‘Il libro della memoria’ di Geova
1. Su quale fondamento sarà infine determinato il giudizio individuale, che porta a quali domande?
GEOVA è il Modello perfetto. Satana ha la stigmata di aver dato origine a un modello empio ed iniquo. In un periodo di giudizio che è già cominciato, il modello di vita d’ogni individuo viene infine giudicato o di una specie o dell’altra. O sarà trovato degno di ereditare le benedizioni eterne che son riservate a tutti coloro che vengono da Dio riconosciuti come suoi figli o sarà messo fra quelli la cui “porzione sarà nel lago che brucia con fuoco e zolfo. Questo significa la morte seconda”. (Apoc. 21:7, 8, NW) Quale specie di modello state formando voi? Può una persona cambiare il suo modello di vita, e, in tal caso, come potete essere aiutati a edificare un modello di vita che vi assicuri l’approvazione di Geova? Queste sono domande che richiedono una seria considerazione.
2. Come mostra la profezia di Malachia che questo è un giorno di giudizio?
2 La profezia di Malachia, nel terzo capitolo, parla del principio di questo periodo di giudizio in cui “subito il Signore, che voi cercate, . . . entrerà nel suo tempio” purificando e ristabilendo un perfetto modello a tutti quelli che lo cercano con sincerità e desiderano offrire “all’Eterno [Geova] offerte con giustizia”. Nello stesso tempo ’senza indugio, egli sarà testimonio contro’ quelli che, come la maggioranza della classe sacerdotale, i figli di Levi, ai giorni di Malachia, continuano a seguire il loro corrotto modello. (Mal. 3:1, 3, 5) Con altre scritture, è stato spesso mostrato in queste colonne che la primavera del 1918 d.C. segnò l’adempimento della venuta del Signore nel suo tempio, tre anni e mezzo dopo la nascita del Regno che avvenne verso la fine del 1914. (Si veda La Torre di Guardia del 15 ottobre 1953, pagina 405.) Ecco perché è urgentemente necessario che ora si prendano in esame queste domande.
3. Quale parte della profezia di Malachia fa luce sulla questione del modello di vita?
3 Mentre la maggior parte della profezia di Malachia è veramente un “carico”, come dicono le sue parole iniziali, tuttavia, in netto contrasto, vi sono brevi parti che emergono con vivaci colori di luminosa speranza e promessa e che danno grande conforto e incoraggiamento. Noi vogliamo rivolgere la nostra attenzione ad una di esse la quale parla con chiarezza di un tempo in cui le due specie di modelli saranno resi manifesti. Essa dice: “Allora coloro che temono il Signore [Geova] han parlato l’uno all’altro, e il Signore [Geova] è stato attento, e l’ha udito; e un libro di memoria è stato scritto nel suo cospetto, per coloro che temono il Signore [Geova], e che pensano al suo Nome. E quelli mi saranno, ha detto il Signor [Geova] degli eserciti, nel giorno che io opererò, un tesoro riposto; ed io li risparmierò, come un uomo risparmia il suo figliuolo che lo serve. E se pur voi vi convertite, voi vedrete qual differenza vi è tra il giusto e l’empio; tra colui che serve Iddio, e colui che non lo serve”. — Mal. 3:16-18, Di.
4. Il riferimento al “libro di memoria” di Geova suscita quali domande?
4 Riguardo al “libro di memoria” di Geova le domande si affollano nella nostra mente. Che cos’è questo libro? È solo una figura di pensiero, o Geova ha bisogno di qualche specie di libro o registro che aiuti la sua memoria? Qual è lo scopo di questo libro e che cosa contiene? È forse uguale al “libro della vita” menzionato nell’Apocalisse (Apoc. 3:5, ecc.)?
5, 6. (a) Quando si studiano espressioni scritturali che cosa si deve ricordare? (b) Dove e come siamo aiutati da un simile riferimento a Malachia 3:16?
