“I messaggeri di pace piangeranno amaramente”
È VICINO il tempo per l’adempimento della profezia scritta in Isaia 33:7 (Versione Sales), cioè: “Ecco quei che vedono grideranno di fuori: i messaggeri di pace piangeranno amaramente”? Oppure, come lo rende un’altra versione: “Quando i guerrieri si lamentano all’aperto, e gli inviati di pace lacrimano con dolore”? (Moffatt) Uno di tali messaggeri, inviati o ambasciatori di pace è il “rappresentante personale” così chiamato, del Presidente degli Stati Uniti presso il Papa della Città del Vaticano.
La questione della continuità di questo rappresentante presidenziale presso il Vaticano fu introdotta nelle contese della lotta politica del 1948 per la presidenza fra i diversi partiti politici con candidati politici in campo. Un editore religioso protestante si fece ardito chiedendo ai candidati presidenziali se avrebbero sostenuto la carica d’ambasciatore tenuta allora da Myron Taylor presso il Papa. Il segretario del Presidente, che era un candidato per la rielezione, rispose che la missione di Taylor “sarebbe terminata quando la pace è fatta”. Questa risposta compromettente offrì poca speranza di una subita terminazione, poiché, proprio, quando sarà fatta la pace, e questa sicuramente? Nello stesso tempo, il candidato repubblicano alla presidenza fece un astuto trucco politico in modo da non offendere gli elettori cattolici romani rispondendo alla domanda: “Vi sono molte questioni di carattere amministrativo che un presidente successore non può e non dovrebbe decidere fin dopo l’assunzione della carica”. Ciò nonostante non riuscì a vincere le elezioni più di quel candidato che onestamente disse: “Un Paese come gli Stati Uniti, che ha preso una posizione speciale per quanto concerne la separazione fra Chiesa e Stato, dovrebbe difficilmente attribuire questa specie di riconoscimento a una chiesa senza dar lo stesso riconoscimento a tutte le chiese”.
Il candidato democratico che era in lista per le rielezioni, ricevette i necessari voti elettorali, e così la rappresentanza personale del Presidente presso il capo politico-religioso dell’organizzazione ecclesiastica cattolica romana continua. Poiché la nomina di questo rappresentante privato è stata fatta prima che gli Stati Uniti fossero trascinati nella seconda guerra mondiale, è ormai giunto il tempo di chiedere, di quale beneficio è stato o sarà mai questo inviato di pace del capo esecutivo della nazione per le relazioni pacifiche dell’America. Solo perché è mandato al capo di un’organizzazione religiosa, è di qualche garanzia che non avrà parte nell’adempimento della profezia che “i messaggeri di pace piangeranno amaramente” per il mancato compimento della loro missione? Per il beneficio dei nostri lettori rivedremo qui gli sviluppi in questo caso particolare.
Il 1º Settembre 1939 scoppiò la seconda guerra mondiale. Circa quattro mesi più tardi, il 23 Dicembre 1939, il Presidente degli Stati Uniti annunciò la nomina di un ambasciatore presso il Vaticano. Tale ambasciatore fu mandato al Papa, come dichiarò il Presidente, “come mio rappresentante personale affinché i nostri sforzi paralleli per la pace e per l’alleviamento delle sofferenze possano essere assistiti”. Ciò nonostante, il vicino di casa della Città del Vaticano, il Duce di Roma entrò in guerra appena cinque mesi dopo, 10 Giugno 1940. L’anno seguente, meno di due anni dopo la nomina dell’ambasciatore del Presidente, gli Stati Uniti trovarono che la loro missione era fallita, perché l’America fu coinvolta nella guerra. Ma, continuando, la lettera del Presidente al Papa diceva: “Quando verrà il tempo per il ristabilimento della pace mondiale su fondamenta più sicure, è della massima importanza per l’umanità e per la religione che ideali comuni abbiano espressione, unita. . . . Ho fiducia, perciò, che tutte le Chiese del mondo che credono in un Dio comune getteranno il grande peso della loro influenza in questa grande causa”. Chi è questo “Dio comune”?
