Apprezziamo le cose di Dio
1, 2. Nel tempio di Gerusalemme, quale eccellente esempio di apprezzamento fece notare Gesù ai suoi discepoli?
UN GIORNO che Gesù era nel tempio a Gerusalemme fece notare ai suoi discepoli un eccellente esempio di apprezzamento per le cose di Dio. Mentre il popolo ascoltava, Gesù aveva appena avvertito i suoi discepoli circa ‘i dottori della legge che amano camminare su e giù in lunghe vesti e hanno grande desiderio di saluti rispettosi per la strada, dei primi posti nelle sinagoghe, e dei posti d’onore alle feste’. Non avevano vero rispetto per la casa di adorazione di Dio. Invece, cercavano di sfruttarla per il proprio vantaggio, richiamando l’attenzione su di sé. Lì nel tempio Gesù osservò i ricchi che gettavano i loro doni nelle casse del tesoro. Vide anche una certa vedova bisognosa gettarvi due monetine di piccolissimo valore, e fece notare ai suoi discepoli quanto accadeva, dicendo: “Vi dico veracemente: Questa vedova, benché povera, ha gettato più di tutti. Poiché tutti questi han gettato doni del loro avanzo, ma questa donna nel suo bisogno ha gettato tutti i suoi mezzi di sostentamento”. — Luca 20:45-47; 21:1-4.
2 Com’è interessante che Gesù dicesse che questa donna, la quale aveva gettato due monetine di piccolissimo valore, aveva “gettato più di tutti”! Gesù sapeva che questa donna apprezzava il tempio. Ella sapeva che bisognava aver cura del tempio e offrì la propria contribuzione per la sua manutenzione. “Ella, dalla sua indigenza, ha messo tutto ciò che aveva per vivere”. (Versione a cura di mons. S. Garofalo) Che cosa c’era in merito a questo tempio che aveva indotto questa vedova bisognosa a manifestare tale apprezzamento?
3. Che cosa c’era lì nel tempio che questa vedova apprezzava?
3 Era a questo luogo che i Giudei di tutto il territorio andavano almeno tre volte all’anno per feste speciali in relazione alla vera adorazione. Era lì che questa vedova poteva portare i suoi sacrifici e chiedere ai sacerdoti di offrirli a Geova per il perdono dei suoi peccati e come espressione della sua gratitudine. Era lì che poteva udir leggere e spiegare la Parola di Dio. Era lì che poteva avere la risposta alle sue domande riguardo a Geova e a come la sua Legge influiva sulla sua vita. Lì poteva associarsi agli anziani della congregazione di Dio e ai suoi amici che similmente vi andavano per l’adorazione. Ella apprezzava profondamente il tempio. Avendo fede che Dio poteva provvedere ai suoi bisogni, ella mise gli interessi dell’adorazione di Geova anche prima della preoccupazione di ottenere le necessarie cose fisiche della vita. — Si paragoni Matteo 6:31-33.
4. Che cos’è il grande tempio spirituale di Dio, e quale sentimento dovremmo nutrire riguardo ad esso?
4 Quel tempio a Gerusalemme, che un tempo era stato il centro dell’adorazione di Geova qui sulla terra, non esiste più. Poiché fu erroneamente usato, trattato come qualche cosa di profano dal popolo che asseriva di servire Dio, egli permise che fosse distrutto dai Romani. Ma quel tempio terreno raffigurava, in un modo che le menti umane potessero capirlo, il grande tempio spirituale di Dio. Questo tempio è l’edificio spirituale di Dio mediante cui gli uomini qui sulla terra possono accostarsi a lui, il santo e invisibile Dio che risiede nei cieli, per adorarlo in base al valore espiatorio del sacrificio di Gesù Cristo. È nei terrestri cortili di questo tempio che possiamo offrire sacrifici di lode a Geova. (Ebr. 13:15) Ed è per mezzo di questo tempio spirituale che riceviamo istruzione nelle vie di Dio. Apprezziamo pienamente quel tempio? Ci sentiamo come si sentì il salmista Davide, che disse riguardo alla casa di Geova: “Una cosa ho chiesta a Geova, è ciò che cercherò: che io possa dimorare nella casa di Geova per tutti i giorni della mia vita, per guardare la piacevolezza di Geova e per mirare con apprezzamento il suo tempio”? — Sal. 27:4.
