Uniti contro le nazioni nella valle della decisione
“Quante turbe, quante turbe nella Valle della Decisione, poiché il giorno del Signore [Geova] è vicino nella Valle della Decisione!” — Gioe. 3:14, NM; 4:14, Na.
1. Perché a un certo momento dev’essere presa una decisione, e da chi?
A UN certo momento si deve prendere una decisione. Un giudice competente deve prendere una decisione da mandare ad effetto. La situazione non può continuare indefinitamente così com’è. Questo non è il tempo d’essere indecisi. Non ci si può lasciar sfuggire di mano la situazione della terra, altrimenti ne risulterebbe un disastro peggiore per tutta l’umanità a causa delle nazioni così disperatamente divise. Si deve semplicemente prendere e mandare ad effetto una decisione con potenza ed autorità. Col suo buon senso l’uomo può comprendere ciò.
2. Perché molte persone preoccupate ritengono che non vi sia speranza, e perché non ci si può rivolgere pieni di speranza alla cristianità?
2 Viviamo nel tempo in cui v’è “angoscia delle nazioni, sbigottite”. Non si può negare che la situazione è troppo difficile per le nazioni ed i loro consiglieri politici, economici, militari e religiosi. Innumerevoli persone sono seriamente preoccupate; ritengono che non vi sia speranza. Questo perché considerano le cose dal punto di vista umano, e l’umanità in se stessa non ha nulla da offrire. Gli uomini hanno ripetutamente dimostrato di non sapersela cavare da soli. Non hanno più alcuna ragione di rivolgersi pieni di speranza alla cristianità. Gli uomini sono ricorsi invano alla cristianità. Ora la cristianità stessa minaccia di totale annientamento tutta l’umanità. — Luca 21:25, VR.
3. Perché gli amanti dell’umanità non dovrebbero più essere senza speranza, e perché non sarà difficile mettere l’ordine sulla terra?
3 Vi sono buone ragioni per cui i veri amanti dell’umanità non siano più senza speranza. È giunto il tempo ed è stata presa la decisione definitiva! La situazione mondiale non è sfuggita al controllo di Colui che regola tutto l’universo. Se egli non l’avesse permesso, non saremmo potuti giungere all’attuale stato di cose. Egli non intendeva che le cose continuassero ad andare avanti indefinitamente nello stesso modo, tanto che gli uomini facessero alla fine il peggio. Ha deciso di eliminare tutto ciò che affligge l’umanità. Il tempo per mandare ad effetto la sua decisione è vicino. Figurativamente parlando le nazioni sono nella valle del giudizio, dove fra breve andrà ad effetto la sua decisione. Nel mandare ad effetto la sua giusta decisione non gli sarà difficile mettere ordine in questa piccola parte del suo universo, la terra, perché egli è l’Iddio Onnipotente, il Creatore, Colui che solo ha nome Geova. — Gioe. 1:15; Isa. 40:28.
4. Perché Geova non userà la cristianità per risolvere le questioni del mondo?
4 No, non si servirà della cristianità per risolvere le questioni del mondo. La cristianità afferma di essere in relazione con lui, ma in che cosa consistono le sue pretese? Ha stampato Bibbie in più di 1.150 lingue e dialetti. Molte di queste versioni della Bibbia contengono più o meno frequentemente il nome personale del Creatore, Geova; e la cristianità ha diffuso centinaia di milioni di traduzioni della Bibbia contenenti il suo santo nome. Ma la cristianità non è vissuta in modo degno della Bibbia, poiché con una mano offre all’umanità la Sacra Bibbia e con l’altra le bombe nucleari su missili balistici.
5. Com’è la cristianità simile alla tribù di Efraim, e come la tratterà Geova Dio?
5 La cristianità è come la tribù di Efraim menzionata nella Bibbia. Come questa tribù condusse la nazione d’Israele ad associarsi con le persone mondane, così la cristianità si è associata con persone non cristiane. È divenuta parte delle nazioni di questo mondo. (Osea 7:8-11) È l’ideatrice e la principale sostenitrice delle Nazioni Unite, in cui sono già state riunite un centinaio di nazioni d’ogni specie. Essa non è migliore di tutte queste altre nazioni. Infatti, alla luce della Bibbia che essa stampa in tutto il mondo, ha mostrato di essere peggiore di queste nazioni. Nessuna meraviglia che Geova Dio non l’abbia usata e non la usi per riordinare gli affari del mondo! Egli ha preso la decisione di trattarla come le altre nazioni, anzi peggio, secondo la responsabilità che essa ha dinanzi a lui.
6. (a) Dove potrebbe la cristianità leggere da sola ciò che Dio farà di lei, e le ha dato Dio solo questa fonte d’informazioni? (b) Che cos’è dunque una piaga per la cristianità?
6 Il Libro di Dio, la Bibbia che la cristianità continua a diffondere, dice ciò che farà di lei. Veramente potrebbe leggere da sola ciò che Dio farà di lei quando manderà ad effetto la sua decisione nella “Valle della Decisione”. Ma non ha lasciato che la sola Bibbia dicesse ciò che farà di lei e di tutte le altre nazioni. Ha mandato dei veri cristiani seguaci della Bibbia, i suoi testimoni, a parlare alla cristianità e a tutte le altre nazioni della Sua decisione. In tal modo Geova Dio ha fatto avvertire la cristianità. Perciò essa è doppiamente inescusabile di essere nell’ignoranza. La diffusione di Bibbie entro e fuori dei confini della cristianità da parte dei suoi distributori di Bibbie non è stata una piaga per essa. Ma l’invio da parte di Geova dei suoi unti testimoni con l’annuncio della sua decisione è stato una devastatrice, insopportabile piaga per la cristianità. La Bibbia predisse questa piaga che si sarebbe abbattuta sulla cristianità.
SIMBOLICA PIAGA DI LOCUSTE
7. Chi soltanto sulla terra aveva la legge e i comandamenti di Geova, e di quale piaga che avrebbe colpito il loro paese per la disubbidienza furono avvisati?
7 Dio non manda nessuna piaga senza ragione. Fino a millenovecento anni fa il popolo giudaico con la sua capitale a Gerusalemme o Sion era il suo popolo eletto. Essi erano gli unici ad avere la legge di Dio esposta nei Dieci Comandamenti e negli altri comandamenti dati mediante Mosè e altri profeti giudei, contenuti tutti negli ispirati libri biblici, da Genesi a Malachia. Nel quinto libro di Mosè, chiamato Deuteronomio, Geova Dio disse all’antico Israele le maledizioni che avrebbe fatto venire sulla nazione se non avesse osservato i suoi comandamenti. Fra le maledizioni vi era questa piaga: “Molto seme getterai nei campi e poco raccoglierai, perché le cavallette lo brucheranno. Pianterai viti, le coltiverai, ma non ne berrai il vino, non ne coglierai l’uva perché il verme le roderà. Tutti i tuoi alberi e il frutto della tua terra saranno preda delle locuste”. — Deut. 28:38, 39, 42, Na.
8. Quale fu la peggior piaga di quel genere che venne predetta, e che cosa doveva causarla?
8 La peggior piaga di locuste e vermi che fosse predetta fu quella di cui avvertì il profeta di Geova, Gioele. Geova Dio non minacciò di mandare questa piaga senza che il suo popolo non gli avesse dato un giusta ragione di farlo. Per questo, nella profezia di Gioele, Geova si presenta come fosse in guerra con il suo popolo. La cristianità che oggi afferma d’essere il popolo di Dio presti seria attenzione a ciò!
