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BibbiaAusiliario per capire la Bibbia
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benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé”, di cui tanto è scritto in tutto il libro. — Gal. 5:22, 23; Col. 3:12-14; Vedi MANOSCRITTI DELLA BIBBIA.
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BilaAusiliario per capire la Bibbia
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Bila
(Bìla) [forse, semplice, semplicità].
Una delle serve della casa di Labano che egli diede come serva alla figlia Rachele al tempo del suo matrimonio con Giacobbe. (Gen. 29:29) Ciò avvenne nel 1774 a.E.V. a Paddan-Aram, che si trovava sull’altopiano settentrionale della Mesopotamia. Quando col passar del tempo Rachele si accorse di essere sterile, diede Bila a Giacobbe come moglie secondaria affinché per mezzo della sua serva anche lei potesse avere figli, come Sara. (Gen. 16:2) Giacobbe in quel tempo aveva almeno ottantotto anni. Così Bila ebbe il privilegio di diventare la madre di due figli, Dan e Neftali, i cui discendenti formarono due delle dodici tribù d’Israele. (Gen. 30:3-8; 35:25; I Cron. 7:13) Quando Giacobbe tornò nel paese di Canaan, Bila, insieme ai suoi figli, fu presentata personalmente a Esaù, fratello gemello di Giacobbe. Dopo la morte di Rachele, il figlio maggiore di Giacobbe, Ruben, commise fornicazione con Bila. — Gen. 35:22; 49:3, 4.
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BildadAusiliario per capire la Bibbia
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Bildad
(Bildàd) [figlio di contesa, cioè litigioso; oppure, Bel ha amato].
Uno dei tre amici di Giobbe, chiamato il Suhita; discendente di Shua, figlio di Abraamo e Chetura. (Giob. 2:11; Gen. 25:2; I Cron. 1:32) Essendo il secondo a parlare nei tre cicli di dibattiti, Bildad di solito riprendeva il tema lasciato in sospeso da Elifaz; i suoi discorsi erano più brevi e più pungenti, non però come quelli di Zofar. Bildad è il primo ad accusare i figli di Giobbe di trasgressione e perciò meritevoli della calamità abbattutasi su di loro. Con un ragionamento specioso fa quest’esempio: come il papiro e le canne senz’acqua si seccano e muoiono, così muoiono “tutti quelli che dimenticano Dio”; affermazione vera in se stessa, ma del tutto fuori luogo applicata a Giobbe, uomo timorato di Dio. (Giob. cap. 8) Come Elifaz, anche Bildad considerava erroneamente le afflizioni di Giobbe pari a quelle che si abbattono sui malvagi; secondo Bildad il povero Giobbe non avrebbe avuto ‘posterità né progenie’. (Giob. cap. 18) Col terzo breve discorso, in cui Bildad sostiene che l’uomo è “un baco” e “un verme” e perciò impuro agli occhi di Dio, finiscono le parole di “conforto” dei tre amici di Giobbe. (Giob. cap. 25) Alla fine Bildad, insieme agli altri due, riceve da Dio il comando di offrire un olocausto mentre Giobbe intercederà per loro. — Giob. 42:7-9.
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BirraAusiliario per capire la Bibbia
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Birra
Bevanda dal contenuto alcolico piuttosto basso, prodotta con la lenta fermentazione di grano o altro cereale.
Tavolette cuneiformi rivelano che la fabbricazione della birra dai cereali era praticata nell’antica Mesopotamia già nel III millennio a.E.V. Quando Abraamo giunse per la prima volta in Egitto trovò probabilmente che la birra era già una bevanda comune. Si dice che in seguito Ramsete III tenesse in così gran conto la birra da offrirne quasi 115.000 litri l’anno ai suoi dèi. Sono stati trovati molti boccali da birra filistei con relativo filtro. Sembra che tali nazioni avessero una gran varietà di birra per soddisfare tutti i gusti — birra dolce, birra scura, birra profumata, birra spumosa, birra aromatizzata — che veniva servita calda o fredda, allungata con acqua oppure densa e sciropposa. — Isa. 1:22; Osea 4:18; Naum 1:10.
