Il governante del mondo venuto dalla “casa del pane”
“Il resto di Giacobbe sarà, in mezzo a popoli grandi, come rugiada mandata dal signore [Geova] . . . fra le genti, in mezzo a popoli grandi, come un leone fra le bestie della foresta”. — Mich. 5:6, 7, Na.
1. Come le qualità della rugiada e del leone devono trovarsi in un giusto governante in mezzo a un mondo corrotto?
CHE cosa è più piacevole e più rinfrescante della rugiada quando cade e quando si forma? Quale bestia selvaggia è più forte e coraggiosa del leone? Che contrasto fra la rugiada e il leone! Esso è così notevole che difficilmente si metterebbero in relazione l’una con l’altro. Eppure, malgrado siano tanto diversi, se ne può fare una felice e necessaria combinazione. Un saggio e potente re dell’antichità disse una volta: “Ruggisce come il leone l’ira del re, e come rugiada sull’erba è il suo compiacimento”. (Prov. 19:12, Na) In questo mondo corrotto un re di giusti princìpi dev’essere coraggioso e fiero come un leone contro coloro che commettono l’empietà. Ma il suo compiacimento e la sua approvazione scendono in modo dolce e rinfrescante come rugiada sui suoi leali sudditi che lottano contro gli uomini empi.
2. In armonia con le sue dichiarazioni nella profezia di Osea circa Israele, come l’umanità troverà infine in Geova tale necessario governante?
2 Il mondo dell’umanità ha disperatamente bisogno di un re o governante di tale specie. L’umanità troverà infine tale governante nel grande Re dell’universo, il Dio che ha un nome con cui si distingue, Geova. Nel racconto biblico delle sue fedeli relazioni con il suo popolo eletto mentre era ancora nel suo favore, egli disse: “Sarò come rugiada per Israele; egli fiorirà come un giglio e metterà radici come i cedri del Libano”. (Osea 14:5, Na) Quando si adirò con questo stesso popolo e stava per rigettarlo, egli disse: “Io sarò come un leone per Efraim, come un leoncello per la casa di Giuda. Io farò strage, e me n’andrò, porterò via e non ci sarà chi salvi”. (Osea 5:14, Na; anche Osea 13:7, 8) La sua giustizia è imparziale, ma egli è anche misericordioso verso gli amanti della giustizia che si sforzano sinceramente di fare il bene. Ha promesso e disposto di dare all’umanità un regno di incorrotta giustizia, di misericordia e di tenera compassione.
3. (a) Di che cosa si preoccupano oggi gli uomini, e quale importante fatto inerente al governo ignorano essi? (b) Che cosa dovrebbe far sentire più vicino a noi creature umane questo governo?
3 Oggi le nazioni si preoccupano esclusivamente dei governi umani. Pensano che si debba scegliere fra il governo democratico di tipo occidentale e il governo comunista di tipo orientale, benché alcune cerchino di seguire la via di mezzo in quanto alla norma di governo. Le persone di questo mondo che si interessano di politica non pensano mai al governo di Dio. Esse ignorano il più importante fatto circa il soggetto del governo: che il Governatore dell’universo, Geova Dio, il Creatore, ha un governo per la terra e per i suoi abitanti. Ha già dato il potere al Governante di questo perfetto governo sull’umanità mal governata da tanto tempo. Non è un governo incapace di comprendere ed essere compassionevole nei confronti dei problemi umani. A motivo del Governante nominato da Dio, questo governo ha uno stretto legame carnale con noi. Centinaia di anni in anticipo, in una profezia di Michea, Geova Dio predisse il luogo di nascita di questo Governante nominato. È il più famoso luogo di nascita della terra. Questo significa che il Governante che Dio nomina perché regni sull’umanità un tempo fu egli stesso uno di noi! Un tempo fu un uomo! Ciò dovrebbe farci ritenere questo governo provvedutoci da Dio più vicino, più intimo, di un semplice governo di santi angeli.