9. Chi era questo Gioele, e che grido d’allarme per la guerra diede egli?
9 Ma chi era questo profeta Gioele? Un testimone di Geova. Infatti, il suo nome Gioele significa “Geova è Dio”. Gioele fu all’altezza del suo nome personale, perché rese testimonianza che Geova è Dio. Gioele fu usato da Geova per descrivere al Suo popolo la minacciosa piaga e per dir loro come ottenere che Dio l’allontanasse. Parlando quale portavoce di Geova, Gioele (2:1, 2, Na) dice: “Suonate la tromba in Sion e date l’allarme sul mio santo monte! Tremino tutti gli abitanti del paese perché viene il giorno del Signore [Geova], perché è vicino. Giorno di tenebra e di caligine, giorno di nube e di oscurità. Come l’aurora, si spande sui monti”. Che grido d’allarme per la guerra!
10. Nel Suo giorno, con che cosa va Geova contro il suo popolo, e che effetto produce ciò?
10 In questo “giorno del Signore [Geova]” egli arriva con il suo esercito devastatore e lo spinge a colpire il suo stesso popolo: “Il Signore [Geova] fa udir la sua voce davanti al suo esercito perché grandi assai sono le sue schiere, perché numeroso è l’esecutore della sua parola, perché grande è il giorno del Signore [Geova] e spaventevole assai: chi può sostenerlo?” (Gioe. 2:11, Na) Ma in questo caso l’esercito di Geova, le sue “schiere”, sono molto insolite. Egli stesso spiega in seguito che cosa sono, dicendo: “E vi compenserò delle annate che hanno divorato la locusta e il bruco, il grillo e le cavallette, quel grande esercito, che Io ho mandato contro di voi”. (Gioe. 2:25, Na) Con un simile esercito di insetti non è direttamente uccisa alcuna creatura umana. Ma l’effetto è come quello prodotto da un grande esercito che attraversa il paese, che confisca tutte le provviste di cibo che trova, saccheggia il paese e rovina il paesaggio, scortecciando perfino gli alberi e lasciandosi dietro fame e carestia, a causa delle quali moriranno innumerevoli persone.
11. Per quanto tempo attesero i Giudei l’adempimento della profezia di Gioele, e chi disse che s’era adempiuta, e quando?
11 Non abbiamo tuttavia alcun racconto biblico che una tale piaga di voraci insetti devastasse per anni il paese d’Israele e invadesse Sion o Gerusalemme. Ma la Bibbia indica come si doveva adempiere la profezia di Gioele circa la piaga di locuste, cavallette e bruchi. Per centinaia d’anni i Giudei attesero l’adempimento della profezia di Gioele. Quindi nella primavera dell’anno 33, il giorno di Shabúoth o Pentecoste, il giudeo cristiano Pietro a Gerusalemme sotto una nuova ispirazione dello spirito di Dio si alzò in piedi e pronunciò un’applicazione della profezia. Pietro citò la profezia di Gioele in cui è predetta la piaga di insetti. Pietro citò Gioele 3:1-5 (Na), che dice che Geova “dopo questo” avrebbe sparso il suo spirito santo su ogni carne, affinché tutti coloro che ricevevano lo spirito, giovani e vecchi, maschi e femmine, schiavi e liberi, profetizzassero nel nome di Geova. Quel giorno di Pentecoste, quando lo spirito di Dio fu sparso sui 120 fedeli discepoli di Gesù Cristo radunati a Gerusalemme ed essi parlarono miracolosamente in lingue straniere, Pietro dichiarò che s’era adempiuta la profezia di Gioele. — Atti 2:1-21, 33.
12. Quale conversione ebbe luogo a Gerusalemme in seguito all’adempimento di quella parte della profezia di Gioele?
12 Poiché quei 120 discepoli cristiani, unti dallo spirito di Dio, parlarono in lingue straniere delle “cose grandi di Dio”, circa 3.000 Giudei e proseliti si battezzarono in acqua essendosi convertiti al cristianesimo. In seguito il numero dei convertiti a Gerusalemme o Sion salì a circa 5.000 (Atti 2:11, 41, 47; 4:4, VR) Ma che dire della parte della profezia che si riferisce alla piaga di locuste?
13. Indicò forse la dieta di Giovanni un adempimento della profezia di Gioele, ma che cosa accadde dopo l’avvenimento del giorno di Pentecoste?
13 Nei quattro anni che Giovanni Battista e Gesù Cristo predicarono, nessuna letterale piaga di locuste spogliò il paese trasformandolo in un deserto. È vero che Giovanni Battista aveva mangiato locuste nel deserto della Giudea, ma queste erano locuste isolate, non a sciami così grandi da rappresentare una piaga. (Matt. 3:1-4) Ma dopo che Gesù fu morto, fu risuscitato, fu richiamato in cielo dal suo Padre celeste, ebbe ricevuto una certa quantità di spirito santo e lo ebbe sparso sui discepoli a Gerusalemme nel giorno di Pentecoste, che accadde? I capi religiosi giudei e i loro seguaci furono colpiti da una piaga. Non da una piaga di locuste letterali, ma di simboliche locuste cristiane. I discepoli di Gesù Cristo, che erano stati unti con lo spirito santo, intrapresero in tutta Gerusalemme un’opera di profetizzare o predicare intorno al regno di Dio e alla distruzione di quella “generazione perversa” di Giudei nemici dei cristiani.
14. Dove predicarono quelle simboliche locuste, e come furono esortate ad avanzare?
14 Essi predicarono nella casa di adorazione o tempio di Gerusalemme. Predicarono nelle case private delle persone. Queste migliaia di credenti cristiani, ripieni dello spirito di Dio, fecero questo ogni giorno. (Atti 2:40, 46, 47; 3:1 fino a 4:2) Non furono controllati. Furono mossi dallo spirito di Dio, e percorsero tutta la città. Anche l’angelo di Geova Dio li esortò ad avanzare malgrado le proteste dei sacerdoti e di altri capi religiosi. (Atti 4:31; 5:12-20) Che piaga mandò Geova sugli impenitenti Giudei!
15. Che cosa disse ai capi religiosi di fare Gioele, ma che avvenne alla loro città e al tempio, e perché?
15 La profezia di Gioele diceva ai capi religiosi che cosa fare di fronte all’imminente piaga: “Piangano, fra il vestibolo e l’altare [del tempio] i sacerdoti, ministri del Signore [Geova], e dicano ‘Perdona, Signore [Geova], al tuo popolo e non esporre la tua eredità al vituperio e alla canzonatura delle genti’. Perché si dovrebbe dire fra i popoli: ‘Dov’è il loro Dio?’” (Gioe. 2:17, Na) Ma i sacerdoti giudei di quei giorni rifiutarono di invocare il nome di Geova mediante Cristo per ottenere la salvezza. Perciò nel 70 d.C. giunse per loro la distruzione, allorché le legioni romane distrussero Gerusalemme e il tempio e desolarono il paese della Giudea, e la minoranza dei Giudei superstiti furono dispersi e mandati come schiavi onde si ponessero la domanda: “Dov’è il loro Dio?”
16, 17. (a) Come mostrarono i capi religiosi di essere stati duramente colpiti dalla piaga, e che cosa indica se la piaga cessò? (b) Che cosa non avrebbe potuto opprimerli più di ciò, e che cosa preannunciò essa?
