Prossima la vittoria finale sulla religione babilonica
1. Come l’antico Israele, in che modo la Cristianità è ora andata in schiavitù? e chi ha cercato di tenervi con essa?
L’ORGANIZZAZIONE mondiale di Satana nelle Scritture è chiamata Babilonia, perché nella sua dottrina e pratica religiosa è simile a Babilonia, l’antica capitale di Nimrod, il primo re totalitario della terra. Come l’antico Israele, la Cristianità è stata fatta prigioniera di questa babilonica organizzazione mondiale. Essa preferisce rimanervi piuttosto che liberarsi e prestar fedeltà al regno di Dio. Oh, prega per la sua venuta con le labbra, ma il suo cuore non è rivolto ad esso. Essa ha tentato di trascinare con sé tutto il suo gregge nella cattività babilonica sotto il mondo di Satana e di tenervelo in schiavitù, lontano da Geova e lontano dal suo Cristo l’unto Re. Nei tempi moderni ha tentato di tenervi il rimanente dei testimoni di Geova. Fu nell’ultimo quarto del secolo scorso che questo rimanente, unto con lo spirito di Dio, cominciò a formarsi. La lampada della Parola di Dio diffondeva crescente luce, e seguendola nel sentiero della verità il rimanente cercò di operare una completa fuga dalla Babilonia moderna verso la libertà dell’organizzazione teocratica di Geova.
2. Come il rimanente conquistò molta libertà, e che cosa predicò accuratamente riguardo al 1914? tuttavia come divenne prigioniero della moderna Babilonia?
2 Un alto grado di libertà fu conquistato sostenendo la verità nell’estensione che era stata allora rivelata; infatti Gesù aveva detto: “La verità vi renderà liberi”. Il rimanente additò con convinzione l’anno 1914 e mostrò mediante le profezie delle Scritture che quello sarebbe stato un anno di perturbamenti senza precedenti per il mondo, contrassegnando la sua prossima fine. Riguardo ai perturbamenti mondiali del 1914, essi non furono disingannati, poiché il primo conflitto mondiale con la sua guerra totale si scatenò quell’anno. Ma invece di ricevere il favore di un trasferimento al regno celeste, il rimanente degli adoratori di Geova fu forzatamente soggiogato dai suoi nemici politici e religiosi della Cristianità. Le condizioni della guerra provvidero una situazione propizia ai loro avversari perché facessero loro questo. Per la durata della guerra essi languirono quindi nella cattività di Babilonia, con cuore addolorato.
3. Qual era la determinazione della Cristianità riguardo al rimanente?
3 Tuttavia, l’apparente vittoria di Satana allora fu solamente di corta durata. Gli dèi e i potenti della Cristianità avevan fatto voto e dichiarato che questa era la fine di questi testimoni che predicevano la fine del mondo e proclamavano il regno millenario di Cristo col Diavolo legato. Essi decretarono la morte per questi prigionieri adoratori di Geova Dio, se non una morte fisica una morte spirituale. “Va’ a servire a degli dèi stranieri,” agli dèi della grande Babilonia. La persecuzione nemica contro di loro ebbe lo scopo di trascinarli a quella condotta. (1 Sam. 26:18, 19) Quelli che tenevano il consacrato popolo di Geova prigioniero erano determinati a non aprir loro le porte del carcere e a non rilasciare questi prigionieri perché ritornassero all’organizzazione di Geova. Gli dèi di Babilonia e i loro servi e devoti predissero che non v’era alcun futuro per l’adorazione e per l’organizzazione di Geova sulla terra, e che il suo popolo non sarebbe mai stato libero di ritornare. Eran determinati di operare a tal fine, per accumulare vituperio su Geova, l’Iddio di Giacobbe o Israele. — Sal. 102:20; Isa. 14:17.
4-6. Che cosa fu ancora dimostrato relativamente ai potenti di Satana? e quale sfida e dichiarato proposito ebbe Geova rivolto loro molto tempo fa?
