Perché attendete il 1975?
1, 2. (a) Che cos’ha destato speciale interesse nell’anno 1975, e con quali risultati? (b) Ma quali domande sorgono?
PERCHÉ si fa tanto parlare dell’anno 1975? Animate conversazioni, alcune basate su speculazione, sono state fatte in questi ultimi mesi fra seri studiosi della Bibbia. Il loro interesse è stato suscitato dalla credenza che il 1975 segnerà la fine di 6.000 anni di storia umana dalla creazione di Adamo. L’approssimarsi di tale importante data accende davvero l’immaginazione e presenta illimitate possibilità di conversazione.
2 Ma un momento! Come sappiamo che i loro calcoli sono corretti? Che base c’è per dire che Adamo fu creato circa 5.994 anni fa? L’unico Libro che si può implicitamente accettare per la sua verace accuratezza storica, cioè l’Ispirata Parola di Geova, la Sacra Bibbia, sostiene e appoggia tale conclusione?
3. La data della creazione di Adamo che si trova in molte copie della Bibbia fa parte delle Scritture ispirate, e sono tutti d’accordo su tale data?
3 Nei riferimenti marginali della Versione Autorizzata o del Re Giacomo (inglese) protestante, e nelle note in calce di certe edizioni della versione cattolica Douay (inglese), è detto che la data della creazione dell’uomo fosse il 4004 a.E.V. Questa data marginale, comunque, non fa parte dell’ispirato testo delle Sacre Scritture, poiché fu suggerita per la prima volta oltre quindici secoli dopo la morte dell’ultimo scrittore della Bibbia, e non fu aggiunta ad alcuna edizione della Bibbia che nel 1701 E.V. È un’aggiunta basata sulle conclusioni di un prelato irlandese, l’arcivescovo anglicano James Ussher (1581-1656). La cronologia di Ussher fu solo uno dei molti sinceri sforzi fatti nei secoli passati per determinare il tempo della creazione di Adamo. Cento anni fa quando venne fatto un conto, erano stati pubblicati da seri studiosi non meno di 140 diversi calcoli del tempo. In tali cronologie i calcoli su quando fu creato Adamo variano dal 3616 a.E.V. al 6174 a.E.V., e un’esagerata congettura stabilisce il 20.000 a.E.V. Tali contraddittorie risposte contenute nei numerosi volumi delle biblioteche del mondo contribuiscono per certo ad accrescere la confusione quando si cerca la risposta alle suddette domande.
4. Che cosa abbiamo appreso nel precedente studio, e, quindi, che cosa siamo ora preparati a fare?
4 Nel precedente articolo abbiamo appreso dagli stessi Ispirati Scritti, indipendentemente dalle non ispirate note marginali di alcune Bibbie, che i settant’anni di desolazione del paese di Giuda cominciarono a contarsi verso il 1º ottobre 607 a.E.V. Il principio di questo periodo di settant’anni era ovviamente collegato al suo termine, cioè alla caduta di Babilonia nel 539 a.E.V. Essendo dunque il 607 a.E.V. così sicuramente fissato nel nostro calendario gregoriano come la data del 539 a.E.V. siamo preparati a tornare anche più indietro nel calcolo del tempo, per datare altri importanti avvenimenti della storia biblica. Per esempio, gli anni in cui Saul, Davide e Salomone regnarono successivamente sull’eletto popolo di Dio si possono ora stabilire col nostro attuale calendario.
5. Quali storici avvenimenti ebbero luogo nel 997 a.E.V.?
5 Alla morte di Salomone il suo regno fu diviso in due parti. La parte meridionale, costituita dalle due tribù di Giuda e Beniamino, continuò ad essere governata dai discendenti di Salomone, e si chiamò regno di Giuda. Le dieci tribù settentrionali costituirono il regno d’Israele, talvolta chiamato “Samaria” dal nome della sua successiva città capitale, e furono governate da Geroboamo e dai suoi successori. Applicando il periodo di tempo profetico di 390 anni che si trova in Ezechiele 4:1-9 riguardo alla distruzione di Gerusalemme, riscontriamo che la morte di Salomone avvenne nell’anno 997 a.E.V. Questo fu 390 anni prima della distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V.
GLI ERRORI D’ISRAELE PORTATI PER 390 ANNI
6, 7. A quali periodi di tempo si riferisce Ezechiele 4:1-9?
