Resteranno illesi mentre migliaia cadranno vittime
“Mille cadranno al tuo medesimo fianco e diecimila alla tua destra; a te non s’accosterà”. — Sal. 91:7.
1. Paragonando Geova a un possente uccello, in che modo il salmista ebbe il punto di vista di Dio espresso per mezzo di Mosè?
QUANDO l’ispirato scrittore del Salmo 91 paragonò Geova Dio a un uccello dalle ali possenti, aveva il punto di vista di Dio. Dopo avere condotto il popolo d’Israele al monte Sinai, Dio disse a Mosè di dichiarare loro: “Voi stessi avete visto ciò che io feci agli Egiziani, per portarvi su ali d’aquile e condurvi a me”. (Eso. 19:4) Quarant’anni dopo Egli ispirò Mosè a cantare davanti a Israele: “Proprio come l’aquila scuote il suo nido, volteggia sopra i suoi piccoli, spiega le sue ali, li prende, li porta sulle sue penne, Geova solo lo conduceva, e non c’era nessun dio straniero insieme a lui”. — Deut. 32:11, 12.
2, 3. (a) In che modo viene fatto il paragone fra Dio e un possente uccello in relazione alla sua “donna” celeste in Rivelazione, capitolo dodici? (b) Mentre ora leggiamo il Salmo 91:4, a quale uccello possiamo dunque pensare?
2 Secondo il quadro profetico di Rivelazione 12:6, 14, dopo che la celeste “donna” di Dio ebbe partorito il regno messianico e dovette fuggire nel “deserto” per isolarsi, Dio le provvide i mezzi per un rapido volo: “Alla donna furono date le due ali della grande aquila, affinché volasse nel deserto al suo luogo; ivi ella è nutrita per un tempo e dei tempi e la metà di un tempo lungi dalla faccia del serpente”. Che eccellente paragone viene fatto pertanto fra Geova Dio e la “grande aquila”, il re degli uccelli, il signore dei cieli, il sovrano dell’aria!
3 Possiamo quindi pensare a questo re degli uccelli, mentre proseguiamo, leggendo le ispirate parole di Salmo 91:4: “Con le sue penne ostruirà l’accesso verso di te, e sotto le sue ali prenderai rifugio. La sua verità sarà un largo scudo e baluardo”.
4. (a) Come può un uccello che ha i piccoli impiegare le sue penne? (b) Le “penne” di Dio distese su di noi a chi impediscono di accostarsi a noi?
4 Un uccello può nascondere i suoi piccoli sotto le penne delle sue ali, proteggendoli accanto al proprio corpo. Così può tenere lontani da loro tutti i rapaci. Anche noi come piccoli indifesi, possiamo ripararci sotto le penne distese del simbolico uccello protettivo, Geova Dio, e lì possiamo rallegrarci della nostra sicurezza spirituale. È proprio come disse il salmista Davide a Geova: “Tutti quelli che si rifugiano in te si rallegreranno; a tempo indefinito grideranno di gioia. E tu ostruirai l’accesso a loro, e quelli che amano il tuo nome esulteranno in te”. (Sal. 5: soprascritta, 1, 11) Essendo loro impedito di accostarsi a noi, quelli che desiderano danneggiarci spiritualmente non possono farlo. Non possono portarci via dall’organizzazione di Dio. Il grande “uccellatore”, Satana il Diavolo, è tenuto lontano.
5. Dov’è il solo sicuro rifugio dall’organizzazione di Satana, e come fu questo mirabilmente illustrato nel caso di Rut?
5 Come uccellini in pericolo, non abbiamo alcun altro luogo dove rifugiarci per metterci in salvo all’infuori dell’Onnipotente Dio. “E sotto le sue ali prenderai rifugio”. (Sal. 91:4) Giacché vi sono solo due organizzazioni, quella di Dio e quella di Satana, per trovare un rifugio sicuro dall’organizzazione di Satana dobbiamo essere portati nella divina organizzazione di sicurezza spirituale. Come fu mirabilmente illustrato questo nel caso della Moabita Rut, che abbandonò i falsi dèi di Moab, e andò in Israele con la suocera Naomi rimasta vedova! Con apprezzamento, Boaz, che in seguito divenne marito di Rut, le disse: “Geova ricompensi il tuo modo di agire, e vi sia per te un perfetto salario da Geova l’Iddio d’Israele, sotto le cui ali ti sei venuta a rifugiare”. (Rut 2:12) Per ricompensarla, Geova scelse Rut come moglie di Boaz, così che fu tra gli antenati di Gesù Cristo. — Matt. 1:5-25.
