Il battesimo di coloro che sono discepoli
“Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose”. — Matt. 28:19, 20.
1, 2. Riguardo all’acqua, in che modo la creazione è stata adorata più del Creatore?
ACQUA pura, rinfrescante, una delle molte benedizioni della vita elargite all’uomo dal grande Creatore. La persona informata e riverente rende lode e grazie al Creatore dei fiumi, Geova, il Datore della vita e di ogni dono buono. Comunque, molti popoli antichi, non conoscendo il Creatore, rivolsero alle acque la loro adorazione. Un esempio di ciò si trova nella religione degli antichi Egiziani, che adoravano il fiume Nilo, ciò che è indicato dal loro inno al Nilo: “Salute a te che vieni a questa terra per dar vita all’Egitto . . . quando ascolti benignamente le preghiere degli uomini . . . creatore di tutte le cose buone, signore dei semi . . . i granai traboccano, i depositi sono pieni e i possedimenti dei poveri si moltiplicano”.
2 Benché il Nilo abbia da lungo tempo cessato d’essere adorato come dio da questo popolo, l’adorazione dei fiumi in effetti continua ancora fino al nostro giorno. In India e nei paesi limitrofi abbondano i “fiumi sacri” e gli “dèi dei fiumi” che occupano un posto importante nella vita del popolo. Tra i “fiumi sacri” è famoso l’imponente Gange, che alcuni credono nasca dai capelli di Siva, uno dei componenti la trinità indù. Notate che ogni buon indù crede con fervore che il bagnarsi nelle acque del Gange impartirà forza spirituale e virtù. Anche una sola goccia di acqua “santa” sulla lingua o sulle palpebre di un moribondo si pensa lo purifichi dal peccato.
3. Spiegate la somiglianza fra l’uso cerimoniale dell’acqua nella cristianità e quello delle religioni non cristiane.
3 L’adorazione dei fiumi può non interessarvi. Forse non ritenete che adorare l’acqua sia una ragionevole esigenza religiosa. Può darsi che riconosciate l’acqua come una benedizione per l’uomo ma non fonte di benedizione. Comunque, sapete che in genere in tutte le religioni l’uso dell’acqua è considerato in modo molto simile a come è considerato dalle moltitudini che si bagnano nelle acque del fiume Gange per ricevere forza spirituale e virtù? La somiglianza sta nel fatto che si pretende derivi un merito dall’atto di bagnarsi e, nel caso di altre religioni, dall’atto di aspergere, versare o immergere, cosa quest’ultima che significa battezzare o tuffare sott’acqua.
4. Com’è chiamato l’uso cerimoniale e religioso dell’acqua?
4 Questa veduta, che i peccati siano in qualche modo solubili in acqua e che perciò derivi un merito o vantaggio spirituale dall’uso dell’acqua in cerimonie religiose di varie specie, è indicata dal fatto che le chiese della cristianità lo chiamano “sacramento”. Secondo le religioni cattoliche greca e romana, il battesimo è il primo di sette sacramenti, e, secondo la maggioranza delle denominazioni protestanti, il primo di due. Non c’è nessun fondamento biblico per l’atteggiamento assunto dalle religioni sia della cristianità che del mondo non cristiano, secondo cui grazia, santità o vantaggio spirituale derivi a chi è immerso o asperso, o a colui sul quale viene versata acqua in una cerimonia religiosa.
5. È l’uso dell’acqua in una cerimonia religiosa cristiana approvato dalla Bibbia?
5 È l’uso dell’acqua in una cerimonia religiosa cristiana approvato dalla Bibbia? Sì, e lo potete vedere dai versetti citati all’inizio di questo articolo, perché c’è il comando di Cristo Gesù, fondatore e capo del cristianesimo, che disse: ‘Andate e battezzate’. Egli identificò e descrisse pure coloro che dovevano essere battezzati in armonia col suo comando come coloro che erano idonei per divenire suoi “discepoli”.
