Tutte le nazioni si uniranno sotto il regno di Dio
Questo discorso pubblico pronunciato l’estate scorsa dal presidente della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati fu ascoltato complessivamente da quattrocentottantunmilacentonovantacinque persone nell’America del Nord e in Europa.
1. (a) Quale domanda suscita il soggetto di questo articolo sin dall’inizio? (b) Che cosa indica che il regno di Dio concerne le nazioni, e quali nazioni?
VI SONO molte nazioni. Ma chi dice che vi sia alcunché di simile al “regno di Dio”, che Dio abbia un regno? Molti potrebbero fare questa domanda, non solo gli atei e i comunisti, ma anche uomini molto religiosi. Tutti i popoli sono sotto qualche forma di governo, sia esso chiamato regno, repubblica, dittatura o abbia qualche altro nome. Ma oggi, come non è mai avvenuto nel passato, tutti i popoli assistono alla proclamazione mondiale del “regno di Dio”. È un fatto che riguarda tutte le nazioni; altrimenti, non sarebbe proclamato a tutta la terra abitata, a tutte le nazioni d’ogni forma politica. Esso concerne tutte le nazioni: la nazione che segue la religione indù e che adora la Trimurti quale Dio; la nazione islamica secondo cui il solo dio è Allah; e la nazione che rende culto principalmente dinanzi al santuario del dio Budda. Concerne le nazioni della cristianità che adorano un dio trino, un dio in tre persone. Concerne la nazione ebraica (rappresentata dalla Repubblica d’Israele) che adora il dio dei suoi antenati. Veramente, concerne le nazioni comuniste che asseriscono di non adorare nessun dio. L’iddio di nessuna di queste nazioni ha unito il popolo di tutte le nazioni della terra sotto la sua adorazione o il suo governo. Vi è un Dio che può far questo?
2, 3. (a) Quali fatti mostrano se per l’unità mondiale ci occorrono più che le Nazioni Unite? (b) Che cosa bisogna dire circa la questione se le Nazioni Unite divennero l’espressione del regno di Dio dal 1945 in poi?
2 Ma vi è anche questa domanda: Ha bisogno questo mondo moderno di un invisibile Dio spirituale per unire tutte le nazioni sotto il suo regno? Abbiamo bisogno oggi di più che le Nazioni Unite? Ha mai visto il genere umano alcunché di simile, novantanove nazioni unite in una sola associazione? No! Ma nello stesso tempo ha mai visto il mondo tale spettacolo, come il suo fallimento di unificazione? Vive in modo da esser degno del suo nome altisonante? Combattono oggi le nazioni al di fuori delle Nazioni Unite la “guerra fredda” in modo così spietato da non avere nessun riguardo di tenere tutto il resto del mondo nella paura e nell’ansietà? No; la combattono le principali nazioni che fanno parte delle Nazioni Unite. Abbiamo dunque ragione d’aspettarci che le Nazioni Unite mostrino d’essere un soddisfacente sostituto umano del “regno di Dio”? Non dimentichiamo che le Nazioni Unite hanno preso il posto della Lega delle Nazioni e che nella sua esistenza prima della seconda guerra mondiale la Lega delle Nazioni era religiosamente chiamata “l’espressione politica del regno di Dio sulla terra”. Perciò son divenute le Nazioni Unite l’espressione politica del regno di Dio sulla terra sin dal 1945? Chiedetelo all’India indù! Chiedetelo alla Russia comunista! Chiedetelo al Giappone, alla Birmania, alla Thailandia buddisti! Chiedetelo alla Turchia, all’Indonesia, alla Repubblica Araba Unita islamiche!
3 S’unirono queste ed altre nazioni alle Nazioni Unite perché desideravano essere sotto il regno di Dio ed è questa la ragione per cui vi rimangono? Furono spinte dall’amore di Dio a far parte di tale associazione? Non dobbiamo aspettare per avere la loro risposta. Il buon senso e la sincerità rispondono di No!
4. Riguardo al regno di Dio, quali domande facciamo dato che nelle Nazioni Unite son pure rappresentati tanti dèi, e hanno tutti tali dèi rafforzato questa organizzazione?
4 Comunque, rimane un fatto importante: Nelle novantanove nazioni che formano le Nazioni Unite sono rappresentati non semplicemente molti sistemi politici ma anche molti dèi. Se perciò tutte le nazioni devono ancora essere unite sotto il regno di Dio, si riuniranno forse tutti gli dèi delle numerose nazioni in una conferenza come i delegati nazionali si riuniscono nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite? Decideranno quindi chi debba essere il re al di sopra di tutti gli dèi? O decideranno d’istituire un segretariato di tre membri, un corpo governante trinitario, ciascun membro del quale rappresenti un certo gruppo di dèi o credi religiosi? Deve dunque il regno di Dio essere istituito, deve cioè costituirsi per comune consenso (per così dire) di tutti gli dèi rappresentati nelle Nazioni Unite? Compiranno in tal modo tutti gli dèi un’azione democratica per unirsi sotto un solo dio quale re del cielo e della terra? Poiché gli adoratori umani di questi dèi differiscono e dissentono fra loro, i loro dèi potrebbero difficilmente unirsi ed essere d’accordo esercitando un’influenza unificatrice. Certo l’avere tanti dèi a sostegno delle Nazioni Unite non ha rafforzato tale organizzazione.
5. (a) Da dove prendiamo l’assicurazione che tutte le nazioni si uniranno sotto il regno di Dio? (b) In armonia con tale Libro, che cosa provano le cose che si osservano nel nostro universo?
5 Da dove prendiamo dunque l’idea, da dove traiamo la salda assicurazione che tutte le nazioni si uniranno sotto il regno di Dio? Abbiamo tale meravigliosa visione dell’intera famiglia umana prosperamente in pace con se stessa e col suo Dio da un Libro. È un Libro antico. La sua sapienza, il suo intendimento, la sua conoscenza e la sua previsione ne fanno il Libro dei libri. Questo Libro non è contraddetto dai fatti d’oggi, dalla situazione mondiale odierna. Né è contraddetto dall’effettiva e provata scienza attuale. Questo Libro è confermato dall’unità e dalla stabilità dell’universo conosciuto. Più esaminiamo l’unità, l’armonia e la stabilità dell’universo, più queste rimarchevoli qualità mostrano ciò che questo Libro afferma, che vi è cioè un solo Dio al di sopra di tutti, il quale è il Creatore, il Legislatore, il Governatore centrale di ogni cosa.
6, 7. (a) In che modo l’Encyclopedia Americana descrive Dio? (b) Di quale Libro è egli l’Autore?
6 Per avere qualche espressa idea di chi è Dio, citiamo The Encyclopedia Americana, pagina 743 del 12º Volume, edizione del 1929, che dice alla voce “Dio”:
L’Essere Supremo, la Causa Prima, e, come oggi è considerato in tutto il mondo civile, un essere spirituale, autoesistente, eterno e assolutamente libero e onnipotente, distinto dalla materia ch’egli ha creata in molte forme e che preserva e controlla. Non sembra che vi sia stato un periodo della storia in cui il genere umano sia stato senza la credenza di un autore e governatore soprannaturale dell’universo. Le nazioni più selvagge hanno alcune idee rudimentali di Dio. L’uomo è un animale religioso e razionale.