4. Quale annuncio inerente al governo fece Geova in Michea 5:1 (Na), e per chi aveva importanza il suo adempimento?
4 Prevedendo l’urgente necessità di un giusto governo per l’umanità oppressa, Geova annunciò il governo mediante Michea (5:1, Na): “E tu, Betleem Efrata, così piccola fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà Colui che deve regnare in Israele. Le sue origini son dall’inizio, dai giorni antichi”. Michea disse ciò più di 350 anni dopo che il re Davide di Gerusalemme era nato, nel 1107 a.C., a Betleem, nel territorio della tribù di Giuda. Michea rivolse l’attenzione di tutto l’universo a Betleem, la città dove sarebbe nato un discendente reale di Davide, che sarebbe stato il permanente erede del suo trono secondo il patto fatto da Dio con Davide circa un regno eterno nella famiglia di Davide. (2 Sam. 7:11-16; Matt. 2:4-6; Giov. 7:41, 46) Questo sarebbe stato un avvenimento importante non solo per la terra ma anche per il cielo.
5. In armonia con l’importanza dell’avvenimento, come fu annunciata la nascita del Governante, e a chi?
5 Semplicemente in relazione con l’importanza di tale avvenimento, quando Gesù nacque quale discendente del re Davide a Betleem, la sua nascita fu annunciata ai devoti pastori da un glorioso angelo, che disse: “Non temete: ecco, vi porto una lieta novella, che sarà di grande gioia per tutto il popolo; oggi vi è nato nella città di David il Salvatore, che è Cristo Signore”. Dopo questo annuncio, “subito si unì all’Angelo una moltitudine della milizia celeste, che lodava Iddio, e diceva: ‘Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà’”. — Luca 2:4-14, Na.
6. In che senso l’origine di questo Governante è “dall’inizio, dai giorni antichi”?
6 Gli angeli che così lodarono Dio alla nascita di Gesù Cristo lo avevano conosciuto in cielo quale unigenito, primogenito Figlio di Dio. Questo fatto è indicato chiaramente nella profezia di Michea 5:1 (Na), che parla di Gesù come di colui le cui “origini son dall’inizio, dai giorni antichi”. Perciò egli non ebbe inizio con quella nascita a Betleem. La sua vita era stata miracolosamente trasferita dal cielo alla terra, dal reame spirituale al reame umano affinché, con vincoli umani, divenisse l’eterno erede del trono di Davide sopra Israele. Le sue ‘origini dall’inizio’ le ebbe in cielo, da quando Dio lo creò perché fosse “il primogenito di tutta la creazione”, “il Principio della creazione d’Iddio”. (Col. 1:15; Apoc. 3:14, Na) Nessuna creazione ebbe un inizio anteriore alla creazione di questo unigenito Figlio di Dio. Non è indicata la data di ciò nella scritta Parola di Dio. Perciò essa rimane per noi nell’indefinito passato, così che questo Figlio di Dio che doveva “regnare in Israele” è “dai giorni antichi”.
7. Che cosa dovrebbe avere questo Governante in seguito alla sua celeste esperienza con Geova Dio, e perché apparentemente Betleem non meritava che vi avvenisse una nascita come la Sua?
7 Avendo un così lungo passato di celeste associazione con Geova Dio, che tesoro di sapienza e di esperienza avrebbe posseduto questo Governante nato a Betleem, per divenire il miglior governante che Dio potesse dare all’umanità! E solo pensare che dovesse nascere qualcuno così grande a Betleem Efrata, una città così piccola e insignificante da non essere nemmeno computata fra le migliaia o famiglie della tribù di Giuda! E oltre a nascere in una città poco importante, nacque in una stalla ed ebbe per culla una mangiatoia. (Luca 2:7, 12) Ma che onore per Betleem!
8. Ai giorni di Davide, il trono di chi si trovava a Gerusalemme, e perché il Figlio di Dio non avrebbe ricevuto una vera esaltazione se si fosse seduto su quel trono?