6 Notate ciò che disse a questo riguardo il profeta Ezechiele:
7 “E tu, o figlio d’uomo, prenditi un mattone, e te lo devi mettere davanti e scolpirvi una città, sì, Gerusalemme. E le devi porre l’assedio . . . È un segno per la casa d’Israele. E in quanto a te, giaci sul tuo fianco sinistro, e devi porre su di esso l’errore della casa d’Israele. Poiché il numero dei giorni che giacerai su di esso porterai il loro errore. E io stesso ti devo dare gli anni del loro errore al numero di trecentonovanta giorni, e devi portare l’errore della casa d’Israele. E li devi compiere. E nel secondo caso devi giacere sul tuo fianco destro, e devi portare l’errore della casa di Giuda per quaranta giorni. Un giorno per un anno, un giorno per un anno, ti ho dato. . . . E in quanto a te, prenditi frumento e orzo e fave e lenticchie e miglio e spelta, e li devi mettere in un utensile e fartene pane, per il numero dei giorni che giacerai sul tuo fianco; trecentonovanta giorni lo mangerai”. — Ezec. 4:1-9.
8. Quando si finì di portare l’“errore” del regno meridionale?
8 Questo capitolo di Ezechiele non raccontava avvenimenti di storia passata ma era profezia di avvenimenti futuri. Parlava del tempo futuro in cui la gloriosa città di Gerusalemme sarebbe stata assediata e i suoi abitanti sarebbero stati presi prigionieri, ciò che avvenne nel 607 a.E.V. I quarant’anni di cui si parla nel caso di Giuda finirono dunque quell’anno. L’“errore” del regno settentrionale, che si dice fu portato per 390 anni, era quasi dieci volte maggiore in paragone con l’errore di Giuda portato per 40 anni. Quando finirono dunque questi 390 anni?
9. Che cosa indica che anche l’“errore” del regno settentrionale finì nel 607 a.E.V.?
9 Non terminarono nel 740 a.E.V., quando fu distrutta Samaria, per il semplice fatto che Ezechiele rappresentò questo dramma profetico qualche tempo dopo il “quinto anno dell’esilio del re Ioiachin”, per cui sarebbero terminati non prima del 613 a.E.V., cioè 127 anni dopo che Samaria era stata distrutta dall’Assiria. (Ezec. 1:2) Poiché tutto questo dramma profetico additò chiaramente la distruzione di Gerusalemme, e poiché sia la casa d’Israele che la casa di Giuda erano in realtà un popolo inseparabile legato da un patto, il cui rimanente non sarebbe stato un popolo diviso al ritorno dall’esilio, c’è solo una ragionevole conclusione, cioè che gli errori di entrambe le case decorsero contemporaneamente e terminarono nello stesso tempo nel 607 a.E.V. In questo modo i 70 anni di desolazione del paese di Giuda finirono 70 anni dopo che si era terminato di portare l’errore di entrambe le case, così che un rimanente di entrambe le case potesse tornare alla località di Gerusalemme.
10. Quando cominciò dunque l’“errore” d’Israele?
10 Se l’“errore della casa d’Israele” finì nel 607, il suo inizio, 390 anni prima di ciò, era avvenuto nel 997 a.E.V. Cominciò l’anno in cui morì Salomone e Geroboamo commise l’errore, sì, un grande errore, in quanto Geroboamo, il cui dominio fu strappato alla casa di Davide, “separava Israele dal seguire Geova”, facendolo “peccare con un grande peccato”. — 2 Re 17:21.
DATA DELL’ESODO, 1513 A.E.V.
11, 12. Quale altro avvenimento della storia umana siamo ora preparati a datare, e con l’aiuto di quale basilare versetto?
11 Esaminando il lontano passato vediamo un’altra pietra miliare nella storia dell’uomo, l’indimenticabile esodo degli Israeliti dalla schiavitù egiziana, sotto la guida di Mosè. Se non fosse per la fedele Parola di Geova la Bibbia, sarebbe impossibile situare accuratamente nel calendario questo grande avvenimento, poiché i geroglifici egiziani mantengono un rigoroso silenzio sull’umiliante sconfitta che Geova inflisse a quella prima potenza mondiale. Ma con la cronologia biblica, è relativamente semplice datare quel memorabile avvenimento!
