Si avvicina l’esecuzione della “grande meretrice”
“Queste odieranno la meretrice e la renderanno devastata e nuda, e mangeranno le sue carni e la bruceranno completamente col fuoco”. — Riv. 17:16.
1, 2. Quali informazioni Dio fornisce ai suoi servitori, e perché?
IL CREATORE, Geova Dio, sa esattamente ciò che avrà luogo nel futuro. Egli è ‘Colui che annuncia dal principio il termine’. (Isa. 46:10) Essendo “perfetto nella conoscenza”, conosce i particolari circa il “termine” di questo sistema di cose nell’imminente “grande tribolazione”. (Giob. 37:16; Matt. 24:21) Essendo un Dio d’amore, rivela sufficienti particolari a quelli che lo servono lealmente, affinché possano essere debitamente informati, edificati e protetti. La Bibbia afferma: “Il Signore Geova non farà alcuna cosa a meno che non abbia rivelato la sua questione confidenziale ai suoi servitori, i profeti”. — Amos 3:7.
2 Perciò Dio dà ai suoi umili servitori una speciale conoscenza che altri non hanno. Come disse l’apostolo Paolo, “questa sapienza non la conobbe nessuno dei governanti di questo sistema di cose . . . Poiché a noi Dio le ha rivelate per mezzo del suo spirito”. (I Cor. 2:8-10) Avendo ricevuto in anticipo conoscenza da Geova, i suoi servitori sono preparati — anzi, incaricati, da Dio — per proclamare in tutto il mondo l’avvertimento della prossima fine di questo sistema, insieme al confortante messaggio del nuovo ordine. — Matt. 24:14.
3. I servitori di Geova capiranno quando la “grande tribolazione” sarà effettivamente iniziata?
3 Visto che Geova provvede ai suoi leali servitori conoscenza anticipata circa la fine di questo sistema, include questo qualche informazione che consenta loro di capire quando la “grande tribolazione” sarà effettivamente iniziata? Sì. Di che si tratta? Si tratta dell’esecuzione del giudizio di Dio contro quella che la Bibbia chiama “Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”. (Riv. 17:5) E già si stanno verificando, proprio ora, avvenimenti che preparano la via a quell’esecuzione!
4. Perché è utile sapere ciò che accadde all’antica Babilonia?
4 Chi è questa simbolica meretrice di cui parlano le Scritture? Come si può dire che sono già in corso avvenimenti che porteranno alla sua distruzione? Possiamo imparare molto al riguardo esaminando un’altra Babilonia, il potente impero mondiale di oltre duemila anni fa. Ciò che accadde all’antica Babilonia è molto più che semplice storia. È un eccezionale parallelo profetico di ciò che presto si abbatterà sulla “grande meretrice” dei nostri giorni. — Riv. 17:1.
L’ANTICA “BABILONIA LA GRANDE”
5. Perché Nabucodonosor pensava di avere validi motivi per vantarsi?
5 “Non è questa Babilonia la Grande, che io stesso ho edificata per la casa reale con la forza del mio potere e per la dignità della mia maestà?” (Dan. 4:30) Così si vantò Nabucodonosor, re di Babilonia, più di sei secoli avanti l’èra volgare. Nabucodonosor pensava di avere validi motivi per vantarsi, in quanto a quell’epoca Babilonia era la città più importante, capitale del più potente impero che il mondo avesse mai visto. L’enorme città sembrava inespugnabile, essendo circondata da massicce doppie mura. Aveva anche una provvista d’acqua apparentemente sicura, il fiume Eufrate, che scorreva attraverso la città. Lungo il fiume, all’interno della città, si ergevano enormi mura dotate di porte che si potevano chiudere per sbarrare l’ingresso a qualsiasi intruso.