6. Oltre che sotto le “ali” di Geova, sotto le “ali” di chi gli adoratori di Geova trovano nello stesso tempo sicurezza spirituale?
6 Gesù Cristo stesso fece l’esempio dell’uccello e dei suoi piccoli, quando disse a Gerusalemme che lo aveva respinto come Messia: “Quanto spesso ho voluto radunare i tuoi figli, come la gallina raduna i suoi pulcini sotto le ali! Ma voi non avete voluto”. (Matt. 23:37) Il libro di Lamentazioni (4:20) parla dell’Unto o Messia di Geova chiamandolo “il medesimo respiro delle nostre narici, l’unto di Geova, . . . colui del quale abbiam detto: ‘Alla sua ombra vivremo fra le nazioni’”. Così, oggi, gli Israeliti spirituali e i loro compagni terreni che si rifugiano sotto le “ali” di Geova, si mettono, nello stesso tempo, al coperto per proteggersi sotto il Messia di Geova, il Signore Gesù Cristo, come pulcini sotto le ali di una gallina. Il rifugio che vi cercano per avere sicurezza spirituale non viene loro meno.
LA RAGIONE DELLA LIBERTÀ DAL TIMORE DEL DANNO SPIRITUALE
7, 8. Quale qualità di Geova è come un largo scudo per noi, e in che modo Lo distingue?
7 Facendo un’ulteriore descrizione della protezione per la sicurezza spirituale, ora il salmista passa dal mondo degli uccelli al mondo della guerra. Riferendosi ulteriormente all’Altissimo Dio, il salmista aggiunge: “La sua verità sarà un largo scudo e baluardo”. — Sal. 91:4.
8 La verità di Dio è messa in relazione con la sua amorevole benignità. (Sal. 40:10, 11; 57:3; 61:7; 86:15) Egli riconosce il suo obbligo d’essere verace verso coloro che l’adorano e confidano in lui. Questo distingue il Suo trono. (Prov. 20:28) Egli mantiene sempre la promessa che ci ha fatta. È verace verso il suo nome Geova ed è ciò che ha bisogno d’essere a nostro favore. Questa Sua qualità serve per nostra protezione spirituale. È come un grande scudo per noi, ed Egli è per noi come un portatore di scudo. La sua verità è dimostrata dalla sua fedele, leale azione a nostro favore. Così essa ci fa da scudo.
9. Come la verità di Geova serve da “largo scudo”, e, da parte nostra, che cosa la deve accompagnare?
9 Questo scudo della verità divina ferma i dardi infuocati o i missili ardenti del Grande Avversario e serve anche a parare i colpi o ad attutire l’urto della spada nemica. Possiamo confidare nella protettiva verità di Dio. Dobbiamo confidare in essa, aver fede in essa. Essa accompagna la nostra fede, che pure dovrebbe essere come il “grande scudo” della “completa armatura” che Dio ci provvede. (Efes. 6:11-16) La nostra fede nella “sua” (divina) verità simile a scudo ci libererà dal timore. — Gen. 15:1; Sal. 84:11.
10. Che specie di opera utile in tempo di guerra è un baluardo, e in che modo la verità di Dio lo è per noi?
10 Un baluardo è una protezione molto più grande di uno scudo. In guerra è un terrapieno difensivo innalzato intorno a una posizione che si deve tenere. Al nemico che guadagna terreno, dice: “Puoi venire fin qui ma non oltre!” La verità di Geova è così. La sua verità è molto necessaria in questo tempo, descritto in Rivelazione come il tempo in cui il grande Serpente, Satana il Diavolo, fa guerra contro il rimanente del “seme” della celeste “donna” di Dio. Dietro il baluardo della verità di Dio possiamo star fermi e respingere l’attacco e l’assalto dei nostri nemici spirituali. Questo baluardo divino è inespugnabile, insormontabile; stiamo dunque dietro di esso. Secondo la Sua verità, lealtà e fedeltà, Dio non ci abbandonerà mai in questo giorno di battaglia spirituale. Il suo “baluardo” ci assicura la Vittoria!
