Moralità cristiana
“Rivolgere la mente alla carne significa morte, ma rivolgere la mente allo spirito significa vita e pace”. — Rom. 8:6.
1. Mandando il suo diletto Figlio sulla terra, Geova quale grande cambiamento istituì, e perché?
POICHÉ i naturali discendenti di Abraamo si allontanavano continuamente dalla giusta norma che egli aveva stabilita per regolare la loro condotta, Geova li ripudiò dall’essere suo speciale possesso, e cominciò a radunare insieme coloro che avrebbero formato una nuova nazione alla sua lode. Egli radunò la nuova nazione dei suoi adoratori non per mezzo di un comune servitore umano come Mosè, ma questa volta mandò il suo proprio Figlio dal cielo “nella somiglianza della carne peccaminosa”. (Rom. 8:3) In Gesù egli fornì il mezzo per riscattare gli uomini dal potere del peccato e della morte e anche un perfetto modello le cui orme altri uomini avrebbero potuto seguire. — 1 Piet. 2:21.
2. Che cosa significò il fatto che Gesù fu “nella somiglianza della carne peccaminosa” e perché questo fu appropriato per il proposito di Dio?
2 Che suo Figlio fosse “nella somiglianza della carne peccaminosa” non significa che “i due princìpi assolutamente opposti di ignoranza e imperfezione umana, e di divina onniscienza e perfezione” si incontrassero in Cristo Gesù, come affermò il cattolico romano Tommaso d’Aquino. No, poiché Gesù non fu un uomo-Dio. “Vuotò se stesso e prese la forma di uno schiavo, divenendo simile agli uomini”, ma come tale, ci è assicurato, egli fu “semplice, incontaminato, separato dai peccatori”. (Filip. 2:7; Ebr. 7:26) Come uomo perfetto Gesù fu in grado di sottoporsi alla stessa prova dell’integrità alla quale vennero sottoposti Adamo ed Eva. La condotta che avrebbe seguìto avrebbe dimostrato la sua attitudine verso la giusta norma di Geova.
3. A quale specie di dominio era stato sottoposto il genere umano prima della comparsa di Gesù?
3 Quando apparve Gesù la razza umana era da lungo tempo sotto il dispotico dominio del peccato. ‘Il peccato regna nel loro corpo mortale’, è il modo in cui si espresse al riguardo il cristiano apostolo Paolo. (Rom. 6:12) E non occorre provare che i corpi mortali, coi loro sentimenti o sensazioni, possono dominare ed effettivamente dominano i pensieri e le azioni della maggioranza degli uomini. Pensate solo alla potente influenza esercitata sulla vita umana dagli organi dei sensi che regolano il tatto, il gusto, l’odorato, la vista e l’udito!
4. In che modo le sensazioni carnali tiranneggiano gli uomini imperfetti?
4 Le sensazioni carnali, se si dà loro briglia sciolta, possono produrre il ghiottone, l’ubriacone, e l’amante del lusso e degli agi. C’è l’occhio geloso che vuole tutto quello che vede e spinge il suo proprietario a divenire schiavo del materialismo. (Eccl. 4:8) Il senso del tatto, se gli si permette di dominare i nostri pensieri, può condurci a pratiche immonde e impure. (Matt. 5:30) Anche l’orecchio può sviarci cercando solo i suoni piacevoli ed escludendo le note più aspre che possono venire sotto forma di seri consigli e salutare disciplina. — Zacc. 7:11.
5. Per quale proposito Dio dotò le sue creazioni umane di queste facoltà dei sensi?
5 Naturalmente, l’onnisapiente Creatore non ci dotò di queste facoltà dei sensi perché dettassero la condotta della nostra vita. Pienamente consapevole della potente influenza che le sensazioni carnali avrebbero esercitato sugli uomini e sulle donne, Geova provvide affinché l’intelligenza nutrita dalla sapienza divina agisse da contrappeso. Così nella sua Parola egli consiglia: “Figlio mio, oh presta attenzione alla mia sapienza. Porgi orecchio al mio discernimento, in modo da custodire le capacità di pensare; e le tue proprie labbra salvaguardino la stessa conoscenza”. — Prov. 5:1, 2.
GESÙ CONDUCE NELLA VIA GIUSTA
6. (a) Tenendo presente quale precedente esperienza il Tentatore si sarebbe accostato all’uomo perfetto Gesù? (b) Quale fu il risultato?