6. Per cosa era famosa Babilonia?
6 Pur essendo molto potente sotto l’aspetto militare, Babilonia era molto più conosciuta nel mondo antico come centro della falsa religione. Si dice che fra le rovine della città siano stati scoperti i resti di almeno 53 templi. Un’enciclopedia (The World Book Encyclopedia) dice: “I babilonesi, tuttavia, non abbandonarono mai del tutto le divinità precedenti, per cui a un certo punto si trovarono ad adorare migliaia di divinità. C’erano dèi e dee patroni di ciascuna città-stato, come pure divinità che rappresentavano il sole, la luna, le stelle, il tempo atmosferico, i raccolti, i fiumi e il paese”. L’influenza religiosa di Babilonia era così forte che col tempo contagiò persino la cristianità. Ancora oggi quasi in tutte le religioni del mondo si possono trovare credenze o pratiche religiose false che risalgono alla Babilonia postdiluviana. — Gen. 11:1-9.
7. (a) Quale difetto imperdonabile aveva Babilonia? (b) Cosa le avrebbe fatto Geova?
7 Se non che la Babilonia dei tempi di Nabucodonosor aveva un difetto imperdonabile: era una secolare e irriducibile nemica del vero Dio, Geova, e del suo popolo. Oltre a ciò era una grande spargitrice di sangue innocente. La Bibbia dice: “Non solo Babilonia fu la causa che fece cadere gli uccisi d’Israele ma anche a Babilonia son caduti gli uccisi di tutta la terra”. (Ger. 51:49) Per questo motivo Geova dichiarò: “Babilonia, l’adornamento dei regni, la bellezza dell’orgoglio dei Caldei, deve divenire come quando Dio rovesciò Sodoma e Gomorra. . . . il tempo per lei sta per venire, e i suoi stessi giorni non saranno rimandati”. Questa profezia fu messa per iscritto da Isaia verso il 732 a.E.V. (Isa. 13:19-22) Circa un secolo dopo, Geremia disse: “A causa dell’indignazione di Geova essa non sarà abitata, e deve divenire nella sua interezza una distesa desolata. In quanto a chiunque passi accanto a Babilonia, rimarrà stupito e fischierà a motivo di tutte le sue piaghe”. Sì, “Babilonia la Grande”, all’apparenza inespugnabile, sarebbe ‘divenuta mucchi di pietre e covo di sciacalli, . . . senza abitante’. — Ger. 50:13; 51:37.
8. Quali particolari furono forniti sul modo in cui Babilonia sarebbe caduta?
8 Ma come sarebbe caduta Babilonia? Geova fornì alcuni particolari a Isaia e a Geremia. Isaia scrisse che Geova è ‘Colui che dice alle acque dell’abisso: “Prosciugatevi; e farò seccare tutti i vostri fiumi”’. (Isa. 44:27) Inoltre Isaia dichiarò: “Questo è ciò che Geova ha detto al suo unto, a Ciro, di cui ho preso la destra, per soggiogare dinanzi a lui le nazioni, così che io sciolga pure i fianchi dei re; per aprire dinanzi a lui gli usci a due battenti; così che nemmeno le porte saranno chiuse”. (Isa. 45:1) Geremia predisse: “Gli uomini potenti di Babilonia han cessato di combattere. . . . La loro potenza è venuta meno. Son divenuti donne”. (Ger. 51:30) Perciò l’Eufrate, il fiume che proteggeva Babilonia, si sarebbe ‘prosciugato’; il conquistatore sarebbe stato un condottiero che Geova menzionò per nome prima ancora che nascesse, “Ciro”; le porte lungo il fiume ‘non sarebbero state chiuse’; e i soldati di Babilonia avrebbero “cessato di combattere”.
9. Perché il convito di Baldassarre fu particolarmente detestabile a Geova?
9 Il 5/6 ottobre del 539 a.E.V. queste profezie si adempirono nei minimi particolari. Quella notte il superbo re babilonese Baldassarre imbandì un convito per migliaia di suoi funzionari ed altri. Approfittando dell’occasione per offendere Geova con una blasfema festa religiosa, egli fece portare i vasi sacri che Nabucodonosor aveva sottratto al tempio di Gerusalemme nel 607 a.E.V. Con quei vasi, che un tempo il popolo di Dio aveva usato nell’adorazione di Geova, Baldassarre e gli altri, incluse le mogli e le concubine del re, brindarono arrogantemente ai loro falsi dèi. — Dan. 5:1-4.
