Sfidata la vera adorazione
“E per certo accadrà un tempo d’angustia tale come non se ne sarà fatto accadere da che ci fu nazione fino a quel tempo. E durante quel tempo il tuo popolo scamperà”. — Dan. 12:1.
1. Che specie di èra cominciò nel 1914, e dove troviamo la soluzione dei suoi problemi?
L’ANNO 1914 diede inizio a qualche cosa. Due grandi guerre mondiali, la rovina di imperi e regni da lungo tempo stabiliti, il sorgere del comunismo internazionale, i tentativi di sostenere la pace — prima con la Lega delle Nazioni e quindi con le Nazioni Unite — l’avvento dell’èra spaziale, missilistica e nucleare: quest’èra di sconvolgimenti ebbe inizio nel 1914. E ora il genere umano va incontro ai complessi problemi che ne minacciano l’esistenza stessa. Che cosa c’è dietro questa esplosiva situazione? Dobbiamo volgerci alla Parola di Dio per avere la risposta.
2, 3. (a) In che modo ha inizio il “tempo d’angustia”? (b) Chi è Gog, e come attacca il “popolo Israele” di Dio?
2 La profezia di Daniele, citata sopra, ci dice che questo “tempo d’angustia” ha inizio quando l’arcangelo Michele si leva per la salvezza del suo popolo. E Rivelazione capitolo 12, versetti da 7 fino a 9, descrive questo medesimo Michele, l’intronizzato Re, Gesù Cristo, che si leva per scagliare giù dal cielo l’arcinemico Satana, gettandolo nelle vicinanze della terra. Così Satana assume il ruolo di Gog, l’infuriato principe dei demoni, che dal limitato reame spirituale che ancora gli rimane, il paese di Magog, si lancia al finale attacco contro il reame della vera adorazione che ora il popolo di Dio occupa sulla terra. Riusciranno Gog e i suoi accoliti demonici, che radunano gli eserciti alleati delle nazioni della terra provvisti di potenza nucleare, a spazzar via i veri adoratori di Dio, i cristiani testimoni di Geova? Lasciamo che la stessa Parola di Dio risponda:
3 “Perciò profetizza, o figlio d’uomo, e devi dire a Gog: ‘Il Signore Geova ha detto questo: “In quel giorno, quando il mio popolo Israele dimorerà in sicurtà, non lo saprai tu? E per certo verrai dal tuo luogo, dalle parti più remote del nord, tu e molti popoli con te, tutti montati su cavalli, una grande congregazione, pure numerose forze militari. E dovrai salire contro il mio popolo Israele, come nuvole che coprano il paese. Accadrà nella parte finale dei giorni, e per certo ti condurrò contro il mio paese, acciocché le nazioni mi conoscano quando mi santificherò in te dinanzi ai loro occhi, o Gog”’”. — Ezec. 38:14-16.
4. Come sono stati prefigurati gli avvenimenti verificatisi dal 1914?
4 Ma Geova come si santifica in Gog? L’emozionante dramma rappresentato ai giorni del re Ezechia di Giuda, nell’ottavo secolo prima della nostra Èra Volgare, illustra ciò che accade oggi dopo l’assunzione del potere da parte di Cristo Gesù, colui che è più grande di Ezechia, nel celeste regno di Dio nel 1914 E.V.
PREPARIAMOCI PER FAR FRONTE ALLA MINACCIA
5, 6. (a) Descrivete l’avanzata di Sennacherib. (b) Quale assicurazione diede Geova, e perché questo ci interessa oggi?