8 In un palazzo sul monte Sion a Gerusalemme il re Davide sedeva su un trono terreno chiamato “trono di Geova”, poiché Davide era il rappresentante di Geova sul trono. (1 Cron. 29:23) Ma Gesù Cristo non sedette mai sul trono del re Davide sul monte Sion, benché nascendo a Betleem avesse un diritto umano naturale a quel trono. Tuttavia, poiché Gesù veniva dal cielo, se si fosse effettivamente seduto sul trono di Davide sul monte Sion, non avrebbe ricevuto una vera esaltazione quale Figlio di Dio. Anche sedendo sul letterale trono di Davide sopra Israele, Gesù Cristo sarebbe stato “un poco inferiore agli angeli”, mentre in cielo era stato primogenito fra loro. (Ebr. 2:9, Ri; Sal. 8:4, 5) Fu un’umiliazione per questo Figlio di Dio il fatto che la sua vita venne trasferita dal glorioso reame celeste a questa terra e che nacque come creatura umana, anche se nella linea di discendenza reale di Davide. (Filip. 2:5-9) Oltre a ciò, quando fu su questa terra come uomo, egli fu grandemente umiliato dai nemici del regno di Dio.
PERCOSSO SULLA GUANCIA
9. Quale regno predicò Gesù Cristo, ma come fu mal rappresentata la sua predicazione?
9 Gesù Cristo predicò di continuo il regno, non il regno terreno di Davide sopra Israele, ma il regno di Dio, “il regno dei cieli”. (Matt. 4:17, Na; Mar. 1:14, 15) Se qualcuno ha il diritto di regnare sull’umanità, questi è Dio. Poiché predicò il regno di Dio predetto nelle profezie bibliche, Gesù Cristo fu accusato di essere sedizioso e di ribellarsi all’impero dei pagani Cesari di Roma. La profezia di Michea indicava che Gesù, il Governante uscito da Betleem, sarebbe stato disonorato e maltrattato.
10, 11. (a) Quale maltrattamento predisse Michea 5:1, (NM) 4:14 (VR) che avrebbe subìto questo Governante? (b) Come si adempì questo nel caso di Gesù Cristo?
10 Poco prima di parlare della nascita del Governante in quella città, Michea disse all’organizzazione del popolo di Dio minacciato da un’invasione: “Ora, o figliuola di schiere, raduna le tue schiere! Ci cingono d’assedio; colpiscon con la verga la guancia del giudice d’Israele!” (Mich. 5:1, NM; 4:14, VR) Quando Gesù Cristo fu sulla terra come uomo, la verga dell’autorità umana fu usata per colpirlo oltraggiosamente sulla guancia. Poiché aveva predicato il celeste regno di Dio, per cui era stato unto dallo spirito di Dio, Gesù fu arrestato e condotto dinanzi alla più alta corte religiosa di Gerusalemme, presieduta dal sommo sacerdote d’Israele. Ivi Gesù fu effettivamente percosso. Leggiamo a questo riguardo:
11 “Gesù taceva. E il sommo sacerdote riprese: ‘Ti scongiuro per Iddio vivente di dirci se Tu sei il Cristo, il Figlio d’Iddio’. Gesù gli rispose: ‘Tu l’hai detto; anzi Io vi dico: d’ora in poi voi vedrete il Figlio dell’uomo assiso alla destra dell’Onnipotente, e venire sulle nubi del cielo’. Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: ‘Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, voi avete sentito ora la sua bestemmia. Che ve ne pare?’ Quelli risposero: ‘È reo di morte!’ Allora gli sputarono in faccia e lo percossero con pugni; altri lo schiaffeggiarono, dicendo: ‘Indovina, Cristo: chi t’ha percosso?’” — Matt. 26:59-68, Na.
12. Come fu accresciuta l’intensità di quella percossa sulla guancia, e gli interessi di chi furono serviti con quella percossa?
12 L’intensità dell’oltraggiosa percossa sulla guancia del futuro giudice d’Israele fu accresciuta quando le autorità religiose consegnarono Gesù al governatore romano e raggiunsero infine il loro scopo inducendo Ponzio Pilato a fare inchiodare Gesù su un palo onde morisse vergognosamente, come un maledetto da Dio. (Deut. 21:22, 23; Giov. 18:38 fino a 19:37) Le autorità religiose di Gerusalemme servirono in tal modo gli interessi del profetico “re del nord” di quel tempo. (Dan. 11:15, 20-22) Ma non poterono prevalere su questo Gesù che, come aveva decretato Dio, doveva essere “giudice d’Israele”, colui che doveva “regnare in Israele”.