4 “Ancora una volta, per altro, la potente organizzazione di Satana si sbagliò. I suoi potenti visibili e invisibili diedero nuovamente prova di essere falsi dèi. Nuovamente furono smascherati come falsi, profeti, incapaci di adempiere le loro parole. Migliaia d’anni fa Geova Dio aveva preannunziato questo giorno lanciando questa sfida a tutti gli dèi e potenti di Babilonia, com’è riferito nella profezia d’Isaia, capitolo 41, versetti 21-29:
5 “Presentate la vostra causa, dice l’Eterno [Geova]; esponete le vostre ragioni, dice il Re di Giacobbe. Le espongan essi, e ci dichiarino quel che dovrà avvenire. Le vostre predizioni di prima quali sono? Ditecele, perché possiam porvi mente, e riconoscerne il compimento; ovvero fateci udire le cose avvenire. Annunziateci quel che succederà più tardi, e sapremo che siete degli dèi; sì, fate del bene o del male onde noi lo veggiamo, e lo consideriamo assieme. Ecco, voi siete niente, e l’opera vostra è da nulla: È un abominio lo sceglier voi!”
6 Quindi Geova si riferisce a Cristo Gesù ch’egli ha intronizzato come Re sulla Sion celeste dalla parte del settentrione e che viene dall’oriente o sol levante, e Geova dichiara il suo proposito di dimostrare ch’Egli è veramente Dio, dicendo: “lo l’ho suscitato dal settentrione, ed egli viene; dall’oriente, ed egli invoca il mio nome; egli calpesta i principi [della grande Babilonia] come fango, come il vasaio che calca l’argilla. Chi ha annunziato questo fin dal principio perché lo sapessimo? e molto prima perché dicessimo: ‘È vero?’ Nessuno l’ha annunziato, nessuno l’ha predetto, e nessuno ha udito i vostri discorsi. Io pel primo ho detto a Sion: ‘Guardate, eccoli!’ e a Gerusalemme ho inviato un messo di buone novelle. E guardo e non v’è alcuno; non v’è tra loro alcuno che sappia dare un consiglio, e che, s’io l’interrogo, possa darmi risposta. Ecco, tutti quanti costoro non sono che vanità; le loro opere sono nulla, e i loro idoli non sono che vento e cose da niente”.
7. Perché Geova fu adirato per breve tempo contro il rimanente? ma quale proposito e risultato a suo riguardo il nemico fu incapace di predire?
7 Ancora una volta un fedele rimanente sopravvisse a questo tentativo della babilonica organizzazione mondiale di Satana di distruggere il popolo di Geova e di cancellare l’adorazione di Geova dalla terra. Di fronte a tutti i tentativi nemici di portare a compimento la loro distruzione come adoratori e testimoni di Geova egli preservò questo devoto rimanente. È vero che per breve tempo egli fu adirato contro di loro Perché erano contaminati dal contatto col mondo babilonico e perché avevano ceduto al timore degli uomini. Perciò permise che cadessero in potere e controllo del nemico durante le sofferenze della guerra mondiale, particolarmente nel 1918. Ma poiché il loro cuore era sincero e leale verso di lui e si erano ravveduti, egli non li abbandonò completamente. Si propose di liberarli mediante il suo più grande Ciro, il suo Re Cristo Gesù, ch’egli aveva posto sul trono nei cieli alla fine dei “fissati tempi delle nazioni” nel 1914. Il fedele rimanente prigioniero non si aspettava tale liberazione sulla terra. Gli dèi e i potenti di Babilonia non ne avevano offerto loro alcuna indicazione, ma avevano predetto il contrario. Quando erano interrogati e invitati a dichiarare ciò che ne sarebbe stato dell’opera e dell’organizzazione di Geova sulla terra, non potevano dare risposta positiva.