6. Perché è così importante essere pienamente e correttamente informati circa la veduta scritturale del battesimo?
6 Essenzialmente, la Bibbia insegna che il battesimo in acqua è l’iniziale passo di ubbidienza che le Scritture richiedono sia compiuto da chiunque fa la dedicazione a Geova Dio. Stando così le cose, dovremmo desiderar di conoscerne il perché e dovremmo desiderar di conoscerne il vero significato. Consideriamo prima alcuni altri punti su ciò che il battesimo cristiano indicato nella Bibbia non è. Il falso insegnamento che il battesimo sia un sacramento è uno dei più grandi torti religiosi fatti agli uomini. Perché? Perché tale insegnamento induce a credere che il battesimo abbia merito e impartisca grazia e vantaggio a chi è battezzato, perché si afferma che l’essere immersi in acqua o bagnati con essa abbia come risultato cose sorprendenti per chi è così immerso o anche asperso o sul quale è versata acqua.
RIGUARDO ALL’ASSERZIONE CHE SIA UN SACRAMENTO
7. Quale asserzione circa un sacramento è fatta dalla setta religiosa cattolica?
7 Le seguenti informazioni sono tratte da The Catholic Encyclopedia, Volume II, e le citiamo ora per mostrare ciò che afferma la setta cattolica riguardo alla cerimonia del battesimo. “‘Il Decreto per gli Armeni’ nella Bolla ‘Exultate Deo’ di papa Eugenio IV. . . . ‘Il Santo Battesimo è al primo posto fra i sacramenti, perché è la porta della vita spirituale; poiché per mezzo di esso siamo resi membri di Cristo e incorporati nella Chiesa. . . . L’effetto di questo sacramento è la remissione di ogni peccato, originale e attuale; similmente di ogni punizione dovuta per il peccato’”.
8. Fate un contrasto fra la verità biblica e le pretese della cristianità circa (a) remissione dei peccati; (b) libertà dal peccato e dalla morte; (c) punizione per il peccato volontario; (d) l’essere membro della congregazione spirituale.
8 Questo insegnamento significa che chi è immerso o colui sul quale è versata acqua riceverà la vita in cielo perché, secondo la pretesa cattolica, “il peccato originale privò la razza umana dell’immeritato diritto al cielo”. Ne consegue che ritenere che l’immersione in acqua rechi il perdono del peccato originale e sia perciò un sacramento oscura molte verità della Parola di Dio. La remissione dei peccati non si ottiene perché si è bagnati con acqua, e questo vale tanto per il peccato originale che per il peccato successivo. La remissione si ottiene solo per mezzo del sacrificio di Cristo Gesù provveduto da Geova. Il sacrificio della perfetta vita umana di Gesù libera il genere umano dal peccato e dalla morte, come dichiarano Giovanni 1:29; 2 Corinti 5:21; Ebrei 9:24-26; 1 Giovanni 2:1, 2. Né l’essere tuffato in acqua potrebbe salvare la persona del mondo corrotto dalla punizione dovuta per il peccato volontario, come indica Giovanni 15:19; Galati 1:3, 4; Rivelazione 18:3-8. L’immersione in acqua non rende la persona membro della chiesa, il corpo di Cristo, la congregazione spirituale. — 2 Tess. 2:13; Giov. 17:6; Rom. 8:30.
9-11. Com’è ulteriormente stabilito che la pretesa che il lavaggio cerimoniale sia un sacramento non è cristiana?
9 The Catholic Encyclopedia fa ulteriori commenti circa il battesimo in acqua, dicendo: “Quanto fosse ritenuto naturale ed espressivo il simbolismo dell’esteriore lavaggio per indicare interiore purificazione, è chiaro anche dalla pratica dei sistemi religiosi pagani. L’uso d’acqua lustrale si trova fra Babilonesi, Assiri, Egiziani, Greci, Romani, indù, e altri”. La pubblicazione cattolica qui citata dice correttamente che fra le religioni pagane il lavaggio e battesimo in acqua è pure considerato un sacramento che impartisce molto merito. Pubblicazioni non cattoliche sono d’accordo su ciò con questa pubblicazione cattolica, e quindi abbiamo due pubblicazioni che concordano nel provare che l’asserzione o teoria non cristiana che il battesimo in acqua sia un sacramento è di origine demonica o diabolica.
