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Diletto nella sofferenzaLa Torre di Guardia 1972 | 1° settembre
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carne a favore del suo corpo, che è la congregazione”. Il suo proprio racconto attesta quanto perseverasse. (Col. 1:24; 2 Cor. 11:23-27) Né fu colto di sorpresa, come apprendiamo da quanto il Signore disse ad Anania: “Io gli mostrerò [a Paolo] chiaramente quante cose debba soffrire per il mio nome”. — Atti 9:16.
19. L’attuale “grande folla” di “altre pecore” partecipa alla sofferenza, e a qual fine?
19 Nonostante che le precedenti scritture si applichino primariamente alla congregazione cristiana, i princìpi informatori si applicano anche all’attuale “grande folla” di “altre pecore”. Molta sofferenza è dovuta all’opposizione del mondo di Satana. Mentre s’avvicina alla sua fine l’opposizione aumenta. Come Gesù disse ai suoi discepoli: “Sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome”, e aggiunse: “Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato”. A ciò fece seguire l’illustrazione delle pecore e dei capri, mostrando che le “pecore” son quelli che apertamente si identificano con i “fratelli” di Cristo, a cui rendono servizio e con cui soffrono fame, malattie e prigionia. — Matt. 24:9-13; 25:35-40.
20. Quale veduta dovrebbe assumere il cristiano della sofferenza dovuta all’afflizione causata da malattie, ecc.?
20 In questa veduta scritturale della sofferenza, possiamo noi includere tutto il cordoglio e l’afflizione dovuti a infermità e perdita di persone care, e altre cose comuni a tutto il genere umano? Sì, se si prendono come un’opportunità per mostrare maggiore perseveranza, fede e integrità. La regola delle Scritture è per i cristiani quella che dice: “Fate ogni cosa alla gloria di Dio”, anche il mangiare e bere, ogni cosa che forma la vita quotidiana. (1 Cor. 10:31) Pertanto, in base a ciò, tutta tale sofferenza provvede una buona opportunità perché, nella grande contesa suscitata da Satana, noi ci schieriamo dalla parte di Dio. — Giob. 1:8-11; 2:3-5.
21. Come possiamo provare diletto nella sofferenza, in senso collettivo e individuale?
21 Possiamo perciò imparare a provar diletto nella sofferenza, sia essa considerata in senso collettivo o individuale. In senso collettivo, ci rallegriamo di vivere nel giorno in cui Geova, per mezzo del suo “messaggero del patto”, è stato “come il fuoco di un raffinatore e come la liscivia dei lavatori di panni” per l’unto rimanente e ha adempiuto in tal modo la promessa che “essi per certo diverranno a Geova un popolo che presenterà offerta di dono nella giustizia”. In senso individuale, potete, come Giobbe, imparare mediante la ‘sofferenza del male e l’esercizio della pazienza’, e, non solo imparare, ma in effetti provare che “Geova è molto tenero in affetto e misericordioso”. — Mal. 3:1-4: Giac. 5:10, 11.
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Fate di Geova il vostro dilettoLa Torre di Guardia 1972 | 1° settembre
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Fate di Geova il vostro diletto
1. Come possiamo ottenere la retta guida cercando di conseguire un giusto scopo?
NELLA Parola di Dio, la Bibbia, ci sono molte cose che ci incoraggiano e ci guidano a identificare la mira e lo scopo che abbiamo nella vita con Geova e con il suo proposito, nella certezza di riuscire. Questo ci dà non solo una sicura speranza per il futuro, ma contribuisce alla nostra felicità e pace di mente attuali, malgrado le sofferenze
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