5 A queste domande possiamo rispondere soltanto secondo le informazioni che al riguardo troviamo nel Libro di Dio, la Parola scritta. Prima di tutto, dobbiamo ricordare che Dio, quando parla di se stesso e delle cose del reame spirituale, usa espressioni e illustrazioni che possono essere afferrate dalle nostre menti finite. La curiosità che abbiamo per la parola o illustrazione letterale non deve distogliere la nostra attenzione dal punto importante dell’idea o verità che verrebbe mostrata. Per esempio, quanto spesso troviamo persone che discutono senza motivo sul significato letterale dell’espressione di Gesù: “Perfino i capelli del vostro capo son tutti contati”. (Matt. 10:30, NW) Come è già stato ampiamente discusso, non è possibile che la memoria di Geova risulti fallace o bisognevole d’aiuto nella più piccola misura. Ad ogni modo ci è utile ricordare che uno stretto riferimento simile si trova in Ester 6:1-3, dove viene narrato come il re, che una notte non poteva dormire, fece leggere “il libro delle Memorie, le Cronache”, e quindi chiese: “Qual onore e qual distinzione s’è dato a Mardocheo” per un precedente atto di devozione compiuto nell’interesse del re? Vediamo dunque che questo racconto scritto servì come un “libro di memoria” e, in questa occasione, fece conferire al fedele servitore Mardocheo il favore del re e una giusta ricompensa.
6 In maniera del tutto simile, il racconto di Malachia 3:16-18 mostra che i fedeli, leali e devoti servitori di Geova possono avere la sicura certezza che in questo giorno di giudizio riceveranno il suo favore e la sua ricompensa (Sal. 62:12; Apoc. 22:12) Non c’è la minima possibilità che uno solo di tali servitori sia trascurato in questo tempo, proprio ora, mentre Geova decide chi appartiene a lui ‘nel giorno che ne fa un tesoro riposto’. — Mal. 3:17, Di.
MODELLO DI VITA, BUONO O CATTIVO?
7, 8. È giusto parlare di Geova come del Modello perfetto, e che cosa si può dire di Adamo ed Eva a questo riguardo?
7 Torniamo indietro ora e tracciamo alcune delle cose che son rivelate nelle Sacre Scritture circa il modello di vita, affinché otteniamo una soddisfacente risposta per le domande che abbiamo già fatte.
8 Che è giusto parlare di Geova come del Modello perfetto è confermato da quella parte del cantico di Mosè che dice: “La sua attività è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. Un Dio di fedeltà, presso il quale non è ingiustizia; egli è giusto e retto”. (Deut. 32:4, NW) Quando esso dice che “la sua attività è perfetta” comprende senza dubbio la creazione dei nostri progenitori, Adamo ed Eva, e vuol dire che al principio ebbero un perfetto modello di vita. Ma di loro propria volontà essi corruppero quel perfetto modello e, invece di onorare il loro Creatore rendendogli la dovuta ubbidienza con uno spirito di amorevole devozione, afferrarono egoisticamente ciò che supposero avrebbe aperto i loro occhi nell’assoluta libertà, indipendenti da Dio e contro il suo comandamento.
9. Quale contrasto si vede fra Caino ed Abele, che insegna quale lezione?
9 Ora rivolgiamo per un momento la nostra attenzione alla loro prima progenie, Caino ed Abele. Quale contrasto di modello di vita! Entrambi nacquero dagli stessi genitori e si trovarono sotto l’influenza dei medesimi genitori. Il primo, dice Giovanni, “ebbe origine dal malvagio [Satana]” e determinò di seguire il suo modello di opere malvage con uno spirito di geloso odio, che condusse rapidamente alla sua logica e tragica fine, l’assassinio. Il secondo, però, determinò di esercitare fede, che fu provata dalla sua giusta condotta, e sembra che, nel corso del tempo, il suo nome fosse scritto per primo nel racconto divino. Questo fa vedere che noi siamo individualmente responsabili del nostro modello di vita. Non ci scusiamo dando la colpa ai nostri genitori o a qualcun altro. — 1 Giov. 3:12, NW; Ebr. 11:4; Eso. 32:32.