7 Il cosiddetto Libro della Natura è un libro di Dio. Il Libro scritto di cui egli è l’Autore si chiama La Sacra Bibbia.
8. (a) Che cosa rende specialmente diversa la Bibbia dagli altri libri religiosi? (b) Perché possiamo avere fede nell’adempimento delle profezie relative all’unione di tutte le nazioni?
8 Molto tempo fa questo indistruttibile Libro predisse che tutte le nazioni si sarebbero unite sotto il regno di Dio. Questa è naturalmente una profezia. Ma, a differenza di tutti gli altri libri religiosi, la Bibbia è piena di profezie. Dobbiamo ammettere che, per fare profezie, l’Autore del Libro dovette esserne egli stesso sicuro; dovette avere previsione e prescienza. Se le sue profezie non si avverassero egli non mostrerebbe d’esser Dio. Comunque, le profezie della Bibbia hanno superato la prova del tempo. Molte profezie si sono adempiute. Altre stanno ora avendo un sorprendente adempimento. Certamente, quindi, quelle profezie della Bibbia che parlano di cose ancora future importanti per tutti noi saranno adempiute così indubbiamente come si sono adempiute le profezie relative al passato e al presente. E riguardo alle profezie circa l’unione di tutte le nazioni sotto il Suo regno, Dio ha già un modello sulla terra. Qual è? Questo è ciò che vedremo.
9. (a) Quali fatti inerenti all’uomo mostrano che Dio è una Persona intelligente? (b) Dove apprendiamo il suo nome, e perché non dobbiamo lasciare che il nazionalismo faccia sorgere in noi pregiudizi contro il Dio che ha tale nome?
9 Questo Dio è una Persona, un Essere intelligente. Il suo Libro ci dice che creò l’uomo a sua immagine e somiglianza. Quindi se l’uomo è una persona, un individuo intelligente, e somiglia a Dio, Dio dev’essere similmente una persona. Egli non è un Dio senza nome. Né ci ha lasciato dubbi circa il suo nome. Egli lo ha fatto scrivere molte volte, non nel Libro della Natura, ma nella Sacra Bibbia. Migliaia di volte ci dice nella Bibbia che il nome dell’Iddio e Creatore Altissimo, Onnipotente, Onnisapiente, Giustissimo, Eterno è Geova. Solo alla nostra menzione di questo nome può sorgere il pregiudizio nel cuore di molti. Molti assoceranno questo nome con gli Ebrei, con gli Israeliti, che recentemente hanno stabilito la Repubblica d’Israele nel mezzo delle nazioni arabe del Medio Oriente. Poiché credono che Geova sia l’Iddio nazionale degli Ebrei, tali persone che hanno pregiudizi non lo desiderano quale Dio. Ma Geova non è un Dio nazionalistico. Egli non è l’Iddio dei soli Ebrei. Come potrebbe egli essere l’Iddio nazionale degli Ebrei e nello stesso tempo accettare l’adorazione di tutte le nazioni sotto il suo regno di benedizione?
10. (a) Adorando Geova quale Dio, che cosa non intendiamo esprimere riguardo agli Ebrei naturali? (b) Quale dovrebbe essere il nostro atteggiamento verso il popolo che oggi adora Geova come Dio, e perché?
10 Geova non ebbe inizio quando ebbe inizio la nazione ebraica, circa tremilaseicento anni fa, nel 1712 a.C. (Genesi 49:28-33) Se adorate dunque Geova quale Dio non esaltate gli Ebrei né glorificate la Repubblica d’Israele. Adorare Geova non significa che vi dovete unire alla Repubblica d’Israele e adorare nelle sinagoghe ebraiche, sia pure nella moderna Gerusalemme. Ma è vero che il popolo che ha avuto Geova quale suo Dio è stato onorato e benedetto. Quando il generale Dwight D. Eisenhower fu eletto per la seconda volta presidente degli Stati Uniti nel 1957, e fece il suo giuramento, pose la mano sulla Bibbia (American Standard Version) aperta al Salmo 33:12, che dice: “Benedetta la nazione il cui Dio è Geova, il popolo ch’egli ha scelto per sua eredità”. È quindi di principale importanza che mostriamo rispetto al vero Dio, anziché mostrar rispetto per il popolo che lo adora. La ragione per cui gli Ebrei o Israeliti naturali d’oggi non hanno evidentemente la benedizione divina è perché non hanno più Geova quale loro Dio. Ma v’è oggi un popolo che adora Geova quale Dio in spirito e verità. Esso non deve essere disprezzato, perché disprezzare questi fedeli uomini significa disprezzare e disonorare Dio. — Giov. 4:21-24.
IL “RE D’ETERNITÀ”
11. Sotto quale regno si uniranno tutte le nazioni, e quale promessa di ciò contiene Salmo 86:8, 9?
11 Tutte le nazioni si uniranno sotto il regno di Geova Dio per essere benedette in eterno. Una di queste promesse divine si trova nella Bibbia, in Salmo 86:8, 9, che dice: “Fra gli dèi non vi è nessuno simile a te, o Geova, né vi sono opere come le tue. Tutte le nazioni che tu hai fatte si prostreranno dinanzi a te, o Geova, e daranno gloria al tuo nome”.
12. Come mostra Michea 4:3, 4 se è desiderabile l’unità sotto il regno di Dio?
12 Una delle benedizioni di questa unità internazionale sotto il regno di Dio è quella predetta in Michea 4:3, 4: “E [Geova] giudicherà certamente molti popoli, e correggerà potenti nazioni lontane. Ed essi ridurranno le loro spade in vomeri e le loro lance in roncole. Non alzeranno più la spada, una nazione contro l’altra, né impareranno più a far la guerra. Ed essi sederanno realmente, ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, e nessuno li farà tremare; poiché la stessa bocca di Geova degli eserciti ha parlato”. In vista di ciò, è desiderabile il regno di Dio? Sì.
13. Come è divisa oggi la Bibbia, e tuttavia che cosa la rende unita?
13 La Bibbia, che presenta queste rallegranti profezie, è oggi composta di sessantasei libri ispirati. Ciò nondimeno, la Bibbia è in se stessa una unità, un unico libro nel suo insieme. Essa è in piena armonia con se stessa, nelle sue numerose parti, dal primo libro di Genesi all’ultimo di Apocalisse. Una predominante idea, soggetto o tema ricorre in tutta la Bibbia e la unisce insieme. Qual è quest’idea? Il regno di Dio, il miglior governo di tutto l’universo, e il solo che durerà per sempre, per la benedizione del genere umano.
14. (a) Quando il genere umano non aveva re umani, né imperi, né potenze coloniali? (b) Perché abbiamo oggi tali cose, e perché questo è stato provvidenziale per noi?