11. Lo spirito di quale comando è il motivo di ciò che dice ora logicamente il salmista in Salmo 91:5, 6?
11 Lo spirito del comando divino “Non temete!” è il motivo del salmista mentre prosegue logicamente dicendo: “Non avrai timore di alcuna cosa terribile di notte, né della freccia che vola di giorno, né della pestilenza che cammina nella caligine, né della distruzione che spoglia a mezzogiorno”. — Sal. 91:5, 6
12. Che cosa accresce il terrore dell’oscurità della notte, e che cosa riguardo a Geova nella notte dissipa il timore delle cose terribili di notte?
12 L’oscurità della notte tende ad accrescere la paura che si prova in un quartiere pericoloso o in tempo di pericolo, poiché nelle tenebre non possiamo vedere un nemico in agguato od oggetti pericolosi. Ma benché siamo nel periodo di tenebre morali e di fitta oscurità spirituale dei gruppi nazionali terreni, quale custode del suo popolo Geova non sonnecchia né si addormenta mai. (Isa. 60:2; Sal. 121:4) Egli quindi non è mai ignaro delle cose malvage che i suoi nemici cercano di fare segretamente, col favore delle tenebre. Non dobbiamo temere le terribili o spaventose cose nascoste con cui il nemico cerca di danneggiare e distruggere la nostra spiritualità. Con forte fiducia possiamo far nostre le parole di Davide in Salmo 64:1, 2: “Odi, o Dio, la mia voce nella mia preoccupazione. Dal terrore del nemico possa tu salvaguardare la mia vita. Possa tu nascondermi dal discorso confidenziale dei malfattori, dal tumulto di quelli che praticano cose nocive”. — Sal. 64:1, 2.
13. Benché non abbiamo paura, che cosa dobbiamo fare mentre confidiamo in Dio?
13 Possiamo essere sicuri che le cose terribili escogitate di nascosto dai nemici coi loro discorsi confidenziali non raggiungeranno l’obiettivo quando saranno all’improvviso lanciate. Benché non temiamo tali cose da luoghi nascosti, non dovremmo mai smettere di stare in guardia mentre continuiamo a confidare nell’Iddio di verità.
14. Perché non abbiamo timore della “freccia che vola di giorno”?
14 Comunque, ci sono pericoli anche di giorno quando possiamo vedere le cose minacciose. Benché ci aspettiamo tali cose e ne siamo consapevoli, non dovremmo essere paralizzati dalla paura. In questo tempo di guerra spirituale, “non avrai timore di alcuna cosa terribile di notte, né della freccia che vola di giorno”. (Sal. 91:5) Perché? Perché siamo dietro il “largo scudo” della verità, della lealtà e della fedeltà di Geova, che può rendere inefficaci le volanti frecce nemiche. Il giorno è il tempo per puntare con precisione le frecce.
15. Che cosa sono le ‘frecce’ che volano di giorno, e chi sono gli arcieri?
15 Nella guerra spirituale impegnata contro di noi, queste ‘frecce’ sono ingiustificati attacchi verbali, false accuse, propaganda menzognera, malvage calunnie, grave errata rappresentazione, violente minacce intimidatorie, errate applicazioni della legge nei tribunali, sì, il tramare danno mediante la legge, il ‘progettare affanno mediante decreto’ contro l’innocente! (Sal. 94:20) In Salmo 64:3-5, l’unto Davide descrive gli arcieri nemici come coloro “che hanno aguzzato la loro lingua proprio come una spada, che han puntato la loro freccia, parola amara, per tirare da luoghi nascosti a qualcuno irriprovevole. Ad un tratto gli tirano e non temono. Si attengono a parole cattive; fanno dichiarazioni circa il nascondere trappole. Han detto: ‘Chi le vede [le trappole]?’”
16. Nonostante tali ‘frecce’ nemiche, come si sono trovati i testimoni di Geova dietro il Suo “largo scudo”?
16 Nonostante tutte queste figurative ‘frecce’ che dall’anno 1919 han volato di giorno contro i cristiani testimoni di Geova, essi non han cessato di adorare il solo vivente e vero Dio né di proclamare in tutto il mondo la buona notizia del suo regno messianico. È stato come ha detto Geova a quelli che ora appartengono alla sua organizzazione: “Qualsiasi arma formata contro di te non avrà nessun successo, e qualsiasi lingua si levi contro di te in giudizio tu la condannerai”. (Isa. 54:17) Impavidi davanti alle ‘frecce’ nemiche, i testimoni di Geova han proseguito dietro il “largo scudo” di Geova e gli arcieri nemici si sono dimostrati falsificatori, mentre gli adoratori di Geova sono stati rivendicati e si mantengono spiritualmente vivi.