6 Satana il tentatore sapeva bene che gli uomini potevano essere influenzati attraverso i sensi carnali, e così, cercando di indurre Gesù, che aveva fame, a infrangere la sua integrità a Dio, suggerì al Figlio di Dio di impiegare il miracoloso potere del Padre suo per saziare il suo appetito. Avrebbe ora Gesù rivolto la mente alla carne, cioè prestato attenzione alle sue richieste in vista di ubbidire ad essa? O avrebbe rivolto la mente allo spirito, cioè prestato attenzione alla guida spirituale del Padre suo in cielo? Con dispiacere di Satana, egli scelse quest’ultima cosa, dichiarando: “L’uomo non deve vivere solo di pane, ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova”. (Matt. 4:4) Gesù si sottopose alla giusta norma morale.
7. In che modo Gesù mostrò il suo accurato intendimento della debolezza umana?
7 Mostrando di rendersi conto della pericolosa influenza che i membri e gli organi del nostro corpo umano possono avere sulla nostra vita, Gesù avvertì: “Io vi dico che chi continua a guardare una donna in modo da provar passione per lei ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Se ora il tuo occhio destro ti fa inciampare, cavatelo e gettalo via. Poiché è più utile per te perdere uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo sia lanciato nella Geenna [da cui non ci può essere risurrezione]. E se la tua mano destra ti fa inciampare, tagliala e gettala via. Poiché è più utile per te perdere uno dei tuoi membri piuttosto che tutto il tuo corpo vada nella Geenna”. — Matt. 5:28-30.
8. Perché possiamo essere sicuri che Gesù non insegnava lì di mutilarsi?
8 Ovviamente, Gesù non insegnava lì di mutilarsi, cosa che sarebbe stata in opposizione ai princìpi della legge data da Dio ai Giudei. Ma egli sapeva che l’occhio può accendere uno spirito di concupiscenza e che la mano si può usare al fine di portare le cose al punto che rechino egoistica soddisfazione. Nello stesso tempo, Gesù sapeva che l’occhio e la mano sono utili per molte sante attività se controllati dalla mente nutrita per mezzo di santo insegnamento. Invece d’essere i membri carnali a dirigere i pensieri, la mente dovrebbe tenere sotto controllo questi membri.
9. In un’altra occasione, come identificò Gesù le peggiori specie di contaminazione e la loro fonte?
9 In un’altra occasione, Gesù assicurò ai suoi seguaci che “non ciò che entra nella bocca contamina l’uomo; ma ciò che esce dalla bocca contamina l’uomo”. (Matt. 15:11) Rispondendo alla loro richiesta di chiarimenti, Gesù spiegò: “Non capite che tutto ciò che entra nella bocca passa per gli intestini e va a finire nella fogna? Comunque, le cose che escono dalla bocca vengono dal cuore, e queste cose contaminano l’uomo. Per esempio, dal cuore vengono malvagi ragionamenti, assassinii, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, bestemmie. Queste sono le cose che contaminano l’uomo”. — Matt. 15:17-20.
10. Come entrano nel cuore le cose cattive, e con quale terribile risultato?
10 Le cose cattive, a loro volta, entrano nel cuore e nella mente dell’uomo attraverso gli organi dei sensi, l’occhio, la mano, la lingua, ecc. Non che questi organi siano cattivi in se stessi, ma, piuttosto, usurpano il controllo delle capacità di pensare ed escludono dalla mente gli eccellenti consigli di Dio. Quindi la creatura è soggetta ad esser trascinata in una condotta immorale, in una condotta che sfida la legge, poiché “rivolgere la mente alla carne significa inimicizia con Dio, poiché essa non è sottoposta alla legge di Dio”. — Rom. 8:7.
11. Come lo scrittore biblico Giacomo spiega il processo che conduce alla morte, e che cosa, perciò, diviene essenziale per ciascuna persona che teme Dio?
11 Giacomo, uno degli ispirati scrittori biblici di Dio, riassume il processo che porta a questa illegale e micidiale condotta: “Ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio. Quindi il desiderio, quando è divenuto fertile, partorisce il peccato; a sua volta, il peccato, quando è stato compiuto, produce la morte”. (Giac. 1:14, 15) La via del male trova dunque la sua radice nel cuore (sede degli affetti) influenzato dalle membra del corpo che amano le sensazioni. Com’è dunque essenziale custodire il nostro cuore e nutrirlo con i preziosi pensieri del nostro Dio, pensieri che egli ha generosamente messo a nostra disposizione nella sua Parola scritta!