5 Le orde assire erano in cammino. Apparentemente, in quegli antichi giorni di lotta nazionalistica poteva sembrare che il re Sennacherib sferrasse un attacco contro l’Egitto, suo unico rivale al dominio mondiale. Ma le città di Giuda erano sulla sua linea di marcia. Ad una ad una queste furono sopraffatte dall’ondata totalitaria. Isaia 10:28-32 descrive la sua spaventosa avanzata, di città in città, da Aiat a Nob, e ora, in vista delle mura di Gerusalemme, “agita la mano minacciosamente al monte della figlia di Sion, il colle di Gerusalemme”. Sono sgomenti gli abitanti di Gerusalemme? No, poiché “il Sovrano Signore, Geova degli eserciti” stesso, ha dato la meravigliosa assicurazione:
6 “Non aver timore, o mio popolo che dimori in Sion, a causa dell’Assiro, che con la verga ti colpiva e che alzava contro di te il suo proprio bastone come faceva l’Egitto. Poiché ancora pochissimo tempo, e la denuncia sarà pervenuta alla fine, e la mia ira, alla loro consunzione”. (Isa. 10:24, 25) Di fronte alla moderna minaccia del nazionalismo, anche noi possiamo trarre conforto da questa profetica assicurazione.
7, 8. (a) Mediante quale cospirazione Satana mosse contro il rimanente restaurato? (b) In armonia con quale altra profezia i testimoni di Geova si impegnarono strenuamente per prepararsi a far fronte all’assalto?
7 E perché? Nei tempi moderni, non appena il dominante Re, Gesù Cristo, ristabilì l’unto rimanente dei testimoni di Geova nel loro paese di adorazione teocratica, nell’anno 1919, Satana cominciò a recare su di essi malvagia opposizione. Sebbene il germanico “re del nord” avesse subìto una grave ferita alla testa nella prima guerra mondiale, divenne ben presto la parte direttiva di una nuova cospirazione satanica per conquistare il dominio mondiale e spazzar via dalla terra la vera adorazione. (Riv. 13:3) La storia degli anni venti e degli anni trenta rivela l’ascesa della potenza di nazismo, fascismo e Azione Cattolica che non solo cercò di rovesciare le nazioni democratiche, raffigurate dall’egiziano “re del sud”, ma mosse anche contro il piccolo, zelante gruppo dei testimoni di Geova.
8 Questi adoratori del vero Dio ebbero fede che le parole di un altro profeta di Dio si sarebbero adempiute: “Ed egli [Cristo] recherà per certo la liberazione dall’Assiro, quando verrà nel nostro paese e quando calcherà il nostro territorio”. Così si impegnarono strenuamente nel ministero, per “suscitare contro di lui sette pastori, sì, otto duchi del genere umano”, sufficienti sorveglianti dedicati, e altri, per prendere la direttiva nell’adorazione. (Mic. 5:1, 5, 6) Inoltre, nel 1938, la struttura teocratica era stata pienamente ristabilita nelle congregazioni dei testimoni di Geova in tutto il mondo, così che erano preparati, per immeritata benignità di Geova, a resistere a qualunque assalto dell’“Assiro”.
9. Come sventò Ezechia l’immediata minaccia, e oggi quale significato può aver questo?
9 Intorno all’invasione nel giorno di Ezechia, il racconto ci dice: “E nel quattordicesimo anno del re Ezechia, Sennacherib re d’Assiria salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le prendeva”. Sventando l’immediata minaccia, Ezechia accettò di pagare il tributo a Sennacherib, stroncando persino dal tempio di Geova le porte e gli stipiti rivestiti, per fare questo pagamento. (2 Re 18:13-16) Senza dubbio questo faceva parte della strategia di guerra teocratica di Ezechia, una mossa per guadagnare tempo, e per mettersi maggiormente in grado di combattere contro il nemico. Similmente oggi ci sono occasioni nelle quali i testimoni di Geova devono agire cautamente per conservare il diritto dato loro da Dio di praticare la vera adorazione. Nei paesi prevalentemente nazionalistici, non è sempre possibile compiere apertamente la testimonianza di casa in casa o con le riviste, e il popolo di Geova può dover cedere al nemico questa porta del servizio. Comunque, mediante testimonianza occasionale, testimonianza nei parchi, facendo visite ulteriori e studi a coloro che si sa sono interessati, e con altri mezzi, essi continuano il loro prezioso servizio a Geova, spesso con grande spesa personale.
