-
Abbreviazione dei giorni di afflizioneLa Torre di Guardia 1950 | 1° maggio
-
-
Quella secondo la quale sarebbe risuscitato dal suo secolare riposo di morte nella tomba e ritornerebbe sulla terra per essere uno dei principi visibili del Re sotto il regno celeste. Questa è la promessa fatta pervenire dall’angelo di Dio al fedele profeta più di venticinque secoli or sono con le seguenti parole: “Ma va tu, e riposa; poiché vi sono ancora giorni e stagioni sino all’adempimento della fine [syntèleia]; e tu sorgerai e riceverai la tua parte alla fine [syntèleia; consumazione] dei giorni”. (Dan. 12:13, LXX, Bagster) Quando Daniele sorgerà dalla condizione di morte per ricevere la sua principesca parte sulla terra, con quale maraviglia e gioia egli apprenderà che la profezia del suo libro è stata adempiuta! Con quale ardore acquisterà la conoscenza che gli sarà allora aperta relativamente ai propositi di Geova mediante il Suo regno!
9. Quale segno l’adempimento di Matteo 24:45 fino a 25:46 costituisce?
9 Quale mirabile periodo di opportunità è questo “tempo della fine” nel quale ci è dato di vivere! È il tempo durante il quale il Re trova il suo rimanente al servizio come “servitore fedele e prudente”. Quindi se ne serve per dispensare il nutrimento spirituale a tutti quelli che desiderano aver conoscenza della salvezza. Questo è il tempo in cui si adempie la parabola delle vergini stolte e di quelle savie, e durante il quale avviene il giudizio dei servitori del Re descritto nella sua parabola dei talenti a loro affidati. Sì, anche la parabola delle pecore e dei capri diventa realtà in questo tempo memorabile. Perciò oggi vediamo in tutte le nazioni le persone simili a pecore trar vantaggio dalla campagna di educazione, conoscere il Re e schierarsi dalla sua parte accanto al rimanente dei suoi fratelli spirituali. (Matt. 24:45 fino a 25:46) Possa la consapevolezza di tutti questi avvenimenti che succedono come prova della presenza o parousía del Re farci ravvisare parimenti che queste cose sono altresì il segno combinato della “fine del mondo”. Questo segno indica la consumazione del vecchio sistema di cose dominato dal Diavolo.
10. Che cosa dobbiamo noi apprezzare, e che cosa dobbiamo fare in merito?
10 Che noi possiamo, quindi, apprezzare al giusto valore il fatto che viviamo in questo “tempo della fine”. Vi siamo entrati da oltre trentacinque anni. La fine completa del sistema di cose visibili e invisibili del Diavolo si avvicina costantemente. Non lasciamoci distrarre dalla nostra vigilanza per il fatto che i giorni di afflizione sono stati abbreviati da un interludio e presentemente non conosciamo nè il giorno nè l’ora in cui sopravverrà la fine sterminatrice su questo sistema di cose. La fine verrà. Non sarà prorogata. È assolutamente certo che verrà nel giorno e nell’ora definitivamente fissata da Dio. (Matt. 24:36-39) Quando quest’evangelo del Regno è stato predicato in tutta la terra abitabile come testimonianza a tutte le nazioni, questo “tempo della fine” cominciato con dolori terminerà con la fine completa del sistema di cose del nemico. Facciamo dunque oggi la nostra parte contribuendo a questa campagna educativa della testimonianza al Regno. Facendo così, daremo prova di essere degni di entrare nel giusto nuovo mondo, che come è stato promesso sarà un “mondo senza fine” sotto l’eterno regno di Geova mediante Gesù Cristo.
-
-
Freni di genitori contro la delinquenza giovanileLa Torre di Guardia 1950 | 1° maggio
-
-
Freni di genitori contro la delinquenza giovanile
SOTTO le presenti condizioni decadute e imperfette in questo ventesimo secolo non vi è, naturalmente, nessuna possibilità per la nascita di un bambino perfetto. Persino quindici secoli avanti Cristo, Giobbe giustamente disposto disse: “L’uomo, nato di donna, vive pochi giorni, e sazio d’affanni. Chi può trarre una cosa pura da una impura? Nessuno”. (Giob. 14:1, 4) Il salmista Davide lo espresse per tutti i discendenti di Adamo: “Ecco io sono stato formato nella iniquità, e la madre mia mi ha concepito nel peccato”. (Sal. 51:5) Qualunque cosa il mondo possa vedere o non vedere in questo giorno della crescente delinquenza giovanile, possiamo sollecitare che quelle persone le quali desiderano e cercano la vita eterna nell’avvicinantesi, giusto nuovo mondo dovrebbero realizzare alcune possibilità di alleviare in qualche misura le macchie e le debolezze che appartengono alla nostra razza decaduta. Dovrebbero almeno far sì che i loro figliuoli nascano con le tendenze più nobili che possono possibilmente conferire loro sotto la disposizione divina. Saranno ancora decaduti i loro figliuoli, e avranno ancora bisogno di un Salvatore, e senza Cristo Gesù non potrebbero mai raggiungere nè la perfezione umana nè il merito della vita eterna nel nuovo mondo. Ciò nonostante, possiamo sforzarci per l’edificazione di noi stessi e del nostri figliuoli, adesso.
Si sforzi come vuole, la creatura umana è ancora naturale, ‘della terra, terreno,’ quindi può imprimere su di una moglie, ed ella sull’embrione del suo bambino, soltanto quegli effetti di pensiero e sentimenti che essi stessi posseggono. Necessariamente questi sono deficienti rispetto alle più elevate espressioni, le spirituali, le scritturali. Se per qualche ragione quelli che sono oggi consacrati a fare la volontà di Dio entrano in relazioni matrimoniali e lo considerano saggio di propagare una famiglia umana, hanno un grande vantaggio in questo rispetto sugli uomini e le donne naturali di questo mondo. Hanno ideali più alti, belle speranze, più nobili aspirazioni, allegrezze più pure. Tenendo conto dell’influenza dei loro pensieri ed emozioni e sforzi sul bambino in embrione, tali genitori sarebbero in condizione di fare per il bambino davvero molto di più di
-