27 Che il suo proprio santo nome e la reputazione d’esso fossero la cosa principale da prendere in considerazione, Dio lo disse esplicitamente a Ezechiele, affermando:
28 “Perciò di’ alla casa d’Israele: ‘Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: “Non lo faccio per amore vostro, o casa d’Israele, ma per il mio santo nome, che voi avete profanato fra le nazioni dove siete andati”’. ‘E per certo santificherò il mio gran nome, che era profanato fra le nazioni, che voi avete profanato in mezzo a loro; e le nazioni dovranno conoscere che io sono Geova’, è l’espressione del Sovrano Signore Geova, ‘quando mi sarò santificato fra voi dinanzi ai loro occhi. E per certo vi prenderò dalle nazioni e vi radunerò da tutti i paesi e vi condurrò al vostro suolo. E per certo aspergerò su di voi acqua pura, e diverrete puri da tutte le vostre impurità; vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli di letame. E per certo vi darò un nuovo cuore, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo, e toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. E metterò dentro di voi il mio spirito, e per certo agirò in modo che camminerete nei miei regolamenti, e osserverete ed effettivamente eseguirete le mie decisioni giudiziarie. E per certo dimorerete nel paese che diedi ai vostri antenati, e dovrete divenire il mio popolo e io stesso diverrò il vostro Dio’”. — Ezechiele 36:22-28, NW.
29. Per amore di che cosa Geova ristabilì il suo unto rimanente nel 1919, e come fu evidente che Egli ne fu il liberatore e restauratore?
29 Non per alcun loro valore, ma per amore del suo proprio santo nome Geova ristabilì l’unto rimanente dell’Israele spirituale nella loro privilegiata proprietà nel 1919 E.V., subito dopo la fine della prima guerra mondiale. Questo sorprese le nazioni della cristianità e del paganesimo. Fu loro evidente che il Signore Dio agiva dopo tutto in loro favore. E quando resero chiaramente pubblico che il nome del loro Dio è Geova (come a pagina 14 de L’Arpa di Dio, pubblicata nel 1921),b le nazioni non ebbero quindi nessuna scusa per il fatto che non conoscevano chi aveva liberato e ristabilito il rimanente degli Israeliti spirituali. Allora entrò in vigore la dichiarazione del proposito di Geova che si applica alle nazioni che avevan profanato il nome di Dio a causa di ciò che era accaduto agli Israeliti spirituali:
30. Quale proposito divino di importanza internazionale entrò quindi in vigore?
30 “‘E le nazioni dovranno conoscere che io sono Geova’, è l’espressione del Sovrano Signore Geova, ‘quando mi sarò santificato fra voi dinanzi ai loro occhi’”. — Ezechiele 36:23, NW; AS.
31. Nonostante quale modo di fare dei moderni traduttori della Bibbia il nome divino è divenuto più estesamente conosciuto?
31 È evidente che siccome il nome divino è divenuto così notevolmente connesso con i cristiani testimoni di Geova, i traduttori della cristianità che fanno nuove, moderne versioni della Sacra Bibbia omettono il nome Geova, quasi o del tutto, e gli sostituiscono la parola “DIO” o “il SIGNORE”. Ciò nondimeno, il nome di Geova è divenuto più estesamente conosciuto perché Egli lo ha santificato fra il suo rimanente di Israeliti spirituali dinanzi agli occhi delle nazioni gentili sia dentro la cristianità che fuori di essa.
32. In che modo il dedicato popolo di Geova ha cercato di santificarne il nome fra le nazioni, e che cosa hanno riscontrato le nazioni che ostacolano il suo fedele popolo?