Geova, è l’Iddio della Bibbia, ma non l’Iddio della politica e della religione della “cristianità”, e concordemente le “chiese del mondo” non lo riconoscono, malgrado tutta la testimonianza dispensata dai suoi testimoni sulla terra. Come evidenza che il Presidente americano, quando nominava il suo rappresentante personale presso il Vaticano, stava ignorando Geova, l’“Iddio della pace,” e si appoggiava sugli uomini, notate quella parte della sua lettera al Papa che dice: “Questo mondo ha creato per se stesso una civiltà capace di dare all’umanità sicurezza e pace fermamente stabilite sul fondamento degli insegnamenti religiosi. Eppure, benché abbia conquistato la terra, il mare, e persino l’aria, la civiltà passa oggi attraverso la guerra e la distretta”.
È impossibile nascondere la vanteria in quelle parole: “Il mondo ha creato per se stesso una civiltà capace di dare all’umanità sicurezza e pace fermamente stabilite sul fondamento degli insegnamenti religiosi”. Ma dov’è la prova di questo? L’ambasciatore che nominò era Myron C. Taylor, un precedente capo della United States Steel Corporation, una delle più grandi società sulla terra., che dedica la maggior parte della sua energia e denaro alla costruzione di forniture di guerra per la distruzione di vite umane. Sicuramente nessuna persona sensibile direbbe che un tale uomo rappresenta il grande “Principe della Pace”, Cristo Gesù. A indebolire l’obiezione di altri religionisti contro la sua nomina, il Presidente americano annunziò che aveva invitato il Presidente del Consiglio Federale delle Chiese (dichiaratamente protestante) e il Presidente del Seminario Teologico Giudaico d’America per consultare con lui e per agire come portavoce del Protestantesimo americano e il Giudaismo americano, nella causa comune delle tre fedi. Così egli propose una più stretta relazione, se possibile, fra religione, politica e finanza nel governare la terra per se stessi senza tener conto dei propositi di Geova mediante il suo Figliuolo Gesù Cristo.
Qui è un concreto esempio e la prova più persuasiva che la religione e commercio della cosiddetta cristianità sono strettamente legati insieme allo scopo di stabilire la pace mondiale, irreggimentando i popoli, e dominando la terra. Questa è in effetti una pretesa, che l’uomo sia capace di fare ciò che solo l’Onnipotente Iddio può fare. Questa, con la vanteria di ciò che il mondo ha creato per se stesso, presume di fare ciò che per l’uomo è impossibile di compiere. Qualsiasi pretesa dell’uomo di fare ciò che soltanto Iddio può fare è appropriatamente definita come “bestemmia”. La combinazione di religione organizzata, politica e commercio è in aperta opposizione del Governo teocratico di Geova per mezzo di Cristo Gesù, quindi le suddette millantatrici parole sono scritturalmente blasfeme. Gesù Cristo, il Re unto da Geova Dio, disse: “Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde”. (Matt. 12:30) Cercando la dominazione per se stessa la coalizione politica, commerciale e religiosa non si unisce a Cristo Gesù il giusto Re, ma si oppone a lui. Questo prova che è Satana, ‘l’iddio di questo inondo’, che sta usando la religione organizzata, la politica e il commercio per ingannare l’umanità e gettarla nella distruzione alla prossima battaglia di Harmaghedon. Quindi “i messaggeri di pace piangeranno amaramente”.
Anche se ammettessimo che lo scopo delle persone sopra citate di stabilire la pace sulla terra fosse sincero, tuttavia ciò non altererebbe minimamente la questione, perché il loro dichiarato proposito è esattamente contrario al dichiarato proposito di Geova Dio e in isfida alla sua Santa Parola, provando così che sono gli inconsapevoli strumenti ‘dell’iddio di questo mondo’ e i suoi maligni demoni. Le dichiarazioni emanate continuamente da religionisti, politicanti e giganti commerciali sono direttamente contro l’Onnipotente Iddio e Cristo il suo Re, malgrado le parole di Geova relativamente a Cristo Gesù: “Ecco il mio Servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l’anima mia si è compiaciuta. Io metterò lo spirito mio sopra lui, ed egli annunzierà giudicio alle genti. . . . E nel nome di lui le genti spereranno”. (Matt. 12:18, 21; Isa. 42:1-7) Il dichiarato proposito di Geova Dio sarà eseguito in quanto a Cristo Gesù, perché egli ha così dichiarato, in Isaia 46:11.
