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TerraAusiliario per capire la Bibbia
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“il mare” (Mediterraneo) stava a volte per l’occidente. — Num. 34:6.
CREAZIONE
La venuta all’esistenza del pianeta è descritta nella Bibbia con le semplici parole: “In principio Dio creò i cieli e la terra”. (Gen. 1:1) Quanto tempo fa siano stati creati i cieli stellati e la terra, la Bibbia non lo dice. Perciò non c’è ragione che studiosi biblici siano in disaccordo con i calcoli scientifici dell’età della massa terrestre. Gli scienziati valutano l’età della roccia sui tre miliardi e mezzo, quattro miliardi di anni o più.
PROPOSITO
Come tutte le altre cose create, la terra fu portata all’esistenza per volontà di Geova (Riv. 4:11) Fu creata per rimanere per sempre. (Sal. 78:69; 104:5; 119:90; Eccl. 1:4) Dio dice di essere un Dio di proposito e dichiara che i suoi propositi si attueranno di certo. (Isa. 46:10; 55:11) Rese molto chiaro il suo proposito per la terra quando disse alla prima coppia umana: “Siate fecondi e moltiplicatevi ed empite la terra e soggiogatela, e tenete sottoposti i pesci del mare e le creature volatili dei cieli e ogni creatura vivente che si muove sopra la terra”. (Gen. 1:28) La terra e tutto ciò che era su di essa non avevano difetti. Avendo creato tutto il necessario, Geova vide che era “molto buono”, e si “riposava” o desisteva da altre opere creative sulla terra. — Gen. 1:31-2:2.
Anche la dimora dell’uomo sulla terra è permanente. Nel dare all’uomo la legge relativa all’albero della conoscenza del bene e del male, Dio indicò che l’uomo avrebbe potuto vivere sulla terra per sempre. (Gen. 2:17) Le parole di Geova stesso ci assicurano che “per tutti i giorni che la terra durerà, sementa e mietitura, e freddo e caldo, ed estate e inverno, e giorno e notte, non cesseranno mai” (Gen. 8:22), e che mai più Dio distruggerà ogni carne con un diluvio. (Gen. 9:12-16) Geova dice che non ha fatto la terra per nulla, ma piuttosto che l’ha data come dimora agli uomini e che la morte alla fine sarà eliminata. Il proposito di Dio è dunque che la terra sia abitata da uomini che godranno una vita eterna nella perfezione e felicità. — Sal. 37:11; 115:16; Isa. 45:18; Riv. 21:3, 4.
ARMONIA DELLA BIBBIA COI FATTI SCIENTIFICI
La Bibbia, in Giobbe 26:7, dice che Dio “sospende la terra sul nulla”. La scienza dice che la terra rimane nella sua orbita nello spazio principalmente grazie all’interazione tra gravità e forza centrifuga. Queste forze naturalmente sono invisibili. Perciò la terra, come gli altri corpi celesti, è sospesa nello spazio come su nulla. Parlando dal punto di vista di Geova, il profeta Isaia dice: “C’è Uno che dimora sul circolo della terra, i cui abitanti son come cavallette”. (Isa. 40:22) La Bibbia dice: “[Dio] ha descritto un cerchio sulla faccia delle acque”. (Giob. 26:10) Per suo decreto le acque hanno il loro posto assegnato. Non salgono inondando la terra, e neanche volano via nello spazio. (Giob. 38:8-11) Dal punto di vista di Geova, la faccia della terra, o la superficie delle acque, sarebbe naturalmente di forma circolare, come il contorno della luna sembra circolare a noi. Prima che apparisse la terraferma, la superficie del globo era un’unica massa circolare (sferica) di ondeggianti acque. — Gen. 1:2.