5. In che modo la nostra frequenza alle adunanze di congregazione rispecchia la nostra attitudine verso il tempio spirituale di Geova?
5 In tal caso, ci riuniremo regolarmente con quelli che adorano Geova quando essi si radunano alle adunanze di congregazione. La Sala del Regno in cui si riuniscono non è il tempio di Geova. Ma è lì che possono udir leggere e considerare la Parola di Dio, come si faceva anticamente nel tempio di Gerusalemme. Lì imparano ad applicare i consigli della Parola di Dio nella loro vita. Lì si associano a uomini spiritualmente anziani e ad altri adoratori di Geova. Con la loro presenza a queste adunanze, prestando viva attenzione e mettendo in pratica le cose che imparano dalla Parola di Dio, dimostrano in modo significativo che apprezzano veramente il grande tempio spirituale di Geova. Apprezzate queste cose di Dio? Ogni persona deve decidere da che parte vuole andare, seguendo la condotta giusta con il popolo di Dio o la condotta ingiusta insieme al mondo. Che cosa apprezzate voi? Che cosa stimate essere di grande valore? — 1 Giov. 2:15, 17.
“UNA PERLA DI ALTO VALORE”
6. In che modo Gesù illustrò il profondo apprezzamento che il vero cristiano deve avere per il regno di Dio?
6 Per aiutare i suoi discepoli a coltivare apprezzamento per le cose di massimo valore, le cose di Dio, Gesù fece frequenti illustrazioni. In un’occasione, quand’era in Galilea, disse loro: “Il regno dei cieli è simile a un commerciante viaggiatore che cercava perle eccellenti. Trovata una perla di alto valore, se ne andò e vendette prontamente tutte le cose che aveva e la comprò”. (Matt. 13:45, 46) Ecco un commerciante che conosceva il valore delle perle. Quando trovò una particolare “perla di alto valore” la stimò più di tutti gli altri suoi possedimenti. Vendette prontamente tutte le cose che aveva, ogni suo bene di valore, per comprare quell’unica eccellente “perla di alto valore”. Coloro che volevano entrare nel regno di Dio dovevano apprezzarlo così tanto; dovevano apprezzarlo tanto altamente. — Si paragoni Luca 13:24.
7. Come dimostrò Gesù il proprio apprezzamento per il Regno?
7 Gesù stesso diede senz’altro l’esempio in questo. Viaggiando a piedi da un’estremità all’altra del paese d’Israele, predicò: “Il regno dei cieli si è avvicinato”. (Matt. 4:17) Egli addestrò e mandò altri a partecipare a quell’opera di proclamazione. (Matt. 10:7) Non solo disse ai suoi apostoli che avrebbero partecipato con lui al regno celeste, ma depose la sua vita in sacrificio affinché questo fosse loro possibile. (Luca 22:19, 20, 28-30) Le Scritture mostrano che quelli che sarebbero stati coeredi con Cristo nel suo regno e che avrebbero dominato con lui per mille anni sarebbero stati 144.000 di numero, e che sulla terra vi sarebbe stata un’innumerevole “grande folla” di persone che avrebbero dato prova d’essere leali sudditi di quel regno. — Riv. 7:4-10; 14:3-5; 20:6.
8, 9. (a) Quanto significato deve avere il regno di Dio per quelli che saranno coeredi di Cristo? (b) Che cosa disse Paolo per mostrare i suoi sentimenti verso di esso? (c) Si richiede tale devozione da quelli che sperano nella vita terrestre come sudditi del Regno?
