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Proverbio, espressione proverbialeAusiliario per capire la Bibbia
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viene riportata una piuttosto ampia, che descrive in modo chiaro e con paragoni pertinenti i disastrosi effetti dell’orgoglio del re di Babilonia. Con pungente sarcasmo viene messo in ridicolo colui che si riteneva il “risplendente, figlio dell’aurora”.
Quando l’espressione proverbiale conteneva una similitudine o un paragone che a prima vista poteva sembrare piuttosto oscuro o sconcertante, poteva essere chiamata anche enigma. (Sal. 78:2) Un esempio del genere è l’espressione proverbiale che Ezechiele fu ispirato a dire a Israele, nella quale paragonava il comportamento della nazione nei confronti di Babilonia e dell’Egitto a una vite piantata da un’aquila, vite che poi si stese avidamente verso un’altra aquila. — Ezec. 17:2-18.
Alcune espressioni proverbiali, come quelle di Giobbe, erano in poesia. (Giob. 27:1; 29:1) Le idee che Giobbe fu ispirato a formulare non erano espresse nello stile conciso proprio di molti proverbi, ma si sviluppavano come composizioni poetiche altamente istruttive e piene di illustrazioni.
Dio fece pronunciare anche a Balaam una serie di espressioni proverbiali, e queste pure sono in forma poetica. (Num. 23:7, 18; 24:3, 15, 20, 21, 23) In queste espressioni proverbiali Balaam, ben lungi dall’esprimere disprezzo per Israele, lo benedisse, mentre predisse guai per altri popoli. (Num. 23:11) In questo caso l’aspetto proverbiale non sta nel fatto che le parole di Balaam diventassero un detto popolare, né che fossero concise massime piene di saggezza. Piuttosto sono definite espressioni proverbiali per il loro vigore e profondo significato, oltre che per l’uso di svariate similitudini o paragoni.
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ProvinciaAusiliario per capire la Bibbia
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Provincia
In origine questo termine indicava la sfera di competenza di un magistrato romano. Quando Roma estese le sue conquiste oltre la penisola italica, per provincia si intendeva il territorio o la regione geografica amministrata da un governatore.
Nel 27 a.E.V. Augusto, primo imperatore romano, suddivise le ventidue province allora esistenti in due categorie. Le dieci province più pacifiche, che non richiedevano la costante presenza di legioni romane, divennero province senatorie. In queste il funzionario romano di più alto grado era il proconsole. (Atti 18:12; vedi PROCONSOLE). Le altre province furono costituite province imperiali, poiché dipendevano direttamente dall’imperatore ed erano amministrate da un governatore o procurator e, in quelle maggiori, da un comandante militare o legatus. Le province imperiali spesso erano vicino al confine o per qualche altra ragione richiedevano la presenza di legioni; esercitando la sua autorità su queste province l’imperatore aveva in pugno l’esercito. Dopo il 27 a.E.V. nei paesi conquistati si formarono nuove province imperiali. Una provincia poteva essere suddivisa in sezioni amministrative minori o distretti.
Con l’allontanamento di Archelao (Matt. 2:22), figlio di Erode il Grande, la Giudea finì sotto l’amministrazione di governatori romani. Il governatore della provincia doveva in un certo senso rendere conto al legato della Siria.
Quando Paolo venne consegnato a Felice a Cesarea, il governatore ‘domandò di quale provincia fosse [Paolo], e si accertò che fosse della Cilicia’. (Atti 23:34) Tarso, città natale di Paolo, si trovava nella provincia romana della Cilicia. — Atti 22:3.
Il governatore di una provincia imperiale veniva nominato dall’imperatore a tempo indeterminato, a differenza del proconsole di una provincia senatoria, che normalmente rimaneva in carica per un anno soltanto. Felice venne sostituito da Festo quale governatore della provincia imperiale della Giudea. — Atti 25:1.
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PrunoAusiliario per capire la Bibbia
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Pruno
[ebr. ʼatàdh].
Esistono varie ipotesi sul genere di pianta indicata da questo termine ebraico. Un affine vocabolo arabo è usato a volte per il ramno (una qualsiasi delle varietà di cespugli spinosi classificati col nome botanico di Rhamnus) e tale identificazione è confermata dalla traduzione della parola ebraica nella Settanta greca e nella Vulgata latina. In Palestina il ramno è un cespuglio che cresce disordinatamente fino a raggiungere un’altezza di m 0,6-1,8, con ramoscelli irti di spine forti e acuminate. Più diffuso nelle regioni calde e pianeggianti del paese, si trova anche nelle zone montuose, come a Gerusalemme. Un’altra ipotesi è il Rubus sanctus o mora palestinese, pianta cespugliosa con lunghe ramificazioni ricurve e spinose. Una terza ipotesi è il Lycium europaeum, arbusto spinoso che raggiunge un’altezza di m 0,9-1,8, con fiorellini viola e piccole bacche commestibili, rotonde e rosse.
Il pruno compare soprattutto nella parabola di Giudici 9:8-15 in cui l’olivo, il fico e la vite sono contrapposti allo spregevole pruno. Come spiega il resto del capitolo, le piante di maggior valore rappresentano le persone meritevoli, come i settanta figli di Gedeone, che non cercarono di regnare sugli altri israeliti, mentre il pruno, buono solo per far fuoco, rappresenta il regno di Abimelec, che assassinò tutti i figli di Gedeone, suoi fratelli, tranne uno. (Giud. 9:1-6, 16-20) L’ipotesi di Iotam che gli altri “alberi” cercassero rifugio all’ombra del pruno era senz’altro ironica, poiché il basso pruno ovviamente non poteva far ombra agli alberi menzionati, specie agli imponenti cedri.
Iotam avvertì che fuoco poteva uscire dal pruno ‘e consumare i cedri del Libano’, forse alludendo alla facilità con cui l’arbusto secco e senza foglie poteva prender fuoco nei caldi mesi estivi. Anche il Salmo 58:9 accenna all’uso di pruni per far fuoco, e questi sono tuttora usati dagli arabi a tale scopo.
Un altro termine ebraico tradotto “pruno” è barqanìm, che secondo alcuni studiosi indica la pianta che in arabo ha un nome affine, la Centaurea scoparius, comune pianta spinosa simile al cardo. Gedeone si servì di un rovo del genere per punire gli abitanti di Succot che avevano rifiutato di dare del pane ai suoi soldati affamati, durante il combattimento contro i madianiti. — Giud. 8:6, 7, 16.
Proverbi 15:19 paragona il sentiero del pigro a una “siepe di pruni” (o hhèdheq), forse nel senso che egli prevede o immagina difficoltà e problemi spinosi in ogni cosa e così si scusa di agire in tal modo; mentre il giusto trova la sua via ben tracciata e facile da percorrere. (Confronta Isaia 40:3). Spesso siepi di piante spinose servivano a proteggere frutteti e vigneti da ladri e animali. (Isa. 5:5) Poiché pruni e rovi servono solo a fare siepi e per accendere il fuoco, il decadimento morale della nazione di Israele spinse il profeta Michea a dire del popolo che ‘il migliore era come un pruno e il più retto peggiore di una siepe di spine’. — Mic. 7:4.
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PublioAusiliario per capire la Bibbia
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Publio
(Pùblio) [popolare, comune].
Ricco proprietario terriero residente a Malta che benignamente ospitò
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PuaAusiliario per capire la Bibbia
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Pua
Vedi LEVATRICE.
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Pubblico insegnanteAusiliario per capire la Bibbia
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Pubblico insegnante
Vedi SCRIBA.
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