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BisacciaAusiliario per capire la Bibbia
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Bisaccia
Borsa, di solito di pelle, portata sulla spalla da viaggiatori, pastori, agricoltori e altri. Serviva per portare cibo, indumenti e altre provviste, ed era diversa dalla borsa più piccola che si portava alla cintura per riporvi monete d’oro, d’argento e di rame. (Matt. 10:9; Mar. 6:8) La “borsa da pastore” di Davide era senza dubbio una bisaccia. (I Sam. 17:40) Gesù Cristo, nel mandare prima i dodici apostoli e poi i settanta discepoli, disse loro di non portare bisacce per il cibo. (Matt. 10:5, 9, 10; Luca 9:3; 10:1, 4; 22:35, 36) Dovevano dunque aver fiducia che Geova Dio avrebbe provveduto il necessario per il loro ministero e non essere ansiosi per le cose materiali, per quello che avrebbero mangiato o indossato l’indomani. — Matt. 6:25-34.
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BitiniaAusiliario per capire la Bibbia
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Bitinia
(Bitìnia).
Provincia romana dell’Asia Minore settentrionale, in quella che ora è la Turchia NO, a E di Costantinopoli, lungo la sponda meridionale del Mar Nero. Durante il secondo viaggio missionario, dopo che Timoteo li aveva raggiunti a Listra, Paolo e Sila avevano intenzione di recarsi in Bitinia, ma “lo spirito di Gesù non lo permise loro”. (Atti 16:7) Non è menzionato che gli apostoli predicassero nella zona, ma evidentemente c’erano dei cristiani quando Pietro scrisse la sua prima lettera canonica verso il 62–64 E.V. (I Piet. 1:1) Plinio il Giovane, scrivendo all’inizio del II secolo all’imperatore romano dalla Bitinia dove si trovava come legato imperiale, menziona che i cristiani erano numerosi in quella provincia. Del cristianesimo dice: “Il contagio di questa superstizione si è diffuso non solo nelle città ma anche nei villaggi e nelle campagne”.
In epoca precristiana la zona era governata da una dinastia di re indipendenti, l’ultimo dei quali, Nicomede IV, nel 74 a.E.V. la lasciò in eredità alla repubblica romana. Ai giorni degli apostoli la Bitinia confinava a O con la Propontide e la Misia, a S con l’Asia e la Galazia e a E col Ponto, anche se i romani l’avevano unita a quest’ultimo per farne un’unica provincia del Ponto e della Bitinia (65–63 a.E.V.). La Bitinia è un paese fertile, generalmente collinoso, che si presta alla coltivazione
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BilanciaAusiliario per capire la Bibbia
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Bilancia
Strumento per pesare. Presso gli antichi era nota la bilancia semplice. Consisteva di un’asta orizzontale o giogo che faceva perno al centro essendo appoggiata su un piolo o appesa a una corda, con un piatto o un uncino alle due estremità. L’oggetto da pesare veniva messo su uno dei piatti (o appeso al gancio, se si trattava ad esempio di un sacchetto di monete) e i pesi convenzionali dall’altra parte. (Ger. 32:10; Isa. 46:6; Gen. 23:15, 16; Ezec. 5:1; vedi MONETA). In tempo di carestia anche i generi alimentari si pesavano con cura sulla bilancia. Il cavaliere del cavallo nero descritto in Rivelazione 6:5 aveva in mano una bilancia “per pesare il pane, segno... di tempi cattivi, quando anche i generi di prima necessità diventavano terribilmente costosi”. — The Expositor’s Greek Testament, Vol. V, p. 390.
Geova aveva comandato di essere onesti e accurati nell’usare la bilancia (Lev. 19:35, 36), perché la bilancia ingannatrice gli era detestabile. (Prov. 11:1; 16:11; Ezec. 45:10) La bilancia non segnava il peso esatto se aveva bracci di lunghezza disuguale, o era meno sensibile se aveva bracci troppo corti o il giogo troppo spesso e pesante. A volte gli israeliti usavano la bilancia in modo fraudolento (Osea 12:7; Amos 8:5), e moltiplicavano l’inganno servendosi di pesi inesatti, un tipo di pesi per comprare e un altro per vendere. — Prov. 20:23.
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