GLI APOSTOLI SOSTENGONO L’INSEGNAMENTO DI GESÙ
12. Qual è il consiglio dell’apostolo Paolo, e in considerazione di quali inclinazioni della carne?
12 A quelli che avrebbero voluto mantenersi puri dalle contaminazioni e dalle immoralità ora così diffuse in questo mondo, l’apostolo Paolo raccomandò di riempire la mente di cose buone, incluse “tutte le cose caste”. (Filip. 4:8) Questo certo significa dedicare sempre più tempo allo studio della Bibbia, poiché il contenuto di questo incomparabile Libro è “utile per insegnare, per rimproverare, per correggere, per disciplinare nella giustizia”. (2 Tim. 3:16) In considerazione delle malvage inclinazioni della carne, abbiamo tutti bisogno che ci siano continuamente impartiti tali rimprovero e disciplina.
13. In che modo è appropriato essere bambini, ma in che modo è preferibile essere adulti?
13 Additando nuovamente il bisogno di una mente ben nutrita, l’apostolo offre questo eccellente consiglio: “Fratelli, non divenite fanciullini nelle facoltà d’intendimento, ma siate bambini in quanto a malizia; e divenite uomini fatti nelle facoltà d’intendimento”. (1 Cor. 14:20) È vero che siamo nati in questo mondo con lo svantaggio dell’imperfezione e della caparbietà ereditate dai nostri antenati, ma non abbiamo bisogno di divenire uomini alla maniera di questo mondo malvagio. Possiamo separarci dalle vie del mondo accettando la guida della Parola di Dio ripiena di spirito.
14. Contro chi l’apostolo Paolo avverte i conservi cristiani, e perché?
14 L’apostolo era pure consapevole dell’effetto che avrebbero avuto le compagnie nel farci “rivolgere la mente alla carne” o nel farci “rivolgere la mente allo spirito”. Egli avvertì i conservi cristiani: “Non siate sviati. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. (1 Cor. 15:33) Questo è proprio vero, sia che siamo fisicamente in compagnia di persone il cui dio è il loro ventre, o che siamo in loro compagnia per mezzo della pagina stampata o dello schermo cinematografico! (Filip. 3:19) Certo, se ubbidiamo all’esortazione di smettere di associarci a coloro il cui appetito di soddisfazione carnale è divenuto il loro dio, non possiamo dunque leggere ciò che essi hanno da dire od osservare le loro azioni, per timore che qualcuno dei loro pensieri eserciti influenza su di noi.
15. Spiegate perché è pericoloso considerarsi abbastanza forti da poter frequentare cattivi compagni.
15 Né dovremmo coltivare l’idea che siamo spiritualmente abbastanza forti da poter frequentare senza pericolo compagnie mondane. Gli apostoli non solo avvertirono i conservi cristiani più giovani di fuggire l’idolatria e i desideri giovanili, ma evitarono essi stessi tali pericoli, e l’apostolo Paolo avvertì: “Chi pensa di stare in piedi badi di non cadere”. (1 Cor. 10:12) Anche nella sua maturità l’apostolo riconosceva le sue proprie limitazioni, e parlando della ricompensa per la fedeltà, dice: “Fratelli, io non mi considero ancora come se l’avessi afferrato”. No, egli stesso doveva stare attento agli allettamenti a commettere infedeltà e immoralità! — Filip. 3:13.
16. Quale consiglio offre l’apostolo Pietro, che suscita quali pertinenti domande?
16 Pietro, altro apostolo di Gesù, si era personalmente reso conto del fatto che colui che decide di sottoporsi alla direttiva dello spirito di Dio anziché a quella della carne e dei suoi desideri diverrà come un estraneo per le persone di mente carnale. Egli poteva dunque esortare appropriatamente i suoi conservi nell’adorazione di Dio “come alieni e residenti temporanei di continuare ad [astenersi] dai desideri carnali, che son quelli che causano un conflitto contro l’anima”. (1 Piet. 2:11) Perciò, si deve sempre sospettare dei desideri carnali. Sono in conflitto coi giusti princìpi? Ostacolano il vostro servizio a Geova? Costituiscono un allettamento alla dissolutezza sessuale? Per nostra propria protezione questi desideri devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza.
