L’integrità conduce alla vita
1. Come fu Gesù il più grande esempio d’integrità
ORA consideriamo il più grande esempio che ci è stato dato, l’uomo che mantenne la sua integrità verso Dio nelle più dure prove. Iddio gli diede un sacro incarico e s’attese che in tale incarico mantenesse l’integrità. Egli ebbe un’opera da compiere. Dovette venire sulla terra per restaurare la pura adorazione e porre le fondamenta del nuovo mondo di giustizia. Gesù fu l’uomo esemplare, vivendo una vita di devozione verso Dio, mantenendo la sua integrità, sebbene fosse provato da Satana oltre ciò che un uomo può normalmente sopportare. Gesù si attenne sempre alla Parola di Dio e visse conforme alle sue leggi. Nel tempo della tentazione citò la Parola di Dio, che era la più potente forza per il bene che esisteva sulla terra. Benché Satana, che controlla tutte le nazioni di questo mondo, offrisse a Gesù tutta la loro gloria, Gesù sostenne la giusta parte della contesa, dicendo: “Va’ via, Satana! Poiché è scritto: ‘È Geova il tuo Dio che devi adorare, ed è a lui solo che devi rendere sacro servizio.’” — Matt. 4:10, NW.
2. Che cosa compì Gesù con la sua vita d’integrità sulla terra?
2 Gesù denunciò i falsi adoratori, quelli che istituivano tradizioni di uomini e le ponevano al disopra della Parola di Dio. (Matt. 15:7-9) Insegnò agli uomini come adorare Dio e mostrò loro personalmente in che modo mantenere l’integrità. La legge superiore dell’amor di Dio e del prossimo fu da lui stabilita con chiarezza, un requisito giusto per quelli che volevano ottenere la vita nel nuovo mondo. Gesù ammaestrò i suoi seguaci perché fossero veri ministri di Dio, uomini che avrebbero predicato la verità della Parola di Dio. Ci vorrebbero delle ore per raccontare tutte le cose che fece a onore del nome di Geova, ma voi potrete leggere le narrazioni evangeliche un’altra volta per impararle tutte. Le prove che ebbe furono molte. Infine fu falsamente accusato di sedizione e fu messo a morte nell’umiltà, ma anche in questo egli sostenne la supremazia di Dio. Per questo Iddio lo risuscitò e gli diede l’immortalità. Egli guadagnò la vita mantenendo l’integrità. Provvide ad altri la via per guadagnare la vita, per mezzo del suo sacrificio di riscatto. Difatti fu una sconfitta per lo sfidatore, Satana. Questi non era riuscito a squalificare il Re del nuovo mondo. — Giov. 19:12, 15; Filip. 2:5-11.
3. Come e perché gli apostoli seguirono l’esempio di Gesù
3 Egli fu seguito da altri. I Cristiani che imitarono il suo esempio, gli apostoli, mantennero pure la loro integrità. Gesù aveva mostrato loro che dovevano seguire le sue orme e fare quello che egli aveva fatto se volevano ottenere la vita, perciò essi si attennero alla pura adorazione di Dio. Resistettero a ogni forma d’immoralità e mantennero la loro virtù. Si conformarono alla verace Parola di Dio. Diffusero la buona notizia, edificando l’adorazione di Dio con purezza. Per questo subirono prigionia, riprovazioni, battiture e martirio. Non era vita facile. Satana volle infrangere la loro integrità e distruggere tutta l’adorazione di Dio; ma questi uomini perseverarono in modo irreprensibile provvedendo per la continuazione della pura adorazione e dando istruzioni che altri potevano seguire. — Atti 8:1, 4; 2 Tim. 4:2; 1 Piet. 4:3, 4.
4. Quale condotta tennero gli altri primi Cristiani?
4 I primi Cristiani che seguirono il loro esempio furono anche provati nella loro integrità. Ma essi perseverarono irreprensibilmente. Andarono dappertutto, parlando della supremazia di Dio, espandendo la pura adorazione come Dio aveva comandato. In quei giorni fra il popolo dell’Impero Romano era comune l’adorazione di Diana e di Venere, l’adorazione del sesso. E c’erano gli ubriaconi, gli adoratori di Bacco. I Romani lo adoravano. Paolo descrisse le condizioni di Roma in Romani 1:24-31. Tali condizioni resero impossibile ai primi Cristiani d’immischiarsi in qualsiasi specie di movimento per l’unione delle fedi. C’è una sola pura adorazione, ed essi si attennero a questa pura adorazione perché avevano la più alta forma di adorazione che esistesse, l’adorazione di Geova Dio. Poiché si mantennero puri e si sottomisero a Geova Dio furono duramente perseguitati.