14 Dalla prima guerra mondiale del 1914-1918, i re o i governanti che hanno questo titolo sono stati spodestati. Una volta non vi erano re umani né imperi umani né potenze coloniali sulla terra. Vi era solo un Re celeste sopra tutto il genere umano. Chi era egli? Geova Dio. Nell’ultimo libro della Bibbia è chiamato il “Re d’eternità”. (Apoc. 15:3; Ger. 10:10) Perché, dunque, abbiamo oggi re umani, perché vi sono imperi, perché vi sono potenze coloniali? Perché vi è il comunismo internazionale? Sì, perché vi sono le Nazioni Unite? Vi sono a causa dell’originale ribellione contro il “Re d’eternità”. Non fu soppressa subito quella ribellione? Non fu soppressa subito. Perché i ribelli non furono giustiziati immediatamente, impedendo che si diffondesse la ribellione? Ebbene, se fossero stati giustiziati subito, noi non saremmo qui oggi e non avremmo l’opportunità d’essere uniti sotto il regno di Dio. Perché no? Perché i ribelli inclusero i nostri primogenitori umani. Noi siamo gli ultimi discendenti di quei ribelli contro Geova Dio.
15, 16. (a) Come sorse un dio oppositore, e come si chiama? (b) Come si fece dio, e come lo chiamarono Gesù e Paolo?
15 Non trascuriamo un fatto di particolare importanza. Nell’universo vi è un dio oppositore. Questa invisibile creatura spirituale si chiama, secondo il linguaggio biblico, Satana il Diavolo, cioè l’Oppositore Diffamatore. Egli fu il capo della ribellione. Egli infranse la felicità, la pace e la salute originale della famiglia umana. Fu colui che diede inizio all’opposizione contro Geova Dio. Per far ribellare i nostri primogenitori contro Dio, egli diffamò Geova Dio loro Creatore, dicendo che Geova fosse bugiardo, che fosse un censore non democratico della conoscenza e delle informazioni cui il popolo avrebbe avuto diritto per liberarsi ed elevare le proprie condizioni di vita. Satana disse che l’uomo non aveva nulla da temere ribellandosi a Geova Dio. “Voi non morrete certamente. Anzi . . . sarete come Dio, conoscendo il bene e il male”, disse Satana.
16 La prima donna, Eva, e il primo uomo, Adamo, si unirono a Satana il Diavolo nella ribellione. Quindi quella sleale creatura spirituale divenne un dio, un dio oppositore contro Geova Dio. Questo significò l’inizio di un universo diviso. (Gen. 3:1-7) Migliaia d’anni dopo, il leale Figlio di Dio fu inviato in questo mondo, e disse che Satana il Diavolo era il “governante di questo mondo”, colui “che sta traviando l’intera terra abitata”. (Giov. 12:31; 14:30; Apoc. 12:9) Il cristiano apostolo Paolo lo chiamò “l’iddio di questo sistema di cose”, “il governante dell’autorità dell’aria, lo spirito che ora opera nei figli di disubbidienza”. — 2 Cor. 4:4; Efes. 2:2.
17. Che cosa ha significato per noi d’oggi quella ribellione di molto tempo fa?
17 Oggi viviamo seimila anni dopo quella ribellione originale contro il Re d’eternità. Tuttavia sappiamo, sentiamo, vediamo ciò che essa ha significato per noi. Ha significato per noi la morte. (Gen. 2:17; Rom. 5:12) Ha significato la perdita del giardino d’Eden, il paradiso di delizie. (Gen. 3:22-24) Ha significato trovarci sotto i governi politici degli uomini, non fondati né sostenuti dal Re d’eternità, ma ispirati, sostenuti e diretti dall’“iddio di questo sistema di cose”, “il governante di questo mondo”. Troviamo la situazione descritta dal cristiano apostolo Giovanni: “Il mondo intero giace nella potenza dell’empio”. — 1 Giov. 5:19.
18. Come sappiamo che il governo di Satana è condannato a fallire?
18 Ma quali saranno le conseguenze? Che avverrà dal momento che il dio oppositore, Satana il Diavolo, è il “governante di questo mondo”, “l’iddio di questo sistema di cose”? La sua ribellione è condannata a fallire; ed egli e tutti quelli che con lui persistono in questa ribellione subiranno la pena dell’annientamento, l’assoluto stroncamento da ogni esistenza. Quando Geova Dio tenne giudizio e pronunciò la sentenza contro i tre originali ribelli, egli disse a Satana il Diavolo, che aveva sviato la donna Eva per mezzo di un serpente: “Io porrò inimicizia fra te e la donna e fra la tua progenie e la progenie di lei. Questa progenie ti schiaccerà la testa e tu le ferirai il calcagno”. — Gen. 3:14, 15.
19, 20. (a) Che cosa significa veramente Genesi 3:15, e quale tema ricorre da qui in poi in tutta la Bibbia? (b) Come indica Apocalisse 15:3, 4 l’unione di tutte le nazioni?
19 Con queste parole Geova Dio dichiarò che, a suo tempo, avrebbe represso la ribellione sopprimendone il capo insieme alla sua progenie o discepoli. Egli avrebbe così riunito il suo universo in cielo e sulla terra sotto il suo regno eterno. Per conseguire questa vittoria universale mediante il regno di Dio, avrebbe impiegato la sua leale Progenie, il suo Figlio, ch’egli avrebbe generato per mezzo della sua leale “donna”. Troviamo questa rimarchevole promessa del Regno nel terzo capitolo di Genesi del primo libro della Bibbia. Quindi il tema di tale Regno ricorre in tutti i sessantasei ispirati libri della Bibbia fino all’ultimo libro, in cui leggiamo questa rallegrante profezia della finale unione di tutte le nazioni sotto il regno di Dio:
20 “Grandi e meravigliose sono le tue opere, Geova Dio, Onnipotente. Giuste e veraci sono le tue vie, Re d’eternità. Chi veramente non ti temerà, Geova, e non glorificherà il tuo nome, poiché tu solo sei leale? Infatti tutte le nazioni verranno e adoreranno nel tuo cospetto, perché i tuoi giusti decreti sono stati resi manifesti”. — Apoc. 15:3, 4.
21. Quale messaggio sorprese il mondo romano diciannove secoli fa, e quali furono i due testimoni che iniziarono la proclamazione del messaggio?
21 Quando millenovecento anni fa furono scritte queste parole, l’Impero Romano dominava ancora Europa, Africa Settentrionale e Medio Oriente. Parecchi decenni prima che l’apostolo Giovanni scrivesse queste parole, un intrepido annuncio sorprese il Medio Oriente. Presto si comunicò in tutto il mondo romano. Era questo: “Il regno di Dio si è avvicinato”. Era un messaggio che gli adoratori di Geova Dio avevano atteso per migliaia d’anni. All’inizio vi furono due proclamatori di questo messaggio, due testimoni della veracità di questo messaggio, prima un fedele adoratore chiamato Giovanni Battista e, poco dopo di lui, Gesù Cristo, che secondo la confessione dei suoi discepoli era il Figlio di Dio. — Matt. 3:2; Mar. 1:14, 15; Giov. 1:49.
22. (a) Come soffrirono Giovanni e Gesù per la loro lealtà al regno di Dio? (b) Come fu sanata la ferita al calcagno della Progenie di Dio, e come si capovolgerà ora la situazione?