FALLIMENTO FINALE DEGLI SFORZI DI PACE
Con vera soddisfazione il Papa ricevette il messaggio del defunto F. D. Roosevelt e rese noto al Presidente che il suo ambasciatore sarebbe stato bene e lietamente ricevuto. Cinque giorni più tardi, il 28 Dicembre 1939, il Papa fece una visita personale al Re d’Italia di quel tempo e in quanto a questo l’Associated Press disse: “Il papa Pio XII ha visitato oggi il Re e la Regina d’Italia nella prima visita da parte di qualsiasi papa a un principe temporale in più di settant’anni. . . . Il Papa è andato al palazzo Quirinale fra grande pompa e cerimonie”. In questa condotta il Papa non seguiva l’esempio del mansueto e umile Cristo Gesù, del quale egli pretende di essere il vice-gerente. Il rapporto del giornale diceva ulteriormente che il Papa, in un breve discorso dopo l’incontro cerimoniale col Re e la Regina, disse che “la visita risigillava il felice accordo fra la Chiesa e lo Stato”. Ma questa visita non garantì la reale felicità del Re e la Regina, perché oggi il Re e la Regina sono esiliati, una forma repubblicana di Governo domina l’Italia, ma il patto lateranense fra Pio XI e Mussolini ancora tiene il Paese in schiavitù religiosa alla Città del Vaticano.
Naturalmente la stampa cattolica, e tutte le altre pubblicazioni controllate dalla religione, si devono trovare ad appoggiare gli sforzi uniti della coalizione religiosa, politica e commerciale per stabilire la sua specie di pace mondiale, come fu suggerito dal defunto Presidente degli Stati Uniti e dal suo presente successore. Da un po’ di tempo in qua la stampa pubblica ha arditamente sostenuto i religionisti, perché la Gerarchia Cattolica Romana è riuscita a stabilire rappresentanti fidati in ogni organizzazione della stampa metropolitana. Inoltre, la stampa cattolica è divenuta un potente fattore nell’influenzare i popoli in tutte le parti della sedicente cristianità. In America è riconosciuta come una parte vitale del macchinario politico della Gerarchia e fu incoraggiata grandemente dal papa Pio XI, che la considerò come una potente agenzia dell’Azione Cattolica, per promuovere la cooperazione fra la Gerarchia e i laici per il raggiungimento degli scopi cattolici romani. In questioni internazionali questa stampa cattolica ha sempre sostenuto qualsiasi corrente politica che promuoverebbe il potere della Chiesa. Mentre fa propaganda per una pace conforme alle idee politico-religiose della Gerarchia, nello stesso tempo attacca e calunnia fortemente quelli che predicano la pace durevole mediante solo il regno di Geova con Cristo Gesù, cioè i testimoni di Geova. Per esempio, The National Catholic Almanac (L’Almanacco Cattolico Nazionale) del 1948, sotto il titolo “Avvenimenti d’Interesse Cattolico nel 1947”, diceva circa le date 1-4 Gennaio quanto segue:
“‘Movimenti anarchici’ dei Testimoni di Geova nel Canada furono caratterizzati come ‘pericolosi sia in tempi di pace che in guerra’ in una sua dichiarazione emanata dalla gerarchia della provincia di Quebec, che lo considerò di nuovo suo dovere, come nel Settembre 1943, ‘denunciare i movimenti anarchici di questa setta.’” (pagina 723, ¶3)
È del tutto evidente che lo scopo principale della Gerarchia Cattolica Romana è di reggere la terra politicamente, religiosamente e commercialmente. La profezia divina ora in via di adempimento mostra al di là di ogni dubbio che la fine di questo mondo sotto Satana è vicina e che il culmine della nostra distretta globale verrà presto sul mondo nella forma della “battaglia del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”. (Apoc. 16:14) Di fronte a tutte le prove scritturali e i fatti in tal senso i religionisti oggi prendono il comando in uno sforzo unito per perpetuare il governo del mondo mediante gli uomini, e tutto questo contrariamente al dichiarato proposito di Dio. Nei loro tentativi di compiere il loro proposito i religionisti sdegnano la verità della Parola di Dio e liberamente ricorrono alle menzogne per guadagnare il favore popolare e l’appoggio politico.
