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Ciò che compirà il Regno MillennialeLa Torre di Guardia 1953 | 1° aprile
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perché allora un giusto “nuovo cielo” regnerà sopra il genere umano ubbidiente. Sì, “essi costruiranno case e le abiteranno; pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto”. — Prov. 29:2; Isa. 65:21, 22.
In quel nuovo mondo ciascuno siederà “sotto la sua vigna e sotto il suo fico, senza che alcuno li spaventi”. (Mich. 4:4) Nessun crimine, organizzato o meno, nessuno sfruttamento e nessuna violenza. E non più guerra! Ora ogni economia nazionale è imperniata nella produzione di ordigni bellici, ma allora “delle loro spade fabbricheranno vomeri, delle loro lance, roncole: una nazione non leverà più la spada contro l’altra, e non impareranno più la guerra”. Vi sarà “una pace senza fine”. Tutto questo è certo poiché “la bocca dell’Eterno degli eserciti ha parlato”. — Isa. 9:6; Mich. 4:3, 4.
Pensate, un mondo senza impresari di pompe funebri, senza medici, senza agenti di assicurazioni, senza avvocati, senza poliziotti, senza prigioni! Con tali condizioni chi non vorrebbe conformarsi al nuovo sistema di cose e fare ciò che è giusto? Se alcuni si ribellassero volontariamente, essi avrebbero tutto il tempo di dimostrare la loro attitudine mentale prima d’essere distrutti come incorreggibili. — Isa. 65:20.
Quindi, per accertare che tutti gli ubbidienti agiscono per amore, per principio, e non puramente per opportunismo, ci sarà una prova finale d’integrità. Satana e i suoi demoni torneranno dall’abisso o dallo stato di morte per consentire loro di provar di allontanare tutti da Geova Dio. Quelli che non avranno i loro cuori in perfetta armonia col giusto ordinamento di Geova saranno intrappolati da Satana e dai suoi demoni e prenderanno parte alla sua ribellione contro l’autorità legittimamente costituita sulla terra alla fine dei mille anni. Essendo infedeli, fuoco scenderà dal cielo e li divorerà. Allora tutti gli ubbidienti otterranno la vita nel senso più completo, ricevendo il diritto alla vita, simbolizzato dai loro nomi scritti nel libro della vita. — Apoc. 20:6-10, 15.
Avendo regnato finché tutti i nemici siano stati distrutti, “allora il Figlio stesso si sottoporrà a colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia tutte le cose a ognuno”. (1 Cor. 15:28, NW) Fatto questo che prova ulteriormente come il regno di Cristo è pieno d’attività a favore del nome di Geova, dell’uomo e della terra, non un governo sopra una terra desolata. A proposito, se quelli che riceveranno queste benedizioni hanno un intervallo di 1.000 anni nel cielo fra la loro esperienza con le inique condizioni attuali e le benedizioni del nuovo mondo, come pretendono alcuni, i contrasti che fanno le Scritture tra le due condizioni perderebbero tutta la loro forza. Inoltre, se i santi dovessero tornare su una terra deserta alla fine dei 1.000 anni, non significherebbe questo cominciare di nuovo tutta l’opera creativa di Dio, provvedendo agli uomini tutte le cose necessarie per la vita sulla terra?
Veramente le Scritture esaltano la supremazia di Geova e, una volta comprese, si vede come sono consistenti e ragionevoli. Esse indicano che alla fine del regno millenniale di Cristo tutti i propositi di Geova riguardanti la terra verranno ad essere pienamente realizzati. Il suo sabato di 7.000 anni finirà, ricevendo egli la consegna della terra, un paradiso di Eden, che coprirà il globo. Essendo stati i suoi propositi e la sua supremazia pienamente rivendicati durante questo sabato, esso sarà stato davvero un giorno santificato. — 1 Cor. 15:24; Gen. 2:3.
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Restare senza paura sino alla fine compiutaLa Torre di Guardia 1953 | 1° aprile
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Restare senza paura sino alla fine compiuta
AGITAZIONI e calamità si sono abbattute su questa generazione come un rovescio torrenziale, che inonda e sconvolge gli abitanti della terra con grandi paure. Tuttavia, l’angoscioso ricordo delle afflizioni passate non è per loro così grave da portare quanto la paura del futuro. In mezzo a tale distretta e perplessità del mondo, i fedeli Cristiani si trovano di fronte ad altri problemi terribili, poiché come “figliuoli della luce” essi sono strenuamente perseguitati dagli elementi malvagi di questo tenebroso, satanico mondo. Le tenebre odiano la luce. (Giov. 3:19-21; 12:36) Nondimeno Geova consiglia al suo popolo di non lasciarsi scoraggiare o spaventare.a
Ci sono buone ragioni per le quali al popolo di Dio è detto di non aver paura. Esso è inviato a un popolo dal collo duro, dal cuore ostinato e ribelle, alla Cristianità e ai suoi alleati, e a questi ha l’ordine di dichiarare il messaggio d’avvertimento di Dio, senza diminuirne una parola. (Ezech. 2:1-8) Il tempo è breve, la fine completa di questo sistema di cose è vicina; conseguentemente non c’è tempo per l’esitazione, la timidezza o l’inattività. Per il popolo di Dio tornare indietro,, rallentare o cedere con timore davanti al nemico significherebbe infine la sua distruzione. “La paura degli uomini costituisce un laccio, ma chi confida nell’Eterno è al sicuro”. La paura è un’espressione di egoismo, mentre “non c’è paura nell’amore, ma l’amore perfetto caccia, fuori la paura”. — Prov. 29:25; 1 Giov. 4:18, NW.
La paura arresta il progresso, reca stasi, paralizza l’attività e assoggetta le menti a uno stato di ansietà e agitazione. D’altra parte, la verità rende libero da tali paure. È dunque l’amore verso Geova e l’amore per la sua preziosa Parola di verità che libererà i servitori di Dio dai terrori di questa afflitta èra atomica. Pertanto, è importantissimo che vi raduniate insieme per uno studio regolare della Bibbia col popolo del Signore. Il vostro amore verso Dio è provato dalle vostre opere di amore. Conseguentemente, abbiate parte coi testimoni di Geova nel rendere questa testimonianza
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