17, 18. Da quale fonte viene la “pestilenza che cammina nella caligine”, a chi è particolarmente diretta, e fra chi e con quali mezzi non è permesso di guarirla?
17 Il salmista fa di nuovo un contrasto fra le tenebre e la luce e i pericoli associati ad esse, poiché dice: “Non avrai timore . . . della pestilenza che cammina nella caligine, né della distruzione che spoglia a mezzogiorno”. — Sal. 91:5, 6.
18 La “pestilenza” lì menzionata, come quella del versetto tre, non è una pestilenza mandata da Geova sui suoi nemici terreni, o su quelli che Gli disubbidiscono. È una pestilenza mondana generata nel mondo moralmente e religiosamente malato in mezzo alla sua caligine. Essa ha lo scopo di infettare e abbattere non solo quelli del mondo, ma particolarmente gli adoratori di Geova. Essa pervade la “caligine” morale, sociale, politica e religiosa di questo mondo nella sua notte di incombente distruzione, e le persone del mondo non permettono che la caligine aggravata dalla pestilenza sia dissipata dal “sole della giustizia” che ha “la guarigione nelle sue ali”, i suoi raggi sanatori. (Mal. 4:2) Inoltre, in II Corinti 4:4 ci è detto che “l’iddio di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia intorno al Cristo, che è l’immagine di Dio, non risplenda loro”.
19, 20. Che cos’è la pestilenza qui menzionata, e che cosa la fa propagare?
19 La risultante caligine fa propagare la “pestilenza” figurativa. Accrescendo i terrori della caligine, questa pestilenza scoppia al buio, cioè durante quello stato di cose in cui la mente e il cuore delle persone sono oscurati per quanto riguarda il vero Dio e la sua personalità, il suo proposito e i suoi amorevoli provvedimenti. In queste circostanze la pestilenza produce in quelli che ne sono contagiati una malattia mortale per la mente e per il cuore. (1 Tim. 6:4) È dunque evidente che la “pestilenza” figurativa consiste nelle dottrine morali e religiose ispirate dai demoni che, attraverso strumenti umani, provengono da ciò che Efesini 6:12 chiama “i governanti mondiali di queste tenebre, . . . le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti”.
20 Il fatto che questi angeli demonici spiritualmente malati avrebbero fatto infiltrare i loro nocivi insegnamenti tra i cristiani professanti, fu indicato dall’apostolo Paolo che scrisse a Timoteo: “In successivi periodi di tempo alcuni si allontaneranno dalla fede, prestando attenzione a ingannevoli espressioni ispirate e a insegnamenti di demoni, mediante l’ipocrisia di uomini che diranno menzogne”. — 1 Tim. 4:1, 2.
21. Quanto si è propagata questa “pestilenza” che colpisce nella caligine?
21 Avverando la profezia, questa pestilenza di insegnamenti morali e religiosi ispirati da demoni, incluse le tradizioni umane contrarie alla Bibbia, si è propagata oltre il paganesimo in tutta la cristianità. Pertanto i frequentatori delle chiese della cristianità sono stati contagiati e ridotti a una condizione di infermità religiosa, che mette in pericolo la loro salvezza. Ma Dio ci ha illuminati contro la “caligine” che genera pestilenza.
22. Riguardo alla “distruzione che spoglia a mezzogiorno”, che cosa si può ragionevolmente capire che sia?
22 Che dire, però, della “distruzione che spoglia a mezzogiorno”, di cui i veri cristiani protetti dal “largo scudo” della “verità” di Dio non hanno timore? Il mezzogiorno, la parte più luminosa di una giornata di sole, è direttamente il contrario delle tenebre della notte. (Giob. 11:17) Tuttavia, una ‘spoliazione’, una “distruzione”, accompagna la luminosità e il calore di questo “mezzogiorno”. Essa è parallela alla “freccia che vola di giorno”. Lì la “distruzione” non è descritta come qualcosa di visibile o tangibile, tuttavia essa spoglia come spogliatori che attaccano a mezzogiorno. (Ger. 6:4; 15:8; 20:16) Si può ragionevolmente capire che sia un flagello epidemico molto contagioso che abbatte molte vittime, privandole della vita.