10. Mostrano le Scritture che è possibile mutare il proprio modello di vita?
10 Successivamente in Genesi, che mostra un altro aspetto del soggetto, troviamo un esempio del modo di avere un mutamento di cuore, il quale darebbe luogo ad un mutamento del modello di vita. Ci riferiamo ai fratelli di Giuseppe i quali dapprima erano gelosi e ostili, e mostrarono crudeltà e tradimento, ma, quando anni dopo vennero ad implorare a favore di Beniamino in circostanze molto difficili, non possiamo immaginare una prova di mutamento di cuore più convincente della commoventissima invocazione pronunciata da Giuda. (Gen. 44:16-34) Come Paolo scrisse ai Cristiani di Efeso: “Vi spogliate della vecchia personalità che si conforma alla vostra passata condotta . . . e rivestiate la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio con vera giustizia e amorevole benignità”. (Efes. 4:22-24, NW) Un mutamento di modello di vita è certamente possibile e necessario onde chiunque vuol fuggire la corruzione del vecchio sistema di cose malvage trovi un posto nella società del Nuovo Mondo.
11. Perché sarebbe stato ragionevole che Mosè parlasse del “libro” di Geova?
11 Nel seguente libro della Bibbia, Esodo, compare il primo riferimento al “libro” di Geova. (Eso. 32:32, 33) Mosè ne parla come di un fatto accettato e Geova non lo contraddice, ma lo conferma. Benché non sia detta nessuna parola definita circa il modo in cui Mosè ottenne le sue informazioni, per due ragioni esso non è tuttavia sorprendente. Principalmente, tutti quelli che morirono nella fede, da Abele in poi, ebbero la piena fiducia che Geova avrebbe ritenuto ciascuno d’essi nella sua memoria, o, con parole umane, ne avrebbe serbato un permanente ricordo, come in un libro. In secondo luogo, ora che l’evidenza indica come l’arte di scrivere risale a giorni antidiluviani, non è sorprendente che Mosè esprimesse la sua fede nella memoria di Geova servendosi della similitudine di un libro scritto e preservato dal suo Autore. A conferma della dichiarata affermazione che Geova può e vuole deliberatamente dimenticare, come anche ricordare, abbiamo in questo caso le sue stesse parole: “Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro!” — Eso. 32:33.
12. Come si vede che il riferimento al “rotolo di vita dell’Agnello” è appropriato?
12 Dall’Esodo all’Apocalisse troviamo quindi parecchi riferimenti ad un libro che contiene nomi i quali hanno l’approvazione di Geova e son ritenuti giusti davanti a lui. Solo dal tempo in cui il Padre “ha affidato tutto il giudizio al Figlio” noi appropriatamente leggiamo del “rotolo di vita dell’Agnello”. — Giov. 5:22; Apoc. 21:27, NW.
13. Che cosa è messo in risalto nel racconto di Davide e nelle azioni di Dio rispetto a lui?
13 Abbiamo poi Davide. I critici sono propensi ad additare con scorno Davide dicendo che il suo fosse un modello di vita molto difettoso. Veramente, egli ebbe i suoi difetti che a volte diedero luogo a serie trasgressioni, ma dobbiamo stare attenti a non condannare ciò che Geova approva. Egli fu sempre devoto alla vera adorazione di Dio e dedicato al suo servizio. Iddio lo trovò, come afferma, “uomo secondo il mio cuore, che farà tutte le cose ch’io stabilisco”. (Atti 13:22, NW) Mentre il racconto non nasconde o altera le mancanze di Davide ciò che principalmente viene messo in risalto è piuttosto la grande misericordia di Dio verso il suo servitore. I critici di Davide farebbero bene a tener presente questo prima che si rendano conto, troppo tardi, del loro maggior bisogno di misericordia. Infatti, questo aspetto del giudizio mitigato dalla misericordia è così rilevante nelle scritture inerenti al nostro studio che richiede particolare attenzione.