13. (a) Secondo le parole di Pietro, come impedì Dio ch’essi prevalessero sul futuro “giudice d’Israele”? (b) In paragone al trono di Davide, a che cosa Geova innalzò Gesù?
13 Simon Pietro, che fu uno dei dodici apostoli di Gesù Cristo, disse a un soldato, un centurione, al servizio di Roma ma di stanza in Palestina: “Noi siamo testimoni di tutto quello che [Gesù] ha fatto nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi poi l’hanno ucciso, appendendolo al legno. Ma Iddio lo ha risuscitato il terzo giorno, ed ha permesso che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma ai testimoni che Dio prima aveva scelto, cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui, dopo che fu risuscitato dai morti. E ci ha comandato di predicare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice, costituito da Dio, dei vivi e dei morti. Tutti i Profeti gli rendon testimonianza che chiunque crede in lui, riceve dal suo nome la remissione dei peccati”. (Atti 10:38-43, Na) Conformemente, Geova Dio innalzò Gesù Cristo a una posizione superiore al letterale trono di Davide sul monte Sion.
14. In tal modo che cosa fece Geova di Gesù in relazione al re Davide?
14 Geova Dio innalzò Gesù Cristo alla sua destra nei cieli, sul letterale trono celeste di Geova. Con questo atto egli fece divenire Gesù Cristo, il Figlio di Davide, il Signore di Davide, com’era stato predetto nel Salmo 110:1, 2. — Atti 2:29-36.
15, 16. (a) Che cosa merita d’essere menzionato più della nascita umana di Gesù a Betleem, e come merita quindi il 1914 d’essere ricordato? (b) Che cosa disse il Salmo 2:1-9 (VR) dell’intronizzazione del Governante?
15 Com’è meraviglioso tutto questo! Mediante ciò la profezia di Michea circa il grande Governante venuto dalla piccola Betleem poteva adempiersi su più vasta scala, nel nostro stesso tempo. La nascita umana del Governante avvenuta a Betleem diciannove secoli fa meritava pienamente d’essere menzionata nella storia universale. Eppure la sua venuta da una Betleem più grande, con il potere di Governante intronizzato nell’istituito regno di Dio nel cielo, merita maggiormente d’essere menzionata. È un avvenimento di maggiore importanza per l’universo, specialmente per l’umanità, di cui il Governante ebbe una volta la stessa carne e lo stesso sangue. In armonia con il tempo stabilito dalle accurate profezie bibliche, questo avvenimento di gran lunga più importante si verificò nella nostra generazione, nell’anno 1914. Anziché ricordarlo perché fu l’anno in cui scoppiò la disastrosa prima guerra mondiale, è molto più importante ricordare il 1914 perché fu l’anno in cui finirono i Tempi dei Gentili o “i fissati tempi delle nazioni” e in cui nacque il regno di Dio nei cieli, come fu simbolicamente predetto nel dodicesimo capitolo di Apocalisse. Riguardo al tumulto che scoppiò allora fra le nazioni e riguardo ai re della terra che allora si schierarono contro Geova e il suo Cristo o Unto appena intronizzato, il re Davide disse profeticamente molto tempo fa, nel Salmo 2:1-9, (VR):
16 “Il Signore [Geova] si befferà di loro. Allora parlerà loro nella sua ira, . . . dirà, io ho stabilito il mio re sopra Sion, monte della mia santità. Io [il Cristo] spiegherò il decreto: L’Eterno [Geova] mi disse: Tu sei il mio figliuolo, oggi io t’ho generato. Chiedimi, io ti darò le nazioni per tua eredità e le estremità della terra per tuo possesso. Tu le fiaccherai con uno scettro di ferro; tu le spezzerai come un vaso di vasellaio”.
17, 18. (a) Alla sua intronizzazione come venne Gesù da una Betleem più grande? (b) Secondo le stesse dichiarazioni di Gesù, di quale pane più importante ha bisogno tutta l’umanità?