8. Chi predisse il risultato? e quando e da chi fu adempiuto Isaia 12:1, 5, 6?
8 Fu Geova che si dimostrò di essere il vero profeta. Egli fu il primo ad annunziare la buona notizia della liberazione del rimanente della sua organizzazione capitale di Sion. Egli lo fece mediante la sua Parola, la Bibbia, e su di essa sparse la luce della sua rivelazione. Nel 1919, come mostrano i fatti storici, egli infranse la stretta della potente Babilonia e liberò il suo popolo prigioniero. Lo ristabilì nella sua organizzazione teocratica e nella sua libera e intrepida attività. Allora il ristabilito rimanente adempì le parole ch’egli aveva in antico rivolte a Sion: “In quel giorno dirai: ‘Io ti celebro, o Eterno [Geova]! Poiché, dopo esserti adirato con me, l’ira tua s’è calmata, e tu m’hai consolato. Ecco, Iddio è la mia salvezza; . . .’ Salmeggiate all’Eterno, perché ha fatte cose magnifiche; siano esse note a tutta la terra! Manda de’ gridi, de’ gridi di gioia, o abitatrice di Sion! poiché il Santo d’Israele è grande in mezzo a te”. — Isa. 12:1, 2, 5, 6.
SFIDA AGLI DÈI DI BABILONIA
9. Come Geova ha rivendicato se stesso quale vero Dio?
9 Geova si è dimostrato giusto, ma non si dimostrarono tali gli dèi di Babilonia. Avuta la possibilità di far del bene, liberando spontaneamente i testimoni di Geova dal loro potere e avuta altresì la possibilità di far del male sterminando i testimoni dalla terra, essi non sono riusciti a dimostrarsi dèi di fronte a Geova l’Iddio del suo unto rimanente. Quando la guerra nel cielo fece seguito all’intronizzazione del Figlio di Dio nel 1914 come Re di un nuovo mondo, gli dèi demonici di Babilonia, compreso Satana loro capo, furon fatti precipitare a forza dal cielo su questa terra, lo sgabello dei piedi del Re di Dio. Da allora in poi, mediante la rivelata Parola di Dio, risuona il grido: “Caduta, caduta è Babilonia! e tutte le immagini scolpite de’ suoi dèi giaccion frantumate al suolo”. (Isa. 21:9) L’organizzazione del liberato rimanente di Geova è la sua classe della sentinella sulla terra, ed essa ode questa sorprendente notizia, particolarmente dal 1925 in poi. Essa la proclama a tutti gli abitanti dell’organizzazione di Dio cominciando dal numero de La Torre di Guardia (inglese) del 11 marzo 1925. Così Geova, per mezzo del suo Re Cristo Gesù, ha rivendicato se stesso come vero Dio, manifestando la sua potenza sulla poderosa organizzazione nemica di Babilonia. Ha rivendicato se stesso come Dio Onnipotente liberando il suo rimanente dal potere di lei. La sua pura adorazione fu così restaurata e rinnovata sulla terra, e sarà preservata. Essa conquisterà la vittoria!