8 Quanto significato deve avere per loro il regno di Dio? Quelli che vogliono ottenere il regno celeste con Cristo devono infine essere disposti a rinunciare a tutti i loro possedimenti terreni; devono arrivare al punto di deporre la loro vita per conseguire il regno celeste. Ma non solo devono essere disposti a morire per quel regno; devono anche vivere per esso. (Luca 12:31) Imitando Cristo devono essere predicatori della buona notizia di quel regno. L’apostolo Paolo espresse quanto significato aveva per lui l’essere unito a Cristo nel regno celeste, dicendo: “Ritengo tutto una perdita a paragone della superna cognizione di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale mi sono privato di tutto e tutto ritengo come spazzatura, pur di guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, non con la mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella derivante dalla fede in Cristo, quella derivante da Dio e fondata sulla fede, per conoscere lui e la potenza della sua resurrezione e la comunione delle sue sofferenze, reso conforme alla sua morte, se in qualche modo io pervenga alla resurrezione dai morti. Non che abbia già raggiunto la meta o sia già pervenuto alla perfezione, ma corro se mai mi riesca di afferrarla, perché anch’io fui afferrato da Cristo Gesù. Fratelli, non credo di averla ancora afferrata, ma una cosa sola faccio, dimenticando quanto sta dietro di me, proteso verso quello che è dinanzi a me: corro verso la meta per ottenere il premio della chiamata superna di Dio in Cristo Gesù”. (Filip. 3:8-14, La Bibbia Concordata) Sì, Paolo apprezzava veramente il valore delle cose di Dio. Lo apprezzate voi?
9 Come quelli che ottengono un posto nel regno celeste devono dar prova che per loro esso è più prezioso di qualsiasi altra cosa possiedano, così anche quelli che vogliono essere favoriti con la vita eterna quali sudditi terreni di quel regno devono similmente dimostrare un analogo profondo apprezzamento per tale meravigliosa prospettiva. I sentimenti che provano realmente per essa saranno messi alla prova. Perché?
FERMI DAVANTI ALL’OPPOSIZIONE
10. (a) Se realmente sosteniamo il regno di Dio, che cosa subiremo per mano del mondo? (b) Come si comportarono gli apostoli dinanzi a tale persecuzione, e perché?
10 Chi esercita veramente fede nel regno di Dio e lo predica pubblicamente incontrerà opposizione dal mondo. Parlando ai suoi discepoli del termine di questo sistema di cose, Gesù li preparò a tale opposizione, dicendo: “Vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, e sarete trascinati davanti a re e governatori per amore del mio nome. Vi riuscirà di testimonianza”. (Luca 21:12, 13) L’apostolo Pietro fu uno di quelli che udirono Gesù dir questo e fu egli stesso perseguitato. Egli e gli altri apostoli furono condotti dinanzi al Sinedrio giudaico. Il sommo sacerdote li interrogò e disse: “Noi vi abbiamo positivamente ordinato di non continuare a insegnare in base a questo nome, eppure, ecco, avete empito Gerusalemme del vostro insegnamento, e avete determinato di recare su di noi il sangue di quell’uomo”. Senza esitazione, ma comprendendo appieno il privilegio di rappresentare Geova Dio e suo Figlio Gesù Cristo, “Pietro e gli altri apostoli dissero: ‘Dobbiamo ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini’”. — Atti 5:27-29.
11, 12. (a) Come l’apostolo Pietro ci esortò a considerare le “prove” che si abbattono su di noi perché serviamo Dio, e il loro risultato? (b) Mentre ci avviciniamo alla “grande tribolazione”, in che modo gli esempi di Abraamo e Mosè possono aiutarci ad avere la giusta veduta?