16 Quanto al duro colpo ricevuto dai sacerdoti e dagli altri capi religiosi in seguito all’opera di predicazione diretta dagli apostoli di Gesù, leggiamo: “E dopo averli condotti [in arresto], li presentarono al Sinedrio, e il sommo sacerdote li interrogò, dicendo: ‘Non vi avevamo noi severamente proibito di insegnare in quel nome? Ecco, invece, che voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quell’uomo’”. In risposta, Pietro e i suoi conservi apostoli mostrarono di essere veri testimoni di Geova dicendo: “Bisogna ubbidire piuttosto a Dio che agli uomini. . . . E noi siamo testimoni di tutto questo insieme allo Spirito Santo, che Dio ha dato a tutti quelli che l’obbediscono”. (Atti 5:27-32, Na) Gli apostoli furono battuti e lasciati andare. Che fecero poi? Atti 5:42 (Na): “Ogni giorno non cessavano d’insegnare e di annunziare la buona novella di Gesù Cristo, sia nel tempio che nelle case”.
17 Una piaga di vere locuste non avrebbe potuto opprimere quei capi religiosi giudei più dei cristiani testimoni di Geova che riempirono Gerusalemme del loro insegnamento recando testimonianza in pubblico e di casa in casa. Questa piaga di locuste simboliche preannunciò la distruzione letterale che si sarebbe abbattuta in seguito sulle loro istituzioni religiose.
LA PIAGA MODERNA
18, 19. (a) Perché oggi Dio non ha bisogno di un tempio materiale né di una città sulla terra? (b) Di che cosa afferma la cristianità di essere la moderna parte corrispondente, ma sotto quale aspetto è essa la sua parte corrispondente?
18 Gerusalemme o Sion e il suo tempio perirono nell’anno 70. Ma Geova Dio ha il suo tempio spirituale, di cui Gesù Cristo è la pietra angolare di fondamento e i suoi fedeli discepoli sono edificati sopra di lui quali “pietre vive”. (1 Cor. 3:16, 17; Efes. 2:20-22) Questo tempio spirituale di Dio ha come fondamento secondario gli apostoli e i profeti cristiani. Perciò anche la Nuova Gerusalemme di Dio, che è la “sposa” spirituale di Gesù Cristo, è edificata sul fondamento dei “dodici Apostoli dell’Agnello [Gesù Cristo]”. (Giov. 3:28-30; Apoc. 21:2, 9-14, Na) Quindi Geova Dio non ha più bisogno di un tempio materiale né di una città sulla terra. Nei reami religiosi di oggi la cristianità afferma di essere la corrispondente parte moderna dell’antica Gerusalemme o Sion. Essa applica a se stessa le promesse e le profezie che la Bibbia rivolge a Gerusalemme o Sion. Ma la cristianità è la corrispondente parte moderna dell’infedele, sleale Gerusalemme (Sion) del primo secolo. A quel tempo rigettò Gesù Cristo, che entrò in essa cavalcando un’asina, e lo fece uccidere fuori delle sue mura, quindi perseguitò i suoi discepoli. — Matt. 21:1-16; 23:37-39.
19 La moderna cristianità, che vive ora in questo tempo della “fine del mondo”, è la Sion o ‘monte santo’ che professa di appartenere a Dio ma rifiuta di dare ascolto all’avvertimento dato profeticamente nel secondo capitolo di Gioele 2:1-3, nei versetti da uno a tre.
20. (a) Quindi, che cosa deve similmente venire sulla cristianità? (b) Come indica Apocalisse che ciò doveva venire sulla cristianità?
20 La cristianità è il popolo di Dio solo di nome. Perciò essa è l’odierno sistema religioso che subirà la simbolica piaga di locuste, come la subì Gerusalemme o Sion terrena ai giorni degli apostoli di Cristo. Essa è il reame religioso su cui verrà la piaga predetta dalla profezia di Gioele. Che in questo tempo della “fine del mondo” vi sarebbe stata una simbolica piaga di locuste è predetto nell’ultimo libro della Bibbia. Questo libro chiamato Apocalisse fu scritto dall’apostolo Giovanni circa ventisei anni dopo che l’infedele Gerusalemme era stata distrutta dai Romani. Perciò l’Apocalisse mostra in linguaggio simbolico ciò che doveva avvenire, non all’antica Gerusalemme, che era stata infedele ed era stata distrutta, ma alla corrispondente parte moderna dell’infedele Gerusalemme, la cristianità, poiché l’Apocalisse parla delle “cose che devono accadere, ed in breve . . . perché il tempo è vicino”. (Apoc. 1:1-3, Na) Nel nono capitolo è descritta una simbolica piaga di locuste. Essa doveva essere il primo di tre finali guai che dovevano abbattersi sulla cristianità prima che fosse combattuta l’universale guerra di Dio nella “Valle della Decisione”. Apocalisse 9:1-11 (Na) copia alcune espressioni dalla profezia di Gioele, e in essa Giovanni dice:
21. Che cosa vide Giovanni cadere dal cielo, e chi raffigurava ciò?
21 “Vidi una stella, che dal cielo era caduta sulla terra, e le fu data la chiave del pozzo dell’Abisso. Ed aprì il pozzo dell’Abisso, e dal pozzo salì un fumo, come il fumo d’una grande fornace, tanto che il sole e l’aria furono oscurati dal fumo del pozzo”. Le stelle cadenti, come quelle usate nella Bibbia per simboleggiare gli infedeli servitori di Dio, scompaiono dalla vista di notte. Ma questa stella non scompare, perché essa simboleggia il Signore Gesù Cristo al suo ritorno nel potere e nella gloria del Regno per benedire i fedeli servitori di Dio ed eseguire il giudizio su tutti i servitori di Satana il Diavolo, che è il “governante di questo mondo”. — Apoc. 22:16.
22. Com’è indicato che questa è la giusta applicazione circa la “chiave del pozzo dell’Abisso”?
22 Diciannove secoli fa, allorché morì e fu sepolto, Gesù andò nell’abisso della morte. (Rom. 10:6, 7) Quando il terzo giorno l’Onnipotente Dio lo trasse fuori dell’abisso, diede a Gesù la “chiave del pozzo dell’Abisso”, per aprirlo o chiuderlo. Quindi in Apocalisse 1:18 (VR), il risuscitato, glorificato Gesù dice nella visione a Giovanni: “Fui morto, ma ecco son vivente per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell’Ades [la comune tomba del genere umano]”.
23. Perché fu necessario che Gesù Cristo usasse tale “chiave” nel 1919, e come la usò?
23 Nella visione di Apocalisse Giovanni vide il Signore Gesù Cristo nel tempio spirituale di Dio. Nell’adempimento moderno, nel 1918, durante le afflizioni della prima guerra mondiale, il celeste Signore Gesù Cristo insieme a Geova Dio venne nel tempio spirituale per mettere alla prova tutti coloro che affermavano di essere i suoi cristiani discepoli. In quel critico anno del 1918 i nemici dei cristiani testimoni di Geova approfittarono della legge marziale, del fanatico patriottismo e degli odi religiosi che allora predominavano, per ridurre questi testimoni ad una condizione simile alla morte e alla sepoltura, sopprimendo e soffocando la loro opera di testimonianza. Ma non per molto! Nella primavera del 1919 il Re Gesù Cristo, “l’Angelo dell’Abisso”, usò la chiave e trasse fuori dell’abisso dell’inattività spirituale il rimanente dei suoi unti seguaci e li rianimò onde servissero Dio. Era allora giunto il tempo di pronunciare gli ardenti giudizi di Dio, com’è indicato dal fumo che salì dall’abisso aperto.
