Usiamo i beni teocratici
“Onora l’Eterno [Geova] con i tuoi beni”. — Prov. 3:9, VR.
1. Perché la verità è molto più preziosa dell’oro?
LA VERITÀ è uno dei beni più preziosi dell’uomo. Infatti è un tesoro inestimabile. Poiché la verità ha origine da Geova Dio, è un bene teocratico. Mediante la verità oggi gli uomini saggi sono guidati sulla via che conduce alla vita eterna. Mediante la conoscenza della verità è possibile la felicità in un mondo molto infelice. Oro, denaro e possedimenti materiali possono essere considerati tra i primi quando si menzionano i beni, ma il denaro non può comprare la felicità né la pace mentale né la vita eterna. Perciò tutte le creature umane che conoscono veramente la verità sono grate a Geova, il Grande Provveditore della verità, mentre usano questo prezioso bene teocratico. — Sal. 105:1, 2.
2. Di che cosa ha bisogno la persona per fare il miglior uso dei suoi beni?
2 Imparando la verità inerente ai rapporti col Creatore, l’uomo comincia ad apprezzare le molte buone cose di cui è stato dotato da Dio. Può non essere ricco in oro e beni materiali, ma comprende che la vita che possiede è un grande bene che viene da Dio, e se può ottenere la benedizione di Dio nell’usare la sua vita sarà davvero molto ricco. “La benedizione del Signore [Geova] arricchisce e con essa non si prova più pena”. (Prov. 10:22, Na) L’oro o le case di un uomo gli possono essere rapidamente portate via da altri uomini o da governi, ma nessuno può togliere la benedizione di Geova quando Geova la dà. Con la benedizione di Geova Dio l’uomo può usare i suoi beni o le sue risorse personali per avere successo.
3. Che cosa fanno quelli che apprezzano la loro relazione con Geova?
3 Dio esige che gli uomini vivano in armonia con lui. Coloro che apprezzano la loro relazione con Geova fanno questo. “Nessun di noi vive infatti solo per se stesso, . . . viviamo per Geova, . . . apparteniamo a Geova”. (Rom. 14:7-9) Ma Geova Dio non obbliga nessuno. Permette che le persone abbiano l’opportunità di apprendere la verità e comprendere il privilegio di dedicare la loro vita al servizio di Dio. Quindi possono usare la loro vita perché sia una benedizione per altri seguendo l’esempio di Gesù, che dedicò tutto ciò che aveva al servizio di Geova. Quelli che dedicano la loro vita ora a Dio e gli ubbidiscono facendo la sua volontà hanno l’assicurazione che la loro vita sarà prolungata fino alla vita eterna. “Nel sentiero della giustizia sta la vita, e nella via ch’essa traccia non v’è morte”. — Prov. 12:28, VR.
4, 5. (a) In che senso conoscere i comandamenti di Geova è una protezione per i beni dell’uomo, specialmente in questo ventesimo secolo? (b) In che modo l’esempio di Gesù mostra la necessità di avere buon senso nell’usare la vita che Dio ha data?
4 Le giuste norme di vita esposte da Dio nella sua Parola proteggono le proprie forze vitali. I comandamenti di Geova innalzano uno scudo intorno all’uomo affinché egli non sciupi le sue energie nelle stolte occupazioni di questo mondo, in ubriachezza, ghiottoneria, violenza o vita dissoluta. La sapienza ricevuta da Dio mediante la sua verità guida l’uomo a evitare i pericoli comuni a coloro che sono in cerca di emozioni in questo ventesimo secolo. L’orgoglio o la soddisfazione personale induce gli uomini a cercare di scalare la più alta montagna, ad andare alla più forte velocità, a rischiare la vita in violente competizioni atletiche o a impegnarsi in duelli alla pistola e combattimenti. Ma Dio non ha dato all’uomo la vita perché la sciupi in tali pratiche comunemente seguite in questi ultimi giorni. La proclamazione della verità di Dio aiuta uomini di ogni specie a capire come usare la loro vita. L’apostolo Pietro mostrò che avviene un cambiamento nella vita di quelli che apprendono la verità: “Poiché vi basta il tempo passato nel fare la volontà delle nazioni quando compivate opere di condotta dissoluta, concupiscenze, eccessi col vino, gozzoviglie, sbevazzamenti e illegali idolatrie. . . . Ma la fine di ogni cosa si è avvicinata. Siate di mente sana, perciò, e siate vigilanti in vista delle preghiere”. — 1 Piet. 4:3-7.