10, 11. (a) Quali altre sagge misure prese Ezechia, e perché? (b) Nell’adempimento, come ha agito oggi il rimanente?
10 Ma il re Ezechia prese altre sagge misure per la preservazione della città e del tempio di adorazione di Geova. “Quando Ezechia ebbe visto che Sennacherib era venuto con la faccia volta contro Gerusalemme per la guerra, decise quindi con i suoi principi e con i suoi uomini potenti di turare le acque delle sorgenti che eran fuori della città; e dunque lo aiutarono. Pertanto si radunò molta gente, e turava tutte le sorgenti e il torrente che inonda in mezzo al paese, dicendo: ‘Perché dovrebbero i re d’Assiria venire e trovare effettivamente una gran quantità d’acqua?’” (2 Cron. 32:1-4) Queste preziose provviste d’acqua furono invece portate mediante gallerie nella città. — 2 Re 20:20.
11 In maniera simile, dopo che nel 1919 era stata ripristinata la vera adorazione, l’unto rimanente dei testimoni di Geova, che rappresentano Cristo Gesù qui sulla terra, ha prestato attenzione alle provviste di verità del Regno, fornite da Geova per mezzo di suo Figlio. Queste ristoratrici acque di verità non scorrono per il beneficio dei volontari oppositori dell’Onnipotente Dio. Devono essere protette dall’interferenza nemica. Ma costruendo stamperie, e svolgendo attività tipografica in tutta la terra, sia apertamente che in modo clandestino, il rimanente ha adempiuto il suo profetico mandato di “schiavo fedele e discreto” accertandosi che i provvedimenti spirituali siano “a suo tempo” resi disponibili a tutti quelli della casa di Dio sulla terra, e questo nonostante aspra opposizione negli stati polizieschi. — Matt. 24:45-47.
12, 13. (a) Che cosa fu raffigurato dall’ulteriore coraggiosa azione di Ezechia? (b) Perché ora i servitori di Geova possono essere contenti?
12 “Per giunta, [Ezechia] si fece coraggio ed edificò tutte le mura rotte e vi eresse sopra delle torri, e al di fuori altre mura, e riparò il Terrapieno della città di Davide, e fece dardi in abbondanza e scudi”. (2 Cron. 32:5) Nell’adempimento, Cristo Gesù ha edificato l’organizzazione dei testimoni di Geova per la guerra spirituale, e ha riparato le brecce provocate nei secoli dall’apostata condotta della cristianità, e anche da loro stessi per non aver predicato intrepidamente durante la prima guerra mondiale. Inoltre, il Re ha munito i suoi seguaci del “grande scudo della fede” e della “spada dello spirito, cioè la parola di Dio”, e li ha ravvivati per il servizio teocratico. — Efes. 6:16, 17.
13 Avendo questa armatura spirituale e un’abbondante provvista d’acque di verità, il rimanente e i loro compagni nell’adorazione sono davvero benedetti, e così possono essere contenti, come lo furono i figli di Cora che al giorno di Ezechia cantarono nel tempio di Geova: “C’è un fiume i corsi del quale fanno rallegrare la città di Dio, il più santo gran tabernacolo dell’Altissimo. Dio è in mezzo alla città; non sarà fatta vacillare. Dio l’aiuterà all’apparir del mattino”. (Sal. 46:4, 5) È proprio vero, nei tempi antichi e anche oggi!
14, 15. (a) Quale opportuno incoraggiamento fu quindi dato? (b) Quale simile provvedimento è stato preso oggi, e con quale risultato?