5. (a) In quali condizioni i primi Cristiani mantennero l’integrità? (b) Quale fu la vera causa della loro persecuzione?
5 Nel suo Book of Martyrs, il dott. John Fox commenta la ragione per cui la persecuzione del Cristiani fu così violenta. Dice che i Romani eran noti per il fatto che non perseguitavano nessun popolo a motivo della sua religione; tuttavia verso il principio dell’istituzione della Cristianità la persecuzione ebbe inizio e fu spietata. Egli dice, riferendosi al dott. Mosheim, che questo avvenne a causa dell’attitudine mostrata dai Cristiani. Essi non prendevano parte alle religioni dell’impero, all’adorazione degli avi e all’adorazione dell’imperatore. Ma si tennero puri da ciò e parlarono contro le assurdità dell’adorazione pagana, mostrando come l’adorazione di Geova Dio era superiore a quella grande conglomerazione di adorazione che esisteva nell’Impero Romano. Alcuni imperatori da principio pensarono di adottare il Cristianesimo come parte delle loro religioni private — essi ne avevan molte — ma quando trovarono poi che il Cristianesimo se ne stava a sé, era superiore e non avrebbe avuto parte con altre religioni, se ne allontanarono subito e cominciò la persecuzione. Il dott. Fox dice che questa è la ragione per cui ci fu la persecuzione. Ma un attento esame della Bibbia rivela che la persecuzione ci fu perché l’iddio di questo mondo, Satana, cercava di far scomparire la pura adorazione dell’Iddio Onnipotente e quelli che compivano la pura adorazione erano il suo bersaglio. Tutte le altre forme di adorazione eran tollerate. Satana si servì di tutti i suoi agenti sulla terra, i governanti di quel tempo, per cercar di infrangere l’integrità dei servitori di Dio in quei giorni. Ma i servitori di Dio non potevano compromettersi. Servendosi della loro conoscenza della verità della Parola di Dio essi sostennero la supremazia di Geova Dio fino alla morte.
6. Perché l’integrità dei veri Cristiani che vissero dopo la caduta dell’Impero Romano fu messa alla prova?
6 Dal Medio Evo, sì, fino a questo ventesimo secolo, le persone rette e integre che hanno cercato di sostenere la pura adorazione di Dio han subito persecuzione e riprovazione. Come i Romani beffeggiarono i primi Cristiani perché si attenevano agli insegnamenti di Cristo e agli scritti della Bibbia e non avevano templi, immagini, sacrifici a idoli, ordini sacerdotali, ed altre cose simili e pagane, così dal tempo dell’istituzione della Chiesa Cattolica Romana in poi durante i secoli i potenti capi religiosi han perseguitato i veri Cristiani perché si attenevano strettamente alla Bibbia e alla pura adorazione.
7. Perché si deve attendere la persecuzione dei Cristiani nel ventesimo secolo?
7 Ora che siamo giunti al ventesimo secolo, possiamo forse attenderci qualche cosa di diverso? E possiamo attenderci che le persone siano più civili, come si suol dire, e che si trattengano dal perseguitare cominciando a vivere una vita migliore a causa della luce che è venuta nel mondo? Ricordate che ci troviamo ancora sotto il sistema di cose di Satana. Infatti, dovremmo aspettarci cose anche peggiori ora. Perché? Perché questo è ciò che la Parola di Dio dichiara. Noi ci avviciniamo al culmine che la Bibbia chiama ‘la battaglia d’Harmaghedon’. Ivi la contesa della supremazia sarà risolta, Apocalisse 12 dice che la guerra cominciò in cielo; e questa profezia viene adempiuta dal 1914 in poi. Qui fu predetto un tempo di calamità per la terra e per il mare “perché il Diavolo è disceso a voi, avendo gran furore” (NW), sapendo che ha solo un breve periodo di tempo per vivere. Questo mostra che Dio ha limitato il tempo dell’esistenza di Satana, che non permetterà a Satana di provare per un tempo illimitato l’integrità di tutte le persone ogni giorno della loro vita sulla terra; ma il tempo è venuto in cui si eseguiscono i giusti giudizi di Dio. Tutte le nazioni e tutte le persone sono ora in giudizio davanti al Re di Dio. — Matt. 8:29; 2 Piet. 2:3, 4; Apoc. 20:1-3; Matt. 25:31-33.