Sapendo che i religionisti ricorrerebbero alle menzogne, Geova Dio per mezzo del suo profeta Isaia predisse che i religionisti, in giustificazione della loro condotta, direbbero, particolarmente in questi ultimi giorni: “Abbiam fatto della menzogna il nostro rifugio e ci siam messi al sicuro dietro la frode.” (Isa. 28:15) Esattamente questo è ciò che la stampa religiosa, specialmente la stampa cattolica romana, sta facendo oggi, non esitando di ricorrere a ogni specie di falsità per ingannare i popoli, come quando persiste nell’accusare falsamente i testimoni di Geova di essere comunisti e anarchici. La stampa, sotto il controllo della Gerarchia, sostiene un’unità con qualunque movimento politico che promuova l’interesse della Gerarchia, e non esita di ricorrere a tutte le specie di menzogne per coprire la loro erronea condotta e placare la loro propria coscienza. Il fatto che gli elementi religiosi fanno questo è energica prova ch’è il Diavolo e i suoi associati demoni che sono dietro al movimento mondiale della religione, la politica e il commercio per portare ora una pace mondiale con la vecchia turba che ancora domina ogni cosa. Satana il Diavolo è il principale fra tutti i bugiardi. Egli è il padre della menzogna, in lui non c’è verità, e i sostenitori e creduloni seguono esattamente la sua condotta. (Giov. 8:44) La falsa religione è il suo principale strumento sulla terra, e il fatto che i politicanti dell’Occidente continuano a chiedere “più religione” sostiene la conclusione che il Diavolo cerca di gettare un mondo sedotto nella distruzione, ad Harmaghedon.
Nel 1939 la lettera del Presidente americano al Papa, la sua nomina di un ambasciatore presso il Vaticano e il suo atto di chiamare Protestanti e Giudei di posizione a unirsi con lui nello stabilire la pace mondiale fu salutato dalla stampa come la più grande notizia dei giorni nostri. Ma, dopo questi dieci anni di tempo, fino dove tutto questo appello alla religione organizzata è riuscito a facilitare la pace e garantirla? Ci si può aspettare che a tempo debito le nazioni, sotto i dettami del loro miglior interesse, arriveranno a qualche specie di accordo di pace, e allora i capi politici e religiosi riceveranno grande onore e lode per mano delle deluse masse di gente. Allora, così indicano le Scritture, quelli che avranno ceduto alla mendace propaganda e le false speranze diranno del governo mondiale della religione organizzata, della politica e del commercio, la simbolica “bestia”, queste parole: “Chi è simile alla bestia? e chi può guerreggiare con lei?” (Apoc. 13:4) Allora questi coalizzati mondani, uniti insieme e agendo come rappresentanti visibili ‘dell’iddio di questo mondo’, diranno con vanteria: “Abbiamo portato una pace durevole,” ed essi calmeranno i popoli con le parole: “Pace e sicurezza”! Ma ora che seguirà per questi “messaggeri di pace”? La parola profetica risponde: “Quando diranno: Pace e sicurezza, allora di subito una improvvisa ruina verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta e non scamperanno affatto”. (1 Tess. 5:3) Quando ciò avverrà, gli umani “inviati di pace” saranno destinati a piangere in grande amarezza prima di precipitare nella distruzione.
Quindi non lasciatevi ingannare da questi falsi movimenti e da questa propaganda per la pace per questo mondo condannato. Con la sua Parola Geova Dio ammonisce quelli che vorrebbero trovare la sicurezza nel prossimo giorno della Sua ira di ‘cercare la giustizia, cercare l’umiltà’ prima che venga quel grande e terribile giorno come un ladro. (Sof. 2:1-3) Vale a dire: siano quelli che sinceramente desiderano la sicurezza e la protezione sotto la mano di Dio diligenti nel cercare e fare ciò che è giusto e di accertarsi dalla Sua Parola qual è la giusta condotta. Devono essere ansiosi e volenterosi di udire e ubbidire alla Parola di Dio, perché il loro udire e ubbidire in questo mondo è meglio di tutti i sacrifici autoprescritti che possano fare. “Ecco, l’ubbidienza val meglio che il sacrifizio, e dare ascolto val meglio che il grasso dei montoni; poiché la ribellione [contro Geova Dio] è come il peccato della divinazione, e l’ostinatezza è come l’adorazione degli idoli e degli dèi domestici”. — 1 Sam. 15:22, 23.
In modo indiretto la Gerarchia Cattolica Romana e simili capi religiosi istigano il popolo a rifiutare di prestare attenzione al messaggio del Regno della Parola di Dio quando vien portato loro dai testimoni di Geova. Le deluse gregge religiose, per paura del clero, cadono nel laccio di Satana il Diavolo. Le persone oneste e sincere di buona volontà che coraggiosamente danno ascolto alla Parola di Dio, cercano giustizia e umiltà, e questi soltanto troveranno la via di scampo e di sicurezza, mentre gli ostinati e i ribelli piangeranno e periranno ad Harmaghedon.