-
Commemorare la morte di CristoLa Torre di Guardia 1978 | 1° marzo
-
-
nel fatto che gli eredi del Regno sono paragonati al seme di Abraamo che deve benedire tutte le famiglie della terra. — Gen. 22:17, 18; Gal. 3:29.
Perciò è evidente che quelli che hanno speranze terrestri, la “grande folla” di “altre pecore”, che non sono nel nuovo patto, non devono partecipare al pane e al vino alla Commemorazione. La loro presenza, dunque, ha alcun significato? Certo! Potremmo paragonarla, in un certo senso, alla celebrazione dell’anniversario di un matrimonio. Naturalmente, interessa soprattutto gli sposi, ma essi possono benissimo invitare altri, amici e parenti, affinché siano partecipi della loro felicità. (Confronta Rivelazione 19:6, 7). Coloro che hanno speranze terrestri si interessano vivamente di ciò che riguarda coloro che hanno speranze celesti; felicemente onorano l’occasione con la loro presenza.
Certo tutti, indipendentemente dalle proprie prospettive, possono trarre grande profitto essendo presenti. In questa occasione viene sempre messa in risalto l’eccelsa qualità dell’amore che Geova Dio mostrò dando suo Figlio come nostro riscattatore. Viene pure dato risalto alla profondità dell’amore di Gesù, che depose la sua vita per noi, oltre all’eccellente esempio che diede ai suoi seguaci. (Giov. 15:12, 13; 1 Cor. 15:3) Le Scritture indicano ulteriormente che il Pasto Serale del Signore è un’occasione in cui tutti i presenti possono esaminarsi. E sarebbe particolarmente indicato esaminarsi riguardo all’amore che si ha l’uno per l’altro, poiché in quell’occasione Gesù disse: “Vi do un nuovo comandamento, che vi amiate l’un l’altro; come vi ho amati io, che voi pure vi amiate l’un l’altro. Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. Certo questa qualità dell’amore, manifestata in modo così rimarchevole da Geova Dio e Gesù Cristo, è qualcosa che dovrebbe distinguere tutti i cristiani indipendentemente dalla loro speranza. — Giov. 13:34, 35.
Presenti dove?
La commemorazione della morte di Cristo è un tempo di allegrezza. Infatti, in occasione di quel memorabile pasto serale che presero insieme, Gesù poté dire: “Io ho vinto il mondo”. (Giov. 16:33) Mantenendo l’integrità, Gesù dimostrò che il Diavolo è bugiardo e che Dio è verace, ciò che è senz’altro motivo di gioia. Fra breve, in più di 40.000 congregazioni su tutta la terra, i Testimoni di Geova si rallegreranno commemorando la morte di Gesù. Sei tu uno che apprezza o che vuole conoscere di più in merito a tutto ciò che Geova Dio e Gesù Cristo hanno fatto per te? Allora sei il benvenuto in una Sala del Regno dei Testimoni di Geova il giovedì 23 marzo 1978, dopo il tramonto, per unirti alla celebrazione di questa commemorazione della morte di Cristo, alla lode di Geova Dio e per il tuo proprio benessere spirituale.
-
-
Era sostanziosa la dieta di Giovanni il Battezzatore?La Torre di Guardia 1978 | 1° marzo
-
-
Era sostanziosa la dieta di Giovanni il Battezzatore?
Giovanni il Battezzatore mangiava “locuste e miele selvatico”. (Matt. 3:4) Secondo un esame effettuato a Gerusalemme, le locuste del deserto contengono il 75 per cento di proteine. Riguardo al miele come alimento, l’Encyclopedia Americana dice: “Il miele è altamente nutritivo, ed è specialmente utile al corpo per produrre energie, poiché quattro quinti delle sostanze che lo compongono sono carboidrati”.
-