23. Che cos’è il “mezzogiorno” che si intende qui, e che cos’è la “distruzione che spoglia” in esso?
23 Qui il “mezzogiorno” è inteso in senso mondano. Il brillante chiarore è la cosiddetta “luce” dell’Èra dei Cervelli, dell’èra nucleare, dell’èra spaziale del mondo. Le sue dottrine e la sua propaganda vantano l’intellettualismo dell’uomo e sono materialistiche. Coloro che cedono a tale addottrinamento subiscono la distruzione spirituale, perché è contrario alla Parola di Dio, alla sua adorazione, al suo regno messianico. È dunque pestilenziale, e molti sono confusi e perdono la fede a causa delle “contraddizioni della falsamente chiamata ‘conoscenza’”. (1 Tim. 6:20, 21) Alla fine le vittime subiscono amara delusione e frustrazione. Oggi il mondo mangia l’amaro frutto dell’avere accettato l’intellettualismo umano. I brillanti scienziati e filosofi nel campo politico, educativo e sociale hanno solo accresciuto il ‘calore’ per la società mondana. Con la loro atea dottrina hanno inquinato l’atmosfera mentale e morale in cui vive la società moderna.
24. Quando fu specialmente smascherata tale “distruzione che spoglia a mezzogiorno”, e quale luce spirituale fu messa in contrasto con essa?
24 La “distruzione che spoglia a mezzogiorno”, spiritualmente mortale, fu smascherata in modo speciale con la “quarta piaga” descritta in Rivelazione 16:8, 9. La coppa di questa “piaga” cominciò a essere vuotata sul “sole” dell’intellettualismo umano nel 1925, al congresso dei testimoni di Geova tenuto quell’estate a Indianapolis (Indiana). Quello stesso anno la nascita del messianico regno di Dio e l’espulsione di Satana e dei suoi demoni dal cielo furono spiegate in base alla descrizione profetica contenuta in Rivelazione 12:1-13. Così la vivificante luce spirituale degli adoratori di Geova fu messa in contrasto con la modernistica luce di saggezza mondana di quelli che eran privati della vita spirituale dalla “distruzione” al loro mezzogiorno.
SOPRAVVIVENZA SPIRITUALE IN MEZZO A MINACCIOSI PERICOLI
25, 26. Chi sono i “mille” che “cadranno al tuo medesimo fianco”, e in che senso cadono e perché?
25 Le suddescritte minacce alla vita spirituale sono cose di cui non hanno timore quelli che sono “nel luogo segreto dell’Altissimo” e “sotto la medesima ombra dell’Onnipotente”. Ora il salmista, con le successive parole che rivolge loro come classe, dà un’assicurazione che ispira fede: “Mille cadranno al tuo medesimo fianco e diecimila alla tua destra; a te non s’accosterà”. — Sal. 91:7.
26 Coloro dei quali è detto che sono al “medesimo fianco” di questi dedicati adoratori di Geova Dio sarebbero le persone della cristianità e del giudaismo che professano di adorare l’Iddio della Sacra Bibbia. ‘Cadono’ nella morte spirituale perché non sono nel luogo di sicurezza spirituale di Geova. Per cui sono esposti alle cose spiritualmente mortifere descritte dal salmista, cioè la cosa terribile della notte della terra, la freccia che vola di giorno, la pestilenza che colpisce nella caligine, la “distruzione che spoglia a mezzogiorno”. Non hanno realmente fatto di Dio il loro forte “rifugio”.
27. Chi sono i “diecimila” che cadono “alla tua destra”?
27 Come se mille contro uno non fosse un contrasto abbastanza vigoroso, il salmista dice che quelli che cadranno saranno “diecimila alla tua destra”. Come nel caso dell’Iddio Onnipotente, la “destra” raffigura la mano e il fianco più forte. (Sal. 98:1) Quelli dunque ai quali abbiamo dovuto opporre una più forte resistenza spirituale a causa della loro maggiore forza religiosa cadono vittime perché non sono invulnerabili contro mondanità, modernismo, propaganda antireligiosa, teologia popolare e dottrine e pratiche religiose ispirate da demoni. Non sono resi immuni dall’aiuto dello spirito di Dio.
28. Come si è avverato letteralmente che diecimila sono caduti alla destra dell’unto rimanente, e chi ha Dio suscitato come compagni del rimanente?