24. Chi sono “gli uomini che non hanno il segno d’Iddio sulla fronte”, e come sono danneggiati?
24 Quindi Giovanni dice: “E dal fumo usciron delle locuste che si sparsero sopra la terra, e fu dato loro un potere simile a quello che hanno gli scorpioni della terra. Però fu ordinato loro di non danneggiare l’erba della terra, né alcunché di verde, né alcuna pianta, ma solo gli uomini che non hanno il segno d’Iddio sulla fronte”. Tali uomini non avevano il segno o suggello dello spirito di Dio, perciò non producevano i frutti del Suo spirito ma erano falsi cristiani, falsi Israeliti spirituali. Gli unti, cristiani testimoni di Geova raffigurati dalle locuste che escono dal fumo dell’abisso procurano loro un acuto, bruciante dolore simile a quello causato dagli scorpioni. Come? Mediante il messaggio di giudizio proclamato da queste “locuste”.
25. Che cosa cominciarono a fare a questi uomini le locuste simboliche dal 1919 in poi, e doveva essere fatale?
25 Inoltre Giovanni dice: “Fu dato loro di non ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi, con un dolore simile a quello che dà lo scorpione, quando punge un uomo”. Il ciclo vitale della locusta (schistocerca [o dalla coda spartita] gregaria) è di circa sei mesi. Per la durata di questo periodo la locusta può danneggiare. Le locuste simboliche che nel 1919 furono rianimate per compiere il servizio di Dio si presentarono nel mondo postbellico, ma non per uccidere i loro persecutori, il clero religioso della cristianità che non aveva il sigillo dello spirito di Dio. Si presentarono per dichiarare loro il messaggio di giudizio di Dio. Questo non piacque ai capi religiosi della cristianità. Recò loro grande dolore come se fossero stati punti da uno scorpione, ma una tale puntura, benché dolorosa, non è necessariamente fatale. — 2 Cor. 10:3-6.
26. Per quanto tempo sono autorizzati i testimoni di Geova ad affliggere con questo torturante messaggio, e quando troverà il clero sollievo da esso?
26 Per quanto tempo è autorizzato il rimanente degli unti, cristiani testimoni di Geova ad affliggere il clero religioso con questo torturante messaggio? Per tutta la durata della loro vita prima della guerra di Dio ad Armaghedon, com’è raffigurato dai cinque mesi assegnati alle locuste. Poiché l’unto rimanente di Geova non è autorizzato a giustiziare per conto Suo gli uomini che lo perseguitano perché predica il messaggio di Dio, il clero religioso è lasciato in vita onde provi il torturante dolore procurato dal messaggio di giudizio di Dio. Non che il clero non preferirebbe morire anziché sopportare ancora questa proclamazione di giudizio; infatti l’apostolo Giovanni dice di essi: “In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, e non la troveranno, brameranno di morire, ma la morte fuggirà da loro”. L’esecuzione del giudizio di Dio, la morte che egli riserva a questo falso clero cristiano, è rimandata all’inizio della sua universale guerra di Armaghedon.
27. Come descrive Giovanni l’aspetto delle locuste e, in base a ciò, per che cosa fu suscitato il rimanente nel 1919?
27 A che cosa rassomigliano queste simboliche locuste? Giovanni dice: “La forma delle locuste era simile a dei cavalli, preparati per la guerra, e sulle loro teste vi erano come delle corone somiglianti all’oro e le loro facce erano come volti umani. Esse avevano i capelli simili a quelli delle donne e dei denti come denti di leoni. Il loro torace somigliava a corazza di ferro e il rumore delle loro ali era simile allo strepito dei carri, a molti cavalli che corrono alla battaglia. Avevano le code come quelle degli scorpioni, munite di pungiglioni, e nelle code il potere di nuocere agli uomini per cinque mesi”. Da questa descrizione notiamo che il rimanente degli unti testimoni di Geova fu suscitato nel 1919 per fare un combattimento, un combattimento spirituale, da quell’anno fino all’effettivo inizio della “battaglia del gran giorno d’Iddio Onnipotente”, comunemente chiamata Armaghedon. (Apoc. 16:14-16, Na) Perciò sembravano cavalli, che nei tempi biblici erano usati per il combattimento. “Il cavallo è pronto per il giorno di guerra”, dice Proverbi 21:31 (Na).
28. Che cosa indicano le corone che le locuste hanno sulla testa, il fatto che hanno i capelli simili a quelli delle donne e delle corazze simili a quelle di ferro?
28 Le locuste simboliche sono guerrieri regali, com’è indicato dalle corone somiglianti all’oro che hanno in testa: poiché essendo unti con lo spirito di Dio sono stati fatti “coeredi di Cristo” e hanno ricevuto una corona e un trono nel regno millenario di Cristo. (Rom. 8:16, 17, Na; Luca 22:28-30; Apoc. 3:11, 21) In questo periodo in cui ha luogo il combattimento spirituale contro la cristianità, queste simboliche locuste sono semplici creature umane dotate di intelligenza, com’è indicato dai loro “volti umani”. Come i guerrieri ebrei, che sui campi di battaglia non avevano la possibilità di farsi tagliare i capelli, si lasciarono crescere i capelli come quelli delle donne, avendo così una folta capigliatura e un fiero aspetto da leoni. (1 Cron. 12:8) Appropriatamente, dunque, avevano “dei denti come denti di leoni”, onde poter divorare cibo solido, carne, come il vigoroso messaggio di giudizio della vendetta di Dio contro la cristianità. (Ebr. 5:12; 1 Cor. 3:1, 2) Il loro cuore, che è la sede dell’amore verso Dio e la sua giustizia, cuore che non conosce paure ma è pieno di coraggio, è ben protetto come da un’impenetrabile corazza di ferro. Perciò non sono mai privi né d’amore né di coraggio.
29. Come producono le locuste simboliche uno spaventevole rumore, e per quanto tempo sono autorizzate a tormentare gli uomini che non hanno il segno?
29 Come un enorme sciame di locuste alate capaci di volare per mille chilometri e più, essi producono unitamente un rumore simile a quello di parecchi carri da guerra e allo scalpitio di molti cavalli che corrono alla battaglia. È un rumore spaventevole. Le simboliche locuste gridano come dai tetti delle case e fanno udire il messaggio di giudizio di Dio a grande distanza nel territorio che lavorano. La paura del nemico non affievolisce il loro messaggio fino a farlo diventare un semplice sussurro. La dichiarazione di guerra di Geova dev’essere pronunciata ad alta voce. Egli è responsabile della ferita che il messaggio produce nei sentimenti di coloro che sono punti da esso. Nel breve intervallo di tempo che precede lo scoppio di Armaghedon, “cinque mesi”, per così dire, le simboliche locuste devono usare la loro coda simile a quella degli scorpioni, la Parola di Dio, la “spada dello Spirito”, e devono colpire gli uomini contro i quali è rivolto il giudizio di Dio. Non è il tempo in cui Dio possa badare ai sentimenti. I suoi nemici devono essere smascherati e informati dell’imminente giudizio. — Efes. 6:17, Na.