8. Qual è la causa della crescente violenza e delinquenza del mondo?
8 Poiché sa che il suo tempo è breve, Satana cerca di dominare il genere umano e di farsi adorare da tutti, impedendo loro di guadagnare la vita eterna. Non potendo governare, vuol rovinare. Egli è la causa della crescente violenza e delinquenza del mondo. Questo mostra perché la morale e i buoni principi del popolo son così degradati oggi. Ecco perché c’è violazione delle leggi, oppressione, non si mantengono la parola e i patti, troviamo tanti delitti e guerra. Ecco perché la maggioranza del popolo non prenderà seriamente la Parola di Dio; è condotta ad altre cose mediante i lacci di Satana. — 2 Tim. 3:1-7.
9. Come possiamo sapere chi è il responsabile della prova d’integrità, e come possiamo ottenere la vittoria in questo tempo di prova finale?
9 La prova finale dell’integrità è in corso. Sorgono le domande: Chi vivrà con rettitudine e integrità? Chi resisterà a questi attacchi del Diavolo in questi ultimi giorni mentre cerca di far naufragare il genere umano? Chi sopravvivrà a questa crisi del mondo? Come possiamo tener testa al sistema di cose di Satana e alle empie pressioni che riversa contro di noi? La via della vittoria è indicata dalla Parola di Dio e col riconoscimento della causa delle nostre prove. È Satana il responsabile. Non dovremmo pensare mai che l’Onnipotente Iddio sia responsabile della sofferenza che abbiamo dovuto subire noi e qualsiasi altra creatura umana sulla terra oggi. La Bibbia ci mostra esempi di persone che furono fedeli e di alcuni che non furono fedeli. Mostra come uomini e donne nel passato resistettero agli attacchi compiuti contro di loro da Satana e dalla sua malvagia organizzazione e come Geova li aiutò a perseverare. In tal modo possiamo vedere come anche noi possiamo mantenere l’integrità verso Dio e dobbiamo mantenere l’integrità verso Dio se vogliamo guadagnare la vita eterna. — Ebr. 12:1-3.
10. Verso chi dobbiamo ora mantenere l’integrità, e quale dovrebbe essere la nostra attitudine?
10 Dobbiamo fare affidamento su Geova perché ci dia aiuto. Dobbiamo rivolgerci a lui in preghiera. Davide, uno che mantenne l’integrità davanti a Dio, scrisse in Salmo 26:9-11 la preghiera che innalzò al grande Geova, il Datore della vita: “Non metter l’anima mia in un fascio coi peccatori, né la mia vita con gli uomini di sangue, nelle cui mani è scelleratezza, e la cui destra è colma di presenti. Quant’è a me, io cammino nella mia integrità; liberami, ed abbi pietà di me”. Il giudizio è nelle mani di Geova; noi dobbiamo mantenere la nostra integrità verso di lui. È riconosciuto che dovremmo esser persone integre verso datori di lavoro, coniugi o amici, ma questi atti soltanto non sono sufficienti per conseguire la vita. Vivendo ciò che le persone del mondo chiamano “una buona vita” non si riceve la vita eterna. Dobbiamo andare oltre tale limite. Dobbiamo mantenere l’integrità verso Geova Dio e credere al Figlio. Questo deve farsi perché amiamo la giustizia, perché vogliamo fare ciò che è retto. Mantenendo l’integrità o facendo mostra d’integrità a motivo d’orgoglio o a causa di ciò che pensa il prossimo non guadagneremo di certo l’approvazione di Dio. Dobbiamo amare Dio e i suoi giusti principi. Compiacendo lui noi possiamo ottenere la vita eterna.
11. Si deve forse seguire la maggioranza come chi ha ragione?
11 La via che segue la maggioranza del popolo non è la via che conduce alla vita. Gesù si espresse chiaramente. La via che conduce alla vita è l’osservanza della verace Parola di Dio. Gesù disse, in Matteo 7:13, 14 (NW): “Entrate per la porta stretta; perché larga e spaziosa è la via che conduce alla distruzione, e molti sono quelli che vi passano; mentre stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano”.
