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Ricchezza della piena certezza del nostro intendimentoLa Torre di Guardia 1951 | 1° giugno
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nella Traduzione del Nuovo Mondo. La sua appendice contiene una illuminante spiegazione sull’Hades, la Geenna e il Tartaro, che mostra il loro limitato significato e la loro differenza.
13. Come mostra essa l’applicazione o il significato di queste tre parole greche?
13 Le note in calce alla traduzione mostrano che l’Hades corrisponde all’ebraico “Sceol” e si riferisce al comune sepolcro del genere umano redento da Cristo e sarà un giorno completamente vuotato mediante la risurrezione di tutti quelli che si trovano nelle loro tombe individuali. Perciò Pietro applica la profezia a Gesù quando era nel comune sepolcro del genere umano: “Tu non dimenticherai l’anima mia nell’Hades!” Egli aggiunge che il profeta Davide “vide in anticipo e parlò della risurrezione del Cristo dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Hades!” (Atti 2:27, 31, NM) Più tardi Gesù dice a Giovanni: “lo ho le chiavi della morte e dell’Hades”. La visione di quando applica queste chiavi dice: “E la morte e l’Hades resero i morti ch’erano in loro, ed essi furono giudicati individualmente secondo le loro opere. E la morte e l’Hades furono gettati nel lago di fuoco. Questo significa la morte seconda, il lago di fuoco”. Questo significa la morte o fine dell’Hades. Il simbolico “lago di fuoco” corrisponde alla Geenna e raffigura la distruzione eterna. Gesù ce lo dice con le seguenti parole: “Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può distruggere sia l’anima che il corpo nella Geenna”. Gesù mette in contrasto la vita e la Geenna, perché esser condannato alla Geenna significa esser cancellato da tutta la vita. (Matt. 10:28; 18:9; 23:33; Mar. 9:43-47, NM) Il terzo termine, Tartaro, si applica solo ai caduti angeli spirituali, e non a noi umani. Si riscontra una sola volta in 2 Pietro 2:4, e descrive la presente condizione di abbassamento di tali angeli per la loro ribellione peccaminosa contro Geova Dio.
14. Come mette in evidenza la mortalità dell’anima umana?
14 In uno dei testi appena citati, Gesù dichiarò che Iddio ha il potere di distruggere sia il corpo umano che l’anima nella Geenna. Questo ci desta al tremendo fatto che l’anima umana è distruttibile e per nessuna ragione immortale come insegnarono i filosofi pagani Pitagora, Socrate e Platone. La verità cristiana della mortalità e distruttibilità dell’anima umana è messa in insolita evidenza nella nuova versione della Bibbia per il fatto che questa traduce coerentemente la parola greca psyché con la parola “anima” nelle 102 volte che la parola greca ricorre. Questo non confonde, ma rivela come il clero della Cristianità ha adottato e insegnato falsità pagane relativamente all’anima umana invece della verità cristiana.
15. Come mostra l’appendice informazioni relative all’“anima”?
15 L’appendice raggruppa le ricorrenze della parola psyché sotto differenti titoli per mostrare che l’anima è distinta dallo spirito e che le persone viventi o creature sono esse stesse anime. Per esempio in 1 Corinzi 15:45 (NM) si legge: “Il primo uomo Adamo divenne un’anima vivente”. E in 1 Pietro 3:20 (NM) si legge: “La pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè, mentre veniva costruita l’arca, nella quale poche persone, cioè otto anime, furono portate in salvo in mezzo all’acqua”. Ma relativamente alla mortalità dell’anima umana, ascoltate queste altre parole di Gesù: “È legale il sabato fare un’opera buona o far del male, salvare un’anima o ucciderla?” (Mar. 3:4; Luca 6:9, NM) E ancora: “Chiunque cerca di tenere in salvo per sé la sua anima la perderà, ma chiunque la perderà la preserverà in vita”. “Colui che è affezionato alla sua anima la distrugge, ma colui che odia la sua anima in questo mondo la salvaguarderà per la vita eterna”. (Luca 17:33; Giov. 12:25, NM; si confronti con Giosuè 10:28, 30, 32, 35, 37, 39; 11:11) “L’anima mia è profondamente rattristata, fino alla morte”. (Matt. 26:38; Mar. 14:34, NM) E così per molti altri passi. Ma questa dottrina cristiana che la nostra anima muore e che i morti sono inconsci e inattivi è in perfetta armonia con la consolante dottrina della risurrezione.
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Ulteriore arricchimento d’intendimentoLa Torre di Guardia 1951 | 1° giugno
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Ulteriore arricchimento d’intendimento
1. Come la nuova traduzione è stata accurata riguardo al verbo greco?
UNA delle più importanti parti del discorso in qualsiasi lingua è il verbo. Senza dubbio è la parte del discorso più difficile a usare. Per arricchire appieno il nostro intendimento delle Scritture Greche Cristiane il traduttore deve comprendere questa complicata parte del discorso greco, il verbo. Esso ha un certo numero di voci, tempi e modi. Un certo numero di distinzioni fra tutti questi si estinse col tramontare del greco classico e il prevalere del greco comune o koiné ai giorni di Gesù e degli apostoli. Tuttavia il traduttore moderno non può permettersi d’esser negligente e trascurato in quanto all’esatto significato di un verbo. Nel greco i tempi dei verbi non esprimono solo il tempo di un’azione o stato, ma anche la specie dell’azione, se è iniziale, oppure continuativa, o si ripete, o è completata ad un certo punto. L’attenzione per questi significati contenuti nelle forme dei verbi conduce alla traduzione precisa e alla finezza d’espressione. Per alcuni lettori essa potrebbe parere una traduzione libera piuttosto che letterale, ma non è effettivamente così. Una breve considerazione di alcuni casi che mostrano l’attenzione che la Traduzione del Nuovo Mondo ha prestata alla forza descrittiva del verbo si dimostrerà istruttiva.
2. Come rende il tempo presente storico del verbo?
2 Risulta che, ad eccezione del libro dell’Apocalisse, la Traduzione del Nuovo Mondo ha eliminato il presente storico, e lo ha reso in tutti i casi relativi con verbi al
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