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StoiciAusiliario per capire la Bibbia
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alle leggi che regolano l’universo. Per loro perseguire una vita virtuosa significava quindi ‘seguire la natura’. L’uomo veramente saggio secondo loro era indifferente al dolore o al piacere, indipendentemente da ricchezza, povertà e simili. Il destino, pensavano, governava le cose umane, e se i problemi sembravano insormontabili, non erano contrari al suicidio. Come gli epicurei, gli stoici non credevano nella risurrezione insegnata dai cristiani.
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StoltoAusiliario per capire la Bibbia
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Stolto
Più che indicare una persona poco intelligente, il termine “stolto”, come viene usato nella Bibbia, si riferisce generalmente a uno che non fa buon uso delle proprie facoltà mentali e segue una condotta non in armonia con le giuste norme di Dio. Il comportamento di Nabal spiega come agisce lo stolto. (I Sam. cap. 25) Isaia disse che la persona stolta o insensata “pronuncerà semplici insensatezze, e il suo medesimo cuore opererà ciò che è nocivo, per operare apostasia e per dichiarare contro Geova ciò che è errato, per far andare vuota l’anima dell’affamato, e pure l’assetato far andare senza la stessa bevanda”. (Isa. 32:6) Lo stolto disprezza la sapienza e la disciplina. (Prov. 1:7) Nonostante la schiacciante evidenza che il Creatore esiste, l’insensato dice nel suo cuore: “Non c’è Geova”. (Sal. 14:1) Altri stoltamente si volgono a un’adorazione idolatrica. (Rom. 1:20-25) Invece di prestare ascolto ai consigli, lo stolto prosegue per la via che ritiene “retta ai suoi propri occhi”. (Prov. 12:15) È pronto a offendersi e attaccar lite. — Eccl. 7:9; Prov. 20:3.
Giustamente Gesù Cristo definì gli scribi e i farisei “stolti e ciechi”, cioè privi di saggezza e moralmente indegni, poiché avevano distorto la verità a motivo di tradizioni umane e seguito una condotta ipocrita. Inoltre sostenne la correttezza di questa definizione spiegando la loro mancanza di discernimento. (Matt. 23:15-22; 15:3) Tuttavia chi chiamava un fratello “spregevole stolto”, giudicando e condannando il proprio fratello, si rendeva soggetto alla Geenna. — Matt. 5:22; Rom. 14:10-12; Matt. 7:1, 2.
Per diventare veramente saggi si deve diventare stolti agli occhi del mondo; infatti “la sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio”. Geova non sceglie per rappresentarlo i saggi di questo mondo, ma riserva questo privilegio a quelli disprezzati perché ritenuti privi di conoscenza, stolti. Ciò ha reso ancora più evidente la stoltezza di questo mondo. Inoltre questo elimina ogni ragione di vanto da parte di chi è privilegiato. Invece tutta la gloria spetta giustamente alla Fonte della sapienza, Geova. — I Cor. 3:18, 19; 1:18-31.
Rispondendo a uno stolto “secondo la sua stoltezza”, nel senso di ricorrere ai suoi degradanti metodi di argomentare, si dimostra di essere d’accordo col suo erroneo modo di ragionare. Quindi per non diventare sotto questo aspetto come lo stolto, il proverbio consiglia: “Non rispondere ad alcuno stupido secondo la sua stoltezza”. D’altra parte, com’è dimostrato in Proverbi 26:4, 5, può essere utile rispondergli “secondo la sua stoltezza” nel senso di analizzare le sue tesi, smascherarne la ridicolaggine e mostrare che i suoi argomenti portano a conclusioni interamente diverse da quelle che ha tratto.
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StomacoAusiliario per capire la Bibbia
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Stomaco
Nell’unica menzione di questo termine nelle Scritture, l’apostolo Paolo raccomanda al giovane Timoteo di bere un po’ di vino a motivo del suo stomaco. (I Tim. 5:23) In certi casi i termini ebraici resi “ventre” o “parti interiori” includono a quanto pare lo stomaco. (Prov. 13:25; Giona 1:17) Lo stesso dicasi del termine “ventre” nelle Scritture Greche Cristiane, per esempio in Romani 16:18 e I Corinti 6:13. — Vedi VENTRE.