11 Per confortare e incoraggiare quelli che accrescevano il loro apprezzamento per il servizio di Dio, Pietro considerò il risultato delle infuocate prove che avrebbero subìte. Egli scrisse: “Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere un po’ afflitti da varie prove, perché il valore della vostra fede, molto più preziosa dell’oro, che, pur destinato a perire, tuttavia si prova col fuoco, torni a vostra lode, gloria e onore nella manifestazione di Gesù Cristo”. — 1 Piet. 1:6, 7, La Bibbia di Gerusalemme.
12 Quando realmente si apprezzano le cose di Dio, non ci si trattiene dal proferire la verità solo perché proferendola possono derivarne “prove”. È noto che, come fu perseguitato Gesù, così saranno perseguitati i suoi seguaci. Si comprende che le “prove” non continueranno per sempre. Hanno un inizio, e avranno una fine. Come l’oro che è fatto passare nel fuoco non vi si lascia per sempre ma ne è tratto fuori, così anche i cristiani escono dal calore della persecuzione. Ma la loro fede che è stata così provata è assai più preziosa dell’oro che perisce. Quando Abraamo apprese della deportazione di suo nipote Lot compiuta da re pagani, non si trattenne dal dimostrare la sua fiducia in Geova. Agì con piena fede, e ne fu benedetto. (Gen. 14:13-20) Anche Mosè, essendo stato allevato in una posizione di favore alla corte egiziana, dimostrò di aver fede in Geova, l’Iddio di Abraamo. “Per fede Mosè, quando fu cresciuto, rifiutò d’esser chiamato figlio della figlia di Faraone, scegliendo d’essere maltrattato col popolo di Dio piuttosto che avere il temporaneo godimento del peccato”. Stimò il biasimo derivante dall’essere nominato servitore di Dio quale ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto. (Ebr. 11:24-26) Ora, che dire della vostra fede? Credete nella Parola di Dio? La tenete in alta considerazione? Significa tanto per voi che, indipendentemente dalle “prove” che potete subire perché vi attenete ad essa, continuerete a riporre fede in Dio? Tutti quelli che verranno “dalla grande tribolazione” quali superstiti d’essa, con la meravigliosa prospettiva della vita eterna nel nuovo ordine di Dio che li attende, devono dimostrare tale apprezzamento. — Riv. 7:14-17.
13. Avendo fede, in quale attività si impegnano i Testimoni di Geova?
13 Durante l’anno scorso i testimoni di Geova in ogni parte del mondo hanno dimostrato una fede simile. Essi apprezzano la verità. La studiano diligentemente. Ma non la tengono per sé. La estendono zelantemente ad altri, e questo nonostante la persecuzione cui possono andare incontro. Amano la vita e vorrebbero che tutti gli altri ottenessero la vita eterna. Vi interesserà conoscere ciò che hanno fatto per dimostrare il loro apprezzamento per le cose di Dio nello scorso anno di servizio.
DUE MILIONI DI PREDICATORI DELLA BUONA NOTIZIA!
14. Quanti parteciparono effettivamente alla predicazione della buona notizia l’anno scorso, e quali furono i risultati?
14 Durante il passato anno di servizio (dal 1º settembre 1973 al 31 agosto 1974) più di due milioni di persone predicarono la buona notizia con i testimoni di Geova. 2.021.432 proclamatori consegnarono rapporti alle congregazioni alle quali sono associati, indicando che avevano non solo partecipato alla predicazione del messaggio del Regno, ma intendono continuare a predicarlo. Due milioni di persone che fanno la stessa cosa, cioè che vanno di casa in casa e si valgono di ogni altro mezzo appropriato per predicare la buona notizia del regno di Dio, e apprezzano realmente il privilegio di predicarla, producono risultati. Per cui durante l’anno di servizio del 1974 i testimoni di Geova ebbero la gioia di vedere 297.872 persone progredire nel loro apprezzamento della verità biblica fino al punto di battezzarsi per simboleggiare la loro dedicazione a Geova Dio. Essi si associarono a coloro che già proclamavano la buona notizia e dichiararono d’essere cristiani testimoni di Geova. Ora anch’essi vanno di casa in casa a recare il messaggio della Bibbia, fanno visite ulteriori a quelli che mostrano interesse per la verità e studiano con loro la Parola di Dio nelle loro case.