5 Gesù Cristo considerò la vita un grande bene teocratico. Il Diavolo esortò Gesù a rischiare la sua vita in modo stolto. “Il Diavolo lo condusse quindi nella città santa, lo pose sul parapetto del tempio e gli disse: ‘Se tu sei figlio di Dio, gettati giù; poiché è scritto: “Egli darà per te ordine ai suoi angeli, ed essi ti porteranno sulle loro mani, affinché tu non urti il piede contro una pietra”’. Gesù gli disse: ‘È pure scritto: “Non devi mettere alla prova Geova il tuo Dio”’”. (Matt. 4:5-7) Perché usare la vita senza rispetto per la volontà di Dio? Gesù ebbe il buon senso di usare la sua vita in armonia con la volontà di Dio come dedicato servitore di Geova e ci lasciò l’esempio da seguire. Poiché la vita è un dono di Dio all’uomo, una cosa data da Dio, è usata giustamente solo nel servizio di Dio, secondo il principio stabilito da Gesù: “Rendete dunque a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio”. — Matt. 22:21.
USO DEL TEMPO
6. (a) Perché il tempo è così prezioso ora? (b) In che modo la pigrizia è una ladra?
6 Seguire le stolte pratiche del mondo è uno sciupio non solo di forze e di energie vitali, ma di un altro bene, il tempo. Paolo, dopo aver menzionato la vergognosa condotta delle nazioni, diede delle buone ragioni per cui badare al tempo e usare dovutamente questo bene. “Guardate dunque accortamente che il modo in cui camminate non sia da persone non sagge ma da saggi, riscattando per voi stessi il tempo opportuno, perché i giorni sono malvagi. Per questo motivo cessate di divenire irragionevoli, ma comprendete qual è la volontà di Geova”. (Efes. 5:15-17) Oggi le nazioni del mondo sciupano tempo nell’incessante ricerca di piaceri, ignorando l’azione utile, continua di riconoscere qual è la volontà di Geova. Sciupando il loro tempo si mettono anche in posizione di perdere la vita. Altri sciupano tempo essendo pigri, non volendo portare nessuna responsabilità. Sono privati di un bene prezioso, che lo riconoscano o no. Un saggio una volta scrisse: “Sono passato al campo del pigro e accanto alla vigna dell’uomo insensato; ed ecco, era cresciuta dappertutto ortica, e il suolo era coperto di cardi, e il recinto di pietre era stato distrutto. Io guardai e riflettei; vidi e accettai la lezione: un po’ di sonno, un po’ di torpore, un po’ incrociare le braccia, stendendosi, e viene come un viandante l’indigenza e la miseria come un uomo armato”. — Prov. 24:30-34, Na.