12 In I Re 6:1 leggiamo: “E avvenne il quattrocentottantesimo anno dopo l’uscita dei figli di Israele dal paese d’Egitto, nel quarto anno, nel mese di Ziv, cioè il secondo mese, dopo che Salomone era divenuto re su Israele, che egli edificava la casa di Geova”.
13, 14. (a) Nel calendario gregoriano, in che anno Salomone cominciò a regnare? (b) In che anno cominciò a costruire il tempio?
13 In base a queste informazioni si deve soltanto determinare in quale anno di calendario Salomone cominciò a costruire il tempio, e quindi è facile calcolare quando fu distrutto l’esercito di Faraone nel mar Rosso.
14 “E i giorni che Salomone aveva regnato in Gerusalemme su tutto Israele furono quarant’anni”. (1 Re 11:42) Questo significa che il suo ultimo anno intero di regno finì nella primavera del 997 a.E.V.a Aggiungendo 40 a 997 arriviamo al 1037 a.E.V., l’anno in cui Salomone cominciò il suo pacifico regno. Egli non cominciò la costruzione del tempio, come dice il racconto, che nel secondo mese del quarto anno del suo regno, il che significa che aveva regnato tre anni interi e un mese. Sottraendo dunque 3 anni da 1037 si arriva al 1034 a.E.V., l’anno che cominciò l’opera di costruzione. Il tempo dell’anno era il secondo mese di Ziv, cioè aprile-maggio. Questo, dice la Bibbia, avvenne nel “quattrocentottantesimo anno” dopo che gli Israeliti avevano lasciato l’Egitto.
15. (a) Spiegate la differenza tra numero cardinale e numero ordinale. (b) Quando partirono dunque gli Israeliti dall’Egitto?
15 C’è differenza fra i numeri cardinali e quelli ordinali. Per esempio, quando nel baseball si gioca il decimo inning [ripresa] significa che sono già stati giocati nove inning interi, ma solo parte del decimo; dieci inning non sono ancora stati terminati. Similmente, quando la Bibbia usa un numero ordinale, dicendo che la costruzione del tempio cominciò nel 480º anno dopo che gli Israeliti erano partiti dall’Egitto, e quando si sa che questo particolare anno è il 1034 a.E.V. del calendario, aggiungendo quindi 479 anni interi (non 480) a 1034 arriviamo alla data del 1513 a.E.V., l’anno dell’Esodo. Era inoltre primavera, il tempo di Pasqua, il 14º giorno del mese di Nisan.
QUANTO TEMPO È PASSATO DAL DILUVIO?
16. Sino a quale lontano tempo della storia passata siamo ora pervenuti, e quali prospettive vi sono di arrivare anche più lontano?
16 Con l’aiuto provveduto dalla Bibbia abbiamo già calcolato accuratamente gli anni dalla primavera dell’anno 1969 E.V. alla primavera del 1513 a.E.V., un totale di 3.481 anni. Con la continua fedele memoria e l’accurato racconto storico della Sacra Parola di Geova possiamo giungere anche più lontano nel passato, fino al diluvio del giorno di Noè.
17. Narrando le esperienze d’Israele, a quali avvenimenti e a quale periodo di tempo si riferisce Stefano?
17 Stefano, primo seguace martirizzato delle orme di Gesù Cristo, si riferì a ciò che Geova aveva detto sarebbe accaduto alla progenie di Abraamo. “Inoltre, Dio parlò così, che il suo seme sarebbero stati residenti alieni in un paese straniero e che il popolo li avrebbe resi schiavi e li avrebbe afflitti per quattrocento anni”. (Atti 7:6; Gen. 15:13) Lì Stefano menziona tre passate esperienze di Israele: Come residenti forestieri in un paese straniero, come popolo schiavo, e come popolo afflitto per quattrocento anni.
18. Che cosa è contrario alla conclusione che questi avvenimenti fossero esperienze separate che si susseguissero in ordine consecutivo?
18 Sarebbe un errore supporre che tutt’e tre queste esperienze fossero di uguale durata, o che fossero esperienze separate e distinte che si susseguissero in ordine consecutivo. Molto tempo dopo che erano entrati in Egitto come forestieri vennero resi schiavi, più di 70 anni dopo, e qualche tempo dopo la morte di Giuseppe. Piuttosto, Stefano diceva che entro lo stesso periodo di 400 anni nel quale furono afflitti, furono anche resi schiavi e furono anche residenti forestieri.