17. Che cosa vuol dire “possedere il proprio vaso”, e il non far questo che risultato porta?
17 Ottenere il controllo delle membra del corpo e guidare il proprio corpo in armonia con la giusta norma di condotta stabilita da Dio è pure detto “possedere il proprio vaso”. Paolo rammenta dunque premurosamente a quelli che vogliono continuare ad essere genuini seguaci di Cristo: “Questo è ciò che Dio vuole, la vostra santificazione [fratelli e sorelle], che vi asteniate dalla fornicazione; che ciascuno di voi sappia possedere il proprio vaso in santificazione e onore, non in concupiscenza di appetito sessuale come l’hanno anche le nazioni che non conoscono Dio”. (1 Tess. 4:3-5) Non tenendo presenti tali consigli guidati dallo spirito la maggioranza degli uomini hanno lasciato il fianco scoperto alle astute tattiche del Diavolo, che cerca di ottenere il predominio su di loro, come cercò pure di ottenere il predominio su Gesù, facendo leva sui loro desideri carnali.
LE NAZIONI DISPREZZANO LA MORALITÀ CRISTIANA
18. Che cosa insistono a voler fare le nazioni empie, e qual è il frutto di tale condotta?
18 In tutto il mondo, nei passati pochi decenni, delitto e immoralità sono aumentati enormemente. Il frutto è evidente nella grande ondata di malattie sociali, menzogne, furti, assassinio e perversione sessuale. Come ai giorni degli apostoli, gli uomini delle nazioni compiono “opere di condotta dissoluta, concupiscenze, eccessi col vino, gozzoviglie, sbevazzamenti e illegali idolatrie”, e cadono in ciò che l’apostolo Pietro definì “basso livello di dissolutezza”. (1 Piet. 4:3, 4) Persino moltitudini di persone in molti paesi che dichiarano d’essere cristiane partecipano alla generale sfida contro la giusta norma di Dio. Insistono a voler fare come pare a loro. Vogliono sbarazzarsi di ciò che considerano antiquate norme di moralità.
19-21. Questa attitudine del mondo verso la moralità cristiana come influisce sulla nuova generazione di ragazzi e ragazze?
19 Recenti interviste con una rappresentanza di ragazzi e ragazze inglesi hanno rivelato il fatto che un ragazzo su cinque e una ragazza su dieci avevano fatto esperienze sessuali all’età di quindici anni. In una città dell’Inghilterra settentrionale fu riferito che 700 ragazze soffrivano di gonorrea. In una grande città industriale del Paese le malattie veneree sono aumentate nel passato decennio del 58 per cento nei giovani e del 346 per cento nelle ragazze. In tutta la Gran Bretagna i due terzi di tutti i bambini nati a ragazze sotto i vent’anni sono concepiti illegittimamente.
20 In Svezia gli studi fatti indicano che circa l’80 per cento dei ragazzi e il 67 per cento delle ragazze sotto i diciotto anni hanno avuto relazioni sessuali, e quasi la metà di tutti i figli primogeniti sono illegittimi. Praticamente nel 90 per cento della società svedese si accetta ora che il fidanzamento in vista del matrimonio implichi il privilegio dell’intimità sessuale. In Cecoslovacchia su tre bambini primogeniti uno è concepito prima del matrimonio. Nella Germania Occidentale e in Danimarca si riferisce che la cifra sia di uno su due. Negli Stati Uniti, secondo le migliori statistiche nazionali disponibili, dal 40 al 65 per cento delle ragazze hanno rapporti prima di sposarsi.
21 In molti paesi un gran numero di nascite illegittime sono prevenute mediante aborti. In Ungheria gli aborti legali superano effettivamente il numero dei nati vivi. In alcune parti della Grecia si calcola che ci sia una proporzione di 50 aborti ogni 100 nati vivi. In Giappone un milione di madri all’anno interrompono gravidanze indesiderate mediante aborto legalizzato. Negli Stati Uniti sono compiuti annualmente più di 1.200.000 aborti o tentativi di aborto.
22-24. Che cosa fanno gli ecclesiastici della cristianità in relazione alle sempre peggiori condizioni morali delle nazioni?