22 Giovanni Battista fu decapitato per la lealtà mostrata al regno e alla legge di Geova Dio. Gesù Cristo fu inchiodato a un palo, al quale morì per aver predicato e sostenuto il regno di Dio, il regno dei cieli. Satana il Diavolo, “l’iddio di questo sistema di cose”, interpretò tale predicazione come sedizione e rivolta contro l’Imperatore romano. Con questa falsa accusa il Grande Serpente, Satana il Diavolo, poté ferire al calcagno la Progenie della “donna” di Dio. Ma Dio Onnipotente sanò la ferita della sua Progenie, del suo Figlio Gesù Cristo, risuscitandolo dai morti il terzo giorno e facendolo tornare al cielo dal quale era disceso. (1 Cor. 15:3-7, 24-28; Rom. 1:1-4; Atti 2:22-36) La situazione doveva quindi capovolgersi e a Satana il Serpente, il diabolico capo della ribellione contro il Re d’eternità, doveva essere schiacciata la testa.
23. Come mostrò Gesù di meritare il Regno, e quale proclamazione mondiale predisse?
23 Gesù Cristo nacque sulla terra nella discendenza dei re, essendo il diretto discendente dell’antico re Davide di Gerusalemme. (Matt. 1:1, 17) Egli fu unto con lo spirito di Dio per divenire il re del futuro regno di Dio. (Luca 3:21-23, 38; 4:1-21) Si mostrò all’altezza della sua missione, predicando di continuo il regno di Dio. Insegnò ai suoi discepoli la preghiera modello: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Matt. 6:9, 10) Egli addestrò e mandò i suoi discepoli a predicare il regno di Dio. (Matt. 10:5-7; Luca 9:1, 2; 10:1-3, 8, 9) Poiché il regno di Dio è per la benedizione e l’unione degli uomini d’ogni nazione e razza, Gesù predisse che a suo tempo il messaggio del Regno sarebbe stato proclamato dappertutto. Egli disse: “Questa buona notizia del regno sarà predicata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine” del sistema di cose di Satana. — Matt. 24:3, 14.
24. Siccome il popolo attendeva in quel tempo il regno di Dio, quale illustrazione fece Gesù per correggerlo?
24 Alla fine della vita terrena di Gesù, molti uomini ai quali aveva predicato pensarono che il regno di Dio dovesse stabilirsi in quel tempo, diciannove secoli or sono. Riguardo all’ultimo viaggio compiuto da Gesù a Gerusalemme, dove subì il martirio, leggiamo di questa popolare attesa, nelle parole seguenti: “Mentre stavano ascoltando queste parole, Egli aggiunse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che la manifestazione del regno di Dio fosse imminente. Disse dunque: ‘Un uomo di nobile stirpe se ne andò in un paese lontano a prendere in possesso un regno e poi ritornare. . . . Quando fu di ritorno, dopo aver preso possesso del regno, fece chiamare a sé quei servi ai quali aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno lo aveva fatto fruttare’”. Dopo aver trattato quei servi secondo il loro zelo e la loro fedeltà verso gli interessi del regno, il re rivolse la sua attenzione agli oppositori del suo regno, dicendo: “Intanto conducete qui i miei nemici, quelli che non volevano che io regnassi sopra di loro, e sgozzateli in mia presenza”. (Luca 19:11-27, Na) Guai, allora, a tutti quelli che avranno rifiutato d’unirsi sotto il regno di Dio!
25, 26. (a) Come illustrò quindi Gesù che sarebbe passato molto tempo prima che il regno di Dio assumesse il potere? (b) Quale beneficio terreno sarà il regno di Gesù per il genere umano, e quale assicurazione ne diede mentre era appeso al palo?
25 Per andare in un paese lontano e poi tornare con i mezzi di trasporto di millenovecento anni fa, non in aeroplano a getto, ci voleva un lungo tempo. Con questo punto dell’illustrazione Gesù indicò che sarebbe passato un lungo tempo prima che assumesse sopra la terra il potere del regno di Dio. Come mostra in questa illustrazione l’“uomo di nobile stirpe”, Gesù Cristo, che era il Figlio del Re d’eternità e il discendente del re Davide, doveva andare in un “paese lontano” per prendere in suo possesso il regno. Doveva andare oltre lo spazio interplanetare, i pianeti e le galassie, cioè nel cielo stesso, presso Geova Dio, che è la fonte d’ogni autorità governante. Come è scritto: “Non vi è autorità se non da Dio”. (Rom. 13:1) Da Dio quale fonte del regno, Gesù Cristo avrebbe ricevuto il potere reale per il beneficio del genere umano. Un beneficio, in realtà, perché l’istituzione del suo regno sopra il genere umano in nome di Geova Dio significa la restaurazione del Paradiso sulla nostra terra.
26 Mentre Gesù era al palo e al di sopra del suo capo era la scritta: “Gesù Nazzareno Re dei Giudei”, dichiarò che il suo regno avrebbe riportato sulla terra il Paradiso da cui il genere umano era stato cacciato. (Giov. 19:12-22) Uno dei due malfattori appesi ai pali situati ai due lati di Gesù disse confidando nel futuro giorno del giudizio di Dio: “Gesù, ricordati di me quando sarai nel tuo regno”. Egli sentiva che Gesù sarebbe stato ritenuto innocente dinanzi al trono del giudizio di Dio e che avrebbe ricevuto il regno. Gesù confermò questo, dicendo a quell’amichevole malfattore: “Veramente ti dico oggi: Tu sarai con me in Paradiso”. (Luca 23:39-43) Tale gloriosa promessa mostrò che Gesù Cristo credeva alla propria risurrezione dai morti e che sotto il suo regno vi sarebbe stata la risurrezione di tutti i morti dalle tombe, sia dei giusti che degli ingiusti. In questo modo il ben disposto malfattore sarebbe tornato in vita sulla terra per godere il Paradiso sotto il regno di Gesù Cristo. — Atti 24:15; Giov. 5:25, 28, 29.
27. (a) In che modo fu Gesù reso di nuovo vivente, e come ne diede prova ai suoi discepoli? (b) Quando andò egli in un “paese lontano”, e quando fu data la prova che vi era giunto?
27 Il terzo giorno dalla sua morte, subìta per aver predicato il regno di Dio, Gesù fu risuscitato, essendo stato “messo a morte nella carne, ma reso vivente nello spirito”. (1 Piet. 3:18) Nei quaranta giorni che si trattenne sulla terra per comparire ai suoi discepoli, vi furono fino a “cinquecento testimoni” del fatto che era effettivamente di nuovo in vita, quale persona spirituale che poteva comparire e scomparire come avevano fatto gli angeli di Dio in parecchie occasioni. (1 Cor. 15:3-8; Luca 24:15-36; Giov. 20:19-26) Il quarantesimo giorno dalla sua risurrezione dai morti egli cominciò a viaggiare verso il “paese lontano”, dinanzi agli occhi dei suoi fedeli apostoli sul Monte degli Ulivi. Due angeli comparvero e dissero loro: “Perché state guardando verso il cielo? Questo Gesù che, tolto a voi, è stato elevato al cielo, verrà nello stesso modo con cui voi l’avete veduto salire al cielo”. (Atti 1:1-11, Na) Dieci giorni dopo, nel festivo giorno di Pentecoste, fu data una prova miracolosa che Gesù Cristo era arrivato, si trovava alla presenza di Geova Dio ed era assiso alla destra di Dio nei cieli.