7. Quali profittevoli usi si possono fare del tempo prezioso?
7 La Parola di Dio mette in risalto la necessità di disciplinarsi per usare il tempo in modo proficuo. “Continuate ad esser pieni di spirito, parlando a voi stessi con salmi e lodi a Dio e cantici spirituali, cantando e accompagnandovi con musica nei vostri cuori a Geova, rendendo sempre grazie per tutte le cose al nostro Dio e Padre nel nome del nostro Signore Gesù Cristo”. (Efes. 5:15-20) Il tempo del dedicato cristiano è per le cose di Dio, compreso acquistare conoscenza della Parola di Dio, parlarne ad altri, associarsi regolarmente a quelli che sono pure dedicati a Dio e unire la propria voce nella lode organizzata e nel rendere grazie a Dio pubblicamente. L’operaio deve dare al suo datore di lavoro ciò che gli spetta, ma vi sono altre ore in una giornata. I giovani non trascorrono tutto il giorno a scuola. Quindi il dedicato servitore di Dio usa il suo tempo per parlare ovunque si trovi, come quando è in cammino per andare a lavorare o a scuola, all’ora di pranzo o in un tempo di svago e passatempo. Questo oltre agli stabiliti periodi di tempo predisposti per le regolari attività teocratiche nelle case della comunità. Perciò in molte occasioni il cristiano usa un altro bene teocratico, la facoltà di parlare, meraviglioso dono di Dio che è usato alla lode di Geova. — Sal. 71:24.
INFLUENZA E FORZA
8. In che modo l’influenza può essere un grande bene nell’associarsi ad altri? in una congregazione?
8 Tra le risorse di tutti gli uomini, ricchi e poveri, vi è l’influenza sulla vita di altri. Difficilmente ci si poteva associare a un uomo come l’apostolo Paolo e non trarre beneficio dalla sua influenza. Il suo punto di vista fu espresso ai Romani: “Poiché desidero grandemente di vedervi, per impartirvi qualche dono spirituale affinché siate resi fermi; o, piuttosto, perché vi sia fra voi uno scambio d’incoraggiamento, da parte di ciascuno mediante la fede dell’altro, sia vostra che mia”. (Rom. 1:11, 12) Oggi Dio esige che gli uomini siano un’influenza per il bene ovunque vanno. Il cristiano può trovarsi nel suo luogo di lavoro insieme a compagni che fanno discorsi volgari o hanno pensieri cattivi. Il fatto che non si unisce a tali pratiche malvage, ma mantiene la sua posizione di cristiano e parla di cose buone, eserciterà senz’altro una buona influenza. I fanciulli cristiani a scuola o nei giuochi dovrebbero pure esercitare una buona influenza. I padri saggi influenzano la loro famiglia a fin di bene, prendendo la dovuta iniziativa nell’osservare la verità di Dio. Le madri cristiane sostengono i padri usando la loro influenza sulla vita dei figli. (Prov. 22:6; 2 Tim. 1:5) Nella congregazione il cristiano può anche usare la sua influenza a fin di bene se è zelante e di mente pronta ad applicare consigli e istruzioni, incoraggiando altri a sostenere pienamente tutte le attività della congregazione. Egli mostra rispetto per i sorveglianti che presiedono in modo eccellente e collabora armoniosamente con essi. — 1 Tim. 5:17.
9, 10. (a) Qual è l’esempio di Geova nell’uso della forza e del potere? (b) In che cosa Ecclesiaste 7:16-18 (Na) mostra la necessità di mantenere l’equilibrio?
9 Forza e potere sono beni teocratici quando vengono usati per il beneficio degli altri. I cosiddetti uomini forti del mondo sono di solito dittatori che usano il potere e la forza per opprimere il popolo, ma l’Onnipotente Dio non richiede questo dagli uomini. Geova, che è onnipotente, ha dato agli uomini il giusto esempio con la sua pazienza e amorevole benignità. Gli uomini fanno bene a imitarlo e a usare il loro potere in armonia con la volontà di Dio, servendo il Creatore. Si dice che gli uomini imperfetti abbiano dei lati forti e delle debolezze. La Parola di Dio consiglia di fare uso moderato di tali lati forti e di dominare le debolezze: “Non esser troppo giusto, né savio oltre misura. Perché vuoi torturarti? Non esser troppo malvagio e non essere stolto. Perché vuoi morire innanzi tempo? È bene che tu ti tenga a questo, senza staccarti da quello, perché chi teme Iddio ha buon esito in tutt’e due”. — Eccl. 7:16-18, Na.
