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Lettera della FilialeMinistero del Regno, Servizio del Regno 1976 | Gennaio
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nell’edizione italiana di Svegliatevi! dell’8 maggio 1976.
Che cosa potete fare? Gli anziani di ogni congregazione sono invitati a scegliere cinque fratelli capaci, provvisti se possibile di carta da lettere intestata, perché scrivano a “Sua Eccellenza Presidente a vita del Malawi, Dott. H. Kamuzu Banda, Central Government Offices, Private Bag 301, Capital City, Lilongwe 3, Malawi, Central Africa”, facendogli alcune domande su ciò che pensa del cristianesimo e sul perché tratta a quel modo delle creature umane. Sappia che avete sentito ciò che accade nel Malawi.
Nelle congregazioni dove ci sono fratelli abbonati alla rivista Svegliatevi! in inglese che hanno letto gli articoli sulla persecuzione nel Malawi si dovrebbe disporre che almeno due lettere siano scritte e spedite subito per via aerea al dott. Banda. Poi, quando sarà disponibile la rivista Svegliatevi! dell’8 maggio si potranno scrivere le altre lettere.
Che cos’altro possiamo fare? Gli anziani delle congregazioni disporranno sin da ora di fare la massima pubblicità a questi fatti, cercando di lasciare a ogni famiglia una copia di Svegliatevi! dell’8 maggio appena sarà disponibile. Perciò, si dovrà ordinare un sufficiente numero di riviste. Menzionate anche la cosa in preghiera a Geova Dio, così come dovettero fare nel primo secolo i nostri fratelli cristiani quando i loro fratelli erano gettati ai leoni nell’arena romana. Siamo dunque coraggiosi e continuiamo a predicare la buona notizia del Regno finché il governo di Dio rechi la liberazione ai suoi servitori sulla terra. Ricevete fraterni saluti.
FILIALE DI ROMA
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Aiutiamo i nuovi e gli inesperti a maneggiare la BibbiaMinistero del Regno, Servizio del Regno 1976 | Gennaio
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Aiutiamo i nuovi e gli inesperti a maneggiare la Bibbia
1 Com’è emozionante vedere migliaia di nuovi proclamatori che partecipano con noi all’importante opera di predicare il Regno. Essi, però, hanno bisogno di istruzione per divenire efficaci proclamatori della “buona notizia”. Gesù Cristo ci diede l’esempio fornendo norme per i discepoli. Quando mandò i settanta evangelizzatori, disse: “Ovunque entriate in una casa dite prima: ‘Questa casa abbia pace’. E ovunque entriate in una città e vi ricevano, . . . dite loro: ‘Il regno di Dio si è avvicinato’. — Luca 10:5, 8, 9.
2 Oggi molti di quelli che partecipano all’opera di predicazione si impegnano molto nella distribuzione delle riviste. Altri, oltre a utilizzare le riviste, ottengono eccellenti risultati ‘ragionando con le persone dalle Scritture’. (Si paragoni Atti 17:2-4) Sarebbe bene aiutare più proclamatori a maneggiare la Bibbia in questo modo.
3 Quelli che tengono studi biblici hanno l’occasione di aiutare sin dall’inizio gli studenti a sapere come maneggiare con efficacia la Parola di Dio. Si può incoraggiare lo studente a far uso di ciò che impara. Per esempio, se si considera il terzo capitolo dei libro Verità (“Chi è Dio?”) il proclamatore può chiedere: ‘Come puoi spiegare a un amico che la Trinità non esiste? Quali scritture gli leggeresti?’ Dopo lo studio, il proclamatore potrebbe chiedere allo studente di spiegargli chi è Dio servendosi della Bibbia. Se lo studente viene aiutato progressivamente a far uso di ciò che impara, quando comincerà a uscire nel servizio di campo avrà una certa pratica nell’uso della Bibbia. Saprà spiegare ciò che crede e far valere i suoi argomenti. Poi, lavorando insieme a proclamatori esperti, continuerà a progredire, traendo profitto dal loro esempio e dai loro suggerimenti anche dopo essere stato battezzato.