10. Quale responsabilità fu affidata al liberato rimanente? comunque che cosa doveva ancora subire?
10 A questo rimanente liberato nel 1919 fu affidato l’alto privilegio e la grande responsabilità di promuovere la pura, incontaminata adorazione del vero Iddio, Geova sulla terra e di estenderla fino alle estremità della terra. Come diceva la summenzionata profezia: “Siano esse note a tutta la terra!” Al tempo della liberazione dal potere di Babilonia, il liberato rimanente era ancora macchiato e insudiciato del fango di Babilonia. Questo non si addiceva al loro aspetto di adoratori di Geova, il quale è il nemico di Babilonia. Geova aveva mandato ora il suo Sommo Sacerdote, Cristo Gesù, nel tempio spirituale per l’opera di giudizio inerente a tutte le religioni, la vera e le false. Perciò il Sommo Sacerdote procedette alla purificazione del rimanente e della sua conoscenza e del suo modo di adorare l’Iddio Altissimo. Questo fu ciò che la profezia di Geova per mezzo di Malachia aveva preannunziato con le seguenti parole: “Chi potrà sostenere il giorno della sua venuta? Chi potrà rimanere in piè quand’egli apparirà? Poich’egli è come un fuoco d’affinatore, come la potassa dei lavatori di panni. Egli si sederà, affinando e purificando l’argento e purificherà i figliuoli di Levi [il rimanente spirituale], e li depurerà come si fa dell’oro e dell’argento; ed essi offriranno all’Eterno offerte con giustizia”. — Mal. 3:2, 3.
11. Chi ha ricevuto giudizio avverso? Ma chi ne è uscito approvato, e perché?
11 In questo giorno della venuta del Messaggero e Sommo Sacerdote di Geova nel tempio di adorazione i sistemi religiosi della Cristianità non hanno perseverato e non sono rimasti approvati. Ma l’unto rimanente dei testimoni di Geova si è sottomesso alla purificazione della sua adorazione e ne è uscito approvato. Hanno scartato le tradizioni e le filosofie umane di qualsiasi specie e sono stati portati in perfetto accordo con la pura Parola di Dio. Come disse Gesù: “Voi siete già puri a motivo della parola che vi ho dichiarata”. (Giov. 15:3, NM) Sono stati condotti dal loro Sommo Sacerdote all’adorazione teocratica, un’adorazione che significa servire Dio come Governatore Supremo e col controllo sul suo tempio che è esercitato dall’alto da Lui stesso come Capo Supremo e non da qualche livello inferiore.
12. Come ha tentato Satana di ridurre il rimanente in schiavitù? ma con quale risultato?
12 Durante tutti gli anni che seguirono la liberazione del 1919 Satana e i suoi demoni hanno tentato di corrompere l’adorazione e l’organizzazione del liberato popolo di Geova. Ma il loro Sommo Sacerdote dal tempio le ha conservate pure. Inoltre, Satana ha tentato di distruggerle scatenando contro di loro le violenti forze del fascismo e del nazismo, la pressione militare della seconda guerra mondiale e del suo periodo del dopoguerra, e ora anche le forze del comunismo internazionale. Ma fino a quest’anno 1952 i tentativi di Satana mediante tali mezzi sono stati vani. Con ogni stratagemma egli ha tentato di ridurli nuovamente in schiavitù e di renderli parte di questo mondo, ma senza alcun risultato. Il liberato e purificato popolo di Geova aderisce saldamente alla religione pura e incontaminata nel suo vero significato. Non solo ha cura delle vedove e degli orfani o derelitti nelle loro afflizioni, ma si serba senza macchia da questo mondo. Con la potenza dell’Onnipotente Iddio mediante Cristo esso continuerà a serbarsi tale.
DAVANTI AGLI DÈI DI TUTTE LE NAZIONI
13. A che cosa può essere paragonata questa moderna liberazione? e che cosa ha preannunziato Geova contro i suoi nemici?
13 Nella presente contesa degli dèi Geova ha veramente riportato una risonante vittoria liberando, purificando e preservando il suo spirituale rimanente, i suoi Israeliti spirituali, malgrado tutto quello che possa fare la moderna Babilonia. È stato come quando liberò il suo eletto popolo d’Israele dalla schiavitù d’Egitto. Fu allora ch’egli disse: “Farò giustizia di tutti gli dèi d’Egitto. Io sono l’Eterno [Geova]”. (Eso. 12:12) Ed ora, in questo “tempo della fine”, egli fa giustizia non solo dei demonici dèi dell’antico Egitto, ma degli dèi dell’intero mondo babilonico. Egli è consapevole di ciò che i nemici hanno fatto e continuano a fare al suo fedele rimanente. Perciò egli farà ora ciò che ha preannunziato contro questi nemici: “Questo avverrà loro per il loro orgoglio, perché hanno insultato e trattato con insolenza il popolo dell’Eterno degli eserciti. . . . perché annienterà tutti gli dèi della terra; e tutte le isole delle nazioni lo adoreranno, ciascuno dal luogo ove si trova”. (Sof. 2:10, 11) Queste profetiche parole indicano che il liberato rimanente di Geova deve avere una parte come suo collaboratore annientando tutti gli dèi della terra o consumandoli. Come?