10 Cercare conoscenza e sapienza è bene, ma l’equilibrio è necessario man mano che si acquistano conoscenza e sapienza per non diventare superbi o vanitosi e non danneggiarsi. L’individuo può vedere uno sbaglio in un altro e divenire ipercritico. Questo può condurre alla sua rovina, poiché comincerà a perdere l’amore e il rispetto per quelli che lo circondano. Dimentica che anch’egli ha delle debolezze, che possono essere diverse da quelle della persona che critica. Gesù ammonì: “Smettete di giudicare affinché non siate giudicati”. (Matt. 7:1-5) La Parola di verità di Dio è una guida per usare dovutamente la forza e il potere.
11. Qual è il punto di vista del maturo cristiano verso la buona salute?
11 La persona che ha buona salute è benedetta e dovrebbe mostrare a Dio gratitudine per tale risorsa usando il suo vigore alla lode del Creatore. (Eccl. 12:1) Il servitore di Dio non si aspetta di avere una salute perfetta, ma cerca ragionevolmente di preservare una buona salute per poter usare i suoi beni alla lode di Dio. Per eredità da Adamo gli uomini sono peccatori e, col passare degli anni, i corpi si indeboliscono, dolori e acciacchi aumentano. A questo punto è messo alla prova il buon senso della persona. Essa può non essere in grado di fare tutto quello che vorrebbe, ma anziché turbarsi dovrebbe essere ottimista e rallegrarsi di poter fare qualcosa, ricordando Giobbe. Ogni persona decide ciò ch’è bene per la sua salute. Non si dovrebbe giudicare gli altri quando si tratta di mangiare e bere. (Rom. 14:3, 4) La cosa importante che il servitore di Geova deve considerare è il regno di Dio. “Poiché il regno di Dio non significa mangiare e bere, ma significa giustizia e pace e gioia con spirito santo”. (Rom. 14:17) Divenire troppo pignoli e ultrasensibili in quanto a cibo e ad aria fresca fino al punto di sacrificare la partecipazione ad adunanze o assemblee di cristiani o trascurare di prendere parte alla predicazione della buona notizia può condurre alla perdita dell’integrità. Anziché parlare continuamente di cure, diete e vitamine, i cristiani dovrebbero sempre tenere presente la grande contesa del regno di Dio, e accettare il consiglio di Paolo in Romani 14:19 riguardo alle parole e ai pensieri: “Così, dunque, perseguiamo le cose che contribuiscono alla pace e le cose che sono reciprocamente edificanti”. Questo modo di agire contribuirà alla buona salute mentale di tutti nella congregazione, che è molto più importante della salute fisica.
PREDICAZIONE
12. In quali modi il servizio del Regno è una benedizione per l’uomo fisicamente?
12 I cristiani possono essere grati che tra le esigenze stabilite da Dio per loro vi sia l’opera di predicare di casa in casa, ciò che provvede loro il necessario esercizio e l’aria fresca che tanto mancano alla moderna generazione la quale conduce sempre più vita sedentaria. Vivendo in modo saggio rispetto alle pratiche nocive di questo mondo il cristiano preserva salute ed energie. Qualunque sia la salute che si ha, essa è un bene da usare per predicare la buona notizia del regno di Dio. — Matt. 10:7, 12; 1 Cor. 6:9, 10.