32 Alle nazioni viene mostrato che Geova ha generato un popolo dedicato che considera il Suo nome così santo, così sacro, così degno di riverenza, da cercare di non far ricadere su di esso alcun biasimo a causa di cattiva condotta da parte loro; piuttosto, cercano di fare ogni cosa alla gloria del Suo nome. Perciò preferiscono ubbidire a Lui come Governante anziché agli uomini quando vi sia qualunque conflitto tra la legge di Dio e le leggi formulate da uomini che non tengono conto di Dio. (Atti 5:29) Quando le nazioni angariano e perseguitano il popolo che Geova ha tratto per il suo nome, queste nazioni riscontrano di cacciarsi in un imbarazzante problema. Esse riscontrano che quando si servono del loro potere politico per progettare “affanno mediante decreto”, per ordire “oppressioni in nome della legge” contro il popolo che porta il nome di Geova, questo sotterfugio legale alla fine non opera e Geova rende pubblico che non ha fatto nessuna alleanza o associazione con tali malfattori. (Salmo 94:20, NM; VR; Zaccaria 12:2-4) Nessuna nazione può ingiustamente interferire con i suoi fedeli testimoni senza dover da ultimo fare i conti con Geova.
33. Come Geova ha purificato il suo ristabilito rimanente, anche degli “idoli di letame”, e che specie di “cuore” ha dato loro?
33 Come le impurità della mestruazione sono tolte con abluzioni di acqua pura, così Geova ha purificato il suo ristabilito rimanente delle impurità religiose con i suoi strumenti di purificazione, come aspergendoli d’acqua pura. Poiché li ha purificati degli “idoli di letame” di questo sistema di cose mondano, com’è coerente che essi si rifiutino di idoleggiare dignitari politici, militari o religiosi o di fare gesti idolatrici e assumere atteggiamenti davanti a immagini, statue o emblemi! Egli ha tolto loro ogni cuore di pietra e ha dato loro un “cuore di carne” che prova amore e affetto per spingerli a osservare la sua decisione giudiziaria e a camminare nei suoi regolamenti.
34. Che cos’è prodotto dallo “spirito nuovo” che egli ha dato loro, e fino a qual punto egli è divenuto il loro Dio?
34 Egli ha posto in loro uno “spirito nuovo”, cioè il “mio spirito”, onde producano il frutto del Suo spirito come “amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé”, contro le quali cose non c’è legge divina. (Galati 5:22, 23) Come battezzati seguaci del suo Figlio Gesù Cristo son divenuti in realtà il popolo di Geova, ed egli è divenuto il loro Dio a cui è dovuta la loro esclusiva devozione. — Ezechiele 36:25-28.
35. Geova promise di benedire il suo popolo restaurato in qual modo, e perché i loro sentimenti mostrerebbero che Egli non fece ciò per amor loro?
35 Per correggere qualsiasi errata impressione che le nazioni abbiano di lui perché ha disciplinato il proprio popolo, Geova ha così abbondantemente benedetto il suo ristabilito rimanente dal 1919. È avvenuto esattamente come promise in maniera profetica per mezzo del suo profeta Ezechiele: “‘E per certo vi salverò da tutte le vostre impurità e chiamerò il grano e lo farò abbondare, e non metterò su di voi nessuna carestia. E per certo farò abbondare i frutti dell’albero, e il prodotto del campo, onde non riceviate più fra le nazioni il biasimo della carestia. E vi dovrete ricordare delle vostre cattive vie e delle vostre azioni che non eran buone, e dovrete provare nausea della vostra propria persona a motivo dei vostri errori e a motivo delle vostre cose detestabili. Non per amore di voi faccio questo’, è l’espressione del Sovrano Signore Geova, ‘vi sia noto. Vergognatevi e provate umiliazione a causa delle vostre vie, o casa d’Israele’”. — Ezechiele 36:29-32, NW.
36. A causa di tale immeritata bontà verso di loro, come si sentono rispetto alle cose che fecero in passato, e sono grati di che cosa che Dio fece loro conoscere?