10 A questo riguardo The Two Babylons (Le due Babilonie) di Hislop afferma: “Questa dottrina della Rigenerazione Battesimale è pure essenzialmente babilonese. Alcuni forse si risentiranno perché l’idea della rigenerazione era nota nel mondo pagano; ma se solo vanno in India, troveranno in questo giorno, [persone], che non hanno mai prestato orecchio all’istruzione cristiana, le quali conoscono bene il termine e l’idea come noi stessi. . . . Troviamo diversi antichi autori che recano diretta testimonianza sia al fatto di questo battesimo [babilonese] che al suo scopo. . . . A coloro che erano così battezzati, come ci assicura Tertulliano, erano promessi, la conseguenza, ‘la RIGENERAZIONE’, e il perdono di tutti i loro spergiuri’. Si sa che i nostri stessi antenati pagani, adoratori di Odino, praticavano riti battesimali, i quali, considerati insieme al manifesto scopo per cui li praticavano, mostrano che, almeno in origine, dovettero credere che la colpa e corruzione naturale dei loro bambini neonati si potessero cancellare aspergendoli con acqua, o tuffandoli, appena nati, in laghi o fiumi. Sì, sull’altra sponda dell’Atlantico, nel Messico, fu trovata in pieno vigore la dottrina della rigenerazione battesimale fra i nativi, quando Cortez e i suoi soldati sbarcarono sulle loro rive. . . . Il lettore ha già visto con quanta fedeltà Roma ha copiato l’esorcismo pagano in relazione al battesimo. Tutte le altre caratteristiche che accompagnano il battesimo cattolico romano, come l’uso di sale, saliva, crisma, o unzione con olio, e il fare sulla fronte il segno della croce, sono ugualmente pagani”.
11 Oggi nelle cerimonie battesimali di varie chiese della cristianità sono incluse le seguenti cose: padrini e madrine, soffiare sul viso del candidato per esorcizzare gli spiriti maligni, fare il segno della croce, imposizione delle mani, mettere sale “benedetto” nella bocca del candidato, toccare gli orecchi e le narici con la saliva del sacerdote, unzione con olio, triplice abluzione, velo bianco, candele accese e altre cose relative all’adorazione non stabilite dalla Bibbia. The Catholic Encyclopedia e altre pubblicazioni religiose li identificano come aspetti della pratica demonica o adorazione diabolica e perciò non cristiani.
RIVOLGIAMOCI ORA AL LIBRO DEL BATTESIMO CRISTIANO
12, 13. (a) Abbiamo una guida a questo riguardo? Qual è? (b) Quando si applica il comando di Gesù in Matteo 28:19, 20? (c) Perché ha speciale vigore ora?
12 Per determinare che cosa significa effettivamente il battesimo cristiano ci rivolgiamo non alla tradizione o al paganesimo ma alla Bibbia, la Sacra Parola di Dio, la guida religiosa del cristiano. (Matt. 15:1-9; Mar. 7:1-8) In Matteo 28:19, 20 si fa notevole riferimento al battesimo per i cristiani.
13 Le parole di Gesù (Matt. 28:19, 20) che costituiscono le istruzioni relative al battesimo furono dette poco prima di ascendere al cielo il quarantesimo giorno dopo la sua risurrezione dai morti nell’anno 33 E.V. Tali parole sono un generale comando che è stato in vigore dal tempo in cui lo diede, durante i secoli e fino al termine del sistema di cose. Sin dall’anno 1914 E.V. il genere umano si è trovato nel periodo del termine del sistema di cose. In questi giorni moderni, finché ci sono persone qualificate quali discepoli, rese tali per mezzo del ministero cristiano della Parola di Dio, è appropriato e in ubbidienza al comando di Cristo Gesù che essi siano battezzati. Infatti, tale comando di Matteo 28:19, 20 ha in questo “tempo della fine” maggior vigore ed effetto che mai, perché l’opera di insegnamento e di predicazione è stata estesa dai fedeli testimoni di Geova alle “persone di tutte le nazioni” e vi hanno risposto discepoli da tutte queste varie nazioni della terra, veramente da tutta la terra! L’anno scorso si battezzarono in tutta la terra 120.905 persone. — Mar. 13:10.