12. Come possiamo trovare noi la via che conduce alla vita? Dobbiamo unirci a una chiesa?
12 Il compito non è dunque facile. Ma possiamo adempierlo se impariamo prima ciò che dice la Parola di Dio, se impariamo ciò che è in questo libro e se impariamo qual è la via che dobbiamo prendere cercando poi di portarlo a compimento. Dobbiamo cercare d’essere veri Cristiani nel reale senso della parola. Vuol dire questo che dobbiamo unirci a un’organizzazione ecclesiastica della Cristianità? Ora domandatevi: Si unì Cristo Gesù, che diede l’esempio e ci disse di seguire il suo esempio per guadagnare la vita, a qualche organizzazione ecclesiastica ai giorni suoi? No, Dio non richiede che facciamo questo; ma richiede che lo adoriamo, che predichiamo la buona notizia del Regno, che siamo Cristiani, che seguiamo l’esempio che diede Gesù, vivendo con inalterabile devozione verso Geova Dio; che lodiamo Dio e rispettiamo la sua supremazia, che resistiamo ad ogni sforzo che viene compiuto per distoglierci dalla decenza e che perseveriamo nella fede. Noi abbiamo la Bibbia che ci mostra la retta via. Certo non è necessario che una persona diventi membro di una chiesa per ottenere la vita eterna. — Giov. 3:16-18; 17:3.
FALLIMENTO DEL CLERO
13. Quali condizioni generali esistono ora in mezzo al capi della Cristianità?
13 I capi religiosi ammettono che non sono riusciti a “cristianizzare” il popolo d’America, come lo chiamano, e non han fatto niente di meglio in tutto il mondo. Nel mondo la partecipazione alle chiese è limitata, mentre la popolazione cresce. Il popolo perde la fiducia nel clero. Perché? voi domandate. La colpa è del clero stesso. La religione pretende di rappresentare Dio. Quindi il clero dovrebbe prendere la giusta direttiva nel campo dell’integrità. Dovrebbe insegnare la pura adorazione di Dio. Cristo è il loro esempio, come è anche il nostro. Ci dovrebbe essere un consistente messaggio in ogni tempo, un messaggio in armonia con la Bibbia, la Parola di Dio. Qui ancora Cristo è il nostro esempio, e anche il loro. Egli predicò consistentemente secondo la Parola di Dio e ne sostenne in ogni occasione la veracità. Ma che cosa ha fatto il clero? Qual è la loro storia? Come classe essi hanno infranto l’integrità circa un sacro compito. Se pretendono d’esser ministri di Dio, dovrebbero predicare ciò che dice la Parola di Dio, ubbidendo a lui. (Rom. 6:16) Ma che cosa insegnano essi?
14, 15. Come han mostrato i membri del clero coi loro insegnamenti di non mantenere l’integrità verso Geova?
14 Essi insegnano un mucchio di dottrine contrarie alla verità biblica. Dicono al popolo che ci sia un luogo di tormento eterno in un inferno infuocato; e, lo credete o meno, questo non è insegnato nella Bibbia. Alcuni di loro insegnano il purgatorio, un’idea pagana che non è menzionata nella Bibbia. Cercano di far credere al popolo una trinità di tre dii uguali in uno solo; ma la Bibbia dice che Geova è il supremo e che Cristo Gesù è, non il suo uguale, ma suo Figlio. Usano le immagini come le usano i pagani. Han proclamato il diritto divino dei governanti nelle nazioni, il che significherebbe che anche i dittatori oggi avrebbero l’approvazione di Dio e sarebbero nominati da Dio. In questi tempi moderni c’è una tendenza riconosciuta che il clero segue, insegnando al popolo che non ci sia il Diavolo. Essi dicono che il Diavolo non esista nemmeno, che sia una vecchia abitudine quella di credere al Diavolo. Su questo punto l’Encyclopædia Britannica (nona edizione), volume 7, pagina 138, commenta che se pur vi è la credenza nel Diavolo è “tenuta con molta dubbiosa fiducia in ogni parte della chiesa cristiana”. E l’Encyclopedia Americana (edizione del 1942), volume 9, pagina 38, riporta: “La tendenza moderna è quella di considerare il Diavolo personale come una parte della mitologia dei primi tempi”. I capi religiosi della Cristianità sono responsabili di questa perdita di credenza in ciò che la Bibbia definitamente insegna.