36 A causa di tale bontà divina verso di loro nella loro ristabilita condizione spirituale, i membri dell’unto rimanente provano disgusto di se stessi quando considerano ciò che erano nel passato, e notano i loro errori e cattive azioni che non glorificavano il nome di Dio. Se ne vergognano, si sentono umiliati, solo a pensarvi. Questa attitudine toglie loro ogni inclinazione a impegnarsi ancora una volta, volontariamente, nelle impurità spirituali e immorali. Così, a causa dell’effetto che l’immeritata benignità di Geova ha su di loro nella loro ristabilita condizione, egli li salva da ogni loro impurità. Essi apprezzano vivamente che non per alcuna loro passata bontà, non per amor loro, figurativamente parlando, egli fece germogliare il grano sostentatore dal suolo e fece produrre così abbondantemente, così che le nazioni mondane non possono biasimarli perché abbiano alcuna carestia di cibo e provvedimenti spirituali. Sono grati che Dio abbia fatto loro conoscere per amore del proprio santo nome d’aver fatto tutte queste cose per loro. In tutta umiltà santificano dunque il nome di Geova nella loro vita.
“SIMILE AL GIARDINO D’EDEN” CON UNA POPOLAZIONE
37, 38. Di conseguenza, qual è divenuta la condizione spirituale del rimanente ora ristabilito, e come Geova lo predisse a Ezechiele?
37 Grazie a tale divina compassione a favore del nome di Geova, la condizione spirituale del ristabilito rimanente è divenuta un Paradiso spirituale. Gli informati osservatori che hanno notato la trasformazione l’han riconosciuto. È avvenuto esattamente come predisse l’Iddio che rispetta il proprio nome, dicendo:
38 “Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘Nel giorno che vi purificherò da tutti i vostri errori per certo farò anche abitare le città, e dovranno essere riedificati i luoghi devastati. E lo stesso paese desolato sarà coltivato, mentre era divenuto una distesa desolata dinanzi agli occhi di ogni passante. E la gente per certo dirà: “Quel paese laggiù che era desolato è divenuto simile al giardino d’Eden, e le città che erano devastate e che giacevan desolate e che erano demolite sono fortificate; sono divenute abitate”. E le nazioni che vi saranno lasciate rimanere all’intorno dovranno conoscere che io stesso, Geova, ho edificato le cose demolite, ho piantato ciò che era stato desolato. Io stesso, Geova, ho parlato e ho fatto’”. — Ezechiele 36:33-36, NW.
39. Che cosa ci narra Esdra 3:1, 2 circa l’inizio dell’antico adempimento di quella profezia?
39 Circa l’inizio dell’antico adempimento di quella splendida profezia, in Esdra 3:1, 2 è scritto: “Quando arrivò il settimo mese [Tishri, alla fine dei settant’anni di desolazione nel 537 a.E.V.], i figli d’Israele erano nelle loro città. E il popolo si raccoglieva come un sol uomo a Gerusalemme. E Iesua figlio di Ieozadac e i suoi fratelli i sacerdoti e [il governatore] Zorobabele figlio di Sealtiel e i suoi fratelli si levavano ed edificavano l’altare dell’Iddio d’Israele, per offrirvi sacrifici bruciati secondo ciò che è scritto nella legge di Mosè l’uomo del vero Dio”. Gli Israeliti che tornarono da Babilonia ammontarono allora a 42.360, insieme ai quali vennero 7.337 schiavi e all’incirca da 200 a 245 cantori di professione. Questo portò il numero a quasi 50.000 persone. — Esdra 2:64, 65; Neemia 7:66, 67.
40. Che cosa, corrispondente a quel primo radunamento in Gerusalemme dopo l’esilio, ebbe luogo nel 1919 E.V. in quanto al restaurato popolo di Geova?
