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Sorveglianti in tempi apocalitticiLa Torre di Guardia 1958 | 1° agosto
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quelli che fanno parte della congregazione devono risplendere di luce spirituale dal cielo: “Siate irreprensibili e innocenti, figli di Dio senza macchia in mezzo a una generazione perversa e storta, fra la quale risplendete come luminari nel mondo”. (Filip. 2:15) Particolarmente riguardo a questo “tempo della fine” del mondo l’angelo di Dio profetizzò a Daniele: “E i savi risplenderanno come lo splendore della distesa, e quelli che ne avranno condotti molti alla giustizia, risplenderanno come le stelle, in sempiterno”. (Dan. 12:3, VR) In adempimento di questa profezia, tutti i saggi membri della congregazione dovrebbero risplendere come stelle, ma i loro sorveglianti in modo speciale, come la luce delle stelle in paragone con quella di una lampada. La luce di una lampada non giunge molto lontano; quella delle stelle sì. I sorveglianti devono esser d’esempio nel portare luce.
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Sorveglianti nella destra di CristoLa Torre di Guardia 1958 | 1° agosto
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Sorveglianti nella destra di Cristo
1. A quale congregazione doveva scrivere Giovanni per prima, e quali parole di addio dell’apostolo Paolo potevano aver udito direttamente alcuni dei suoi sorveglianti?
“ALL’ANGELO della congregazione di Efeso scrivi: Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra, che cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro”. (Apoc. 2:1) Ubbidendo a questo comando del glorificato Cristo, Giovanni scrisse indubbiamente al sorvegliante o gruppo di sorveglianti della congregazione di Efeso. Ai giorni di Giovanni alcuni di questi anziani potevano aver già incontrato l’apostolo Paolo anni prima, quando aveva detto queste parole di addio: “Badate a voi stessi e a tutto il gregge, fra il quale lo spirito santo vi ha nominati sorveglianti, per pascere la congregazione di Dio, ch’egli acquistò col sangue del suo proprio [Figlio]. Io so che dopo la mia partenza penetreranno fra voi oppressivi lupi che non tratteranno il gregge con tenerezza, e fra voi stessi sorgeranno uomini che diranno cose storte per tirarsi dietro i discepoli. Perciò siate desti”. (Atti 20:28-31) Giovanni era allora prigioniero nell’isola di Patmos, non molto lontano da Efeso, ed egli avrebbe disposto che i sorveglianti di Efeso e i sorveglianti delle altre congregazioni nominate dell’Asia Minore ricevessero l’intera Rivelazione col suo specifico messaggio per ciascuna congregazione.
2. Con le sue parole iniziali, che cosa rammentò Gesù ai sorveglianti di Efeso, e che cosa prefigurano oggi le condizioni delle congregazioni di quel tempo?
2 Con le sue parole iniziali Gesù Cristo si rivolse a quei sorveglianti di Efeso e a quelli di tutte le altre congregazioni, rammentando loro che erano nella sua destra, sotto il suo potere e controllo e sotto il suo favore e protezione: “Nessuno le strapperà dalla mia mano”, egli disse. (Giov. 10:28) Similmente in questi tempi apocalittici i sorveglianti, specialmente i sorveglianti unti dallo spirito, preposti alle congregazioni
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