17 Quando fu intronizzato nel Regno alla destra di Dio, il predetto Governante venne a Geova da una Betleem di maggiore importanza della Betleem terrena. Il nome Betleem significa Casa del Pane. Efrata, con cui Betleem è messa in relazione, significa Fruttuoso; Fertilità. Giuda, territorio in cui era situata Betleem Efrata, significa [Geova-]Lodato. (Gen. 35:19; 29:35; 49:8) Tale Casa del Pane significa molto per l’umanità, anzi, la vita stessa. L’umanità ha bisogno di un ministro, di un governante che venga da tale più grande Casa del Pane. Per vivere, l’umanità ha bisogno non solo di pane fatto di grano, d’orzo o di segala. Gesù stesso diede importanza a ciò, poiché al termine dei suoi quaranta giorni di digiuno rifiutò di fare miracolosamente del pane per sé, ma ripeté le parole del suo Padre celeste e disse: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio [Geova]”. — Deut. 8:3; Matt. 4:1-4, Na.
18 Quando Gesù venne sulla terra come uomo recò le parole della bocca di Geova, che sono vivificanti. Inoltre, disse a coloro che cercavano il pane terreno che perisce: “Sono io il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno; e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. — Giov. 6:51, Na.
19. Come poté Gesù nel 1914 uscire da una Casa del Pane più grande a favore dell’umanità, e come i nomi Efrata e Giuda associati a Betleem sono in relazione con questa Casa del Pane?
19 Quando Gesù tornò in cielo e apparve nuovamente alla presenza di Dio, egli presentò il valore del suo carnale sacrificio umano a favore della morente umanità. Perciò ora, dopo esser stato intronizzato come Re nel 1914, Gesù è potuto uscire dalla Casa del Pane, o Deposito di Pane, che può dare la vita eterna nel nuovo mondo di Dio a tutti coloro che sulla terra lo mangiano per fede. La celeste Casa del Pane è assolutamente necessaria all’umanità. Ha assolutamente bisogno del Governante che viene da essa. Essa è un luogo fruttuoso, un luogo fertile, com’è indicato dal nome Efrata, ad essa associato; e produce e offre molti frutti vivificanti. Come Betleem Efrata era situata nel territorio di Giuda, così la Casa del Pane è situata nei santi cieli, dove Geova è lodato da tutte le sue schiere di angeli.
20. Com’è questa Betleem più grande da cui viene Gesù simile alla Betleem terrena in relazione con le migliaia di Giuda?
20 Fra quei celesti lodatori di Geova Dio il principale è il Governante che viene da Betleem. Essendo un Governante egli insegnerà anche a tutti i suoi sudditi sulla terra a lodare Geova. Egli si presenta a Geova quale rappresentante di un piccolo gruppo, il rappresentante non della Betleem terrena ma della casa dei suoi fratelli spirituali. Si tratta dei 144.000 seguaci delle sue orme che divengono suoi coeredi nel Regno celeste. (Apoc. 7:4-8; 14:1, 3) Fra le diecimila miriadi delle schiere celesti, questo è davvero un piccolo gruppo, quasi troppo piccolo per essere ritenuto meritevole di venir annoverato in mezzo alla vasta schiera di lodatori celesti. (Dan. 7:9, 10) Eppure questo piccolo gruppo formato dal Governante Gesù Cristo e dai suoi 144.000 coeredi diventano il gruppo di persone più importanti nei cieli. Essi diventano la capitale organizzazione di Dio al di sopra della Sua organizzazione universale. Serviranno per recare il “pane della vita” all’umanità che brama la vita eterna. (Giov. 6:48-50, Na) Gesù Cristo, il Governante che viene da questa Betleem più grande, avrà così un importante incarico fra le innumerevoli migliaia di angelici lodatori di Dio nei cieli.