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StoppaAusiliario per capire la Bibbia
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Stoppa
Fibre corte e scadenti di lino, iuta o canapa da cui vengono separate e usate per filare. La stoppa brucia facilmente. (Isa. 1:31) Quando Dalila legò Sansone con nervi freschi, egli li strappò prontamente in due, “proprio come si strappa in due un intrecciato filo di stoppa quando prende fuoco”. — Giud. 16:8, 9.
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StoraceAusiliario per capire la Bibbia
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Storace
[ebr. livnèh].
In ebraico il nome di questa pianta significa “bianco” e l’affine termine arabo lubna è riferito allo storace (Styrax officinalis). Lo storace è un arbusto o alberello che raramente supera i 6 m d’altezza. Abbonda in Siria, dove Giacobbe si servì di bastoni di storace (Gen. 30:37), e in tutta la Palestina, dove spesso cresce su aridi pendii e luoghi rocciosi, per cui la sua ombra è apprezzata. (Osea 4:13) Le foglie ovali, che crescono su lunghi ramoscelli flessibili, sono verdi sopra, ma bianche lanose sotto. I bei fiori dai petali bianchi e dal piacevole profumo sono molto simili ai fiori d’arancio. Dalle incisioni praticate nei rami e nel fusto trasuda una resina balsamica dal sapore simile alla vaniglia, che viene usata in profumeria. Secondo alcuni questa resina provvedeva le “gocce di stacte” (ebr. natàph, che significa “goccia” [confronta Giobbe 36:27]), usate per fare il sacro incenso del tabernacolo. — Eso. 30:34.
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StradaAusiliario per capire la Bibbia
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Strada
Anticamente nei villaggi e nelle città dei paesi biblici quasi mai le strade erano lastricate. (Sal. 18:42; Isa. 10:6; Lam. 2:21) Canali per far scolare l’acqua dalle strade sono stati scoperti a Gerico e Ghezer.
Generalmente le strade erano strette e tortuose. Ma c’erano anche “ampie vie”. (Luca 14:21; confronta Rivelazione 21:21). Le strade di Ninive erano sufficientemente larghe da consentire il transito di carri da guerra. (Naum 2:4) A Babilonia e Damasco c’erano ampi viali o strade processionali, e alcune strade avevano un nome. In epoca romana, a Damasco la “strada chiamata Diritta” era un’importante via a tre corsie larga circa 30 m. — Atti 9:11.
Uno spiazzo aperto, la pubblica piazza, probabilmente vicino alla porta della città, poteva servire come luogo in cui concludere affari o riunirsi per ricevere istruzione. (Gen. 23:10-18; Nee. 8:1-3; Ger. 5:1) C’erano bambini che giocavano (Zacc. 8:4, 5), e in genere le strade erano rumorose e affollate. (Giob. 18:17; Ger. 33:10, 11; paragona Isaia 15:3; 24:11). Vi si svolgevano attività commerciali, e le botteghe di un certo genere a volte erano raggruppate insieme, come nella “via dei fornai” di Gerusalemme. (Ger. 37:21) Il re Acab ‘si assegnò delle vie in Damasco’, forse nel senso che vi teneva mercato. (I Re 20:34) Di notte le strade di alcune città a quanto pare erano sorvegliate dalle guardie. — Cant. 3:1-3.
Le strade erano inoltre luoghi dove si annunciavano notizie. (II Sam. 1:20; Ger. 11:6) Gesù Cristo vi insegnava e guariva i sofferenti, ma senza altercare e gridare per le ampie vie, cercando di far colpo sui presenti per magnificare il proprio nome e distogliere l’attenzione da Geova Dio e dalla buona notizia del Regno. (Luca 8:1; Matt. 12:13-19; Isa. 42:1, 2) Gesù non era dunque come gli ipocriti che condannò perché pregavano “agli angoli delle ampie vie per esser visti dagli uomini”. — Matt. 6:5.
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StranieroAusiliario per capire la Bibbia
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Straniero
[ebr. nokhrì].
Non israelita, gentile. Presso gli ebrei gli stranieri potevano essere lavoratori
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