10. Cosa diceva la scritta sul muro, e come reagì Baldassarre?
10 Ma Geova non si sarebbe lasciato beffeggiare ulteriormente! Era giunto per lui il tempo di agire! “In quel momento uscirono le dita di una mano d’uomo e scrivevano . . . sull’intonaco del muro del palazzo del re, e il re vedeva il dorso della mano che scriveva”. (Dan. 5:5) A tale vista, Baldassarre fu così preso dal terrore che “i suoi medesimi ginocchi battevano l’uno contro l’altro”. (Dan. 5:6) Coraggiosamente Daniele interpretò davanti al re la scritta di provenienza divina, dichiarando: “Dio ha contato i giorni del tuo regno e vi ha posto fine. . . . sei stato pesato nella bilancia e sei stato trovato mancante. . . . il tuo regno è stato diviso e dato ai Medi e ai Persiani”. — Dan. 5:26-28.
11. In che modo la profezia biblica riguardante Babilonia fu adempiuta nei minimi particolari?
11 Intanto fuori delle mura di Babilonia gli eserciti persiani al comando di Ciro il Grande, in cooperazione con i medi di Dario, circondavano la città. Mentre i babilonesi gozzovigliavano nella loro blasfema orgia religiosa, sentendosi protetti dai loro dèi e dalla loro forza militare, Ciro metteva in atto un ingegnoso piano strategico. A nord di Babilonia i suoi ingegneri deviarono il corso dell’Eufrate, così che le sue acque smisero di scorrere a sud attraverso la città. Presto il livello del fiume dentro Babilonia e intorno ad essa cominciò a calare. In brevissimo tempo l’acqua si abbassò al punto che le truppe al comando di Ciro entrarono da nord e da sud nel greto del fiume e marciarono verso il centro di Babilonia. Sorprendentemente le porte lungo il fiume all’interno della città erano state lasciate aperte dai babilonesi, che nulla sospettavano o che forse erano ubriachi. Le schiaccianti forze di Ciro dilagarono dentro Babilonia. “In quella medesima notte Baldassarre il re caldeo fu ucciso”. (Dan. 5:30) “Babilonia la Grande” era caduta, in una sola notte! Non solo i babilonesi, ma tutte le nazioni circostanti rimasero esterrefatte! La fine di Babilonia era giunta esattamente come predetto dai servitori di Geova, e a suo tempo Babilonia divenne effettivamente “mucchi di pietre”, “una distesa desolata”, “senza abitante”.
IMPORTANZA PER I NOSTRI GIORNI
12. In Rivelazione, capitolo 17, cosa dice l’apostolo Giovanni circa “Babilonia la Grande”?
12 Ma che importanza ha questo per i nostri giorni? Molta. Più di sei secoli dopo la caduta di Babilonia, l’apostolo Giovanni fu ispirato a scrivere il libro di Rivelazione (l’Apocalisse). In esso parlò ancora di un’altra “Babilonia la Grande”, e la descrisse come “la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”. (Riv. 17:5) Con essa, scrive Giovanni, “han commesso fornicazione i re della terra, mentre quelli che abitano la terra si sono ubriacati col vino della sua fornicazione”. — Riv. 17:2.
13. (a) Perché la moderna “Babilonia la Grande” non può semplicemente essere una delle tante forze politiche? (b) Perché la meretrice è chiamata “Babilonia la Grande”?
