-
CrunaAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Cruna
In un’illustrazione relativa all’entrare nel Regno, Gesù Cristo disse: “È più facile ad un cammello passare per la cruna di un ago che a un ricco entrare nel regno di Dio”. (Matt. 19:24; Mar. 10:25) Secondo alcuni la cruna sarebbe una porticina per la quale un cammello, alleggerito del suo carico, potrebbe passare con difficoltà. Tuttavia il termine greco (hraphìs) tradotto “ago” in Matteo 19:24 e Marco 10:25 deriva da un verbo che significa “cucire”. Anche il termine greco (belòne) che ricorre nel brano parallelo di Luca 18:25 si riferisce a un ago letterale. A proposito di questi termini greci An Expository Dictionary of New Testament Words di W. E. Vine (Vol. III, p. 106) osserva: “L’idea che ‘la cruna di un ago’ si riferisca a una piccola porta è evidentemente moderna; non se ne trova traccia nell’antichità. L’obiettivo del Signore era quello di esprimere qualcosa di impossibile all’uomo e non c’è ragione di cercare di sminuire tale difficoltà considerando l’ago qualcosa di più del comune strumento”.
-
-
CubitoAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Cubito
(cùbito).
Misura lineare che corrisponde all’incirca alla distanza fra il gomito e la punta del dito medio. (Deut. 3:11) Sembra che gli israeliti usassero comunemente un cubito di cm 44,5 circa, e così viene calcolato in questa pubblicazione. L’iscrizione di Siloe, per esempio, indica che la galleria per l’acqua costruita dal re Ezechia era lunga 1.200 cubiti. Secondo la più accurata misurazione moderna, questa galleria è lunga m 533,1. Quindi in base a questo calcolo, un cubito corrisponderebbe a cm 44,4. Inoltre numerosi edifici e recinti portati alla luce dagli scavi compiuti in Palestina possono essere misurati in numeri interi di quest’unità di misura, fornendo un’ulteriore ragione per calcolare il cubito di cm 44,5.
Evidentemente gli israeliti usavano anche un cubito maggiore, più lungo di un palmo (cm 7,4 circa) del cubito “comune”. Questo cubito maggiore, lungo cm 51,8, compare nelle misure del tempio della visione di Ezechiele. — Ezec. 40:5.
Aste di un cubito per misurare scoperte in Egitto corrispondono a un cubito di 45 cm, e una a un cubito di cm 52,5.
-
-
Cucinare, utensili da cucinaAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Cucinare, utensili da cucina
Nella famiglia ebraica di solito era compito delle donne cucinare e fare il pane, ma in certe occasioni i pasti erano preparati dagli uomini. (Gen. 18:6-8; 27:3-9, 14, 30, 31; I Sam. 8:13; II Sam. 13:8) Finché vissero in tende gli ebrei probabilmente cucinavano quasi sempre all’aperto. Ma quando si stabilirono in Canaan, abitando in case di pietra a volte cucinavano in casa, specie quando il tempo era inclemente. (Giud. 6:19; II Sam. 13:7-11) Maggiori preparativi si facevano per il pasto serale, il pasto principale della giornata. (Luca 14:12; Riv. 3:20) Di sabato non si poteva cucinare, poiché la Legge vietava persino di accendere il fuoco. — Eso. 35:3.
Gli ebrei usavano vari utensili e arnesi per preparare da mangiare. C’era la macina a mano, usata dalle donne di casa. (Deut. 24:6; Matt. 24:41; vedi MACINA). Per le spezie o piccole quantità di grano bastavano il mortaio e il pestello. (Num. 11:8; vedi MORTAIO). L’impasto per il pane veniva preparato nella madia (Eso. 12:34) e cotto sul focolare o nel forno. — Eso. 8:3.
Forchettoni erano impiegati presso il tabernacolo e in seguito presso il tempio. (Eso. 27:3; II Cron. 4:16) Viene menzionato un forchettone a tre denti usato dai sacerdoti. (I Sam. 2:12-14) Anche in casa le cuoche potevano usare forchettoni simili per tirar fuori la carne da una pentola o marmitta. C’erano coltelli di vari tipi per tagliare la carne prima di cucinarla, ma non c’è nessuna indicazione scritturale che si usassero coltelli e forchette per mangiare.
I recipienti per cucinare erano in genere di terracotta, anche se alcuni erano di rame, com’è menzionato specie in relazione al santuario. (Lev. 6:28) Fra gli utensili domestici per cucinare c’erano pentole rotonde di varie misure. In dipinti di tombe egiziane sono raffigurati recipienti di bronzo per cucinare montati su tripodi, e può darsi che gli israeliti che si lamentavano nel deserto avessero in mente recipienti del genere quando ricordavano che in Egitto ‘sedevano accanto alle pentole della carne’. (Eso. 16:3) Il termine ebraico tradotto “pentole” in questo brano è usato generalmente per indicare un recipiente a bocca larga, che poteva servire come catino per lavarsi (Sal. 60:8) oppure come pentola o caldaia per cucinare. (II Re 4:38-41; Ezec. 24:3-5) Queste pentole potevano essere di diverse misure, da una misura media del diametro di 30 cm circa fino a quelle molto grandi. Antichi esemplari di questo tipo di pentola piuttosto bassa erano senza manici, ma all’epoca della divisione del regno d’Israele entrò nell’uso un tipo con due manici.
Sono state rinvenute anche pignatte a bocca stretta con uno o due manici, di forma più o meno sferica, che misuravano dai 10 ai 35 cm di diametro.
Gli israeliti avevano anche tegami o padelle profonde e anche teglie, in cui spesso venivano preparate le offerte di grano. (Lev. 2:5, 7; 7:9; I Cron. 23:29) Esemplari di teglie di terracotta sono stati scoperti a Ghezer. Avevano piccole scanalature, ed erano simili a bistecchiere moderne. Si usavano anche teglie di ferro. — Ezec. 4:1-3.
-
-
CucireAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Cucire
Fin dall’antichità il cucito, e anche il ricamo, ha avuto una parte importante nelle attività umane. (Eso. 26:1; 35:35; Giob. 16:15; Eccl. 3:7; Ezec. 13:18) Il primo uomo e la prima donna, Adamo ed Eva, “cucirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture per coprirsi i lombi”. (Gen. 3:7) Forse unirono semplicemente insieme delle grandi foglie di fico, servendosi di ramoscelli dell’albero stesso.
Quando gli chiesero perché i suoi discepoli non digiunavano come i farisei e i discepoli di Giovanni, Cristo Gesù rispose facendo notare che se si cuce su un abito vecchio un pezzo di stoffa nuova che non si sia ancora ristretta lo strappo diventerebbe più grande. (Mar. 2:18, 21) Una volta lavata, la toppa si sarebbe ristretta, tirando l’abito vecchio che si sarebbe strappato. Questa illustrazione doveva far capire a quelli che udivano le parole di Gesù che era ormai tempo che diventassero suoi seguaci e che era sbagliato da parte loro cercare di imporre le loro usanze ai discepoli di Gesù. Giovanni stesso aveva già spiegato che la sua era un’opera preparatoria alla venuta di Cristo e quindi di natura temporanea. — Giov. 3:27-30.
-
-
CuculoAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Cuculo
[ebr. barburìm (pl.)].
Il nome di questo uccello ricorre solo una volta nella Bibbia, in I Re 4:23, dove nell’elenco delle vivande provvedute ogni giorno per la corte di Salomone sono inclusi “cuculi [barburìm] ingrassati”. Il nome ebraico, come quello italiano, imita evidentemente il verso dell’uccello, infatti pare che la femmina del cuculo
-