15. Fino a che punto i testimoni di Geova si impegnarono nel servizio di campo durante l’anno?
15 È difficile immaginarlo, ma questi due milioni e più di persone (che servono tutte volontariamente, non per un guadagno pecuniario, ma per amore verso Dio e per interesse verso i loro simili) dedicarono 371.132.570 ore a questa opera di evangelizzazione. Fecero 151.171.555 visite ulteriori a coloro che mostrarono interesse per la Parola di Dio, e in media condussero 1.351.404 studi biblici a domicilio. Questa attività fu svolta in 207 paesi e isole del mare. Avendo tale apprezzamento per le cose di Dio, non c’è da meravigliarsi che negli scorsi dodici mesi i testimoni di Geova ottenessero tali splendidi risultati nella predicazione della buona notizia!
16. Quanta letteratura fu distribuita, e perché?
16 Per aiutare le persone di cuore retto a venire all’accurata conoscenza dell’amorevole proposito di Dio per il genere umano, i testimoni di Geova hanno il piacere di mettere a loro disposizione Bibbie e pubblicazioni di studio biblico. Durante l’anno passato lasciarono 27.581.852 libri, 12.409.287 opuscoli e 273.238.018 riviste agli interessati per promuovere tale istruzione biblica. Per di più, ottennero 2.387.904 abbonamenti alle riviste Torre di Guardia e Svegliatevi!
17. Quale altra attività richiese molto del loro tempo, e perché?
17 I testimoni di Geova, comunque, non dedicarono tutto il loro tempo a visitare altri a domicilio per offrir loro pubblicazioni bibliche e per studiare la Bibbia con loro. Dedicarono anche tempo a considerare la Parola di Dio nelle proprie case e nelle adunanze di congregazione. E durante l’anno passato hanno costruito molte nuove Sale del Regno, dove si riuniscono regolarmente ogni settimana per edificarsi spiritualmente. Sanno che tali adunanze sono essenziali nella vita del cristiano. Come disse Gesù stesso: “È scritto: ‘L’uomo non deve vivere solo di pane, ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova’”. — Matt. 4:4.
18. Quante congregazioni vi sono ora, e su cosa si basano le loro adunanze?
18 Ora vi sono 34.576 congregazioni di testimoni di Geova che si radunano nelle loro Sale del Regno in ogni parte del mondo. In tutte queste congregazioni la Bibbia è la pubblicazione principale a cui si rivolge l’attenzione e su cui si basano le considerazioni. Gli anziani che sono in ciascuna congregazione, qualificati insegnanti della Parola di Dio, hanno cura d’essa. Si tengono in contatto con le sedi filiali della Società Torre di Guardia — vi sono novantasei di tali sedi filiali — e per mezzo di esse ricevono abbondante, edificante materiale di studio per la congregazione. Siete sempre benvenuti alle adunanze dei testimoni di Geova in qualsiasi loro Sala del Regno. Se non sapete dove si trova quella più vicina, sentitevi liberi di scrivere agli editori di questa rivista per chiederlo. Saremo lieti di darvi tali informazioni. Nella Sala del Regno incontrerete molte brave persone, persone interessanti, veramente dedicate a Geova Dio e sinceramente desiderose di fare la sua volontà. Con sincera fede pregano: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. — Matt. 6:9, 10.
19. Quanti assistettero l’anno scorso alla Commemorazione, e come mostrano le Scritture l’importanza della regolare frequenza alle adunanze?
19 In un’occasione i testimoni di Geova ebbero 4.550.457 presenti nelle loro Sale del Regno in tutta la terra. Ciò ebbe luogo il 7 aprile 1974, alla celebrazione della Commemorazione della morte di Cristo. Foste uno dei presenti? — Ebr. 10:24, 25.