40 In modo simile nell’anno 1919 della nostra Èra Volgare, il rilascio in marzo di otto preminenti funzionari e agenti della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati dal penitenziario federale di Atlanta, in Georgia, U.S.A., ebbe luogo in simbolo della liberazione degli Studenti Biblici Internazionali dalla schiavitù e dall’oppressione babilonica. Il medesimo mese successivo, la domenica sera 13 aprile, molte migliaia di questi dedicati Studenti Biblici si riunirono con gratitudine nelle loro congregazioni in tutto il mondo per celebrare la Cena del Signore, essendo quello l’anniversario del giorno in cui Gesù istituì tale commemorazione della sua morte. I primi rapporti inviati dalle congregazioni che avevano avuto trenta o più presenti solo in otto città europee e in 164 altre città dell’America Settentrionale e Meridionale mostrarono un totale di 17.961 presenti. Altri rapporti successivi non furono pubblicati. (Si veda La Torre di Guardia [inglese] del 15 maggio 1919 pagina 151). In seguito quell’anno, dal 1º all’8 settembre, si tenne a Cedar Point, nell’Ohio, U.S.A., il primo congresso generale del dopoguerra dell’Associazione degli Studenti Biblici Internazionali, a cui assisterono circa 6.000 Studenti Biblici. L’uditorio pubblico fu di 7.000 persone la domenica, il 7 settembre 1919.
41. Come le figurative “città” che erano state desolate furono “fortificate” e “abitate”?
41 Le congregazioni del ristabilito rimanente degli Israeliti spirituali erano come le città dell’antico Israele. Furono “fortificate” in special modo con la loro migliore organizzazione per adempiere attivamente la profezia di Gesù di Matteo 24:14, quella di predicare la buona notizia dello stabilito regno di Dio in tutta la terra abitata in testimonianza a tutte le nazioni. Furono ancor più pienamente fortificati nell’anno 1938 quando a tutte le congregazioni intorno al globo fu applicata la centralizzata norma teocratica, anziché la norma locale dell’organizzazione delle congregazioni. Il numero di queste fortificate congregazioni e dei loro abitanti aumentò.
42. Perché fu manifestamente Geova a far ciò, e in che modo fu ampliata la presentazione dei “frutti” del regno di Dio?
42 Geova stesso fu manifestamente Colui che fece ciò, in quanto le nazioni della cristianità e del mondo vi si opponevano e non vi cooperavano. Egli fu Colui che benedisse la condizione spirituale del suo ristabilito rimanente così che divenne assai fruttuoso e produttivo. Per ampliare la presentazione dei “frutti” del regno di Dio a tutti gli abitanti della terra, la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati stabilì e ampliò in molte parti della terra stamperie per produrre letteratura biblica a milioni di copie in molte lingue, affinché fosse distribuita dal restaurato rimanente al popolo gratis o a una contribuzione nominale sorprendentemente piccola. Le terribili devastazioni causate dalla seconda guerra mondiale del 1939-1945 non fece diminuire questo. — Matteo 21:43.
43. Oltre ai “frutti” del regno di Dio, in quale altro modo divenne fruttuosa la congregazione del popolo di Geova, e che cosa sono stati costretti ad esclamare gli onesti osservatori della loro condizione spirituale?
43 Non solo l’offerta dei “frutti” del Regno mediante l’espansione dell’opera di predicazione del Regno in tutto il mondo aumentò, ma crebbe anche la spiritualità delle congregazioni. Questo avvenne specialmente dopo la seconda guerra mondiale, nonostante il ritmo ora affrettato della demoralizzazione della società umana sia dentro la cristianità che fuori di essa. Fra le congregazioni il “frutto dello spirito” di Dio divenne più lussureggiante con “amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé”. (Galati 5:22, 23) Questo è divenuto manifesto non solo nelle congregazioni locali dei testimoni di Geova ma anche nelle più pubbliche riunioni delle assemblee di circoscrizione, di distretto, nazionali e internazionali in tutta la terra. In contrasto con le dilapidate condizioni religiose della cristianità, gli onesti osservatori della prosperità spirituale della spirituale condizione dei testimoni di Geova sono stati costretti ad esclamare: “Quel paese laggiù che era desolato è divenuto simile al giardino d’Eden”. (Ezechiele 36:35) A chi si deve questo?