14. Come il liberato rimanente partecipa con Geova ‘all’annientamento di tutti gli dèi della terra’?
14 Esaltando Geova al disopra di tutte le nazioni come unico, vivente e vero Iddio, l’invincibile Iddio che reca liberazione. Annunziando che il suo strumento per questa liberazione, vale a dire il regno di Dio mediante Cristo Gesù, è venuto, e perciò che questa liberazione dalla grande Babilonia è ora possibile per tutte le persone di buona volontà in tutte le nazioni, sì, anche nelle isole del mare. Inoltre manifestando la loro miracolosa libertà dalla Babilonia e mostrando che l’Onnipotente Geova ha infranto il giogo di Babilonia dal loro collo. Mostrando, ancora, che gli dèi delle nazioni sono dèi falsi che non hanno alcun potere contro la parola, l’opera e l’organizzazione di Geova, perché egli è “l’Iddio degli dèi”. E dimostrando che la religione vera e accettevole, l’adorazione pura e incontaminata esiste entro l’organizzazione teocratica del libero popolo di Geova.
15, 16. Qual è il dovere del rimanente, quali parole profetiche adempie, e quali altre parole profetiche pronunzia?
15 Un’attività come questa è destinata a suscitare l’ira e l’indignazione di tutti gli dèi demonici delle nazioni e anche delle loro vittime religiose, i praticanti di false forme di adorazione. Ma è nostro dovere, ed è per l’interesse della libertà di tutti quelli che sono di buona volontà, sfidare questi falsi dèi di Babilonia e adempiere le profetiche parole del Salmo: “Io ti vo’ celebrare con tutto il cuore, voglio a te salmeggiare davanti agli dèi; voglio adorare, volto al tuo Tempio santo, e celebrare il tuo nome per la tua grazia e la tua fedeltà; perché hai magnificato la tua promessa oltre quanto già sapevam del tuo nome. Nel giorno ch’io t’invocai tu mi rispondesti, m’ispirasti coraggio, fortificasti l’anima mia. Ti celebreranno, o Jahveh, tutt’i re della terra quand’avranno udito le parole della tua bocca. Se sono in mezzo alle angustie, tu mi ravvivi, stendi la mano contro l’ira de’ miei nemici, e la tua destra mi salva”. (Sal. 138:1-4, 7, Lu) Fu proprio per questo motivo che il rimanente fu risparmiato e liberato in questo “tempo della fine” del mondo, cioè, affinché fosse testimone dell’onnipotenza e supremazia del vero Iddio Geova davanti a tutti i falsi dèi di questo mondo condannato.
16 L’unto rimanente apprezza la sua liberazione e preservazione e dice con queste altre parole profetiche del salmista: “Nessuno fra gli dèi è pari a te, o Signore, e non v’è nulla che uguagli le opere tue. Tutte le nazioni che hai fatte verranno a prostrarsi dinanzi a te, o Signore, per dar gloria al tuo nome. Poiché tu sei grande e fai maraviglie; tu solo sei Dio . . . o Jahveh”. — Sal. 86:8-11, Lu.
