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Misericordia e giustizia risaltano in EsdraLa Torre di Guardia 1979 | 1° agosto
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Dio e a tutto il popolo l’ingratitudine e la malvagità di coloro a cui Dio aveva mostrato eccezionale misericordia. Egli non chiese perdono, poiché il popolo stesso doveva pentirsi e mettere a posto le cose prima di aspettarsi che l’ira di Dio si stornasse da loro. Comprendendo la grave condizione in cui era, il popolo rispose con cuore contrito. Mandarono via le mogli straniere. Allora Dio poté perdonarli e farli rimanere nel paese. — Esd. 10:44.
Pertanto la misericordia di Dio non fu mal riposta. Inoltre, il suo interesse manifestato con l’invio dei profeti Aggeo e Zaccaria, e con la direttiva impartita per mezzo di Esdra, preservò la pura adorazione a quel tempo. Oggi, come in passato, coloro che cercano di conoscere Dio e di stringere con lui un’intima relazione possono servire al suo proposito ed essere oggetto della sua misericordia e della sua protezione.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1979 | 1° agosto
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Domande dai lettori
● Daniele 12:1 dice che Michele “sorgerà” prima di un tempo d’angustia senza precedenti. Michele è già ‘sorto’, o questo avverrà poco prima della “grande tribolazione”?
Secondo le indicazioni Michele è già ‘sorto’.
Daniele capitolo undici contiene un’estesa profezia sul re del nord e sul re del sud. Sappiamo che questa profezia descrive avvenimenti storici dal tempo di Daniele fino al presente.a Quindi il capitolo 12 inizia dicendo: “E durante quel tempo sorgerà Michele, il gran principe che sta a favore dei figli del tuo popolo. E per certo accadrà un tempo d’angustia tale come non se ne sarà fatto accadere da che ci fu nazione fino a quel tempo”. — Dan. 12:1.
In che modo ‘sorse’ Michele, e quando doveva accadere?
Il libro di Daniele usa varie volte l’azione di ‘sorgere’ per descrivere che qualcuno è investito di autorità o di potere. Per esempio, una profezia sull’assunzione dei poteri da parte di Alessandro Magno dice: “Un potente re per certo sorgerà e dominerà con esteso dominio e farà a sua volontà”. (Dan. 11:3; confronta Daniele 11:7, 21; 8:22, 23). Perciò, che Michele ‘sorgesse’ significava che avrebbe preso il potere o cominciato a regnare.
Dopo la risurrezione Gesù Cristo, che dalle Scritture comprendiamo essere l’arcangelo Michele, doveva ‘sedersi alla destra di Dio’ fino al tempo stabilito per ‘sottoporre in mezzo ai suoi nemici’. (Sal. 110:1, 2; Ebr. 10:12, 13) I testimoni di Geova hanno spesso mostrato con la Bibbia e con il suo adempimento storico che il periodo in cui Gesù sarebbe rimasto ‘seduto’ finì nell’autunno del 1914 mentre infuriava la prima guerra mondiale. Quello fu per lui il tempo di ‘sorgere’ o accettare il dominio del Regno in cielo, cosa cui si fa riferimento nella prima parte di Daniele 12:1.
Questo versetto prosegue menzionando cos’altro sarebbe accaduto. Ci sarebbe stato “un tempo d’angustia tale come non se ne sarà fatto accadere da che ci fu nazione”. In Matteo 24:21, Gesù la chiamò la “grande tribolazione”.
Nel tempo trascorso da che Michele ‘sorse’, le nazioni hanno avuto l’opportunità di riconoscere il dominio del suo Regno e sottoporvisi. Ma hanno rifiutato di farlo e hanno anche perseguitato i cristiani che proclamano che Gesù è il governante autorizzato del ‘regno del mondo’. (Riv. 11:17, 18) Michele non ha rinunciato al suo dominio perché i gruppi nazionali si sono ammassati contro di lui e contro il suo popolo. No, egli l’ha tenuto stretto. La condotta delle nazioni avrà un risultato disastroso per loro. Le porterà allo scoppio della “grande tribolazione”, in cui saranno frantumate così come un vaso di vasaio potrebbe essere frantumato con una verga di ferro. (Sal. 2:1, 2, 8, 9) Felicemente, Daniele 12:1, 2 indica che il popolo di Dio come gruppo sopravvivrà a quel “tempo d’angustia” per entrare nel Nuovo Ordine dove anche i giusti che sono morti saranno destati. — Atti 24:15.
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