28. Che disse Pietro in quel giorno per confermare l’arrivo di Gesù in tale luogo?
28 Quel giorno l’apostolo Pietro disse sotto ispirazione dello spirito di Dio a tremila o più ascoltatori: “Questo Gesù, Iddio l’ha risuscitato, del che noi tutti siamo testimoni. Esaltato dunque alla destra di Dio, e avendo ricevuto dal Padre lo spirito santo promesso, egli ha diffuso [questo spirito] che voi vedete e udite. Infatti [il re] Davide non è asceso ai cieli, ma egli stesso dice: ‘Geova disse al mio Signore: “Siedi alla mia destra, finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello per i tuoi piedi”’. Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio lo ha fatto Signore e Cristo, questo Gesù che voi avete messo al palo”. — Atti 2:1-36.
IL TEMPO DEL RITORNO COL POTERE REALE
29, 30. (a) Dov’è giustamente istituito il regno di Dio, e perché? (b) Come tornerà Cristo col potere del regno, e come sarà evidente questo?
29 Questo accadeva millenovecento anni fa. Quindi da allora ad oggi è passato un lungo periodo di tempo. Ma dov’è il regno di Dio? Dov’è il ritorno del Figlio di Dio col potere reale? Ebbene, in quale posto dovrebbe essere il regno di Dio se non in cielo? “Il cielo è il mio trono”, dice Geova Dio. (Atti 7:49) Perciò, onde il Figlio di Dio torni a questa terra col potere reale non è necessario che divenga nuovamente uomo sulla terra. Egli non diviene più uomo, poiché sacrificò per sempre la sua natura umana per offrire in cielo a Dio il valore di questo sacrificio umano in nostro favore, per il morente genere umano. Su questo importante argomento è scritto: “Quando Cristo venne come sommo sacerdote delle buone cose che sono avvenute . . . egli entrò nel luogo santo una volta per sempre, no, non col sangue di capri e di giovani tori, ma col proprio sangue, ed ottenne per noi una liberazione eterna. Poiché Cristo . . . entrò . . . nel cielo stesso, per comparire ora davanti alla persona di Dio per noi”. (Ebr. 9:11, 12, 24) Per questa ragione l’istituzione del regno di Dio mediante Cristo significa che al genere umano è tolta la condanna ed è conferita la vita eterna.
30 Prima di morire Cristo disse ai suoi discepoli: “Ancora un po’ e il mondo non mi vedrà più”. (Giov. 14:19) Quindi sarebbe tornato col potere reale invisibilmente, estendendo il suo potere reale dal cielo alla terra e recando sulla terra i cambiamenti che avrebbero adempiuto le profezie divine.
31. (a) Quando volle Dio che il suo Figlio assumesse l’incarico della sua opera reale? (b) Perché tale periodo di tempo si chiama “fissati tempi delle nazioni”?
31 Sorge ora una domanda: Quando avrebbe Dio fatto assumere al suo Figlio l’incarico di cominciare a regnare, per sgozzare i suoi nemici e benedire il popolo che si unisce sotto questo regno di Dio? Questo è un avvenimento d’importanza universale. Dio ne ha stabilito il tempo. Quando Gesù profetizzò intorno alla fine dei “sistemi di cose”, predisse che tutto questo sarebbe avvenuto quando sarebbero terminati i “fissati tempi delle nazioni”. (Luca 21:24) Questi tempi erano quelli fissati da Dio Onnipotente alle nazioni mondane perché governassero l’intera terra senza interruzione né interferenza da parte del regno di Dio.
32. (a) Quando cominciarono quei “fissati tempi”, e quando finirono? (b) Perché possiamo esser grati che quei “fissati tempi” non dovevano continuare per sempre?
32 Dobbiamo ricordare che più di venticinque secoli fa Geova Dio aveva un regno di Dio in piccole proporzioni sulla terra con la capitale in Gerusalemme. Perciò Gesù Cristo chiamò la Gerusalemme dei suoi giorni “la città del gran Re”. (Matt. 5:35) Ma nell’anno 607 a.C. Geova Dio permise all’impero di Babilonia di distruggere per la prima volta Gerusalemme. Quindi lasciò assumere alle nazioni mondane il visibile controllo dell’intera terra. Allora cominciarono i “fissati tempi delle nazioni”. Oggi noi, che ci troviamo dinanzi alla peggiore situazione di tutta la storia umana, possiamo comprendere ciò che significarono per il genere umano i “fissati tempi delle nazioni”. Grazie a Dio, quei “fissati tempi delle nazioni” non dovevano continuare per sempre, cioè finché le nazioni non si fossero distrutte. Dio assegnò loro una fine, cui avrebbe fatto seguito la restaurazione del regno di Dio. Secondo la decisione di Dio stesso, la fine di questi tempi venne in quell’indicato anno del 1914.
33. (a) Perché la prima guerra mondiale non scoppiò nel 1914 per caso né per errore di calcolo? (b) Come possiamo calcolare tale data, ma come possiamo provare anche altrimenti che la data è corretta?
33 Non per caso, non per semplice errore di calcolo da parte di qualche maniaco, scoppiò nel 1914 la prima guerra mondiale e il mondo non è più stato lo stesso da allora in poi. Essa scoppiò perché nel 1914 terminarono i “fissati tempi delle nazioni”. Quell’anno era il tempo stabilito da Dio in cui doveva essere restaurato il regno di Dio sopra la terra e il suo fedele Figlio Gesù Cristo doveva esser posto sul trono celeste per governare il genere umano e distruggere i nemici di Dio e degli uomini. Per mezzo della cronologia biblica, insieme a quella della storia, possiamo calcolare esattamente la data del 1914, che cade 2.520 anni dopo la distruzione di Gerusalemme del 607 a.C. Ma anche se non avessimo i mezzi per calcolare la data, abbiamo le prove visibili predette dalla profezia divina che confermano tale data.
34. Quali prove predisse Gesù Cristo per mostrare il suo invisibile ritorno, e quando ebbero inizio tali prove?
34 Alcuni giorni prima che Gesù Cristo fosse messo a morte gli furono chieste le prove che avrebbero contrassegnato il suo invisibile ritorno alla fine di questo sistema di cose. Le prove che egli predisse possono leggersi nella Bibbia, nel capitolo 24 di Matteo, nel capitolo 13 di Marco e nel capitolo 21 di Luca. Esaminate per vostro conto questi capitoli. Quindi non vi sorprenderete se nel 1914 ebbe inizio la prima guerra mondiale, seguita da carestie e penuria di viveri, pestilenze più distruttive della guerra, terremoti in un luogo dopo l’altro, persecuzione dei veri seguaci di Cristo, l’istituzione della Lega delle Nazioni, aumento dell’illegalità e raffreddarsi dell’amore umano, crescente afflizione delle nazioni perplesse, confusione dei politicanti che non conoscono alcuna via d’uscita, sì, e la predicazione della buona notizia del regno di Dio in tutta la terra abitata a tutte le nazioni, e questa predicazione viene compiuta, come i fatti mostrano, dai cristiani testimoni di Geova. Gesù Cristo predisse tutti questi avvenimenti quale inconfondibile, visibile, tangibile prova che sarebbe tornato invisibilmente col potere del Regno per governare in mezzo ai suoi nemici, le nazioni mondane.