30. Chi è il re delle simboliche locuste, e che cosa significano e indicano i suoi nomi in ebraico e greco?
30 Le locuste simboliche devono seguire il loro Re, Gesù Cristo. Giovanni dice di loro: “Esse avevano come loro re, l’Angelo dell’Abisso, il cui nome in ebraico è Abaddon e in greco Apollion”. Il celeste, risuscitato Gesù Cristo è “l’Angelo dell’Abisso”, poiché ha le “chiavi della morte e dell’Ades”. Alla conclusione della guerra universale di Armaghedon egli legherà e scaglierà Satana il Diavolo e i suoi spiriti demonici nell’abisso dell’inattività simile alla morte. (Apoc. 20:1-3) Quando Gesù fu sulla terra come uomo, fu ebreo, ed ora in qualità di reale Giustiziere di Geova è chiamato col nome ebraico di Abaddon, che significa Distruzione. (Giob. 26:6; 28:22; 31:12; 12:23; 14:19) In greco, in cui furono scritte le ispirate Scritture Cristiane, il suo titolo corrispondente è Apollion, che significa Distruttore. Questo nome mostra chiaramente che egli sale al trono alla destra di Dio per governare prima in mezzo ai suoi nemici e distruggerli, eseguendo il giusto giudizio di Geova, la decisione giudiziaria di Geova contro di essi. — Giac. 4:12.
31. (a) Come avanzano i Testimoni, a somiglianza delle locuste, e quale qualità denota questo? (b) Che cosa li tiene uniti?
31 Le simboliche locuste che devono proclamare il messaggio di giudizio prima che il giudizio venga eseguito nella “Valle della Decisione” hanno Gesù Cristo come Re, ma egli è invisibile. Esse non hanno un re visibile, più di quanto non lo abbiano le locuste letterali: “Le locuste, che non hanno re, e procedon tutte, divise per schiere”. Poiché avanzano in gruppo o a sciami, sono ‘piene di saviezza’, benché siano fra le cose ‘più piccole’ della terra. (Prov. 30:24, 27, VR) Le simboliche locuste, gli unti testimoni di Geova, avanzano unite, raggruppate secondo le loro congregazioni locali. Ma questo non è dovuto ad alcun istinto della locusta. È dovuto alla sapienza celeste impartita dallo spirito di Dio. Inoltre, il fatto che seguono il loro celeste Re Gesù Cristo quale Capo che Dio ha intronizzato è ciò che le tiene unite nell’assalto agli uomini che non portano il sigillo. (Apoc. 7:2-8; 9:4) Spontaneamente, con ubbidienza, si sottomettono ai suoi comandi; e questo può anche essere raffigurato dal fatto che le locuste simboliche “avevano i capelli simili a quelli delle donne”, dato che i lunghi capelli della donna sono il segno della sua sottomissione, il segno che ha un’autorità sopra di sé. — 1 Cor. 11:10, 15; Sal. 110:3.
IMPOSSIBILE FERMARLE O RESISTERE LORO
32, 33. (a) Com’è descritta la piaga delle locuste nel secondo capitolo di Gioele, e in che senso sono potenti? (b) Come si è avverato questo nell’unto rimanente?
32 L’unità delle simboliche locuste è descritta più ampiamente in Gioele 2:2-11 (Na). Sono descritte come un popolo, ciò che sono veramente, in adempimento alla profezia di Gioele. “Un popolo grande e forte; come lui non ce ne fu dal secolo in poi e non ce ne sarà dopo di lui, né per gli anni di età in età. Davanti a lui un fuoco divora e dietro a lui brucia una fiamma. Come il giardino di Eden è la terra davanti a lui e dietro a lui, un deserto desolato, anzi non lascia alcun avanzo”.
33 Le locuste sono piccoli insetti se prese singolarmente, ma quando migrano a sciami sono potenti. Quindi sono potenti perché costituiscono un gruppo molto numeroso, una schiera unita. Sono così numerose che lo sciame può coprire una superficie di parecchi chilometri quadrati, e producono volando un cupo rumore simile a quello di una cascata. Oscurano letteralmente il cielo e gettano un’immensa ombra sulla terra. La stessa cosa è avvenuta dal 1919 rispetto alle locuste simboliche, l’unto rimanente dei coeredi del regno di Cristo. Presa singolarmente, ciascuna di esse è piccola e insignificante; ma quando sono unite nell’adorazione e nell’azione, sono un popolo potente, ‘piene di forza e di spirito del Signore [Geova]’. — Mich. 3:8, Na.
34. In che senso ha un fuoco divorato prima dell’invasione delle locuste simboliche?
34 Le locuste arrivano nei caldi mesi estivi. Similmente l’ardore dell’ira di Geova contro il suo popolo professante della cristianità precede l’invasione dello sciame delle locuste simboliche che proclamano il “giorno di vendetta del nostro Dio”. (Isa. 61:2, VR) Geova Dio ebbe ragione di ardere come un “fuoco divorante”, poiché nel 1919 la cristianità, dopo aver distrutto vite umane e proprietà nella sua prima guerra mondiale, rigettò il regno di Dio proclamato dagli unti testimoni di Geova e appoggiò la Lega delle Nazioni che presentò quale “espressione politica del regno di Dio sulla terra”. — Deut. 4:24, Na; Ebr. 12:29.
35, 36. (a) In che modo consuma una fiamma dopo l’invasione delle locuste? (b) Quale avvertimento diedero alla cristianità le locuste simboliche che influì sul suo futuro?
35 Innanzi tutto, l’esercito di Geova composto di locuste simboliche attraversa la cristianità con il suo messaggio di giudizio. Dopo ciò l’esercito angelico di Geova guidato dal Re Gesù Cristo passerà sopra di lei e la consumerà come un fuoco divorante, non lasciando altro che cenere. Prima che cominciasse la simbolica invasione delle locuste, le terre della cristianità sembravano un edenico giardino religioso. Aveva il Concilio delle Chiese, l’Azione Cattolica, i movimenti nazionalistici per dominare l’ateo comunismo internazionale, le relazioni con gli stati politici, e la cosiddetta espressione politica del regno di Dio sulla terra.
36 Il futuro prometteva bene, finché non cominciò in tutto il mondo l’unita invasione dello sciame delle “locuste” di Geova. Mediante le profezie bibliche avvertirono la cristianità che l’Onnipotente Dio l’avrebbe resa desolata nella battaglia di Armaghedon, riducendola ad un deserto in cui nulla sarebbe sfuggito alla distruzione. Non lasciarono dietro di sé alcuna luminosa speranza per la cristianità, specialmente nelle pubblicazioni bibliche che mettevano nelle mani delle persone che visitavano andando di casa in casa. Predissero che, dopo che lo sciame di “locuste” era passato ed aveva finito di dare l’anticipato avvertimento a tutte le nazioni della terra abitata, Geova Dio stesso con i suoi celesti eserciti avrebbe combattuto contro di essa, avrebbe distrutto la sua edenica apparenza e l’avrebbe resa simile a un desolato deserto.
