Servire col servitore
“Beato quel servitore che il padrone, arrivando, troverà, così occupato! Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi beni. — Matt. 24:46, 47.
1. Che cosa significa che Geova e Cristo Gesù sono i governatori del popolo di Dio oggi sulla terra?
GEOVA è l’onnipotente Governatore dell’universo. Alla sua destra siede il leale e fedele Re, Cristo Gesù, il quale è al servizio per sempre. Il regno del costituito governatore eserciterà autorità su questa terra finché tutto ciò ch’è in essa lodi e celebri il santo nome del Creatore. A partecipare in questo meraviglioso servizio sono state chiamate 144.000 persone, e questi chiamati, rendendo la loro “vocazione ed elezione sicura”, costituiranno la sposa del Re, e saranno “coeredi” con lui. Come eredi del Regno essi sanno che secondo la promessa prenderanno parte al trono con lo Sposo glorificato. E ciò che è di più immediato interesse, questo Sposo reale ha loro rivelato che durante la syntéleia di questo mondo e prima che abbiano completato il loro corso terrestre avrebbe mostrato il segno del suo favore verso di loro affidando loro speciali responsabilità del Regno. Tali interessi del Regno devono essere custoditi, vigilati e accresciuti in mezzo alla turbolenza di questi ultimi anni del mondo. Né alcuna attrattiva umana o diabolica o i confusi avvenimenti che si verificano in questi giorni fatali possono riuscire a stornare questi fedeli economi dal loro servizio. Questi stessi avvenimenti che stanno accadendo ora costituiscono una ulteriore prova dell’adempimento della profezia relativa alla presenza del nostro Signore Gesù Cristo, della vicinanza della fine completa di questo mondo malvagio, e dei doveri che oggi s’impongono ai veri servitori del regno dei cieli.
2. Chi riceve il dominio, e quale prova scritturale ne abbiamo?
2 Questo regno di Dio, col suo costituito Governatore, è della massima importanza, e per prepararlo sono stati impiegati secoli. Il Re governerà con giustizia, facendo osservare la legge di Dio e abbattendo ogni potenza che si opporrà alla verità e alla giustizia. “Poi verrà la fine, quand’egli avrà rimesso il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà ed ogni potenza. Poiché bisogna ch’egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi”. (1 Cor. 15:24-26) Cristo Gesù riceve questo regno dal Padre suo. Nessun uomo o potenza terrena potrebbe darglielo, poiché non appartiene a loro. “Perché mie son tutte le bestie della foresta, mio è il bestiame ch’è per i monti a migliaia. lo conosco tutti gli uccelli dei monti, e quel che si muove per la campagna è a mia disposizione. Se avessi fame, non te lo direi, perché il mondo, con tutto quel che contiene, è mio”. (Sal. 50:10-12) “Io spiegherò il decreto: L’Eterno mi disse: Tu sei il mio figliuolo, oggi io t’ho generato. Chiedimi, io ti darò le nazioni per tua eredità e le estremità della terra per tuo possesso”. (Sal. 2:7, 8) Satana, il dio di questo empio mondo, non possedette mai la terra con i suoi monti, oceani, fiumi, alberi, fiori, animali, uccelli, pesci e altre cose create. Essi non furono mai suoi perché li desse ad alcuno. Adamo non ebbe mai questo glorioso dominio. L’apostolo Paolo dichiara in Ebrei 2:5-8 che questo dominio sarà dato a Cristo Gesù. Paolo citava qui il Salmo 8, il quale insegna chiaramente che il Sovrano universale ha affidato tutte queste opere create al suo diletto Figlio. “Egli ha spiegata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra ne’ luoghi celesti, al di sopra di ogni principato e autorità e potestà e signoria, e d’ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello a venire. Ogni cosa Ei gli ha posta sotto ai piedi, e l’ha dato per capo supremo alla Chiesa, che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti”. — Efes. 1:20-23; si veda pure Dan. 7:13, 14; 2:44; Sal. 89:34-37.
3. Con chi Gesù partecipa al suo regno?
3 Il regno eterno appartiene quindi a Cristo Gesù, come dichiarò egli stesso: “Io dispongo che vi sia dato un regno, come il Padre mio ha disposto che fosse dato a me”. (Luca 22:29) Ancora, sul fatto della partecipazione in esso con i suoi discepoli leggiamo: “Sapete pure che . . . noi abbiamo . . . scongiurato ciascun di voi a condursi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria”. — 1 Tess. 2:11, 12; si legga pure Rom. 8:17; Filip. 3:10-14; 2 Tim. 2:12.