35, 36. (a) Da che cosa è formata la cristianità, e dove e come Gesù rispose alla domanda se essa avrebbe desiderato il suo ritorno? (b) Rispondendo alla domanda, che cosa mostra Apocalisse 11:15-18?
35 Rivolgiamoci ora all’ultimo libro della Bibbia, poiché viene chiamato “la rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli ha data, per mostrare ai suoi schiavi le cose che devono aver luogo in breve”. (Apoc. 1:1) Questo libro di Apocalisse fu scritto nell’anno 96. Questo significa che Gesù Cristo era tornato in cielo da sessantatré anni quando diede questa rivelazione profetica al suo apostolo Giovanni, che allora si trovava in esilio nell’isola penitenziario di Patmos. In tale libro Gesù Cristo risponde alla domanda se la cristianità, che è formata da cosiddette nazioni cristiane, avesse veramente il desiderio che egli tornasse a governare su di loro. La sua risposta è in queste parole di Apocalisse 11:15-18:
36 “Vi furono grandi voci nel cielo, che dicevano: ‘Il regno del mondo è divenuto il regno del Signor nostro e del suo Cristo, ed egli governerà come re nei secoli dei secoli’. E le ventiquattro persone d’età avanzata che erano sedute davanti a Dio sui loro troni si prostrarono bocconi e adorarono Dio, dicendo: ‘Noi ti ringraziamo, Geova Dio, Onnipotente, che sei e che eri, perché hai assunto il tuo gran potere e hai cominciato a governare come re. Ma le nazioni si sono adirate, ed è venuta l’ira tua, e il tempo fissato di giudicare i morti, e di dare la loro ricompensa ai tuoi schiavi i profeti, e ai santi e a quelli che temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di ridurre in rovina quelli che rovinano la terra’”.
37. Che cosa contrassegnò quindi l’anno 1914, e che cosa significherà che Dio si occuperà di quelli che rovinano la terra?
37 Conforme a ciò, le nazioni si sarebbero adirate quando il regno del mondo sarebbe divenuto il regno di Geova Dio e di Cristo Gesù e quando Dio avrebbe cominciato a regnare per sempre mediante Cristo. L’anno 1914 fu contrassegnato dall’esplosione d’ira delle nazioni, che iniziò proprio nella cristianità; e sin dal 1914 esse han rovinato la terra del genere umano come non era mai stato fatto prima. Essi stessi devono essere ridotti in rovina; e Dio Onnipotente farà questo per mezzo del suo Re Gesù Cristo. Quando Dio farà ciò significherà la fine di questo sistema di cose, cui seguirà il sistema di cose del nuovo mondo di Dio.
L’UNIFICAZIONE È IN CORSO
38. (a) Quali persone credono all’istituzione del regno di Dio in quell’anno, e che cosa fanno esse? (b) Quali timori non si dovrebbero provare circa il futuro dominio della terra, e che cosa fanno conformemente i testimoni di Geova?
38 Accettate queste prove dell’istituzione del regno di Dio nei cieli nel 1914? Molte persone d’ogni nazione ora le accettano. Sotto questo regno, alla cui istituzione credono, essi ora si uniscono. Sì, i testimoni di Geova, che attualmente sono in 185 paesi e gruppi di isole della terra, si uniscono sotto il regno di Dio. Dalla sua Parola apprendono che il suo regno retto da Cristo assumerà il potere sopra l’intera terra. Il blocco occidentale delle nazioni democratiche non deve temere che il blocco comunista assuma il dominio universale della terra. Il blocco comunista-socialista non deve preoccuparsi che il blocco occidentale delle nazioni democratiche assuma il dominio del mondo. Il blocco delle nazioni neutrali non si deve porre nel mezzo, non prendendo le parti di nessun blocco, temendo che qualcuno dei blocchi dei combattenti della “guerra fredda” abbia la vittoria finale e non si deve preoccupare quindi del da farsi nel caso che il proprio blocco sia sconfitto. Nessuno di questi blocchi nazionali assumerà il dominio del mondo, indipendentemente dal blocco che ora abbia il predominio nello spazio interplanetare. Il governo universale, compreso il dominio dell’intera terra, è già stato conferito, non per scelta dei democratici, né per scelta dei comunisti, né per scelta dei neutrali, né per scelta di alcun uomo, ma per la scelta, fatta da Dio, del governante, del salvatore dell’umanità, Gesù Cristo. Alla fine dei “fissati tempi delle nazioni” nel 1914, Geova Dio assunse il suo potere intronizzando nei cieli Gesù Cristo. Quindi con lealtà verso il “Re d’eternità”, i testimoni di Geova si uniscono sotto il regno di Dio, ovunque si trovino. Essi lo predicano dappertutto.
39. (a) Secondo l’illustrazione dell’uomo di nobile stirpe narrata da Gesù, quale avvenimento s’avvicina rapidamente, e che cosa significherà questo per le nazioni? (b) A differenza dei dittatori umani, quale regola imporrà Cristo alla terra, e che cosa significherà questo per quelli che avranno scelto lui?
39 Secondo l’illustrazione di Gesù dell’uomo di nobile stirpe che andò in un paese lontano per venire in possesso del regno e poi tornare a giudicare i suoi servitori e i suoi nemici, s’avvicina rapidamente il tempo in cui Cristo sgozzerà i suoi nemici nella guerra di tutte le guerre. Apocalisse 16:14 chiama tale guerra la “guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente”. Questo significherà il disastro di Armaghedon per tutte le nazioni ostili al regno di Dio, comprese le nazioni della cristianità. Noi dobbiamo sottometterci al governo di Cristo o essere sgozzati. In tutta la storia la politica dei dittatori umani è stata quella di governare o distruggere! Ma la regola che ora è imposta a tutta la terra dall’intronizzato Re di Dio, Gesù Cristo, è quella di essere governati o distrutti. Questo non significherà la rovina né afflizione per alcuno di coloro che avranno preferito farsi governare, poiché essi saranno governati in modo amorevole da Dio. Questo significherà per loro la vita eterna, la pace e la felicità.
40. (a) Quale preghiera han pronunciato miliardi di persone per secoli, e quale prova è ora in corso per quelli che la recitano oggi? (b) Quale domanda facciamo riguardo allo spettacolo offerto da quelli che scelgono il regno di Dio?
40 Per secoli miliardi di persone hanno pronunciato la preghiera insegnata da Gesù: “Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra”. (Matt. 6:9, 10, Ri) In questo giorno di decisione, in cui la grande maggioranza del genere umano si oppone alla volontà e al regno di Dio, l’onestà e la sincerità di quelli che pronunciano tale preghiera è messa alla prova. Intendono quello che dicono? Vi sono di quelli che lo intendono. Benché tutto il mondo sia contro di essi, decidono d’esser governati come piace a Dio, dal suo regno retto da Cristo. Qual è stato il risultato di questa loro scelta? Quale genere di spettacolo offrono al resto del genere umano? Offrono uno spettacolo di divisione, sospetti internazionali, reciproche rivalità e gelosie, pregiudizi razziali, come fanno le organizzazioni delle Nazioni Unite? Una onesta investigazione risponde di No!