15 Molti ecclesiastici non hanno fede nel sacrificio di riscatto di Cristo Gesù. Molti insegnano che la terra verrà bruciata e che tutta la vita sarà distrutta. Alcuni di loro insegnano perfino l’evoluzione, non la creazione, che è insegnata dalla Bibbia. Il loro è un messagio di confusione e disaccordo dell’uno contro l’altro. Una dichiarazione classica del modo in cui la pensano riguardo agli insegnamenti della Parola di Dio è quella fatta dal vescovo di Bradford (Britannia) il 29 maggio 1952. Il Press & Journal di Aberdeen, nella Scozia, riportò il 30 maggio 1952: “‘Noi abbiamo rinunciato all’idea dell’inferno e abbiamo perduto la fede nel cielo, salvo come in una vicina residenza desiderabile ma probabilmente immaginaria,’ dichiarò ieri il vescovo di Bradford ad una conferenza diocesana”. Costui non è altro che un vescovo della Chiesa d’Inghilterra.
16. Quale attitudine verso la religione si riporta che venga manifestata in Britannia? Perché
16 Come possiamo attenderci dopo aver letto la dichiarazione del vescovo di Bradford, troviamo che la Chiesa d’Inghilterra è su una cattiva strada. Commentando la sua situazione la rivista settimanale Everybody’s di Londra (17 maggio 1952) pubblicò un articolo intitolato “Sta morendo la Chiesa d’Inghilterra?” Esso si riferisce alla pericolosa condizione di tutte le chiese della Britannia e mostra che soltanto il dieci per cento circa del popolo di Britannia ha qualche relazione con qualche chiesa. Cita l’apatia e l’indifferenza e si riferisce a un articolo critico scritto da Rowntree e Lavers, intitolato “Vita e comodità inglese”, riportando: “Abbiamo trovato una così larga ripulsa verso i ministri della religione, delle Chiese Anglicana e Libera, che si può solo descrivere come anticlericalismo”. L’articolo continua poi citando le idee dell’arcivescovo di York intorno alle cause del declino nella frequenza delle chiese. Egli si riferisce al distruttivo criticismo di eminenti scrittori che non credono alla Bibbia, e alla psicoanalisi. Ci sono degli dèi sostituti, egli dice, gli dèi della mammona, o denaro, e la ricerca della ricchezza; la democrazia, che rende il popolo un dio; e il totalitarismo, che innalza lo stato come un dio. Dice inoltre che la guerra è una causa. Lo scrittore, signor Joad, critica l’esame dell’arcivescovo di York e dice:
“Io credo che la partecipazione della Chiesa alla guerra abbia contribuito al declino della sua reputazione nella mente dell’uomo comune più potentemente di quanto l’Arcivescovo creda. Quando viene la guerra, le varie Chiese nazionali si uniscono alle nazioni belligeranti. I pulpiti son mutati in improvvisati uffici di reclutamento e i Vescovi benedicono le armi. Queste cose sono fatte nel nome del Principe della Pace, che condannò la violenza e ordinò ai suoi seguaci di amarsi a vicenda . . .
“Ora tutto questo potrebbe essere abbastanza comprensibile, . . . ma quando il tempo critico è passato e la nazione torna in pace, la Chiesa non può attendersi che le persone ricevano la sua predicazione di religione, una religione di pace, con tutta la serietà che potrebbe desiderare.
“. . . che cosa può offrire agli uomini che lo Stato non abbia?”
17, 18. Mostrate come alcuni ecclesiastici americani han dimostrato mancanza d’integrità verso Geova.
17 In America gli ecclesiastici fanno dichiarazioni pubbliche come quella del vescovo ausiliario Joseph F. Flannelly, amministratore della cattedrale di S. Patrizio, riguardo al conflitto della Corea: “I nostri peccati ci hanno indubbiamente arrecato questo nuovo castigo.“’ (Times di New York, 24 luglio 1950) Essi cercano di mostrare così che Dio causi tali guerre. Se il vescovo Flannelly avesse ragione, il popolo dovrebbe considerare i comunisti come strumenti nelle mani di Dio.