19. Come sappiamo che gli Israeliti furono “forestieri” prima d’entrare in Egitto?
19 Vogliate notare che, allorché Stefano disse che erano “residenti alieni in un paese straniero . . . per quattrocento anni”, non disse e non intese dire che non fossero stati residenti forestieri prima di entrare in Egitto. È dunque un errore insistere che questo versetto provi che gli Israeliti furono in Egitto per quattrocento anni. È vero che, quando entrarono in Egitto e si presentarono a Faraone per la prima volta, i fratelli di Giuseppe dissero: “Noi siamo venuti a risiedere come forestieri nel paese”. Ma non dissero né vollero dire che fino a quel momento non fossero stati residenti forestieri, poiché nella stessa occasione il loro padre Giacobbe dichiarò a Faraone che gli aveva chiesto quanti anni avesse: “I giorni degli anni delle mie residenze di forestiero sono centotrent’anni”. E non solo Giacobbe aveva trascorso tutta la sua vita come residente forestiero prima di andare in Egitto, ma disse a Faraone che anche i suoi padri prima di lui erano stati residenti forestieri. — Gen. 47:4-9.
20. Quando finirono questi 400 anni, e quando erano cominciati?
20 Poiché l’afflizione d’Israele finì nel 1513 a.E.V., doveva essere cominciata nel 1913, 400 anni prima. Tale anno corrisponderebbe al tempo in cui Isacco fu afflitto da Ismaele che “si prendeva gioco” di lui nel giorno che Isacco fu svezzato. A quel tempo, Isacco aveva cinque anni, e questo era avvenuto molto tempo prima che gli Israeliti entrassero in Egitto. — Gen. 21:8, 9.
21, 22. Gli Israeliti trascorsero 430 anni esclusivamente in Egitto, e come certi manoscritti antichi fanno luce su questo punto?
21 Ebbene, dunque, quanto tempo stettero gli Israeliti in Egitto come residenti forestieri? Esodo 12:40, 41 dice: “E la dimora dei figli d’Israele, che avevan dimorato in Egitto, fu di quattrocentotrent’anni. E avvenne alla fine dei quattrocentotrent’anni, in quel medesimo giorno, pure avvenne che tutti gli eserciti di Geova uscirono dal paese d’Egitto”.
22 Nella Versione dei Settanta il versetto 40 di Esodo 12 dice: “Ma la dimora dei figli d’Israele che [essi e i loro padri, MS. Alessandrino] dimorarono nel paese d’Egitto E NEL PAESE DI CANAAN [fu] di quattrocentotrent’anni”. Il Pentateuco Samaritano dice: “NEL PAESE DI CANAAN e nel paese d’Egitto”. Entrambe queste versioni, che si basano su testi ebraici più antichi di quello masoretico, includono pertanto le parole “nel paese di Canaan” insieme alla parola “Egitto”.
23. (a) Quanto tempo gli Israeliti trascorsero effettivamente in Egitto, e come lo conferma Paolo? (b) Spiegate la differenza tra i 400 e i 430 anni menzionati nelle Scritture.
23 Dal tempo che Abraamo entrò in Canaan fino alla nascita d’Isacco passarono 25 anni;b da quel tempo alla nascita di Giacobbe, altri 60 anni; e dopo ciò trascorsero altri 130 anni prima che Giacobbe entrasse in Egitto. Sommandoli, otteniamo un totale complessivo di 215 anni, esattamente metà dei 430 anni, trascorsi in Canaan prima di andare in Egitto. (Gen. 12:4; 21:5; 25:26; 47:9) L’apostolo Paolo, sotto ispirazione, conferma pure che da quando fu fatto il patto abraamico al tempo in cui il patriarca entrò in Canaan, fino all’istituzione del patto della Legge, passarono 430 anni. — Gal. 3:17.
24, 25. In quale anno di calendario cominciò il Diluvio, e quanto tempo prima che Abraamo entrasse in Canaan si verificò esso?