14. (a) Date la prova dell’ubbidienza al comando di Gesù nella primitiva congregazione cristiana. (b) Quali nazioni sono ora incluse in esso?
14 Poco dopo che Gesù ebbe dato il comando relativo al fare discepoli e battezzarli, dieci giorni dopo la sua ascensione, il giorno festivo di Pentecoste circa tremila Giudei e circoncisi proseliti giudei si convertirono alla fede in Gesù Cristo. Senza indugio gli apostoli di Gesù Cristo lì a Gerusalemme cominciarono un’opera in ubbidienza al suo comando, battezzarono cioè in acqua queste migliaia di credenti circoncisi, “nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei [loro] peccati”. (Atti 2:1-41) In seguito, come mostra il racconto di Atti 10:1-48, persone che non erano giudee e che non erano mai state sotto la disposizione del patto della legge d’Israele cominciarono ad essere battezzate, sempre nel nome di Gesù Cristo. Questo atto del battesimo comandato da Gesù fu compiuto agli inizi della congregazione cristiana ed è continuato col passar degli anni, e nell’attuale tempo del “termine del sistema di cose” è veramente aumentato includendo discepoli d’ogni nazione. Ecco un uso dell’acqua stabilito dalla Bibbia in relazione alla religiosa cerimonia cristiana di tuffare, immergere o battezzare. Le istruzioni di Gesù continuano a essere seguìte.
NON TUTTI SONO QUALIFICATI
15. Chi è qualificato per il battesimo cristiano?
15 Dalle parole di Gesù si comprende chiaramente chi è qualificato per il battesimo: “Fate discepoli . . . [battezzandoli]”. (Matt. 28:19) I discepoli sono persone che imparano, che hanno informazioni e si formano un giudizio riguardo a quello di cui sono informati, che in questo caso concerne Cristo Gesù, il suo Padre Celeste, Geova Dio, la Parola di Dio, i Suoi propositi e la relazione fra tali persone e Geova per mezzo di Gesù Cristo. Forse chiederete: “Se e così, come si possono battezzare dei neonati, dei bambini? Sono essi idonei per il battesimo cristiano comandato da Gesù?”
16, 17. (a) Perché il battesimo dei neonati è contrario a Matteo 28:19? (b) Perché non è di origine apostolica?
16 Possono dei piccoli bambini pentirsi, acquistare conoscenza, esercitare fede, dedicarsi a Geova Dio? No. In altre parole, non possono divenire discepoli. Inoltre, giacché il battesimo non è un sacramento, non elargisce di per se stesso nessun merito al battezzato, e ne consegue dunque che il battesimo dei neonati non ha alcun valore, oltre a non essere sostenuto dalla Parola di Dio. Leggete in Atti 10:44-48 circa la conversione di Cornelio e vedrete che lo spirito santo scese su coloro che udirono la parola di Dio; queste persone divennero idonee per il battesimo e furono immerse. Non si può dire che i neonati odano con intendimento la Parola di Dio e che essa abbia effetto su di loro, rendendoli qualificati per il battesimo cristiano.
17 Probabilmente il principale storico della primitiva congregazione cristiana postapostolica è Neander ed egli dice quanto segue riguardo al battesimo dei neonati: “Fede e battesimo furono sempre associati l’una all’altro e pertanto è assai probabile che il battesimo fosse compiuto solo nei casi in cui entrambi esistevano insieme e che la pratica del battesimo dei neonati fosse sconosciuta in questo periodo”. “Ma non fino a un periodo così tardo come quello di (almeno certo non prima di) Ireneo, appare una traccia del battesimo dei neonati, e che venne riconosciuto come tradizione apostolica nel corso del terzo secolo, è un’evidenza contraria anziché favorevole all’ammissione dell’origine apostolica”. — Planting and Training of the Christian Church.