GIUDIZIO MITIGATO DALLA MISERICORDIA
14. Che cosa rivela Malachia 3:17, 18 in quanto al giudizio e alla misericordia di Dio?
14 “Io li risparmierò, come uno risparmia il figlio che lo serve”. (Mal. 3:17) Notate la condizione che si stabilisce. Geova non risparmia soltanto perché si è figli. No, l’importanza viene attribuita alla prova che si è figli, la quale è fornita dal servizio che si rende. Come la profezia prosegue dicendo, è così che Geova rende manifesti in questo giorno di giudizio quelli che considera giusti (benché abbiano bisogno di molta misericordia), e quelli che son giudicati come malvagi essendo quindi cancellati dal suo libro. Osservate la semplice, eppur profonda, evidenza: “E voi vedrete di nuovo la differenza che v’è fra il giusto e l’empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve”. Rammentate che ora siamo nel giorno del giudizio. — Mal. 3:18.
15. Come son messe dal Salmo 103 in stretta relazione la misericordia di Geova e la sua memoria?
15 Sì, ma come son risparmiati da Dio quei figli che si attengono al suo servizio? Prendiamo il Salmo 103 e vediamo la stretta relazione che esiste fra la misericordia di Dio e la sua memoria. Prima, al versetto 2 di Salmo 103, c’è un invito ad esercitare la nostra memoria: “E non dimenticare alcuno de’ suoi benefici”. Poi, dal versetto 8 di Salmo 103 in poi, viene fatta una brillante descrizione della misericordia ed amorevole benignità di Geova, dimostrata dal fatto che “quanto è lontano il levante dal ponente, tanto ha egli allontanato da noi le nostre trasgressioni”. (Sal. 103:12; si veda anche Isaia 12:1.) Questo vuol dire che egli perdona veramente e dimentica veramente. Quindi, in modo simile al riferimento di Malachia circa un uomo che risparmia suo figlio, questo Salmo ci conforta dicendo qualche cosa che Geova tien sempre presente: “Come un padre è pietoso verso i suoi figliuoli, così è pietoso l’Eterno [Geova] verso quelli che lo temono. Poiché egli conosce la nostra natura; egli si ricorda che siam polvere”. Poi vi è un contrasto fra la brevità della vita dell’uomo, che tanto presto finisce nella morte, e la misericordia ed amorevole benignità di Geova che dura “ab eterno e in eterno”, la quale è mostrata a quelli che osservano le condizioni menzionate da Malachia: “Sopra quelli che lo temono, . . . quelli che osservano il suo patto, e si ricordano de’ suoi comandamenti per metterli in opra”. — Sal. 103:13, 14, 17, 18.
16. Quale altro problema sorge, e come dovrebbe esser considerato?
16 Ma a questo riguardo sorge a volte un altro problema quando troviamo che inciampiamo e cadiamo molte volte in qualche cattiva abitudine che ha inciso il nostro precedente modello di vita più profondamente di quanto credevamo. Allora siamo inclini a sentirci molto scoraggiati, alquanto indegni di tutelare ancora i preziosi interessi del Regno e incapaci di pronunciare il puro messaggio della verità. Che cosa dovete fare se vi trovate in tale infelice condizione? Non disperate. Non concludete di aver commesso il peccato imperdonabile. È proprio così che Satana vi vorrebbe far ragionare. Il fatto stesso che dentro di voi vi sentite addolorati e afflitti dimostra che non avete passato il limite. Non vi stancate mai di rivolgervi con umiltà e zelo a Dio, cercando il suo perdono, la sua purificazione e il suo aiuto. Rivolgetevi a lui come un figlio si rivolge al padre suo quando è in difficoltà, non importa quanto spesso lo imploriate per la stessa debolezza, e Geova vi darà misericordiosamente l’aiuto a motivo della sua immeritata benignità e, se siete sinceri, vi farà ottenere una coscienza pura. La domanda è: Come ci aiuta Geova a vedere quali siano le maggiori esigenze affinché manteniamo una condotta più ferma e del tutto santa?