24 Aggiungendo questi 430 anni al 1513 arriviamo al 1943 a.E.V., tempo in cui Abraamo entrò per la prima volta in Canaan dopo la morte di suo padre Tera in Haran, in Mesopotamia. Ora si tratta solo di sommare gli anni di alcune generazioni per trovare la corretta data del Diluvio. Le cifre sono indicate in Genesi, capitoli 11 e 12, e si possono riassumere come segue:
Dall’inizio del Diluvio
alla nascita di Arpacsad (Gen. 11:10) 2 anni
alla nascita di Sela (11:12) 35 ”
alla nascita di Eber (11:14) 30 ”
alla nascita di Peleg (11:16) 34 ”
alla nascita di Reu (11:18) 30 ”
alla nascita di Serug (11:20) 32 ”
alla nascita di Nahor (11:22) 30 ”
alla nascita di Tera (11:24) 29 ”
Totale 427 anni
25 Aggiungendo questi 427 anni all’anno 1943 a.E.V. si fissa la data dell’inizio del Diluvio al 2370 a.E.V., circa 4.338 anni fa.
6.000 ANNI DALLA CREAZIONE DI ADAMO
26, 27. (a) Quanto tempo prima del Diluvio fu creato Adamo? In che anno? (b) Che cosa indica che Adamo fu creato nell’autunno dell’anno?
26 In modo simile è solo necessario sommare i seguenti anni inerenti a dieci generazioni antidiluviane per ottenere la data della creazione di Adamo, cioè:
Dalla creazione di Adamo
alla nascita di Set (Gen. 5:3) 130 anni
alla nascita di Enos (5:6) 105 ”
alla nascita di Chenan (5:9) 90 ”
alla nascita di Maalalel (5:12) 70 ”
alla nascita di Iared (5:15) 65 ”
alla nascita di Enoc (5:18) 162 ”
alla nascita di Metusela (5:21) 65 ”
alla nascita di Lamec (5:25) 187 ”
alla nascita di Noè (5:28, 29) 182 ”
all’inizio del Diluvio (7:6) 600 ”
Totale 1.656 anni
27 Aggiungendo la cifra 1.656 a 2.370 otteniamo 4026 a.E.V., anno del calendario gregoriano in cui fu creato Adamo. Poiché l’uomo naturalmente cominciò a contare il tempo dal suo stesso inizio e poiché i più antichi calendari dell’uomo cominciavano ogni anno in autunno, è ragionevole supporre che il primo uomo Adamo fosse creato nell’autunno dell’anno.
28. In che modo questa cronologia differisce da quella di Ussher riguardo alla creazione di Adamo?
28 Pertanto, con un attento studio indipendente di dedicati studiosi della Bibbia che hanno investigato il soggetto per un certo numero di anni, e che non hanno ciecamente seguito alcuni tradizionali calcoli cronologici della cristianità, siamo pervenuti a una data della creazione di Adamo che è di 22 anni anteriore alla cifra di Ussher. Questo significa che il tempo scade due decenni prima di quanto preveda la cronologia tradizionale.
29. Perché ci si deve interessare della data della creazione di Adamo?
29 Dopo tutti questi calcoli matematici e di genealogie, in realtà, di che utilità sono oggi per noi queste informazioni? Non è forse tutta storia morta, così priva di interesse e utilità come camminare in un cimitero copiando vecchie date dalle pietre tombali? Dopo tutto, perché dovremmo interessarci della data della creazione di Adamo più che della nascita del Tal dei tali? Ebbene, anzitutto, aggiungendo 4.026 a 1969 (ammettendo che manca uno zero tra E.V. ed a.E.V.) si ha un totale di 5.994 anni, nell’autunno di quest’anno, dalla creazione di Adamo. Ciò significa che nell’autunno dell’anno 1975, fra poco più di sei anni (e non nel 1997 come avverebbe se fossero corrette le cifre di Ussher), saranno passati 6.000 anni dalla creazione di Adamo, padre di tutto il genere umano!
ADAMO CREATO ALLA FINE DEL “SESTO GIORNO”