37. Che cosa rese noto La Torre di Guardia nel 1925 circa la battaglia di Armaghedon?
37 Il messaggio stesso che richiamò l’attenzione sulla battaglia di Geova ad Armaghedon indica il tempo in cui cominciò effettivamente la moderna piaga di locuste. Ne La Torre di Guardia (inglese), rivista ufficiale stampata e distribuita dai testimoni di Geova, nell’edizione del 15 luglio 1925, apparve un articolo principale dal titolo “Il rimanente”. Questo articolo spiegava per la prima volta che Armaghedon non è un disorganizzato “tempo di afflizione, come non v’è mai stato da che esiste nazione”, né una violenta, anarchica battaglia fra il capitalismo e il lavoro organizzato, ma è un combattimento universale fra Geova Dio e l’intera organizzazione di Satana il Diavolo in cielo e sulla terra. I paragrafi 44 e 45, sotto il titolo “Grande battaglia”, dicevano:
Che ci avviciniamo al tempo in cui si combatterà una grande e finale battaglia delle forze delle tenebre contro il Signore è attestato da molte scritture. (Apocalisse 17:14; 16:13-15; Matteo 24:21, 22) È LA GRANDE BATTAGLIA DELL’IDDIO ONNIPOTENTE. I profeti la chiamarono spesso “il giorno del Signore”. Il profeta Isaia si rivolge ai fedeli d’Israele, cioè alla classe del rimanente, dicendo: “Voi siete i miei testimoni, dice il Signore, i miei servi che Io ho eletto, . . . Voi siete i miei testimoni, dice il Signore, e Io sono Dio”. (Isaia 43:10, 12) . . .
Perciò vedendo che il diavolo e la sua organizzazione vanno a far guerra al rimanente (Apocalisse 12:17) è molto chiaro che in questo conflitto il principale scopo di Satana è di distruggere la “progenie della promessa” che è ora sulla terra, e diffamare Dio dinanzi alle persone, . . .
Il paragrafo 63 diceva:
. . . Avviene così anche nella battaglia contro le forze delle tenebre in questa fine dell’età. Questa non è la battaglia dei fedeli seguaci di Cristo, ma è la battaglia del Signore. I fedeli che costituiranno il rimanente avranno una parte in ciò, poiché è loro detto di cantare. . . . che la nostra forza è nel Signore e che la gioia del Signore è la nostra forza.
38. Quanti, secondo i rapporti, osservarono la Commemorazione nel 1925, e l’anno dopo che cosa disse ulteriormente di Armaghedon il libro Liberazione?
38 Quell’anno (1925) il numero di coloro che parteciparono alla celebrazione della Commemorazione della morte di Cristo quali membri del rimanente fu, secondo i rapporti, 90.434. (La Torre di Guardia inglese del 1º settembre 1925, pagina 263) L’anno dopo (1926) il rimanente ricevette maggior intendimento circa la battaglia di Armaghedon per mezzo del libro intitolato “Liberazione” (inglese). Il dodicesimo capitolo era intitolato “La battaglia finale”, e nelle sue trenta pagine veniva fatta una magnifica descrizione di Armaghedon. A pagina 275 esso dichiarava con coraggio: “È la battaglia di Dio”; e a pagina 280 diceva: “I santi non si impegnano nell’effettivo combattimento. È la battaglia dell’Iddio Onnipotente; e la battaglia è diretta dal suo diletto Figlio, . . . egli combatte per gli unti di Dio, affinché siano rivendicati per la fedele testimonianza che hanno recata al nome di Geova. . . . In tal modo l’impero di Satana è spazzato via dalla terra e dimenticato. Il nome di Geova è rivendicato”.
39. Dove il libro Liberazione fu la principale pubblicazione presentata, e in quell’occasione che cosa fecero i testimoni di Geova per la prima volta?
39 Il libro Liberazione fu pubblicato nel maggio 1926. Fu la principale pubblicazione presentata all’assemblea internazionale dei testimoni di Geova che si tenne a Londra, in Inghilterra, l’ultima settimana di maggio. Ivi, per la prima volta, durante l’assemblea di Londra, i testimoni di Geova si recarono nelle strade a offrire opuscoli biblici ai passanti.
40. (a) Perciò quando ebbe inizio la simbolica piaga di locuste, e chi cominciò a provare dei tormenti? (b) Per quanto tempo doveva essere pronunciato questo torturante messaggio, e come è stata compensata la diminuzione nel numero dei membri del rimanente?
40 In quel memorabile anno 1926 ebbe inizio la simbolica piaga di locuste descritta da Gioele e da Apocalisse. I capi religiosi della cristianità cominciarono a provare speciali tormenti a causa delle punture simili a quelle degli scorpioni prodotte dal messaggio di giudizio proclamato dall’unto rimanente di Geova. Tale messaggio circa il combattimento di Geova ad Armaghedon e la distruzione che egli manderà sulla cristianità e sul resto del mondo di Satana non fu pronunciato solo durante cinque mesi letterali del 1926. Continua ad essere pronunciato anche oggi e diventa sempre più vigoroso. Finché queste simboliche locuste saranno vive e recheranno testimonianza prima della venuta di Armaghedon continueranno a tormentare mediante il messaggio di vendetta di Geova gli ipocriti religiosi e tutti gli altri suoi nemici che sono sulla terra. Dal 1931 il numero dei membri dell’unto rimanente che sono ancora sulla terra è diminuito; ma da quell’anno, a queste simboliche locuste si sono unite nella proclamazione del giudizio centinaia di migliaia di devote, mansuete persone che cominciano a invocare il nome di Geova per ottenere la salvezza e che dedicano la loro vita a lui e si battezzano in acqua come fece Gesù.
41. Che cosa spinge ad avanzare questo sciame di locuste simboliche, e come si sono mostrate intrepide?
41 Lo spirito di Geova muove questo ingrandito sciame di locuste simboliche. Le spinge ad avanzare, come fece il vento durante la piaga che colpì l’antico Egitto dei giorni di Mosè: “Il Signore [Geova] fece venire un vento orientale sopra il paese, per tutto quel giorno e per tutta quella notte, e, al mattino, il vento orientale aveva portato le locuste”. (Eso. 10:13, Na) Le locuste simboliche erano animate da un coraggio che non derivava da loro stesse ma dallo spirito di Dio, mentre si lanciavano in questo combattimento spirituale, come cavalli che corrono intrepidi alla battaglia. Con ogni possibile mezzo di propaganda cercarono di far conoscere la buona notizia del regno di Dio e di avvertire la cristianità e tutti i suoi mondani alleati internazionali del giorno di vendetta di Geova.
42. Quali simboli usò Gioele per mostrare la loro intrepidezza e l’effetto della loro proclamazione?
42 Gioele 2:4-6 (Na) dice di questo popolo: “Il suo aspetto è aspetto di cavalli e corrono come cavalieri. Con rumore di carri saltano sulle vette de’ monti, con crepitio di fiamma di fuoco che brucia la stoppia, come un popolo forte schierato a battaglia. Davanti a loro sono in angoscia i popoli, tutti i volti impallidiscono”.
43. (a) In che ordine pronunciarono le simboliche locuste il messaggio, e con quale disastroso effetto? (b) Com’è maggiormente vero dal 1931 il fatto che il rimanente è un “popolo forte”?
43 Proclamando il messaggio della guerra universale di Dio, resero famoso il termine biblico “Armaghedon”, tanto che entrò nell’uso comune. Con ordine, come schierate per la battaglia, continuarono ad annunciare la dichiarazione di guerra di Geova alla cristianità, in lungo e in largo nel suo reame. Come l’invasione di uno sciame di locuste è una calamità, così queste locuste simboliche furono chiamate nel loro unito assalto “annunciatrici di calamità”. Ma la loro persistenza e la loro intrepidezza furono in se stesse un portento, una prova che la distruzione era certa e imminente sulla cristianità e sulle nazioni ad essa associate. Fino al 1931 l’unto rimanente fu profeticamente chiamato “popolo forte”, ma che forte moltitudine v’è oggi da che al rimanente si sono unite centinaia di migliaia di dedicate persone che desiderano la vita eterna nel Paradiso terrestre! Apocalisse 7:9 (VR) descrive queste ultime come “una gran folla che nessun uomo poteva noverare, di tutte le nazioni e tribù e popoli e lingue”, provenienti da 185 Paesi!