22 La norma cristiana di moralità non è disprezzata soltanto dai dichiarati atei d’Oriente e d’Occidente. Persino ecclesiastici e altri professionisti che si dichiarano cristiani incoraggiano ed esortano a disprezzarla. Negli Stati Uniti, per esempio, c’è il ministro unitariano che asserisce che “lo stato non dovrebbe proibire o punire le volontarie relazioni preconiugali fra persone che hanno superato l’età legale del consenso”. C’è poi il professore di etica di una scuola teologica episcopale che dichiara: “Nessun atto sessuale tra persone atte a dare il mutuo consenso dovrebbe essere proibito, eccetto quando implica la seduzione di minorenni o un reato contro l’ordine pubblico”.
23 Un gruppo del Consiglio Britannico delle Chiese impegnato in uno studio fece un resoconto su “Sesso e moralità”, nel corso del quale rifiutò di condannare l’adulterio e adottò la veduta che gli occasionali rapporti sessuali possano essere “piuttosto piacevoli o moderatamente terapeutici”. Sul soggetto della masturbazione dichiarano nello stesso racconto: “Non ci è del tutto chiaro se si possa recare alcun danno praticandola, in assenza di altri mezzi, per alleviare le tensioni fisiche”.
24 In Svezia l’editore di una rivista religiosa dichiarò che “ci sono molte giovani coppie non ancora sposate che vivono insieme e non agiscono in modo immorale”, e nello stesso tempo indicò che non avrebbe avuto niente da dire contro ciò che è definita “monogamia preconiugale”, che in effetti significa vivere insieme come marito e moglie senza il beneficio del matrimonio.
25. In quali modi gli uomini sopprimono la verità in modo ingiusto, e con quale risultato per se stessi?
25 Oggi, in tutte le nazioni, la verità circa la pura, giusta norma morale di Dio è soppressa in un modo o nell’altro. Da alcuni è schernita come essendo antiquata, non pratica in quest’èra moderna. Da altri è oscurata con tradizioni religiose che tendono a screditarla. In altri paesi ancora è decisamente rigettata come guida autorevole. Per questo motivo, dichiara Paolo l’apostolo, l’ira di Dio è su quegli “uomini che sopprimono la verità in modo ingiusto”. Paolo dice inoltre: “Per questo Dio li ha abbandonati a vergognosi appetiti sessuali, poiché le loro femmine hanno mutato il loro uso naturale in uno contro natura; e similmente anche i maschi hanno lasciato l’uso naturale della femmina e nella loro concupiscenza si sono infiammati violentemente gli uni verso gli altri”. — Rom. 1:18, 26, 27.
26. Il “rivolgere la mente alla carne” conduce dunque le nazioni a che cosa?
26 Tutte queste nazioni han preferito “rivolgere la mente alla carne” piuttosto che “rivolgere la mente allo spirito” e perciò devono essere preparate a rinunciare alla vita e alla pace. La morte è il loro finale destino. Seguendo i dettami della carne si sono rese nemiche di Dio, la sola fonte di vita e di pace. Il tempo in cui Dio tollerava le loro impure, degradate pratiche sta per scadere. La distruzione di una generazione immorale mediante il grande diluvio del giorno di Noè è un modello di ciò che Geova farà alla dissoluta generazione d’oggi.
ASSICURIAMOCI LA VITA E LA PACE
27. Quale errata condotta devono ora completamente evitare tutti quelli che sono approvati da Geova, e come possono essere aiutati in questo?
27 Com’è dunque essenziale che ci separiamo dalle attitudini e pratiche immorali di queste nazioni condannate! Questo è il solo modo per evitare di condividere la loro calamità. E significa che dobbiamo purificare la nostra mente da ogni idea insana che eravamo soliti condividere con le persone di mente carnale del mondo. L’apostolo Paolo sapeva che molti che si convertirono al cristianesimo ‘un tempo camminarono secondo il sistema di cose di questo mondo’, e in precedenza avevano praticato vizi sessuali e altri peccati. Ora, egli esorta, “siate trasformati rinnovando la vostra mente, per provare a voi stessi la buona e accettevole e perfetta volontà di Dio”. — Efes. 2:2; Rom. 12:2.