14 Ora Ezechia radunava il popolo e “parlava al loro cuore, dicendo: ‘Siate coraggiosi e forti. Non abbiate timore né siate atterriti a causa del re d’Assiria e a motivo di tutta la folla che è con lui; poiché con noi ce ne sono più di quanti ce ne siano con lui. Con lui è un braccio di carne, ma con noi è Geova nostro Dio per aiutarci e per combattere le nostre battaglie’. E il popolo era rassicurato dalle parole di Ezechia re di Giuda”. (2 Cron. 32:6-8) Che grande, incoraggiante assemblea dev’essere stata! Come alle odierne assemblee dei testimoni di Geova, così allora, le edificanti parole di consiglio raggiunsero direttamente il cuore dei Giudei, incoraggiandoli a essere intrepidi di fronte alle minacce nazionalistiche di quelli che non possono fare altro che ‘uccidere il corpo’. — Matt. 10:28.
15 Mentre la moderna minaccia rappresentata da nazismo, fascismo e Azione Cattolica aumentava, Geova continuò a dare opportuno incoraggiamento per mezzo del suo canale sulla terra. La rivista Torre di Guardia (inglese) del 1º novembre 1933, pubblicò informazioni molto fortificanti nell’articolo “Non li temete”. E mentre i testimoni di Geova in Germania e in altri paesi totalitari cominciavano a subire imprigionamento e tortura nei campi di concentramento, gli articoli sulla profezia di Daniele nei numeri de La Torre di Guardia (inglese) di ottobre, novembre e dicembre del 1934 li rafforzarono perché perseverassero nel ‘crogiuolo’ della persecuzione e sopravvivessero alla “fossa dei leoni”. L’ondata di nazionalismo totalitario non fu capace di infrangere la loro integrità cristiana, come non può infrangerla oggi, trent’anni dopo.
DEFINITA LA CONTESA
16. (a) Quale situazione c’era ora in Giuda? (b) Quale demonico proposito si nasconde oggi dietro la propaganda satanica?
16 Ma ora Sennacherib ha devastato molte città di Giuda. Egli è accampato contro Lachis, uno degli ultimi avamposti, circa cinquanta chilometri a sud-ovest di Gerusalemme, “e tutta la sua potenza imperiale con lui”. (2 Cron. 32:9) Similmente nei tempi moderni, Satana il Diavolo ha invaso il paese dell’adorazione di Geova, e ha radunato i “re dell’intera terra abitata” per combattere contro il popolo di Dio e per schierarsi dalla parte di Satana nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, ad Har-Maghedon. Per attuare questo proposito, Satana ha istigato propaganda demonica, che esce non solo dalla sua propria bocca di dragone ma anche “dalla bocca della bestia selvaggia [l’animalesco sistema politico della terra] e dalla bocca del falso profeta [l’Impero Anglo-Americano che parla solennemente]”. (Riv. 16:13, 14, 16) Tutto questo gracchiare a sostegno dei vacillanti governi nazionalistici, delle divise NU e di altri strumenti umani, è in effetti un esprimere opposizione allo stabilito regno di Geova mediante Cristo.
17. In che modo il moderno Rabsache cerca di raggiungere i testimoni di Geova con la sua propaganda?
17 Ah, ma l’intento della propaganda di Satana è anche di abbattere e intimidire quelli che veramente servono Dio sulla terra nel suo luogo di adorazione. E com’è ben raffigurato questo da Sennacherib che mandò Tartan, Rabsaris e Rabsache con numerose forze militari per biasimare i Giudei assediati in Gerusalemme! Rabsache, il cui nome pare sia un titolo che significa “Capo coppiere”, è il portavoce del gruppo, colui a cui è affidato il compito di versare ai Giudei una pozione di propaganda assira. Egli è un Giudeo rinnegato, secondo Giuseppe Flavio, e sa parlare la “lingua dei Giudei”. E, come Rabsache, gli odierni coppieri di Satana cercano di raggiungere i testimoni di Geova con parole di minaccia le quali, essi sperano, li facciano allontanare dalla loro integrità a Dio.