UN’INDIRETTA PERCOSSA SULLA GUANCIA
21. In mezzo a chi cominciò Gesù Cristo a regnare nel 1914, e come ha potuto essere percosso sulla guancia dopo ciò?
21 Oggi le nazioni non sono grate dei provvedimenti di Geova più di quanto non lo fossero quando, diciannove secoli fa, colui che doveva “regnare in Israele” venne dalla terrena Betleem. Quindi nell’adempimento maggiore di Michea 5:1, NM; 4:14 esse hanno percosso sulla guancia questo “giudice d’Israele”. Quando? Come? Non in modo diretto, naturalmente; poiché ora Gesù Cristo è intronizzato alla destra di Dio nei cieli, e le nazioni non possono raggiungerlo nemmeno con le navi spaziali. Dopo la nascita del suo regno nei cieli nel 1914, egli cominciò immediatamente a dominare in mezzo ai suoi nemici. Scacciò Satana il Diavolo e i suoi angeli demonici dal cielo e li gettò nelle vicinanze della nostra terra, perché non tornassero mai più nei cieli della santa organizzazione di Dio. Perciò l’oltraggiosa percossa sulla guancia del celeste “giudice d’Israele” fu data in modo indiretto. Come? Fu data al rimanente dei suoi fedeli seguaci sulla terra durante la prima guerra mondiale. Quando Gesù mandò i suoi dodici apostoli a predicare il regno di Dio disse: “Chi riceve voi, riceve me”. (Matt. 10:40, Na) In modo corrispondente, chi respinge un discepolo di Gesù che porta il messaggio del Regno respinge anche Gesù.
22. Quale principio espresse il Re Gesù Cristo nella sua illustrazione delle pecore e dei capri, e come Gli si poteva dare una percossa sulla guancia?
22 Nella sua illustrazione delle pecore e dei capri, in cui raffigura il giudizio delle nazioni ora in corso, l’intronizzato Re Gesù dice alle pecore: “In verità vi dico che in quanto l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me”. Ai capri dice: “In quanto non l’avete fatto ad uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me”. (Matt. 25:40, 45, VR) Quindi, in questi giorni, percuotere il rimanente dei fratelli spirituali di Gesù sulla guancia abusando della verga dell’autorità significa percuotere oltraggiosamente sulla guancia il celeste Governante d’Israele. — 1 Re 22:24; Giob. 16:10.
23, 24. (a) Molto tempo prima del 1914 che cosa aveva predicato il rimanente riguardo a quell’anno, e quale atteggiamento ebbero verso di loro i capi della cristianità? (b) Come considerò il Governante che viene da Betleem il maltrattamento inflitto al rimanente?
23 Molto tempo prima del 1914 il rimanente dei fratelli spirituali di Cristo predicò nelle nazioni della cristianità che i Tempi dei Gentili sarebbero finiti quell’anno e che il regno di Dio retto da Cristo sarebbe stato definitivamente stabilito nei cieli. Essi fecero questa predicazione del Regno distribuendo libri, opuscoli, riviste e trattati, mediante discorsi pubblici e infine proiettando gratuitamente dinanzi a grandi moltitudini di spettatori il Fotodramma della Creazione. I capi religiosi della cristianità erano tutti impegnati nelle controversie della guerra mondiale di quel tempo. Né essi né le nazioni belligeranti ebbero alcun riguardo per il rimanente dei fratelli spirituali di Cristo che predicavano il regno di Dio quale legittimo dominio sopra la terra ora che i Tempi dei Gentili erano finiti nell’anno 1914.
24 Nell’udire questo messaggio il clero religioso si adirò. La legge marziale e il fanatico, sfrenato patriottismo diedero loro un’opportunità. Essi ne approfittarono per porre i fedeli predicatori del Regno in cattiva luce presso le persone e per farli apparire sediziosi ai governi politici militarizzati. Come Gesù, il rimanente dei suoi fratelli fu oltraggiato essendo falsamente accusato di sedizione, cospirazione e ostruzionismo contro il benessere nazionale. In modo ingiurioso la verga dell’autorità politica e giudiziaria fu empiamente usata per percuoterli, per così dire, sulla guancia, e per imprigionarli, metterli in campi di detenzione, mettere al bando la loro letteratura o proibire le loro adunanze religiose. Questa azione ingiusta e anticristiana sfuggì forse all’attenzione del celeste Governante d’Israele venuto da Betleem? No! Poiché questi erano suoi fratelli spirituali e suoi rappresentanti del Regno, egli reputò questo trattamento come se fosse stato fatto a lui. Per aggiungere ulteriore insulto all’ingiuria, la cristianità scelse la Lega delle Nazioni anziché il regno di Cristo, e pensò di poterlo ingannare chiamando la Lega delle Nazioni “l’espressione politica del regno di Dio sulla terra”.