13 Poiché è detto che i re hanno avuto rapporti immorali con lei, è chiaro che questa “Babilonia la Grande” non può essere semplicemente un altro “re”. Ciò che effettivamente rappresenta è la stessa cosa per cui era famosa l’antica Babilonia: la falsa religione. Ecco perché la moderna meretrice ha lo stesso nome di quell’antica città. In realtà molte delle false dottrine e pratiche della moderna Babilonia religiosa possono farsi risalire direttamente all’antica Babilonia religiosa. Quindi la meretrice “Babilonia la Grande” del nostro tempo rappresenta l’impero mondiale della falsa religione che per secoli si è compromessa in rapporti immorali col mondo, invece di servire castamente Dio. Inoltre, confermando ulteriormente la sua identità religiosa, Rivelazione dice di lei: “Poiché mediante la tua pratica spiritica [falsa religione] furono sviate tutte le nazioni”. — Riv. 18:23.
14. Quali altre analogie esistono fra le due Babilonie?
14 Va ricordato che l’antica Babilonia era un’irriducibile nemica di Dio e del suo popolo e si macchiò di grandi spargimenti di sangue nelle sue molte conquiste. In modo simile la Bibbia dice della moderna Babilonia: “In lei fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. (Riv. 18:24) Questa meretrice è stata uno dei principali persecutori dell’odierno popolo di Geova, i suoi testimoni. Inoltre, per l’appoggio dato alle guerre delle nazioni, incoraggiando quelli schierati da entrambe le parti a uccidersi a vicenda, essa è ritenuta responsabile del sangue “di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”.
15. Per mano di chi la meretrice subirà la distruzione, e quanto tempo ci vorrà?
15 Poiché “i suoi peccati si sono ammassati fino al cielo”, l’esecuzione del giudizio di Dio sulla meretrice avrà luogo rapidamente. (Riv. 18:5, 21) La Bibbia dice che “le sue piaghe verranno in un sol giorno”, anzi, “in un’ora”! (Riv. 18:8-10) Questo sarà simile a ciò che avvenne alla sua controparte, l’antica Babilonia, che cadde in una sola notte! E per mano di chi la meretrice subirà la distruzione? Geova lascerà che a distruggerla siano gli elementi politici che intrattenevano con lei rapporti immorali. ‘Questi odieranno la meretrice e la renderanno devastata e nuda, e mangeranno le sue carni e la bruceranno completamente col fuoco’. — Riv. 17:16.
16. Cosa sono le “acque” su cui siede la moderna Babilonia, che parallelo c’è con la Babilonia antica?
16 C’è ancora un’altra analogia fra la Babilonia antica e quella moderna, e riguarda il modo in cui avverrà la sua distruzione. L’antica Babilonia sedeva sulle acque, le letterali acque del fiume Eufrate. Anche la moderna Babilonia “siede su molte acque”, secondo Rivelazione 17:1. Cosa sono queste acque? La Parola di Dio risponde: “Le acque che hai viste, dove la meretrice siede, significano popoli e folle e nazioni e lingue”. (Riv. 17:15) Notate che la caduta dell’antica Babilonia fu immediatamente preceduta dal calo delle letterali acque dell’Eufrate. C’è un simile calo delle acque simboliche (persone) su cui siede la moderna Babilonia? Sì, c’è, e si sta verificando sotto i nostri stessi occhi! — Riv. 16:1, 12.
CALO DELLE “MOLTE ACQUE”
17. In che senso le simboliche “acque” su cui la meretrice siede stanno calando?
17 In che senso le simboliche “molte acque” su cui siede la moderna Babilonia stanno calando o diminuendo? Nel senso che milioni di persone, fra cui decine di migliaia di ecclesiastici e attivisti, hanno smesso di sostenere le rispettive religioni, causandone un notevole indebolimento. Questo vale in particolare per la cristianità, la cui colpa è maggiore per il fatto che pretende di servire Dio e Cristo. Anche se a volte si parla di “risveglio” in qualche religione, particolarmente in quelle meno ortodosse, nella maggioranza dei casi questo è solo superficiale. Salvo poche eccezioni la tendenza generale è inconfondibile e si può rilevare dai commenti della stampa, come questi:
“Alla cristianità è accaduto qualcosa. Tutto indica che siamo entrati in una lunghissima notte e che non ne usciremo . . .