DEVOZIONE E DEDICAZIONE
17. Quando si applicano ai Cristiani, quale significato si dà a devozione e dedicazione, e con quale distinzione?
17 Le due parole “devozione” e “dedicazione” hanno stretta relazione e spesso sono adoperate come sinonimi. Tuttavia, si può notare una distinzione, sostenuta dalle Scritture, che ci aiuterà in ciò che stiamo considerando. La devozione si riferisce al cuore, e per i Cristiani significa nutrire ardente amore, forte attaccamento ed intensa lealtà riguardo a Geova. D’altra parte, dedicazione è una parola più specifica e si riferisce piuttosto alla mente in quanto a decisioni e determinazioni, le quali richiedono l’esercizio del libero arbitrio. Come è stata già definita, la dedicazione di noi stessi a Geova significa riservarci ad una vita santa, non toccata o impiegata per scopi mondani, ma obbligata a praticare la religione pura ed incontaminata. (Si veda La Torre di Guardia del 1º novembre 1952, pagina 330.)
18, 19. (a) Come si vede questa distinzione quanto a Gesù? (b) Come si vede anche quanto a un marito e a una moglie cristiana?
18 Prendiamo l’esempio perfetto, Gesù. Non vi era dubbio circa la sua perfetta devozione di cuore al suo celeste Padre mentre fu sulla terra, sin dalla prima fanciullezza. Ma, nel tempo che trascorreva a casa non gli si presentò nessuna particolare contesa che richiedesse la sua decisione o determinazione. Potremmo dire che, essendo perfetto, gli sarebbe stato facile e naturale formare il suo modello di vita, ‘progredendo in sapienza e sviluppo fisico e nel favore di Dio e degli uomini.’ (Luca 2:52, NW) Ma quando si avvicinò all’età di trent’anni egli apprese chiaramente dalla Parola di Dio che suo Padre gli aveva riservato un modello di vita del tutto diverso, come mostra l’applicazione che l’apostolo fa di Salmo 40:6-8 in Ebrei 10:5-7. Queste scritture indicano che Gesù, dopo aver pienamente ponderato la situazione e tutto ciò che vi era implicato, decise di mettere da parte la sua volontà, benché fosse perfetta. Decise invece di cominciare a fare la volontà di Dio che era rivelata nelle Scritture e determinò di adempierla sino alla fine. Questa decisione e determinazione di appartarsi per fare la volontà di Dio costituì la sua dedicazione. Egli non la fece mal volentieri, o per un senso di dovere, ma disse: “Dio mio, io prendo piacere a far la tua volontà”. (Sal. 40:8) In altre parole, si dedicò con uno spirito di amorevole devozione. Per usare la sua stessa illustrazione, vide che suo Padre gli porgeva un calice pieno di una bevanda, molto dolce ed anche molto amara, ed egli disse: ‘Sì, accetterò lietamente questo calice e lo berrò fino in fondo.’ — Giov. 18:11.
19 Prendete un’altra illustrazione, la parentela fra marito e moglie, che è spiegata in Efesini 5:21-33. Il marito cristiano è dedito alla moglie e l’ama affettuosamente. La moglie cristiana è pure dedita al marito, ma c’è qualche altra cosa che si esige da lei. Quando si sposa ella decide di accettare il marito quale suo capo sottomettendosi “in ogni cosa”, come anche “la congregazione è sottomessa al Cristo”. (Efes. 5:24, NW) Quindi la sua parentela comprende sia l’aspetto della dedicazione che la devozione in ciò che concerne la vita coniugale. Non soltanto ella ama suo marito, ma lo rispetta profondamente come suo capo. Naturalmente, ci prova piacere, sebbene nel quotidiano adempimento dei suoi voti matrimoniali, servendo, il marito, possa trovarlo a volte come una bevanda amara.