4. Quali furono alcuni degli interessi ch’egli affidò alla cura della sua chiesa?
4 Quando Gesù Cristo fu sulla terra affidò molte cose ai suoi discepoli. Queste comprendevano la sua Parola, il nutrimento delle sue pecore, “la mia pace,” la predicazione del Regno, l’onore del nome del Padre. Poi alla Pentecoste, mediante l’opera dello spirito santo ed il ministero degli apostoli, altri interessi furono affidati alla cura della chiesa. “A ciascun di noi, però, è stato affidato qualche incarico, ognuno secondo la misura del dono del Cristo”. (Efes. 4:7, Twentieth Century) Molti di questi doni sono menzionati al versetto 11 di Efesini 4: “È lui che ha dato gli uni, come apostoli; gli altri, come profeti; gli altri, come evangelisti; gli altri, come pastori e dottori”. Tutti questi doni furono concessi per uno scopo preciso: “Per la completa qualificazione dei santi per l’opera di servizio, affin di edificare il corpo dell’Unto”. (Versetto 12 di Efesini 4, Diaglott) Gli apostoli compirono fedelmente questi servizi, e leale servizio è stato reso attualmente alla fine del mondo nella quale ora ci troviamo. Fra i milioni di Cristiani professanti ci sono stati alcuni che hanno nutrito il gregge di Dio, han tenuto la buona e verace Parola di Dio davanti al popolo, hanno fortificato i membri della casa del Signore e han predicato che “il regno de’ cieli è vicino”, facendo tutto per l’onore del nome del Padre celeste. Quando il Signore Gesù Cristo ritornò in potenza e gloria per stabilire il suo governo del Regno su tutta la terra, egli doveva trovare il fedel servitore intento alle proprie responsabilità in modo a Lui gradito. Mentre era con i suoi discepoli egli pronunziò una parabola che è anche una profezia riguardante proprio l’opera di questo servitore, e mostrante quello che sarebbe avvenuto. L’attento esame di questa parabola e il riconoscimento che si sta adempiendo ora reca gioia, conforto e vigore al popolo di Dio.
PARABOLA DEL “SERVITORE FEDELE E PRUDENTE”
5. Chi nominò il “servitore fedele e prudente”, e di che cosa si compiacque il Signore al suo ritorno?
5 “Qual è mai il servitore fedele e prudente che il padrone abbia costituito sui domestici per dar loro il vitto a suo tempo? Beato quel servitore che il padrone, arrivando, troverà così occupato! Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi beni”. (Matt. 24:45-47) Si osserverà che la profezia non riguarda qualsiasi servitore, ma quello che è stato particolarmente scelto, colui che è “preposto dal padrone ai domestici” (Ti); “che il suo signore ha costituito sopra la sua gente di casa”. (Co) Il principale servizio menzionato che doveva essere oggetto d’attenzione era quello di ‘dare il vitto a suo tempo’, o di “dar loro il cibo a tempo debito”. (Co) Compiendo i suoi doveri fedelmente, attentamente, lealmente e prudentemente, il servitore ricevette l’approvazione del padrone”. Beato quel servitore che il padrone, arrivando, troverà così occupato!” (Matt. 24:46) Il Signore se ne compiace e così pure il servitore. Dopo averlo in tal modo elogiato il padrone ricompensa il servitore affidando alle sue cure maggiori responsabilità. “Lo farà governatore di tutti i suoi beni”. (Versetto 47 di Matteo 24, Ro) “Lo costituirà sopra tutti i suoi averi”. (Revel) “Gli darà l’amministrazione di tutti i suoi beni”. (Ti) “Gli affiderà il governo di tutti i suoi beni”. — Ma.
6. Quando questa parabola deve avere adempimento, e quali sono alcune domande che si presentano alla mente?
6 L’adempimento profetico di questa parabola avviene alla seconda presenza del Signore Gesù Cristo, alla fine del mondo. Si sta adempiendo oggi, e perciò può essere compresa. Chi è dunque il “servitore fedele e prudente”? Dov’è la sua “casa”? Quando e come il “padrone” venne e approvò il “servitore”? Che cosa sono i “beni”, gli “averi”, i “possedimenti”? Che cosa vuol dire che “lo costituirà su tutti i suoi beni”? Queste e molte altre domande vengono alla mente del lettore. Ora è possibile comprendere l’adempimento di questa profezia, e i vostri occhi son beati se lo vedono.