“L’esistenza effettiva del cristianesimo e del cattolicesimo romano nelle strutture pubbliche è già scomparsa. Assistiamo alla morte del cristianesimo come struttura sociale e politica”. — Malachi Martin, noto scrittore cattolico, nel “Sunday Journal” di Providence (U.S.A.), 17 febbraio 1980.
“La carenza di sacerdoti e suore in Occidente si avvicina al punto critico in una nazione dopo l’altra”. — “Time”, 21 agosto 1978.
“Il cristianesimo è in rapida ritirata . . . un quadro di agnosticismo, confusione e ignoranza religiosa. . . . Non è un’esagerazione dire che quasi tutti i bambini non sanno proprio che cosa sia il cristianesimo”. — “Times” di Londra, 25 settembre 1978, commentando un rapporto del “Board of Education” della Chiesa anglicana.
18, 19. Fornite ulteriori prove del calo di queste “acque”.
18 Quando Giovanni Paolo II ha visitato la Francia, nel maggio del 1980, il New York Times (31 maggio) ha commentato: “In Francia l’influenza della Chiesa è in rapido declino. Una recente indagine ha rivelato che i cattolici praticanti sono solo il 15 per cento della popolazione, anche se l’85 per cento d’essa è stato battezzato in chiesa”. In Brasile l’arcivescovo Luciano Cabral Duarte ha detto: “I nostri cattolici stanno perdendo le forze e stanno morendo di una profonda anemia spirituale”. (Veja, 30 gennaio 1980) In Nigeria un ecclesiastico della Chiesa Presbiteriana ha ammesso: “Oggi la Chiesa sembra aver perso la propria identità, come uno affetto da amnesia che chiede: ‘Chi sono?’ ‘Che sto facendo qui?’” (Daily Star, 11 settembre 1978) In Grecia un giornale scrive quanto segue sulla Chiesa Ortodossa, un tempo rispettatissima:
“Oggi la Chiesa, cioè il clero, in particolare quello di rango più alto, è spesso la pietra dello scandalo, causa di stoltezza e controsenso.
“Tanto che, ormai da qualche tempo, la grande maggioranza dei greci considera la maggior parte degli ecclesiastici non come una rispettabile istituzione spirituale, ma come un branco di agitatori, provocatori di scandalo, fanatici e sfruttatori, che invece di ‘guidare il gregge’, lo diverte con le proprie chiacchiere deliranti”. — “To Vima”, 15 ottobre 1978.
19 Riguardo al più importante centro della Chiesa Ortodossa Orientale in Turchia, Time dichiara: “La storica sede, un tempo centro di metà del mondo cristiano, è morente”. Alvin Reines, rabbino americano, dice della religione ebraica: ‘L’ebraismo americano attraversa una crisi disperata. Il problema è che gli ebrei americani semplicemente non accettano gli insegnamenti del giudaismo tradizionale’. In Inghilterra tante di quelle chiese sono state chiuse nei recenti anni a causa del calo nelle presenze che un commentatore le ha definite “una specie in pericolo”. In Germania un’indagine ha rivelato che solo il 17 per cento dei tedeschi al di sotto dei 35 anni credono nell’esistenza di Dio. In Giappone, alla domanda: “Credi in qualche religione?”, il 60 per cento degli intervistati ha detto di no e il 7 per cento non ha risposto affatto. In un paese dopo l’altro la situazione delle religioni del mondo è quella descritta da una pubblicazione australiana (The Age di Melbourne): “In tutte le denominazioni si registra un calo nel numero dei credenti”. Se il “calo nel numero dei credenti”, il calo delle “molte acque” su cui la meretrice siede, si sta così palesemente verificando ora, le forze della distruzione possono essere molto lontane? No.