44, 45. (a) Che cosa è stato detto riguardo al frenare una devastatrice migrazione di locuste, e come descrive ciò Gioele 2:7, 8 (Na)? (b) Quale invasione non è stata fermata nemmeno dalle nazioni che hanno recentemente stipulato un’alleanza per combattere la piaga delle locuste?
44 In un articolo dal titolo “La guerra delle locuste” scritto da uno zoologo, professore presso l’Università del Michigan, stampato nel Times Magazine del 12 maggio 1960, si leggeva: “Non si conosce alcun nemico naturale che sia in grado di fermare la loro migrazione devastatrice”. (Pagina 96) Notate come questo è vero della piaga simbolica, poiché Gioele 2:7, 8 (Na) prosegue dicendo: “Corrono come de’ prodi, come uomini di guerra salgono sulle mura; ognuno va per la sua strada e non incrociano i loro sentieri. L’uno non incalza l’altro, ognuno va per la sua via. Si gettano fra i dardi, ma non son feriti”.
45 Nel 1960 diciannove nazioni dell’Europa, del Medio Oriente, dell’Africa e dell’Asia sudorientale, compresa la Gran Bretagna e la Francia, stipularono un’alleanza, tramite l’Organizzazione per l’Agricoltura e gli Alimenti delle Nazioni Unite, onde intraprendere una vasta e concertata azione contro la piaga di vecchia data delle locuste. Ma indipendentemente dal successo che le nazioni hanno ottenuto in questa azione, non sono state capaci di fermare l’invasione di queste moderne locuste simboliche che l’Onnipotente Dio Geova ha mandato in mezzo a loro.
46. A che cosa sono servite le mura erette per difendersi da questa invasione?
46 Indipendentemente da quanto erano alte le mura legali di protezione, queste locuste le hanno scalate anche se ciò ha significato ricorrere alla Corte Suprema del paese. Hanno scavalcato tali mura ed hanno continuato ad avanzare. Le mura erette in difesa della cristianità dal nazismo, dal fascismo, dall’Azione Cattolica, ed ora anche le mura erette dal comunismo russo, si sono dimostrate inutili contro l’esercito di “locuste” di Geova.
47. Come seguono le locuste la descrizione di Gioele, continuando ad annunciare il messaggio, e come i “dardi” non sono riusciti a fermare la loro avanzata?
47 Al nemico che si oppone alla proclamazione di questo messaggio di giudizio, i testimoni di Geova, sia che operino clandestinamente che apertamente, dicono: “Bisogna ubbidire piuttosto a Dio che agli uomini. . . . noi siamo testimoni di tutto questo insieme allo Spirito Santo, che Dio ha dato a tutti quelli che l’obbediscono”. (Atti 5:29-32, Na) In file ordinate, essi annunciano il messaggio di Dio, senza abbandonare i loro sentieri smettendo di seguire il Re Gesù Cristo, non si spingono gli uni gli altri né si ostacolano a vicenda, ma si aiutano e cooperano gli uni con gli altri. Benché alcuni cadano a causa dei distruttivi dardi del nemico e siano uccisi, imprigionati, messi nei campi di concentramento, mandati ai lavori forzati e in isolati luoghi d’esilio, gli altri usano la loro libertà e si mantengono attivi, senza interrompere la marcia.
48, 49. (a) In che cosa sono penetrate, seguendo l’esempio di chi? (b) Come fu questo prefigurato nella descrizione di Gioele, e dando ascolto al grido di battaglia di chi continua questo movimento?
48 Essi vanno nelle città e nei villaggi, anche nella capitale o fortezza della cristianità. Penetrano nelle case private delle persone malgrado le barriere che vorrebbero tenerli lontani, poiché seguono l’esempio delle locuste apostoliche del primo secolo, che predicavano e insegnavano “in pubblico e nelle case”. (Atti 20:20, Na) Facendone una descrizione anticipata Gioele 2:9-11 (Na) dice:
49 “Irrompono sulla città, si precipitano sulle mura, salgono per le case, entrano dalle finestre come un ladro. Davanti a loro la terra trema, il cielo si scuote, il sole, la luna, si oscura e le stelle cessano di brillare [perché uno sciame di locuste in volo offusca il cielo]. Il Signore [Geova] fa udir la sua voce davanti al suo esercito perché grandi assai sono le sue schiere, perché numeroso è l’esecutore della sua parola, perché grande è il giorno del Signore [Geova] e spaventevole assai: chi può sostenerlo?”
50. Quali prospettive offre tale messaggio alla cristianità, e perché essa non potrà resistere al giorno di Geova?
50 Il messaggio di giudizio della vendetta di Geova non offre alcuna luminosa prospettiva alla cristianità e ai suoi mondani alleati, né di giorno né di notte. Ha dinanzi un futuro decisamente nero. La cristianità non potrà resistere al grande e spaventevole giorno di Geova in cui si vendicherà di coloro che hanno bestemmiato, profanato e biasimato il suo santo nome, perché egli è abbastanza potente da adempiere la sua parola profetica proclamata dal suo esercito di locuste simboliche.
LA GRANDE DISTRUZIONE NELLA VALLE DELLA DECISIONE
51. (a) Quale comando dato da Geova al suo popolo indica che essi devono impegnarsi in un combattimento spirituale, non carnale? (b) Che genere di comando dà alla cristianità e a tutte le altre nazioni?
51 Questo è un combattimento spirituale contro la visibile e invisibile organizzazione di Satana il Diavolo. Non è combattuta con armi carnali. L’unto rimanente dell’Israele spirituale di Geova e la “gran folla” dei loro dedicati compagni provenienti da ogni nazione e popolo devono entrambi ubbidire al comando di Geova di fare “delle loro spade vomeri e delle loro lance falci” e di non brandire più la spada, nazione contro nazione, e di non ‘imparare più l’arte della guerra’. (Isa. 2:2-4, Na) Ma il comando di Geova rispetto alla cristianità e a tutte le altre nazioni non è un comando pacifico. È una sfida e un incitamento alla guerra. Per mezzo del suo sciame di simboliche locuste Geova dice, in Gioele 3:9-11, (NM); 4:9-11 (Na): “Bandite questo fra le genti: Chiamate alla guerra, convocate i prodi, vengano, salgano tutti gli uomini di guerra. Delle vostre zappe fatene spade, delle vostre falci, lance; anche il più debole dica: io sono un guerriero! Svelte, venite, o genti tutte, dai dintorni, e radunatevi là!”
52. Contro chi lottano effettivamente le nazioni, e quanti uomini devono costringere a combattere?
52 Sia che facciano parte o no dell’organizzazione delle Nazioni Unite le nazioni lottano per la sovranità nazionale, senza curarsi del messaggio del Regno di Dio. In effetti lottano contro Dio. Ora si preparano ad un’ultima decisiva battaglia. Occorrono tutti i loro uomini. I deboli e gli inabili devono essere indotti ad unirsi nella lotta.