7. Quali punti della scrittura ci aiutano a stabilire il tempo del suo adempimento?
7 Prima di tutto, stabiliamo il tempo dell’adempimento. Il versetto 46 di Matteo 24 parla ‘dell’arrivo del padrone’, e il versetto 44 di Matteo 24 afferma: “Nell’ora che non pensate, il Figliuol dell’uomo verrà”. Si deve tener presente che le profezie contenute in questo XXIV capitolo di Matteo si riferiscono alla fine del mondo. Il Signore usa uno dei suoi titoli, “Figliuol dell’uomo,” rendendo palese che parlava di se stesso come del “padrone” della casa. Il tempo è quello della seconda apparizione di Cristo, nel “tempo della fine”, o syntéleia di questo mondo malvagio, quando il suo regno sta per cominciare a regnare.
8. Chi sono gli “unti”? e che cosa si intende per “rimanente di unti”?
8 Chi ha la responsabilità di provvedere affinché i servitori sian nutriti? In un’altra occasione Gesù disse ai suoi seguaci: “Avete intese tutte queste cose, Essi gli risposero: Sì. Allora disse loro: Per questo, ogni scriba ammaestrato pel regno de’ cieli è simile ad un padron di casa il quale trae fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie”. (Matt. 13:51, 52) Questi sono dunque la classe del “regno dei cieli”, i membri della “sposa di Cristo”, quelli che sono “in Cristo”, come leggiamo in Romani 12:5: “Così noi, che siamo molti, siamo un sol corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro”. “Poiché quante sono le promesse di Dio, tutte hanno in lui il loro ‘sì’; perciò pure per mezzo di lui si pronunzia l’Amen alla gloria di Dio, in grazia del nostro ministerio. Or Colui che con voi ci rende fermi in Cristo e che ci ha unti è Dio, il quale ci ha pur segnati col proprio sigillo, e ci ha data la caparra dello spirito nei nostri cuori”. (2 Cor. 1:20-22) Essi fanno parte degli “unti”. Questa schiera è formata di 144.000 membri (Apoc. 14:1), la chiamata dei quali cominciò con gli apostoli e si avvicina al suo completamento alla seconda presenza di Gesù Cristo. Ora è quasi completa. Invero solo un piccolo rimanente di questo gruppo, generalmente chiamato “rimanente di unti”, resta ancora sulla terra. Questa classe doveva essere sulla terra al ritorno del Signore. poiché così egli insegnò.
9. Perché il 1918 è una data importante? Spiegate quale fu l’opera eseguita prima del 1918.
9 Il Signor Gesù Cristo fu intronizzato Re del nuovo mondo nel 1914, come attestano tutte le antiche profezie ed i fatti odierni. Allora ebbe luogo il più grande avvenimento della terra, poiché quello fu il momento in cui l’Iddio Altissimo diede istruzione al suo Figliuolo di ‘signoreggiare in mezzo ai suoi nemici’. (Sal. 110:1, 2) Fu allora che nel cielo cominciò l’azione che doveva far predominare il Regno, questa nuova potenza che governerà tutte le nazioni. (Salmo 2; Apoc. 12:5) Prima di questa importantissima data si andò compiendo un’opera preparatoria per parecchi anni. Il periodo di quarant’anni (dal 1878 al 1918) fu preannunziato nella profezia della Scrittura e generalmente è stato chiamato l’opera “d’Elia” o l’opera “di Giovanni Battista”, e questo perché costituisce, su vasta scala, un adempimento moderno della loro opera profetica. “Principio dell’evangelo di Gesù Cristo, Figliuolo di Dio. Secondo ch’egli e scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero a prepararti la via . . . V’è una voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri”. (Mar. 1:1-3; Matt. 3:1-12) “Ecco, io vi mando Elia, il profeta, prima che venga il giorno dell’Eterno, giorno grande e spaventevole. Egli ricondurrà il cuore dei padri verso i figliuoli, e il cuore de’ figliuoli, verso i padri, ond’io, venendo, non abbia a colpire il paese di sterminio”. (Mal. 4:5, 6) “E se lo volete accettare, egli [Giovanni Battista] è l’Elia che dovea venire”. (Matt. 11:14) Doveva esser ‘preparata’ la via prima che il Re fosse presente. Durante i 40 anni che precedettero il 1918, come ai giorni di Giovanni Battista, il messaggio dispensato fu vigoroso, chiaro, confortante per i poveri in ispirito, denunziatore di superbi e testimoniante al Cristo di Dio. Per oltre 30 anni prima del 1914 gli unti del popolo di Dio annunziarono che si avvicinava la fine del “tempo dei Gentili”, e invitarono tutto il professante popolo di Dio ad esser pronto per il servizio di Geova. Fu annunziato pubblicamente un messaggio dopo l’altro, furono pubblicati parecchi milioni di libri di testo, furono distribuiti ancora altri milioni di trattati, tutto questo per richiamar l’attenzione del popolo sull’adempimento della profezia e sull’urgenza d’esser desti e vigilanti. L’instancabile, altruistico, volenteroso ministero di questi fedeli Cristiani era noto al “padrone” della casa, ed egli li riconobbe.