44. A che cosa è dovuto il credito di questa trasformazione, e chi dovrebbe prenderne nota?
44 Il vero credito di ciò è dovuto non all’unto rimanente e alla “grande folla” delle “altre pecore” di Cristo, ma a Geova. Molto tempo fa egli ne parlò profeticamente. Nel nostro tempo l’ha adempiuto. Per amore del suo Nome tanto oltraggiato egli ha trasformato la condizione spirituale un tempo desolata del suo unto rimanente in un Paradiso spirituale, in un “giardino d’Eden”, che, come l’originale giardino di Eden del giorno di Adamo, è la piantagione di Geova. (Genesi 2:7-9) Le nazioni del mondo ne prendano nota.
45. Per mezzo di Ezechiele, che cosa Geova promise di fare circa le abitate città di Giuda, e che dovevano fare a questo proposito gli esiliati Israeliti?
45 Nei remoti giorni del profeta Ezechiele nell’esilio di Babilonia questa paradisiaca trasformazione della patria desolata fu qualche cosa ancora da attendere e ricercare, poiché dovevano sottostare a Babilonia ad altri decenni d’esilio. Questo stato di cose è ciò che in quel tempo Dio commentò al suo profeta Ezechiele, dicendo: “Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘Mi farò ricercare dalla casa d’Israele per far loro questo: Li moltiplicherò di uomini come un gregge. Come un gregge di persone sante, come il gregge di Gerusalemme nei suoi periodi festivi, così le città che erano state devastate saranno piene d’un gregge di uomini; e dovranno conoscere che io sono Geova’”. — Ezechiele 36:37, 38, NW.
46. In quanto alla profezia di ripopolare le città del paese di Giuda, come la situazione odierna dell’unto rimanente contrasta con quella degli esiliati Giudei?
46 Allora, più di duemilacinquecento anni fa, quel ripopolamento delle devastate città del paese di Giuda doveva essere ricercato presso Geova da quegli esiliati giudei che si eran pentiti e desideravano adempiere le misericordiose promesse di Geova, specialmente per santificare e rivendicare il suo santo nome. Parecchi di quegli esiliati Giudei sopravvissero e tornarono nella loro patria per vedere la realizzazione della promessa di Geova di ripopolare la loro diletta patria. (Esdra 3:12) Oggi, in questo ventesimo secolo, siamo a decenni di distanza dall’anno di liberazione del 1919. Poiché l’unto rimanente non è più presso Geova alla ricerca, onde ripopoli di persone sante la proprietà spirituale dell’“Israele di Dio”. Questo è ora un fatto compiuto, e la fine dell’adempimento della profezia non è ancora giunta. — Galati 6:16.
47. Quanto estesamente sono aumentate le congregazioni dei cristiani testimoni di Geova, e come, in quanto a un “gregge di persone sante” è manifesto che Egli ha fatto meglio per la loro proprietà spirituale che non al suo inizio?
47 Nei sei grandi continenti al di sopra della regione antartica e nelle isole dei sette mari, il numero delle congregazioni dei cristiani testimoni di Geova è aumentato, tanto da godere il più estesamente possibile la condizione spirituale, il Paradiso spirituale, del cristiano Israele di Dio. Facendo meglio o più bene per la proprietà spirituale dei suoi cristiani testimoni che non ai suoi inizi o nel suo “stato iniziale”, Geova l’ha riempita di un enorme “gregge di uomini”. (Ezechiele 36:11) Come le dodici tribù d’Israele affluivano a Gerusalemme e al suo tempio nei tre “periodi festivi” dell’anno (a Pasqua, alla Pentecoste e alla festa delle capanne), così i cristiani testimoni di Geova si sono rallegrati radunandosi insieme non solo nelle loro locali Sale del Regno, ma, in maniera sorprendente, nelle loro regolari assemblee di circoscrizione, di distretto, nazionali e internazionali.
48. Come il caso delle Assemblee di Distretto “Uomini di buona volontà”, dal giugno al dicembre 1970, è un esempio di tale radunamento?