13. Quando si è dotati di abilità naturali e attitudini, qual è il modo migliore di usare questi beni?
13 Le abilità naturali e le attitudini sono una grande benedizione. Alcuni hanno doti artistiche e musicali. Altri hanno mente pronta e corpo vigoroso e hanno potuto addestrarsi per svolgere speciali attività. Le abilità naturali non dovrebbero essere prese alla leggera, ma sono qualità date in deposito da Dio perché siano usate alla sua lode. Possono recare beneficio ai vostri conservi cristiani ed edificare la congregazione o l’organizzazione. Frequentemente c’è lavoro da compiere nelle Sale del Regno o nei congressi dei testimoni di Geova. Come si potrebbero usare le abilità naturali meglio che per l’onore di Geova e la benedizione dei suoi servitori? Le abilità naturali fanno insuperbire gli uomini del mondo, ma non l’umile cristiano che si paragona a Cristo Gesù, l’uomo perfetto. Sia che il cristiano sia medico, avvocato, ingegnere, agricoltore, artista o meccanico, troverà i modi per usare i suoi talenti onde promuovere l’opera di Dio. Questo fa parte della dedicazione cristiana. Non siate mai tirchi quando si tratta di sfruttare le vostre abilità naturali per promuovere gli interessi teocratici. — Eso. 35:30-35.
14. Che cosa si deve fare quando si ha accresciuta conoscenza e facoltà di ragionare?
14 Conoscenza, facoltà di ragionare, essere pronti a discernere il significato della Parola di Dio e dei princìpi di Dio sono tutte cose utili per il proprio e l’altrui interesse. Tutti quelli che assistono diligentemente alle regolari adunanze di studio per considerare i propositi di Dio accresceranno la conoscenza e la facoltà di ragionare, ma il valore delle cose apprese sarà giudicato in base al modo in cui possono essere usate. Paolo disse con vigore a Timoteo, in 2 Timoteo 2:1, 2: “Tu, perciò, figlio mio, continua ad acquistar potenza nell’immeritata benignità riguardo a Cristo Gesù, e le cose che hai udite da me col sostegno di molti testimoni, queste cose affidale a uomini fedeli, che, a loro volta, siano adeguatamente qualificati per insegnare ad altri”. E l’altruistico uso della conoscenza acquistata è veramente fonte di grande gioia e felicità.
15, 16. (a) Come possono il denaro e le risorse materiali dimostrare d’essere un rischio? (b) Se il cristiano ha il bene delle ricchezze, come possono essere utili? (c) In che modo case, macchine e altro materiale possono essere una benedizione per i proprietari come beni teocratici?
15 I beni menzionati sin qui sono più preziosi delle finanze e delle risorse materiali. Per i ricchi del mondo il denaro è più spesso un rischio che un bene. Questo non è strano tenendo conto di ciò che Gesù disse in Matteo 19:24: “Ancora vi dico: È più facile ad un cammello passare per la cruna di un ago che a un ricco entrare nel regno di Dio”. Significava questo che il denaro o le risorse materiali impediscono a tutti di entrare nel regno di Dio? La dichiarazione di Gesù suscitò una domanda: “Chi può realmente esser salvato?” Egli rispose: “Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio ogni cosa è possibile”. (Matt. 19:25, 26) Un giovane aveva chiesto che cosa doveva fare per ottenere la vita eterna. Egli osservava tutte le leggi di Dio, ma gli mancava una cosa: non voleva dedicare tutto quello che aveva all’opera di Geova per aiutare i poveri ad apprendere la verità, divenendo seguace di Gesù in questa opera; perciò se ne andò addolorato perché aveva molti possedimenti. Nel mondo tanti che sono ricchi diventano arroganti, si sentono indipendenti e cercano la gloria, ma questo non significa che nessuno possa imparare la verità e dedicare i suoi beni al servizio di Dio. Evidentemente alcuni ricchi divennero cristiani, perché Paolo disse a Timoteo: “A quelli che sono ricchi nel presente sistema di cose dà ordine di non essere di mente altera, e di riporre la loro speranza non nelle ricchezze incerte, ma in Dio, che ci fornisce riccamente ogni cosa per il nostro godimento; di fare il bene, d’esser ricchi di opere eccellenti, d’esser disposti a dare, pronti a condividere, tesoreggiando sicuramente per se stessi un eccellente fondamento per il futuro, onde afferrino fermamente la vera vita”. — 1 Tim. 6:17-19.