30. Che cosa può accadere prima del 1975, ma quale attitudine dovremmo assumere?
30 Dobbiamo noi supporre da questo studio che la battaglia di Armaghedon sarà completamente finita nell’autunno del 1975, e che il lungamente atteso regno millenario di Cristo comincerà allora? È possibile, ma aspettiamo per vedere quanto il settimo periodo di mille anni d’esistenza dell’uomo coincide strettamente con il sabatico regno millenniale di Cristo. Se questi due periodi decorrono parallelamente in quanto all’anno di calendario, non sarà per puro caso o accidentalmente ma sarà secondo gli amorevoli e opportuni propositi di Geova. La nostra cronologia, comunque, che è ragionevolmente accurata (ma che si riconosce non infallibile), addita al massimo soltanto l’autunno del 1975 come fine di 6.000 anni di esistenza dell’uomo sulla terra. Non significa necessariamente che il 1975 segni la fine dei primi 6.000 del settimo “giorno” creativo di Geova. Perché no? Perché dopo la sua creazione Adamo visse per un po’ di tempo nel “sesto giorno”, il quale periodo di tempo sconosciuto si dovrebbe sottrarre dai 930 anni di Adamo, per determinare quando fini il sesto periodo o “giorno” di settemila anni, e quanto visse Adamo nel “settimo giorno”. E tuttavia la fine di questo sesto “giorno” creativo potrebbe avvenire entro lo stesso anno del calendario gregoriano della creazione di Adamo. Può comportare solo una differenza di settimane o mesi, non anni.
31. Che cosa rivelano i primi due capitoli 1–2 di Genesi?
31 Riguardo alla creazione di Adamo è bene leggere attentamente ciò che dice la Bibbia. Compilando il libro di Genesi, Mosè consultò le testimonianze scritte o “storie” di data anteriore al Diluvio. La prima di esse comincia con Genesi 1:1 e finisce in Genesi 2:4 con le parole: “Questa è la storia dei cieli e della terra . . .” Il secondo documento storico comincia con Genesi 2:5–5:2 e finisce col secondo versetto del quinto capitolo. Quindi abbiamo due separati racconti della creazione fatti da punti di vista leggermente diversi. Nel secondo di questi racconti, in Genesi 2:19, l’originale verbo ebraico tradotto “formava” è nella forma imperfetta progressiva. Questo non significa che gli animali e gli uccelli fossero creati dopo che era stato creato Adamo. Genesi 1:20-28 mostra che non significa questo. Per evitare contraddizione fra il primo e il secondo capitolo, Genesi 2:19, 20 deve dunque essere soltanto un’osservazione tra parentesi inserita per spiegare il bisogno di creare “un aiuto” per l’uomo. La forma progressiva del verbo ebraico dunque si potrebbe rendere anche “aveva formato”. — Si veda la traduzione di Rotherham (Ro) e anche quella di Leeser (Le).
32. Che cosa indica che il sesto giorno creativo non finì immediatamente con la creazione di Adamo?
32 Questi due racconti della creazione del libro di Genesi, benché differiscano leggermente nel modo in cui considerano il materiale, sono in perfetto accordo l’uno con l’altro in tutti i punti, compreso il fatto che Eva fu creata dopo Adamo. Solo dopo questo avvenimento dunque il sesto giorno creativo ebbe fine. Esattamente quanto tempo dopo la creazione di Adamo non è rivelato. “Dio vide poi [dopo la creazione di Adamo ed Eva] tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. E si fece sera e si fece mattina, un sesto giorno”. (Gen. 1:31) Quando finisce il sesto giorno creativo, comincia il settimo.
33. (a) Come sappiamo che la fine del sesto giorno creativo venne molto presto dopo la creazione di Adamo? (b) In che modo Genesi 1:31 prova che il sesto giorno finì prima che Adamo ed Eva peccassero?
33 Questo tempo che intercorse tra la creazione di Adamo e l’inizio del settimo giorno, il giorno di riposo, si noti, non dev’essere un lungo tempo. Poté essere un tempo piuttosto breve. Per dare il nome agli animali, e scoprire che non c’era nessun complemento per lui, Adamo non dovette impiegare molto tempo. Gli animali erano sottoposti ad Adamo; erano pacifici; vi andarono sotto la guida di Dio; non ci fu bisogno di inseguirli e prenderli. Noè impiegò solo sette giorni per far entrare nell’Arca le stesse specie di animali, maschio e femmina. (Gen. 7:1-4) La creazione di Eva fu compiuta rapidamente, ‘mentre Adamo dormiva’. (Gen. 2:21) Il lasso di tempo intercorso tra la creazione di Adamo e la fine del sesto giorno creativo, dunque, benché sconosciuto, fu un periodo di tempo comparativamente breve. La dichiarazione fatta alla fine del sesto giorno: “Dio vide poi tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono”, prova che l’inizio del grande settimo giorno della settimana creativa non attese fin dopo che Adamo ed Eva avevano peccato ed erano stati espulsi dal Giardino d’Eden.
1975! . . . E PER MOLTO TEMPO DOPO!