18. Quali odiose azioni furono causate dalla propaganda degli anni della seconda guerra mondiale, ma riuscirono nel loro scopo?
18 Questo ben corrisponde al critico periodo della fine degli anni trenta e del principio degli anni quaranta, quando i propagandisti satanici, compreso il clero della cristianità, istigarono fanatici odii contro i testimoni di Geova, chiedendo loro di rendere omaggio alla svastica, o a qualsiasi altra bandiera fosse l’emblema locale del nazionalismo. Sotto le dittature, i testimoni di Geova furono gettati in campi di prigionia e uccisi. Nei paesi democratici, furono assaliti da urlanti turbe, le loro case e i loro luoghi di raduno furono invasi e devastati, e i loro figli furono espulsi dalle scuole, tutto come risultato della propaganda nazionalistica. Ma nonostante tutte le sue minacce, il moderno “Rabsache” non è riuscito a intaccare l’integrità dei testimoni di Dio. Essi continuarono con zelo il loro servizio a Dio, col risultato che i 71.509 ministri che facevano rapporto di servizio nel 1939, l’anno prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale, salirono a 141.606 nel 1945, l’anno in cui la guerra finì.
19, 20. (a) Come Rabsache parlò in modo derisorio di Geova? (b) Nell’adempimento, come le sue millanterie sono in parte vere, in parte false?
19 Rabsache parlò in modo derisorio del vero Dio, Geova: “Questo è ciò che ha detto Sennacherib re d’Assiria: ‘In che cosa confidate mentre sedete quietamente, stretti dall’assedio in Gerusalemme? Non vi seduce Ezechia per darvi a morire di carestia e di sete, dicendo: “Geova nostro Dio stesso ci libererà dalla palma del re d’Assiria”? . . . Chi fra tutti gli dèi di queste nazioni che i miei antenati votarono alla distruzione è stato in grado di liberare il suo popolo dalla mia mano, così che il vostro Dio possa liberarvi dalla mia mano? E ora non lasciate che Ezechia v’inganni o vi seduca in questo modo e non riponete fede in lui, poiché nessun dio di alcuna nazione o regno ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano e dalla mano dei miei antenati. Quanto meno, quindi, il vostro proprio Dio vi libererà dalla mia mano?’” — 2 Cron. 32:10-15.
20 Nell’adempimento, gli dèi e le religioni dei popoli della terra non sono affatto riusciti a impedire che fossero vittime del nazionalismo! In tempo di crisi, cattolici, protestanti, Ebrei, buddisti e altri sono stati tutti presi nella rete della nazionalistica macchina bellica. Ma i veri cristiani, i Giudei spirituali che confidano in Geova e nel Cristo rafforzato da Dio, non sono stati spaventati dalle beffarde minacce. Pazientemente, confidano in Geova.
21, 22. (a) Quale allettante offerta fece quindi Sennacherib? (b) Come reagì il popolo, provvedendo quale precedente per noi oggi?
21 Il re d’Assiria offrì un’allettante ricompensa al prezzo del compromesso: “Fate una capitolazione a me, e uscite a me, e mangiate ciascuno dalla sua propria vite e ciascuno dal suo proprio fico e bevete ciascuno l’acqua della sua propria cisterna, finché io venga ed effettivamente vi porti in un paese simile al vostro proprio paese, un paese di grano e di vino nuovo, un paese di pane e di vigne, un paese di ulivi e di miele; e continuate a vivere per non morire. E non ascoltate Ezechia, poiché egli vi seduce, dicendo: ‘Geova stesso ci libererà’”. Infatti, persino il vicino Israele era caduto! Comunque, “il popolo taceva e non gli rispose parola, poiché il comandamento del re stabiliva, dicendo: ‘Non gli dovete rispondere’”. — 2 Re 18:31-36.