18. Quali adulti sono qualificati?
18 L’esigenza che il candidato alla corretta immersione cristiana sia discepolo esclude non solo che i bambini siano idonei, ma pure che siano idonei altri, anche adulti, i quali non conoscono e non seguono la Parola di Dio. Il comando di Gesù mette in risalto non solo il fatto che i candidati accettevoli per il battesimo devono essere resi discepoli ma mette pure in risalto ciò che devono avere imparato, perché disse: “insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate”. (Matt. 28:20) Il fatto che è stato loro insegnato ad osservare i comandamenti di Gesù significa più che l’essere stati semplicemente informati su quali sono tali comandamenti. Si può dire qualche cosa a una persona o può essere informata e non reagire; ma quando si insegnano alla persona tali cose, il fatto è dimostrato da come reagisce.
19. Mostrate quale reazione alla Parola di Dio rende qualificati e gli eccellenti risultati di ciò.
19 Pertanto, in Atti 2:41 leggiamo che “quelli che accolsero di cuore la sua parola furono battezzati”. Altri della primitiva congregazione cristiana furono battezzati “quand’ebbero creduto a Filippo”. Tali credenti “erano battezzati, uomini e donne” (Atti 8:12) La reazione da parte del discepolo alla Parola di Dio si vede perché intraprende la condotta che dev’essere seguìta da tutti quelli che ottengono la vita di fra il genere umano, la quale condotta è in realtà la più alta e nobile ambizione e aspirazione umana. (Giov. 17:2, 3; Sal. 119:1, 2) Questo mette la creatura umana nella sua giusta relazione col Creatore. È la sola vera adorazione di Dio. Senza di essa non c’è oggi in effetti adorazione di Dio e, inoltre, è la condotta che conduce alla vita eterna. È la condotta della personale dedicazione a Geova.
PRIMA LA DEDICAZIONE
20. Che cos’è incluso nella dedicazione cristiana?
20 Come sapete, la dedicazione significa dichiarare, affermare, dire solennemente, votarsi. Si riferisce all’atto di mettere da parte o dedicare qualche cosa a un certo uso. È l’atto con cui la persona o la cosa è avviata in un certo corso o condotta o uso. Applicando ciò al discepolo di Cristo Gesù vediamo subito che per tale persona la dedicazione è l’esclusiva devozione del cristiano a Geova Dio e quindi al suo servizio o adorazione. È una cosa personale. È l’atto della persona che determina di fare senza riserve e incondizionatamente la volontà di Geova Dio per mezzo di Cristo Gesù. (Prov. 14:27) La dedicazione dimostra completa fede e fiducia in Geova e mostra che il singolo individuo sa che Geova è Dio, che Dio è giusto, che la sua causa sarà vittoriosa, che non c’è dubbio nel cuore e nella mente del dedicato e che egli è felice e gioioso di schierarsi dalla parte di Geova. “[Toglietevi] la vecchia personalità che si conforma alla vostra condotta di un tempo e che è corrotta secondo i suoi desideri ingannatori; . . . [siate] rinnovati nella forza che fa operare la vostra mente, e . . . [rivestite] la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà”. (Efes. 4:22-24) I cristiani sono seguaci di Cristo Gesù e come tali sono servitori di Geova e perciò lo servono, gli sono devoti, dedicati. — Atti 11:26.
21. Chi ha ora una stretta relazione con Geova Dio?
21 Il comando di Gesù mette in risalto che la dedicazione pone i discepoli in stretta relazione con Geova Dio. Attualmente ci sono centinaia di migliaia di fedeli cristiani testimoni di Geova sulla terra che hanno fatto questo passo della dedicazione, l’hanno simboleggiata con l’immersione o il battesimo in acqua e servono fedelmente Geova e compiono il ministero della sua parola alla sua lode e per la benedizione del loro simile.