28. Quale eccellente esempio possono soffermarsi a considerare in ogni situazione e in ogni circostanza?
28 Come seguaci di Cristo dobbiamo seguire attentamente le sue orme, agendo e parlando e pensando com’egli fece quando era sulla terra. Ogni volta che ci si presenta una situazione difficile, che una controversia richiede una giusta decisione da parte nostra, la via del successo è di chiedere: “Come avrebbe reagito Gesù? Come avrebbe deciso?” Per esempio, dichiarando il confortante messaggio del Regno alla donna a Sichar, nascose egli o minimizzò la sua mancanza di condurre una vita casta? No, egli sostenne fermamente la giusta norma di Dio. — Giov. 4:16-18.
29. In che modo Gesù espresse francamente le esigenze di Geova per le persone sposate?
29 Notate anche che Gesù disse positivamente che le persone sposate “non sono più due, ma una sola carne. Perciò, quello che Dio ha aggiogato insieme l’uomo non lo separi”. Lì non c’è posto per cavillare intorno a scuse per il divorzio. “Io vi dico che chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di fornicazione, e ne sposa un’altra commette adulterio”. (Matt. 19:6-9) Inoltre, Gesù dice: “Chi sposa una donna divorziata dal marito [per qualunque ragione diversa dalla fornicazione] commette adulterio”. (Luca 16:18) Gesù non autorizzò in nessun modo ad annacquare la giusta norma di Geova sulla fedeltà coniugale.
30. Come ci si può attenere ai due grandi comandamenti della vita?
30 Riassumendo l’intera legge mosaica e gli insegnamenti dei profeti di Dio, Gesù mise in risalto l’osservanza dei due grandi comandamenti: “Devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. . . . Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. (Matt. 22:37, 39) Il modo di amare Dio e dimostrare tale amore non è quello di ignorare la sua giusta norma per la condotta umana. No, piuttosto, è quello di attenersi strettamente al modo di vivere di cui Cristo Gesù diede l’esempio. È quello di prestare più attenzione alla guida dello spirito santo di Dio che ai desideri della nostra carne imperfetta.
31. Come determiniamo chi è il nostro prossimo?
31 E per timore che in qualche modo ci facessimo un’idea molto limitata di chi costituisce il nostro prossimo, Gesù fece l’illustrazione del buon Samaritano. Alla conclusione rivolse la pertinente domanda: “Chi di questi tre ti sembra che si sia reso prossimo all’uomo che cadde fra i ladroni?” (Luca 10:36) Si tratta dunque di rendersi prossimi a tutte le creature simili a noi, a tutti quelli che hanno bisogno in una forma o nell’altra della nostra assistenza. Abbandonandoci alla fornicazione o all’adulterio, che specie di prossimo siamo noi verso il padre, o il fratello, o il marito di qualcuno? E che specie di prossimo ci rendiamo per la persona a cui rubiamo il rispetto di sé con tali illecite relazioni sessuali? Certo le risposte sono ovvie.
32. Può esserci alcun dubbio circa la vera norma morale per i cristiani?
32 Il Figlio stesso di Dio, mentre era nella carne, dimostrò col suo modo di vivere la norma morale che doveva essere osservata dai suoi seguaci. È inutile chiamarsi “cristiano” e seguire una condotta diversa. Ci si rende soltanto ipocriti. Insegnare e praticare ciò che è contrario all’insegnamento che Gesù ricevette dal suo Padre celeste vuol dire rendersi nemici di Dio, e solo la morte può essere la fine di tale condotta.
33. Come possono i seguaci di Gesù divenire santi, come anche il loro Dio è santo?
33 D’altra parte, se abbiamo acquistato conoscenza della mente di Dio e di Cristo dovremmo saggiamente dare ascolto alla premurosa esortazione: “Cessate di conformarvi ai desideri che aveste un tempo nella vostra ignoranza, ma, secondo il santo che vi ha chiamati, divenite anche voi santi in tutta la vostra condotta, perché è scritto: ‘Dovete esser santi, perché io sono santo’”. (1 Piet. 1:14-16) Malgrado il fatto che abbiamo ereditato il peccato da Adamo e le debolezze della carne, possiamo divenire santi. Dio non richiede da noi l’impossibile. E se, col suo aiuto, continuiamo a “rivolgere la mente allo spirito” possiamo avere pace con Dio ora e ottenere la vita e la pace nel suo Nuovo Ordine.
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Il Diluvio, modello di ciò che Dio farà a questa generazione immorale