18 Alcune settimane dopo, da questo medesimo pulpito, vien fatto un voltafaccia. La guerra non è più ritenuta un castigo di Dio, ma è proclamata come una sua benedizione. Dal Times di New York dell’11 settembre 1950, citiamo: “Agli afflitti genitori i figli dei quali sono stati chiamati o richiamati alle armi per il servizio militare fu detto ieri nella Cattedrale di S. Patrizio che la morte in battaglia era una parte del proposito di Dio per popolare ‘il regno del cielo’. ‘È un pensiero che non sempre si ricorda,’ egli [mons. W. T. Green] continuò, ‘ma i genitori cristiani hanno la principale responsabilità di fare quanto è in loro potere per ridare i loro figli a Dio in qualsiasi tempo, luogo e circostanza egli si compiaccia di chiamarli, onde divengano veri cittadini dell’eterno regno del cielo.’” Se la guerra fa parte del proposito di Dio per la popolazione del regno del cielo, perché aver pace, e ostacolare il proposito di Dio, e mantenere il cielo spopolato? Nella Bibbia non c’è nessuna affermazione che concordi con quella di Green; la guerra della Corea non è una benedizione di Dio o parte del proposito di Dio per popolare il regno del cielo. Questa specie di predicazione biasima l’Iddio Onnipotente per i mali recati sul mondo dall’avversario, Satana, e mostra una completa mancanza d’integrità verso Dio.
19. Quali azioni e attitudine del clero in genere non gli permetterà di guadagnare il favore di Dio?
19 Nel tentativo di mantenere la maggioranza del popolo e farla stare contenta, il clero cerca di compiacere tutti, i governi, i generali, i commercianti, gli operai, tutti. Essi predicano tutto ciò che fa loro comodo in un dato tempo, indipendentemente da ciò che dice la Bibbia. Ma facendo questo non guadagneranno mai il favore di Dio. Né guadagneranno il favore dei sinceri uomini e donne cristiani. Veramente vediamo che il clero è divenuto una parte integrale del mondo. Le religioni organizzate della Cristianità son diventate oggi parte di questo mondo che si trova sotto Satana in modo tale da non avere la determinazione o la capacità di volgersi alle rette vie di pura adorazione che sono insegnate nella Bibbia. Si preoccupano quando sono sotto la pressione dei politicanti e dell’opinione pubblica. Non mostrano completa fiducia in Dio. Dimostrano di volersi compromettere con tutti se c’è la possibilità di guadagnare in senso materiale. Date uno sguardo alla storia delle chiese cattolica, luterana e ortodossa dell’Europa Orientale. Esse non si tengono salde contro l’ateo comunismo. Sotto la pressione accetteranno di seguire il programma comunista, predicando perfino il comunismo dai loro pulpiti. E firmeranno patti di cooperazione coi comunisti. Se non facessero così, pensano, le loro chiese sarebbero chiuse; e potrebbero ben essere chiuse. E 17 agosto 1952, il Dipartimento di Stato di Washington pubblicò uno studio delle tattiche mediante le quali i governi comunisti ‘prendono i giovani e legano le chiese allo stato nella loro manovra per distruggere tutta la religione’. ‘Questa mira è stata in parte raggiunta in Romania, Albania e Ungheria,’ esso dice. ‘In Cecoslovacchia è stato compiuto qualche progresso in questo senso. In Polonia il governo non ha avuto tanto successo . . .’
“Quando le organizzazioni ecclesiastiche son portate sotto il controllo dello stato, dice lo studio, ‘le nomine ai posti ecclesiastici dal più alto al più basso vengono fatte dallo stato o dalle organizzazioni approvate dallo stato.’
“‘Solo quei sacerdoti che si son dimostrati leali o amichevoli verso il comunismo hanno qualche possibilità d’essere eletti. Il soggetto dei sermoni, dei discorsi, e di altre attività relative ai parrocchiani è spesso fornito dallo stato.’” — Post di Boston, 18 agosto 1952.