34. Che cos’ha favorito maggiore intendimento della cronologia biblica?
34 La cronologia biblica è un interessante studio mediante cui gli avvenimenti storici sono posti nell’ordine in cui si verificarono nel corso del tempo. Col passar degli anni la Società Torre di Guardia ha cercato di tenere informati i suoi associati sulle ultime nozioni scientifiche che sono in armonia con gli avvenimenti storici e profetici delle Scritture. I maggiori problemi della cronologia sacra sono stati risolti sia mediante l’adempimento di profezie bibliche che a motivo di scoperte archeologiche o per mezzo di migliori traduzioni bibliche che rendono più chiaramente i racconti delle lingue originali. Comunque, parecchi spinosi problemi di natura secondaria non sono ancora stati risolti. Per esempio, al tempo dell’esodo dall’Egitto, quando Geova cambiò l’inizio dell’anno dal tempo autunnale nel calendario secolare al tempo primaverile nel calendario sacro, nel calendario giudaico ci fu una perdita o un guadagno di sei mesi? — Eso. 12:1, 2.
35. Perché questo non è il tempo d’essere indifferenti o compiacenti?
35 Una cosa è assolutamente certa, la cronologia biblica avvalorata dall’adempiuta profezia biblica mostra che seimila anni d’esistenza dell’uomo termineranno presto, sì, entro questa generazione! (Matt. 24:34) Questo, perciò, non è il tempo d’essere indifferenti o compiacenti. Questo non è il tempo di scherzare con le parole di Gesù che “in quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre”. (Matt. 24:36) Al contrario, è un tempo in cui ci si dovrebbe vivamente rendere conto che la fine di questo sistema di cose sta per giungere rapidamente al suo violento termine. Non v’ingannate, è sufficiente che il Padre stesso sappia sia ‘il giorno che l’ora’!
36. Quale utile esempio ci diedero gli apostoli a questo riguardo?
36 Anche se non possiamo vedere oltre il 1975, è questa una ragione per essere meno attivi? Gli apostoli non poterono vedere neppure fino a questo giorno; non sapevano nulla del 1975. Tutto quello che potevano vedere era un breve tempo dinanzi a loro in cui terminare l’opera loro affidata. (1 Piet. 4:7) Per cui c’è un senso d’allarme e un grido d’urgenza in tutti i loro scritti. (Atti 20:20; 2 Tim. 4:2) E con ragione. Se avessero indugiato o sciupato tempo e si fossero trastullati al pensiero che mancavano alcune migliaia d’anni alla fine non avrebbero mai terminato la corsa posta dinanzi a loro. No, essi corsero strenuamente e velocemente, e vinsero! Fu per loro questione di vita o di morte. — 1 Cor. 9:24; 2 Tim. 4:7; Ebr. 12:1.
37. Che cosa farete dunque da ora fino al 1975? E che farete dopo?
37 È avvenuta la stessa cosa ai fedeli testimoni di Geova in questa seconda metà del ventesimo secolo. Essi hanno il vero punto di vista cristiano. La loro strenua attività evangelica non è qualche cosa di particolare in questo presente decennio. Non hanno dedicato la loro vita a servire Geova solo fino al 1975. I cristiani han corso in questo modo sin da quando Cristo Gesù tracciò la via e diede ai suoi discepoli il comando: ‘Seguitemi!’ Mantenete dunque in voi questa stessa attitudine mentale che fu in Cristo Gesù. Nulla vi faccia rallentare o stancare e smettere. Coloro che fuggono da Babilonia la Grande e da questo satanico sistema di cose corrono ora per la loro vita, verso il regno di Dio, e non si fermeranno nel 1975. O no! Continueranno su questa via gloriosa che conduce alla vita eterna, lodando e servendo Geova per sempre!
[Note in calce]
a “Il computo degli anni di regno dei re si basa sull’anno che cominciava in primavera, ed è parallelo al metodo babilonese in cui ciò prevalse”. — The New Schaff-Herzog Encyclopedia of Religious Knowledge, 1957, Vol. 12, pag. 474.
b Incidentalmente, aggiungendo altri 5 anni ai 25, e arrivando al tempo in cui Isacco fu svezzato abbiamo un totale di 30 anni. Questo spiega la differenza tra i 400 anni (Gen. 15:13; Atti 7:6) e i 430 anni (Eso. 12:40; Gal. 3:17).