-
GhibeaAusiliario per capire la Bibbia
-
-
copiatura nel testo masoretico e perciò in alcuni versetti suggeriscono di leggere “Gheba” invece di “Ghibea”, e viceversa. Ma a proposito di I Samuele capitoli 13 e 14, è stato osservato in merito: “I commentatori sono tuttavia in disaccordo circa le sostituzioni che si dovrebbero fare (p. es. Smith legge sempre Gheba per Ghibea; Kennedy legge Gheba per Ghibea nel [capitolo 13] versetto 2, Ghibea per Gheba nel versetto 3 e Gheba per Ghibea in xiv. 2); e non è impossibile capire il progresso della campagna senza tali alterazioni”. (S. Goldman, Soncino Books of the Bible, Samuel, p. 69) Comunque, in Giudici 20:10, 33 il contesto indica chiaramente che si tratta di “Ghibea”, e perciò molti traduttori si discostano dalla lezione del testo masoretico e usano il termine “Ghibea” anziché “Gheba”.
All’epoca dei giudici nella città di Ghibea accadde un episodio che quasi portò allo sterminio dell’intera tribù di Beniamino. Un vecchio invitò un levita di Efraim e la sua concubina a pernottare da lui. Ben presto uomini buoni a nulla di Ghibea circondarono la casa, pretendendo che il levita fosse consegnato loro per avere rapporti con lui. Quando il levita consegnò loro la sua concubina, abusarono a tal punto di lei tutta la notte che la mattina morì. (Può darsi che in Osea 9:9 e 10:9 si alluda a questo orribile peccato). Poiché la tribù di Beniamino proteggeva i colpevoli di Ghibea, le altre tribù le mossero guerra. Due volte subirono gravi perdite prima di riuscire a sconfiggere i beniaminiti e a dar fuoco a Ghibea. — Giud. 19:15–20:48.
Il primo re d’Israele, Saul (I Sam. 10:26; 15:34) e anche Ittai (Itai), uno degli uomini potenti di Davide (II Sam. 23:8, 29; I Cron. 11:26, 31), erano di Ghibea, come pure Ahiezer e Joas, due guerrieri che si unirono a Davide a Ziclag. (I Cron. 12:1-3) All’epoca di Saul Ghibea fu evidentemente la prima capitale del regno. A Ghibea, messaggeri provenienti da Iabes (Iabes-Galaad) chiesero aiuto perché gli ammoniti minacciavano di assediarli, e di là il re Saul chiamò immediatamente alle armi Israele per scongiurare tale minaccia. (I Sam. 11:1-7) In seguito Saul sferrò un attacco contro i filistei nei pressi di Ghibea. (I Sam. 13:2-4, 15; 14:2, 16) E due volte uomini di Zif riferirono a Saul a Ghibea il nascondiglio del fuorilegge Davide. — I Sam. 23:19; 26:1.
Durante il regno di Davide, sette dei figli e nipoti di Saul furono messi a morte a Ghibea (“Gabaon”, secondo Aquila, Simmaco, e i manoscritti Alessandrino e Vaticano 1209) perché la colpa del sangue sparso era ricaduta sulla casa di Saul che aveva messo a morte molti gabaoniti. E la concubina di Saul ormai vedova fece la guardia ai loro cadaveri perché non venissero sbranati da uccelli e animali da preda. — II Sam. 21:1-10.
Nell’VIII secolo a.E.V., per mezzo del profeta Isaia, Geova parla profeticamente di Ghibea in fuga davanti all’avanzata dell’esercito assiro diretto a Gerusalemme. (Isa. 10:24, 29-32) E per mezzo di Osea Dio descrive profeticamente una situazione secondo la quale sembra che il regno settentrionale delle dieci tribù fosse già stato conquistato, e il nemico minacciasse Ghibea e Rama nel territorio di Beniamino (appartenente al regno meridionale di Giuda). — Osea 5:8-10.
-
-
GhihonAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Ghihon
(Ghìhon) [zampillare].
1. Uno dei quattro fiumi che si diramavano dal fiume che usciva dall’Eden, di cui viene detto che “circonda l’intero paese di Cus”. (Gen. 2:10, 13) Attualmente non è possibile identificarlo con una certa sicurezza.
2. Sorgente che scaturiva in una grotta naturale nella valle del Chidron a E della parte alta della sezione di Gerusalemme chiamata anticamente “la città di Davide”. (II Cron. 32:30) Nell’antichità era importante per l’approvvigionamento idrico della città, dato che nella zona c’erano solo due sorgenti. Il nome Ghihon si addice particolarmente a questa sorgente che ‘scaturisce’ in modo intermittente, fino a quattro o cinque volte al giorno dopo un inverno piovoso, più di rado nella stagione asciutta.
È opinione generale che la sorgente di Ghihon sia servita al generale Gioab per penetrare nella quasi inespugnabile roccaforte gebusea di Gerusalemme, rendendone possibile la conquista da parte di Davide. (I Cron. 11:6) Anche se la traduzione del testo ebraico di II Samuele 5:8 presenta qualche problema, il modo in cui viene reso di solito indica la presenza di un “tunnel dell’acqua” (NW), menzionato da Davide nell’incitare all’attacco della città. Nel 1867 Charles Warren scoprì un canale per l’acqua che dalla grotta in cui scaturisce la sorgente di Ghihon risale per una quindicina di metri fino a una piscina o cisterna. Un pozzo verticale profondo 12 m scavato nella roccia sopra questa piscina permette a coloro che stanno in cima di calare mediante una fune recipienti per attingere acqua dalla piscina sottostante. Un passaggio inclinato lungo quasi 50 m che forma un gomito dal pozzo portava all’interno della città. In tal modo si ritiene che i gebusei potessero sempre avere accesso alla sorgente anche quando non potevano avventurarsi fuori delle mura della città a causa di un attacco nemico. Anche se la sorgente di Ghihon non è menzionata direttamente, si pensa che Gioab e i suoi uomini siano penetrati audacemente nella città passando da questo tunnel per l’acqua.
Ghihon fu poi il luogo dove Salomone venne unto
-