25. Come lo aveva predetto Geova in Michea 5:2 (Na), e come si adempì questo per la prima volta sull’Israele carnale?
25 Questa azione anticristiana di rigettare il Regno fu permessa dall’Onnipotente Dio Geova. Fu un’esperienza disciplinare per il suo rimanente, il cui cuore era fedele. (Ebr. 12:4-11) Egli predisse ciò con le seguenti parole di Michea 5:2 (Na), subito dopo aver parlato della venuta da Betleem di colui che doveva “regnare in Israele”: “Perciò Egli li abbandonerà fino a quando colei che deve partorire avrà partorito. Allora il resto dei suoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele”. Naturalmente, l’antico adempimento di questa profezia ebbe luogo quando i figli dell’Israele carnale, a causa della disubbidienza a Geova Dio, furono dati nelle mani dei Babilonesi perché li portassero lontano prigionieri; ma dopo settant’anni di desolazione di Gerusalemme e del suo tempio un fedele rimanente fu liberato da Babilonia ed essi tornarono nella loro patria per ridar vita alla loro nazione e all’adorazione del tempio di Geova. Fu come se la visibile organizzazione di Dio sulla terra, Sion, avesse dato alla luce una nuova nazione di Israeliti. (Isa. 66:7, 8) La stessa cosa avvenne all’Israele spirituale!
26. Come si adempì Michea 5:2 (Na) nel caso dell’Israele spirituale nel 1918 e nel 1919?
26 Specialmente nel 1918, l’anno culminante della prima guerra mondiale, il rimanente fu molestato da fanatici assalitori religiosi. Essi furono sopraffatti e resi schiavi e prigionieri delle organizzazioni mondane in guerra. Questo corrispondeva alla cattività d’Israele a Babilonia, mentre la loro capitale, Gerusalemme, era desolata. Poiché Geova Dio aveva adottato questi dedicati, battezzati membri del rimanente come suoi figli spirituali, essi poterono dire, come l’apostolo Paolo tanto tempo fa: “La Gerusalemme dell’alto invece, è libera, ed è la nostra madre”. (Gal. 4:26, Na) I figli spirituali della “Gerusalemme dell’alto” dovevano essere liberi come lo è la loro celeste madre, e non schiavi esiliati della moderna Babilonia. Perciò Geova Dio, il Padre celeste, fece partorire la sua “donna”, la Gerusalemme di sopra, nel primo anno dopo la guerra, nel 1919. Egli infranse il potere della cattività babilonese. Egli liberò il suo leale rimanente dalla loro schiavitù della paura, affinché ristabilissero la dovuta relazione con lui quali spirituali “figli d’Israele”. Non solo si liberarono dalle molte limitazioni poste sulla libertà di parola, d’azione e d’adorazione da un mondo impegnato nella guerra, ma si liberarono anche dalla schiavitù del timor dell’uomo. — Prov. 29:25.
27. Quale nascita spirituale ebbe luogo quindi nel 1919, e in che cosa non riuscì a condurre il rimanente la guerra mondiale del 1939-1945?
27 In adempimento a Matteo 24:14 essi ripresero la loro organizzata opera di predicare intrepidamente la “buona notizia del regno”. Fu come se la loro celeste madre, la “Gerusalemme dell’alto”, avesse partorito nel 1919 e avesse dato alla luce una nuova nazione, una libera nazione spirituale, nel paese dell’adorazione di Geova. Da allora il rimanente non ha mai più ceduto alla paura, e non si è mai più arreso alla schiavitù babilonese, nemmeno durante la guerra mondiale del 1939-1945 che fu molto peggiore.
28. Che cosa ci si doveva aspettare riguardo a tale nascita spirituale in quanto alle nazioni e ai popoli in mezzo ai quali ebbe luogo?
28 Non ci aspetteremmo che la liberazione e la nascita di una nuova nazione spirituale in mezzo ai popoli e alle nazioni del mondo avessero luogo senza importanti e visibili effetti su tali popoli e nazioni. Quali effetti avrebbe avuto sui popoli e sulle nazioni questa sorprendente e completamente inaspettata nascita di una nazione spirituale liberata e restaurata? Effetti tali da richiamare l’attenzione mondiale. Vediamo!