Gli scrittori biblici parlano spesso dal punto di vista di un osservatore sulla terra, o dalla sua particolare posizione geografica, come spesso facciamo naturalmente tuttora. Per esempio la Bibbia menziona il “sol levante”. (Num. 2:3; 34:15) Alcuni si sono affrettati ad affermare che la Bibbia non sia accurata da un punto di vista scientifico, sostenendo che gli ebrei consideravano la terra il centro di ogni cosa, con il sole che le ruota intorno. Ma gli scrittori biblici non hanno mai espresso un concetto del genere. Gli stessi critici trascurano il fatto che anche loro usano un’espressione identica, che si trova in tutti gli almanacchi. È comune sentir dire “il sole sorge” o “il sole cala”. La Bibbia parla anche di “estremità della terra” (Sal. 22:27; 46:9), “quattro estremità della terra”. (Isa. 11:12), “quattro angoli della terra” e “quattro venti della terra” (Riv. 7:1) Non si possono prendere queste espressioni per dimostrare che secondo gli ebrei la terra era quadrata. Il numero quattro è spesso usato per indicare qualcosa di completo, come abbiamo i quattro punti cardinali e a volte usiamo le espressioni “alle estremità della terra” o “ai quattro angoli della terra” per dire in tutta la terra. — Confronta Ezechiele 1:15-17; Luca 13:29.
ESPRESSIONI FIGURATIVE E SIMBOLICHE
In diversi casi si parla della terra in senso figurativo. Viene paragonata a un edificio in Giobbe 38:4-6, quando Dio pone a Giobbe domande a cui ovviamente non sa rispondere, a proposito della creazione della terra e di come Geova l’amministra. Geova usa inoltre espressioni figurative per descrivere il risultato della rotazione terrestre, e dice che “[la terra] si trasforma come l’argilla sotto il sigillo”. (Giob. 38:13, 14) In tempi biblici alcuni sigilli usati per “firmare” documenti erano a forma di cilindro con su inciso l’emblema dello scrittore. Il sigillo veniva rotolato sul documento o l’involucro di argilla morbida, su cui lasciava un’impressione. In modo simile all’alba, la parte della terra che esce dalle tenebre della notte comincia ad assumere forma e colore man mano che la luce del sole avanza progressivamente sulla sua superficie. Poiché i cieli, dove risiede il trono di Geova, sono più alti della terra, la terra figurativamente è lo sgabello su cui appoggia i piedi. (Sal. 103:11; Isa. 55:9; 66:1; Matt. 5:35; Atti 7:49) Quelli che sono nello Sceol o Ades, la comune tomba del genere umano, sono considerati sotto la terra. — Riv. 5:3.
L’apostolo Pietro paragona i cieli e la terra letterali (II Piet. 3:5) a cieli e terra simbolici (v. 7). I “cieli” del versetto 7 non rappresentano la dimora di Geova, il luogo del suo trono nei cieli. I cieli di Geova non possono essere scossi. Neanche la “terra” nello stesso versetto è il letterale pianeta terra, poiché Geova dice di aver stabilito fermamente la terra. (Sal. 78:69; 119:90) Eppure Dio dice che scuoterà sia i cieli che la terra (Agg. 2:21; Ebr. 12:26), che i cieli e la terra fuggiranno d’innanzi a lui e che saranno stabiliti nuovi cieli e nuova terra. (II Piet. 3:13; Riv. 20:11; 21:1) È evidente che in questo caso i “cieli” sono simbolici e la “terra” si riferisce simbolicamente a un insieme di persone viventi sulla terra, come nel Salmo 96:1.
La terra è usata simbolicamente anche per indicare gli elementi più solidi, stabili dell’umanità. Gli elementi instabili, irrequieti dell’umanità sono rappresentati dal mare agitato. — Isa. 57:20; Giac. 1:6; Giuda 13; confronta Rivelazione 12:16; 20:11; 21:1.
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Terremoto
Vibrazione della terra causata principalmente da spostamento o dislocazione di strati lungo una faglia o linea di frattura, o da eruzioni vulcaniche. Scosse e tremori della terra si sono verificati in tutto il corso della storia biblica, a volte dovuti a forze naturali, come quando il paese di Giuda fu colpito da un forte terremoto ai giorni di Uzzia e di Geroboamo (Amos 1:1; Zacc. 14:5), o in seguito a un diretto intervento di Dio
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