22. Perché il discepolo ubbidiente dev’essere battezzato?
22 Essi simboleggiano la loro dedicazione col battesimo in acqua; qui avviene l’immersione, come disse Gesù: “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole . . . insegnando loro”. (Matt. 28:19, 20) Il discepolo dev’essere battezzato se vuole ubbidire a ciò che richiede la Bibbia. Il battesimo è l’aperta, pubblica, formale cerimonia indicante che si è presa la decisione di fare la volontà di Dio. Dalla persona dedicata si richiede che faccia ciò alla presenza di testimoni. Dev’esserci necessariamente una prova visibile della dedicazione che la persona ha fatto perché tale dedicazione segna il cambiamento o la svolta decisiva nella sua vita e i suoi conservi cristiani hanno diritto d’esserne informati, affinché sappiano che cosa aspettarsi da ora in poi dalla persona.
23. (a) Perché i testimoni di Geova compiono il simbolo appropriato alle circostanze, e qual è? (b) Nel caso di Gesù, di che cosa diede prova il suo battesimo? (c) Che dire dei discepoli giudei fino al 36 E.V.? (d) E in seguito?
23 Non c’è bisogno di cercare un simbolo appropriato per la dedicazione come rappresentazione d’essa perché la Bibbia indica l’immersione come tale e non potrebbe essercene uno più giusto e appropriato. I cristiani sono seguaci di Cristo Gesù. “Infatti, a questa condotta foste chiamati, perché anche Cristo soffrì per voi, lasciandovi un modello, onde seguiate attentamente le sue orme”. (1 Piet. 2:21) Questo capo, Cristo, fu immerso da Giovanni Battista per simboleggiare che si presentava come membro della dedicata nazione giudaica. “Gesù venne quindi dalla Galilea al Giordano da Giovanni, per esser da lui battezzato. . . . Gesù gli disse: ‘Lascia fare, questa volta, poiché conviene che adempiamo in questo modo tutto ciò che è giusto’. . . . Essendo stato battezzato, Gesù uscì immediatamente dall’acqua . . . Ed ecco, vi fu una voce dai cieli che disse: ‘Questo è il mio Figlio, il diletto, che io ho approvato’”. (Matt. 3:13-17; Sal. 40:7, 8; Ebr. 10:7) L’approvazione del suo Celeste Padre Geova per la sua presentazione e il simbolo d’essa è evidente nel racconto. Seguendo l’esempio dato da Gesù, i componenti della primitiva congregazione cristiana furono battezzati. (Atti 10:48; 8:12, 36, 38, 39) Nel caso di coloro che facevano parte della nazione giudaica anche la loro immersione fino all’anno 36 E.V. fu simbolo del fatto che si presentavano come membri di una nazione dedicata. In seguito il battesimo dei cristiani, di discendenza giudaica o non giudaica, fu fatto come simbolo della loro dedicazione, poiché i rapporti di Geova coi Giudei per mezzo del patto della Legge erano terminati dopo la morte di Gesù nel 33 E.V. e allo scadere del periodo di speciale favore verso Israele proprio prima di portare il vangelo cristiano ai non Giudei. Quindi nel tardo periodo d’oggi sia i Giudei naturali che i non Giudei naturali, persone d’ogni razza e origine, sono individualmente uguali dinanzi a Geova Dio con l’opportunità di fare una dedicazione personale e, avendola fatta, adempiere l’obbligo di simboleggiarla con l’immersione in acqua.
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Gli indù credono che il bagnarsi nel loro fiume sacro, il Gange, sia un sacramento che impartisce merito, cancellando i loro peccati
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Giacché i bambini non possono essere discepoli, il battezzarli non ha alcun valore
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Il battesimo è una pubblica cerimonia indicante che il discepolo ha fatto la dedicazione a compiere la volontà di Dio; l’anno scorso furono battezzati 120.905 discepoli