48 Per esempio, durante le assemblee di distretto designate per gli “Uomini di buona volontà”, nell’anno 1970, il numero dei presenti superò le aspettative. A queste assemblee di distretto in tutt’e sei i continenti il discorso per il pubblico in genere fu principalmente sul soggetto “Salvata la razza umana mediante il Regno”.c In esse, da giugno a dicembre, i presenti giunsero al totale di oltre un milione.
49. In quale via della salvezza, come Pietro dichiarò ai Giudei il giorno di Pentecoste, i cristiani testimoni di Geova credono ancora?
49 Nell’anno 33 E.V., nel periodo festivo della Pentecoste, all’inizio della congregazione cristiana, l’apostolo Pietro disse a un gregge di Giudei che s’interessavano alla salvezza eterna: “E chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato”. (Atti 2:21; citato da Gioele 2:32) I cristiani testimoni di Geova d’oggi ancora credono in quell’immutabile via della salvezza.
50. Come il nome di Dio viene reso noto mediante questo radunamento dei cristiani testimoni di Geova, e che si può dire delle persone che cercano la vivificante associazione con loro?
50 Per tale ragione non solo si radunano insieme, ma anche fanno conoscere il nome di Geova quale divino Autore della salvezza per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo. (Romani 10:10-14) Altrimenti, dal solo radunamento del Suo popolo dedicato non si saprebbe che, come Egli disse: “Io sono Geova”. Ma poiché il crescente gregge dei cristiani testimoni di Geova proclama dappertutto il suo nome come il solo nome da invocare per ottenere la salvezza per mezzo di Gesù Cristo, sempre più persone cercano la vivificante associazione con questi testimoni. Alla celebrazione annuale della Cena del Signore il 22 marzo 1970, quanti furono presenti in tutto il mondo? Il totale dei rapporti ricevuti mostrò che furono 3.226.168. (Pagina 43 dell’Annuario del 1971 dei Testimoni di Geova) Questo fu per oltre 26.000 congregazioni dei testimoni di Geova.
51. Paragonando il pubblicato numero dei proclamatori del Regno con il numero dei presenti alla Cena del Signore, che cosa risulta evidente riguardo al dichiarato proposito di Geova, e perché?
51 Al tempo della loro celebrazione di tale annuale commemorazione della morte di sacrificio del Signore Gesù Cristo, “l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”, ci fu esattamente una media di 1.384.782 testimoni di Geova che proclamavano con regolarità la buona notizia del messianico regno di Geova in più di duecento paesi. Dalla differenza fra quel numero degli attivi proclamatori e quello dei presenti in tutto il mondo alla Cena del Signore, è evidente che quasi due milioni di persone provavano allora quanto l’accreditato Operatore di tutte queste cose meravigliose predisse, cioè che “dovranno conoscere che io sono Geova”. (Ezechiele 36:38) Al di là di ogni contraddizione questo Geova ha trasformato la condizione spirituale un tempo desolata dei suoi unti testimoni, dell’attuale rimanente dell’Israele spirituale, in uno spirituale “giardino d’Eden”, e questo Egli ha fatto per amore del suo proprio degno nome. — Ezechiele 36:22.
[Note in calce]
a Si veda Britannica Book of the Year del 1964, pagina 728, colonna 1ª.
b L’Arpa di Dio raggiunse la tiratura di 5.819.037 copie, in 22 lingue. Ora è esaurito e non in ristampa.
c A Freetown, in Sierra Leone, a Lagos, in Nigeria, e a Nairobi, in Kenya, Africa, il discorso pubblico fu intitolato “Restaurazione di tutte le cose di cui Dio parlò”.
[Grafico a pagina 321]
Aumento nel numero dei proclamatori del NOME DI DIO
(Ciascuna persona rappresenta 100.000 proclamatori)
ANNO
1939 61.589
1942 106.000
1945 127.478
1948 230.532
1951 384.694
1954 525.924
1957 653.273
1960 851.378
1963 956.648
1966 1.058.675
1969 1.256.784
1971 1.502.180 (feb.)