28 Oggi, quando facciamo un contrasto tra il numero riferito dell’unto rimanente dell’Israele spirituale, intorno a diecimila, con le migliaia di milioni di aderenti della religiosa Babilonia la Grande, possiamo vedere che è letteralmente vero che diecimila sono caduti alla destra di questo rimanente del “seme” della “donna” di Dio. (Riv. 12:17) Ma al posto di quelle decine di migliaia che sono cadute nella morte spirituale alla destra di questo rimanente, Geova Dio ha suscitato una “grande folla” di credenti simili a pecore che hanno dedicato la loro vita a Geova Dio per mezzo di Gesù Cristo l’eccellente Pastore. (Riv. 7:9-17; Giov. 10:16; Matt. 25:31-46) Geova li ha suscitati come compagni del rimanente in particolar modo dall’anno 1935. Oggi essi sono centinaia di migliaia, così che ora i cristiani testimoni di Geova che proclamano il regno di Dio sono circa due milioni.
29. A chi non si è accostato il distruttivo strumento delle fonti mondane per abbattere la fede, ma a chi si è accostato?
29 A quelli che sono caduti spiritualmente, si è accostato il distruttivo strumento delle fonti mondane per abbattere la fede. Ma a coloro che stanno nel luogo di sicurezza spirituale di Dio, “non s’accosterà”. Dall’anno postbellico del 1919 E.V., il rimanente ha accettato la guarigione spirituale provveduta dal Grande Medico, Geova Dio. (Sal. 103:1-3) Ma non così la cristianità, come era predetto in Isaia 6:9-12; Matteo 13:14, 15. Perciò, gli oltre mille milioni di aderenti della cristianità soccombono alle influenze e pressioni spiritualmente nocive di questo mondo malato. Ma Dio ha immunizzato il suo rimanente e la “grande folla” dei loro compagni cristiani. Dio non lascia che il contagio mondano s’accosti al loro posto di immunità spirituale. Stando ubbidientemente nel “luogo segreto” di Dio si mantengono sani e salvi.
30, 31. (a) Quelli che sono “nel luogo segreto dell’Altissimo” guardano avanti e vedono la tempestiva retribuzione di chi? (b) Come e perché è venuta su di loro la retribuzione?
30 Dopo avere ora dimorato fiduciosamente per molti anni “nel luogo segreto dell’Altissimo”, l’unto rimanente dell’Israele spirituale e, ultimamente, la “grande folla” dei suoi conservi testimoni hanno osservato la veracità di quanto dice quindi l’ispirato salmista: “Solo con i tuoi occhi guarderai e vedrai la retribuzione stessa dei malvagi”. — Sal. 91:8.
31 È evidente che lì l’Altissimo Dio non classifica quelli che sono nel Suo “luogo segreto” con i “malvagi”, che sono fuori e fanno parte di questo mondo malvagio. Specialmente ora, verso la fine di questo condannato sistema di cose, quelli che hanno seguito le vie di questo mondo malvagio mangiano come retribuzione il frutto della loro condotta. La debita ricompensa viene su quelli del mondo mentre i loro problemi si moltiplicano negli affari politici, commerciali, morali, sociali e religiosi. Mietono ciò che hanno seminato. La società moderna, che è divenuta molto permissiva verso la cosiddetta “nuova moralità”, la “rivoluzione sessuale”, non può rendere i pervertiti sessuali immuni dal ricevere “in se stessi la piena ricompensa, dovuta al loro errore”. — Rom. 1:27; Luca 21:25, 26.
32. Ancor prima della “grande tribolazione”, quelli che sono nel “luogo segreto” vedono la differenza, per quanto riguarda le conseguenze, fra chi?
32 I saggi secondo il mondo cadono vittime delle loro proprie macchinazioni. Quelli che hanno respinto la sapienza della Parola di Dio e si sono esposti alle macchinazioni di Satana sono divenuti vittime di “ogni ingiusto inganno per quelli che periscono, quale retribuzione perché non hanno accettato l’amore della verità affinché fossero salvati”. (2 Tess. 2:9, 10) Già prima dell’imminente “grande tribolazione”, coloro che sono salvaguardati da Geova guardano avanti e vedono coi loro occhi la differenza, per quanto riguarda le conseguenze, “fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo ha servito”. — Mal. 3:18.
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“La sua verità sarà un largo scudo”
[Immagini a pagina 309]
EVOLUZIONE
SPIRITISMO
ABUSO DI DROGA
NAZIONALISMO
MATERIALISMO
“NUOVA” MORALITÀ SESSUALE
ADORAZIONE della SCIENZA
“CRITICA” della BIBBIA