20. (a) Secondo l’elenco del prospetto del servizio, l’anno scorso quali paesi ebbero notevoli aumenti nel numero dei proclamatori? (b) Com’è il numero dei pionieri in paragone con il totale dei proclamatori in luoghi come Hawaii, Indonesia, Giappone e Corea? (c) In quali paesi notate che c’è più di uno studio biblico per proclamatore?
20 Per fornirvi i particolari sull’opera compiuta in tutto il mondo dai testimoni di Geova, in questo numero de La Torre di Guardia, alle pagine da 342 a 345, pubblichiamo un prospetto del servizio di campo dei testimoni di Geova. Esso elenca tutti i paesi dove hanno predicato l’anno scorso e dà il numero dei singoli proclamatori della buona notizia che hanno partecipato a questa opera. Indica pure quanti sono i proclamatori “pionieri”, cioè coloro che dedicano almeno 100 ore al mese per predicare e insegnare il messaggio biblico ad altri che non sono ancora Testimoni. Nel prospetto troverete anche il numero di coloro che l’anno scorso si sono battezzati, il tempo dedicato all’opera di evangelizzazione, il numero di visite ulteriori fatte e il numero medio di studi biblici tenuti per sei mesi. Tutta questa opera è compiuta volontariamente; quelli che vi partecipano ne apprezzano il privilegio e vi provano gioia.
21. (a) L’esempio di chi seguiamo nel nostro modo di predicare? (b) Come le persone possono trarre beneficio dal messaggio che rechiamo loro?
21 Quando i testimoni di Geova vengono alla vostra porta, ascoltate ciò che hanno da dire. Vi recano il più importante messaggio del mondo, il messaggio di Dio per l’odierna umanità. Ricordate che Gesù, nella sua attività di predicazione, andò direttamente dal popolo, dando così l’esempio ai suoi seguaci, esempio seguìto oggi dai testimoni di Geova. Il discepolo cristiano Luca, parlando di Gesù, disse: “Viaggiava di città in città e di villaggio in villaggio, predicando e dichiarando la buona notizia del regno di Dio. E con lui erano i dodici”. (Luca 8:1) I cristiani testimoni di Geova seguono le orme di Gesù Cristo. Ora che almeno 2.021.432 proclamatori partecipano all’opera, si raggiungeranno durante l’anno molte città e villaggi e lì vi saranno probabilmente molti altri che intraprenderanno questa stessa attività cristiana. Ascoltateli quando vengono a casa vostra, perché vi aiuteranno ad ‘afferrare fermamente la vera vita’. — 1 Tim. 6:19.
22. Qual è l’obiettivo per cui facciamo conversazioni bibliche con chi è disposto ad ascoltare?
22 In questi tempi molto angustiosi è importante volgere la mente alla Parola di Dio e studiarla. Se dite di avere apprezzamento per le cose di Dio mostratelo leggendo e studiando la Bibbia. I testimoni di Geova saranno lieti di mettersi a sedere con voi e additarvi le soluzioni che la Bibbia dà ai problemi che si presentano a voi personalmente e a quelli cui va incontro l’umanità in generale. Quindi potrete decidere da voi stessi, in base a ciò che avrete visto nella vostra copia della Bibbia, se il messaggio che essi presentano è la verità. Se vedete che realmente è in armonia con la Parola di Dio, credeteci e dimostratevi veri seguaci del Figlio di Dio, Gesù Cristo. Speriamo che, col tempo, anche voi direte a Geova, con sentito apprezzamento: “Sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio in cui di sicuro confiderò”. — Sal. 91:2.
[Prospetto alle pagine 342-345]
RAPPORTO MONDIALE DELL’ATTIVITÀ DEI TESTIMONI DI GEOVA NELL’ANNO DI SERVIZIO 1974
(Vedi l’edizione stampata)