QUELLI CHE NON SI COMPROMETTONO
20. Quale diversa condotta è tenuta dai veri ministri di Dio mentre mantengono la loro integrità?
20 Come son diversi da loro i veri ministri cristiani. I testimoni di Geova sono proscritti nell’Europa Orientale in tutti i paesi comunisti. Essi non si inchineranno davanti al governo di dittatori predicando il comunismo come la speranza del popolo. Si attengono alla pura adorazione di Dio. I politicanti possono proscrivere i testimoni di Geova e possono dire che non potete servire Dio e mantenere la vostra integrità verso di lui, ma i testimoni di Geova si tengono saldi, per nulla spaventati, e né ora né mai cesseranno di predicare il regno dell’Iddio Altissimo come la speranza del mondo salvo che Dio non li faccia cessare. La volontà dei dittatori non può esser messa al disopra della volontà di Geova Dio. Quando dei dittatori cercano di contaminare la vera organizzazione cristiana, i ministri di Dio resistono decisamente e continueranno a predicare la verità della Bibbia anche se devono proclamarla clandestinamente. Questo significa una lotta per la giustizia; e noi ce l’aspettiamo ora, mentre la grande contesa della dominazione del mondo dev’esser risolta. L’integrità di ogni Cristiano è duramente messa alla prova. — Apoc. 14:6-12.
21. Come i testimoni di Geova possono prendere una così salda determinazione per la giustizia?
21 In che modo, voi domandate, i testimoni di Geova possono prendere una tale determinazione Lo possono solo avendo un’accurata conoscenza della verità, avendo grande fede in Geova Dio, e con l’aiuto che Dio Onnipotente, Geova, dà a quelli che confidano in lui e lo servono. Alcune persone del mondo che non comprendono la grande contesa cercheranno di trovare il tornaconto in tempi di difficoltà, dicendo che Dio li scuserà dato che le condizioni son così difficili. Ma dov’è la scrittura per quell’argomento? Si compromise Cristo sui principi di Dio quando venne la prova? Si comportarono in tal modo i suoi apostoli o i fedeli uomini che vissero prima di Cristo? La risposta è No. I veri Cristiani tengono oggi la medesima condotta d’integrità che tenne Cristo. Essi amano la vita e cercano d’esser leali verso il Datore della vita.
22. Possiamo ottenere la vita eterna se ci compromettiamo? Che cosa dobbiamo fare?
22 Cristo Gesù sostenne un principio molto più alto in questa lotta per l’integrità, non un basso compromesso per egoistico guadagno o sollievo in tempo di prova. “Se ora la tua mano o il tuo piede ti fa inciampare, taglialo e buttalo via da te; è meglio per te entrar nella vita monco o zoppo che esser gettato con due mani o due piedi nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti fa inciampare, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrar con un occhio solo nella vita che esser gettato con due occhi nella Geenna ardente”. (Matt. 18:8-10, NW) Gesù illustrò qui come è meglio subire qualche perdita materiale, malgrado sia così preziosa come un occhio o una mano lo era per le persone alle quali si rivolgeva, che perdere l’integrità. Questo è il tempo in cui dovremmo valutare le cose dovutamente. Questo è il tempo di mettere Dio al primo posto nella nostra vita. Non dobbiamo cedere agli sforzi di nessuna specie che potrebbero farci distogliere dalla nostra integrità sia mediante sottili offerte di ricchezza con la violazione dell’etica che mediante atti di crudele e penosa persecuzione.
23. Come possiamo esercitare un’attiva influenza per il bene in questo mondo degenerato?
23 I testimoni di Geova lottano oggi confidentemente sotto il loro Capo e Condottiero, Cristo Gesù, mantenendo con fermezza la loro integrità. Ma mentre fanno ciò, non divengono del tutto introvertiti né si danno alla vita di clausura in un monastero. Alle persone di buona volontà si deve dire ora di volgersi a Dio Onnipotente e al suo regno sotto Cristo, cercando la giustizia e d’ottener la vita, o non ce ne sarà più tempo. Questo è il momento di esercitare un’attiva influenza per il bene in questo mondo degenerato. Mantenendo la nostra integrità noi mostriamo ad altri che ciò è possibile; li incoraggiamo a intraprendere anche loro il servizio di Dio. Con la nostra fedeltà verso Dio, con la predicazione della buona notizia e sostenendo la supremazia di Dio, noi possiamo aiutare altre persone a ottenere la vita eterna. Milioni di persone nella Cristianità cercano oggi la giustizia. Molti nelle organizzazioni ecclesiastiche cercano oggi una speranza, una via. Noi possiamo aiutarli. Noi dobbiamo aiutarli. Dobbiamo sostenere la causa di Dio nella contesa in questo tempo della fine. — Rom. 10:13-15.