10. Quando fu organizzata la Società, e quali difficoltà dovette affrontare poco dopo il 1916?
10 Fu nell’anno 1884 che questi fedeli servitori organizzarono e fondarono la Società Watch Tower Bible & Tract, e cominciarono a dirigere per suo mezzo la loro attività di ministero. Quando il primo presidente di questa Società terminò il suo corso terreno nel 1916, alcuni di quelli ch’erano stati associati con gli unti del Signore si ribellarono contro i servitori di Dio. Il loro avido cuore si manifestò con parole astiose contro i leali figli di Dio, dicendo che la Società Watch Tower Bible & Tract non era più adoperata dal Signore, che essi avevano la luce e i servitori di Dio dovevano seguir loro. In mezzo a tutte queste contese, maldicenze, violenze di linguaggio, azioni sleali, tradimenti e le persecuzioni e le prove della prima guerra mondiale i fedeli unti continuarono a nutrire la casa della fede con l’appropriato vitto spirituale; e non hanno mai mancato una volta di pubblicare la rivista Torre di Guardia.
11. Quale altro grande avvenimento si verificò nell’anno 1918, e con quali risultati per i servitori di Dio?
11 La chiesa era certamente messa alla prova, dal di fuori e dal di dentro. Nel 1918 il Signor Gesù apparve nel tempio per il giudizio. I suoi angeli raccolsero dalla classe del suo Regno quelli che offendevano e operavano iniquità. “Il Figliuol dell’uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori d’iniquità e li getteranno nella fornace del fuoco. Quivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti. Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, oda”. (Matt. 13:41-43) Il grande invisibile Giudice eliminò prontamente questi empi e al tempo stesso fece emergere i suoi fedeli. Sgombrando la via dei ribelli e degli empi egli poteva servirsi del suo proprio popolo e farlo ‘risplendere, perché la loro luce era venuta’. Egli approvò questi leali servitori, perché malgrado tutti i problemi, gli ostacoli, le prove e le persecuzioni, gli unti erano andati avanti nell’opera nutrendo le pecore, e questo sempre mediante la Società Watch Tower Bible & Tract.
IL “SERVITORE FEDELE E PRUDENTE”
12. Quale risultato ebbe l’approvazione del servitore?
12 Il padrone di casa disse: ‘Beato quel servitore . . . Egli lo Costituirà governatore su tutti i suoi beni.’ I privilegi e le responsabilità di questo servitore sono ora grandemente accresciuti, perché, mentre prima aveva avuto cura della casa in generale, ora gli venivano aggiunti nuovi doveri. Era nominato per avere la completa cura di tutti i beni del suo padrone, l’amministrazione di tutta la sua proprietà, possedimenti, terreni e ricchezze. Che cosa poteva significare questo ora? Quali erano i “beni”, gli “averi”, i “possedimenti”, affidati a questo “servitore fedele e prudente”? Certo, il nostro pensiero corre immediatamente al più grande e più prezioso possedimento del Re del nuovo mondo, vale a dire al Regno. Ma come poteva il Regno essere affidato alla custodia del servitore? Certamente non poteva trattarsi della parte del Regno che si trova nel cielo stesso, poiché gli unti del rimanente sono tuttora sulla terra. Troviamo che si tratta precisamente degli interessi del glorioso Regno in quanto si riferiscono ora a questa terra. Si tratta, cioè, degli interessi del Regno che sono visibili. Può dunque questo realmente significare che il ritornato padrone che viene come nuovo governatore della terra ha costituito questo “servitore fedele e prudente” governatore di tutti gli attuali interessi terreni del suo regno? Questo è precisamente ciò che dice, e senza dubbio niente di meno. ‘Egli lo costituirà governatore di tutti i suoi possedimenti.’ Non solo noi crediamo questo, ma ringraziamo Iddio e Cristo giorno e notte per la sua benignità verso i figli degli uomini.
