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Trascurata la casa del Creatore del cielo e della terraLa Torre di Guardia 1966 | 1° maggio
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fosse trascurato dai seguaci del grande Sommo Sacerdote di questo tempio. Neemia stesso si unirà ad altri fedeli sulla terra nell’adorare Geova Dio mediante questo esaltato tempio spirituale. Egli sarà un rimarchevole esempio di come le persone che non trascurano la casa di Dio sono senza fallo pienamente ricompensate.
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“Non dovremmo trascurare la casa del nostro Dio”La Torre di Guardia 1966 | 1° maggio
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“Non dovremmo trascurare la casa del nostro Dio”
1. Quale fu l’atteggiamento di Gesù Cristo verso il tempio a Gerusalemme, e come fu mostrato questo?
PROPRIO come aveva predetto il profeta Daniele (9:24-27), il “Messia il Condottiero” apparve nell’anno 29 della nostra Èra Volgare, poiché allora Gesù, il falegname di Nazaret, fu battezzato nel fiume Giordano e quindi fu unto con lo spirito santo di Dio. (Matt. 3:13-17) Come Messia o Cristo egli predisse la distruzione del tempio di Gerusalemme che ebbe luogo nel 70 E.V. Non cercò di preservare quella tipica “casa del nostro Dio”, che era fatta di “pietre eccellenti” e di altri costosi materiali. (Luca 21:5, 6) Eppure, finché Dio permise che questo tempio fosse a Gerusalemme, Gesù Cristo lo rispettò e adorò in esso. In due occasioni lo purificò dal commercialismo. — Giov. 2:13-22; Matt. 21:10-14.
2. Comunque, di quale edificio Gesù si interessava maggiormente?
2 Comunque, Gesù Cristo si interessava maggiormente del reale, eterno tempio del suo Padre celeste, Geova Dio. Perciò, prima di fare il suo ultimo viaggio a Gerusalemme per predire la distruzione di quella città e del tempio, egli disse, all’ascolto dei suoi dodici apostoli: “Su questo masso di roccia edificherò la mia congregazione, e le porte dell’Ades non la sopraffaranno”. — Matt. 16:18.
3, 4. (a) In Matteo 16:18, come di che cosa parlava Gesù della sua congregazione? (b) Scrivendo ai cristiani di Efeso, Paolo a che cosa paragonò la congregazione, e come?
3 Parlando di edificare la sua congregazione (o chiesa) e di edificarla su una roccia, questo ex falegname paragonava la sua congregazione a un tempio. Egli ne parlava come di una vivente “casa di Dio”. Quando Gesù purificò la prima volta il tempio nella primavera del 30 E.V., egli usò il termine “tempio” per riferirsi a qualcosa di diverso da quel tempio materiale a Gerusalemme. (Giov. 2:13-22) Così ora, in Matteo 16:18, egli paragona la sua congregazione di fedeli seguaci a un tempio edificato su di sé come Pietra Angolare. In armonia con questo fatto l’apostolo cristiano Paolo, scrivendo alla congregazione di Efeso, in Asia Minore, dove sorgeva ancora il famoso tempio della dea Artemide (Diana), parlò dell’intera congregazione cristiana come di un tempio vivente. Paolo disse:
4 “Per mezzo di lui [Gesù Cristo] noi, entrambi i popoli [Giudei e Gentili], abbiamo accesso al Padre mediante un solo spirito. Certamente, perciò, voi non siete più estranei e residenti alieni, ma siete concittadini dei santi e membri della casa di Dio, e siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, mentre Cristo Gesù stesso è la pietra angolare.
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