AIUTO E LIBERAZIONE DIVINA
24. Quale assicurazione abbiamo da Geova che ci aiuta a mantenere l’integrità nella prova?
24 I testimoni di Geova in tutte le parti del mondo si trovano oggi in dure prove mantenendo l’integrità. La Parola di Dio assicura che i Cristiani possono resistere a tutte le prove e le tentazioni che potrebbero riversarsi su di loro, poiché in 1 Corinzi 10:13 (NW) è scritto: “Nessuna tentazione vi ha colti se non ciò che è comune agli uomini. Ma Iddio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre quello che potete sopportare, ma insieme alla tentazione egli farà pure la via d’uscita affinché la possiate sopportare”. Iddio conosce quelli che gli appartengono, ed egli non li abbandona mai. Benché veda che le organizzazioni religiose falliscono e le condizioni del mondo vanno di male in peggio — noi dovremmo attenderci questo perché la Parola di Dio lo ha predetto — non c’è nessuna ragione per cui i credenti in Dio dovrebbero perdere la speranza. Ricordate che Geova è il supremo e l’altissimo. Il suo dichiarato proposito è quello di distruggere Satana, di rimuovere tutta la sua malvagia organizzazione e tutti quelli che han recato pratiche malvage sulla terra. Il malvagio pare che prosperi ora come mai nel passato, e l’infallibile Parola di Dio dice: “Che quando i malvagi germogliano come l’erba e fioriscono tutti gli operatori d’iniquità, gli è per esser distrutti per sempre! Ma Tu, Iaveh, sei eccelso in eterno”. — Sal. 92:7, 8, Co.
25. Come il giusto governo del regno di Dio recherà benedizioni a tutti gli uomini che amano la giustizia e mantengono l’integrità?
25 Questo significa la fine di tutte le difficoltà per tutti quelli che vivono sulla terra, perché quelli che sopravvivono a tale tempo di distruzione vivranno sotto il regno di Dio, per ricevere le sue molte benedizioni. Gesù c’insegnò a pregare per quel tempo. Egli ci disse di pregare per il regno di Dio, poiché allora la volontà di Dio sarà fatta sulla terra. Quindi non ci sarà posto per imbrogli, violenza, mancanza di sicurezza e preoccupazione. Non ci sarà più odio, né disonestà o degradazione della morale. Queste cose non torneranno più alla mente. (Apoc. 21:1-5) Quello sarà un governo giusto, il governo di Dio. Quel governo teocratico sarà l’evidenza della supremazia di Geova, della sua bontà, del suo amore e della sua purezza. Sotto quel governo i fedeli che sono nelle tombe, i quali morirono nella loro integrità saranno risuscitati. Quindi quelli che ora mantengono l’integrità — anche se dovessero morire per tale ragione — hanno la certezza di vivere nella felicità eterna. E molti sopravvivranno, alla battaglia di Harmaghedon che si scatenerà in questa generazione entrando nel nuovo mondo di vera gioia, giustizia e vita eterna. — Giov. 5:29.
26. Che cosa dovremmo fare noi ora?
26 Oggi vediamo che c’è una grande ricompensa per chi mantiene l’integrità. Prendete quindi la vostra determinazione a fianco dei testimoni di Geova. Studiate la Parola di Dio e, ubbidendola, allontanatevi dall’apostasia della Cristianità. Prendete parte alla lode di Dio. Siate interamente, completamente, assolutamente e incrollabilmente dedicati a Geova e non seguite per nessun motivo le tentazioni che vi circondano. Credete all’infallibile Parola di Dio e osservatela. Essa dice: “L’integrità degli uomini retti li guida ma la perversità dei perfidi è la loro rovina”. “A questa condotta siete stati chiamati, perché anche Cristo soffrì per voi, lasciandovi un modello affinché seguiate attentamente le sue orme. Egli non commise nessun peccato, né fu trovata frode nella sua bocca. Quando era oltraggiato, non rendeva oltraggio. Quando soffriva non ricorreva alle minacce, ma si raccomandava a colui che giudica giustamente”. “Non ti spaventare delle cose che sei destinato a soffrire. Ecco! il Diavolo continuerà a cacciare alcuni di voi in prigione affinché siate pienamente messi alla prova, e abbiate una tribolazione di dieci giorni. Dimostrati fedele anche nel pericolo di morte, e io ti darò la corona della vita”. (Prov. 11:3; 1 Piet. 2:21-23; Apoc. 2:10, NW) L’integrità conduce alla vita!