22 Similmente, oggi, i testimoni di Geova non contendono né discutono coi propagandisti satanici. Piuttosto, danno ascolto all’esempio di Ezechia e del suo illustre antenato, il re Davide, che disse: “Certo metterò una museruola a guardia della mia propria bocca, finché qualche malvagio è di fronte a me”. — Sal. 39:1.
23. In che modo i moderni testimoni di Geova respinsero un’offerta simile a quella di Sennacherib?
23 L’offerta dell’Assiro somiglia a quella fatta dai nazisti ai testimoni di Geova mentre erano nei campi di concentramento. Dopo che questi cristiani erano stati in prigione per anni a motivo del loro rifiuto di acclamare il “dio” nazista, fu loro offerta la libertà, a condizione che firmassero la rinuncia alla loro fede. Quale fu la loro risposta? Una testimone oculare scrive: “Avrebbero potuto immediatamente essere liberati se avessero rinnegato la loro fede. Ma, al contrario, non smisero di resistere, riuscendo perfino a introdurre nel campo libri e trattati, i quali scritti ne fecero impiccare parecchi”.a Anche col pericolo di morte, si attennero alla vera adorazione e mantennero l’integrità a Geova, il Supremo Sovrano e Dio della risurrezione.
24. (a) Perché Ezechia si addolorò, e come agì? (b) Che cos’è raffigurato oggi da Ezechia che si rivolse al profeta Isaia?
24 Ezechia, udendo le parole di Rabsache, si addolorò nel suo cuore. Fu questo per timore di coloro che potevano ora ‘uccidere il corpo’ o delle crudeli torture che i sadici Assiri potevano infliggere a lui e ai suoi compagni giudei? Niente affatto! Ezechia si addolorò per gli spregevoli vituperi con cui era coperto il nome di Geova. Dunque “immediatamente si strappò le vesti e si coprì di sacco ed entrò nella casa di Geova”. Cercò la comunione con Geova nel suo luogo di adorazione. (2 Re 19:1) E oggi l’unto rimanente dei testimoni di Geova e i loro compagni, che servono sotto Cristo, che è più grande di Ezechia, trovano forza e conforto in tempi di difficoltà servendo Dio con zelo e associandosi insieme come suoi adoratori del tempio. Inoltre, essi chiedono qual è la giusta condotta all’organizzazione dello “schiavo fedele e discreto” degli unti seguaci di Gesù sulla terra. Nello stesso modo, nella crisi relativa al nome di Geova, Ezechia cercò consiglio presso il canale di comunicazione di Geova, il fedele profeta Isaia. — 2 Re 19:2.
25, 26. (a) Per che cosa il popolo di Dio non ha ‘potenza nel giorno di angustia’? (b) Ma quale assicurazione diede Isaia?
25 Umilmente vestiti di sacco, gli ufficiali della casa di Ezechia e i sacerdoti anziani dicevano a Isaia: “Questo è ciò che Ezechia ha detto: ‘Questo giorno è un giorno di angustia e di rimprovero e di sprezzante insolenza; poiché i figli sono giunti fino alla bocca del seno, e non c’è la potenza di partorire. Forse Geova tuo Dio avrà udito tutte le parole di Rabsache, che il re d’Assiria suo signore ha mandato per biasimare l’Iddio vivente, ed effettivamente lo chiamerà a render conto delle parole che Geova tuo Dio ha udite. E tu devi innalzare preghiera a favore del rimanente che si dovrà trovare’”. (2 Re 19:3, 4) Con la sua propria forza, il popolo di Geova non è in grado di sopravvivere alla minaccia del nazionalismo. Ma che dire della forza di Geova? Quale assicurazione diede Isaia a questo riguardo?