41. Quale modello operante mostrano questi uomini, e per conoscere quale segreto ci dobbiamo rivolgere a loro?
41 Questi sudditi del regno di Dio offrono effettivamente un vivente modello di come persone di tutte le nazioni si possono ora unire e si uniranno sotto il regno di Dio quando esso avrà ridotto in rovina quelli che rovinano la terra e quando avrà legato il principale responsabile della rovinosa condotta delle nazioni, Satana il Diavolo. Oggi, fra un mondo di agitazione, questi uniti servitori d’ogni nazione sono un esempio di unità in proporzioni mondiali e questo avviene nonostante le loro ereditate imperfezioni e debolezze umane. Non alle Nazioni Unite, ma a questo popolo esemplare, ci dobbiamo rivolgere per chiedere: Qual è il segreto della loro amorevole e pacifica unità? Come l’hanno conseguita?
IL MODO IN CUI VI PERVENGONO
42. (a) Come hanno essi conseguito tale amorevole, pacifica unità? (b) Perché nel regno di Dio non vi è politica?
42 Essi la conseguono perché hanno accettato non le Nazioni Unite ma il regno di Dio quale unica speranza dell’umanità. Hanno accettato il regno di Dio retto da Cristo, che considerano il giusto governante dell’intero mondo, non solo d’una parte del mondo. Nel regno di Dio non vi è politica. Il Governatore assiso sul trono celeste del regno di Dio non è stato eletto da gruppi o partiti nazionali comunisti, neutrali o d’altro genere. Cristo è stato eletto dall’Iddio Altissimo. Come vi potrebbe infatti essere alcuna politica sotto il regno di Dio, che è un governo teocratico retto dall’Alto in basso e non dal popolo in sù? Quindi quelli che si sono uniti nella predicazione di “questa buona notizia del regno” dappertutto son venuti non solo da 185 paesi e divisioni politiche ma anche hanno lasciato dietro di sé la loro politica. Essi non hanno portato la loro politica nazionale o locale nella società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova.
43. (a) Che cosa disse Gesù in una preghiera riguardo ai suoi discepoli e al mondo? (b) Quale condotta seguono essi oggi rispetto al mondo?
43 Quando Gesù pronunciò la sua preghiera a favore dei propri discepoli, disse a Dio: “Non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo. Io in unione con loro e tu in unione con me, onde siano perfetti nell’unità”. (Giov. 17:14, 23) Pertanto, benché siano ora ordinati cittadini in 185 divisioni politiche, essi lasciano che il mondo si governi da sé. Ma essi stessi lasciano che Dio li governi in armonia con la Sacra Bibbia. Secondo le parole di Atti 5:29 dicono a tutti gli oppositori: “Dobbiamo ubbidire a Dio come governatore piuttosto che agli uomini”.
44. Per conseguire l’unità, da che cos’altro si sono allontanati, e perciò chi sono ora il loro Padre e i loro fratelli?
44 Non solo essi hanno abbandonato tutti i partiti e le dispute politiche di questo mondo, ma si sono anche allontanati da ogni varietà di dèi cui una volta rendevano culto. Hanno abbandonato le mille e più disunite sette religiose della cristianità. Si sono uniti nell’adorazione del solo Dio, il Dio Altissimo e Onnipotente, il Creatore di ogni cosa buona. Certamente tale Dio, il solo “vivente e vero Dio”, può unire i suoi sinceri adoratori. Solo tali adoratori hanno per Padre Dio e gli uomini per fratelli. In armonia col fatto che è il “solo vivente e vero Dio”, egli ha un nome che non appartiene a nessun’altra persona dell’universo. Questo nome è Geova. — Sal. 83:18; Isa. 42:8.
45. (a) Qual è il loro libro di religione, e come esso costituisce un potente fattore che li unifica? (b) Apprendendo da esso qual è la volontà di Dio, che cosa fanno essi?
45 Un solo Libro rivela e nomina questo Dio Altissimo e Onnipotente. Esso è il Libro di cui egli ispirò la composizione e di cui è perciò l’unico Autore, cioè la Bibbia. Per quelli che sono uniti sotto il regno di Dio la Bibbia è il Libro della loro religione. Questo libro è un potente fattore che contribuisce alla loro unificazione, perché da quest’unico Libro ottengono la stessa fede o credenza, la stessa speranza e la stessa regola di vita. Da quest’unico Libro apprendono qual è la volontà di Dio, e si dedicano a Dio per mezzo del sacrificio di riscatto del suo Figlio Gesù Cristo, adempiendo tale volontà. Questi uniti adoratori simboleggiano la loro dedicazione a Dio facendosi battezzare in acqua, lo stesso battesimo di cui il loro Signore Gesù Cristo diede loro l’esempio.
46. (a) Che cos’altro è una potente forza che li unisce? (b) Che cosa questa potente forza ha permesso loro di fare adempiendo ora le profezie?
46 Vi è anche un’altra potente forza che unisce questi battezzati credenti nella Parola di Dio, la Bibbia. È qualche cosa che le Nazioni Unite e tutto il resto di questo mondo non possiedono. Da parte loro, le Nazioni Unite, che rappresentano questo mondo, hanno lo spirito di questo mondo. Noi tutti sappiamo qual è lo spirito di questo mondo, perché il frutto di questo spirito si vede in abbondanza da ogni parte. Ma, dice l’apostolo Paolo ai dedicati, battezzati seguaci della Parola di Dio: “Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo spirito che è da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state benignamente date da Dio. Queste cose noi pure diciamo, non con parole insegnate da sapienza umana, ma con quelle insegnate dallo spirito”. (1 Cor. 2:12, 13) Il frutto di questo spirito è l’amore, l’amore verso Dio, l’amore verso Cristo, l’amore verso l’associazione degli adoratori cristiani di Geova Dio. (Gal. 5:22) Nulla tiene gli uomini uniti insieme come l’amore. Per questa ragione la Parola di Dio dice: “Rivestitevi di amore, poiché è un perfetto vincolo d’unione”. (Col. 3:14) Questo spirito d’amore è ciò che rende ora possibile, prima d’Armaghedon, adempiere la profezia d’Isaia nella società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova: “Faranno delle loro spade vomeri e delle loro lance falci; un popolo non brandirà più la spada contro un altro popolo e non impareranno più l’arte della guerra”. — Isa. 2:4, Na.
47. Quali efficaci cose enumera Paolo che li mantiene uniti, e quanto tempo durerà questa amorevole unità?
47 L’apostolo Paolo additò il segreto di questa inscindibile unità dei moderni testimoni cristiani di Geova Dio, quando scrisse loro questo comando: Camminate “in modo degno della chiamata con la quale foste chiamati, con completa modestia di mente e mitezza, con longanimità, sopportandovi l’un l’altro nell’amore, cercando ardentemente di osservare l’unità dello spirito nell’unificante vincolo della pace. V’è un solo corpo, e un solo spirito, come anche voi foste chiamati nell’unica speranza alla quale foste chiamati; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo; un unico Dio e Padre di tutte le persone, che è sopra tutti e fra tutti e in tutti”. (Efes. 4:1-6) Quale potente insieme di cose da godere in comune per mantenere uniti quelli che oggi si associano sotto il regno di Dio, indipendentemente da nazione o razza alla quale attualmente appartengano! Questa amorevole unità resisterà nonostante l’aumento di divisioni in questo egoistico e ostile mondo, anche quando l’intero sistema di cose mondano crollerà nella divisione di Armaghedon, nella “guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente”.