13. (a) Come sono amministrati i “beni”, e mediante quale organizzazione? (b) Che cosa significa questo?
13 Come sono curati e amministrati questi interessi? La risposta è chiara. Sono amministrati dal rimanente degli unti per mezzo dell’organizzazione ch’egli ha così riccamente e inequivocabilmente benedetta durante questi ultimi 66 anni, la Società Watch Tower Bible & Tract. Qualche lettore potrebbe mettere in dubbio questo fatto, ma voi siete invitati ad esaminare le prove e a constatare da voi stessi che questo è vero. Anche a questo punto potete voi pensare a un’altra organizzazione della quale il popolo di Dio si servirebbe totalmente ed esclusivamente nell’esecuzione della sua opera? Ecco un gruppo di unti servitori del Signore Iddio che han dedicato tutto al suo santo servizio e ora stanno operando con completa fede, onorando il suo nome, predicando il Re ed il Regno, nutrendo il gregge e servendosi di questa stessa organizzazione per adempiere questi propositi. Potrebbe esser facile dire relativamente: ‘Non è così’; ma potete voi nominare un’altra organizzazione impegnata oggi sulla terra in questo modo? Troverete che non è possibile. Per di più, osserverete che queste dichiarazioni non sono pure e semplici asserzioni, ma sono fatti e son veri. Il “servitore fedele e prudente” del Signore ha le prove per dimostrare ch’esso è “il servitore”, e una volta stabilito questo fatto quelli che se ne rendono conto sono costretti a prendere la loro decisione riguardo al loro servizio. Potrete voi, vorrete voi continuare ad impegnarvi in servizi non autorizzati dal “governatore di tutti i suoi beni” e non in armonia con esso, o vorrete conoscere la via di Dio? Non potete fare entrambe le cose. Il “servitore fedele e prudente” è leale e verace, è cieco e sordo a ogni cosa e a chiunque tenti di provocare divisioni o contese nella casa della fede, e questo “servitore” ottenne il favore del Padrone. Quindi prendete la vostra decisione.
14. A chi appartengono in realtà questi beni? Perché?
14 Gesù Cristo è il capo di questo “servitore fedele”, e tutti devono riconoscerlo. Questi vitalissimi beni del Regno non sono semplicemente rimessi o trasferiti alla classe del servitore perché ne faccia quello che vuole. No, le cose non stanno affatto così. I “beni” appartengono ancora a Cristo Gesù, il “governatore”, ed egli li affida alle cure del servitore, in sua custodia. Gli sono dati in consegna. Inoltre, non sarebbe forse strano se Cristo avesse più di un “servitore fedele e prudente”? Supponiamo che ne avesse due o più, e ciascuno si vantasse di avere l’amministrazione sopra i possedimenti. Ci sarebbe confusione; e Dio non è l’autore di confusione.
15. Mediante quali esempi e quali motivi possiamo noi avere la certezza che vi è un solo “servitore fedele e prudente”?
15 Esiste un solo Altissimo Geova, un solo Signore Gesù Cristo, un solo spirito, un solo gruppo di unti, un solo gruppo di “altre pecore” del Signore. Non ci sono due Cristi, né ci sono due gruppi di unti. Perciò oggi c’è una sola classe del “servitore fedele e prudente”. Consideriamo il modo di trattare di Geova nel passato. Noè, per esempio, fu scelto per eseguire un dato lavoro prima del diluvio. Ad Abrahamo, non a due o tre Abrahamo Iddio fece la promessa che la sua progenie avrebbe posseduto il paese e avrebbe benedetto tutte le famiglie della terra. Egli adoperò un uomo, per liberare, guidare Israele e dargli la legge, non parecchi uomini. Si può dire lo stesso del sommo sacerdote Aaronne, e di Geremia e della sua opera. Naturalmente, due possono lavorare all’unisono, come Elia ed Eliseo, ma certo non con diversi incarichi e l’uno contro l’altro. L’esempio e la ragione ci costringono quindi a concludere che a una sola classe del “servitore fedele e prudente” sono stati affidati questi importantissimi possedimenti del Regno.