26 “Quindi Isaia disse loro: ‘Dovreste dir questo al vostro signore: “Geova ha detto questo: ‘Non temere a causa delle parole che hai udite con le quali i servitori del re d’Assiria han parlato oltraggiosamente di me. Ecco, io metto in lui uno spirito, e deve udire una notizia e tornare al suo proprio paese; e per certo lo farò cadere di spada nel suo proprio paese’”’”. — 2 Re 19:5-7.
27. Come si adempirà la profezia con l’annientamento dei re nazionalistici e la distruzione dell’organizzazione di Satana?
27 Ah, ecco la positiva assicurazione che Sennacherib sarebbe stato alfine ricondotto con degradante sconfitta! E oggi, per mezzo della sua parola profetica, Geova ha similmente assicurato ai suoi integri testimoni che Satana e le sue schiere armate saranno infine annientate. E in quanto al nazionalistico “re del nord” è predetto che “ci saranno notizie che lo turberanno”, notizie da parte di Geova e del suo Re, trasmesse per mezzo degli unti testimoni sulla terra, le quali inciteranno questo “re” a infuriarsi contro il popolo di Dio. Ma allora Geova agirà! Il totalitario “re del nord” perirà, “e non ci sarà per lui nessun soccorritore”. Anche il “re del sud” sarà rotto “senza mano”. (Dan. 11:44, 45; 8:25) L’intera organizzazione terrestre di Satana sarà ‘scagliata nel lago di fuoco’ dell’eterna distruzione. Che confortante assicurazione da parte di Geova! — Riv. 19:20.
28. Quale provvedimento prese Geova, e i Suoi testimoni come risposero alla sfida del nazionalismo?
28 Ma che dire della crisi a cui andavano incontro i testimoni di Geova mentre s’addensavano le minacciose nubi della seconda guerra mondiale? Poiché ora sia nei paesi democratici che in quelli totalitari c’era la controversia del nazionalismo, Geova rafforzò amorevolmente il suo popolo con “il cibo a suo tempo”. L’articolo “Neutralità” ne La Torre di Guardia (inglese) del 1º novembre 1939, aiutò molti a tenere una condotta senza compromessi durante le nazionalistiche tempeste della seconda guerra mondiale. I testimoni di Geova rigettarono la dottrina secondo cui dovevano uccidere i loro conservi cristiani che abitavano in una nazione diversa. A costo di biasimi, imprigionamento e anche della vita stessa, mantennero la loro neutralità cristiana, mostrando un ‘amore fra loro’ che superò ogni barriera nazionalistica. Mostrarono di non essere “parte del mondo” del moderno Sennacherib. La loro risoluta difesa del principio biblico provvide una completa risposta ai propagandisti. Il nome di Geova fu onorato! — Giov. 13:34, 35; 17:14.
29. (a) In modo corrispondente al tipo, quale temporaneo sollievo ottennero i testimoni di Geova alla fine della seconda guerra mondiale? (b) Ma perché dobbiamo aspettarci ulteriori difficoltà?
29 Dal racconto risulta che Sennacherib non mise immediatamente in atto la vanagloriosa sfida di Rabsache. Questo poté esser dovuto a una temporanea sconfitta subìta per mano di Tiraca, governante d’Egitto a sud. Questo poté ben corrispondere alle nazioni democratiche che inghiottirono il “fiume” totalitario, vomitato da Satana col principale intento di sommergere l’unto rimanente, che rappresenta l’organizzazione di Geova, simile a una donna, sulla terra. Ma questo sollievo ottenuto alla fine della seconda guerra mondiale è al massimo solo temporaneo. Gog di Magog è ancora sciolto! La profezia dice di lui: “E il dragone si adirò contro la donna, e se ne andò a far guerra contro i rimanenti del seme di lei, che osservano i comandamenti di Dio e hanno l’opera di rendere testimonianza a Gesù”. (Riv. 12:15-17) E il risultato finale? Ora lo vedremo!
[Nota in calce]
a Genevieve De Gaulle, nipote del generale De Gaulle, in una lettera alla Società Torre di Guardia.