Domande dai lettori
◼ Quale fu “il segno di Giona” menzionato in Matteo 16:4?
In risposta ai farisei e ai sadducei che avevano chiesto un segno, Gesù disse: “Una generazione malvagia e adultera va in cerca di un segno, ma non le sarà dato nessun segno eccetto il segno di Giona”. — Matteo 16:1-4.
Evidentemente quei capi religiosi volevano un segno visibile dal cielo prima di accettare Gesù come Messia, basando le loro aspettative su un errato intendimento di Daniele 7:13, 14. Pretendevano che il Messia soddisfacesse le loro opinioni preconcette, trascurando le opere meravigliose che Gesù stava compiendo e insegnando. (Giovanni 4:25-29, 42; 7:31; 9:30-33) Perciò Gesù disse ai farisei e ai sadducei che l’unico altro “segno” che sarebbe stato dato sarebbe stato “il segno di Giona”.
Molti mesi prima Gesù aveva menzionato “il segno di Giona”. Ciò che allora aveva aggiunto può aiutarci ad afferrare il punto: “Poiché come Giona fu nel ventre del grosso pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo sarà nel cuore della terra tre giorni e tre notti”. — Matteo 12:38-40.
Mentre era nel ventre del grosso pesce che lo aveva inghiottito, Giona era in un certo senso nello Sceol, nella tomba. (Giona 2:1, 2) Poi ne venne fuori, come se fosse stato risuscitato, per adempiere il suo incarico profetico a Ninive. Una cosa simile sarebbe avvenuta a Gesù, ma con un miracolo ancora più grande.
Gesù predisse che sarebbe morto e che il terzo giorno sarebbe stato destato dai morti. (Matteo 16:21; 20:17-19; Giovanni 2:19-21) Quando Gesù risuscitò effettivamente dai morti il terzo giorno, i suoi discepoli ricordarono ciò che aveva detto, e questo rafforzò la loro fede in lui. (Giovanni 2:22; I Corinti 15:3-8) Persino alcuni sacerdoti ebrei che vennero a conoscenza del “segno di Giona” e del messaggio cristiano ‘ubbidirono alla fede’. (Atti 6:7) Ma furono senz’altro una minoranza. La maggior parte dei capi giudei che non avevano voluto credere alle opere meravigliose e agli insegnamenti di Gesù durante la sua vita umana non cambiarono mentalità. Respinsero “il segno di Giona”, la risurrezione di Gesù avvenuta il terzo giorno.
◼ A un uomo che aveva guarito, Gesù disse: “Non peccare più, onde non ti accada qualche cosa di peggio”. Voleva forse dire che ci si ammala perché si è commesso qualche peccato?
No, non è detto che ogni malattia sia il risultato di un peccato specifico.
Nel capitolo 5 di Giovanni si parla della guarigione, compiuta da Gesù, di un uomo malato da tanti anni. In seguito Gesù incontrò l’uomo nel tempio e gli disse: “Eccoti sanato. Non peccare più, onde non ti accada qualche cosa di peggio”. — Giovanni 5:14.
Tutti noi abbiamo ereditato da Adamo il peccato e l’imperfezione. (Romani 5:12) Una prova è il fatto che a volte ci ammaliamo “naturalmente”. Evidentemente l’uomo guarito da Gesù era malato a causa dell’imperfezione ereditata. Grazie alla misericordia di Dio l’uomo fu sanato e gli fu indicata la via della salvezza mediante Cristo. Da allora in poi avrebbe dovuto seguire il Salvatore. Se invece si fosse messo a peccare deliberatamente, gli sarebbe capitato qualcosa di peggio di una malattia: si sarebbe reso colpevole di peccato contro lo spirito, meritevole quindi della distruzione eterna. — Matteo 12:31, 32.