16 Questi consigli biblici indicano qual è il punto di vista di Dio riguardo ai possedimenti materiali. Qualunque cosa abbiate, sia molto o poco, dovrebbe essere usata per promuovere il bene, e dovreste essere liberali, pronti a condividere. Paolo lodò i cristiani di Filippi che si erano prestati al tempo del suo arresto e della sua persecuzione. (Filip. 4:14-16) Il denaro è stato usato per promuovere l’opera di predicazione sin dal tempo dei cristiani del primo secolo. (2 Cor. 11:8, 9) Nei tempi moderni il fatto che sono costruite in tutto il mondo migliaia di Sale del Regno per le adunanze e l’istruzione cristiana indica il modo in cui possono essere usate da gruppi di cristiani le risorse materiali per il generale progresso dell’opera di Dio. Case, grandi e piccole, sono messe a disposizione per tenervi adunanze per lo studio biblico. Esse vengono anche usate per accogliere i rappresentanti viaggianti della società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova. È mostrata ospitalità, sono provveduti i pasti. Sono impiegati automobili, battelli e altri mezzi di trasporto per diffondere la buona notizia. Macchine e materiale di vario genere sono messi e disposizione quando occorrono nell’opera. Mediante l’organizzazione di Geova sono mandati predicatori in servizio continuo. È compiuta l’opera missionaria. Geova Dio benedice l’unità dei suoi servitori che usano i beni ricevuti da lui per sostenere in tutto il mondo la vera adorazione. — 1 Cron. 29:1-9, 14-16.
BENEFICI DERIVANTI DALL’USO DEI BENI TEOCRATICI
17. Quali benefici personali derivano dal giusto uso di qualsiasi bene teocratico che potete avere?
17 Quale beneficio avrà la persona usando in pieno i suoi beni nel servizio di Dio? Con la giusta veduta mentale e il debito uso di questi beni si progredisce verso la maturità cristiana. Avendo la maturità cristiana sono offerti molti privilegi. L’organizzazione di Dio si espande rapidamente nel mondo e vi è grande necessità di uomini maturi, qualificati come sorveglianti nell’organizzazione. Sono formate nuove congregazioni di giorno in giorno. Nell’anno di servizio 1962 i testimoni di Geova formarono 609 nuove congregazioni. Uomini dedicati sono divenuti sorveglianti, e donne dedicate hanno fatto la loro parte. Comprendendo il vero significato della dedicazione, hanno impiegato tutti i loro talenti. Questo fa piacere a Dio. Perché dovrebbe qualcuno trattenersi dal fare ciò ch’è bene? Come sarebbe stolto dare il meglio al vecchio mondo e dare scarsamente per sostenere la società del Nuovo Mondo! Si possono sfruttare le risorse materiali. Le famiglie possono rinunciare ad alcune cose materiali per amore dell’opera di Dio, permettendo così a uno o più nella famiglia di avere il grande privilegio di predicare la buona notizia ogni giorno. Altri possono predisporre le loro attività per lasciare la casa e compiere opera missionaria dove c’è grande bisogno. Sostenere finanziariamente l’opera è bene, ma sostenerla personalmente, usando i propri beni teocratici, è ora, in questi giorni, la più grande necessità per compiere la finale proclamazione del Regno. “Sì, la messe è grande, ma gli operai sono pochi. Perciò, implorate il Signore della messe onde mandi operai nella sua messe”. (Matt. 9:37, 38) Pensate quante numerose risorse Dio ha provvedute. Sia che siate ricchi o poveri in risorse materiali, ricordate che tempo, influenza, energie, potere, salute, abilità naturali, attitudini, facoltà di ragionare, conoscenza, facoltà di parola e la vita stessa sono molto più preziosi. Se tutti i vostri beni sono usati ora al massimo in armonia con la volontà di Dio per lodare Geova, fate il più saggio investimento. Ai vostri beni Geova ha promesso di aggiungere la vita eterna, e Geova mantiene sempre la parola. — Mar. 10:29, 30.