53. Mentre ci avviciniamo alla guerra, quale preghiera rivolgiamo a Geova?
53 Mentre ci avviciniamo alla “battaglia del gran giorno d’Iddio Onnipotente”, in qualità di spettatori che non partecipano, preghiamo con le parole di Gioele 3:11, (NM); 4:11 (Na): “O Signore [Geova], fa’ scendere i tuoi prodi”. Egli promette di guidare sul luogo del combattimento Cristo e i suoi santi angeli.
54. (a) Dove sono sfidate ad andare le nazioni, e perché è appropriato il nome dato a tale luogo? (b) Come ha Geova sin dal 1919 annullato l’influenza delle nazioni sul suo popolo, e perché li ha ora mandati?
54 In Gioele 3:12 (NM); 4:12 (Na) prosegue il messaggio di giudizio di Geova sul mondo di Satana: “Si affrettino e salgano le genti alla valle di Giosafat, poiché lì Io siedo a giudicare tutte le genti dei dintorni”. La valle della battaglia è opportunamente chiamata “valle di Giosafat”, perché il nome Giosafat significa “Geova è Giudice”. Inoltre, in tale simbolica valle della battaglia Geova siede come giudice ed esegue il suo giudizio o la sua decisione giudiziaria su tutte le nazioni che hanno maltrattato e disperso il suo popolo dedicato, i suoi fedeli testimoni. Dal 1919 Geova ha liberato prima il rimanente e più recentemente la “gran folla” di “altre pecore” dalla cattività spirituale o religiosa e li ha uniti insieme, come un solo gregge sotto il suo unico Pastore Gesù Cristo. (Giov. 10:16) Ora li manda come suo unito esercito di locuste simboliche a sfidare tutte le nazioni a far guerra a Geova, che è l’“Iddio Onnipotente”.
55. (a) In senso figurativo, dove si troveranno i testimoni di Geova quando avrà inizio la battaglia? (b) In senso figurativo, che cosa hanno prodotto le nazioni, e come sarà opportunamente usata la valle di Giosafat?
55 Gioele 3:13-17 4:13-17 ci pone profeticamente nella valle dell’esecuzione della decisione giudiziaria di Geova proprio nel tempo in cui ha inizio la battaglia universale. Sulla vetta delle montagne che circondano la valle, gli uniti testimoni di Geova sostano come spettatori in attesa, poiché hanno fedelmente terminato la loro opera di avvisare le nazioni. Le nazioni sono state come vigneti che non hanno prodotto nient’altro che amara uva selvatica, i frutti peggiori, “le opere della carne”. Come viti che ingombrano il suolo devono essere tagliate per liberare il suolo. I loro enormi grappoli d’uva d’empietà devono essere schiacciati. La valle di Giosafat è il luogo adatto per servirsene come di un grande torchio da vino. Perciò siano le nazioni gettate in esso! Dio grida ai suoi angeli:
56, 57. (a) Che cosa grida Geova ai suoi angeli, e perché? (b) Da dove ruggisce Geova, e dietro suo ordine che cosa comincia nella valle?
56 “Date mano alla falce, perché la messe è matura; venite, mescete, perché il torchio è pieno e i tini straboccano. . . . tanto grande è la loro malizia! Quante turbe, quante turbe nella Valle della Decisione, poiché il giorno del Signore [Geova] è vicino nella Valle della Decisione! Il sole e la luna si oscurano, e le stelle perdono il loro splendore. Il Signore [Geova] ruggisce da Sion e da Gerusalemme fa sentire la sua voce: tremano i cieli e la Terra! Ma il Signore [Geova] è un rifugio al suo popolo una fortezza ai figli d’Israele. Voi saprete che Io sono il Signore [Geova], Iddio vostro, che abito in Sion, monte della mia santità e Gerusalemme sarà luogo santo; non più gli estranei [nazioni nemiche] passeranno per essa”. — Gioe. 3:13-17, NM; 4:13-17, Na.
57 Sarà davvero un periodo di tenebre, sia di giorno che di notte, quello in cui Geova come Giudice farà eseguire la sua decisione giudiziaria sulle nazioni che sono state radunate per essere spazzate via dall’esistenza. Dalla sua celeste dimora, Sion, la Gerusalemme celeste, egli ruggirà emettendo un grido di battaglia abbastanza forte da fare tremare il cielo e la terra a causa dell’urto prodotto dalle onde. Ordinerà al suo Re, Gesù Cristo, di calpestare i suoi nemici, che sono stati resi uno sgabello per i suoi piedi. Il Re, con il suo esercito di santi angeli, si lancerà nella valle della decisione, come in un grande torchio da vino. SCHIACCIATI! Le nazioni, compresa la cristianità, cominciano ad essere calpestate. La “valle di Giosafat”, la “Valle della Decisione”, diverrà il “gran tino dell’ira d’Iddio”. Il suo reale Figlio, Gesù Cristo, capeggerà la distruzione. “È Lui che calca il tino del vino del furore dell’ira d’Iddio Onnipotente”, dice Apocalisse 19:15 (Na).
58. Quanto sarà grande il massacro, e come lo mostra Apocalisse 14:20 (Na)?
58 Nella storia dell’uomo non saranno mai state uccise prima tante creature umane. Il sangue, che raffigura le vite umane sacrificate, scorrerà in grande quantità e fino a grande distanza. Apocalisse 14:20 (Na) descrive l’orrendo spettacolo dicendo: “E il tino fu pigiato fuori della città [l’organizzazione di Dio] e uscì dal tino tanto sangue, che giungeva fino all’altezza delle briglie dei cavalli, per un tratto di 1600 stadi [o 320 chilometri]”.
59. (a) Quale carne non sarà in quel luogo privata del suo sangue? (b) Quale fatto dice Geova che dovranno conoscere, e come lo conosceranno?
59 La decisione giudiziaria di Geova sarà perfettamente mandata ad effetto. Le nazioni e l’uva della loro empietà saranno calpestate e distrutte, perché la terra divenga un luogo purificato che i giusti possano abitare e godere. Non ogni carne sarà in quel simbolico torchio. Non ogni carne sarà privata del suo sangue vitale. Vi sono coloro che hanno Geova come rifugio e fortezza. Essi saranno portati in salvo e preservati, mentre Geova mediante il suo Re Gesù Cristo schiaccerà i loro e i Suoi nemici nel torchio o “Valle della Decisione”. Il rimanente degli Israeliti spirituali e la “gran folla” dei loro dedicati compagni che si uniscono ad essi nell’invocare il nome di Geova onde ottenere la salvezza saranno preservati. (Gioe. 3:5, Na) Ad essi egli disse profeticamente: “Voi saprete che Io sono il Signore [Geova], Iddio vostro, che abito in Sion, monte della mia santità”. Al sicuro su luoghi elevati essi avran guardato con riverente timore nella valle della decisione e saran stati testimoni della stupenda vittoria ottenuta da Geova mediante Cristo su tutte le alleate nazioni della visibile organizzazione di Satana.
60. Che cosa faremo quindi al momento della sua vittoria, ma fino ad allora che cosa faremo onde ubbidire agli ordini?
60 Al momento della Sua vittoria che rivendicherà la sua sovranità universale noi testimoni canteremo con esultanza le sue lodi e lo riconosceremo quale nostro Dio per tutti i tempi e per tutta l’eternità. Siamo vicini al momento della sua battaglia e della sua trascendentale vittoria. Fino a quel momento egli ci ordina di continuare a servirlo unitamente. Faremo questo mentre dichiareremo il suo giorno di vendetta e predicheremo e insegneremo la buona notizia della salvezza eterna che si ottiene mediante il regno retto dal suo Cristo.