20. Quale urgente esortazione dà la Parola di Dio alle persone dalla giusta disposizione?
20 Il sostegno sempre minore dato alla “grande meretrice” combacia con la descrizione della profezia biblica circa gli “ultimi giorni”, quando dice che gli uomini sarebbero stati “amanti dei piaceri anziché amanti di Dio, aventi una forma di santa devozione ma mostrandosi falsi alla sua potenza”. La stessa profezia quindi consiglia: “Da questi allontanati”. (II Tim. 3:4, 5) In modo analogo, alle persone dalla giusta disposizione che ancora si trovano nella moderna “Babilonia la Grande” è rivolta questa energica esortazione: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricever parte delle sue piaghe”. — Riv. 18:4.
21. Quale azione finale susciterà il furore di Geova, e con quale risultato?
21 Molto presto ormai la “grande meretrice” sarà distrutta secondo il giudizio che Dio ha emesso contro di lei. Come nel caso dell’antica Babilonia, il rapido rovesciamento della moderna Babilonia lascerà il mondo completamente esterrefatto. (Riv. 18:9-19) La sua distruzione è l’avvenimento che contrassegnerà l’inizio della “grande tribolazione”. Allora gli elementi antireligiosi si volgeranno anche contro i servitori di Geova per cercare di annientarli. (Ezec. 38:16) Ma Geova dice ai suoi leali: “Chi tocca voi tocca la pupilla del mio occhio”. (Zacc. 2:8) Questo provocherà l’immediata reazione di Dio. Geova dice: “E dovrà accadere in quel giorno . . . che il mio furore mi salirà al naso. E nel mio ardore, nel fuoco della mia furia, dovrò parlare”. (Ezec. 38:18, 19) Venendo in soccorso dei suoi leali servitori, Dio, con rapidità e forza irresistibile, colpirà le nazioni nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, Armaghedon. I nemici di Dio e del suo popolo saranno così annientati e la terra sarà purificata da ogni forma di malvagità. — Riv. 16:14, 16; Prov. 2:22.
22. Come saranno ricompensati quelli rimasti leali a Geova?
22 Dopo Armaghedon comincerà il meraviglioso nuovo ordine! I leali che saranno ‘venuti fuori dalla grande tribolazione’ saranno riccamente ricompensati. “Ecco, la tenda di Dio è col genere umano ed egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. — Riv. 21:3, 4.
23. (a) Perché dovremmo farci coraggio nonostante le difficili condizioni d’oggi? (b) Dovremmo esortare quelli che amano la verità a fare che cosa?
23 Fatevi quindi coraggio, voi tutti che amate la giustizia! Sappiate che i giorni della “grande meretrice” e degli oppressivi governanti politici di questo sistema di cose sono contati e che fra breve Geova li toglierà di mezzo. Poiché Dio “non può mentire”, abbiate fiducia che egli farà realizzare la vostra speranza di vivere per sempre in un paradisiaco nuovo ordine dove ogni giorno proverete “squisito diletto nell’abbondanza della pace”. (Tito 1:2; Sal. 37:11) Nel frattempo valetevi dei provvedimenti di Geova per rafforzarvi spiritualmente in vista dei giorni difficili che ci attendono a breve scadenza. Nel far questo abbiate amorevole considerazione per altri che forse ancora “hanno fame e sete di giustizia”. Esortateli a prendere a cuore l’invito biblico: “Ricercate Geova, mentre si può trovare. Invocatelo, mentre mostra d’esser vicino”. — Matt. 5:6; Isa. 55:6.
[Immagine a pagina 19]
L’antica Babilonia sedeva a cavallo delle acque del fiume Eufrate
[Immagini a pagina 21]
Il calo delle acque dell’Eufrate consentì alle truppe nemiche di entrare a Babilonia e conquistarla
Il calo delle simboliche acque (persone) su cui Babilonia la Grande siede precede la sua distruzione