16. Come considerarono alcuni il fatto che il “servitore” fu fatto amministratore di tutti i “beni” del Padrone? E che cosa accadde?
16 In seguito all’assegnazione di questi beni alla classe del “servitore fedele” dopo il 1918, alcuni disputarono e dissero ai dirigenti della Società Watch Tower Bible & Tract, che rappresentavano il rimanente di unti: “Voi pretendete troppo. Chi vi ha nominati per questa posizione? “Dove avete preso l’autorità per presumere di poter dirigere ora tutta l’opera del Signore sulla terra?” Oppure: “Anche noi siamo popolo di Dio e abbiamo qualche diritto, e crediamo che Iddio riveli ancora i suoi propositi mediante singole persone indipendentemente dall’organizzazione del servitore”. Tali ribelli tentarono di mettere tutto il popolo di Dio contro la Società Watch Tower Bible & Tract, e così contro l’organizzazione del “servitore”. Essi sollecitarono i figli di Dio a separarsi ed a tracciarsi la loro propria via o almeno a unirsi con loro e loro li avrebbero cibati e avrebbero mostrato loro le verità. Dove sono questi ribelli oggi? Non ce ne sono. Proprio come se la terra li avesse inghiottiti, nel modo in cui avvenne a Kore e ai 250 principi della congregazione che si unirono alla sua ribellione contro Mosè, il servitore di Dio. (Num. 16:1-35) Inoltre, a quel tempo per risolvere la questione della nomina del sommo sacerdote, Geova comandò che fosse portata davanti a lui una verga per ogni tribú, dodici in tutto, ed egli avrebbe fatto fiorire una delle verghe, mostrando la sua scelta, e così avrebbe posto fine ai mormorii. Fu la verga d’Aaronne che fiorì e diede mandorle mature. (Num. 17:1-11) Così avviene anche oggi. Gli unti del rimanente dei seguaci di Cristo non hanno preso su loro stessi questa responsabilità. Né essi l’hanno scelta. Essi furono fedeli al loro dovere e Cristo li ricompensò aumentando i loro privilegi di servizio. Chiunque discute su chi è stato nominato dal Padrone dovrebbe guardare i frutti. Di chi è la “verga” che ha “fiorito”? Quale autorità sta dando i risultati? Certo la risposta dev’essere indubbia; non e altro che quella del “servitore fedele e prudente”. Può darsi che alcuni non se ne sian resi conto, ma la testimonianza è palese e certa.
17. Perché dobbiamo mangiare solo alla mensa del Signore?
17 Il vitto viene provveduto continuamente e con prontezza alla casa di fede. È buono, sano e nutriente e la costante rivelazione di verità ha reso i domestici della casa felicissimi e assai soddisfatti. Esso sarà provveduto fino alla fine, perché il Grande Provveditore, Geova, e il Signor Gesù Cristo, che è il più grande di Giuseppe, sono quelli che provvedono il cibo. È bene ricordare che vi è una sola mensa del Signore. In essa è preparata e servita un’ampia provvista di cibo eccellente, e, se ne siete a conoscenza, perché andare a rosicchiare alla tavola di coloro che fanno opposizione a questo prudente economo delle provvisioni del Padrone? Voi potrete ricevere veleno spirituale, poiché il loro vitto non è stato provato teocraticamente. Perché interessarvi delle magre vivande di quelli che son fuori della fedele casa di Dio mentre vi è tanto da digerire nella casa del Signore? Quelli di fuori non cooperano con la Società Watch Tower Bible & Tract e perciò non possono aiutarvi, perché non hanno la benedizione del Signore, e rivolgendovi a loro disonorereste Dio, il Provveditore. Vi sono di quelli che tentano di servire delle vivande per il popolo del Signore sulle loro proprie mense indipendenti da quella del Signore, ma senza profitto, perché una volta che han lasciato la casa del Signore e hanno assunto il governo delle loro proprie dimore, il loro vitto diviene inacidito, e così diventano pure loro; e, inoltre, considerate i fatali risultati di quelli che trattano la mensa del Signore con disprezzo. (Mal. 1, 2) La via più salutare per i membri della casa di Dio è quella d’esser contenti del vitto che il Padrone provvede ed è servito dal suo “servitore fedele e prudente”. Masticate bene questo vitto e ne trarrete allegrezza e forza.