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Significato delle notizieLa Torre di Guardia 1975 | 15 ottobre
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che i capi religiosi di quel tempo erano colpevoli di ‘scolare il moscerino ma inghiottire il cammello’. (Matt. 23:24) Quei capi lo respinsero come Messia ed egli predisse la condanna e il giudizio di Dio che sarebbero venuti di conseguenza. Oggi i capi religiosi discutono per le erbacce su un muro e non comprendono il messaggio divino rappresentato dalla distruzione del tempio e dal fatto che non è mai stato restaurato.
Guai finanziari delle chiese
● In Inghilterra l’apatia religiosa ha fatto chiudere decine di vecchie chiese. Molte sono state vendute e trasformate in sale di ricreazione, teatri o semplici abitazioni. La Chiesa Anglicana è specialmente preoccupata per molte sue grandi cattedrali, che risentono degli effetti corrosivi dell’inquinamento, del decadimento dovuto all’età e degli alti costi della spirale inflazionistica. In seguito agli appelli rivolti al pubblico sono stati raccolti milioni di sterline inglesi per riparare cattedrali a York, Winchester e Canterbury. Ora per coprire le sue spese la cattedrale di Salisbury fa pagare un prezzo d’ingresso volontario. Ma la situazione permane critica. Il capo della Chiesa d’Inghilterra considera la possibilità di chiedere un aiuto finanziario allo stato.
In Nigeria, il “Sunday Times” riferisce che “molte parrocchie cattoliche romane dello Stato Centro-Orientale sono al verde”. Per far fronte alla situazione, dice il “Daily Times”, un vescovo della zona “alzò fortemente dal 300 al 400 per cento la tariffa delle funzioni religiose”. Il costo dei matrimoni è aumentato e i battesimi degli adulti costano ora circa il doppio dei battesimi dei bambini.
Il Vaticano ha avuto problemi di un’altra natura: cattivi investimenti. In un servizio sul crollo dell’impero del finanziere italiano Michele Sindona, la rivista “Business Week” elenca il Vaticano fra quelli che hanno subìto le maggiori perdite. Degli investimenti del Vaticano in due banche di Sindona (ora una è fallita e l’altra è stata chiusa dalle autorità svizzere), la rivista dice che “a Roma gli speculatori bene informati calcolano che la perdita totale della Chiesa si aggiri sui 40-50 milioni di dollari”. Il “National Catholic Reporter” commenta che se tutto il denaro donato alla Chiesa Cattolica fosse messo in un conto in banca, “la Chiesa di Roma, S.p.A., sarebbe indubbiamente la più grande società multinazionale del mondo”. “E”, aggiunge, “paragonata ad altre, sarebbe probabilmente fra le società peggio amministrate del mondo”.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1975 | 15 ottobre
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Domande dai lettori
● Chi può appropriatamente rivolgersi a Dio come “Padre”? — U.S.A.
Poiché Geova Dio è il Creatore e la Fonte della vita, tutte le creature umane sono realmente sua “progenie”, suoi figli, come dichiara l’apostolo ispirato in Atti 17:28, 29. Pertanto, tutti quelli che sinceramente riconoscono questo fatto possono giustamente rivolgersi a lui come “Padre”.
Le Scritture mostrano chiaramente che l’uso dell’espressione “Padre” in riferimento a Dio non si limita ai cristiani unti dallo spirito. Prima che lo spirito di Dio fosse versato il giorno di Pentecoste del 33 E.V., nel suo Sermone del monte Gesù insegnò a una folla di Giudei a rivolgersi a Dio in preghiera come “Padre nostro”. (Matt. 6:9) Secoli prima il profeta Isaia dichiarò: “O Geova, tu sei il nostro Padre. Noi siamo l’argilla, e tu sei il nostro Vasaio; e noi tutti siamo opera delle tue mani”. — Isa. 64:8.
Comunque, mentre tutte le creature umane che riconoscono la Paternità di Dio e vivono di conseguenza possono giustamente chiamarlo “Padre”, non tutte hanno la stessa intimità con lui. Della speciale intimità che hanno i cristiani unti dallo spirito, l’apostolo Paolo scrisse: “Avete ricevuto uno spirito di adozione come figli, mediante il quale spirito gridiamo: ‘Abba, Padre!’” (Rom. 8:15) Il termine “Abba” è un appellativo affettuoso. È l’espressione intima con cui i figli chiamavano il padre. Tale intimità è goduta anche ora da quelli del genere umano che sono stati generati dallo spirito di
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