4 Di solito i genitori sono maggiormente in grado di aiutare i loro figli. Si potrebbe riservare parte del periodo di studio familiare per insegnare ai figli a maneggiare la Bibbia. Considerando i problemi che sorgono a scuola, i genitori possono chiedere ai figli di mostrare con la Bibbia il motivo della loro presa di posizione. Si potrebbe anche assegnare ai ragazzi il compito di preparare una presentazione su specifiche obiezioni che vengono fatte nel territorio. Quando nel corso dello studio biblico si menzionano punti appropriati da usare nel campo, i genitori possono metterli in risalto.
5 In modo simile, i fratelli che conducono gli studi di libro hanno l’opportunità di aiutare i proclamatori del loro gruppo a maneggiare sempre meglio la Parola di Dio. Se lo desiderano, possono considerare con il sorvegliante del campo ciò che egli sa di coloro che hanno bisogno d’aiuto e ciò che si potrebbe fare per loro. Se alcuni, benché associati alla congregazione da molto tempo, presentano nel servizio di campo solo le riviste, come potrebbero essere incoraggiati a migliorare la loro capacità di far uso della Bibbia? Potrebbero essere aiutati a preparare una presentazione basata su una o due scritture che conoscono bene? Sarà loro utile lavorare nel campo con il conduttore o con un altro proclamatore che sa fare buon uso della Bibbia. Ogni tanto, durante lo studio di libro, il conduttore può mostrare in breve come citare nel campo una particolare scrittura.
6 Che benedizione è per le persone del territorio quando si spiegano loro le Scritture! Cercando di ragionare con loro dalle Scritture, aiuteremo le persone sincere ad apprezzare l’utilità di studiare la Parola di Dio. Non è una meta desiderabile?
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Aiutate le “pecore” che sono in pericoloMinistero del Regno, Servizio del Regno 1976 | Gennaio
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Aiutate le “pecore” che sono in pericolo
1 Guardandovi attorno nella Sala del Regno, potete rammentare alcuni fratelli e sorelle che non vedete da un bel po’? Sapete perché non vengono alle adunanze o non partecipano al servizio di campo? Forse hanno gravi problemi di famiglia o di salute, o i loro sentimenti sono stati feriti a causa di contrasti con qualcuno o per qualche altra ragione sono depressi o scoraggiati. O può darsi che nella vostra zona si sia trasferito qualcuno che un tempo si associava con i cristiani testimoni di Geova, ma che nella nuova località non frequenta le adunanze.
2 Quali sentimenti dovremmo nutrire verso questi fratelli e sorelle? Quelli espressi nell’illustrazione di Gesù Cristo in Matteo 18:12, 13. Il pastore lasciò volontariamente il gregge per cercare con diligenza la pecora smarrita. Esprimendo il punto di vista di Geova riguardo alle “pecore” smarrite, Gesù dichiarò: “Non è desiderio del Padre mio che è nel cielo che uno di questi piccoli perisca”. (Matt. 18:14) Vorremo dunque essere in armonia con Geova, facendo quello che possiamo per aiutare le “pecore” smarrite affinché si riassocino alla congregazione, al gregge.
3 Nel loro stato di debolezza, le “pecore” smarrite hanno bisogno d’essere rassicurate da noi fratelli e sorelle che li amiamo. Una telefonata o una visita fatta non per senso del dovere, ma perché li abbiamo realmente a cuore, può contribuire in notevole misura a sollevare loro lo spirito. Non le incoraggereste solo dicendo loro di andare alle adunanze e di partecipare al servizio di campo. Anzi, potreste scoraggiarle ancora di più. Parlando loro, siate calorosi e amichevoli come lo sareste coi parenti carnali che amate caramente. Soprattutto, sforzatevi di ascoltare e d’essere comprensivi. Potete narrare loro un’esperienza edificante, o invitarli a pranzo a casa vostra e a passare con voi un pomeriggio o una serata in edificante compagnia. Se riuscite a farle venire con voi a un’adunanza o in qualche fase del servizio di campo potete contribuire molto alla loro edificazione. Trovate il modo di trascorrere un po’ di tempo con loro. Essendo naturali, esprimendovi sinceramente, mostrerete di interessarvi di loro quali diletti fratelli o sorelle. — 1 Tess. 5:14, 15.
4 In questo tempo della fine abbiamo veramente bisogno di quelli che hanno relazione con noi nella fede. Perciò, continuiamo a pensare a quello che possiamo fare per incoraggiare i fratelli, a pregare per loro e a interessarci sinceramente di quelli che potrebbero privarsi della necessaria associazione col gregge.
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