20. Come son messi in risalto dalla profezia di Malachia i nostri maggiori obblighi verso Geova?
20 Non riassumono forse queste lezioni sulla nostra vita di dedicazione con uno spirito di devozione le esigenze maggiori in modo che teniamo una condotta accettevole dinanzi a Geova con la sicurezza di esser ritenuti nel suo ‘libro della memoria’? Temiamo sempre Geova e pensiamo al suo nome, come lo possiamo onorare di più, parlando spesso gli uni con gli altri di queste cose vitali per nostro reciproco incoraggiamento e rammemorazione. Sì, portiamo “tutte le decime alla casa del tesoro”, tutti i nostri validi beni di tempo, sforzo e capacità, e vedete se Geova non vi aprirà ‘le cateratte del cielo riversando su voi tanta benedizione [di aumento], che non vi sarà più dove riporla’. — Mal. 3:10, 16.
MODELLO DI VITA RIFLESSO IN SION
21 Come ha Geova amalgamato il suo popolo in una stretta unità?
21 Avete mai visto un ragazzino con un frammento di specchio nella mano, che abilmente muova in modo da far venire la luce negli occhi? È come se avesse un po’ del sole nella sua mano. Oh sì, voi dite, io posso vedermi in questa illustrazione, come un pezzetto di specchio separato dall’infranta umanità, mentre cerco di riflettere un po’ di verità. Infatti, dal punto di vista individuale, la illustrazione sarebbe abbastanza appropriata. E non dimenticate che nessun oggetto ha punte più aguzze e angoli più taglienti di un frammento di vetro. Ma è questo il corretto punto di vista del popolo di Geova in questo giorno di giudizio? Guardate quale cosa meravigliosa Geova ha fatta. Egli ha unito tutti quel frammenti in una superficie pulita, limpida come cristallo, piana, permettendo che fedelmente “riflettiamo come specchi la gloria di Geova”. (2 Cor. 3:18, NW) Come è stato compiuto questo? Col radunamento che Geova ha operato conducendo il suo devoto popolo nella sua organizzazione, Sion. Qui, poiché lo spirito di Geova è sopra di essi e le sue parole (il messaggio del Regno) son messe nella loro bocca, son resi capaci come un popolo unito, amalgamati in un armonico modello in tutto il mondo, di rispondere all’invito: “Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria dell’Eterno [Geova] s’è levata su te!” Inoltre, troviamo che il ‘libro della memoria’ di Geova è collegato alla sua organizzazione, perché la promessa dice: “Ed avverrà che i superstiti di Sion e i rimasti di Gerusalemme saran chiamati santi: chiunque, cioè, in Gerusalemme, sarà iscritto tra i vivi”. — Isa. 60:1; 4:3.
22. Perché e secondo quale fondamento è questo un giorno di grande gioia ed allegrezza?
22 Che felice fine per il nostro studio! Nel mondo anche le memorie più brillanti sono spesso sentite con tristezza in quanto sappiamo che le felici esperienze provate ai giorni della giovinezza non si possono ripetere. Ma una volta condotti nell’organizzazione di Geova e ricevuto il privilegio di divenire membri della società del Nuovo Mondo, ogni prospettiva è mutata. Fin da ora, in Sion, le attività del Nuovo Mondo sono così continuamente soddisfacenti e la nostra vita è così piena e felice che abbiamo cominciato a capire l’adempimento della gloriosa profezia: “Poiché, ecco, io creo de’ nuovi cieli e una nuova terra; non ci si ricorderà più delle cose di prima; esse non torneranno più in memoria. Rallegratevi, sì, festeggiate in perpetuo per quanto io sto per creare; poiché, ecco, io creo Gerusalemme per il gaudio, e il suo popolo per la gioia. Ed io festeggerò a motivo di Gerusalemme, e gioirò del mio popolo; quivi non s’udran più voci di pianto’ né gridi d’angoscia”. — Isa. 65:17-19.