PROTEZIONE E SOPRAVVIVENZA
48. (a) Quali uomini asseriscono sulla terra d’essere i principali protettori del popolo, ma contro che cosa essi non possono proteggere il popolo? (b) Riguardo a tali sedicenti protettori, quale decisione dobbiamo prendere?
48 Quelli che oggi si uniscono sotto il regno di Dio hanno la protezione del più grande governo dell’universo. In questi giorni nei quali tutti temono una terza guerra mondiale con armi nucleari e missili, i vari governi istituiti dai piccoli uomini si considerano i principali e più potenti protettori del popolo. Con la loro stessa madornale stoltezza creano una situazione mondiale che minaccia di spazzare via la moderna civiltà, sì, di spazzare via la famiglia umana. Nello stesso tempo essi asseriscono d’essere i più grandi e migliori protettori contro tale possibilità. Ma se essi si possono proteggere dai loro propri conflitti internazionali, non si possono proteggere nella guerra universale di Dio che si scatenerà contro Satana il Diavolo e il mondo satanico. Essi non comprendono che unendosi nelle Nazioni Unite si uniscono contro Dio e il suo regno retto da Cristo. Non credono che i “fissati tempi delle nazioni” terminarono nel 1914 e che è l’ora di lasciare che il regno di Dio assuma il pieno, indiscusso, non ostacolato controllo di tutta la terra. Non si rendono conto che con la loro opposizione al regno di Dio egli li costringe a unirsi per ucciderli nella “guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente”. Quindi, che dobbiamo fare? Ci dobbiamo unire sotto il regno di Dio per metterci in salvo o ci dobbiamo unire con loro per essere con loro uccisi?
49. Come ci avverte Sofonia 3:8, 9, mostrandoci quindi la condotta corretta da tenere?
49 La profezia di Sofonia 3:8, 9 ci avverte:
“‘Perciò aspettatemi’, dichiara Geova, ‘fino al giorno che sorgerò per il bottino, poiché la decisione del mio giudizio è di radunare le nazioni, di riunire insieme i regni, per versare su di loro la mia denuncia, tutta la mia ira ardente; poiché dal fuoco del mio zelo sarà divorata tutta la terra’”.
E poi, per mostrarci la giusta condotta da tenere per la nostra salvezza, Geova dice:
“Poiché allora darò in cambio una lingua pura, onde invochino tutti il nome di Geova, per servirlo a spalla a spalla”.
50. Avendo considerato questa scrittura, che cosa fanno i testimoni di Geova, e sotto quale governo trovano protezione?
50 Servire a spalla a spalla significa unitamente. È il modo in cui la società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova hanno deciso di servirlo. Hanno ricevuto una lingua diversa da quella di questo mondo condannato. Quindi invocano all’unisono il nome di Geova Dio per mezzo del suo dominante Re Gesù Cristo. Sotto il regno di Dio si uniscono a spalla a spalla, perché la sua denuncia e il fuoco del suo zelo sono contro tutti gli altri regni o governi esistenti. Il regno di Dio è l’unico governo di protezione, l’unico governo che ci può preservare e che ci preserverà. Nella prossima prova di forza dei governi, il regno di Dio retto da Cristo mostrerà d’essere il più forte e vincerà.
51. A chi Daniele 2:44 predice la vittoria, e come?
51 La profezia di Daniele 2:44 ci assicura di questo, dicendo: “Ai giorni di quei re l’Iddio del cielo istituirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. E il regno stesso non passerà a nessun altro popolo. Esso frantumerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso durerà per un tempo indefinito”.
52. Chi è colui che dobbiamo cercare, con quali qualità e con quali probabilità?
52 L’Iddio del cielo che ha istituito questo regno è Colui che la Bibbia ci dice di cercare con giustizia e mansuetudine, non insorgendo violentemente contro alcun governo umano. Con autorità Dio ci dice che se in tal modo lo cerchiamo, in giustizia e umiltà, potremo esser “nascosti nel giorno dell’ira di Geova”. La sua ira, la sua opera bellica, è la principale condizione da cui esser nascosti, poiché egli può distruggere e nessuno dei suoi nemici potrà sfuggire alla totale distruzione, cercando vanamente di nascondersi da lui. — Sof. 2:3.
53. In qual modo lo dovremmo servire, invocando il suo nome?
53 Agiamo dunque in armonia con la sapienza biblica, che è sapienza celeste. Satana il Diavolo, “l’iddio di questo sistema di cose”, continua a dividere questo mondo con ogni sorta di egoismo e materialismo, nonostante le sue Nazioni Unite. Continuare a servire Satana il Diavolo quale dio significa la nostra rovina. Il solo “vivente e vero Dio”, Geova, è il Dio che dobbiamo scegliere e servire. Cerchiamolo tutti insieme. Stringiamo oggi le nostre file sotto il regno di Dio. Invochiamo il nome di Geova col linguaggio dell’amore, della fede, della speranza e della verità, quali sudditi del suo regno universale. Serviamolo in questo modo e serviamo gli interessi del suo regno “a spalla a spalla”.
54. Come dobbiamo superare Armaghedon, e come serviremo anche in seguito?
54 Per esser nascosti e preservati misericordiosamente nella guerra universale di Armaghedon, dobbiamo mantenerci in tale guerra uniti nell’adorazione di Geova Dio. Quindi, cominceremo a vivere tutti uniti nel nuovo mondo, col perfetto vincolo dell’amore, sotto il trionfante regno di Dio. Unitamente ci volgeremo alla pacifica attività di sanare la terra che è stata tanto rovinata da egoistici sfruttatori e guerrafondai. Unitamente raccoglieremo le nostre energie per trasformare questa terra in un paradiso simile al giardino d’Eden. Unitamente faremo i preparativi per il ritorno dei morti dalle tombe commemorative mediante il potere di risurrezione di Dio. Unitamente ci prepareremo ad insegnare a tali risuscitati le verità della sola, pura religione e delle leggi del regno di Dio. In tal modo saranno aiutati a ottenere la vita eterna con noi nel giusto nuovo mondo di Dio, dove conseguiranno la perfezione di corpo e di mente.
55. (a) Quando dobbiamo cominciare a cercare l’unità, e come ci è stata resa possibile? (b) Che cosa faremo per mostrare il nostro apprezzamento, e quali frutti mostreremo?
55 Indipendentemente dai precedenti razziali e nazionali esistenti oggi in questo mondo diviso, la perfetta pace e l’amorevole unità contrassegneranno per sempre il nuovo mondo sotto il regno di Dio. Ma ora è il tempo di cominciare a cercare tale unità. Noi dobbiamo far questo. E Geova Dio ce lo ha reso possibile mediante il suo Figlio Gesù Cristo e mediante la sua congregazione di testimoni del Regno. Ci è oggi data l’opportunità, indipendentemente dalla nostra attuale razza o nazionalità. Comprendendo questa bontà di Geova Dio, intraprenderemo insieme la sua adorazione, il suo servizio e la proclamazione del suo messaggio, e col suo spirito mostreremo che cosa avrà luogo quando tutte le nazioni si uniranno sotto il regno di Dio.