17. Che cosa dimostra la loro attività? e che cosa ne risulta?
17 Queste parole profetiche che Geova ispirò col suo spirito non furono scritte invano. Esse non ritornano a lui a vuoto oggi. Già son registrate come adempiute, poiché il liberato rimanente di Geova si è levato in molti paesi e ha dato testimonianza della divinità di Geova. Con la loro intrepida attività hanno dimostrato quale libertà Egli concede ai prigionieri che libera da Babilonia mediante il Regno che ha stabilito nelle mani del suo unto Re Cristo Gesù. Grazie a questa fedele e intrepida testimonianza di fronte a tutti gli umiliati dèi di Babilonia, le persone di buona volontà di tutte le nazioni vengono e adorano col rimanente davanti a lui. Insieme all’unto rimanente essi glorificano il suo nome, e fanno questo in sfida a tutti gli dèi di questo mondo, visibili ed invisibili. Con coraggio e devozione invadono altri paesi, smascherando i falsi dèi e mostrando che l’adorazione di questi è falsa e conduce al disastro e alla morte. Come risultato vi sono oggi proclamatori che celebrano la divinità e il regno di Geova in 67 paesi nei quali non ve n’era alcuno nel 1928. Solo nel 1938 vi erano 45 di questi paesi senza alcun testimone e adoratore di Geova Dio, dove oggi ve ne sono decine di migliaia.
18. Che cosa rappresenta questa ulteriore liberazione di una “gran folla”? e fino a quando l’offensiva contro i falsi dèi deve esser proseguita?
18 Questa liberazione di una “gran folla” di altri adoratori del Signore è significativa. Essa contrassegna un’altra vittoria per Geova quale vivente e vero Iddio. In questo tempo in cui tutta la religione è giudicata questo rappresenta un trionfo per la pura, incontaminata adorazione di Geova. Ma ora il suo Sommo Sacerdote e Re avanza verso ulteriori trionfi sui falsi dèi di Babilonia mentre procede “conquistando e per completare la sua conquista”. (Apoc. 6:2, NM) Ai suoi ordini dobbiamo spingere sempre più avanti l’offensiva contro gli dèi e i falsi culti di questo mondo finché siano smascherati per tutte le mansuete persone di buona volontà in tutte le nazioni e finché esse si volgano all’adorazione dell’Iddio degli dèi, Geova, e ottengano la liberazione da questo mondo condannato. — Sal. 135:5; 136:2.
19. Che cosa rende urgente la continuazione della testimonianza? e quale miracolo recherà alla pura adorazione una eccezionale vittoria?
19 Vi sono ancora altri paesi e territori nei quali dobbiamo entrare, vi sono ancora altre moltitudini di persone di buona volontà da illuminare e liberare. È urgentissimo che ora li raggiungiamo. Il “tempo della fine” di questo mondo si avvicina al suo termine. La falsa religione, l’adorazione dei falsi dèi, conduce alla morte e alla distruzione nella battaglia di Harmaghedon ora prossima. Adottando la religione pura e incontaminata, l’adorazione del vero Iddio Geova mediante il suo Sommo Sacerdote Cristo Gesù, e perseverando in essa, saremo condotti alla vita eterna nel nuovo mondo. Nella decisiva lotta degli dèi ad Harmaghedon, tutti i falsi dèi di questo mondo, visibili e invisibili, precipiteranno dai loro piedistalli in disfatta e saranno distrutti, e la loro falsa e impura adorazione e religione perirà con loro. Questo significa che i loro adoratori periranno con loro, ad eterno obbrobrio dei falsi dèi e della falsa adorazione. Ma l’Altissimo Iddio Geova, mediante il suo reale Sommo Sacerdote Cristo Gesù, preserverà i veri adoratori oltre quell’immenso, distruttore conflitto mondiale. Con questo prodigioso miracolo la pura, incontaminata religione sopravvivrà con loro nell’interminabile nuovo mondo di giustizia, e la pura adorazione avrà una perpetua vittoria, conquistata per essa dal suo adorabile Geova Dio e dal suo Sommo Sacerdote Cristo Gesù.